Come scegliere il frigorifero
Il frigorifero è un elettrodomestico così diffuso che non ha di certo bisogno di presentazioni. Tuttavia chi si sia trovato nella necessità di acquistarne uno sarà probabilmente rimasto attonito di fronte alla varietà di modelli che si possono trovare sul mercato.Ad essere pignoli, la parola “frigorifero” dovrebbe essere utilizzata in realtà solo per indicare modelli privi di congelatore, mentre quelli che ne sono forniti andrebbero chiamati frigocongelatori. Ma non è questa l’unica difficoltà terminologica: frigoriferi combinati, monoporta, americani sono solo alcune delle tipologie che si possono trovare.
1. Struttura
In questa guida ci occuperemo di queste quattro tipologie di frigorifero:
- Frigoriferi monoporta
- Frigoriferi a due porte
- Frigoriferi combinati
- Frigoriferi americani
A differenza dei mini frigoriferi, a cui abbiamo dedicato una pagina a parte, si tratta di modelli dotati di congelatore per la conservazione degli alimenti surgelati, anche se va precisato che non tutti quelli monoporta lo includono. I frigoriferi tradizionali esistono sia in versione da incasso, con un numero limitato di modelli, che a libera installazione, più diffusi.
Vediamo ora nel dettaglio le differenze per aiutarvi a capire il tipo di frigorifero più adatto alle vostre esigenze.
Frigoriferi monoporta
Come dice la parola stessa, questi modelli presentano una sola porta: la cella del congelatore, se presente, si trova all’interno di quella frigorifera ed è separata da essa da un secondo sportello interno.
Per accedere al congelatore è necessario dunque aprire anche la porta del frigo, operazione che comporta un inutile passaggio di aria calda all’interno della cella. Inoltre i congelatori di questa categoria hanno generalmente una classe di congelamento (di cui parleremo nel paragrafo dedicato alla lettura dell’etichetta energetica) molto bassa, e raggiungono una temperatura minima di appena -6 °C: non possono dunque congelare i cibi freschi e possono conservare i surgelati per un periodo di tempo non superiore alla settimana.
Frigoriferi a due porte
Questa tipologia è molto simile alla precedente, ma si differenzia per la divisione e l’organizzazione delle celle.La cella del congelatore è infatti separata da quella frigorifera e collocata al di sopra di essa. Il congelatore ha però solitamente una capienza ridotta, quindi questo modello si adatta alle esigenze di single o nuclei composti da due o tre persone che non facciano un grande consumo di prodotti surgelati. D’altra parte, questa è la tipologia dalla cella frigorifera più capiente di tutte (ad esclusione degli americani) e dotata di un numero superiore di ripiani.
Per gli appassionati di arredamento vintage, segnaliamo che questa è anche la tipologia principalmente sfruttata dai produttori per avere modelli dalle forme e colori vagamente rétro.
Frigoriferi combinati
Si distingue dalle precedenti tipologie per la posizione del congelatore, il quale si trova al di sotto del frigorifero. Questo consente di avere molto più spazio a disposizione, infatti generalmente il congelatore di questi modelli è dotato di tre scomparti interni. Negli ultimi anni i frigoriferi di questo tipo sono diventati sempre più popolari in quanto non solo si adattano alle famiglie che fanno largo uso di prodotti surgelati, ma si possono trovare anche frequentemente nelle case in condivisione perché i piani differenziati consentono una più agevole spartizione delle provviste.
Frigoriferi americani
Sono i modelli più capienti di tutti, caratterizzati dalla presenza di due porte affiancate che si aprono dal centro verso l’esterno come le ante di un armadio. I frigoriferi americani si sviluppano in larghezza (fino a raggiungere addirittura il metro) per massimizzare lo spazio a disposizione sia nella cella frigorifera che nel congelatore.Esistono due categorie di frigo americano: nei side by side, o French door, il congelatore si trova alla sinistra del frigorifero e occupa circa 2/5 del volume, inoltre sono presenti due circuiti di raffreddamento indipendenti. Nei quattro porte, la separazione tra frigo e freezer è verticale: la cella frigorifera si trova nella parte superiore e vi si accede aprendo le due “ante”, mentre il congelatore si trova nella parte inferiore e presenta a sua volta due sportelli oppure uno o due cassetti estraibili. Oltre che per la capienza, questi modelli si distinguono per l’eventuale presenza di un dispenser di acqua e/o ghiaccio posizionato su una delle porte.
Altri elementi che potrebbero interessarvi quando scegliete un frigo riguardano la presenza di una porta reversibile per adattare l’apertura del frigo agli spazi della propria cucina, o addirittura di una porta trasparente (nei modelli americani) per vedere cosa c’è all’interno del frigo senza far diminuire la temperatura.
2. Gestione del freddo
Per parlare di gestione del freddo dobbiamo prima di tutto capire come funziona il frigorifero: facciamo allora una piccola premessa riguardante i compressori ed i termostati, prima di analizzare i sistemi di raffreddamento di cui possono essere dotati questi elettrodomestici.
Compressori e termostati
Il termostato è la manopola attraverso la quale è possibile regolare la temperatura, il compressore invece è il motore del frigorifero. Spesso si ritiene erroneamente che per avere due termostati, uno per la regolazione della temperatura nella cella frigorifera ed uno per il congelatore, sia per forza di cose necessario optare per un modello dotato di due compressori, ma non è così.
La maggior parte dei modelli è ormai dotata infatti di due termostati separati per la regolazione indipendente della temperatura, ma di un solo compressore: ciò vuol dire che l’aria fredda circola attraverso l’intero apparecchio.
Perché allora talvolta si parla di frigoriferi con doppio compressore, e quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questi modelli? Innanzitutto va specificato che sono difficili da trovare tra i modelli di fascia medio-bassa: si tratta infatti di frigoriferi molto efficienti dal punto di vista energetico, che garantiscono un raffreddamento più uniforme e permettono che gli odori dei due scomparti non si mischino tra loro. Il doppio compressore garantisce in pratica di avere due apparecchi autonomi, indipendenti fra loro: nel caso dunque si verifichi un guasto del frigorifero si potrà continuare ad usare il congelatore (e viceversa) perché le due unità sono separate e distinte.
Questa caratteristica può essere individuata anche dalle diciture “dual cooling” o “twin cooling”, a seconda del produttore. Alcuni frigoriferi di ultima generazione, ad esempio i Samsung di tipo americano, potrebbero persino presentare un sistema triple cooling, con doppio compressore e tripla ventola (una per il frigo, due per ogni metà del freezer) per una gestione della temperatura ancora più efficace.
Se il vostro budget ve lo permette, il nostro consiglio è quello di optare per un modello con doppio compressore: i consumi ridotti consentiranno di risparmiare sulla bolletta, mentre la tecnologia di raffreddamento vi permetterà di preservare i vostri cibi più a lungo. Fatta questa precisazione, un frigorifero con singolo compressore sarà comunque una buona scelta, soprattutto se presenta delle funzioni particolari come quelle che vedremo successivamente.
Raffreddamento statico
A prescindere da quale sia il numero di compressori, ogni apparecchio avrà un sistema di raffreddamento diverso, ovvero il modo in cui l’aria fredda viene distribuita all’interno del frigo. Ne esistono due tipi, statico e no frost, entrambi suddivisi a loro volta in tipologie più evolute. Vediamo nel dettaglio vantaggi e svantaggi di ciascun sistema di raffreddamento. Quello statico è il sistema di raffreddamento più tradizionale, ma ancora abbastanza diffuso, soprattutto tra i modelli di fascia medio-bassa. L’aria all’interno del frigorifero e del congelatore viene raffreddata e portata alla temperatura indicata dal termostato ma, come suggerisce il nome, senza circolare all’interno dell’apparecchio. Di conseguenza, l’aria più calda tenderà naturalmente ad andare verso l’alto, e i ripiani più alti del frigorifero saranno più caldi rispetto a quelli inferiori con una differenza di 5-6 °C (motivo per cui il cassetto destinato alla frutta e alla verdura è sempre posizionato in basso).
Per ovviare a questo problema, i produttori hanno sviluppato un sistema di raffreddamento statico-ventilato, integrando una ventola sulla parete posteriore dell’apparecchio che permette la circolazione dell’aria fredda e una distribuzione uniforme fra i diversi ripiani. Un moderno sistema di ventilazione è rappresentato poi dalla tecnologia multi flow, presente sia nei frigoriferi statici-ventilati che nei partial no frost, che vedremo a breve. Multi flow garantisce una temperatura uniforme in ogni ripiano del frigorifero e ne velocizza il raffreddamento.
Sia nel caso dei modelli con ventola che senza, lo svantaggio principale dei frigoriferi statici è che l’umidità del frigorifero non evapora, ma si accumula nel congelatore, portando alla formazione di brina. Sarà quindi necessario effettuare con una certa regolarità lo sbrinamento del freezer per rimuovere lo strato di ghiaccio che si forma sulle pareti.
Raffreddamento no frost
Il termine “no frost” si riferisce all’assenza di brina sulle pareti del congelatore, di cui abbiamo appena parlato. Questa è ottenuta grazie all’ausilio di ventole ed evaporatori che forzano la circolazione costante di aria fredda e secca. In questo modo, oltre ad avere meno umidità nel frigorifero, si avrà anche una temperatura più uniforme e quindi una migliore conservazione degli alimenti.
Inoltre, il freddo secco evita la proliferazione dei batteri responsabili dei cattivi odori. Per limitare ulteriormente la formazione di cattivi odori è consigliato però scegliere modelli dotati anche di uno ionizzatore o di un filtro antiodori e verificare che le pareti interne della cella frigorifera siano rivestite di uno strato antibatterico.
Quando si parla di no frost o total no frost, ci si riferisce al fatto che sia la cella frigorifera sia il congelatore hanno lo stesso sistema di raffreddamento. Questo in realtà può anche rappresentare uno svantaggio, perché il freddo privo di umidità tende appunto a seccare i cibi compromettendone la freschezza, per cui, in particolare nel caso di frutta e verdura, è necessario riporre i cibi nel frigorifero in contenitori o avvolti nella pellicola, in modo da mantenerli idratati. Tale problema può essere tuttavia arginato se il frigorifero presenta degli scomparti particolari per la conservazione dei cibi più delicati (argomento che tratteremo al paragrafo su scomparti e ripiani).
Complici le innovazioni tecnologiche che hanno contribuito a rendere questi prodotti sempre più sofisticati, anche il sistema no frost è stato migliorato con il passare degli anni. Le nuove generazioni di frigoriferi presentano infatti un innovativo sistema partial no frost o frost free, in cui la cella frigorifera è dotata di raffreddamento statico/ventilato che non fa seccare i cibi, mentre il freezer è dotato di raffreddamento no frost che impedisce l’accumulo di brina.
3. Prestazioni e consumi
L’etichetta energetica è una risorsa preziosa, perché sintetizza in un foglietto non più grosso di una mano tutti i dati fondamentali da conoscere e valutare prima di procedere all’acquisto di un frigorifero. Per obbligo di legge si deve trovare su tutti gli apparecchi per la refrigerazione alimentati a corrente elettrica, sia quelli per l’utilizzo domestico che quelli destinati ad usi commerciali. Imparare a leggerla e ad interpretarla correttamente è dunque fondamentale per scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze e sapere con precisione quanto consuma il prodotto da voi scelto.
A partire dal 1 marzo 2021 l’Unione Europea ha introdotto una nuova etichetta energetica per aiutare i consumatori a riconoscere più chiaramente i modelli dalle prestazioni migliori. Nei prossimi paragrafi vedremo nel dettaglio come leggere tutte le voci che riporta e scopriremo quali informazioni è possibile ricavarne.
Efficienza energetica
La classe di efficienza energetica è la prima informazione che troviamo e sintetizza, appunto, l’efficienza dell’apparecchio in termini di consumi e di impatto ambientale. Con l’introduzione della nuova etichetta, gli elettrodomestici vengono classificati secondo una scala che va da G ad A (anziché da D ad A+++). La nuova scala è stata ricalibrata perché tutti i frigoriferi di ultima generazione erano ormai concentrati nelle classi tra la A+ e la A+++, motivo per cui la classe meno efficiente era di fatto la A+ e non la D. In base alla nuova etichettatura, tutti gli apparecchi sono stati declassati e le classi superiori sono state lasciate vuote per incentivare la progettazione di apparecchi più tecnologicamente evoluti. Per questo motivo, non deve stupire se un modello di frigorifero che si trovava in precedenza in classe A++ si trova ora in classe D o persino E.
Consumi
È importante sottolineare che, anche se le classi energetiche sono cambiate, il dato sui consumi di un apparecchio (espressi in kWh/anno) rimane uguale, perciò invitiamo i nostri lettori a prendere questo valore in considerazione quando ci si trova a confrontare modelli nella stessa classe energetica e dalle dimensioni simili.
Per calcolare il costo effettivo in bolletta del proprio frigorifero basterà moltiplicare la cifra riportata sull’etichetta energetica per il costo di un kWh, ricordando che quest’ultimo valore può variare in base alle tariffe offerte dal proprio fornitore.
Il consumo energetico potrà essere più o meno elevato in base ad una serie di fattori che riguardano sia le caratteristiche strutturali del prodotto che le caratteristiche dell’ambiente in cui viene posizionato il frigorifero.
Dimensioni
Le dimensioni del modello sono un fattore importante. In linea di massima è possibile affermare che, a parità di classe di efficienza energetica, un prodotto dalla capienza molto elevata consumerà di più rispetto ad un modello più piccolo. Bisognerà quindi scegliere il frigorifero che, anche rispetto alle dimensioni, si adatti alle vostre esigenze. Per un single o una coppia, ad esempio, sarà sufficiente un modello da 140 litri, una piccola famiglia potrà optare per un modello da 200 litri, mentre per le famiglie numerose sarà consigliato un prodotto da 250 litri. Ricordiamo che scegliere un frigorifero delle giuste dimensioni aiuta anche a limitare lo spreco di cibo.
Capacità di raffreddamento
Un altro fattore che incide sui consumi è la capacità di raffreddamento. Ogni volta che inseriamo dei cibi in frigorifero, infatti, il motore sfrutta l’energia elettrica per raffreddarli più rapidamente. Un modello che ottimizza i consumi grazie alle tecnologie integrate avrà di sicuro una capacità di raffreddamento elevata.
Stabilità della temperatura
Con questo termine s’intende la capacità del frigorifero di mantenere la temperatura interna costante anche in presenza di variazioni climatiche ambientali; in generale, difatti, è possibile affermare che nei mesi estivi i frigoriferi consumano di più perché la differenza tra temperatura esterna e quella interna è maggiore. Per ovviare a questo problema il consiglio è quello di posizionare il frigorifero lontano da fonti di calore, lasciare un po’ di spazio tra il frigo e il muro ed evitare di aprire e chiudere lo sportello troppo frequentemente.
Capacità della cella frigorifera
L’icona che riproduce il cartone del latte indica la capacità in litri degli scomparti per la conservazione dei cibi freschi. Con scomparti per la conservazione dei cibi freschi si intendono tutti quelli con una temperatura superiore ai -6 °C, mentre gli scomparti che scendono sotto questa temperatura sono riservati alla conservazione dei cibi surgelati.
Nel caso di frigocongelatori, ovvero i modelli dotati anche di congelatore come quelli presi in esame in questa pagina, questo simbolo non indica dunque la capacità totale del frigorifero, ma solo la capacità di conservazione degli alimenti freschi. Cionondimeno è un valore utile da sapere per valutare se il frigo si adatti alle proprie abitudini alimentari.
Capacità del congelatore
Il simbolo che raffigura invece il cristallo di neve è quello che indica la capacità in litri degli scompartimenti per la conservazione dei cibi surgelati, dunque di quegli scompartimenti con temperatura inferiore ai -6 °C.
Sommando questo valore a quello della capacità per alimenti freschi si può dunque sapere la capacità totale del frigorifero: indicativamente per coprire le necessità di una sola persona o di una coppia basta un frigorifero con una capacità complessiva inferiore ai 250 l, mentre questo valore andrà necessariamente ad aumentare per i nuclei più numerosi.
Con la nuova classe energetica, scompare da questo campo il valore relativo alla classe di congelamento del congelatore, ovvero il numero di “stelle” (da 1 a 4) che indicano la temperatura raggiunta all’interno del congelatore e conseguentemente la tipologia e la durata massima dei cibi che vi possono essere congelati. Questo dato è comunque reperibile all’interno dei dati tecnici di ciascun modello e corrisponde ai seguenti valori:
- */<-6 °C: adatto alla sola conservazione di alimenti presurgelati per la durata massima di una settimana;
- **/<-12 °C: adatto alla sola conservazione di alimenti presurgelati per la durata massima di un mese;
- ***/<-18 °C: adatto alla sola conservazione di alimenti presurgelati per la durata massima di un anno;
- ****/<-18 °C: adatto alla conservazione di alimenti sia presurgelati che freschi per il periodo massimo di un anno.
Rumorosità
L’ultimo simbolo indica la rumorosità espressa in decibel, che con la nuova etichetta è classificata anche secondo una scala da A a D. Ad oggi è da considerarsi nella norma un valore compreso fra i 30 ed i 45 dB.
A tal proposito ricordiamo l’importanza di collocare il frigorifero, qualora si sia optato per un modello a libera installazione, alla giusta distanza dalle pareti in modo da evitare che le vibrazioni prodotte dal motore risultino fastidiose.
Altri dati da sapere
L’etichetta energetica ci dà una prima idea della qualità del prodotto, ma da sola non basta a valutare l’effettiva efficienza del frigorifero: per valutare correttamente le prestazioni è infatti necessario conoscere altri tre dati fondamentali, tutti reperibili dalla lettura delle schede tecniche.
Classe climatica
La classe climatica indica a quali temperature ambientali il frigorifero è in grado di fornire il massimo delle prestazioni: è infatti molto più complesso mantenere gli alimenti freschi quando la temperatura nella stanza è molto elevata, come può facilmente accadere nelle cucine dei ristoranti o d’estate in stanze non rinfrescate.
Esistono quattro classi climatiche di base, ciascuna delle quali indica entro quale range di temperature il frigorifero è in grado di funzionare al meglio: poiché la temperatura dell’ambiente domestico è in genere compresa fra i 16 ed i 21 °C, mentre quella delle cantine è in genere intorno ai 10 °C, la più bassa delle classi climatiche parte da una temperatura minima di 10° C:
- SN: i frigoriferi che riportano questa dicitura sono in grado di garantire il massimo delle prestazioni a temperature comprese fra 10 e 32 °C;
- N: da 16 a 32 °C;
- ST: da 16 a 38 °C;
- T: da 16 a 43 °C.
Esistono poi altre due classi estese, la SN-ST e la SN-T, che garantiscono il funzionamento in un range di temperature più ampio: la prima corrisponde a temperature comprese fra i 10 ed i 38 °C, la seconda addirittura a 10-43 °C. I frigoriferi appartenenti a questa classe sono perciò in grado di sopportare anche temperature interne “estreme” e sono l’ideale anche per l’utilizzo professionale o in zone frequentemente soggette a temperature torride.
Capacità di congelamento
Non ha nulla a che vedere con la capacità totale del frigorifero, ma indica la quantità in kg o in litri di alimenti nuovi che possono essere congelati in 24 h senza che gli alimenti che già si trovano nel congelatore si riscaldino ad una temperatura maggiore di -15 °C.
Maggiore è infatti la quantità di alimenti a temperatura ambiente inseriti nel congelatore, più si alzerà la temperatura al suo interno. Ciò vuol dire, in parole povere, che all’inserimento di nuovi cibi gli alimenti già presenti nel freezer potrebbero riscaldarsi: la capacità di congelamento indica appunto quanti kg o quanti litri di nuovi alimenti possono essere inseriti all’interno del congelatore senza che la temperatura di quest’ultimo risalga a tal punto da compromettere la conservazione di alcuni cibi come, ad esempio, il gelato, il quale dovrebbe essere conservato ad una temperatura inferiore ai -18 °C. Il valore minimo è di 4,5 kg o 100 l in 24 ore.
Autonomia di conservazione
Questo valore indica il grado di isolamento del congelatore, ovvero per quante ore è in grado di conservare gli alimenti surgelati in caso di blackout.
Ad essere più precisi, indica quanto tempo impiega la temperatura all’interno del congelatore a risalire da -18 °C (temperatura a cui andrebbero conservati i surgelati per non alterare le proprietà nutrizionali degli alimenti) a -9 °C, considerata la soglia sopra la quale i surgelati iniziano a scongelare.
I frigoriferi ben isolati possono avere addirittura un’autonomia di conservazione di 72 ore, ma la maggior parte dei modelli in commercio ha un tempo di risalita della temperatura inferiore alle 30 ore.
Inoltre i frigoriferi no frost tendono ad avere un’autonomia di conservazione minore rispetto a quelli dotati di altri sistemi di raffreddamento.
4. Scomparti e ripiani
Abbiamo individuato gli scomparti e i ripiani come il quarto fattore da tenere in considerazione nella scelta del frigorifero perché l’organizzazione dello spazio interno può essere un utile alleato per una gestione degli alimenti che possono venire conservati.Il numero degli scomparti varia a seconda della tipologia di frigo e della sua capacità. Ad esempio, i frigoriferi combinati avranno un congelatore con più scomparti dei frigoriferi monoporta, così come un frigorifero americano avrà molti più ripiani o cassetti. Esistono tuttavia alcune caratteristiche comuni a tutti i modelli ed altre invece che sono prerogativa solo di quelli più avanzati.
Fra gli scomparti che si possono trovare su tutti i modelli annoveriamo:
- Ripiani: il loro numero influenza la capacità di stoccaggio dell’apparecchio. Alcuni modelli presentano ripiani speciali, come ad esempio i cassetti per i formaggi o la griglia portabottiglie;
- Balconcini controporta: comodi per la conservazione di bottiglie, uova, barattoli o medicinali. In molti modelli occupano l’intera lunghezza della porta, mentre altri presentano ripiani più piccoli, utili a tenere ferme le bottiglie già aperte. In alcuni casi sono presenti anche nel congelatore;
- Cassetti: per rallentare la deperibilità di frutta e verdura ogni frigo ha un cassetto dedicato a questi alimenti, ma i migliori ne hanno due più piccoli, uno per la frutta e uno per la verdura, oppure hanno particolari sistemi di gestione dell’umidità interna;
- Portauova: si tratta di una piccola griglia da inserire nei balconcini controporta. Solitamente può alloggiare sei uova, ma molti modelli ne hanno due a disposizione;
- Portaghiaccio: vaschetta per la preparazione di ghiaccio a cubetti.
Alcuni degli elementi sopracitati sono imprescindibili, altri, come portauova e portaghiaccio, non si trovano sempre, ma possono essere acquistati separatamente. L’ideale sarebbe che tutti i ripiani del frigo e i balconcini controporta siano regolabili in altezza, in modo da poterli spostare facilmente in base alle esigenze.
Scomparti speciali
Fino a qualche anno fa erano quasi sconosciuti, invece predominano nel modelli di recente produzione. Ci riferiamo agli scomparti speciali, ovvero scomparti all’interno dei quali la temperatura è regolata in modo da conservare al meglio una specifica categoria di alimenti. Vediamo quali sono quelli più comuni da trovare:
- Cassetto carne/pesce: spesso lo si può trovare anche sotto nomi diversi, come chiller box, ma la caratteristica principale è sempre quella di mantenere una temperatura di 2/3 °C in meno rispetto a quella della cella frigorifera, perfetta per la conservazione di carne e pesce;
- Cassetto con regolazione dell’umidità: particolarmente adatto alla conservazione di frutta e verdura perché permette di aumentare o ridurre l’umidità all’interno a seconda del riempimento: la verdura ha infatti bisogno di molta umidità per restare fragrante, ma se il cassetto è pieno bisogna invece mantenere un ambiente secco;
- Vano estraibile: alcuni ripiani possono essere fatti scorrere in avanti per raggiungere più facilmente gli alimenti;
- Dispenser di acqua e ghiaccio: più facile da trovare sui frigoriferi quelli americani, consente l’erogazione istantanea di acqua fredda e/o cubetti di ghiaccio. Alcuni modelli hanno invece uno speciale cassetto “ice maker” all’interno del freezer.
5. Funzioni
Infine un’ultima considerazione va fatta a proposito di tutte quelle caratteristiche e funzioni aggiuntive che, seppure non indispensabili, semplificano l’utilizzo del frigorifero e la corretta conservazione degli alimenti.Nei frigoriferi più moderni, accanto alle classiche funzioni pensate principalmente per ottimizzarne l’efficienza energetica, si trovano funzioni smart create per facilitarne l’utilizzo. Queste ultime possono incidere notevolmente sul prezzo dell’elettrodomestico e, per quanto interessanti, non riteniamo siano fondamentali nella scelta di un buon frigorifero.
Facciamo una panoramica delle funzioni principali dei frigoriferi, precisando che i nomi spesso cambiano a seconda del produttore e che con il passare degli anni vengono introdotte funzioni sempre più innovative, con le quali è difficile stare al passo:
- Allarme porta aperta: consiste in un allarme acustico che si attiva quando si lascia la porta del frigo o freezer aperta troppo a lungo, per non far diminuire la temperatura interna;
- Vacanze: per risparmiare energia si può svuotare il frigo e attivare questa funzione, che fa aumentare la temperatura della cella frigorifera (ma non del freezer) a circa 15 °C, prevenendo la formazione di cattivi odori;
- Eco: riduce il consumo di frigo e freezer nei periodi di minore utilizzo, alzandone la temperatura rispettivamente fino a circa +8 e -16 °C;
- Congelamento e raffreddamento rapido: queste funzioni abbassano notevolmente la temperatura dei due scomparti per alcune ore e sono ideali quando si fa la spesa e si inseriscono grandi quantità di alimenti;
- Zona selezione temperatura: può avere vari livelli di temperatura ed essere presente sia nel frigo che nel freezer, per conservare alimenti di vari tipi o selezionare diversi livelli di congelamento. In alcuni modelli è inoltre possibile trasformare il vano freezer in vano frigo, così da ottimizzare lo spazio in occasioni particolari;
- App: è la prima delle funzioni legate alla connettività. Permette di monitorare a distanza sia gli alimenti che le temperature e garantisce inoltre un filo diretto con il il supporto tecnico;
- Fotocamera integrata: permette di tenere sotto controllo lo stato di riempimento del frigorifero. Tramite l’app si potrà visualizzare il contenuto del frigo direttamente dal proprio smartphone, così da evitare di aprire e chiudere le porte troppo spesso;
- Display touch: alcuni frigoriferi hanno un vero e proprio tablet come display. Questo componente potrà essere utilizzato come un qualsiasi dispositivo mobile mediante il quale sarà possibile prendere appunti, scattare foto, scoprire ricette in base agli ingredienti che sono nel frigo e addirittura vedere le piattaforme di streaming;
- Online shopping: con i frigoriferi smart è possibile ordinare la spesa a casa. Tramite l’applicazione per smartphone si potranno fare acquisti online, memorizzare gli ingredienti preferiti e nei modelli con fotocamera si potrà anche controllare cosa manca.
Le domande più frequenti sul frigorifero
Quali sono le migliori marche di frigoriferi?
Nell’acquisto dei grandi elettrodomestici conviene sempre affidarsi a brand conosciuti e dalla lunga esperienza nel settore come Miele e Liebherr, e in una fascia di prezzo leggermente più bassa Whirlpool, Samsung o LG: i grandi marchi sono infatti solitamente anche quelli più impegnati nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie sempre più all’avanguardia ed ecosostenibili, caratteristiche che si traducono per il consumatore in un risparmio in termini di consumi e di tempo. Inoltre, da non sottovalutare è l’importanza di avere a disposizione un servizio clienti al quale rivolgersi in caso sorgessero domande o se si verificassero guasti dell’apparecchio. Se invece siete amanti del design e cercate un frigorifero bello da vedere e allo stesso tempo efficiente e moderno, vi consigliamo di orientarvi verso Smeg: il design made in Italy ha un prezzo, ma le tecnologie integrate sono sicuramente all’avanguardia. In una fascia di prezzo più bassa consigliamo invece i modelli offerti da Hisense, Beko e Candy.
Quanto costa un frigorifero?
Un frigorifero è un oggetto che dura a lungo nel tempo, per cui può valere la pena optare per un investimento più alto in cambio di un apparecchio dalle prestazioni migliori. Anche in questo caso ribadiamo l’importanza di leggere l’etichetta energetica e di orientarsi verso modelli con una classe di efficienza superiore alla F, in quanto, come abbiamo ripetuto più volte, l’investimento si ripagherà nel tempo grazie ai consumi ridotti. Non è invece fondamentale scegliere un modello particolarmente accessoriato dal punto di vista delle funzioni, dotato magari di display o di connettività WiFi: queste tecnologie possono costare anche molto e non apportano sostanziali migliorie alla qualità dell’apparecchio. In generale, possiamo così dividere le fasce di prezzo dei frigoriferi:
- Fascia di prezzo bassa: dai 200 ai 500 € circa;
- Fascia di prezzo intermedia: dai 500 ai 1000 €;
- Fascia di prezzo alta: dai 1000 € a salire.
Quando cambiare il frigorifero?
Il ciclo di vita medio di un frigorifero moderno è di 15 anni: significa che un frigorifero nuovo acquistato oggi durerà minimo 10, massimo 20 anni.
Può non essere facile però capire se il proprio frigorifero abbia solo bisogno di manutenzione straordinaria, di una riparazione a costo accettabile o se sia ormai semplicemente troppo vecchio e vada dunque sostituito. Proponiamo allora un elenco di “sintomi” da tenere d’occhio: qualora si verificassero, dovremo cominciare a pensare ad un frigorifero nuovo.
- Eccesso di condensa: all’interno del frigo o addirittura all’esterno si formano pozze di condensa
- Cibo mal conservato: gli alimenti contenuti nel frigorifero si rovinano più in fretta del normale
- Età oltre i 10 anni: come detto, l’età tra i 10 e i 20 anni è quella critica per i frigoriferi
- Rumorosità aumentata: è opportuno chiamare un tecnico non appena si noti un innalzamento o cambiamento delle emissioni sonore del frigo
- Surriscaldamento del motore: come sopra, se il frigo emana più calore del normale è opportuno chiamare un tecnico
- Aumento dei consumi: attenzione anche a un apparentemente inspiegabile aumento dei consumi in bolletta
Il frigorifero: dove acquistarlo?
Per acquistare un nuovo frigorifero abbiamo a disposizione almeno due canali: le rivendite fisiche sul territorio oppure i negozi virtuali.
Nel primo caso ci si potrà rivolgere a scelta a negozi di più piccole dimensioni, oppure alle grandi catene di elettrodomestici: in entrambi i casi sarà comunque possibile concordare le modalità di consegna ed eventuale installazione del frigo.
Qualora si opti per l’acquisto online, si potrà scegliere o tra gli store virtuali delle stesse catene di elettrodomestici suddette, presso i quali è possibile ricevere lo stesso servizio di consegna ed installazione, oppure optare per i negozi virtuali “generalisti”, cioè quelli che vendono ogni genere di articolo.
Dove posizionare il frigorifero?
Il posizionamento del frigo non è una questione banale: più elevata è la temperatura ambientale, maggiore sforzo deve fare il compressore per mantenere costante la temperatura interna. Ne consegue molto intuitivamente che sia meglio non collocare il frigorifero in locali molto caldi (perché esposti direttamente al sole) e posizionarlo lontano da fonti di calore. Sono dunque sconsigliate tutte queste posizioni:
- Frigorifero vicino al termosifone
- Frigorifero vicino al forno
- Frigorifero vicino alla finestra
- Frigorifero vicino alla stufa
- Frigorifero vicino ai fornelli
- Frigorifero vicino al camino
Meglio dunque collocare il frigo in un angolo relativamente ombreggiato, o comunque non esposto costantemente alla luce solare, soprattutto d’estate.
Inoltre, è sempre opportuno non appoggiare la faccia posteriore del frigorifero al muro: deve venire lasciato uno spazio di almeno 10 cm per permettere un’adeguata aerazione del compressore, che altrimenti, di nuovo, finirebbe in sovraccarico.
Quando spegnere il frigorifero?
Tante famiglie italiane sono abituate a fare lunghe vacanze estive, durante le quali si assentano da casa anche per più di due settimane. Ha senso, dal punto di vista dei consumi, svuotare e spegnere il frigorifero prima di partire?
Se un tempo poteva essere la soluzione più conveniente, bisogna considerare che i frigoriferi moderni consumano poco rispetto al passato, soprattutto se hanno una classe energetica dalla E in poi. Inoltre, se è facile svuotare il frigo per gettar via gli alimenti deperibili prima di partire, lo stesso può non valere per il freezer, che invece può contenere alimenti che durano mesi o, nel peggiore dei casi, un accumulo di brina. Se così non fosse, procedete pure a svuotare e spegnere l’apparecchio, soprattutto se programmate di restare via molto a lungo. Ad ogni modo, un frigorifero dotato di funzione holiday o eco resta l’opzione più efficiente e meno drastica.
Qual è la temperatura ideale del frigo?
Il primo aspetto da tenere presente quando si parla di temperatura ideale del frigorifero è che non esiste una risposta unica. Ciascuna zona del frigo è infatti destinata ad una determinata tipologia di alimenti.I modelli di frigorifero più moderni dispongono di un termometro interno che mostra la temperatura precisa, di termostati separati per le varie zone e di un display situato nella parte esterna della porta che permette di modificare la temperatura senza bisogno di aprire il frigo.
Nei modelli meno recenti, invece, è spesso presente un solo termostato che si presenta come una rotella: in questi prodotti non sarà possibile conoscere la temperatura precisa ma sarà necessario regolarsi sulla base di livelli preimpostati.
Nei frigoriferi con il termometro interno l’impostazione della temperatura sarà più semplice: bisognerà soltanto tenere in considerazione le indicazioni relative alla temperatura ideale di conservazione dei vari alimenti sfruttando le varie zone termiche del prodotto. Nei modelli con termostato a livelli invece l’impostazione della temperatura potrebbe risultare leggermente più complessa. Ricordiamo però che nei manuali di istruzioni viene sempre fornita un’equivalenza tra livelli e gradi centigradi. Anche con questi prodotti quindi sarà possibile regolarsi in base alle temperature di conservazione dei diversi alimenti.
Temperature ideali e destinazione d’uso delle diverse zone termiche
Zona centrale
Con questo termine si intendono i ripiani posizionati nella parte centrale del frigo e sono esclusi dalla zona centrale i cassetti per verdure e per carne o pesce. La zona centrale del frigo è indicata per tutti quegli alimenti che necessitano di temperature mediamente fredde, come uova, latticini, salumi, dolci a base di creme e panna, verdure o cibi cotti e sughi. La temperatura ideale per questa zona è tra i 4 °C e i 5 °C. Se avete un frigorifero dotato di diversi termostati o di un termometro, regolare la temperatura seguendo queste indicazioni sarà decisamente semplice; se invece avete un modello con un solo termostato consigliamo di impostare la temperatura media.
Cassetto per carne e pesce
La carne e il pesce necessitano di una temperatura più bassa per essere conservati adeguatamente, tra 0 °C e 1 °C. Ricordiamo che per la corretta conservazione di questi alimenti sono necessari alcuni accorgimenti: il pesce dovrà sempre essere pulito e non potrà essere conservato per più di 1 giorno, la carne invece può durare fino a 3 giorni, specialmente se confezionata sottovuoto. Se il vostro cassetto per carne e pesce non dispone di un termostato autonomo non preoccupatevi poiché il funzionamento dell’apparecchio dovrebbe comunque garantire questo grado di freddo. Se invece il vostro frigo non ha un cassetto per la conservazione di questi alimenti, trovate la zona termica più fredda (potete aiutarvi con un termometro laser) e riponete lì questi cibi.
Cassetto per le verdure
Le verdure necessitano invece di una temperatura di conservazione più elevata, tra i 6 °C e i 7 °C. Anche nei frigoriferi più moderni sarà difficile trovare un termostato che regoli la temperatura di questa zona, però ricordiamo che tutti i frigoriferi, anche quelli con un solo termostato a livelli, prevedono zone termiche diverse. Basterà quindi impostare la temperatura generale ed automaticamente si creeranno zone con temperature diverse, adatte ai vari alimenti.
Balconcini laterali
I balconcini laterali sono adatti ad ospitare bottiglie (acqua, vino, birra o latte), burro ed altri alimenti che non necessitino temperature particolarmente basse. Queste parti infatti sono quelle meno fredde, poiché sono meno esposte all’azione refrigerante del motore. Se avete la necessità di raffreddare in fretta alcune bottiglie quindi consigliamo di riporle per qualche ora nella zona centrale del frigo.
Consigli per mantenere la temperatura ideale del frigo
Una volta impostata la temperatura ideale bisognerà fare attenzione che essa si mantenga costante. Per riuscirci consigliamo di seguire una serie di piccoli accorgimenti:
- Evitare di sovraccaricare il frigorifero: un frigo troppo pieno non consente la diffusione omogenea del freddo, con il risultato che il frigo risulterà nel complesso più caldo e ci sarà troppa differenza di temperatura tra le varie zone;
- Aprire le porte solo quando è necessario: l’apertura frequente della porta del frigo implica un innalzamento della temperatura interna, per cui è meglio evitare di aprire il frigo se non strettamente necessario. Ciò potrà aiutarvi anche a risparmiare energia elettrica;
- Evitare di mettere nel frigo alimenti ancora caldi: anche questo consiglio riguarda l’innalzamento della temperatura interna. Il calore emanato dai cibi contribuisce inoltre alla formazione della brina, una vera nemica per la capacità refrigerante del frigorifero;
- Modificare la temperatura in base alle stagioni: in estate l’escursione termica tra l’interno del frigorifero e l’ambiente esterno sarà più elevata, per questo viene consigliato di diminuire di circa 1 °C la temperatura interna. In inverno, al contrario, la differenza sarà più ridotta e in questo caso sarà possibile alzare la temperatura interna di 1 °C così da affaticare meno il motore del frigo.
Come pulire il frigorifero?
Per detergere l’interno del frigorifero è possibile utilizzare sia prodotti chimici sia sostanze naturali. Nel primo caso la pulizia risulterà più rapida e semplice, ma anche più costosa. Nel secondo caso invece sarà necessaria un po’ più di pazienza, ma il risultato sarà comunque ottimale ed il costo complessivo davvero ridotto. Ecco gli step da intraprendere:
- Svuotare completamente il frigo: per una pulizia profonda è necessario svuotare frigo e freezer completamente. Ciò significa che sarà necessario togliere gli alimenti, rimuovere i ripiani (se estraibili) e i balconcini contro porta. Questi componenti dovranno essere lavati separatamente, utilizzando sempre lo stesso procedimento;
- Preparare una soluzione a base di acqua e aceto: è meglio utilizzare acqua calda, ma non bollente. Il quantitativo di aceto rispetto all’acqua dovrebbe seguire la proporzione 1 a 3, quindi una parte di aceto per 3 parti di acqua (approssimativamente 3 cucchiai di aceto in un bicchiere di acqua). Se non volete utilizzare l’aceto per paura che l’odore rimanga sulle pareti del frigo, potete sostituirlo con il bicarbonato di sodio, seguendo sempre la stessa proporzione;
- Pulire le pareti interne: a questo punto basterà immergere un panno o una spugna per superfici (quelle sottili) nella soluzione a base di acqua e aceto e passarlo in modo accurato su tutta la superficie interna dell’elettrodomestico. Se sono presenti macchie incrostate provate ad ammorbidirle preventivamente usando qualche goccia di solo aceto;
- Lavare le guarnizioni: in presenza di guarnizioni removibili sarà necessario lavare anche queste con la stessa soluzione a base di acqua e aceto, per poi asciugarle accuratamente. Per un risultato ottimale consigliamo, una volta asciutte, di utilizzare del borotalco o dell’olio d’oliva per renderle isolanti;
- Asciugare l’interno: dopo il lavaggio è necessario asciugare accuratamente le pareti del frigo, evitando di lasciare residui di acqua. Se avete utilizzato il bicarbonato potrete asciugare direttamente, mentre se avete utilizzato l’aceto è meglio passare prima un panno imbevuto di sola acqua e poi asciugare;
- Eliminare gli odori: se i cattivi odori persistono, preparate una soluzione a base di acqua e succo di limone, (basterà qualche goccia in una tazza d’acqua). Trasferite la soluzione in un flacone dotato di beccuccio spray e spruzzatela all’interno del frigo. Procedete asciugando nuovamente le pareti;
- Lavare cassetti, ripiani e balconcini: dopo aver igienizzato l’interno del frigorifero potrete procedere alla pulizia dei componenti removibili. Se sono di piccole dimensioni potrete direttamente immergerli in una ciotola o in una bacinella contenente la soluzione di acqua e aceto (o bicarbonato), altrimenti puliteli come fatto con le pareti del frigo.
Pulire il frigo con detergenti
Il frigorifero può essere pulito anche con sostanze chimiche. In commercio è possibile trovare dei prodotti appositi, solitamente spray, che dovranno soltanto essere spruzzati e risciacquati.
In alternativa potete usare una soluzione a base di acqua e sapone dei piatti, ma prestate attenzione alla quantità.
Bisogna infatti evitare che si formi una soluzione troppo densa e schiumosa che risulterebbe troppo difficile da risciacquare. Basterà qualche goccia del classico sapone gel in una tazza di acqua.
La fase di risciacquo dovrà essere effettuata in modo molto accurato, per evitare che residui di detergente entrino a contatto con i cibi che inserirete nel frigorifero pulito. Fate quindi particolare attenzione agli angoli e alla parte superiore del frigo.
Perché il frigorifero fa ghiaccio?
Nei frigoriferi statici o ventilati (insomma in tutti i modelli che non siano no frost) è del tutto naturale che, col tempo, si formi un accumulo di ghiaccio sulla parete posteriore del vano frigo. Questa è infatti la parte più fredda del frigo, e le molecole di vapore acqueo contenute nell’aria a contatto con essa si solidificano.
Il vapore acqueo entra nel frigo sia ogni volta che apriamo l’anta e lasciamo entrare una parte di aria a temperatura ambiente, più umida rispetto a quella interna, sia ogni volta che introduciamo alimenti a temperatura ambiente (o caldi, cosa che comunque non dovremmo mai fare).
Per permettere al frigorifero di continuare a funzionare bene sarà opportuno sbrinarlo un paio di volte l’anno, anche in considerazione della quantità di ghiaccio che si accumulerà.
Perché il frigorifero perde acqua?
In tanti casi, la parete posteriore del vano frigo non è così fredda da provocare la formazione di ghiaccio: in questi casi si nota piuttosto su di essa la formazione di goccioline di condensa, e noterete sul fondo della parete un piccolo foro di spurgo per il convogliamento dell’acqua così formatasi.
Se il frigorifero forma ai suoi piedi una pozza d’acqua, vuol dire che c’è qualche problema con il sistema di spurgo della condensa. Niente panico: non è detto si tratti di un guasto grave, spesso si tratta di un semplice intasamento che possiamo risolvere anche da soli.
Le due ragioni più banali perché il frigorifero faccia condensa sono:
- Intasamento del condotto di spurgo
- Cattivo livellamento del frigorifero
Basterà dunque verificare che il foro di scolo all’interno del frigo sia sgombro da rifiuti e che il frigo stesso sia perfettamente in bolla.
Se il problema dovesse persistere anche dopo queste due banali verifiche, allora sarà opportuno rivolgersi ad un tecnico manutentore.
Perché il frigorifero non raffredda bene?
Se il frigorifero non raffredda più o raffredda molto meno del normale, c’è sicuramente un problema che necessita di una soluzione. Anche in questo caso, non è scontato che si tratti di un guasto grave: possiamo fare alcune verifiche in autonomia e decidere in base agli esiti se è il caso di rivolgerci ad un riparatore. Queste sono le possibili cause di una diminuita capacità refrigerante:
- Guarnizione troppo sporca o rovinata
- Malfunzionamento del termostato
- Guasto della resistenza
- Guasto della scheda elettronica
Almeno le prime due di queste cause possono essere verificate di persona: l’esame visivo della guarnizione ci farà capire se è opportuno cambiarla o se non basti piuttosto una buona pulizia. Allo stesso modo possiamo verificare il funzionamento del termostato provando a modificarne le impostazioni e facendo caso se la temperatura interna al frigo effettivamente cambi.
Per verificare il buon funzionamento della resistenza serve invece un tester da elettricista, che non tutti abbiamo in casa. Infine, per la scheda elettronica bisogna smontare la scheda stessa, e anche in questo caso l’operazione può essere complessa.
Perché il frigorifero fa rumore?
Dobbiamo dire subito che, come tutti gli elettrodomestici dotati di compressore, un certo livello di rumorosità del frigorifero è del tutto normale. Se però abbiamo notato un cambiamento, nel senso di un accresciuto livello di rumore emesso dal nostro frigo, allora potrebbe darsi che ci sia qualche problema.
Se il nostro frigorifero ha ormai qualche annetto, un accresciuto livello di rumore è molto spesso indice di un cattivo funzionamento del compressore. È però vero che può bastare anche un cattivo livellamento a creare rumori inconsueti, per cui, prima di disperarsi e prepararsi al peggio (costosa sostituzione del compressore o acquisto di un frigo nuovo), può valere la pena di verificare semplicemente che il frigo sia in bolla.
Dove far aggiustare il frigorifero?
Se l’apparecchio ha un problema di non facile risoluzione, allora chi ripara il frigorifero? Per la riparazione del frigo è necessario rivolgersi ad un tecnico specializzato: basta una telefonata al servizio clienti del produttore per farsi dire chi è il riparatore autorizzato più vicino.
Dove vendere il frigorifero usato?
Chi volesse vendere il proprio frigorifero usato ma ancora in buone condizioni avrebbe a disposizione diversi canali. Uno molto semplice e popolare è sicuramente quello degli annunci online, pensati per facilitare la vendita tra privati. Un annuncio dettagliato e corredato di foto dello stato effettivo del frigo riscontrerà sicuramente successo, ma bisogna stare molto attenti ai tentativi di truffa che purtroppo spesso infestano questo tipo di piattaforme: rifiutate di interagire con chiunque vi chieda, a qualunque titolo, un anticipo di denaro (ad esempio per il trasporto del frigo ecc.).
In alternativa, ci si può rivolgere a negozi specializzati in acquisto, vendita e ricondizionamento dei grandi elettrodomestici.
Dove buttare il frigorifero?
Tutti gli elettrodomestici, ed in particolare quelli di grandi dimensioni come i frigoriferi, devono essere smaltiti in determinati modi, pena multe anche molto salate. Questo da un lato serve a combattere l’inquinamento, dato che spesso i grandi elettrodomestici contengono liquidi (come il refrigerante, nel caso dei frigoriferi) e metalli molto inquinanti, sia a favorire il riciclo delle materie prime impiegate nella loro produzione.
I canali attraverso cui smaltire il vecchio frigorifero sono sostanzialmente due:
- Isole ecologiche
- Negozi di grandi elettrodomestici
Il ritiro del frigorifero vecchio è gratuito in entrambi i casi. Spesso per il trasporto dell’apparecchio ci si deve organizzare autonomamente, ma consigliamo di verificare anche presso il proprio comune se sia disponibile un servizio di prelievo gratuito dei rifiuti ingombranti.
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Cerchiamo un frigo combinato da 70cm con classe A+++, no frost, T o SN-T, e ci convince il SIEMENS KG49NXX4A , suggerisci di meglio sotto i 1000€?
Il Siemens iQ300 KG49NXX4A è in effetti una scelta eccellente, difficile fare di meglio.
Vorrei acquistare un frigorifero , ma non riesco a decidere . Mi piacerebbe un side by side a 4 Porte con il reparto zero gradi per la carne .
Se il budget non è un problema ti consigliamo di dare un’occhiata al Samsung RF56M9540SR.
Buongiorno, chiedo: perchè i venditori/produttori insistono parecchio sull’estensione della garanzia? Sarà perchè sono a conoscenza dell’obsalescenza?
In generale l’estensione della garanzia è una tutela per il consumatore: in questo modo (anche se il problema al prodotto dovesse essere dovuto all’obsolescenza) non sarà necessario spendere cifre aggiuntive per ripararlo.
Salve, devo cambiare il mio frigorifero altezza massima 145 cm, avete una classifica dei migliori?
Nella nostra tabella comparativa trovi i 5 modelli che consigliamo, cliccando sull’elenco dei prodotti puoi ordinare in base al voto che abbiamo assegnato ad ogni prodotto.
vi chiedo perchè manca nella lista la marca liebherr grazie
non abbiamo ancora avuto occasione di recensire prodotti di questo brand.
buongiorno, sto cercando un frigo combinato; mi è stato consigliato Liebherr CPel 4813 volevo sapere se conviene avendo un prezzo alto grazie
Non abbiamo ancora avuto l’opportunità di recensire il prodotto da te indicato.
Qual è il miglio frigo da incasso? Devo sostituirlo e le misure devono essere h 177 p 55 l 54 sono disposta a spendere massimo 800,00€ grazie
I modelli da noi recensiti sono a libera installazione; potrebbero anche essere incassati in una nicchia ma è necessario fare attenzione alle dimensioni.
siamo in 3, vorrei un consiglio sulla marca, quale è il miglior motore inverter?caratterstiche dispenser acqua ghiaccio e tritato, no plumbed meglio?
Samsung, LG, Bosch, Whirpool e AEG sono i quattro marchi leader del mercato; i loro prodotti hanno tecnologie e caratteristiche decisamente innovative.
Salve siamo una coppia. Abbiamo bisogno di un consiglio su un frigorifero doppia porta (porte invertibili) e due motorini per frigo e congelatore.
date le tue esigenze ti consigliamo di dare uno sguardo alla nostra recensione del Samsung RT38K5535S9
Buongiorno cerco frigo combinato freestandig silenzioso per loft con soppalco (sopra letto) pavimento in parquet Budget 300/600 Consigliate no Frost?
Si è preferibile scegliere un modello no frost.