I migliori smartphone del 2024

Confronta i migliori smartphone del 2024 e leggi la nostra guida all'acquisto.

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Dati tecnici

Data di uscita

settembre 2023

marzo 2023

gennaio 2024

settembre 2023

giugno 2023

Sistema operativo

IOS

Android

Android

Android

Android

Versione OS

17

12 + MIUI 14

14 + One UI 6.1

13 + HyperOS

13 + MagicOS 7.1

Chipset

Apple A17 Pro

Snapdragon 4 Gen 1

Snapdragon 8 Gen 3

MediaTek Dimensity 9200+

MediaTek Dimensity 6020

Frequenza processore

n.d.

max 2 GHz

2,3-3,3 GHz

2,0-3,35 GHz

2-2,2 GHz

RAM

8 GB

6 GB

12 GB

12 GB

8 GB

Memoria

128 GB

128 GB

256 GB

512 GB

256 GB

Memoria espandibile

Non supportata

1 TB

Non supportata

Non supportata

Non supportata

Tecnologia schermo

Super Retina XDR

AMOLED

Super AMOLED

AMOLED

LCD IPS

Dimensioni schermo

6,1 ''

6,67 ''

6,8 ''

6,67 ''

6,7 ''

Risoluzione schermo

2K

2.400 x 1.080 px

1.440 x 3.088 px

2K

Full HD+

Refresh rate massimo

120 Hz

120 Hz

120 Hz

144 Hz

90 Hz

Amperaggio batteria

3.650 mAh

5.000 mAh

5.000 mAh

5.000 mAh

4.500 mAh

Ricarica

Da 1 a 50% in 30 min ca.

Da 1 a 50% in 20 min ca.

Ricarica wireless, Ricarica wireless inversa, Da 1 a 50% in 20 min ca.

Da 1 a 50% in 10 min ca.

Da 1 a 50% in 30 min ca.

Connettore audio

Versione Bluetooth

5.3

5.1

5.3

5.4

5.3

Dual-SIM

Reti

5G

5G

5G

5G

5G

Risoluzione fotocamere posteriori

48 + 12 + 12 MP

48 + 8 + 2 MP

200 + 50 + 10 + 12 MP

50 + 50 + 12 MP

100 + 5 + 2 MP

Risoluzione fotocamera anteriore

12 MP

13 MP

12 MP

20 MP

16 MP

Risoluzione max video

4K

1080 p

8K

8K

1080 p

Fps max

720

30

960

240

30

Punti forti

5 anni di aggiornamenti del SO

Ottimo display

Aggiornamenti per 7 anni

Ottimo per foto-video

RAM aumentabile virtualmente

Hardware certificato IP68

Ottimo modulo grandangolo per la fascia

Audio by AKG

Ottimo anche per gaming

Certificazioni Hi-Res Audio e Hi-Res Audio Wireless

Display Dolby Vision e speaker eccellenti

Resistenza IP53

Wi-Fi 7 Tri-band

Wi-Fi 7 Tri-band e Bluetooth 5.4

Lettore impronte digitali

Wi-Fi 6E e Bluetooth 5.3

Memoria espandibile

Fotocamera eccellente

Aggiornamenti fino a ottobre 2028

USB-C

Aggiornamenti sicurezza fino al 2026

Porta USB veloce

Punti deboli

Manca l'adattatore nella confezione

Potenza molto limitata

Non c'è Bluetooth 5.4

Fotocamera da selfie non all'altezza

Schermo mediocre

Ricarica lenta rispetto alla concorrenza

Moduli fotocamera secondari mediocri

Fotocamera scarsa in determinati contesti

Teleobiettivo solo 3x

Altoparlante scarso

Altoparlante scarso

Recensione completa
Recensione completa
Recensione completa
Recensione completa
Recensione completa

Come scegliere lo smartphone

In questa guida vi aiutiamo a capire quali sono gli elementi più importanti da considerare quando si acquista un nuovo smartphone e vi proponiamo i modelli più interessanti attualmente disponibili sul mercato.
Se invece siete già affezionati a uno dei vari marchi che dominano il settore, vi invitiamo a consultare i nostri approfondimenti dedicati ad iPhone, Samsung, Xiaomi, realme, Google, OPPO (e OnePlus), vivo e Huawei. Se cercate gli smartphone LG sappiate che purtroppo per voi il dipartimento dedicato ha chiuso per sempre i battenti oltre 3 anni fa.
In attesa delle migliori occasioni di risparmio dell’anno (come il Black Friday) potrebbero inoltre interessarvi le offerte sui migliori smartphone economici.

Una persona del team di QualeScegliere.it tiene in mano uno smartphone

La marca è importante?

Il brand è un elemento di un certo rilievo, per più di una ragione. Anzitutto, a una marca si lega l’adozione di un sistema operativo e di un app store che, come vedremo, hanno un impatto decisivo sulle prestazioni dell’apparecchio. Inoltre, a un brand si legano determinate politiche in fatto di assistenza clienti e di garanzia sul prodotto.
Infine, oggi più che mai a ciascun brand si lega la politica di aggiornamento software, che fa la differenza perché il vostro telefono attraversi gli anni restando sicuro, oltre che scattante.
Nei paragrafi che seguono tratteremo i parametri che rendono le prestazioni di un cellulare più o meno buone, iniziando proprio approfondendo gli aspetti software.

1. Software

L’introduzione dell’AI (intelligenza artificiale) ha reso importantissima la parte software presente sui dispositivi rispetto all’hardware. Infatti, dal questo dipendono svariate caratteristiche, quali il grado di accessibilità dell’interfaccia, la possibilità di installare o meno determinate app, l’interazione con altri dispositivi, ma anche la qualità di foto e video. Il software è meno importante per i cellulari meno sofisticati, quelli cioè che offrono unicamente funzionalità di base, come i cellulari per anziani.

Sistema operativo e aggiornamenti

Per questioni di sicurezza e contro l’obsolescenza, all’incirca ogni anno dovrete aggiornare il sistema operativo (SO, in inglese OS) del vostro smartphone alla nuova versione. Questo richiede memoria di archiviazione e un’adeguata potenza di calcolo. Il vostro cellulare sarà vulnerabile e sul cammino per l’isola ecologica nel momento in cui non potrete più effettuare questo aggiornamento, il che per alcuni telefoni economici di brand cinesi può equivalere a un tempo persino inferiore ai 2 anni, mentre l’eccellenza è trainata da Apple iPhone, Google Pixel e subito dopo Samsung, marchi che ogni anno estendono questo arco temporale, fino a toccare i 7 anni. Tralasciando i sistemi operativi di nicchia (pensiamo agli smartphone Huawei), ecco i principali sistemi operativi.

Google Android

Da qualche anno circa il 70% dei cellulari in commercio funziona con Android, che potreste trovare in una delle versioni che seguono:

  • Per tutto il 2024 la versione più aggiornata è la 14, uscita alla fine dello scorso anno e chiamata Upside Down Cake;
  • Entro la fine del 2024 è invece attesa la versione 15, Vanilla Ice Cream, che ci accompagnerà per tutto il 2025;
  • Android Go Edition: il sistema operativo ridotto, creato per gli smartphone economici (oggi con meno di 4 GB di RAM e con processore con frequenza sotto i 2 GHz). Android edizione Go è più leggero, quindi dà a questi cellulari la possibilità di non “ingolfarsi” a breve tempo dall’acquisto;
  • Android L, una versione nata 2 anni fa pensata soprattutto per i dispositivi pieghevoli

Foto di smartphone Android di diversi marchi
Se decidete di comprare uno smartphone Android, fondamentale valutare la versione installata e l’eventuale possibilità di scaricare aggiornamenti tempestivamente, non sempre garantita, in particolare quando si acquistano dispositivi economici. Non poter aggiornare il proprio cellulare può tradursi in una vita estremamente breve del prodotto, anche perché le applicazioni sono in costante evoluzione e non risulterebbero più utilizzabili. Se desiderate il cellulare Android più aggiornato sul mercato dovrete acquistare uno smartphone Google Pixel, o in alternativa un Samsung.

Apple iOS

iOS di Apple è il secondo sistema operativo più presente sul mercato, disponibile solo sugli Apple iPhone. Nel giugno del 2024 è attesa la versione 18, almeno in beta (pre-ufficiale), mentre ad oggi per gli iPhone siamo a un collaudato iOS 17. Diciamo collaudato, perché prima di aggiornare il vostro iPhone consigliamo di aspettare qualche mese dal primo rilascio, affinché vengano risolti i problemi che tipicamente si manifestano appena resa disponibile la nuova versione. Il perfetto matrimonio tra hardware e software creato da Apple comporta vari pro e contro, che abbiamo riassunto nella tabella a fondo pagina e trattato nella nostra pagina dedicata agli iPhone.

Interfaccia

L’interfaccia è quella parte software sviluppata dai produttori per personalizzare la versione di Android ad hoc sui loro dispositivi. L’aggiornamento dell’interfaccia può avvenire solo successivamente all’uscita della nuova versione di Android, ecco perché questo solitamente rende meno tempestivo l’aggiornamento software dei cellulari non prodotti da Google stessa. Alcune aziende (Samsung) sono più veloci di altre, come vedrete leggendo le pagine specifiche dedicate alle varie marche di cellulari.

2. Schermo

Altro fattore da considerare per decidere quale smartphone comprare riguarda il display. In particolare, consigliamo di valutarne le dimensioni, la resistenza, la tecnologia con cui è costruito, definizione, luminosità, risoluzione e frequenza di aggiornamento. Tutti elementi che vanno considerati in relazione all’uso che s’intende fare dello smartphone.

Dimensioni del display

Lo schermo contribuisce fortemente a definire il design e le dimensioni totali dello smartphone. Queste ultime vengono misurate in pollici, tenendo conto della diagonale che corre tra i due angoli opposti del display. La tendenza del mercato si volge da un lato a progettare un tipo di cellulare con lo schermo sempre più ampio per il pieno godimento delle applicazioni visual, la cui dimensione varia mediamente dai 6,5 ai 7″ e oltre (con i pieghevoli si toccano anche i 7,8″); dall’altro a proporre un tipo di cellulare con schermi le cui diagonali arrivano fino ai 6″ massimo (di solito sono i modelli base, non “Pro”, non “Ultra” delle serie di punta), perché può essere usato agevolmente con una mano, ed essendo poco ingombrante può essere comodamente infilato in tasca.

Una mano tiene in mano lo smartphone
Va detto che con il costante avanzamento tecnologico i dispositivi diventano sempre più leggeri e maneggevoli, per cui le maggiori dimensioni non sempre si traducono in un disagio, ma in una questione di gusto. Negli ultimi anni è forte l’esplorazione tecnologica verso i modelli pieghevoli, che rappresentano i cellulari con lo schermo più grande, ma solo quando aperti.

Resistenza

Un possibile plus è dato dalla resistenza dello schermo, che consente di evitare l’acquisto di pellicole protettive extra per proteggere lo smartphone da eventuali graffi. Esistono tipologie di vetro particolarmente resistenti, soprattutto agli urti, come per esempio i Gorilla Glass, oggi alla generazione “Armor”, o il Ceramic Shield, quando si tratta degli ultimi iPhone.

Tecnologia

La tecnologia con cui viene realizzato lo schermo ha un impatto decisivo sulla qualità di riproduzione. Di seguito riportiamo quelle maggiormente diffuse, basate su LCD e OLED, e quelle usate solo da Apple.

LCD (Liquid Crystal Display)

Schermo a cristalli liquidi retroilluminati. Ha un basso consumo energetico e per questa ragione è impiegato dai produttori, pur avendo un basso livello di contrasto; l’evoluzione di questa tecnologia ha dato vita agli schermi:

  • TFT LCD (Thin-Film-Transistor LCD): una variante che regala un livello di contrasto maggiore, tipica dei modelli ultra-resistenti (rugged);
  • IPS LCD (In-Plane-Switching LCD): gli LCD più avanzati, che offrono degli angoli visivi più ampi, un contrasto maggiore e una gamma colori più ampia, a fronte di un consumo energetico minore e un prezzo maggiore del TFT LCD.

Oggi L’IPS LCD rappresenta l’alternativa all’AMOLED, rispetto al quale offre colori più fedeli alla realtà, un consumo di batteria contenuto e migliore resa sotto il sole. Per questo è consigliabile a chi usa il telefono per lo più all’aperto. In quanto tecnologia più obsoleta e meno adatta alla fruizione di contenuti multimediali di alto livello visivo, solitamente viene impiegato negli smartphone economici.

OLED (Organic Light-Emitting Diode)

Lo schermo a LED organici utilizza, appunto, un materiale organico che emette luce quando è attraversato dalla corrente. Offre tonalità scure più nitide, colori brillanti e una rapida generazione delle immagini. Risultano un’ottima scelta per chi ama fruire dei contenuti in streaming (cinema o gaming) con effetto mozzafiato. D’altro canto, gli schermi che adottano questa tecnologia vanno incontro a un deterioramento più rapido, soprattutto se frequentemente esposti al sole, e hanno un costo maggiore rispetto agli IPS LCD.

AMOLED (Active Matrix OLED)

Lo schermo OLED a matrice attiva, tecnologia di cui Samsung si è affermata come produttore leader, ha maggiore flessibilità e minor spessore, ha reattività e frequenza di aggiornamento maggiori, ottime per il gaming e il cinema HDR10. Nonostante il basso consumo energetico, ha un costo di produzione maggiore e se lo trovate su uno smartphone entry-level sappiate che il compromesso sarà da qualche altra parte. L’evoluzione che ha ottimizzato ulteriormente consumi energetici e gestione della luce solare sono i Super AMOLED.

Dynamic Super AMOLED

Prodotti sempre da Samsung, sono AMOLED certificati per la visione HDR10+, che si sono evoluti nella nuova generazione di Dynamic AMOLED 2X, con ulteriore ottimizzazione di colore, contrasto e luminosità.

Retina

Nelle sue diverse declinazioni, retina è il termine che Apple usa per i suoi schermi, basati su tutte le tecnologie menzionate a seconda dei casi. Di volta in volta, con più o meno successo, Apple cerca di distinguersi dalla concorrenza migliorando le tecnologie disponibili sul mercato con l’aiuto dell’AI. Per approfondire l’argomento, consigliamo la lettura della pagina dedicata agli iPhone.

OLED e pOLED

Oltre a Samsung, l’altro produttore leader di pannelli schermo (più che altro per le smart TV) è LG, che tuttavia non troveremo spesso sugli smartphone. Soprattutto è Motorola che si affida a LG, anziché a Samsung, per gli schermi OLED e gli ottimi pOLED (flessibili) di certi suoi telefoni, tra cui i pieghevoli. Sono al pari degli AMOLED luminosi, fluidi e con supporto HDR10+.

Le tecnologie qui esposte sono a loro volta soggette a ulteriori modifiche, atte a migliorare la qualità, la resistenza e le performance del display. Nell’analizzare i singoli prodotti vanno considerate anche queste migliorie, così da comprenderne l’impatto sul dispositivo.

Definizione e risoluzione

Di seguito le opzioni di risoluzione correnti con cui lo schermo può riprodurre foto e video, con delle considerazioni:

Sigla Significato Pixel
HD/HD+ High Definition/Plus 1.280 x 720 px
FHD/FHD+ Full High Definition/Plus 1.920 x 1.080 px
2K Circa 2.000 K 2.048 x 1.080 px
WQHD/+ Widescreen Q-HD/Plus 2.560 x 1.440 px
Q-HD/Q-HD+ Quad HD/Plus 2.560 x 1.440 px
Ultra HD circa 4.000 K 3.860 x 2.160 px
4K circa 4.000 K 4.096 x 2.160 px

Gli smartphone economici sono i soli che non arrivino al Quad HD, questo perché a partire dal Q-HD e oltrepassati i 500/600 ppi il livello di definizione dell’esperienza visiva è decisamente ottimo, che si tratti di video, giochi o visualizzazione delle immagini. Bisogna considerare che se usiamo uno schermo da 5″ a 20/30 cm dal volto non siamo fisicamente in grado di percepire miglioramenti nell’esperienza fornita da un 4K. Se, invece, pensate di collegare lo smartphone a monitor o TV più grandi di 27″, vale la pena cercare risoluzioni oltre il Q-HD.
Infine, fate attenzione alle sigle poco chiare: spesso impropriamente viene confuso il 2K con il Quad HD (risoluzione quadrupla dell’HD) e il 4K con l’Ultra HD, mentre il WQHD non fornisce informazioni sulla larghezza. Per evitare confusione meglio affidarsi alla risoluzione espressa in pixel.

Frequenza di aggiornamento

La frequenza di aggiornamento, o refresh rate, indica il numero di volte che il display aggiorna la propria immagine in un secondo ed è indicata in Herz (Hz).
Recentemente si è sfondato il tetto dei 120 Hz, il che interesserà soprattutto i fruitori di match sportivi, film d’azione e videogame, dato che maggiore è la frequenza di aggiornamento, più fluida è la visualizzazione. Chi non utilizza il telefono soprattutto per questo troverà che la batteria viene inutilmente consumata per garantire elevate prestazioni video e sarà indispensabile optare per un modello con ricarica rapida e magari l’acquisto di una power bank. Per questi casi, uno schermo a 90 Hz andrà benissimo.

Visione film HD/HDR

La possibilità di guardare la nostra serie TV preferita in streaming dallo smartphone sul nostro schermo in HD e HDR dipende da diversi fattori, non solo hardware. Infatti, Google possiede il sistema di certificazioni software elaborato per la tutela dei diritti d’autore che viene adottato da Netflix, Amazon Prime Video, Disney+ e altri. Questo sistema di DRM (dall’inglese Digital Rights Management, gestione dei diritti d’autore) si chiama Widevine ed è organizzato su tre livelli di protezione: L3, L2 e L1, dove L3 rappresenta il livello minimo di tutela per l’autore e L1 quello più elevato. In base alle certificazioni supportate dal nostro telefono i vari fornitori ci consegneranno il nostro episodio in qualità più o meno elevata, per cui con L3 non andremo oltre i 480 p di risoluzione, mentre con L1 la visione sarà alla risoluzione massima. Questo avviene perché il livello 1 attua delle verifiche più complesse (semplificando, che richiedono più risorse hardware e software al telefono), allo scopo di rendere più difficile all’utente il downloading del film. Va da sé, smartphone intorno ai 1.000 € più probabilmente supporteranno la riproduzione in qualità massima, in certi casi anche in Dolby Vision, mentre per telefoni meno costosi dovremo verificare. Nel caso della visione HDR, inoltre, senza una connessione Internet stabile di almeno 25 Mbps possiamo dimenticarci l’altissima risoluzione.

3. Fotocamera

La fotocamera degli smartphone è un elemento tanto complesso da valutare quanto decisivo per la propria scelta, dal momento che questi dispositivi, in particolare quelli concepiti come cameraphone (cellulari pensati per la produzione foto-video, i migliori disponibili a un prezzo superiore ai 500 €), sono diventati veri e propri sostituti delle macchine fotografiche digitali.

Smartphone con fotocamera a 5 obiettivi
Per avere dei buoni risultati non c’è per forza bisogno di essere dei fotografi: per fortuna si può scattare in modalità automatica affidandosi ai sensori, che ogni volta sfruttano al meglio l’hardware disponibile per lo scatto migliore data la situazione.
Se sensori e software lavorano bene insieme, migliore l’hardware migliore il risultato, ma se con il sensore non lavora un software adeguato, il potenziale dell’hardware non sarà valorizzato. Perciò, vediamo nel dettaglio i fattori da valutare a livello hardware.

Risoluzione foto e video

Iniziamo con la risoluzione di immagini e video creati. Con una maggiore risoluzione avremo maggiori dettagli (su stampe e riproduzione su monitor o TV), meno “piattezza” e la possibilità di effettuare il fotoritocco, ma se la destinazione delle foto e dei video sono i social media forse non c’è bisogno di prestazioni elevate, perché foto e video verranno automaticamente compressi dalle varie piattaforme.

Sensore e MegaPixel

Il parametro più sbandierato e forse abusato dai produttori è il numero dei MegaPixel (MP) del sensore della fotocamera. I MP indicano quanti pixel compongono le foto scattate, dunque la dimensione della superficie: più MP, più grandi le foto, oltre che dettagliate. Più grandi le foto, più pesante il file, dunque più spazio verrà occupato nella memoria flash (o nel cloud) e più banda sarà necessaria per il trasferimento dell’immagine.
La maggior parte delle fotocamere posteriori dei nuovi smartphone di fascia media ha un sensore da circa 50 MP e non vale la pena impostare una qualità minore delle foto in output con l’obiettivo di risparmiare memoria, perché queste verrebbero prodotte con molti megapixel in meno, vanificando il vostro investimento. Nel 2024 sono diversi gli smartphone che costano meno di 300 € e hanno attirato l’attenzione del pubblico perché montano un ottimo sensore Samsung da 100 MP; li abbiamo inseriti nella nostra selezione di cameraphone.
Tuttavia, mentre decidete quale smartphone comprare, sappiate che in teoria una foto scattata a 12 MP permette già di ottenere stampe di ottima qualità in formato 28 x 35 cm. Se d’abitudine non stampate, ma visualizzate foto e video su schermi TV o monitor per PC, considerate che con uno schermo 4K avreste la perfetta visualizzazione di foto da 8 MP.
L’avvento degli schermi 8K giustificherebbe l’attenzione per l’acquisto di cellulari con fotocamere da massimo 33 MP, ma resta il fatto che una foto di qualità dipende più dalle capacità tecniche delle fotocamere e dal software, che non dagli MP. Questo per dire, non fatevi abbagliare solo dagli MP, ma giudicate il comparto fotocamere anche da qualità dei sensori, apertura del diaframma e obiettivi ulteriori.

Apertura del diaframma

Per ogni fotocamera posteriore del cellulare, accanto ai MP c’è il valore degli f del diaframma, lo strumento che ha in fotografia la stessa funzione dell’iride per l’occhio umano: aprendosi e chiudendosi fa variare la quantità di luce in entrata, o esposizione. Un diaframma piccolo migliora la nitidezza delle foto scattate in condizioni di scarsa luminosità, ad esempio quelle al chiuso o in notturna.
La f indica appunto la dimensione del foro: più piccolo è il valore, più grande è il diametro e di conseguenza maggiore è la quantità di luce che entra nell’obiettivo.
Tradizionalmente negli smartphone si ha un diaframma fisso molto aperto, come f/2, f/1.8 e f/1.6, ma alcuni modelli hanno diaframmi ad apertura variabile, persino modificabili manualmente dagli utenti più esperti.

Obiettivi posteriori

Oggi sul mercato vengono lanciati cellulari che hanno da 2 a 4 fotocamere posteriori, ma bisogna evidenziare che l’equazione più fotocamere = migliore qualità foto e videografica non è corretta. Le fotocamere posteriori sono:

  • Il grandangolo, solitamente quello di base, permette di ampliare il campo visivo (es. foto di gruppo, ambiente intorno alla persona fotografata) senza doversi allontanare dal soggetto;
  • L’ultra-grandangolo, per ampliare oltre i 100° il campo visivo;
  • Il teleobiettivo, non sempre presente, che si attiva quando scattiamo foto a soggetti lontani al posto dello zoom digitale, a beneficio della qualità dell’immagine. È importante guardare lo zoom ottico massimo: se è di 2x, l’ingrandimento del soggetto sarà di due volte;
  • La macro, per fotografare da vicinissimo, stile microscopio.

Fotografia macro eseguita con smartphone OPPO
Obiettivi extra, se buoni e con il diaframma giusto, contribuiscono a migliorare il risultato delle nostre foto.

Fotocamera frontale

Gli usi principali della fotocamera anteriore riguardano l’esecuzione di sblocco facciale efficace, videochiamate e la realizzazione di selfie, perciò solitamente le performance sono inferiori rispetto a quelle posteriori, pensate invece per immortalare i ricordi da stampare o riprodurre su maxischermo. La maggior parte delle fotocamere anteriori monta sensori che vanno almeno dai 12 MP in su. A volte la fotocamera frontale è quella su cui il produttore effettua il più forte compromesso, anche nei migliori cameraphone. La conseguenza nei modelli economici che vantano lo sblocco facciale è quella dell’impossibilità di usare con efficacia questa funzione in condizioni, ad esempio, di scarsa luminosità.

Flash

Un flash LED, a volte presente anche sulla camera frontale, può servire per utilizzare la fotocamera in condizioni in cui l’illuminazione sia quasi o del tutto assente, fungendo all’occorrenza anche da torcia. Escludendo alcune situazioni particolari, il risultato è tuttavia migliore quando la fotocamera offre un ampio spettro di ISO, permettendo di evitare il più possibile l’uso del flash. I flash possono essere single LED, il più semplice, oppure dual o addirittura quad LED.

Altre caratteristiche

Altre funzionalità che sarebbe meglio avere, anche se il risultato varierà in base al modello di cellulare, sono:

  • HDR (High Dynamic Range): frutto dell’intelligenza artificiale, consiste nello scatto multiplo di foto con esposizioni diverse in rapida successione, che vengono combinate dal software in un’unica foto. Il risultato mostra l’equilibrio ottimale;
  • Stabilizzatore foto e video: riduce la possibilità che le foto siano mosse e può essere di tipo ottico (OIS), oppure elettronico (EIS);
  • Modalità notturna: consente di scattare foto in condizioni di estrema scarsità di luce;
  • Modalità ritratto e panorama: hanno una resa migliore a seconda della vicinanza del soggetto;
  • Funzioni avanzate simil-reflex, come la modalità manuale e gli scatti in formato RAW, ideale per il fotoritocco;
  • Video slow motion, ad elevato numero di scatti al secondo, e time lapse;

Fotocamera a 2 moduli di smartphone economico

Qualità video

La qualità dei video realizzati con gli smartphone viene misurata in pixel/fps (frame-per-second), dove i pixel rappresentano la risoluzione e la quantità di informazioni in un singolo fotogramma, mentre gli fps la quantità di fotogrammi in un secondo.
In parole povere, maggiore è la risoluzione, maggiore sarà la qualità dell’immagine; maggiori gli fps, maggiore sarà la fluidità con cui il video verrà riprodotto.
Attualmente, la maggior parte dei cellulari è in grado di registrare almeno video Full HD a 30 fps (risoluzione di 1.920 x 1.080 px), oppure addirittura in 4K a 30 fps (risoluzione di 4.096 x 2.160 px). In quest’ultimo caso è possibile selezionare ed estrarre dal video singole foto stampabili in ottima qualità e perfettamente visibili su uno schermo 4K.
I produttori stanno inoltre iniziando a lanciare sul mercato i primi dispositivi che supportano registrazioni video in 4K a 120 fps e 8K a 30 fps.

4. Hardware

Il quarto fattore che consigliamo di valutare nella scelta di uno smartphone è quello relativo all’hardware, ovvero ai suoi componenti fisici.
Per quel che riguarda l’esterno dello smartphone, teniamo d’occhio il design e la resistenza alle infiltrazioni esterne, solitamente coincidente con la presenza di una certificazione IP.
All’interno troviamo invece i cosiddetti SoC (System-on-a-Chip), ovvero circuiti nei quali sono presenti tutti i componenti che permettono a un computer di funzionare. Per semplificare l’approccio a questa parte scegliamo di distinguere dei parametri base per valutare l’hardware di uno smartphone, dal momento che esso svolge un ruolo molto importante nel determinare le prestazioni del telefonino. Questi parametri sono il processore, la RAM e la memoria di archiviazione.

Design

Sebbene i processi e i materiali utilizzati per dare vita ad uno smartphone siano tra i più vari, oltre ai gusti personali bisogna ricercare quegli apparecchi che utilizzino materiali resistenti alle cadute e alle variazioni di temperatura, in particolare per quanto riguarda le superfici esteriori. La plastica, presente per lo più nei modelli economici, è resistente agli urti, sebbene sia più soggetta a graffi. L’alluminio, invece, con la sua ottima capacità di distribuire il calore, sta diventando tra i materiali più comunemente utilizzati per realizzare gli smartphone più costosi e quelli per gaming.

Certificazione IP

La certificazione standard di settore che mostra la resistenza dello smartphone a polvere e acqua è la IPX, dove IP sta per Ingress Protection (protezione dell’ingresso) e la X viene sostituita da un numero, la cui prima cifra, se presente, indica la resistenza alla polvere, mentre la seconda quella all’acqua. IP68 è il massimo grado di protezione possibile per uno smartphone: significa che il cellulare è totalmente schermato contro le polveri e può finire ammollo in acqua dolce senza “affogare”. Alcuni produttori scelgono di non certificare il loro smartphone per mantenere basso il prezzo di uscita sul mercato, eppure test pratici mostrano come i loro cellulari siano comunque resistenti alle infiltrazioni. Altre volte, invece, la certificazione è assente perché effettivamente l’hardware è meno sigillato.

Processore

Un processore potente e di buona qualità è fondamentale nel determinare la qualità di uno smartphone. Da questo dipendono infatti la velocità di apertura delle applicazioni, la fluidità della loro esecuzione e, non ultimo, la qualità dell’esperienza videoludica. Il processore contribuisce anche a determinare l’efficienza nel consumo della batteria, la velocità di download e il funzionamento della fotocamera. Tra i processori impiegati nella produzione di smartphone se ne trovano a più Core, ognuno a una velocità potenziale diversa, per dare maggiore efficienza al consumo della batteria. Infatti, i core più veloci (3 GHz e oltre) ed energivori vengono attivati solo per svolgere attività impegnative, come il gioco, mentre per i processi di routine vengono attivati core a velocità normale (2 GHz). Certamente, se il core più veloce del processore tocca solo i 2 GHz, siamo in presenza di uno smartphone poco capace.

Memoria RAM

Per quanto riguarda la RAM (Random Access Memory) è possibile essere piuttosto drastici e optare per lo smartphone con il numero di GB di RAM maggiore. Anche dalla RAM dipendono la velocità di apertura delle applicazioni e la capacità di multitasking del dispositivo, un parametro molto importante da considerare, tanto che alcune aziende produttrici si stanno organizzando per consentire un ampliamento della RAM dopo l’acquisto. Generalmente gli smartphone montano almeno 4 GB di RAM e, in alcuni casi, oltre 12 GB. Gli iPhone di Apple e i Pixel di Google riescono ad essere più performanti con una RAM inferiore alla media grazie alla massima compatibilità tra hardware e software, tenetene conto.

Memoria interna

La memoria interna flash (da alcuni impropriamente chiamata ROM) di uno smartphone determina la quantità di dati, applicazioni, aggiornamenti, foto o video che è possibile archiviare direttamente sul proprio dispositivo prima di ricorrere magari al Cloud.

Software che mostra la memoria residua di uno smartphone
È inoltre la sede del sistema operativo e di molte applicazioni sviluppate dai singoli brand, che spesso è impossibile eliminare e che si traduce in un’effettiva memoria disponibile inferiore a quanto indicato nelle specifiche tecniche del prodotto. Anche in questo caso è consigliabile avere quanta più memoria interna possibile.
In fascia economica si trovano dispositivi con memoria flash da 32 GB, mentre in fascia media 128 GB, in fascia alta fino a 1 TB e oltre. Nei modelli economici può essere presente uno slot dedicato a una scheda per l’espansione della memoria, possibile fino a un tetto massimo variabile fino ai 2 TB. Va però detto che in alcuni casi si dovrà rinunciare alla seconda SIM e che non tutte le applicazioni possono essere salvate su MicroSD, per cui è meglio non affidarsi solo alla memoria espandibile. Infine, alcuni produttori obbligano l’utente ad acquistare un’espansione proprietaria, cioè dello stesso brand del cellulare, il che potrebbe risultare più costoso rispetto a una MicroSD standard. Se cercate uno smartphone con MicroSD, ce ne sono alcuni interessanti firmati Samsung.

Batteria

Un ulteriore fattore decisivo nella scelta dello smartphone è quello relativo alla batteria. Il processore, lo schermo, il tipo di fotocamera e molti altri elementi hanno un peso rilevante nel determinare il consumo della batteria, sia nel breve che nel lungo periodo, così come l’utilizzo che si fa dello smartphone (ad esempio il numero di app aperte contemporaneamente, la luminosità dello schermo, l’utilizzo di Bluetooth e Wi-Fi ecc.).

Capacità di carica

Una misura oggettiva per valutare la batteria è data dai mAh (milliampere-ora), misura con cui si stabilisce la capacità di erogare energia di un dispositivo in un lasso di tempo di un’ora. Molto indicativamente, una batteria di almeno 4.500 mAh può rispondere alle necessità base di buona parte dei consumatori e per questo motivo è consigliabile scegliere un modello che monti una batteria non inferiore a questa soglia. Si tenga anche presente che il sistema operativo installato sullo smartphone influenza notevolmente il consumo generale della batteria, poiché da esso dipende l’efficienza della gestione dei processi e dell’hardware. Anche per questo Apple non divulga la capacità delle sue batterie in mAh, bensì in ore di autonomia con uso del cellulare in riproduzione video, audio e streaming, attività ad alto consumo di energia. Gli iPhone hanno in dotazione batterie con milliampere-ora inferiori alla media di mercato, dato che il sistema operativo è configurato ad hoc per il suo hardware.

Velocità di ricarica

Oggi il terreno di battaglia dei vari brand è rappresentato dalla velocità con cui si riesce a portare lo smartphone a una carica del 100% dallo 0% di batteria. Questo perché tutti i telefonini più all’avanguardia e di fascia alta hanno un apparato in grado di gestire streaming e funzionalità energivore del mondo multimediale, per non parlare delle connessioni Wi-Fi e Bluetooth ad altri device, come smartwatch, speaker e wearable in generale.

Smartphone con ricarica rapida da 66W
Non è infrequente, dunque, che uno smartphone top di gamma richieda almeno una ricarica al giorno per mantenere il livello dell’intervallo consigliato tra il 20 e l’80%, utile per ottimizzare la durata di vita di una batteria.
La guerra si combatte sul wattaggio del caricatore, per cui vale la legge più Watt uguale più rapidità di carica. Ad esempio, con un caricabatterie da 10 W è possibile ricaricare un cellulare equipaggiato con una batteria da 5.000 mAh in oltre 2 ore. Oggi anche gli smartphone economici includono nella confezione un caricabatterie di almeno 15 W, mentre i più costosi superano i 60 W. L’effetto di ogni ricarica sulla vita della batteria, però, non è positivo quando nel processo il cellulare si surriscalda, il che può capitare più spesso con la ricarica rapida. 

Ricarica wireless e ricarica inversa

Da un decennio sono arrivati i primi cellulari ricaricabili senza fili, basati sulla tecnologia wireless Qi. Questa sfrutta l’induzione elettromagnetica ed è fruibile dai telefonini che riportino l’indicazione “Qi Integrated” oppure “wireless charging built-in”. Oggi tutti i produttori di fascia medio-alta seguono il trend, ognuno proponendo una soluzione propria, più o meno innovativa.
La ricarica inversa, invece, consente in situazioni di emergenza di ricaricare (in modalità cablata oppure wireless) il proprio telefono o un altro device sfruttando quello di qualcun altro come sorgente energetica.

Batteria estraibile

Infine, anche se sempre più esclusivamente nei modelli rugged, in alcuni casi la batteria è estraibile e intercambiabile, così da permetterne la sostituzione una volta esausta, a mò di cartuccia. Ottima soluzione per l’ambiente, questa caratteristica è stata abbandonata dalla maggior parte delle case produttrici, anche per garantire la migliore impermeabilità hardware.

5. Connettività

Infine, non dovrete trascurare anche le connessioni che il vostro nuovo smartphone potrà supportare: alcuni modelli sono infatti più all’avanguardia di altri e quindi maggiormente orientati al futuro.

Scheda SIM

Sapere quale tipo di scheda SIM sia compatibile con un determinato smartphone può essere importante prima di procedere all’acquisto. Oggi la grande maggioranza dei dispositivi di fascia media richiede l’uso di una micro-SIM, mentre i modelli più avanzati, che puntano fortemente sulla compattezza del design, richiedono una nano-SIM. I modelli non in grado di ospitare le nano-SIM sono ormai limitati alla fascia più bassa ed economica. Se si possiede una SIM più piccola del dovuto è sufficiente utilizzare un adattatore, mentre se si deve effettuare il passaggio a una SIM più avanzata è necessario rivolgersi al proprio operatore telefonico e, spesso, pagare per la nuova scheda mantenendo il proprio numero di telefono.

Adattatore SIM dello smartphone

Dual SIM

La tecnologia Dual SIM, ovvero la possibilità di installare due SIM sullo stesso dispositivo, è una funzione che ormai troviamo moltissimo sugli smartphone, e può risultare piuttosto utile a chi ha bisogno di un unico dispositivo per gestire allo stesso tempo due numeri diversi. Va però prestata particolare attenzione alla modalità di realizzazione, e cioè:

  • Realizzazione soltanto tramite eSIM, per cui servirà fare domanda al vostro operatore per una SIM virtuale e se non è di quelli più grandi (TIM, Vodafone, eccetera) potrebbe diventare un problema;
  • Slot ibrido, quindi condiviso con la funzione di ampliamento memoria, rendendo dunque impossibile espandere la memoria del telefono;
  • Presenza di uno slot dedicato, per cui potrete contemporaneamente inserire una seconda SIM e ampliare la memoria inserendone una SD.

A seconda del proprio piano tariffario e della disponibilità della rete nelle zone in cui si vive e lavora, il tipo di connettività offerto da uno smartphone può rappresentare inoltre un fattore importante.

Reti

Ormai da oltre 5 anni il 5G ha fatto il suo ingresso in Italia. Oggi è disponibile più o meno su tutto il territorio a seconda dei diversi operatori (dal sito di ognuno è possibile verificare la copertura) ed è utile agli utenti interessati ad accelerare caricamento e scaricamento dati, migliorare la qualità delle chiamate vocali ed effettuare streaming. In particolare, secondo i monitoraggi annuali WindTre eccelle nella capillarità della copertura, per cui si consiglia nelle zone remote d’Italia, mentre TIM e Vodafone nella velocità (oltre i 100 Mbps in download e intorno ai 20 Mbps in upload), con il primo che ogni tanto è riuscito a figurare tra i migliori operatori in Europa. Dopo i migliori, Wind e Illiad sono in continua competizione, con una velocità intorno ai 100 Mbps in download.
Oltre al 5G, ormai tutti i dispositivi assicurano anche la possibilità di sfruttare le più capillari reti 4G (spesso LTE). Attenzione, infine, perché la rete 3G è in corso di disattivazione.

Connessioni wireless

La possibilità di usufruire dei vantaggi degli standard di connettività Wi-Fi più aggiornati dipenderà anche dallo standard supportato dal dispositivo a cui vorremo connettere il nostro smartphone.

Bluetooth

Ricordiamo che questa tecnologia è fondamentale per l’accoppiamento a  smartwatch, activity tracker o auricolari. Le versioni precedenti al Bluetooth 4.1 possono causare interferenze e una minore stabilità di connessione; lo standard 5.0 ha abbattuto le interferenze, raddoppiato la velocità, quadruplicato la portata (240 m) e garantisce un trasferimento dati otto volte più veloce (banda da 2 Mbps). Oggi solo gli smartphone davvero molto economici hanno uno standard inferiore al 5.0, che consente inoltre di connettere un secondo device al primo e di regolare il volume di ciascuno dei due in modo indipendente.

Smartphone connettività
Gli standard successivi sono ovviamente ancora migliorati, con basso consumo energetico e migliori prestazioni audio e di trasferimento dati.

Wi-Fi

Per quanto riguarda la connettività Wi-Fi, oggi con Wi-Fi 5 e 6 (rispettivamente, standard 802.11ac e 802.11ax) potete usufruire di contenuti in streaming tranquilli, mentre dall’anno scorso hanno iniziato a popolare il mercato anche quelli dotati dell’avanzatissimo Wi-Fi 6E. Naturalmente, più avanzato è lo standard, maggiore sarà la rapidità di trasmissione dei dati. In particolare, con il Wi-Fi 6 avrete accesso allo streaming 4K o 8K UHD, poiché tecnicamente arriva a 10.000 Mbps (10 Gbps) e consente di usare frequenze diverse per la massima velocità di navigazione, indispensabile per elevate esigenze di banda.

NFC

Questa capacità di connessione è diventata importantissima per pagare con il telefono. Può capitare di comprare uno smartphone molto economico e poi perdersi nello smarrimento, perché non si sa più come fare per i pagamenti. Come fare se lo smartphone è senza NFC? Potreste comprare uno smartwatch che sopperisca alla mancanza.

ANT/+

Oggi questo standard, che consente di collegare allo smartphone fasce cardiache e altri accessori, non è più integrato negli smartphone, perché chi si allena usa per lo più il suo smartwatch.

Connessioni fisiche

Per quanto riguarda la connettività fisica, la tendenza è ad offrire prodotti con in dotazione l’USB Type-C 2.0 (o semplicemente USB-C 2.0), ma si stanno affermando i più avanzati 3.0 e 3.1. Nel trasferimento dati, USB-C 3.0 è oltre 10 volte più veloce di USB 2.0, mentre USB-C 3.1 lo è addirittura 20 volte, il che influisce anche sulla velocità di ricarica del cellulare e del trasferimento dei file.

Smartphone porte
Oggi c’è la tendenza a non inserire il caricabatterie nella confezione, perché ha un impatto ambientale troppo elevato. Apple, ad esempio, offre per i suoi iPhone (fino alla serie 14, quelli con connettore Lightning, dato che dal 2023 sui telefoni c’è la porta USB-C) il cavo da USB‑C a Lightning, a fronte della stessa tecnologia USB, ma se non si possiede/acquista un caricabatterie USB-C non è possibile ricaricare il telefono. Infine, anche nella fascia media (oltre che bassa) oggi stanno tornando smartphone che offrono l’ingresso per il jack da 3,5 mm per le cuffie auricolari. Se amate ascoltare la musica, più che l’ingresso suggeriamo di verificare lo standard Bluetooth e il tipo di CODEC integrati.

Le domande più comuni sugli smartphone

Quanto costa uno smartphone?

Diciamo subito che non sempre a prezzi maggiori corrispondono prodotti di qualità maggiore. Non ci si dovrebbe quindi lasciare guidare ciecamente dal prezzo, ma valutarlo attentamente in relazione ai fattori che abbiamo trattato. Infatti, quello degli smartphone è un mercato soggetto a un alto grado di obsolescenza della tecnologia e del design, motivo per cui un modello top di gamma oggi, il cui prezzo può arrivare anche molto al di sopra dei 1.000 €, potrà ben presto essere considerato superato o avere prestazioni solo leggermente superiori rispetto a un prodotto che costa 500 €. Si deve tuttavia anche tenere presente che, in generale, i modelli con un prezzo dai 300 € presentano alcune funzioni come fotocamere di qualità elevata, schermi ad alta definizione o processori potenti. 

Fascia economica

Tra i 100 e i 200 € si parla di entry-level, quindi smartphone economici. Possono essere: smartphone non particolarmente performanti, aggiornabili per massimo 3 anni; presto lenti perché dotati di poca RAM o processori datati; oppure con difficoltà di connettività alla rete, o da parte del GPS; oppure le foto senza luce sono di scarsa qualità, o sembrano buone dal cellulare, ma diventano scarse se stampate o riprodotte su altri display; oppure ancora sono i video ad essere di scarsa qualità; o con la ricarica lenta. Noto il compromesso, se questo è accettabile, il prodotto può rappresentare un buon acquisto.

Fascia medio-bassa

Tra i 200 e i 300 €. All’interno di questa fascia si trovano prodotti con processori e tecnologie relativamente sorpassate o poco performanti, anche se in alcuni casi si tratta di smartphone con prestazioni medio-buone lanciati sul mercato con un prezzo assai competitivo.

Fascia medio-alta

Tra i 300 e i 600 €. In questa fascia piuttosto ampia rientrano prodotti diversissimi con prestazioni che oscillano da un livello medio-basso fino a quello altissimo, avvicinandosi ai modelli di punta dei maggiori brand.

Fascia alta

Tra i 600 e i 1.000 €. Genericamente, in questa fascia (divenuta più cara negli ultimi 2 anni) si possono trovare sia modelli top di gamma della generazione appena passata, il cui prezzo è stato abbassato per agevolarne la vendita, sia prodotti di alta qualità, ma con prezzi relativamente più bassi rispetto ai modelli di ultimissima generazione delle marche più prestigiose.

Top di gamma

Al di sopra dei 1.000 €. Qui si trovano i modelli più recenti lanciati dai brand più famosi. Il prezzo sostanzioso corrisponde a prodotti con prestazioni assai elevate, ma segnaliamo che questo tende ad abbassarsi nell’arco di 6 mesi o un anno. I pieghevoli possono non offrire prestazioni particolarmente elevati, ma avere questo prezzo per via dell’innovazione tecnologica.

Si può usare uno smartphone come router?

Ormai praticamente tutti gli smartphone, anche quelli economici, permettono di attivare la funzione hotspot, grazie alla quale i dispositivi esterni possono sfruttare la connessione alla rete LTE di cui è dotato lo smartphone stesso. Questa opzione non offre prestazioni comparabili a un vero e proprio router portatile e non è certo la scelta migliore nel caso in cui si debba consumare una grande quantità di dati su più dispositivi nello stesso momento. Tuttavia, rimane un’alternativa molto pratica per svolgere alcune attività di base quando non si può contare su una rete Wi-Fi.

Esistono smartphone per anziani?

Le caratteristiche più ricercate nei cellulari per anziani sono, in genere, tasti grandi, volume alto e presenza di un pulsante SOS per le emergenze. Ultimamente, anche la possibilità di usare applicazioni per le videochiamate o per l’uso dello SPID. Se si cerca un prodotto per utenti piuttosto anziani che con la tecnologia vogliono avere poco o nulla a che fare, è consigliabile orientarsi su un cellulare apposito che presenti tutte le caratteristiche descritte sopra. Considerando che alcuni di questi modelli si basa su reti 2G, tuttavia, è suggeribile verificare la copertura nella zona principale di utilizzo.

Si può usare uno smartphone come webcam?

Utilizzare una videocamera esterna rimane una necessità per tutti coloro che possiedano un computer fisso, ma può sembrare inutile investire in un ulteriore dispositivo quando si può contare sulla videocamera di qualità integrata nel proprio smartphone. Per poterla usare come webcam per il computer è necessario installare particolari applicazioni che permettano di attivare questa funzione, un’operazione che potrebbe risultare complicata per chi non ha alcuna esperienza con la tecnologia.

iPhone VS Smartphone Android

Se puntate a fare l’investimento più intelligente, dovreste tenere in considerazione tutte le variabili presentate nella nostra tabella, tra cui figura anche il deprezzamento del telefono. Questo fattore potrebbe rendere il vostro smartphone, una volta che vorrete liberarvene, meno adatto al fiorente mercato dei telefoni di seconda mano, ricondizionati o addirittura in permuta. Ragionando in questi termini, il prezzo elevato di un iPhone rispetto agli smartphone economici potrebbe essere meno preoccupante.

Caratteristiche iPhone Smartphone Android
Prezzo min. (nuovo) 500 € 150 €
Deprezzamento -20/25% l’anno -35/45% l’anno
Scelta colori/modelli Limitata Vastissima
Riparazioni Più costose Costose in fascia alta
Accessori Costosi Costosi in fascia alta
Autonomia batteria Minore Maggiore
App mappe x navigazione Peggiore Migliore
Compatibilità device terzi Minore Maggiore
Assistente vocale Peggiore Migliore
Resistenza materiali Alta Alta in fascia alta
Supporto software 7 anni e oltre 2 – 5 anni
Vulnerabilità malware Minore Maggiore
Tutela privacy Maggiore Minore
Pubblicità Minore Maggiore
Sicurezza App Maggiore Minore
Sostenibilità Maggiore Dipende

Meglio uno smartphone o una mirrorless?

Certamente le funzionalità degli smartphone migliorano di anno in anno, soprattutto nella categoria cameraphone, ma nel 2024 per chi fosse appassionato di fotografia e scatto manuale è ancora consigliabile una mirrorless, oppure una più vintage reflex.

Quale smartphone Samsung comprare?

Prima di comprare un qualsiasi smartphone consigliamo di leggere la nostra guida per non comprare un telefono inadeguato. La nostra classifica dei migliori smartphone Samsung prema i telefoni più prestanti del brand coreano, ma non è detto che il Samsung Galaxy S Ultra di ultima generazione sia il prodotto migliore per tutti. Come emerge dalla nostra recensione, già il Samsung Galaxy Ultra del 2022 è ancora oggi uno smartphone che eccede i bisogni della maggior parte dei consumatori, pur non essendo uno dei migliori smartphone economici.

Quale smartphone contro la dipendenza?

Un feature phone, cioè un telefono cellulare non smart (privo di app) potrebbe essere una buona idea.

Quale smartphone con intelligenza artificiale?

Oggi anche gli smartphone di fascia bassa hanno degli algoritmi di IA che ne ottimizzano le funzioni, ma se cercate lo sbalordimento e non potete permettervi i top di gamma firmati Apple e Samsung, guardate ai Google Pixel.

Perché lo smartphone è lento?

Provate a liberare la memoria, provate a spegnerlo e riaccenderlo, provate a eliminare le app inutilizzate o quelle più ingombranti. Se il telefono è aggiornato, la memoria pulita e lo smartphone è ancora lento, potrebbe essere un sintomo di vecchiaia del device, perché il computer che contiene non riesce più a operare con efficienza. Portatelo in un negozio specializzato e chiedete consiglio allo staff.

Domande e risposte su Smartphone

  1. Domanda di ugo | 30.04.2020 11:24

    qual è il migliore smartphone sotto i 350 euro?

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 30.04.2020 11:59

      Per questo prezzo puoi acquistare modelli di fascia media ma datati, come lo Huawei P20 Lite, oppure articoli più recenti ma di fascia economica, come alcuni Xiaomi.

  2. Domanda di giuseppe cummo | 21.04.2020 21:28

    mi si e rotto il mio telefonino e voglio un consiglio su quale potere aquistare cerco un telefonino di gamma alta

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 24.04.2020 08:49

      Puoi orientarti sul Samsung Galaxy S10 512GB.

  3. Domanda di giovanni | 17.11.2019 17:15

    salve, sto cercando il migliore smartphone sotto i 110 euro

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 22.11.2019 11:30

      Lo Xiaomi Redmi 7A è uno dei migliori entry level sul mercato.

  4. Domanda di Mina | 21.07.2019 13:55

    Salve, vorrei acquistare smartphone tra euro 250-300, ottima fotocamera, buona memoria e buona autonomia d batteria. Quale mi consigliate? grazie

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 25.07.2019 14:51

      Con questo budget lo Xiaomi Redmi Note 5 può essere un buon compromesso.

  5. Domanda di philippe | 28.06.2019 15:32

    Salve Vivendo in una zona dove si prende male, avrei bisogno di un cellulare. piuttosto potente che riesca a captare meglio il segnale. costo 500 ci

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 01.07.2019 08:56

      Puoi orientarti sullo Huawei P20 Pro oppure sul Samsung Galaxy S9 Plus.

  6. Domanda di Alessio | 26.06.2019 21:52

    Buonasera un consiglio Ho bisogno del miglior smartphone che ci possa essere sul mercato non mi interessava il prezzo Voglio solo che sia il migliore

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 27.06.2019 09:09

      In generale uno dei modelli migliori attualmente sul mercato è il Samsung Galaxy S10+.

  7. Domanda di Cinzia | 11.05.2019 14:30

    Quale acquisto per me ignorante che uso il telefono per internet e posta? Grazie!200/300 euro

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 17.05.2019 09:34

      Se ne fai un uso così limitato consigliamo di investire un budget più contenuto. Lo Xiaomi Redmi Note 5 può essere più che sufficiente per le tue esigenze.

  8. Domanda di Valeria | 27.01.2019 13:59

    ciao il mio mate 20 lite si è guastato dato che è impossibile aggiustarlo quale telefono può sostituirlo?

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 30.01.2019 14:27

      Puoi orientarti su uno Huawei P20 Lite.

  9. Domanda di Alessandra Galeotti | 02.12.2018 00:20

    Ciao! Mi si è rotto il vetro dell’S7 Edge per ripararlo occorrono 270 euro. Ripararlo o sostituirlo? E con quale cellulare max 350 euro similare?

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 07.12.2018 09:36

      Considerando che è uno smartphone di più di due anni fa probabilmente conviene sostituirlo. Lo Huawei P20 Lite è molto apprezzato dagli utenti e ha un buon rapporto qualità-prezzo.

  10. Domanda di P | 23.11.2018 21:16

    B. Giorno. Uno smartphone con ottima fotocamera e buona memoria interna? Da stare sui 300€ ca.? Grazie

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 26.11.2018 09:57

      Uno dei compromessi migliori in questa fascia di prezzo è lo Huawei P20 Lite.