Come scegliere il pulitore a vapore
Che cos’è un pulitore a vapore?
Prima di procedere con la nostra guida all’acquisto, una premessa che spieghi che cos’è un pulitore a vapore si rende necessaria. Con pulitore a vapore, detto anche pulitore a vapore portatile o pulitore a vapore a mano per distinguerlo da altri strumenti a vapore, intendiamo quei piccoli elettrodomestici caratterizzati da un serbatoio d’acqua e dotati di un erogatore di vapore a pistola grazie al quale è possibile sciogliere le incrostazioni di sporco da tutti quegli angoli della casa non altrimenti raggiungibili.In effetti questo strumento si dimostra utilissimo per andare a rimuovere lo sporco dai fornelli a gas, dalle fughe delle piastrelle, dal forno, dai sanitari e da molte altre superfici difficilmente raggiungibili con una più classica scopa a vapore.
Come funziona il pulitore a vapore?
Il funzionamento di un pulitore a vapore è elementare. Il serbatoio dell’acqua fa infatti anche da caldaia e, una volta chiuso bene il tappo ermetico, si può accendere l’apparecchio ed attendere che la resistenza o il piatto riscaldante interno alla caldaia porti l’acqua alla temperatura di evaporazione.Quando il vapore è pronto si può cominciare ad erogarlo premendo un semplice grilletto posto sull’impugnatura. La pressione formatasi all’interno della caldaia sospingerà il vapore caldo verso lo sfogo del beccuccio e successivamente a colpire le superfici da pulire.
Come si usa il pulitore a vapore?
Il pulitore a vapore, come detto, è uno strumento utile a sgrassare e disincrostare le superfici più diverse. Prima dell’uso è necessario scegliere con cura la bocchetta o l’ugello indicati per la pulizia che si desidera fare: vi sono, come vedremo, accessori diversi a seconda che si vogliano pulire i vetri, i fornelli, le fughe ecc.Una volta montato l’ugello giusto bisognerà procedere a riempire il serbatoio e preparare il vapore. Questo, una volta pronto, può essere erogato anche a distanza molto ravvicinata dalle superfici, in particolare quelle “inerti” quali vetro, ceramica e i metalli. L’importante è sempre non erogare il vapore in prossimità del corpo, evitando con particolare cura viso e mani: se avessimo bisogno di spostare parti mobili durante la pulizia, possiamo usare un guanto termico sulla mano libera.
Fondamentale però se si vogliono ottenere risultati soddisfacenti è scegliere un modello dalle buone prestazioni, altrimenti il rischio è quello di trovarsi con un oggetto che eroga vapore non sufficientemente caldo oppure ad una pressione inefficace a sciogliere lo sporco. Allo stesso tempo è però importante accertarsi che il prodotto acquistato sia sicuro e non comporti rischi per chi lo usa.
Vediamo dunque quali sono le caratteristiche a cui fare attenzione per scegliere il miglior pulitore a vapore per la propria casa.
Prestazioni e sicurezza
Per prima cosa dobbiamo valutare quelle caratteristiche di un pulitore a vapore portatile più strettamente correlate alle prestazioni e alla sicurezza dell’apparecchio: la primissima valutazione deve riguardare pertanto la potenza assorbita dal pulitore.
Potenza
Per quanto oggetti di piccole dimensioni, i pulitori a vapore hanno generalmente una potenza piuttosto elevata, intorno ai 1100 W, ma non è difficile trovare modelli dalla potenza anche decisamente più alta.Il wattaggio di questi apparecchi è inversamente proporzionale al tempo di riscaldamento della caldaia, quindi, a parità di capacità del serbatoio, tanto maggiore sarà la potenza, tanto minori saranno i tempi di attesa affinché il pulitore a vapore sia pronto all’utilizzo.
Chiaramente questo valore indica anche i consumi dell’apparecchio, per cui chi ha necessità di pulire diverse zone della casa dovrà tener conto che acquistando un pulitore a vapore particolarmente potente si dimezzeranno i tempi di attesa, ma i consumi in bolletta saranno decisamente più elevati.
Il wattaggio da solo tuttavia non è sufficiente a valutare la qualità delle prestazioni offerte, ma deve essere messo in relazione anche con la pressione del vapore erogato.
Pressione del vapore
La pressione che il vapore raggiunge all’interno della caldaia si misura in bar. A differenza dei lavapavimenti a vapore (i quali fra l’altro spesso prevedono anche delle bocchette per le piccole applicazioni), la pressione dei pulitori a vapore non è particolarmente alta e si aggira solitamente intorno ai 3 bar.
Tuttavia, maggiore è la pressione, più fine è il vapore, dunque più facilmente si riescono a rimuovere le incrostazioni. Se si vogliono ottenere risultati efficaci (per quanto, ricordiamo, i pulitori a vapore non siano oggetti miracolosi, dimostrano la loro efficacia sul lungo periodo e attraverso un utilizzo costante) è meglio dunque optare sempre per il modello nel quale il vapore all’interno della caldaia raggiunga la pressione maggiore.Ricordiamo che la pressione non ha nulla a che vedere con la quantità di vapore erogato, che invece si misura in g/min: capita raramente che un produttore specifichi nelle schede tecniche questo dato, ma per ovviare a questo problema si può optare per modelli che prevedano la possibilità di regolare l’intensità dell’erogazione, in modo da poter utilizzare il pulitore a vapore anche sulle superfici più delicate senza rovinarle.
Sistemi di sicurezza
È importante verificare che il modello preso in considerazione sia dotato di sistemi di sicurezza adeguati: ricordiamo infatti che sia l’acqua all’interno del serbatoio, sia il vapore erogato raggiungono una temperatura almeno di 100 °C (se non addirittura superiore, intorno ai 120 °C), temperatura che può causare anche ustioni gravi.Il pulitore a vapore dev’essere perciò almeno dotato di un tappo di sicurezza della caldaia che impedisca di aprirla se all’interno si trova ancora una minima pressione residua.
Per chi ha bambini in casa è inoltre consigliabile optare per un modello fornito di un blocco di sicurezza: trattandosi infatti di un oggetto maneggevole e con una forma a pistola, non è escluso che i bambini lo scambino per un giocattolo rischiando di scottarsi e farsi male.
Gestione dell’acqua
L’acqua è la “benzina” del pulitore a vapore portatile e dunque è opportuno domandarsi prima di procedere all’acquisto non solo quanta ne sia necessaria, ma anche per quanto tempo sia possibile lavorare con un “pieno”, e quanto tempo questa impieghi a bollire e trasformarsi in vapore. Analizziamo nel dettaglio ciascuno di questi punti.
Capacità del serbatoio ed autonomia
I pulitori a vapore sono strumenti realizzati per pulire quegli angoli della casa altrimenti difficilmente raggiungibili. Per farlo devono perciò essere maneggevoli, in modo da essere facilmente orientati verso il punto desiderato: quindi non si può certo pensare che il serbatoio sia particolarmente capiente, altrimenti ne andrebbe dell’agilità dello strumento.
La maggior parte dei modelli in commercio dispongono di serbatoi dalla capacità compresa fra i 200 e i 400 ml. Come regola generale si può affermare che maggiore è la capacità del serbatoio, maggiore è anche la sua autonomia.
Tuttavia bisognerà tener presente che al peso del pulitore a vapore andrà aggiunto anche quello del serbatoio pieno.Oltre alla capacità del serbatoio, molti produttori specificano anche in minuti l’autonomia continua, la quale si aggira in genere intorno ai 15 minuti. Una volta che l’acqua si sia esaurita, è possibile chiaramente riempire nuovamente il serbatoio avendo cura di lasciar raffreddare prima completamente l’apparecchio (operazione che potrebbe richiedere qualche minuto e che chiaramente comporterà un’interruzione del lavoro).
Tempo di riscaldamento
Prima di poter utilizzare il pulitore a vapore è necessario aspettare che l’acqua all’interno della caldaia abbia raggiunto la temperatura necessaria a trasformarsi in vapore: quanto tempo serva dipende molto dalla potenza assorbita, ma per avere un’idea più precisa si può controllare la scheda tecnica fornita dal produttore dove viene spesso indicato il tempo di riscaldamento della caldaia, che varia generalmente dai 2 ai 5 minuti circa.
Decalcificazione
Con una certa regolarità è necessario decalcificare il serbatoio e gli accessori per evitare accumuli di calcare che possano danneggiare il corretto funzionamento del prodotto.
Alcune aziende producono liquidi decalcificanti acquistabili direttamente online, in altri casi invece la manutenzione dell’apparecchio va effettuata senza l’ausilio di altre sostanze e potrebbe dunque rivelarsi meno efficace e più laboriosa.
In ogni caso le informazioni relative alla pulizia dovrebbero essere adeguatamente riportate sul libretto di istruzioni, per cui potrebbe rivelarsi utile, se presente, scaricarlo prima dell’acquisto dal sito del produttore per farsi un’idea delle operazioni che saranno richieste.
Spazzole e bocchette
Il numero di bocchette e spazzole fornite insieme al pulitore a vapore al momento dell’acquisto ne determina la versatilità sulle diverse superfici.Qui di seguito riportiamo un elenco delle bocchette e delle spazzole più comuni, ma ricordiamo che il numero e la tipologia di quelle incluse nella confezione varia molto di modello in modello:
- Ugello: è la bocchetta dalla forma allungata che serve a concentrare l’emissione del vapore in un punto specifico, utile per esempio per rimuovere lo sporco dalle fughe delle piastrelle;
- Ugello a 90°: da utilizzarsi per esempio per pulire i fornelli o laddove non si riesca ad indirizzare correttamente il getto di vapore sul punto desiderato;
- Tubo di prolunga con ugello: per raggiungere anche gli angoli più alti della casa o per rimuovere la polvere dal termosifone;
- Spazzolino rotondo: indicato per situazioni in cui è necessario rimuovere le incrostazioni utilizzando oltre alla forza del vapore anche una leggera azione abrasiva, come, ad esempio, per pulire i fornelli;
- Tergivetri: per la pulizia di vetri e specchi;
- Cuffia in cotone: da applicare sulla bocchetta tergivetri, consente di rinfrescare anche il divano e gli imbottiti;
- Spatola: utile per grattare lo sporco più ostinato dalle superfici più resistenti, come dalla piastra di cottura o dal grill.
Accessori e praticità d’uso
Diversi modelli offrono prestazioni simili, ma si distinguono l’uno dall’altro per la minore o maggiore attenzione dedicata a quelle caratteristiche che possono sembrare marginali, ma che in realtà determinano la praticità d’uso dell’apparecchio.
Fra queste in primo luogo va menzionata la maneggevolezza dello strumento, direttamente legata al suo peso. Come abbiamo già avuto modo di menzionare, è importante infatti valutare la resistenza delle proprie braccia a sforzi prolungati: al peso netto del pulitore a vapore va infatti aggiunto quello dell’acqua (1 l di acqua pesa esattamente 1 kg, quindi 400 ml corrispondono ad esempio a 400 g), dunque, in particolare se si desidera un serbatoio piuttosto capiente, è meglio optare per modelli almeno dalla struttura leggera e dal peso a vuoto intorno al chilo.Anche una presa salda e comoda contribuisce alla maneggevolezza, dunque è preferibile scegliere modelli con impugnature ergonomiche, in modo da ridurre le probabilità che l’attrezzo scivoli dalle mani.
Altre due caratteristiche importanti sono la lunghezza del cavo di alimentazione e la spia di pronto vapore. La prima ci dice il raggio d’azione del pulitore a vapore, importante da sapere soprattutto per chi non abbia molte prese in casa o magari abbia un’abitazione su due piani, la seconda invece evita di dover tenere sotto controllo l’ora o di impostare un timer sul cellulare per sapere quando è possibile iniziare ad utilizzare il pulitore.
Per chi associa il pulito al profumo dei detergenti o dei deodoranti per ambienti, segnaliamo infine che alcuni modelli sono dotati anche di un piccolo serbatoio aggiuntivo dove si può versare una soluzione detergente talvolta fornita già all’interno della confezione.
Accessori
Oltre alle diverse bocchette, talvolta anche altri accessori accompagnano il pulitore a vapore, alcuni dei quali sono piuttosto comuni.Ci riferiamo ad esempio alla presenza di un dosatore per il rabbocco o di un imbuto: ricordiamo infatti che il serbatoio dell’acqua non può essere riempito direttamente sotto l’acqua corrente a causa della presenza del cavo di alimentazione che è bene che non venga a contatto con liquidi, ed è per questo necessario servirsi di una bottiglia o, appunto, un dosatore.
Meno comune è invece la presenza di una tracolla a cui legare il vaporetto e di una borsa dove riporre le bocchette.
Le domande più frequenti sul pulitore a vapore
Quali sono le principali marche di pulitore a vapore?
Ci sono diverse marche che producono pulitori a vapore e non riteniamo sia importante privilegiarne una in particolare. Fra i brand specializzati nella produzione di strumenti di pulizia a vapore spiccano sicuramente la Kärcher e l’italiana Polti. Tuttavia sul mercato si possono trovare pulitori a vapore di molti altri marchi, alcuni dei quali anche piuttosto conosciuti come Ariete, Hoover e H. Koenig, la cui qualità è sicuramente confrontabile con quella dei marchi leader nel settore. L’importante è verificare che siano dotati di un servizio clienti e di centri di assistenza diffusi su tutto il territorio, ai quali potersi rivolgere in caso di problemi o guasti dell’apparecchio.
Quanto costa un pulitore a vapore?
Il prezzo di un pulitore a vapore non supera di norma i 60 € e la variazione di prezzo di listino fra i diversi modelli è solitamente davvero minima. Non è detto perciò che il costo sia proporzionato con le prestazioni offerte, visto che una variazione di pochi Euro potrebbe essere dovuta semplicemente alla politica di marketing decisa dal produttore. È bene perciò controllare le specifiche tecniche del prodotto prima di procedere all’acquisto e valutare in base ad esse se il modello in oggetto si adatti alle proprie esigenze.
Esiste un pulitore a vapore a batteria?
Per sua natura il pulitore a vapore richiede una grande potenza energetica: preparare il vapore in tempi rapidi richiede la generazione di alte temperature all’interno della caldaia, e questo è possibile al momento solo attingendo a una sorgente di energia illimitata. Le attuali batterie non sono ancora in grado di produrre calore sufficiente a generare vapore in tempi accettabili, pertanto non esistono ancora modelli di pulitore a vapore portatile alimentati a batteria.
Esiste un pulitore a vapore con aspirazione?
Per coniugare pulizia a vapore ed aspirazione, un pulitore a vapore a mano non è sufficiente: questi strumenti sono infatti pensati per interventi piccoli e localizzati, pertanto l’aggiunta di un serbatoio di raccolta dell’aspirato e di un motore aspirante non sarebbe funzionale alla maneggevolezza che li contraddistingue.
L’unione di vapore e aspirazione si realizza in un macchinario diverso e di ben altro calibro, ovvero il lavapavimenti a vapore: come è chiaro fin dal nome, si tratta di uno strumento concepito principalmente per la pulizia dei pavimenti, ma ricco di accessori che permettono di pulire tutte le superfici domestiche.
Qual è un buon pulitore a vapore per i vetri?
Per la pulizia dei vetri, sia di casa sia dell’auto, può andare bene qualunque pulitore a vapore portatile che sia dotato dell’apposita bocchetta lavavetri: questa permette in un sola passata di erogare il vapore e rimuovere la condensa e lo sporco dal vetro, così da non lasciare aloni.
Qual è un buon pulitore a vapore per i divani?
Per la pulizia a vapore dei divani e di tutti i mobili imbottiti non è tanto indicato un modello piuttosto che un altro, quanto una coppia di accessori ben precisa. Uno è la bocchetta per la pulizia dei vetri di cui abbiamo appena parlato qui sopra, l’altro è una cuffietta in spugna da applicare su questa bocchetta. Usati insieme sugli imbottiti questi due accessori permettono di pulirli a fondo senza danneggiare in alcun modo le fibre tessili.
Qual è un buon pulitore a vapore per l’auto?
Anche nel caso della pulizia dell’abitacolo dell’auto non è tanto rilevante la marca e il modello del pulitore a vapore, quanto gli accessori inclusi in dotazione. Ce ne serviranno almeno quattro:
- La bocchetta lavavetri;
- La cuffia in spugna per gli imbottiti;
- L’ugello dritto per le superfici più accessibili;
- L’ugello a 90° per gli angoli più difficili da raggiungere.
Qual è un buon pulitore a vapore per i pavimenti?
Per la pulizia completa dei pavimenti un pulitore a vapore a mano non è particolarmente indicato a causa dell’autonomia di lavoro molto limitata. Fatti salvi interventi circoscritti per sciogliere una macchia particolarmente ostinata o per pulire tra le fughe delle piastrelle, per igienizzare le ampie superfici dei nostri pavimenti in tempi ragionevoli e con poca fatica dobbiamo piuttosto ricorrere a una scopa a vapore oppure a un lavapavimenti a vapore.
Qual è un buon pulitore a vapore per le tapparelle?
Infine, ripetiamo anche per le tapparelle quanto abbiamo già ribadito: non importa tanto il modello, quanto gli accessori in dotazione al pulitore a vapore. Per la pulizia delle tapparelle può essere particolarmente utile lo spazzolino dritto, in particolare per pulire la parte esterna più esposta alle intemperie.
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Buongiorno, io vorrei sapere che modello dovrei acquistare se volessi pulire pavimenti, vetri, divani, tappeti, sanitari, grazie
Ti serve un modello multifuzione: guarda ad esempio il Polti Vaporetto SV 440 Double.
Possediamo un letto matrimoniale con cassone alto da terra solo 8 cm. Cerchiamo un vaporetto per aspirare la polvere e i peli degli animal e lavare .
Per aspirare e lavare serve un lavapavimenti a vapore: un buon esemplare è il Polti Vaporetto Lecoaspira FAV70 Intelligence.
Può essere usato un pulitore a vapore per un pavimento in resina?
Sì, non ci sono controindicazioni.
buonasera, sapete indicarmi un pulitore a vapore utilizzabile su materassi e tappeti ?
Va bene qualunque modello con bocchetta e panno per imbottiti, come ad esempio l’Hoover SSNH1000. Per quelle superfici può però essere più comoda una scopa a vapore.
Quale pulitore a vapore ha accessori adatti alla pulizia dei radiatori in alluminio?
POssiamo consigliare l’Ariete 4133.
buongiorno, vorrei sapere se per pulire le listarelle di plastica che formano le veneziane, è indacata la pistola a vapore.
grazie
Sì, si può usare anche a questo scopo.
Quale pulitore a vapore è consigliato per pulire tapparelle in acciaio?
Possiamo consigliarti il Kärcher SC1.
Quale pulitore a vapore mi consigliate per la pulizia quotidiana di pavimenti con fughe,piastrelle, forno, fornelli, tapparelle, divani max 250 euro
Dovresti orientarti verso un lavapavimenti a vapore.
Quale è più indicato per la pulizia del parquet
Dovresti orientarti verso un lavapavimenti a vapore.
si può usare per pulire le zanzariere?
Sì, in genere questo tipo di prodotti dispone di specifici accessori per la pulizia di diverse superfici.