Gli smartphone pieghevoli
Uno smartphone pieghevole, o foldable, è un cellulare richiudibile il cui schermo touch può venire piegato o arrotolato nel processo, mentre una volta aperto diventa disponibile in tutta la sua ampiezza.
Storia degli smartphone pieghevoli
Il primo smartphone richiudibile fu lanciato nel 2018 da una startup californiana di nome Royole, mentre Motorola, Samsung e Huawei erano al lavoro sui loro primi modelli dotati di schermo pieghevole.
Il Royole FlexPai (che vedete qui sotto) fu venduto solo in Cina, poteva piegarsi di 180° gradi verso l’esterno, aveva una resistenza accettabile (pur senza Gorilla Glass) e un prezzo da top di gamma.
L’estate del 2019 vide presso il World Intellectual Property Office (WIPO) il fiorire di brevetti dedicati agli schermi flessibili applicati su smartphone, principalmente da parte di Motorola, Samsung e Huawei, seguiti con interesse dagli appassionati di tecnologia di tutto il mondo.
Tra quelli registrati, il primo modello a essere venduto (all’estero) fu il Galaxy Fold di Samsung, dal prezzo di circa 2.000 €. Difficile da reperire nei negozi, questo telefonino ha incontrato la critica di molti recensori sulla resistenza della cerniera e dello schermo stesso, tanto che il lancio fu sospeso per correggere il tiro.
Nel novembre del 2019 Motorola preannunciava il suo Razr con disponibilità a dicembre, ma le vendite del primo smartphone pieghevole disponibile in Europa vennero rimandate a gennaio del nuovo anno. Intanto, durante la notte degli Oscar, una pubblicità firmata Samsung mostrava al mondo il secondo pieghevole dell’azienda coreana, in vendita da febbraio. Ultima delle tre, pochi giorni dopo Samsung, Huawei svelava il suo Mate X alla fiera di Barcellona dedicata al mobile.
Vendite alla mano, è stata Samsung con il suo Galaxy Z Flip prima e il suo Galaxy Z Fold poi ad affermarsi in un paio d’anni come produttore leader in questa nicchia. Nel 2020 è arrivata finalmente la nuova ondata di smartphone pieghevoli, dotati di 5G e di un buon risultato dal punto di vista del rapporto qualità/prezzo: Razr 5G di Motorola, Mate XS di Huawei, Galaxy Z Flip 5G e Galaxy Z Fold2 5G di Samsung. Intanto, Royole ha proseguito il suo cammino esclusivamente nel mercato cinese, Microsoft ha realizzato un modello business con doppio schermo a cerniera (dunque tecnicamente privo di schermo pieghevole, ma con schermo esteso), mentre Honor e OPPO hanno inizianto a far parlare di loro con i primi modelli pieghevoli Honor Magic V e OPPO Find N, quest’ultimo mai arrivato in Europa. Nel 2021, anche Apple ha iniziato in riservatezza a elaborare il suo iPhone pieghevole, mentre Xiaomi ha registrato dei brevetti volti legati alla creazione del primo smartphone pieghevole economico per il mercato cinese uscito nello stesso anno, lo Xiaomi Mi Mix Fold. Il 2022 ha visto entrare anche vivo in questo mercato (esclusivamente in Cina) con il suo vivo X Fold, non è da escludere che sentiremo parlare anche di questo marchio in futuro. Il 2023 ha visto fare finalmente capolino in Itali anche OPPO, con il suo interessante pieghevole a conchiglia Find N2 Flip.
Le proiezioni del 2022 indicano che gli smartphone pieghevoli domineranno il mercato futuro, con stime per il 2025 di 75,6 milioni di schermi pieghevoli per cellulari venduti, pari a un quinto dei telefonini in circolazione. Un bel balzo, se si considera che nel 2021 valevano appena lo 0,5% del mercato. Non è un caso che Samsung, il principale produttore di schermi per cellulari di fascia alta, abbia inserito con successo in cima alle sue priorità il perfezionamento di questa tecnologia.
Perché uno smartphone pieghevole?
Questa tecnologia è nata perché negli anni recenti il mercato ha richiesto sempre di più schermi ampi, brillanti e ad alta risoluzione, dato che lo smartphone è diventato un device tascabile multimediale votato alla fotografia, al cinema e, in ultimo, perfino al gaming. Il vantaggio dello schermo pieghevole è che i produttori possono progettare dei device che una volta aperti diventano dei tablet, oppure dei cellulari dal design a conchiglia che da chiusi occupano la metà dello spazio di uno smartphone tradizionale, per la creazione di un prodotto davvero glamour.
I primi modelli venduti in Italia (2019-2020) sono stati quelli di Motorola, Samsung e Huawei, a cui si è accodata Honor.
Caratteristiche tecniche
Ogni azienda sta impostando i suoi modelli cercando di distinguersi per dettagli che potrebbero fare la differenza nell’influenzare gli acquisti dei consumatori. Il primo avvertimento è per chi dovesse avere impiantati dei dispositivi medici, perché alcuni modelli hanno al loro interno dei magneti che potrebbero interferire con il corretto funzionamento degli impianti e quindi è meglio non acquistarli. Detto ciò, vediamo insieme gli aspetti più generali da considerare in fase di acquisto del prodotto.
Software
Tutti gli smartphone pieghevoli attualmente acquistabili sul mercato sono basati su Android XL, con interfaccia software proprietaria realizzata per sfruttare appieno le potenzialità offerte dal design pieghevole. Ricordiamo agli amanti di Google che Huawei ha “divorziato” dall’azienda qualche anno fa, per cui i suoi smartphone offrono EMUI e il suo ecosistema proprietario. Per quel che riguarda gli aggiornamenti, l’impegno delle singole aziende è lo stesso di quello per i normali top di gamma, ma bisogna segnalare che Motorola non eccelle in prontezza su questo fronte.
Dando un’occhiata al leader Samsung, l’azienda ha posto in essere diverse partnership con i programmatori Android per ottimizzare le app per la produttività: notifiche in tempo reale, ricerche, grafici e portafogli sono gestibili in modalità multi tasking. A titolo d’esempio, una delle app di servizi finanziari più utilizzata dai professionisti della finanza, Bloomberg Professional, rispetto agli altri telefoni sfrutta il Galaxy Z Fold per mostrare meglio dati di mercato, analisi, notizie e comunicazioni direttamente sull’app.
Struttura
Alcuni modelli sono dotati di tasti esterni quando il telefono è chiuso, altri sono dotati di un doppio schermo, uno esterno con una diagonale che va da 1 a 6,5″ e uno interno che va dai 6,2 agli 8″ circa. In questi casi è possibile sfruttare quello esterno per consultare le ultime chiamate e rispondere ai messaggi anche quando il telefono è chiuso, magari usando il controllo vocale.
Quando sono chiusi, gli smartphone pieghevoli risultano inevitabilmente un po’ più massicci rispetto ai cellulari ultrasottili a cui siamo abituati, per cui in fase di acquisto vale la pena controllare se lo spessore e il peso maggiorati siano di vostro gradimento. Una nota dolente della struttura è la giuntura che serve alla piegatura del telefono, perché rappresenta uno degli elementi più vulnerabili nel tempo. In particolare, in alcuni test di riviste specializzate i modelli del 2019 (nello specifico il Razr di Motorola) non hanno raggiunto le 100.000 aperture e chiusure prima di rompersi. Inoltre, la cerniera rende molto difficile garantire la resistenza ad acqua e polvere dello smartphone, perché è soggetta a infiltrazioni. In questo senso un’eccellenza è rappresentata dai Samsung Galaxy Z Fold e Flip a partire dalla terza generazione, certificati IPX8 e dunque impermeabili in immersione fino a 1,5 m di profondità per almeno 30 minuti.
Potenza e batteria
Negli smartphone pieghevoli attualmente in commercio i chip sono Snapdragon Octa-core da top di gamma, pensati per sostenere l’utente anche nelle impegnative funzionalità legate al gaming. Le batterie integrate finalmente iniziano a raggiungere e in alcuni casi oltrepassare i 4.000 mAh. Ciò che ancora non convince è la velocità di ricarica, che non è all’altezza dei cellulari più costosi dei migliori brand, nonostante Samsung sia un attore protagonista di questi telefoni.
Schermi
La risoluzione degli schermi è un dettaglio speciale, poiché ciascun modello è progettato con un rapporto d’aspetto particolare. Ad esempio, l’aspect ratio del Samsung Galaxy Z Fold3 è di 25:9, da alcuni utenti giudicato un po’ scomodo.In questi modelli un tema delicato è anche quello della resistenza, che a lungo è stata uno degli ostacoli tecnici al lancio di questi prodotti. Con gli smartphone pieghevoli abbiamo per un po’ detto addio al Gorilla Glass che per anni ha reso i cellulari immuni alle cadute più rovinose, fino a quando (2021) Samsung è riuscito a dotarne i suoi pieghevoli. Sappiate che in nessun caso è possibile applicare ai telefoni pieghevoli una qualsiasi pellicola extra con lo scopo di aumentare la resistenza del film in dotazione. Perché siano pieghevoli, i pannelli sono infatti ricoperti con un sottile strato di un composto di plastica e vetro, chiamato da ciascuna azienda con un nome commerciale diverso, come Ultra-Thin Glass nel caso di Samsung e Plastic OLED (POLED RGB) nel caso di LG. Questa pellicola rende di fatto la superficie irregolare, mai perfettamente liscia e più o meno ondulata, oltre a conferire una maggiore vulnerabilità allo schermo in termini di tagli, rispetto ai cellulari tradizionali.
Riguardo alla qualità, come qualcuno potrebbe immaginare i migliori display ad oggi sono gli AMOLED pieghevoli di Samsung.
Comparto fotocamere
I primi modelli integravano 1 o 2 fotocamere posteriori esterne, con obbiettivi incastonati in fori o in notch a seconda del modello, mentre il resto del mondo mobile viaggiava sulle 3 o 4, ma fin da subito c’è stata la possibilità di registrare video in 4K a 60 fps. L’ondata di smartphone dotati di connettività 5G ha migliorato l’equipaggiamento hardware su questo fronte, oltre a perfezionare i software per sfruttare al meglio le fotocamere. Le camere anteriori sono doppie al pari degli schermi, una da selfie e l’altra Under the Coat, cioè integrata nello schermo principale.
Connettività
Questi centri multimediali dal vasto schermo hanno capacità di connessione all’avanguardia, soprattutto i modelli 5G. In alcuni casi supportano il Wi-Fi 6, Bluetooth di standard avanzatissimo e l’ascolto wireless di file audio senza eccessiva compressione.
Tipologie di smartphone pieghevoli
A seconda di come si industriano i produttori avremo vari tipi di smartphone pieghevoli, vediamo i più popolari.
Stile tablet
Gli smartphone pieghevoli in stile tablet hanno un design solitamente basato su una cerniera posizionata sull’asse verticale, che consente all’utente di mettere il telefono in tasca dopo averlo piegato come un libro verso l’interno, oppure al contrario, verso l’esterno. Quando sono aperti assumono le dimensioni di un tablet, dando vita ad uno schermo touch che supera anche i 7 pollici e in diversi casi offre funzionalità nuove, come la possibilità di sdoppiare lo schermo e lavorare in multitasking, come si fa al computer, su due finestre affiancate. Quando sono chiusi occupano lo spazio di due cellulari ultrasottili sovrapposti, il che potrebbe rappresentare un ingombro eccessivo per qualcuno.
Piegatura verso l’esterno
Il design con piegatura verso l’esterno offre al costruttore la potenzialità (con il prodotto chiuso) di regalare all’utente due schermi-cover da almeno 6,5″, oltre a eliminare il fastidio della ruga perennemente presente sullo schermo, data dalla piegatura. Se si sceglie un modello di questo tipo, però, bisogna considerare la maggiore esposizione dello schermo agli urti.
Piegatura verso l’interno
Gli smartphone pieghevoli in stile libro offrono maggiore protezione allo schermo flessibile, ma un fattore da osservare in fase d’acquisto è, come anticipato, la retta di congiunzione lungo cui lo schermo verrà piegato, perché una volta aperto il telefono essa rimarrà comunque visibile nel mezzo dello schermo e potrebbe dare fastidio, soprattutto nei primi tempi quando non si è abituati.
Arrotolamento
Nonostante i brevetti precedenti, OPPO per prima ha messo in vendita (solo in Cina) uno smartphone pieghevole, l’X 2021, basando la tecnologia di ampliamento dello schermo sull’arrotolamento, in collaborazione con la cinese TCL (Technology Group Corporation). Quando chiuso, il display viene custodito all’interno del cellulare con un meccanismo simile a quello di una tapparella a motore.
Accessori
Il primo accessorio speciale legato agli smartphone pieghevoli è senz’altro la penna, oggetto familiare ai possessori di tablet. In alcuni smartphone pieghevoli essa è inclusa nella confezione, mentre in altri va acquistata a parte.
Anche una tastiera può risultare utile per sfruttare le potenzialità del maxi-schermo che rende il telefono un quasi computer.
A conchiglia
Gli smartphone pieghevoli a conchiglia, o clamshell, sono stati rilanciati grazie all’idea di successo di Motorola di recuperare il suo iconico design di oltre un decennio fa. Come i telefonini a conchiglia di un tempo, hanno solitamente un doppio schermo, uno piccolo esterno di anteprima da 1-3 pollici circa, l’altro principale pieghevole. Una volta aperto al massimo, di fatto il display è grande quanto quello di uno smartphone normale (in media 6,5-6,7 pollici), ma la differenza sta nel cellulare chiuso, perché diventa un mattoncino ultra portatile. Una nuova funzionalità che può risultare utile è quella di cui sono dotati alcuni di questi modelli, le cui cerniere sono in grado di mantenere l’esatto angolo di inclinazione desiderato dall’utente. Questo permette di poggiare il telefono “a L” sul tavolo usandolo come un micro-laptop, con la parte bassa del cellulare come supporto e tastiera input e la metà superiore, ad esempio, per effettuare una videochiamata, dato che c’è una fotocamera in alto sul display.
Le domande più frequenti sugli smartphone pieghevoli
Quanto costa uno smartphone pieghevole?
Il prezzo di un cellulare richiudibile è elevato: parliamo di una cifra intorno ai 1.000 €, principalmente dovuta al fatto che, oltre ad essere una tecnologia nuova in via di sviluppo, questi smartphone hanno in certi casi più fotocamere e schermi extra. Come spesso accade per i modelli più cari di cellulare, è possibile rateizzare il pagamento in trasferimenti monetari mensili che si dilungano per oltre un anno.
Qual è il miglior smartphone pieghevole?
Come evidenzia la nostra tabella di confronto, in questo momento è Samsung ad essersi affermato come attore principale nell’industria. L’azienda coreana, già leader nella produzione dei pannelli AMOLED per cellulari, ha investito molto nella corsa agli schermi pieghevoli. Nel 2021 i Galaxy Z Fold e Flip hanno raggiunto la terza generazione, presentando una maturità di prodotto molto interessante per questo tipo di tecnologia affascinante, ma in evoluzione. Nel 2022, puntuali, sono usciti i modelli della quarta generazione Samsung, senza apportare troppe modifiche, comparto fotocamere a parte. Purtroppo, le nuove generazioni di pieghevoli dell’altro pioniere Huawei non sono troppo all’altezza, mentre il degno rivale Find N2 Flip proposto da OPPO nel 2023 potrebbe essere ulteriormente migliorato nel comparto fotocamere, per valere senza ombra di dubbio e per tutti gli utenti la spesa più elevata.
Qual è il pieghevole più economico?
Il più economico oggi è il Samsung Galaxy della serie Z Flip, ma sarà probabilmente in futuro lo Xiaomi Mi Mix Fold, che purtroppo oggi è disponibile solo in Cina. Tutti gli altri modelli sono acquistabili, a seconda del rivenditore, a un prezzo tra i 700 e gli oltre 1.500 €, ma il nostro consiglio è di non acquistare modelli privi di connettività 5G, poiché per il loro prezzo di vendita rappresentano dispositivi dalle prestazioni un po’ primitive rispetto ai modelli più recenti.
Quando uscirà l’iPhone pieghevole?
I fan di Apple sperano che arrivi anche un iPhone pieghevole sul mercato, ma al momento non ci sono annunci ufficiali da parte dell’azienda dalla mela morsicata. Bisogna considerare che Apple non si è mai troppo lanciata in prodotti d’avanguardia, solitamente sono altre le aziende che sviluppano per anni prototipi, dopodiché l’articolo Apple corrispondente viene lanciato quando si è arrivati a un punto di maturità della nuova tecnologia tale da poter essere perfezionata internamente per la realizzazione di un prodotto di fascia alta. In linea con queste valutazioni, Apple dal 2021 avrebbe iniziato a collaborare con LG per la creazione di un display OLED pieghevole adatto a un iPhone a conchiglia, che potrebbe essere lanciato nel 2023. Alcuni studiosi del mercato sono più scettici e stimano che potremo vedere il primo iPhone pieghevole non prima del 2025, ma sono solo speculazioni degli esperti basate sui casi precedenti.
Come si riparano gli smartphone pieghevoli?
Anche se negli anni la resistenza di questi cellulari sta aumentando, è doveroso segnalare che la maggiore delicatezza può comportare la necessità di spedire il vostro smartphone oltreoceano per la riparazione.
La procedura è in media più costosa rispetto ad altri cellulari: Samsung parla di cifre superiori ai 400 €, superiori ai 500 per il modello a conchiglia, franchigia a carico dell’utente italiano inclusa. Per Huawei le cifre salgono anche di più, mentre Motorola è il meno caro su questo fronte. La garanzia dei produttori copre solamente una lista definita di danni specifici, che consigliamo ai consumatori di verificare prima dell’acquisto. Inoltre, Samsung ha organizzato una promozione specifica per i suoi pieghevoli con una copertura extra (a pagamento) dei danni accidentali non inclusi nella garanzia convenzionale.
Quali sono i migliori smartphone pieghevoli del 2023?
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