Recensione: Philips HU4706/11

I nostri voti sui fattori decisivi per la scelta dell’umidificatore

1. Tipologia: Voto 9,5 su 10

Nel prendere in considerazione la tipologia di questo piccolo umidificatore, il Philips HU4706/11, possiamo assegnare quasi il massimo dei voti, 9,5 su 10. Si tratta infatti di un umidificatore a evaporazione, una tecnologia di ultima generazione che Philips chiama NanoCloud, basata sull’aspirazione dell’aria dall’ambiente circostante e dal suo passaggio forzato, grazie ad una ventola, attraverso un filtro umido, in modo che l’aria viene allo stesso tempo umidificata e purificata.

L’unico motore che richiede energia elettrica per essere attivato è quello della ventola, per cui i consumi di questo modello, come quelli di tutti i modelli che sfruttano questa particolare tecnologia, sono estremamente contenuti. Gli umidificatori ad evaporazione presentano anche il vantaggio, rispetto alle altre tipologie, di non favorire la formazione di condensa sul piano dove si trova l’umidificatore in funzione.

Tornando ai consumi, l’assorbimento energetico del Philips HU4706/11 è di soli 14 W al massimo della ventilazione, contro i 30-40 degli umidificatori a ultrasuoni e gli oltre 600 W di quelli a caldo. La rumorosità della ventola, almeno per questo modello, non è a dire la verità molto contenuta, siamo sui 40 dB alla massima potenza: questo significa che il rumore emesso è percettibile durante il giorno, ma non è estremamente invadente, mentre può essere per molti troppo elevato per tenere l’umidificatore acceso di notte in camera da letto.

2. Prestazioni e autonomia: Voto 6 su 10

Non possiamo invece spingerci oltre una risicata sufficienza per quanto riguarda le prestazioni e l’autonomia dell’umidificatore Philips HU4706/11. Trattandosi di un modello molto compatto, il serbatoio è davvero piccolo, con una capacità di 1,3 l soltanto.

L’emissione massima di vapore è piuttosto bassa, solo 150 ml/h circa. Con queste specifiche non stupisce che questo apparecchio sia idoneo ad umidificare efficacemente solo locali da 20 mq al massimo, mentre l’aspetto più deludente è l’autonomia di funzionamento massima: solo 8 ore alla ventilazione minima.

3. Igienizzazione: Voto 8,5 su 10

Abbiamo trovato molto soddisfacente invece il fattore igienizzazione, a cui assegniamo un buon 8,5 su 10, in virtù delle buone caratteristiche che questo modello presenta dal punto di vista della qualità dell’aria che viene emessa. L’umidificatore Philips HU4706/11 è infatti dotato di un fitto filtro a nido d’ape che rimane parzialmente immerso nell’acqua del serbatoio, assorbendola e inumidendosi.

Al passaggio dell’aria aspirata dall’ambiente circostante, vengono filtrati polvere, peli, capelli, pelle morta ma anche batteri dispersi in essa: l’aria viene così restituita alla stanza ripulita e umidificata. Non è presente uno ionizzatore integrato, ma non è una carenza che debba stupire in un modello così piccolo e semplice.

4. Funzioni: Voto 6,5 su 10

Dal punto di vista delle funzioni presenti su questo modello, dobbiamo tornare a dare un voto piuttosto basso ma comunque sufficiente: 6,5 su 10. Il ventaglio di opzioni disponibili è infatti molto limitato, e si riduce all’immancabile funzione di autospegnimento all’esaurimento dell’acqua nel serbatoio e alla possibilità di regolare la ventilazione, anche se questa può venire erogata su due livelli soltanto, uno più blando e silenzioso, l’altro più sostenuto e rumoroso.

Non è presente un timer per impostare la durata del funzionamento né un igrometro per impostare una percentuale di umidità che si desidera raggiungere e mantenere ma, ancora una volta, viste le dimensioni e la semplicità di questo modello, non possiamo dire che queste carenze siano sorprendenti.

5. Manutenzione: Voto 7,5 su 10

Possiamo assegnare un voto discreto, 7 su 10, anche alle operazioni di manutenzione e pulizia che sono necessarie per questo umidificatore. La pulizia periodica è infatti molto semplice, e consiste nel lavaggio settimanale del serbatoio con acqua e detersivo delicato, e nell’immersione del filtro in acqua per un’ora, per igienizzarlo e liberarlo dal calcare accumulato.
Un punto debole di questo modello, però, comune del resto a tutti gli umidificatori a evaporazione, è la deperibilità del filtro a nido d’ape, la cui efficacia diminuisce con l’uso: se ne rende necessaria la sostituzione ogni sei mesi circa. A questo proposito, ricordiamo che la durata del filtro varia in base anche alla frequenza di utilizzo dell’umidificatore e alla durezza dell’acqua che vi viene inserita. Chi acquista questo modello deve quindi essere disposto a effettuare una piccola spesa periodica per mantenerne intatta l’efficacia. Segnaliamo infine che la ricerca di un filtro di ricambio può risultare difficoltosa in quanto non sembra essere attualmente presente un modello compatibile con questo prodotto né  sui maggiori siti di e-commerce italiani né sul sito del produttore.