Come scegliere il trapano
Il trapano è uno strumento molto utile che consente di eseguire fori su diversi materiali in breve tempo e senza sforzo. In ogni casa sarebbe sempre meglio avere un trapano accanto alla cassetta degli attrezzi per forare il muro quando si vogliano montare mensole, tendaggi, schermi TV e quadri di grosse dimensioni, oppure per creare e riparare mobili o altri oggetti in legno. Infatti, alcuni trapani sono più indicati per lavorare con il legno e per il fai da te, altri, quelli battenti, sono invece pensati proprio per la muratura. In base alle superfici più o meno dure, un attrezzo potrebbe funzionare in modo differente, questo perché un muro in mattoni o arenaria, tipico di molte case italiane, non è duro come una parete in cemento. In commercio esistono varie tipologie di trapano, ma qual è il migliore?Oltre alle superfici, la scelta dipende dal livello di esperienza dell’utilizzatore e dal tipo di lavoro che si deve svolgere, oltre che naturalmente dalle caratteristiche del trapano stesso. In questa guida all’acquisto cercheremo di darvi quante più informazioni possibili sui trapani, indicandovi prodotti selezionati in base al prezzo e alle caratteristiche.
Tipologie di trapano
Per prima cosa ci sembra d’obbligo presentarvi le tipologie più diffuse di trapano per capire a cosa servano e trovare la migliore per voi. Ecco le tipologie di trapano più diffuse:
- Trapano: questo utensile è quello più diffuso e la maggior parte delle persone ne ha uno in casa. Permette di forare con facilità diversi tipi di materiali, ma non quelli più duri come muratura e metallo;
- Trapano a battente o a percussione: negli utensili di questa categoria al movimento rotatorio se ne aggiunge uno orizzontale di percussione. I trapani di questo tipo sono l’ideale per forare materiali particolarmente duri e quasi tutti i modelli attuali sono a percussione;
- Trapano avvitatore: gli utensili di questo tipo sono molto versatili in quanto possono essere usati sia per forare, sia per avvitare o svitare viti di diverse forme e dimensioni;
- Trapano a colonna: questo tipo di utensile è utilizzato soprattutto a livello professionale. Si tratta di un trapano che si può assicurare a un piano di lavoro o ha addirittura un piano di lavoro integrato. La punta procede in verticale dall’alto verso il basso, una caratteristica che lo rende ideale per i lavori in serie e per ottenere fori molto precisi;
- Trapano tassellatore: questo particolare tipo di trapano è chiamato in questo modo perché pensato per inserire dei tasselli di metallo all’interno di cemento e muratura in generale. Sono utensili molto potenti che vanno usati solo su materiali duri.
Fatta questa fondamentale premessa, andiamo a vedere quali sono i fattori da considerare nella scelta del vostro nuovo trapano.
1. Potenza
Il fattore potenza è decisivo nella scelta del trapano da acquistare, perché da questa si può dedurre la tipologia e l’intensità dei lavori che si possono effettivamente realizzare con l’attrezzo in questione. La potenza è quindi indice delle capacità del trapano ed è espressa in Watt, con valori che variano da poche centinaia a oltre 2000 W. Com’è forse semplice immaginare, ad un wattaggio più elevato corrisponde un trapano più potente e veloce, in grado di forare con efficacia diversi tipi di materiali in tempi piuttosto brevi. Non bisogna dimenticare che i trapani sono strumenti solitamente alimentati da rete elettrica e dunque dotati di motori molto più potenti di altri attrezzi per il fai da te che funzionano a batteria, come ad esempio i trapani avvitatori. Si tratta quindi di attrezzi specifici per lavori di foratura impegnativi, su materiali duri che richiedano una potenza elevata per essere bucati o distrutti, tra cui il calcestruzzo.Non esiste una formula assoluta per individuare il wattaggio migliore, dal momento che la potenza necessaria è da considerare in relazione al tipo di lavori che si desiderano svolgere e alla frequenza d’utilizzo. Quanto deve essere potente un trapano? Per orientarvi meglio, potete considerare la seguente classificazione:
- Fino a 500 W: trapani adatti a lavoretti di tipo domestico non troppo impegnativi, come il montaggio di una luce a parete e la foratura di materiali come il legno e la plastica, insieme a materiali più duri ma con prestazioni ridotte a livello di potenza e profondità di foratura;
- Fino a 750 W: trapani di potenza media, dalla versatilità abbastanza buona e adatti a lavori mediamente impegnativi, come la foratura del legno, del calcestruzzo e dell’acciaio, ma con diametri e profondità di foro non troppo elevati;
- Da 750 W in su: rientrano in questa categoria tutti i trapani dalle prestazioni elevate, in grado di sostenere lavori impegnativi e forare cemento, metalli e legno realizzando fori profondi con un diametro ampio.
La potenza, quindi il wattaggio del trapano, incide su altri fattori che riteniamo decisivi. Innanzitutto, ovviamente, sulla foratura, e a questo proposito bisogna tener presente che il wattaggio indicato dai produttori quantifica l’assorbimento del motore a vuoto, mentre la potenza “scaricata” sul mandrino è di solito ridotta circa alla metà: ad esempio, un trapano dall’assorbimento di 1000 W eroga una potenza effettiva di 530 W. Segnaliamo infine che non è soltanto il wattaggio a determinare l’efficacia di un trapano in azione: bisogna valutare anche le altre caratteristiche tecniche, che vedremo nei prossimi paragrafi.
Coppia motore
Un dato tecnico strettamente correlato alla potenza è la coppia motore massima. Questo valore si misura in newton metro, abbreviato in “Nm”, e rappresenta la capacità della punta del trapano di continuare a girare quando incontra una resistenza. I valori in newton metri indicano anche la “capacità torcente” di un trapano: il valore più alto di Nm diventa quindi importante in quanto permette di capire se il trapano che si vuole comprare può andare a forare materiali duri. Orientativamente, i prodotti entry level hanno una coppia motore meno potente, con Nm più bassi, così come il prezzo. Ricordate comunque che i prodotti di marca sono testati e progettati per funzionare in una serie di situazioni standard durante le costruzioni e la falegnameria, quindi generalmente dovrete considerare il valore in Nm insieme al wattaggio e alla velocità dell’utensile.
2. Velocità
La velocità è un fattore molto importante da considerare per individuare il trapano giusto da acquistare. Per quale motivo? La risposta è molto semplice: la velocità del motore influenza la qualità del lavoro che l’attrezzo è in grado di svolgere a livello di versatilità, potenza ma anche precisione. Un trapano veloce non solo riduce i tempi di lavoro ed è in grado di forare con più forza, ma permette anche di adattarsi a diverse tipologie di materiali in modo da ottenere lavori accurati e soddisfacenti. Guardiamo nel dettaglio gli aspetti da considerare per quanto riguarda la velocità di un trapano.
Giri per minuto
Quest’unità di misura descrive il numero di rotazioni al minuto che la punta montata sull’apparecchio è in grado di effettuare. La progressione delle rotazioni al minuto va di pari passo con l’aumento del wattaggio. I modelli più potenti raggiungono i 3000 giri al minuto circa, distribuiti su diverse velocità selezionabili, mentre i modelli più essenziali hanno una sola velocità, che può variare dai 1000 agli oltre 2500 giri al minuto non modificabili dall’utilizzatore. Da questo punto di vista la scelta va effettuata in base al tipo di utilizzo che volete fare del trapano, soprattutto in relazione ai materiali da forare.
Velocità variabili
La possibilità di scegliere tra diverse velocità è importante per adattare i giri al materiale che si deve trapanare, oppure per agire in maniera progressiva in lavori che richiedano maggiore delicatezza. I modelli più sofisticati utilizzati dai professionisti prevedono un numero abbondante di velocità selezionabili, ma la maggior parte dei modelli ad uso domestico di livello medio e alto tende ad offrire la scelta tra due o al massimo cinque velocità. Un altro elemento che può influire è la presenza di un cambio meccanico della velocità, che però è una sottigliezza che caratterizza solo i modelli collocati in una fascia di prezzo superiore.
Variatore di direzione
Alcuni trapani offrono la possibilità di modificare il verso di rotazione del mandrino e, di conseguenza, della punta foratrice, una caratteristica che si rivela utile per diverse ragioni. Innanzitutto perché a volte è necessario liberare la punta del trapano da materiali particolarmente difficili da lavorare che potrebbero bloccare l’estremità dell’attrezzo rendendo impossibile procedere muovendosi nella stessa direzione; poi perché rende possibile l’utilizzo del trapano per avvitare e svitare, se abbinato alle apposite punte.
3. Foratura
Sembra quasi superfluo specificare che il fattore foratura sia fondamentale nella scelta di un trapano, il cui compito è proprio quello di “scavare” e fare buchi nei materiali più svariati, e di cui bisognerà perciò giudicare non solo la potenza nell’eseguire tali fori, ma anche la versatilità in termini di materiali che l’attrezzo è in grado di lavorare. Bisogna perciò valutare i seguenti parametri per assicurarsi l’acquisto di un trapano la cui foratura sia adeguata alle proprie esigenze d’uso, siano queste domestiche o professionali.
Diametri di foratura
Questo dato, unito alla tipologia stessa del trapano e al tipo di punte acquistate, condiziona la gamma di materiali che esso può lavorare. I modelli migliori, collocati in una fascia di prezzo alta, prevedono dei diametri di foratura massimi che variano in base alle velocità a cui lavora il trapano e vanno da 8 a 16 mm per i metalli, da 25 a 40 mm per il legno e da 13 a 20 mm per il calcestruzzo, mentre i modelli più semplici si fermano ad un massimo di 8 mm per i metalli, 25 mm per il legno e 10 mm per il calcestruzzo, escludendo quasi sempre la possibilità di variare la velocità e dunque di ottenere misure diverse.Questi sono valori accettabili per lavori non eccessivamente impegnativi, mentre per lavori più complessi è meglio utilizzare modelli di fascia superiore.
Percussione
Come abbiamo anticipato esistono diverse tipologie di trapano che associano un movimento di percussione a quello di rotazione: sul mercato si trovano diversi utensili che uniscono questi due movimenti insieme. Altre volte ancora si tratta di caratteristiche uniche dei trapani avvitatori, erroneamente attribuite anche ai trapani standard. Cerchiamo di capire brevemente il funzionamento di queste tecnologie:
- Trapano a percussione o battente: il motore contiene due dischi scanalati che vibrano favorendo l’avanzamento della foratura; sono indicati per forare materiali diversi e muratura, ma non a livello professionale;
- Trapano tassellatore: il corpo macchina contiene un pistone pneumatico; sono modelli pensati per il calcestruzzo e la muratura in genere;
- Trapano a impulsi: meccanismo battente per dadi difficili, crea un impulso che diventa forza di torsione, imitando il movimento secco della svitatura con chiave inglese.
La presenza della percussione permette all’attrezzo di lavorare un’ampia gamma di materiali, inclusi il cemento e il calcestruzzo che i trapani non battenti faticano a forare.Anche la frequenza della percussione è importante e viene espressa in colpi al minuto: i modelli più robusti e potenti possono arrivare fino a 50.000 colpi, mentre quelli per lavori meno impegnativi arrivano a circa 20.000 colpi al minuto.
Funzionamento continuo
Alcuni modelli presentano un pulsante integrato che consente un lavoro ininterrotto senza dover necessariamente premere manualmente sul pulsante, opzione che si rivela molto comoda per effettuare lavori ripetitivi e lunghi.
4. Struttura
La struttura è decisiva nella scelta del trapano più adatto alle proprie esigenze perché questa condiziona la praticità d’uso dell’apparecchio che deve infatti adattarsi alla durata e tipologia del lavoro da svolgere e rispondere a specifiche esigenze di comodità dell’utilizzatore. Ricordate, inoltre, che una struttura adeguata è fondamentale non solo per un risultato finale coerente con le aspettative, ma anche per una questione di sicurezza durante il lavoro. Guardiamo nel dettaglio quali sono le caratteristiche strutturali da tenere in considerazione quando si sceglie un trapano.
Mandrino
Si tratta dell’albero rotante su cui si fissano le varie punte ed utensili del trapano. Il mandrino può essere a cremagliera (ovvero da chiudere con un’apposita chiave) oppure autoserrante (che non necessita cioè di chiusura manuale), e questa differenza strutturale incide sull’utilizzo pratico del trapano in quanto la prima tipologia è considerata più precisa, mentre la seconda più pratica e veloce. In alcuni modelli è anche presente una ghiera su cui impostare alcune regolazioni. I mandrini autoserranti sono quelli preferiti da chi usa il trapano a livello casalingo o amatoriale, in quanto permettono di montare e smontare le punte rapidamente e senza l’ausilio di chiavi aggiuntive. I mandrini a cremagliera invece sono l’ideale per chi lavora col trapano in quanto permettono di raggiungere un grado di precisione maggiore, tuttavia per montare e smontare punte differenti si deve utilizzare l’apposita chiave. Alcuni mandrini possono essere rimossi, presentando l’apposita punta esagonale che viene usata ad esempio negli avvitatori.
Ergonomia
L’ideale è verificare che il trapano possegga un’impugnatura ergonomica, comoda, morbida e preferibilmente ricoperta da materiali antiscivolo, in modo che la presa sia sicura e agevole in ogni condizione, anche con mani sudate o bagnate. È anche importante controllare che tutti i comandi siano comodi e facili da raggiungere con le dita mentre si impugna l’utensile.
Doppia impugnatura
Alcuni modelli si caratterizzano per una doppia maniglia, che offre una presa più salda per un controllo maggiore durante la foratura. La presenza di una doppia maniglia è molto utile quando bisogna lavorare su superfici più dure e utilizzando la spinta battente. L’impugnatura singola è comoda e rende l’attrezzo più maneggevole, specialmente quando si lavora in angoli nascosti; va però ricordato che quando si ha a che fare con muratura o legni particolarmente duri è molto importante impugnare il dispositivo in modo corretto, tenendo anche fermo il corpo macchina con l’altra mano. Spesso, infatti, un materiale duro può bloccare in modo così saldo la punta, che la rotazione si sposta sull’intero corpo macchina, con uno scatto che può provocare infortuni al polso.
Peso
È importante scegliere un trapano che risulti abbastanza maneggevole, che non stanchi cioè l’utilizzatore qualora debba maneggiarlo a lungo. Inoltre bisogna tener presente che i modelli più leggeri e compatti sono solitamente dotati di motori meno potenti, e sono quindi adatti per i lavori meno complessi. Trapani e trapani avvitatori con prestazioni più elevate comportano necessariamente una struttura più robusta; i secondi spesso hanno anche la batteria alla base dell’impugnatura che li rende più pesanti. Il peso varia orientativamente tra 1 kg e poco meno di 2 kg nei modelli più pesanti. Una batteria esterna pesa tra i 500 e i 650 g.
Luce
Si tratta di una funzione semplice ma utile, ovvero una luce LED bianca che si attiva automaticamente quando viene premuto il pulsante di accensione. Presente su molti modelli, anche entry level, consente di lavorare anche in condizioni di scarsa luminosità o in angoli nascosti.
5. Accessori
Non bisogna sottovalutare il fattore accessori, che potrebbe sembrare superfluo, ma invece non lo è: un trapano che includa già in dotazione un buon numero di ricambi e componenti extra offre non solo un vantaggio in termini di investimento economico, ma anche la possibilità di usufruire di un attrezzo dalla versatilità maggiore e dall’utilizzo più pratico. Diversi trapani in commercio includono in confezione accessori, ecco qui di seguito i più comuni.
Dispositivo raccoglipolvere
Si tratta di una coppetta che isola la zona d’azione della punta, evitando di sporcare l’area di lavoro con i residui del materiale forato.
Asta di profondità
Chiamata anche profondimetro, è un’asta metallica che permette di misurare la profondità del foro per ottenere lavori più precisi.
Impugnatura supplementare
Quasi sempre inclusa nelle confezioni, è semovibile e permette di impugnare saldamente il trapano durante lavorazioni più intense.
Set di punte
Contiene un numero variabile di punte di forma e diametro diversi in base al materiale da forare.
Valigetta portautensili
Una valigetta in plastica rigida per custodire trapano e accessori e trasportarli per lavoro.
Alcuni modelli possono includere dei kit accessori molto completi che possono contare anche più di 50 punte differenti, ma la maggior parte dei trapani in commercio non è fornito di punte, che devono quindi essere comprate a parte. Ricordate inoltre che molti apparecchi, soprattutto quelli di una certa qualità e di marche che producono anche altri strumenti per il fai da te, permettono l’acquisto di accessori supplementari che estendono la funzione dell’attrezzo oltre i confini di quella di un semplice trapano. Avremo quindi punte per avvitare o altri utensili quali il tassellatore, la levigatrice e tanti altri ancora.
Le domande più frequenti sul trapano
Quali sono le migliori marche di trapani?
Quando si tratta di acquistare un trapano c’è l’imbarazzo della scelta tra i numerosi brand diffusi attualmente sul mercato, molti dei quali specializzati in una vasta gamma di attrezzi dedicati al fai da te. Sicuramente il nostro consiglio è quello di riferirsi ad aziende affidabili e ben radicate sul territorio, sia per avere la garanzia di acquistare uno strumento efficace e sicuro, sia per non avere alcun tipo di problema nella fase del post vendita, quando possono verificarsi guasti o problemi di qualsiasi genere, possono sorgere dubbi legati all’utilizzo oppure si può rendere necessario reperire un pezzo di ricambio o individuare un centro di riparazione e assistenza. Tra le marche più diffuse e richieste citiamo Black+Decker, Bosch, Makita, Einhell, Würth, DeWalt e Hitachi.
Quanto costa un trapano?
Qual è la cifra adeguata da spendere per un trapano? Rispondere a questa domanda in maniera assoluta è praticamente impossibile, in quanto il prezzo va considerato come indice delle possibilità offerte dallo strumento e, di conseguenza, del tipo di utilizzo a cui può essere destinato. Nonostante sia comprensibile avere dei limiti di budget, bisogna cercare di scegliere un modello a partire dalle caratteristiche più idonee ai tipi di lavori che si vogliono svolgere con esso.
In commercio troviamo trapani economici con un costo di 50 € circa, fino ad arrivare a modelli il cui prezzo finale supera anche i 400 €. Alcuni prodotti ad uso prettamente professionale possono arrivare anche a superare di molto questa cifra. Bisognerà prepararsi ad investire una cifra elevata se si è alla ricerca di un trapano, magari a percussione, per forare il cemento armato e dedicarsi a lavori impegnativi e lunghi, mentre si può spendere una cifra decisamente più ridotta se la necessità è quella di rispondere ad occasionali esigenze di fai da te leggero come, ad esempio, montare una luce a parete o una plafoniera.
Trapano o avvitatore?
La differenza tra questi due utensili è sottile ma sostanziale, infatti un trapano è uno strumento che può essere usato per forare diversi materiali, come legno, muratura o anche metallo e cemento armato, mentre un avvitatore può essere usato solo per avvitare o svitare viti, bulloni e bussole con attacchi esagonali. La differenza nelle funzioni si traduce anche in una differenza nel prezzo, infatti gli avvitatori arrivano a costare fino alla metà dei trapani. L’avvitatore standard è un prodotto pensato per operare in officina e in lavori di alta falegnameria, dove ad esempio si ha a che fare con dadi particolarmente incrostati e difficili da svitare. Per questo motivo l’avvitatore ha anche meccanismi a impulsi che simulano la torsione del polso quando si lavora. Molti avvitatori professionali funzionano anche ad aria compressa, collegando l’attrezzo a un compressore.
Trapano o trapano avvitatore?
Il trapano avvitatore è un po’ la versione moderna del trapano, in quanto unisce alle sue funzioni quelle di un avvitatore. I modelli di questo tipo sono molto diffusi e rappresentano spesso la scelta migliore in quanto con una piccola spesa in più ci si può dotare di un utensile che può fare il lavoro di due. Va detto che un trapano avvitatore è comunque un prodotto intermedio adatto a lavori non troppo pesanti, non è quindi indicato per forare tutti i tipi di muratura o avvitare qualsiasi tipo di bullone senza sforzare la macchina. Si tratta comunque dei modelli più diffusi attualmente sul mercato.
Come si usa il trapano?
Anzitutto ribadiamo che il trapano serve ad eseguire fori su materiali diversi, quali legno, fogli metallici o muratura. Partiremo dal presupposto che vogliate usare il trapano per eseguire dei fori di qualche millimetro di diametro nel muro, ad esempio per montare delle mensole.
Preparazione
- Segnate con una croce la posizione dei fori sul muro, ben allineati;
- Selezionate le punte adatte alla muratura;
- Dotatevi di tasselli, detti anche “fischer“, cioè quegli alloggi in plastica per le viti da inserire nel muro;
- Se siete su una scala, posizionatela saldamente, allontanando bambini o animali domestici dalla zona di lavoro;
Lavorazione
- Azionate la punta in corrispondenza della croce, tenendo con la mano destra l’impugnatura del trapano, con la sinistra il corpo macchina;
- Eseguite una pressione decisa ma non troppo forte, senza curarvi di polvere o eventuali residui di intonaco;
- Inserite il fischer: deve alloggiare in modo perfetto, senza stare troppo largo;
- Battete con un martello di gomma la parte finale del fischer;
- Inserite la vite, solitamente in dotazione con i tasselli, alla profondità adeguata e montate il vostro quadro o mobile.
Se il trapano ha difficoltà ad avanzare
- Azionate la percussione, se disponibile;
- Cambiate punta, usandone una più sottile all’inizio, badando di non rovinarle. Spesso un tipo di muratura può frantumarsi con la punta giusta;
- Cambiate velocità, provando ad aumentarla e ad abbassarla;
- Se niente funziona, anche spingendo con più forza, vi servirà un trapano più potente.
Vogliamo infine precisare di non sforzare mai il trapano per non comprometterne il funzionamento a piena potenza. Al contrario, se avete un tassellatore troppo potente, potreste non valutarne la potenza effettiva e creare crepe nel muro. Oltre ai problemi strutturali, lo stress da percussione troppo forte può portare, specialmente in cucina e in bagno, a sgradite infiltrazioni dalla riparazione molto costosa.
Una semplice prova: provate a forare il muro con un cacciavite e una vite: se proprio non scalfite la superficie oltre l’intonaco, il muro potrebbe essere cemento o un aggregato, e vi servirà un attrezzo di adeguata potenza. Vi consigliamo inoltre di verificare “bussando” sulla parete che non ci siano zone cave contenenti tracce elettriche o tubature di acqua e gas, queste ultime estremamente pericolose, ma anche semplice cartongesso o pannelli stuccati, mattonelle e sanitari, da cui è meglio stare alla larga se non si ha dimestichezza con i lavori edili.
Quali sono i trapani a batteria?
I trapani standard funzionano quasi tutti collegati alla rete elettrica, al contrario di modelli ibridi come i trapani avvitatori che sono quasi tutti disponibili con batterie. Esistono però alcuni modelli di trapano dotati di batteria. La comodità di questi attrezzi è che spesso le batterie sono standard per tutti i modelli creati dall’azienda. Le batterie sono generalmente di taglie standard: 12, 18, 20 o 24 V per i modelli più potenti. In molti casi, un set di una o due batterie è incluso nella confezione, insieme al caricatore. Ovviamente però l’uso della batteria ha dei limiti, infatti non sempre un trapano a batteria può facilmente lavorare il cemento o mantenere potenza in lavori in muratura per tutta la giornata. Esistono però trapani a percussione che hanno anche la batteria e possono lavorare bene con murature meno dure, come ad esempio arenaria, tufo, aggregati o mattoni. Con la dovuta pazienza e tecnica, ovvero conoscendo anche le tipologie di punte da usare in base al lavoro e alla situazione, sarà spesso possibile realizzare qualsiasi foro, ad eccezione di materiali molto duri come il cemento armato e relativi aggregati, che spesso necessitano di un tassellatore. Discorso diverso è quello relativo a chi lavora con il legno, che troverà un buon alleato in questo tipo di attrezzo a batteria anche per lavori su legname abbastanza duro.
Si può utilizzare un trapano come fresatrice?
Risposta veloce: sì. La fresatrice è un macchinario usato prevalentemente nell’alta falegnameria, viene generalmente utilizzata per realizzare le tasche per le giunzioni, scavare i solchi e smussare i bordi dei pezzi di legno. Viene inoltre usata per la modanatura di porte, infissi e ante di mobilio. Utilizzare un trapano come fresatrice è possibile. Bisogna anzitutto collegare il trapano a un sostegno a colonna, oppure dotarsi direttamente di un trapano a colonna. Esistono poi sostegni aggiuntivi per le modanature, ad esempio un piano di lavorazione solido e dotato di guide parallele e morsetti per bloccare i pezzi di legno. Se vi dilettate con la falegnameria sicuramente investire in questo tipo di adattatore può essere una buona idea, se il prezzo non è troppo alto, infatti questa soluzione non nasconde solo vantaggi. Anzitutto va precisato che avrete bisogno di un trapano abbastanza potente, che garantisca una buona resistenza e un elevato rapporto giri/minuto. Molto dipende anche dal tipo di lavoro che andrete a fare, per questo diciamo che orientativamente i lavori di piccola falegnameria possono essere realizzati senza troppi problemi, ma se vi trovate davanti a un legno duro o particolarmente secco o un massello molto denso potreste avere dei problemi.
Quali sono i migliori trapani del 2023?
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Buongiorno,
Makita HP1631KX3 – 73,50€ e Tacklife PID03A – 50€, come devo leggere la differenza:
25 € scarsi o il 50 % in più ? Ne vale la pena ?
Sono entrambi prodotti validi, ti consigliamo il Tacklife PID03A se devi eseguire lavorazioni solo saltuariamente, mentre il Makita HP1631KX3 se devi lavorarci di frequente.
Sono indeciso tra i seguenti due modelli di trapani a percussione Bosch: GSB 16 RE e PSB 750 RCE. il criterio della mia scelta è soprattutto il cemento armato. Quale dei due potrebbe dare meno problemi su questo tipo di materiale?
Non sono particolarmente dissimili, i dati tecnici sono simili, possiamo però dirti che il GSB 16 RE può forare il calcestruzzo sino a 16 mm di diametro (18 mm per il foro muratura), mentre l’altro si ferma a 14 mm; il resto delle caratteristiche sono alquanto simili.
Cerco trapano a percussione a batteria per uso domestico principalmente per forare il muro e montare gli “stop” (montaggio come mensole)
Consideriamo il migliore in assoluto il Bosch PSB 1000-2 RCA, modello che può soddisfare pienamente le tue esigenze.
vorrei acquistare un trapano elettrico non battende abbastanza potente per lavori occasionali e domestici.
Cosa mi consigliate,grazie
Non facendo particolari richieste ti invitiamo a leggere la recensione del Bosch PSB 18 LI-2, ti anticipiamo anche quelli che sono i punti di forza:
Adatto a progetti di montaggio e costruzione anche grandi
Foratura di legno, metallo, muratura e calcestruzzo
In 90 minuti si può ricaricare completamente lo strumento
Doppio bit di avvitamento e valigetta di plastica inclusi in dotazione
vorrei sapere qual è il miglior trapano che sia anche a percussione e che sia avvitatore, con batterie al litio….possibilmente non molto pesante!
Dovresti dirci se è per uso professionale, se cerchi particolari caratteristiche e quanto vuoi spendere. Ti diciamo questo perché solitamente i modelli a percussione sono con cavo, quelli a batterie sono molto cari, arrivano anche a 1000 euro di spesa. Al momento ti indichiamo il Makita DHP453RYLJ per via degli ottimi feedback.
Ciao, quale trapano portatile, non a percussione, da poter montare su colonna che già posseggo? Mi occorre la massima precisione di rotazione. Grazie
Ci dai poche informazioni precise sulle caratteristiche che cerchi, come sul tuo budget, al momento possiamo indicarti il Bosch PSB 18 LI-2, con i seguenti punti di forza:
Adatto a progetti di montaggio e costruzione anche grandi
Foratura di legno, metallo, muratura e calcestruzzo
In 90 minuti si può ricaricare completamente lo strumento
Doppio bit di avvitamento e valigetta di plastica inclusi in dotazione
Mi servirebbe un trapano maneggevole in grado di forare anche il cemento armato (per appendere la bici nel box ho dovuto chiamare un professionista).
Dati tecnici e diversi feedback indicano che il Bosch PSB 1000-2 RCA è perfettamente adatto a bucare anche il cemento armato, pertanto risolverà senza problemi la tua esigenza.
2 trapani 1 a percussione e 1 x acciaio professionali x officina x intenderci guardando anche il prezzo……cosa mi consigli ?
Grazie
Possiamo indicarti il DEWALT D21570K-QS, che può perforare l’acciaio sino a 16 mm. Per un modello meno impegnativo dal punto di vista economico, a percussione, puoi vedere il Bosch Professional GSB 19-2.
Vorrei consigli su trapano ROBY RPD 1010 K grazie
Ancora non conosciamo il prodotto, ma sulla stessa fascia di prezzo (media) possiamo indicarti il modello Bosch PSB 750 RCA.
Ciao, devo effettuare lavori di media entità e vorrei degli accessori resistenti. Metabo, Makita o un’altra marca? Spesa tra 100/150 euro. Grazie.
Potresti valutare il Bosch Professional GSB 13 RE che è un modello a percussione adatto a lavori di media entità che si caratterizza per mandrino e utensili robusti.