I migliori stendibiancheria del 2024

Confronta i migliori stendibiancheria del 2024 e leggi la nostra guida all'acquisto.

prezzoforte
118,97 €
amazon
51,50 €
amazon
299,00 €
vipostore
13,74 €
amazon
12,82 €
kasanovacom
129,00 €
kasanovacom
299,00 €
caddys
13,90 €
vipostore
17,30 €
unieuroit
129,99 €
unieuroit
329,90 €
amazon
18,55 €
caddys
17,90 €
freeshop
143,90 €
climando
99,00 €
agapefornitureshop
18,90 €
amazon
153,27 €
climando
34,00 €

Dati tecnici

Tipologia

A cavalletto

A cavalletto

Estensibile

A cavalletto

Da balaustra

Superficie stenditura

27 m

20 m

30 m

18 m

10 m

Dimensioni

105 x 80 x 174 cm

92 x 56 x 167 cm

128 x 54 x 300 cm

96 x 55 x 180 cm

110 x 56 x 28 cm

Materiali

Legno

Allumino

Legno

Acciaio inox

Acciaio inox, resina

Rotelle

4

2

6

Piedini antiscivolo

Clip chiusura

Punti forti

Tanta superficie di stenditura in ingombro ridotto

Leggero e accessoriato

Grande superficie di stenditura

Comodo da riporre

Molto stabile

Si regge in piedi anche da chiuso

Clip di chiusura

Completamente ripiegabile

Perfetto per single e coppie

Facile da montare

Rotelle con blocco

Rotelle anteriori

Sta in piedi anche da ripiegato

Prezzo bassissimo

Pochissimo ingombro da chiuso

Rastrelliera per calzini

Solido e duraturo

Materiali duraturi

Punti deboli

Pesante

Superficie di stenditura limitata

Recensione completa
Recensione completa
Recensione completa
Recensione completa
Recensione completa

Come scegliere lo stendibiancheria

Lo stendibiancheria è un accessorio indispensabile in tutte le case: chi ha la fortuna di avere un balcone dove sia possibile installare dei fili per la stenditura dei panni (possibilità sempre più rara, soprattutto nelle città italiane) difficilmente potrà usufruirne tutto l’anno, ma soprattutto sono in tanti a non avere un balcone a disposizione o a non poter comunque stendere i panni all’aperto.StendibiancheriaLo stendibiancheria è pertanto uno strumento utile per tutti o quasi: single, coppie, famiglie, tutti facciamo regolarmente il bucato e abbiamo necessità di metterlo ad asciugare da qualche parte (a meno che non abbiamo scelto di acquistare un’asciugatrice o una lavasciuga).
Lo stendibiancheria si può acquistare in quasi tutti i supermercati e costa in generale molto poco: ma vale la pena di comprarlo “alla cieca”, senza farsi qualche domanda preliminare sulle proprie esigenze? Vi vogliamo offrire qualche spunto di riflessione per aiutarvi a capire cosa effettivamente vi serva in fatto di stenditura del bucato.

Superficie di stenditura

La domanda più ovvia che ci si dovrebbe fare prima di tutto è: “Di quanto filo ho bisogno?”. La risposta non è immediata e non dipende unicamente dalla composizione del vostro nucleo famigliare. Se è infatti ovvio che single, coppie e coppie con figli abbiano volumi di bucato molto differenti, nelle considerazioni devono rientrare anche le abitudini dei singoli componenti. Facciamo un paio di semplici esempi per chiarire di che cosa stiamo parlando:

SINGLE 1 SINGLE 2
Lavora in giacca e cravatta Lavora vestito casual
Esce vestito casual Esce vestito casual
Si allena 3 volte a settimana Fa jogging nel weekend

È evidente che, se entrambi i single d’esempio facessero il bucato una sola volta a settimana, il volume di panni sporchi del single n. 1 sarebbe ben più consistente rispetto al single n. 2. Laddove non potesse aumentare la frequenza dei lavaggi, il single n. 1 avrebbe bisogno di uno stendibiancheria più grande.
I metri di filo disponibili per la stenditura vengono indicati quasi sempre dai produttori di stendibiancheria: la voce alla quale dovete prestare attenzione, nella descrizione di un prodotto, si chiama di solito superficie di stenditura. Possiamo tracciare solo a grandi linee il fabbisogno di superficie di stenditura dei diversi nuclei famigliari:

  • Single: 18-20 m;
  • Coppie: 20-30 m;
  • Famiglie (4 persone): 30-40 m.

Se i vostri volumi di bucato sono molto alti, ad esempio nel caso la vostra famiglia sia particolarmente numerosa, potreste dover semplicemente acquistare due stendini per accomodare i panni di tutti.

Tipologia dello stendino

Esistono diversi tipi di stendibiancheria e la differenza tra gli uni e gli altri non è solamente la superficie di stenditura, sebbene questa sia sicuramente uno dei principali fattori di differenziazione. A cambiare è anche l’ingombro dello stendibiancheria completamente aperto, la possibilità o meno di aprirlo anche solo parzialmente e la collocazione dello stendibiancheria stesso. Ultimamente hanno fatto la loro comparsa anche gli stendini elettrici, che promettono di velocizzare l’asciugatura mantenendo bassi i consumi. Vediamo dunque le varie tipologie di stendino tra cui dovrete scegliere.

Stendibiancheria a cavalletto

Lo stendibiancheria a cavalletto è quello classico che tutti conoscono, con una superficie rettangolare e due “ali” laterali che si possono aprire o chiudere a seconda della superficie che vi serve. Da chiuso, questo stendibiancheria si appiattisce completamente e si può facilmente infilare in uno sgabuzzino, un ripostiglio o anche dentro a un mobile.Stendibiancheria a cavallettoL’ingombro da aperto può essere significativo: alto circa 1 m, profondo circa 50 cm, la sua lunghezza si aggira intorno ai 180 cm. In alcuni casi, dunque, può risultare scomodo trovare una collocazione adeguata in casa per questo tipo di stendibiancheria.

Stendibiancheria estensibile

Una variante abbastanza recente del classico stendibiancheria a cavalletto è quella estensibile: in questo caso la superficie di stenditura principale dello stendino è composta da tubi e tubicini telescopici, ovvero allungabili, per permettere all’occorrenza di stendere una maggiore quantità di panni. Stendibiancheria estensibileCompletamente esteso, questo tipo di stendibiancheria supera i 2 m di lunghezza e solitamente è poco adatto a case e/o balconi di piccole dimensioni.

Stendibiancheria verticale

Un altro sviluppo moderno del concetto di stendibiancheria è quello degli stendini verticale: strutture sviluppate in altezza, composte da più ripiani, che permettono di stendere i panni senza l’ingombro in lunghezza caratteristico degli stendini a cavalletto o estensibili. In tanti casi si possono aprire anche solo parzialmente per dimezzare l’ingombro.Stendibiancheria verticaleMolto comodi quando lo spazio a disposizione è poco, hanno però lo svantaggio di riuscire a stendere pochi capi lunghi (pantaloni, abiti) rispetto alle altre tipologie di stendibiancheria.

Stendibiancheria da balaustra

Una sorta di compromesso tra i fili installati sul balcone e uno stendibiancheria è questo tipo di stendino: una superficie di stenditura spesso analoga a quella di uno stendibiancheria a cavalletto, in taluni casi comprensiva di ali laterali, da appendere temporaneamente alla balaustra del balcone per stendere i panni.Stendibiancheria da balaustraPuò essere una buona soluzione se si ha la possibilità di stendere sul balcone durante i mesi caldi, da alternare allo stendino dentro casa durante l’inverno.

Stendibiancheria da radiatore

Un altro tipo di stendino “metti e togli” è una variante simile a quella da balaustra, ma molto più in piccolo: una piccola superficie di stenditura da appendere ai radiatori verticali (gli scaldasalviette, per intenderci) o a quelli tradizionali. Stendibiancheria da radiatoreAdatto ad asciugare in fretta piccoli capi, come biancheria intima e magliette, può essere utile in aggiunta a uno stendibiancheria normale laddove la superficie di stenditura non basti e non si abbia lo spazio per uno stendino più grande o per un secondo stendibiancheria.

Stendibiancheria a soffitto

Molto comune qualche decennio fa, installato di solito sopra le vasche da bagno, lo stendino a soffitto, al contrario di tutti quelli fin qui visti, è ad installazione fissa.Stendibiancheria a soffittoMontato a soffitto, si abbassa attraverso un sistema di carrucole e permette di stendere anche capi di grandi dimensioni come le lenzuola. Le versioni più moderne (ma anche molto costose) sono elettrificate e si possono abbassare e sollevare con un telecomando. Il grosso vantaggio offerto dagli stendini a soffitto è che non ingombrano quando non sono in uso.

Stendibiancheria a muro

Simili per dimensioni ai modelli da balaustra, anche questi stendini ad installazione fissa si prestano soprattutto alla posa su un balcone o in altro spazio aperto, in aggiunta all’uso di uno stendino tradizionale e/o dei fili da bucato. Offrono infatti una superficie di stenditura piuttosto limitata, solitamente tra i 4 e i 10 m, e non sono pertanto l’ideale per stendere tovaglie, lenzuola o capi molto lunghi (anche se questo dipende dall’altezza a cui sono installati).Stendibiancheria a muroQuando non in uso, lo stendibiancheria si richiude a ribalta o a fisarmonica e non comporta quindi alcun ingombro.

Corda da bucato

Anche questa è un’installazione fissa: una corda da bucato singola, retrattile ed estraibile all’occorrenza.Stendibiancheria corda da bucatoUtile in particolare per stendere le lenzuola, può essere anche questa un utile complemento ad un normale stendino, qualora non si avesse a disposizione un balcone o uno spazio fisso dove stendere i capi di dimensioni più grandi.

Stendino elettrico

Sotto la dicitura “stendino elettrico” rientrano in realtà almeno tre prodotti diversi. Tutti accomunati dallo scopo di stendere ed asciugare i panni, non tutti funzionano allo stesso modo. Alcuni hanno infatti le barre (i “fili”) riscaldate, altri generano invece un flusso d’ariadirezionato verso il bucato steso. Queste sono a grandi linee le tre tipologie:

  • Stendino elettrico a cavalletto: come i normali stendibiancheria a cavalletto, ma con barre riscaldanti;
  • Stendino elettrico verticale: simile per tanti versi ai normali stendini a torre, ha in più le rotelle e una ventola alla base che soffia aria calda o fredda sui panni stesi;
  • Asciugabiancheria ad aria: cilindrico (più piccolo) o parallelepipedo (più ingombrante), soffia aria calda sui panni appesi e contenuti in una struttura chiusa in tessuto simile ad un armadio.

Struttura

È evidente che i due aspetti che abbiamo fin qui visto, superficie di stenditura e tipologia dello stendibiancheria, siano quelli in assoluto più importanti da considerare prima dell’acquisto.
Possiamo però soffermarci anche su altri dettagli, secondari ma gradevoli, per scegliere un modello che, oltre ad essere funzionale, vi soddisfi anche dal punto di vista della praticità e, perché no, estetico.

Rotelle

Un modello di stendibiancheria un po’ più sofisticato rispetto a quelli molto economici che si trovano al supermercato può avere rotelle che ne facilitino lo spostamento. Queste sono particolarmente utili se vi capita di voler spostare lo stendino già carico di biancheria e non vogliate strisciarlo sul pavimento per evitare di rigarlo.Stendibiancheria con rotelleIl numero e la qualità delle rotelle sono variabili: possono esservi solo due rotelle lungo uno dei due lati corti, oppure quattro; possono essere rotelle piroettanti oppure ad asse fisso, bloccabili oppure no. Più grande e impegnativo da spostare è lo stendino, più può essere rilevante badare alla presenza o meno di rotelle e di che tipo di rotelle si tratti.

Piedini antiscivolo

Qualora aveste decretato che non vi interessa avere uno stendibiancheria con le rotelle, potete considerare se vi siano o meno dei piedini antiscivolo o quantomeno protettivi nei confronti dei vostri pavimenti. Spesso, infatti, si trovano alla base dello stendibiancheria solamente degli inserti in plastica rigida che non solo non sono antiscivolo, ma possono anche rigare un pavimento delicato come un parquet. In altri casi, addirittura, la plastica usata è scura e può lasciare sgradevoli strisce sulle piastrelle.
Meglio verificare che la gomma sia effettivamente antiscivolo, per stabilizzare lo stendino, e che non lasci brutti segni.

Clip di chiusura

Un altro dettaglio molto minore, ma gradevole, è la clip o altri sistemi di bloccaggio per fissare lo stendibiancheria nella posizione chiusa. Può capitare infatti, riponendo o tirando fuori lo stendino, che questo si apra rumorosamente e potenzialmente facendo danni: la possibilità di bloccarlo nella posizione chiusa di “riposo” è dunque molto pratica per evitare piccoli incidenti domestici e per maneggiare comodamente lo stendibiancheria stesso.

Materiali

Spendiamo qualche parola anche per parlare di materiali, poiché è ovvio che ve ne siano di più o meno robusti e duraturi. Le opzioni attualmente a disposizione sono le seguenti:

  • Plastica o resina;
  • Alluminio;
  • Acciaio;
  • Legno e uno a scelta degli altri materiali.

Ciascuno di questi materiali presenta alcuni vantaggi e svantaggi. Ad esempio, resina e alluminio sono senza dubbio i materiali più leggeri, dunque uno stendino realizzato in resina o alluminio è molto facile da maneggiare e spostare. La resina è però fragile: col tempo si indurisce e si può spezzare, soprattutto se la si espone a lungo al sole; l’alluminio, invece, col tempo si può ossidare, rompere o macchiare gli abiti umidi.Stendibiancheria in resinaL’acciaio e il legno sono certamente più pesanti, quindi meno pratici dal punto di vista della mobilità, ma anche più duraturi rispetto agli altri materiali.
Non dimentichiamo poi la questione del prezzo: la resina è il più economico dei materiali, mentre alluminio e acciaio costano un po’ di più. Il materiale più pregiato e quindi più costoso tra quelli che abbiamo indicato è il legno.

Le domande più frequenti sullo stendibiancheria

Quali sono le migliori marche di stendibiancheria?

La marca di uno stendibiancheria diventa importante solo nel momento in cui cerchiate qualcosa di specifico e siate disposti a investire nell’acquisto di un buono stendibiancheria. I modelli di fascia bassa, infatti, si equivalgono sostanzialmente tutti: sono di solito stendini a cavalletto, in resina o alluminio, con una superficie di stenditura tra i 18 e i 20 m e costano circa 20 €. Se volete qualcosa di più sofisticato, magari con rotelle, clip di chiusura e materiali di qualità, vi conviene orientarvi su marchi conosciuti, quali Vileda e Leifheit o, salendo di molto nella fascia di prezzo, Foppapedretti.

Quanto costa uno stendibiancheria?

Il costo di uno stendibiancheria può sembrare banale: abbiamo detto che i modelli di base più economici costano circa 20 €, una spesa veramente irrisoria che praticamente tutti si possono permettere. Come possiamo spiegarci allora che vi siano modelli che costano anche 200 €, e come possiamo convincerci che valga la pena di spendere così tanto per un oggetto apparentemente banale come uno stendibiancheria?
Potendoselo permettere, si può scegliere un modello di “lusso” alla luce di tutte le considerazioni che abbiamo fatto: se avete bisogno di tanta superficie di stenditura, di uno stendino flessibile e adattabile a un carico di bucato variabile, in materiali resistenti e duraturi, allora potete decisamente scegliere di investire in uno stendibiancheria che resterà con voi probabilmente per tutta la vita.
Discorso a parte per i modelli elettrici, che inevitabilmente rientrano in una fascia di prezzo a parte: si parte dai 50 € per i modelli a cavalletto più semplici e si superano i 150 € per i modelli chiusi di più grandi dimensioni.

Dove si butta lo stendibiancheria?

Anche se uno stendino si trova in qualunque casa italiana, quando è il momento di smaltirlo esso non va assolutamente trattato come un rifiuto comune. Anche quando lo stendino è realizzato interamente in resina, infatti, non è possibile farlo raccogliere come “rifiuto plastico” dalla raccolta porta a porta organizzata dal Comune, né buttarlo nei cassonetti della plastica o dell’indifferenziato.
Lo stendibiancheria va trattato come un “rifiuto ingombrante”, pertanto seve essere portato in isola ecologica e buttato, a seconda della tipologia:

  • Nel raccoglitore della plastica dura: se lo stendino è interamente in resina;
  • Nel raccoglitore dei rifiuti elettronici: se lo stendino è elettrico, non importa di che tipo;
  • Nel raccoglitore dell’indifferenziato: in tutti gli altri casi.

Se non siete sicuri di sapervela cavare da soli, potete optare, se esistente, per il servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti organizzato dal Comune.


Copyright Klikkapromo srl – È vietato ogni sfruttamento non autorizzato