I migliori pannolini del 2024

Confronta i migliori pannolini del 2024 e leggi la nostra guida all'acquisto.

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Dati tecnici

Peso consigliato

3-6 kg

7-18 kg

3-6 kg

8-15 kg

2-5 kg

Tipologia

Monouso

Monouso

Monouso

A mutandina

Monouso

Taglia

2

4

2

4 Maxi

1

Punti forti

Strato filtrante ad alta efficienza

Chiusura e banda elastiche per migliore vestibilità

Assorbenza superiore

Ideale per abituare al vasino

Con indicatore di umidità

Indicatore di bagnato

Buona libertà di movimento grazie alla forma anatomica

Orecchiette di chiusura elastiche

Ottima vestibilità

Speciali cuscinetti assorbenti specifici per bebè

Adatti ai primi mesi di vita

Con lozione lenitiva all'aloe

Cambio facile grazie all'apertura a strappo sui lati

Interno soffice delicato sulla pelle

Adatti a pelli delicate

Ideali anche durante la notte

Punti deboli

Si consiglia di testarli prima di acquistarne una scorta

Disponibili solo dalla taglia 3 alla 6

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Come scegliere i pannolini

Durante i primi anni di vita dei bambini, i pannolini sono un elemento del corredo per l’infanzia a cui non si può proprio rinunciare. Data la loro funzione delicata, poi, è fondamentale che il modello acquistato si adatti perfettamente al piccolo, consentendogli di restare perfettamente asciutto e di sentirsi a suo agio non solo durante la notte, ma anche nel corso della giornata.PannoliniAl giorno d’oggi, è possibile trovarne sul mercato di tantissimi marchi e tipologie, e per tutti i gusti; molto spesso, inoltre, i pannolini vengono venduti in set a prezzi molto convenienti, e si cede alla tentazione di comprare grandi scorte a occhi chiusi solo perché sono in offerta. Trovare i pannolini perfetti, in realtà, è tutt’altro che un’impresa banale. Al di là del prezzo di vendita, infatti, ci sono una serie di fattori cruciali che occorre valutare, come il livello di assorbenza, il comfort e la sicurezza dei materiali, la taglia più adatta… Ogni bambino ha caratteristiche ed esigenze specifiche, pertanto non è detto che tutti si trovino bene con lo stesso tipo di pannolino o lo stesso marchio.
In questa guida all’acquisto, dunque, vedremo le diverse tipologie di pannolino attualmente disponibili in commercio e analizzeremo nel dettaglio le caratteristiche di ognuna di esse: continuate la lettura, e trovare quello più adatto a voi e al vostro bambino non sarà più un problema!

Pannolini monouso

La prima tipologia di pannolini di cui parleremo è quella più tradizionale e, probabilmente, anche quella più diffusa: stiamo parlando dei pannolini monouso, conosciuti anche come pannolini usa e getta, modelli utilizzabili una sola volta che andranno gettati non appena il bambino li avrà sporcati. Uno dei metodi più pratici per sbarazzarsi dei pannolini sporchi è utilizzare un mangiapannolini.

Struttura

Dal punto di vista strutturale, i pannolini monouso sono costituiti da tre strati:

Strato interno

Si tratta della parte che entra a contatto diretto con la pelle del bambino; proprio per tale motivo, è molto importante che questo strato sia morbido, confortevole e che riesca a trasmettere una sensazione di asciutto anche dopo che è stato bagnato, repellendo i liquidi e facendoli convogliare verso lo strato assorbente. Come vedremo più avanti, inoltre, è fondamentale accertarsi che i materiali di cui lo strato interno è composto siano completamente atossici e sicuri.

Strato assorbente

Questo strato si trova al centro del pannolino e ha il compito di catturare i liquidi, impedendo loro di fuoriuscire ed entrare a contatto con la pelle del bambino ogni volta che quest’ultimo cambia posizione. La parte assorbente dei modelli monouso è costituita da un misto di morbide fibre di cellulosa (o simili), pensate per distribuire i liquidi in modo ottimale, e dei cosiddetti gel chimici superassorbenti o SAP, che, pur avendo un ingombro ridotto, hanno la capacità di assorbire fino a 200-300 volte il proprio peso in acqua. Sono quindi i SAP che catturano l’umidità e la trattengono nel cuore del pannolino, ed è proprio grazie a questi gel che i pannolini di ultima generazione sono diventati molto più sottili e pratici rispetto ai modelli imbottiti del passato.

Strato esterno

Questo strato riveste il lato esterno dello strato assorbente e ha il compito di non lasciare uscire i liquidi: per questo motivo, è costituito generalmente in materiale plastico impermeabile.

Pannolini strutturaIn base ai modelli e ai marchi, poi, questa struttura di base può essere arricchita da svariati elementi pensati per aumentare il comfort e la praticità: troviamo ad esempio bande laterali e girocoscia elastici, che permettono al pannolino di aderire perfettamente al corpo del bambino, consentendogli di muoversi senza rischiare spiacevoli perdite. Talvolta sono presenti strisce che cambiano colore quando il pannolino ha raggiunto la sua capacità massima, così da segnalare al genitore che è il momento di sostituirlo; altri modelli, invece, contengono particolari profumi per coprire il cattivo odore, oppure lozioni lenitive pensate per contrastare la comparsa di irritazioni sulla cute.

Taglia

Quando si scelgono i pannolini per i più piccoli, è molto importante verificare che i modelli selezionati siano della taglia giusta. Il pannolino, infatti, va visto come un vero e proprio indumento e, come tale, deve adattarsi perfettamente alla corporatura del bambino; modelli troppo larghi, infatti, finirebbero per causare perdite, mentre taglie troppo strette favorirebbero la comparsa di irritazioni e arrossamenti.
Le taglie, in realtà, possono variare leggermente a seconda dei marchi; in generale, comunque, questi valori si basano sulle diverse fasi della crescita e tengono conto non solo del peso del bambino, ma anche dell’evoluzione delle sue capacità motorie. Le misure standard, in ogni caso, sono quelle che seguono e vengono solitamente riportate sulla confezione (sottolineiamo però che, come già detto, ogni bambino è diverso, dunque anche i valori relativi a peso ed età sono indicativi):

  • Taglia 1: adatta alle prime settimane di vita, è pensata per neonati dai 2 ai 5 kg;
  • Taglia 2: va utilizzata durante i primi mesi, quando il bambino pesa attorno ai 3-6 kg;
  • Taglia 3: il bambino potrà indossarla dal secondo mese in poi, quando il suo peso si aggira sui 5-9 kg;
  • Taglia 4: questa misura è adatta dai sei mesi di vita in poi, per bambini che pesano dai 7 ai 18 kg;
  • Taglia 5: i pannolini di questa taglia si possono usare dopo il primo anno, con un peso che va dai 11 ai 25 kg;
  • Taglia 6: sono pensati per bambini dai 16 ai 30 kg. Una volta che il bambino ha raggiunto questo peso (che corrisponde a circa 2-3 anni di vita), si consiglia di smettere di utilizzare il pannolino.

Pannolini tagliaBasarsi esclusivamente sul peso del bambino, tuttavia, potrebbe non essere sufficiente: perché il pannolino si adatti perfettamente, infatti, bisogna tenere conto anche della sua vestibilità e della capacità di assorbenza; è proprio per questo che si consiglia di provare diverse taglie e modelli prima di fare grandi scorte di pannolini. Come capire, quindi, se la misura scelta è effettivamente quella giusta? Idealmente, il pannolino non deve lasciare segni rossi sulla pancia del bambino: questo significherebbe infatti che la taglia è troppo stretta. Assicuratevi che tra l’elastico e il pancino ci sia almeno lo spazio per due dita. Inoltre, il pannolino dovrebbe rimanere un po’ lasco a livello della zona posteriore, in modo da lasciare un po’ di spazio per le feci e fare sì che queste non aderiscano alla pelle delicata del piccolo. Infine, fate attenzione che il modello scelto non sia troppo ingombrante e non vada a ostacolare la libertà di movimento del bambino. In linea generale, comunque, è meglio acquistare una misura leggermente più abbondante piuttosto che far indossare al piccolo un pannolino troppo stretto.

Materiali: a cosa fare attenzione

Se avete già acquistato dei pannolini monouso, vi sarete resi conto che capire esattamente quali siano i materiali e le sostanze chimiche presenti nei vari strati non è per niente semplice: molto spesso, infatti, quando si tratta di specificare la composizione dei pannolini i produttori tendono a restare sul vago. È proprio per questo motivo che, da diversi anni a questa parte, si è aperto un dibattito relativamente alla sicurezza dei pannolini usa e getta; le opinioni in merito sono contrastanti, e trovare una risposta univoca e definitiva è pressoché impossibile: basti pensare che ancora non è chiaro se la sicurezza dei SAP, sostanze introdotte in tempi relativamente recenti e derivate dal petrolio, sia stata testata a sufficienza.Pannolini materiali
In questo contesto, l’unica possibilità è fare attenzione che i pannolini da acquistare non contengano sostanze chimiche potenzialmente dannose. Ecco quali sono le più diffuse:

  • Cloro: viene talvolta usato per sbiancare le materie prime che compongono i pannolini. Il problema del cloro è che, durante il processo di sbiancamento, rilascia piccole quantità di diossina, sostanza tossica e potenzialmente cancerogena;
  • Coloranti: sono presenti nei disegni e nelle fascette colorate e, talvolta, possono contenere sostanze tossiche che provocano reazioni cutanee o allergie;
  • Profumi: le profumazioni chimiche aggiunte per coprire l’odore dei pannolini sporchi possono essere molto aggressive e finire per irritare la pelle e le mucose dei più piccoli;
  • Ftalati: utilizzati per ammorbidire i materiali plastici, anche questi composti chimici sono potenzialmente tossici.

Pannolini lavabili

Negli ultimi anni si sta diffondendo una nuova tipologia di pannolini in tessuto, che hanno il vantaggio di poter essere lavati e riutilizzati. Pensati soprattutto per ridurre l’impatto ambientale causato dall’elevato consumo di prodotti in plastica, questa tipologia comporta infatti un uso dei materie prime inferiore con una riduzione nella produzione di rifiuti del 30% circa. Viste le tipologie, le diverse misure disponibili e tutte le cose che ci sono da sapere sui pannolini lavabili,  vi consigliamo di consultare la guida all’acquisto dedicata esclusivamente ai pannolini lavabili.
Pannolino lavabile

Pannolini a mutandina

I pannolini a mutandina o pull-up, da non confondere con i pannolini lavabili, sono pannolini usa e getta e dunque monouso, pensati appositamente per aiutare i genitori e il bambino durante la fase di spannolinamento, ovvero del passaggio dall’uso del pannolino all’utilizzo del vasino o del wc.

Si tratta di pannolini caratterizzati da una forma e una vestibilità molto più simile a quella degli slip, dotati di elastico in vita e girocoscia elastico. Non avendo i classici adesivi laterali, i pannolini a mutandina possono essere abbassati e indossati nuovamente ogni qualvolta il bambino necessita di utilizzare il vasino, limitando i cambi e agevolando anche il processo di apprendimento dell’uso del wc da parte del piccolo. Questa tipologia è inoltre molto più comoda e pensata per essere indossata dal bambino più a lungo.Pannolini a mutandina

Tipologie di pannolini a mutandina

Anche all’interno della categoria dei pannolini a mutandina, troviamo tipologie diverse a seconda del tipo di apertura laterale presente. Vediamo le opzioni principali a disposizione dei genitori.

Senza apertura laterale

Questo tipo presenta una forma a mutandina priva di aperture laterali e per questo molto più simile alle mutandine tradizionali. In questo caso per sostituirli si potrà sfilarli proprio come semplici mutandine e il bambino potrà abbassarli facilmente ogni volta che dovrà usare la toilette.

Con apertura a strappo

Per agevolare il cambio del pannolino in quei casi in cui il piccolo non è stato in grado di utilizzare il vasino, alcuni modelli presentano fasce laterali elastiche ma che possono essere strappate molto facilmente dal genitore, semplificando così la rimozione del pannolino sporco quando il piccolo è disteso o in piedi.

Richiudibili

Si tratta della versione più versatile in quanto funge sia da pannolino tradizionale, sia da mutandina adatta alla fase di spannolinamento proprio perché dotata di fasce laterali apribili e richiudibili attraverso degli inserti “attacca e stacca”. La forma a mutandina chiusa ai lati permette così al bambino di imparare ad abbassare e rialzare gli slip quando necessario, mentre la possibilità di aprire e richiudere il pannolino consente ai genitori di controllare se il pannolino sia ancora pulito ed eventualmente cambiarlo con facilità.Pannolini a mutandina richiudibili

Taglie dei pannolini a mutandina

Essendo una tipologia utile proprio in quella fase in cui il bambino comincia ad imparare ad arrangiarsi attraverso l’uso del vasino, le taglie dei pannolini a mutandina a disposizione sul mercato sono le seguenti:

  • Taglia 3: per i bambini con un peso compreso tra i 6 e gli 11 kg;
  • Taglia 4 e 4 maxi: adatte ai bambini dai 9 ai 14/15 kg;
  • Taglia 5 (Junior): utilizzabile sui bambini dai 12 ai 17 kg;
  • Taglia 6: ideale per chi supera i 15 kg;
  • Taglia 7 (XXL): pensata per i bambini dai 17 kg in su.

Ricordiamo inoltre che in commercio si trovano pannolini a mutandina specificatamente pensati per i bambini e per le bambine, anche se più recentemente è possibile trovare anche modelli a mutandina unisex.

Pannolini costumino

Per l’estate molti genitori si chiedono cosa far indossare al proprio bebè quando ci si trova in spiaggia o in piscina e il bimbo va spesso in acqua. Alcuni marchi propongono pannolini appositamente pensati per queste situazioni, chiamati pannolini costumino o swimmers. Questi sono a prova di perdite solide (ma, attenzione, non sempre a prova di pipì) e hanno la caratteristica di non appesantirsi eccessivamente con l’acqua, permettendo al bambino un maggiore comfort e molta più libertà di movimento in acqua. Solitamente hanno lati apribili per il cambio veloce, barriere elastiche contro le fuoriuscite e un nucleo per assorbire i liquidi senza che il pannolino si gonfi d’acqua. In alternativa è possibile utilizzare appositi costumini contenitivi.Pannolini costumino

Le domande più frequenti sui pannolini

A che età togliere il pannolino?

Gli esperti consigliano di iniziare il processo di spannolinamento già intorno ai 18-24 mesi ma, come per altre tipiche fasi della crescita fisica e psicologica, il rispetto dei tempi del bambino è importante. Recentemente si sono inoltre diffusi metodi di educazione precoce al vasino che prevedono di iniziare già durante il primo anno di vita del piccolo, anche se questo tipo di percorso richiede senza dubbio impegno e dedizione da parte dei genitori. In generale, proporre l’uso del vasino attraverso il gioco e stimolare la curiosità del piccolo già attorno ai 2 anni è un’ottima idea per iniziare questa fase particolare, che potrebbe essere veloce ed immediata, come anche durare più di qualche mese. Premesso che non vi è un’età per il passaggio al vasino uguale per tutti, è bene tenere a mente anche che il prolungamento eccessivo dell’uso del pannolino può diventare davvero poco pratico ed influire sulla quotidianità di tutta la famiglia. L’importante è, in questa fase, evitare fretta, costrizioni, punizioni e, se possibile, anche tattiche basate sui premi, per portare il bambino ad essere autonomo in modo naturale e nel rispetto della sua individualità. Ricordiamo inoltre che in caso questa fase si rivelasse più complicata del previsto, il pediatra potrà consigliare tecniche efficaci per educare il piccolo all’uso del vasino.

Pannolini: come smaltirli?

Un’altra domanda frequente riguarda lo smaltimento dei pannolini usa e getta. Purtroppo i pannolini monouso tradizionali vanno gettati nella raccolta indifferenziata o “secco” e vengono smaltiti come tutti gli altri rifiuti non riciclabili, con un costo che ricade su tutti noi e sull’ambiente, anche perché, per la loro composizione, sono classificati come rifiuti difficili da smaltire. 

Pannolini e rispetto dell’ambiente: quali scegliere?

Abbiamo accennato alla possibilità di optare per pannolini lavabili, soprattutto per compiere una scelta più rispettosa dell’ambiente che ci circonda. Sia che si scelga i pannolini monouso, sia quelli lavabili, vi sono pro e contro da tenere in considerazione.  

I pannolini monouso sono sicuramente la scelta più pratica e meno dispendiosa a livello di tempo, anche se chi ha a cuore la tutela dell’ambiente li sconsiglia: considerate che un solo bambino ne consuma, in circa 3 anni di vita, circa 5000 e che, trattandosi di rifiuti plastici, occorrono all’incirca 500 anni perché ogni pannolino venga smaltito.

I pannolini lavabili, invece, comportano una spesa iniziale maggiore, ma sul lungo termine risultano molto più convenienti di quelli monouso, che vanno riacquistati con una certa frequenza. L’altro vantaggio dei modelli lavabili sta nel fatto che, a differenza di quelli usa e getta, i materiali a contatto con la pelle del bambino non contengono composti chimici e, dunque, il rischio che compaiano irritazioni e allergie è decisamente minore. Con i pannolini lavabili bisogna invece tenere in considerazione che possono impattare sul carico di biancheria da lavare, richiedendo un dispendio maggiore in termini di tempo e in parte anche di consumo di energie elettrica, anche se il risparmio economico con i pannolini lavabili rimane comunque maggiore. Se ancora non siete certi di quale tipologia faccia al caso vostro, potete sempre puntare su pannolini usa e getta biodegradabili e marchi che garantiscono sistemi di produzione a basso impatto ambientale.


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