Come scegliere il robot aspirapolvere
Il robot aspirapolvere è sempre più diffuso nelle case degli italiani: se ne trovano sempre di più in vendita anche a prezzi molto interessanti ed è facile lasciarsi sedurre e cedere alle lusinghe dell’acquisto. Ma vale veramente la pena acquistare un robot aspirapolvere? In questa guida all’acquisto proveremo a chiarire tutti i possibili dubbi e a darvi un’idea di che cosa vi possiate realmente aspettare da queste macchine.
Pro e contro del robot aspirapolvere
Prima di procedere con l’acquisto, vorrete innanzi tutto rispondere alla domanda fondamentale: robot aspirapolvere sì o no? Per questo è bene capire a monte se un robot aspirapolvere vi serva davvero e se possa davvero essere un aiuto in casa. I principali pro e contro del robot aspirapolvere sono questi:
Pro | Contro |
---|---|
Funzionamento autonomo | Non sostituisce l’aspirapolvere |
Richiede poche attenzioni | Richiede preparazione |
Riduce lo sporco comune | Poco efficace sui tappeti |
Aiuta contro peli e capelli |
Per chi si chieda dunque se sia meglio robot o aspirapolvere, o meglio robot aspirapolvere o scopa elettrica, questo specchietto dovrebbe già servire a dirimere la questione: un robot aspirapolvere non ha una potenza aspirante tale da pulire a fondo quanto un aspirapolvere o una scopa elettrica. Costituirà dunque senz’altro un aiuto nel mantenere pulita la casa tra una pulizia “in grande” e l’altra, soprattutto se in casa ci sono animali che perdano il pelo, ma non basterà da solo a garantire una pulizia approfondita. In questo, i robot aspirapolvere sono molto vicini alla maggioranza delle scope a batteria attuali, che possono sì aiutare, ma solo in pochi casi (piuttosto costosi) offrono prestazioni in linea con quelle di un aspirapolvere tradizionale.
Un’altra domanda che ci si potrebbe fare, studiando i robot aspirapolvere in offerta, è se siano meglio i robot aspirapolvere o i robot lavapavimenti: questi ultimi sono una variante del robot aspirapolvere in grado di passare sul pavimento un panno umido. Per maggiori dettagli su questo tipo di prodotto vi rimandiamo alla nostra pagina dedicata ai robot lavapavimenti.
Se a questo punto siete convinti di voler comprare un robot aspirapolvere, proseguite con la lettura: andiamo ora a spiegare quali caratteristiche considerare per scegliere il robot aspirapolvere migliore per sé e per la propria casa.
1. Sistema di navigazione
Con “sistema di navigazione” intendiamo la tecnologia utilizzata dal robot aspirapolvere per “leggere” l’ambiente in cui si trova e muoversi all’interno di esso. Sono sostanzialmente tre i sistemi di navigazione che si possano oggi riscontrare:
- A contatto;
- A infrarossi o laser;
- A riconoscimento ottico.
Navigazione a contatto
Questo è il più semplice dei sistemi di navigazione, divenuto oggi piuttosto raro come unico sistema per il movimento nello spazio, ma ancora utilizzato come “supporto” ai sistemi più avanzati che vedremo a seguire. Il robot con navigazione a contatto procede dritto per la sua strada fino a quando viene a contatto con un ostacolo di fronte a sé, e a quel punto cambia direzione riprendendo la marcia. Gli spostamenti sono perlopiù casuali e possono quindi lasciare aree non pulite, ma alcuni modelli riescono comunque a mantenere un’ordinata traiettoria a fasce parallele che copre tutto il pavimento.
Navigazione a infrarossi o laser
Con la tecnologia a raggi infrarossi o laser un robot aspirapolvere può fare diverse cose. Innanzi tutto, può rilevare gli ostacoli prima di giungervi a contatto, cambiando dunque la propria traiettoria senza andare a sbattere contro muri, mobili e suppellettili. In secondo luogo, ad un prezzo relativamente contenuto è possibile acquistare robot in grado di tracciare mappe virtuali dell’ambiente servendosi di un “faro” a infrarossi o laser di solito installato sulla parte superiore della macchina. Parleremo meglio tra poco dei vantaggi derivanti dalla possibilità di mappare la casa.
Navigazione a riconoscimento ottico
Questa è la tecnologia di navigazione più avanzata: grazie ad una telecamera posta sulla parte superiore del robot, questo è in grado di rilevare un elevato numero di riferimenti spaziali utili a tracciare una mappa dettagliata dell’ambiente, inclusiva degli ostacoli presenti.Questo apre svariate possibilità dal punto di vista della personalizzazione della pulizia, che si può scegliere se limitare solo a determinati ambienti, solo a talune aree entro un ambiente ecc. L’unico svantaggio è che in molti casi questo tipo di robot fatica a mantenere l’orientamento al buio.
Vantaggi della mappatura
I robot aspirapolvere con telecamera, come detto, sono quelli dalle funzioni di mappatura più avanzate. La differenza tra un robot aspirapolvere con mappatura ed uno senza è semplice: la mappatura permette una gestione molto più approfondita delle pulizie programmate, l’esclusione di determinate aree o stanze, la suddivisione degli ambienti in più aree ecc.Rispetto ad un robot aspirapolvere senza mappatura, dunque, quelli dotati di questa sofisticata funzione si rivelano molto più versatili ed adattabili alle proprie esigenze.
2. Funzioni
Il secondo aspetto che suggeriamo di considerare nella scelta del robot aspirapolvere è quello inerente alle sue funzioni, a partire dalle possibilità che offre in quanto ad autonomia nell’effettuare le pulizie. Elenchiamo qui le principali opzioni che si possano trovare:
- Suddivisione in aree: una volta tracciata la mappa della casa o del piano, si possono individuare aree distinte, come diverse stanze o diverse parti di una stanza. La suddivisione avviene talvolta in automatico;
- Avvio programmato: con questa funzione è possibile dare istruzioni al robot aspirapolvere affinché cominci a pulire ad un orario prestabilito. Si può programmare l’intera settimana;
- Aree di esclusione: si possono tracciare sulla mappa una o più aree dove non si vuole che il robot vada a pulire;
- Pulizia stanze: anziché tutta la casa, si può stabilire di far pulire al robot solamente uno o alcuni dei locali individuati sulla mappa.
Tutti questi dettagli vengono definiti attraverso l’applicazione per smartphone che accompagna il robot.I modelli più avanzati, inoltre, rispondono anche ai comandi impartiti a voce attraverso gli home assistant più comuni (Alexa e Google Assistant).
Altre impostazioni
Al di là della programmazione di dove e quando pulire, vi sono anche altri parametri che si possono regolare attraverso l’app, così da ottenere le migliori prestazioni del robot sui propri pavimenti.Ecco quali sono:
- Impostazione potenza: è possibile scegliere la potenza aspirante del robot, solitamente tra 3 o 4 livelli predefiniti;
- Modalità automatica: il robot riconosce il tipo di superficie su cui passa (pavimento duro o morbido) e adatta autonomamente la potenza aspirante ad essa;
- Modalità silenziosa: il robot aspira a intensità ridotta per produrre meno rumore;
- Modalità lavaggio: i robot “due in uno” passano automaticamente alla modalità di lavaggio una volta montato il serbatoio dell’acqua con relativo panno. In modalità lavaggio il robot non passa sui tappeti;
- Modalità di pulizia: è possibile scegliere tra modalità normale, intensiva, lungo i bordi o “spot” su un’area specifica, a seconda del modello.
Riconoscimento ostacoli
Abbiamo già visto come la tecnologia di mappatura dell’ambiente (quando presente) consenta al robot di riconoscere ed aggirare gli ostacoli fissi presenti nell’ambiente. Bisogna però spendere qualche parola anche per spiegare come un robot si comporti invece con gli ostacoli “estemporanei”, ovvero oggetti anche di piccole dimensioni che non abbiano una collocazione fissa nell’ambiente e che sarebbe meglio evitare durante la pulizia. Pensiamo ad esempio ai giocattoli degli animali domestici oppure, quando capita, alle loro eventuali deiezioni che certamente preferiremmo il robot sapesse evitare per non sporcare tutto il pavimento.Al momento, le possibilità non sono moltissime: la schiacciante maggioranza dei robot aspirapolvere ha infatti un sistema di riconoscimento combinato infrarossi/meccanico che non sempre è efficace nell’evitare proprio tutti gli ostacoli prima di arrivare a toccarli. Le difficoltà si notano in particolare con gli oggetti alti e stretti e con gli oggetti più piccoli a livello pavimento.
L’unica eccezione sono i modelli di iRobot più recenti, che impiegano una tecnologica di riconoscimento visivo non solo per la mappatura del locale, ma anche per “vedere” ed evitare gli ostacoli davanti al robot.
Funzioni passive
Ci sono una serie di funzioni passive che si trovano su praticamente tutti i robot aspirapolvere e che servono perlopiù ad evitare che il robot stesso si danneggi o non riesca a lavorare. Le principali sono le seguenti:
- Sensori anticaduta: una serie di sensori sul fondo del robot che riconoscono il dislivello e fanno arretrare la macchina, così da non farla cadere;
- Districamento automatico: il robot aspirapolvere riconosce quando rimane incagliato da qualche parte e attua una serie di manovre per cercare di liberarsi;
- Spegnimento automatico: se il robot rimane incagliato nonostante i tentativi di liberarsi, si spegne in automatico così da preservare la carica della batteria;
- Ritorno automatico: i robot aspirapolvere ritornano in automatico alla propria base per ricaricarsi quando l’autonomia della batteria raggiunge una soglia critica;
- Ripresa automatica: una volta carichi, i robot riprendono la pulizia dal punto in cui l’avevano interrotta per ricaricarsi.
Un’ultima funzione passiva riguarda al momento soltanto alcuni modelli di fascia alta: questi possono infatti avere una particolare base che non solo serve a ricaricare il robot, ma anche a svuotare il contenuto del suo serbatoio. Si tratta di basi piuttosto ingombranti, ma al cui interno si trova un sacchetto dalla capacità di diversi litri del tutto analogo ai sacchi degli aspirapolvere tradizionali. Anziché svuotare piuttosto di frequente il serbatoio del robot, dunque, è possibile in questi casi preoccuparsi soltanto di cambiare il sacchetto nella base una volta al mese o addirittura meno.
3. Prestazioni
Senza voler discutere in questa sede dell’efficacia di un robot aspirapolvere, sicuramente nella scelta del modello migliore per sé vale la pena di considerare anche le prestazioni attese. Gli aspetti che vi consigliamo di considerare a questo proposito sono tre: il voltaggio della batteria, la pressione generata e le caratteristiche della spazzola principale.
Voltaggio
Il voltaggio della batteria del robot aspirapolvere può dare almeno parzialmente un’idea delle reali prestazioni aspiranti dell’apparecchio. In generale, le batterie utilizzate su questi robot non sono particolarmente potenti: quasi tutti i modelli montano infatti batterie da massimo 18 V (analoghe in potenza a quelle di molte scope a batteria di fascia media e bassa), con poche eccezioni oltre i 20 V solo tra modelli di fascia alta. In generale, con batterie in questo range di potenza e con motori necessariamente meno potenti rispetto alle scope a batteria a causa delle restrizioni di spazio, le prestazioni aspiranti non arrivano mai al livello di un aspirapolvere a traino. Il nostro consiglio è dunque quello di scegliere un robot con batteria almeno da 18 V (esistono infatti anche modelli molto economici con batterie da 14,4 V) e di optare per un modello oltre i 20 V se si dispone del budget per un robot di fascia alta. Non sempre però la potenza della batteria è dichiarata tra le specifiche tecniche di un robot aspirapolvere, ecco perché è bene considerare anche la pressione generata.
Pressione
Quando dichiarata, la pressione generata da un robot aspirapolvere è espressa in Pascal (Pa). Sicuramente non è semplice capire quale sia un valore buono e quale no, pertanto potete fare riferimento a questo specchietto:
- 4.000 Pa: è l’attuale massimo livello di potenza aspirante nei robot aspirapolvere;
- 3.000 Pa: potenza medio-alta;
- 2.000 Pa: potenza media;
- 1.000 Pa: potenza medio-bassa; valori inferiori non vengono solitamente neanche dichiarati.
Per continuare il confronto con le scopa a batteria, sappiate che queste possono avere una potenza aspirante che va da circa 10.000 Pa (10 kPa) a oltre 30.000 Pa (30 kPa). Dovrebbe risultare a questo punto chiaro perché, all’inizio di questa guida all’acquisto, abbiamo ribadito come un robot aspirapolvere non possa sostituire del tutto strumenti più tradizionali per l’aspirazione dello sporco. Il nostro consiglio è di scegliere modelli intorno ai 3.000 Pa o più solamente se ci sono animali in casa (quindi molto pelo) o se l’abitazione è a piano terra (più sporco in entrata).
Spazzola
Le prestazioni di un robot aspirapolvere non sono però determinate soltanto da quanta potenza aspirante il suo motore possa generare: il lavoro di smuovere e convogliare lo sporco spetta infatti principalmente alla spazzola centrale applicata alla bocchetta di aspirazione. Inoltre, valutare il tipo di spazzola presente su un robot aspirapolvere è importante anche in base ai propri pavimenti: ne abbiamo parlato in maniera approfondita nella nostra pagina dedicata ai migliori robot aspirapolvere per tutte le superfici. Vediamo però con ordine i tipi di spazzole e le loro caratteristiche.
Spazzola a setole rigide
Tra tutti i tipi di spazzola questo è il più obsoleto, ma si può ancora trovare su alcuni modelli molto economici. Si tratta di una semplice spazzola con file di setole rigide, abbastanza efficace su tappeti e moquette, ma non molto adatta ai pavimenti delicati, che sul lungo termine potrebbero venirne rigati.
Spazzola a setole morbide
Rappresenta l’evoluzione del precedente tipo: in questo caso le file di setole sono infatti in vinile o altro materiale sintetico molto morbido, dunque sicuro anche sui parquet e altre superfici delicate. Sono idonee anche ai tappeti, sebbene meno efficaci su di essi rispetto alle spazzole del vecchio tipo o alle spazzole con lamelle in silicone.
Spazzola in silicone
In questo tipo di spazzola non si trovano setole, ma soltanto morbide lamelle in silicone. L’efficacia di questo tipo di spazzola è particolarmente apprezzabile sui tappeti, ma la morbidezza del silicone è sicura anche sui pavimenti delicati. Rispetto alle setole è inoltre più facile da liberare dai grovigli di peli e capelli.
Spazzola mista silicone/setole
Questo tipo di spazzola alterna file di setole morbide a lamelle in silicone, in modo da combinare la delicatezza delle setole all’efficacia sui tappeti delle lamelle. Rappresenta una buona alternativa alle spazzole in silicone puro.
4. Struttura
Un ulteriore fattore da valutare è quello delle caratteristiche strutturali di un robot aspirapolvere: vanno valutate in particolar modo l’altezza e la forma del robot per essere certi che risponda pienamente alle vostre esigenze di pulizia.
Altezza
La dimensione a cui prestare particolare attenzione è l’altezza: potete prendere le misure del mobile più basso che avete in casa e sotto cui vorreste che il robot aspirapolvere riuscisse a passare e tenerla come punto di riferimento nel fare la vostra scelta. La stragrande maggioranza dei modelli attuali è alta meno di 10 cm, con un buon numero di modelli alto solo 8 cm circa. L’altezza è maggiore, solitamente sopra i 9 cm, nei modelli con sistema di mappatura ad infrarossi o laser, che nella maggior parte dei casi hanno una “torretta” montata sulla faccia superiore ospitante i sensori necessari alla mappatura e navigazione.
Forma
Può valere la pena anche di considerare la forma di un robot aspirapolvere. La maggioranza dei modelli è rotonda, una forma che, se conferisce grande agilità e facilità di sterzata, implica anche una certa difficoltà a raggiungere gli angoli. Per questo, se si sceglie un robot rotondo, è bene assicurarsi che monti almeno una spazzolina rotante laterale che “peschi” lo sporco dagli angoli e lo diriga verso la bocchetta aspirante, come in foto sotto. Un’altra forma, più rara, è quella a “D”: in questo caso il robot monta una spazzola molto più grande simile a quella di una scopa a batteria (vedete bene la differenza nella foto sottostante), che raggiunge meglio gli angoli senza bisogno di elementi aggiuntivi, ma comporta qualche difficoltà in più nella sterzata e nel divincolarsi tra ostacoli vari.
Se optate per un modello a “D” vi raccomandiamo pertanto di cercare di vederlo in azione prima di acquistarlo, assistendo a una dimostrazione dal vivo o cercando video online.
Le domande più frequenti sui robot aspirapolvere
Quali sono le migliori marche di robot aspirapolvere?
Quando si parla di robot aspirapolvere la marca è relativamente importante. Chi fosse intenzionato ad investire in uno dei migliori robot aspirapolvere dovrebbe sapere che i brand di eccellenza nello sviluppo di questi apparecchi sono per il momento pochi. Su tutti possiamo citare i robot aspirapolvere di iRobot (i famosi Roomba) e Neato a seguire, con modelli molto interessanti.
Nelle fasce di prezzo più basse invece la marca è meno rilevante dal punto di vista delle caratteristiche e delle prestazioni, mentre quello che può far preferire una marca nota a una più oscura può essere la facilità nel ricevere assistenza, che non tutti i brand possono offrire in italiano.
Quanto costa un robot aspirapolvere?
Il prezzo è un fattore molto importante per la scelta di un robot aspirapolvere. Si tratta infatti di apparecchi dal costo ancora elevato, per cui è particolarmente importante valutare con attenzione le proprie esigenze prima di procedere all’acquisto. È pur vero che è possibile trovare alcuni modelli di robot aspirapolvere a basso costo appena al di sotto dei 160 € e che a volte si può approfittare di un’offerta vantaggiosa, ma in generale un robot aspirapolvere di qualità almeno discreta costa dai 200 € in su, per arrivare agli oltre 1.000 € dei modelli di più alta gamma.
Possiamo individuare le seguenti fasce di prezzo:
- Fascia di prezzo bassa: < 160 €, batteria 14,4 V, senza mappatura, non programmabile;
- Fascia di prezzo media: 160-300 €, batteria 18 V, navigazione a infrarossi, programmabile;
- Fascia di prezzo medio-alta: 300-550 €, batteria 18 V, mappatura, programmabile, funzione lavapavimenti;
- Fascia di prezzo alta: > 550 €, batteria 21 V, mappatura ottica, programmabile, base di svuotamento, compatibile con Alexa e Google Assistant.
Chi ha inventato il robot aspirapolvere?
Il progetto originale del primo robot aspirapolvere è dell’ingegnere James Dizon e fu acquistato dalla svedese Electrolux nei primi anni ’90. Il primo robot aspirapolvere a venire commercializzato fu il Trilobite della stessa Electrolux nel 1996: nonostante l’interesse, il progetto venne accantonato a causa di svariati problemi nella navigazione dell’ambiente.
I primi robot aspirapolvere di successo furono i famosi Roomba, lanciati da iRobot nel 2002: l’immediato successo di vendite diede il via alla diffusione massiva dei robot aspirapolvere e alla “rincorsa” degli altri brand.
I robot aspirapolvere sono davvero utili?
È abbastanza comprensibile che chi è abituato a un aspirapolvere tradizionale si domandi se acquistando un robot la qualità della pulizia sia equiparabile oppure inferiore. In generale possiamo dire che gli aspirapolvere e le scope elettriche siano sempre più potenti in termini di aspirazione, anche se i robot aspirapolvere di ultima generazione hanno tecnologie sempre più all’avanguardia e sempre più interessanti, al di là della potenza aspirante.
Naturalmente, come abbiamo già detto, nel caso in cui si intenda pulire in profondità un pavimento è preferibile ricorrere a un apparecchio dotato di una potenza aspirante maggiore. La nostra risposta alla domanda è quindi positiva, sebbene con alcune precisazioni: questo tipo di dispositivi pulisce veramente e può offrire un aiuto considerevole, in modo particolare nelle abitazioni con animali domestici. Non possono però sostituire completamente l’aspirapolvere, se non in abitazioni completamente prive di tappeti o moquette.
Quale robot aspirapolvere è meglio per il mio pavimento?
Pavimenti in moquette, tappeti e parquet sono tutte superfici che richiedono caratteristiche di aspirazione diverse. Anche le case con animali domestici e quelle disposte su più piani hanno esigenze particolari che alcuni robot soddisfano meglio di altri. Nel nostro approfondimento dedicato ai migliori robot aspirapolvere per ogni superficie potete trovare i nostri consigli per scegliere il robot migliore per la vostra casa.
Dove posizionare il robot aspirapolvere?
Riguardo il posizionamento di un robot aspirapolvere non c’è in realtà molto da dire. La base di ricarica ha sempre bisogno di spazio intorno a sé, indicativamente di un metro su ogni lato, per permettere al robot di manovrare e parcheggiare. Deve inoltre essere collocata lontana da possibili spruzzi d’acqua e da dislivelli importanti quali i gradini. Informazioni precise su dove collocare la base si trovano sempre sul libretto d’istruzioni.
Come pulire il robot aspirapolvere?
La pulizia periodica del robot aspirapolvere non è molto difficile, ma è indispensabile per mantenere nel tempo il corretto funzionamento dell’apparecchio. Leggete le nostre istruzioni su come pulire il robot aspirapolvere per capire cosa e quando bisogna pulire.
Quali sono i migliori robot aspirapolvere del 2023?
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Salve, app.160mq,2 bagni, pavim.ceramica, 2 persone, una è disabile Alzheimer, c’e rischio di cadute che inciampi? meglio 2 robot? 1 lava 1 aspira?
Sul robot si può inciampare se non ci si accorge che è lì, ma normalmente durante il funzionamento ci si accorge della sua presenza.
Buon giorno sto valutando L acquisto di un robot aspirapolvere .. vorrei passasse sotto il letto che è 9 cm .. sapete indicarmi un modello che passi ?
Guarda l’Ecovacs Robotics Deebot N79S, è alto solo 7,8 cm.
Salve,
Casa 80mq bambina di 5 anni e un tappeto. Ero orientato a Roomba i7+ per lo svuotamento pulizia gornaliera.
È sicuramente un ottimo modello, una volta mappato l’ambiente si muove in totale sicurezza. Se il budget non è un problema non possiamo che raccomandarlo vivamente.
CANE, MOBILI DELICATI, NO WI-FI E APP, SI TELECOMANDO, MANIGLIA, POCO RUMOROSO, MAX 400 EURI CONSIGLIO ANCHE X SCOPA ELETTRICA LEGGERA GRAZIE
I modelli con telecomando e senza controllo da smartphone ormai non sono moltissimi: una buona possibilità è il Muzili R9000 Pro.
Per le scope elettriche ti rimandiamo alla nostra apposita guida all’acquisto.
salve, non mi e chiara una cosa imortantissima secondo me: le bariere virtuali. IROBOT non ha la possibilita’ di inserirle in app giusto?
Dipende dal modello: La serie i, come ad esempio l’i7+, prevede la possibilità di programmare la pulizia in stanze selezionate, suddividere le stanze stesse in più aree e disegnare aree di esclusione in una stanza.
I modelli della serie 900 e 600 non hanno questa possibilità.
ho una casa di 200 mq vorrei un robot aspirapolvere e lava pavimenti che asciughi ho i mobili bassi intelligente anche al buio
offerta amazzon
Robot aspira, lava e asciuga non ci risulta esistano al momento. Un buon modello aspira e lavapavimenti, a un buon prezzo, è il Proscenic 820T.
Stavo considerando l’acquisto del robot Miele Scout rx 2, voi cosa ne pensate?
Vorrei un ottimo prodotto con una buona aspirazione.
Il Miele Scout RX2 è un modello che non abbiamo ancora potuto testare. È sicuramente molto interessante e completo di tutto: autoricarica, programmazione giornaliera, mappatura dell’ambiente, controllo remoto da applicazione ecc.
Una buona alternativa, con un serbatoio più grande e autonomia più lunga, è il Roomba 960.
Appartamento di circa 100 mq. con piastrelle, parquet e tappeti nelle camere.
Tra camere e corridoio, scalini di 1,5 cm.
Possiamo consigliarti l’iRobot Roomba 960, che con il sistema di navigazione intelligente, il serbatoio molto capiente e le ampie ruote gommate va benissimo per le tue specifiche.
Buongiorno,
tutto chiarissimo.
Mia moglie è indirizzata verso il FOLLETTO VR300 io invece verso il iRobot Roomba 960.
Mi aiutate per favore?
Grazie
Il Roomba 960 è un modello un po’ più datato, ma di base ha le stesse funzionalità del VR 300: controllo remoto tramite applicazione e mappatura dell’ambiente. Il costo è però più o meno la metà.
Casa di campagna circondata da terreno; ‘interno pavimento in cotto con fughe. La casa è su tre livelli con presenza di scalini. Budget 300/400euro
Possiamo consigliere un modello dal serbatoio grande e con l’avvio programmabile: l’iRobot Roomba 615.