I robot lavapavimenti
L’automazione a supporto delle pulizie domestiche è ormai da diversi anni incarnata dai robot aspirapolvere, apparecchi molto amati che in sempre più case offrono un apprezzatissimo aiuto nel mantenere l’ambiente domestico pulito tutti i giorni.Il robot lavapavimenti è una variante del robot aspirapolvere che sta vivendo una crescente popolarità: si tratta perlopiù di robot aspirapolvere adattati in modo da avere una doppia funzionalità di aspirazione e lavaggio.
In questa pagina ci soffermeremo proprio su questo tipo di prodotto, spiegando quali siano le differenze rispetto ad un normale robot aspirapolvere e, nella sottofamiglia dei robot lavapavimenti, illustreremo i diversi tipi di robot che si possono acquistare.
Aspirazione e lavaggio
Un robot lavapavimenti ha dunque due funzioni principali: quella di aspirazione e quella di lavaggio. Una prima cosa a cui fare attenzione, però, è il tipo di modello che si sceglie, poiché le due funzioni non sempre si espletano in contemporanea.
Robot convertibili
Molti modelli, infatti, sono per così dire “convertibili”: passano da aspirazione a lavaggio cambiando il serbatoio ed applicando sul fondo del robot un panno in microfibra. Dovremo dunque, in questo caso, assicurarci che il pavimento sia stato ben spazzato prima di far passare lo straccio al nostro robot.
Robot due in uno
In altri casi, però, le due funzioni vengono espletate in contemporanea: questi robot sono equipaggiati con due serbatoi, uno per la polvere e uno per l’acqua di lavaggio, di solito staccabile, e sono dunque in grado di aspirare e lavare allo stesso tempo.
Una terza funzione offerta da molti modelli è quella di aspirazione con panno: applicando infatti il panno in microfibra al fondo del robot in modalità aspirazione, questo procederà ad aspirare passando in contemporanea lo straccio per una migliore raccolta della polvere sottile.
Il lavaggio
È necessario fare qui un’importante precisazione per mettere nella giusta prospettiva l’utilità di un robot lavapavimenti: nella quasi totalità dei casi non è possibile utilizzare nel serbatoio una miscela di acqua e detergente per pavimenti. Quasi sempre è possibile utilizzare solamente acqua, e in alcuni casi viene addirittura raccomandato l’uso di acqua demineralizzata (la stessa che si usa spesso nei ferri da stiro, per capirci). Una cosa che si può fare è inumidire preventivamente il panno in acqua e detersivo, ma è chiaro che l’effetto pulente del detergente si esaurirà durante la pulizia.
Detto questo, allora, come funziona un robot lavapavimenti? Normalmente, un robot lavapavimenti è equipaggiato con un serbatoio per l’acqua dotato di un numero variabile di ugelli sul fondo. Al fondo stesso è applicato a velcro un panno per pavimenti, solitamente in microfibra. Durante l’attivazione, l’acqua fluisce attraverso gli ugelli e va ad inumidire il panno, che a sua volta può così inumidire il pavimento. In molti modelli di robot lavapavimenti è possibile regolare il flusso d’acqua in base alla tipologia di pavimento (più o meno ruvido) e al livello di sporco.
Durata della pulizia
Un altro importantissimo aspetto da considerare prima dell’acquisto di un robot lavapavimenti è la sua autonomia di funzionamento: trattandosi di apparecchi a batteria è infatti ovvio che possano coprire solo una determinata estensione di superficie prima di esaurire la carica.
Di solito, inoltre, l’autonomia cambia a seconda che il robot funzioni in modalità aspirazione o lavaggio: solitamente la batteria dura più a lungo quando il robot deve solo aspirare, mentre quando deve lavare o fare entrambe le cose insieme l’autonomia di funzionamento scende anche drasticamente.
Cercate dunque sempre di capire esattamente l’autonomia in tutte le modalità di funzionamento: spesso i produttori si limitano ad indicare quella più alta, che però è riferita di solito solo all’aspirazione.Per darvi un’indicazione di quale autonomia si tratti, tenete presente questi dati:
- Autonomia in aspirazione: dai 120 ai 160 minuti;
- Autonomia in lavaggio: dai 30 ai 60 minuti;
- Autonomia in aspirazione e lavaggio: dai 30 ai 50 minuti.
Tenete altresì presente che normalmente il robot è più lento in modalità lavaggio di quanto lo sia in modalità aspirazione: se ad esempio in 120 minuti un robot aspira una superficie di 70 m², in modalità lavaggio nello stesso lasso di tempo potrà passare una pezzatura inferiore, intorno ai 50 m² o meno.
Sono due, in sostanza, le caratteristiche di un robot lavapavimenti che contribuiscono a determinarne l’autonomia: la batteria e il serbatoio.
Batteria
La capacità di una batteria, ovvero la quantità di energia che è in grado di stoccare, viene indicata in mAh, ovvero milliamperora. Maggiore è il numero di mAh, più lunga sarà l’autonomia di funzionamento del robot (ma attenzione: spesso si allunga anche il tempo di ricarica). Indicativamente, un robot lavapavimenti dalla buona autonomia non dovrebbe avere una batteria da meno di 2500 mAh. Un robot dalla lunga autonomia potrà anche superare i 4000 mAh.
Serbatoio
L’altra componente del fattore autonomia è la dimensione del serbatoio, o per meglio dire dei serbatoi: un robot lavapavimenti non può infatti funzionare correttamente se il suo serbatoio della polvere è pieno e/o se il serbatoio dell’acqua è vuoto.È chiaro che, trattandosi di elettrodomestici di dimensioni necessariamente compatte, non ci si può aspettare grandi cose quando si parla di capacità del serbatoio, eppure con gli anni si è assistito ad una progressiva crescita nelle dimensioni delle taniche di raccolta.
È possibile oggi trovare modelli con serbatoi di raccolta della polvere anche oltre i 600 ml di capacità, mentre il serbatoio dell’acqua mediamente tiene 300 ml, con alcuni modelli che arrivano fino a 500.
Una tendenza molto recente, inoltre, ha visto comparire sul mercato robot aspirapolvere e/o lavapavimenti dotati di una colonnina di raccolta integrata alla base di ricarica. Questi modelli, quando tornano alla base per fare il pieno di energia, scaricano anche il contenuto del serbatoio nella colonnina raccogli-sporco in maniera del tutto automatica. All’utilizzatore rimane solo da svuotare quest’ultima, indicativamente solo una volta al mese.
Similitudini con i robot aspirapolvere
Al di là della funzione di lavaggio, i robot lavapavimenti sono sostanzialmente identici ai normali robot aspirapolvere e presentano le stesse funzionalità volte a renderli più o meno autonomi nella gestione della pulizia e della carica.
Modalità di pulizia
Anche i robot lavapavimenti possono adottare diversi comportamenti durante il funzionamento a seconda della modalità di pulizia che impostiamo. Le modalità sono tipicamente 3-4 su tutti i modellim le stesse dei modelli aspirapolvere:
- Automatica: in questa modalità il robot avanza dritto fino a che non incontra un ostacolo, dopodiché cambia direzione. Il percorso è dunque erratico e casuale:
- Spot: muovendosi a spirale, il robot pulisce una porzione di pavimento da 1 m di lato;
- Zig-zag: il robot avanza fino a che non incontra un ostacolo, dopodiché torna indietro seguendo un percorso parallelo a quello appena tracciato;
- Lungomuro: il robot procede a pulire seguendo il tracciato del muro.
È ormai cosa comune che il robot sia equipaggiato con un software di mappatura dell’ambiente che gli permette, in tutta autonomia, di coprire tutta la superficie.
Ricarica
Praticamente tutti i robot lavapavimenti sono equipaggiati con una base di ricarica da lasciare appoggiata in un punto sgombro del pavimento.All’approssimarsi dell’esaurimento della batteria sarà il robot stesso ad avviarsi verso la sua base di ricarica, dove si parcheggerà per “fare rifornimento” senza che noi dobbiamo preoccuparci di nulla. Quello che non è scontato è che il robot provveda a riprendere il lavoro interrotto: non tutti i modelli sono in grado di memorizzare il punto esatto di interruzione.
Controllo remoto
Negli ultimi tempi è diventato ormai comune, per i robot lavapavimenti così come per quelli aspirapolvere, l’integrazione con un’app mobile che permette di controllarli e comandarli anche da remoto.
Il livello di sofisticazione dei controlli è in realtà variabile: se la programmazione delle pulizie settimanali è ormai praticamente ubiqua, la delimitazione delle aree da pulire sulla mappa non è ancora diffusa su titti i modelli. Tutti i robot lavapavimenti hanno comunque dei controlli posti sul corpo macchina, perlomeno quelli più elementari come un pulsante di avvio e arresto e uno per la selezione della modalità di pulizia. Altri modelli hanno ancora in dotazione anche un telecomando a infrarossi che consente di controllare il robot a distanza, ovviamente a patto di averlo nel proprio campo visivo.
Struttura
Le similitudini dal punto di vista strutturale sono evidenti, tanto che a un primo colpo d’occhio un robot lavapavimenti è pressoché indistinguibile da un modello “solo” aspirante. La forma rotonda, dal diametro di circa 35 cm, è esattamente la stessa, così come l’altezza, che può variare dai 7 ai 10 cm. Le spazzoline frontali sono quasi sempre due, mentre non tutti i modelli sono equipaggiati anche con la terza spazzola centrale in prossimità della bocchetta.
I produttori di robot lavapavimenti
Tra gli attuali produttori di robot lavapavimenti troviamo sia nomi già conosciuti nel campo della pulizia automatizzata e non (Rowenta, Bissell, Xiaomi) sia altri marchi meno noti, ma comunque interessanti soprattutto per i prezzi spesso concorrenziali, come Proscenic, Dreame ed Ecovacs.
Segnaliamo l’eccezione di iRobot, marchio noto per i robot aspirapolvere Roomba, che commercializza al momento nella serie Braava modelli di robot lavapavimenti “puri”, ovvero che lavano soltanto, senza aspirare.
Le domande più frequenti sui robot lavapavimenti
Quanto costa un robot lavapavimenti?
Tra i robot lavapavimenti non registriamo una grandissima variabilità di prezzo. In generale i modelli attuali si mantengono generalmente intorno ai 300 €, con i modelli più economici addirittura al di sotto dei 200. Le differenze più significative tra modelli più economici e modelli più costosi riguardano la qualità del sistema di navigazione (che sia assente del tutto oppure ad infrarossi), la presenza o meno di sensori per il riconoscimento della superficie (pavimento o tappeto) e in alcuni casi anche la potenza di aspirazione.
Dobbiamo segnalare che i modelli dotati di colonnina raccogli-sporco sono i più costosi e possono arrivare a superare i 600 €.
Dove comprare un robot lavapavimenti?
Se avete infine deciso di acquistare un robot lavapavimenti, avete a disposizione due scelte per quanto riguarda il dove comprarlo. La prima è recarvi nel più vicino negozio di elettronica ed elettrodomestici, meglio se appartenente ad una delle grandi catene presenti sul territorio nazionale per garantirvi una maggiore possibilità di scelta. Se questa prima opzione non fosse praticabile, o se in negozio non doveste trovare un modello che soddisfi le vostre necessità, potete rivolgervi alle principali piattaforme di acquisti online: qui, anche se non potrete toccare con mano i vari modelli, avrete a disposizione una vastissima scelta.
Posso usare il robot lavapavimenti sul parquet?
In linea di massima la risposta è sì, i robot lavapavimenti sono compatibili con il parquet e i pavimenti delicati in generale. Tanto le spazzoline rotanti, quanto le ruote e il panno in microfibra sono infatti progettati per non graffiare i pavimenti. L’unico aspetto a cui suggeriamo di prestare attenzione è la qualità dell’eventuale terza spazzola, presente sui migliori modelli in prossimità della bocchetta aspirante e simile alle spazzole rotanti di scope elettriche e aspirapolvere. Se le setole di questa spazzola in particolare fossero molto rigide è lecito temere che esse possano rigare il pavimento. Suggeriamo in questo caso di optare per un modello con setole morbide o in silicone, oppure privo della terza spazzola.
Quali sono i migliori robot lavapavimenti del 2023?
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