Come scegliere la lavastoviglie
La lavastoviglie è entrata da anni nelle nostre cucine e per molti di noi è ormai un elettrodomestico assolutamente irrinunciabile, soprattutto per chi cucina per diverse persone, più volte al giorno. La lavastoviglie, infatti, velocizza moltissimo le operazioni di pulizia e riordino della cucina, facendo risparmiare tanta fatica e regalando tempo in più per dedicarsi ad altre cose. Vale quindi senz’altro la pena di capire come scegliere una lavastoviglie perfettamente rispondente ai propri bisogni, in base soprattutto alla composizione del nucleo famigliare, alla quantità di stoviglie che si usano e al tipo di sporco che si produce. Questo è particolarmente importante se pensiamo alla grande variabilità del prezzo di una lavastoviglie: dalle poche centinaia di Euro ad oltre 1.000, vale la pena capire da cosa dipenda un divario così grande e se sia per voi opportuno spendere di più o di meno.
Lavastoviglie vs. lavaggio a mano
Si sente spesso ripetere che il lavaggio in lavastoviglie sia più economico e più ecologico rispetto al lavaggio a mano. In linea di principio questo è vero: per lavare a mano le stoviglie utilizzate nella produzione e consumo di un pasto per una famiglia di quattro persone vengono utilizzati in media tra i 20 e i 60 l di acqua calda, mentre un lavaggio standard di una lavatrice a pieno carico (che in media carica anche più stoviglie) può consumare anche solo 8 l di acqua.L’uso della lavastoviglie è dunque senz’altro vantaggioso per le famiglie e per gli appartamenti condivisi, ma il discorso può cambiare soprattutto per i single: questi, soprattutto se, come spesso accade, prendono l’abitudine di cucinare poco e mangiare spesso fuori casa, non traggono un beneficio economico significativo dall’uso della lavastoviglie.
Lavastoviglie: come funziona
Il funzionamento della lavastoviglie non è complicato. La macchina preleva acqua dall’impianto idrico e la riscalda alla temperatura richiesta dal programma in uso (alcuni modelli possono prelevare direttamente acqua calda dall’impianto). Attraverso i due bracci diffusori ed eventuali altri ugelli laterali, l’acqua pressurizzata va a colpire le stoviglie. Al momento opportuno (dopo il prelavaggio o immediatamente, a seconda del programma) lo sportello del detergente si apre e riversa nella macchina il suo contenuto. Il lavorìo dei diffusori continua, cospargendo le stoviglie di sapone e poi risciacquandole.
A seconda del programma può essere prevista anche una fase di asciugatura delle stoviglie, che può avvenire sfruttando diversi principi fisici e tecnici, come vedremo meglio più avanti.
Lavastoviglie pro e contro
Già da questa piccola premessa dovrebbero emergere quali siano i principali vantaggi e svantaggi legati all’uso di una lavastoviglie. Nel prosieguo della trattazione questi diverranno ancora più chiari, ma offriamo qui un breve riassunto dei pro e contro per aiutarvi a decidere se sia per voi opportuno acquistare questa macchina.
Vantaggi | Svantaggi |
---|---|
Risparmio tempo e fatica | Poco indicata per single |
Risparmio acqua | Richiede spazio in cucina |
Risparmio elettricità | Costo iniziale |
Meno inquinamento da fosfati | Non può lavare tutte le stoviglie |
Lava più stoviglie per carico |
Fatta questa necessaria introduzione, vediamo allora quali sono gli aspetti più importanti da considerare per decidere quale lavastoviglie comprare.
1. Capacità
Quando si sceglie una nuova lavastoviglie il primo fattore da verificare è la sua capacità, che deve essere commisurata al proprio fabbisogno o alla frequenza con cui si utilizzerà questo elettrodomestico. Potete determinare facilmente il vostro fabbisogno quotidiano (o settimanale) semplicemente calcolando quanti coperti avrete necessità di lavare ogni giorno oppure ogni settimana: una lavastoviglie da 12 coperti, ad esempio, può essere adeguata ad un uso quotidiano da parte di un nucleo di quattro persone che facciano tre pasti in casa (colazione, pranzo e cena), ma può essere adatta anche ad una coppia che mangi a casa soltanto a cena e voglia usare la lavastoviglie solo una volta ogni 2-3 giorni.
Tenendo presente quanto abbiamo appena detto, indicativamente la capacità commisurata al numero di persone è come segue:
N° persone | Coperti | Larghezza |
---|---|---|
1 | 9-10 | 45 cm |
2 | 9-10 | 45 cm |
4 | 12-14 | 60 cm |
6 | 15-16 | 60 cm |
Lavastoviglie standard, slim e compatte
Indicativamente, una lavastoviglie di dimensioni standard può avere una capacità che va da un minimo di 12 a un massimo di 16 coperti: si tratta di una variabilità significativa se consideriamo che le dimensioni esterne della macchina sono sostanzialmente sempre le stesse, con una larghezza di 60 cm, un’altezza di 85 cm e una profondità di 60 cm.
Le lavastoviglie cosiddette slim, cioè “magre”, differiscono da quelle standard per la larghezza di soli 45 cm. La capacità di carico, come già visto, è di conseguenza inferiore e può andare dai 9 ai 10 coperti. Tanto nel caso delle lavastoviglie slim quanto di quelle standard, a decretare la maggiore o minore capacità di carico è il numero e tipo di cestelli presenti all’interno.
Negli ultimi anni ha poi cominciato a diffondersi una ulteriore tipologia di lavastoviglie compatta: a cestello singolo, larga 60 o 45 cm, ma alta solamente 60, può caricare tra i 6 e i massimo 8 coperti. Si tratta, com’è evidente, di macchine destinate ad un uso davvero occasionale, senza pretesa di soddisfare le esigenze di più di una persona.
Lavastoviglie a due cestelli
Nelle lavastoviglie slim o standard a due cestelli, che appartengono a una generazione precedente, ma che sono ancora oggi molto diffuse, i cestelli a disposizione per il carico sono per l’appunto due e solitamente in quello inferiore è collocato un cestino estraibile destinato ad accogliere le posate. La capacità di carico di questo tipo di lavastoviglie è di solito un po’ ridotta e si aggira intorno ai 12 o 13 coperti nelle macchine standard e si ferma a 9 per le slim, proprio perché la presenza del cestino per le posate occupa dello spazio nel cestello inferiore che quindi non è disponibile per caricare piatti o pentole.
Lavastoviglie a tre cestelli
Molti dei modelli più recenti o di fascia medio-alta hanno invece tre cestelli: in aggiunta ai classici due per il carico di pentole e piatti, il terzo cestello è situato nella parte alta della lavastoviglie ed è destinato ad accogliere posate e utensili da cucina.Nel cestello inferiore non si trova quindi il cestino per le posate, con la conseguenza che lo spazio così “guadagnato” permette un aumento della capacità di carico. Le lavastoviglie standard con tre cestelli hanno infatti una capacità di 14 coperti o più, mentre quelle slim caricano fino a 10 coperti.
2. Consumi
Un secondo fattore molto importante da valutare è quello concernente i consumi della lavastoviglie. La normativa europea vigente rende molto facile al consumatore farsi un’idea di quali siano i consumi effettivi di una lavastoviglie, dato che per questo elettrodomestico vige l’obbligo di etichettatura energetica. L’etichetta energetica offre in un sol colpo d’occhio una serie di informazioni riguardanti i consumi energetici e idrici della macchina, oltre ad altre informazioni sulle prestazioni che vedremo più avanti.
Consumi elettrici
Il consumo energetico di una lavastoviglie è un tema caro a molti, poiché consumi più contenuti consentono un risparmio economico in bolletta e permettono di ridurre il proprio impatto ambientale. Le classi di efficienza energetica indicate in etichetta vanno da G (classe più bassa) ad A (classe più alta).
Viene indicato anche il consumo medio, calcolato sulla media dei consumi registrati ogni 100 lavaggi “Eco”.Se volete farvi un’idea dei costi effettivi connessi ai consumi energetici, potete fare un semplice calcolo: individuate sulla vostra bolletta della luce il costo del kWh applicato dal vostro fornitore (fate attenzione anche al riferimento per fasce orarie e scegliete quella che utilizzate più spesso) e moltiplicatelo poi per i kWh ogni 100 lavaggi indicati in etichetta energetica. Se ad esempio un kWh vi costasse 0,5 € e la vostra lavastoviglie consumasse mediamente 84 kWh ogni 100 lavaggi, calcolerete: 0,5 x 84 = 42 €. Se voleste dettagliare ulteriormente il costo, potreste dividere per cento e ricavare il costo medio del singolo lavaggio (“Eco”, lo ricordiamo): 42 : 100 = 0,42 €.
Consumi idrici
L’acqua consumata dall’uso della lavastoviglie è tanto importante quanto la classe di efficienza energetica, per gli stessi motivi di risparmio sui costi dell’acqua e di utilizzo oculato delle risorse naturali. Anche in questo campo le innovazioni tecnologiche sono andate sempre più nella direzione del minore utilizzo di risorse possibile, e i consumi di acqua per singolo lavaggio si sono praticamente dimezzati negli ultimi anni. Vi basti pensare che le lavastoviglie di pochi anni orsono utilizzavano in media 15 l d’acqua per un lavaggio completo, mentre le macchine più recenti riescono ad utilizzarne meno di 10.Sull’etichetta energetica troverete indicato il consumo idrico per lavaggio (il programma di riferimento è sempre quello “Eco”). Le lavastoviglie a minor consumo idrico scendono addirittura al di sotto dei 9 l per lavaggio, mentre quelle ad oggi più dispendiose dal punto di vista idrico consumano circa 12 l per ciclo.
3. Prestazioni
Volendo comprare una lavastoviglie, una ovvia preoccupazione è quella di acquistare una macchina che lavi bene i piatti: su questo punto possiamo rassicurarvi senza riserve. Le lavastoviglie attuali, complice anche una normativa europea che ha stabilito elevati standard di qualità per questo tipo di elettrodomestico, sono tutte perfettamente efficienti dal punto di vista della pulizia. È per questo che in etichetta energetica non trovate indicata una fascia di efficienza di lavaggio, ma altri parametri apparentemente “secondari” legati alle prestazioni del prodotto. L’uso della lavastoviglie deve essere chiaramente mirato per ottenere sempre buoni risultati: se da una parte non è necessario utilizzare un ciclo di lavaggio completo per i piatti poco sporchi, per le stoviglie molto incrostate la scelta deve ricadere sui cicli di lavaggio più intensi.Le informazioni fornite dall’etichetta energetica circa le prestazioni riguardano dunque la durata del ciclo di lavaggio “Eco” e la rumorosità della macchina.
Durata del ciclo “Eco”
Conoscere la durata del ciclo di lavaggio a risparmio energetico può essere utile per diversi motivi. Ad esempio, se si vuole azionare la lavastoviglie solo durante le fasce orarie a tariffa ridotta, normalmente quelle serali e notturne, sapere quanto duri il lavaggio vi darà un’idea dell’ora a cui la lavastoviglie smetterà di rumoreggiare. Questo può essere rilevante per chi ha il sonno leggero o vuole ridurre al minimo il disturbo per i propri vicini.Va detto che le lavastoviglie attuali non presentano una grande variabilità in termini di durata del ciclo ecologico, con tempistiche che vanno mediamente dalle 3 alle 4 ore. Naturalmente, come avremo modo di vedere tra poco, sono disponibili programmi più brevi, più intensi e più dispendiosi.
Rumorosità
Sull’etichetta energetica si trova specificato anche il livello di rumorosità rilevato durante l’esecuzione di un ciclo di lavaggio “Eco”. Bisogna premettere che i test vengono effettuati in un ambiente “di laboratorio”, in cui il riverbero e la fonoassorbenza sono molto diversi da un ambiente domestico. Per questo, ai fini di contenere i rumori, è più importante considerare l’ambiente in cui installerete la lavastoviglie: le sue dimensioni, il tipo di pavimento o di tappeto presente, l’arredo ecc.
In generale, le lavastoviglie attuali sono piuttosto silenziose e indicativamente i valori che troverete sulle etichette energetiche andranno dai 40 ai 55 dB. Alcuni modelli di fascia medio-alta, poi, offrono un programma “silenzioso” o “notturno” a ridotte emissioni sonore, così da non disturbare neanche nelle ore di riposo.Per aiutarvi a capire se la vostra lavastoviglie sia più o meno silenziosa, l’etichetta energetica indica anche la fascia di efficienza acustica: su una scala che va da A a D potrete capire se i dB indicati siano da considerarsi tanti o pochi.
A proposito di asciugatura
Vale la pena di ricordare che vi sono sistemi di asciugatura diversi, tutti con i loro pro e contro dal punto di vista della durata dei programmi e del consumo energetico.
I moderni metodi di asciugatura si basano perlopiù sull’evaporazione naturale: l’ultimo risciacquo viene effettuato con acqua ad alta temperatura in modo da scaldare bene le stoviglie, così che il calore da queste trattenuto faccia evaporare il velo d’acqua residua al termine del risciacquo.Quello che può cambiare da modello a modello è il modo in cui il vapore così generato viene raccolto o smaltito: vediamo i metodi più comuni.
- Condensazione naturale: il vapore caldo si deposita sulle pareti d’acciaio freddo della lavastoviglie, senza ricadere sui piatti ormai asciutti;
- Ventilazione: in alcune lavastoviglie l’evaporazione naturale è accelerata dall’attivazione di una ventola;
- Scambiatore di calore o condensatore: favoriscono il depositarsi del vapore sulle pareti o in una tanica di raccolta (a volte l’acqua viene poi riutilizzata);
- Scarico esterno: apertura automatica della porta per scaricare all’esterno il vapore. Una ventola ausiliaria può indirizzare il vapore in modo da non rovinare i mobili adiacenti.
Vi capiterà poi di trovare alcuni modelli “con zeolite”: in questi casi la macchina si serve di un minerale (la zeolite, appunto) per velocizzare l’asciugatura e risparmiare energia. Durante il ciclo di lavaggio la zeolite accumula infatti calore, che viene poi rilasciato e soffiato nella macchina durante l’asciugatura, che risulta così molto veloce e a basso consumo energetico.
In generale, i metodi di asciugatura che non prevedono l’attivazione di parti elettriche, come ventole o condensatori, permettono un maggiore risparmio energetico e le macchine dotate di questi sistemi asciuganti si trovano di solito in fasce di efficienza energetica molto alte. Al contrario, l’uso di ventole o condensatori accelera la fase di asciugatura, ma comporta un maggiore dispendio energetico.
4. Programmi e funzioni
Naturalmente non bisogna trascurare quali possibilità di lavaggio una lavastoviglie offra, ovvero di quali e quanti programmi e funzioni disponga. Normalmente una lavastoviglie non ha più di 8-9 programmi e i modelli più semplici si fermano a soli 5.
Lavastoviglie: quale programma usare
I programmi che più comunemente si trovano su una lavastoviglie sono:
- Programma completo: programma “standard” ad alta temperatura, comprensivo di prelavaggio e asciugatura, adatto a lavare a fondo anche le stoviglie molto sporche;
- Programma quotidiano: ciclo per piatti mediamente sporchi, di solito senza prelavaggio e decisamente più breve del ciclo completo;
- Programma cristalli: ciclo di lavaggio per lavare ed asciugare senza aloni i bicchieri e altre stoviglie in vetro o cristallo;
- Programma breve: adatto a stoviglie poco sporche, dura meno di un’ora e spesso non include l’asciugatura;
- Programma “Eco”: ciclo di lavaggio per stoviglie mediamente sporche, effettuato a temperature più blande e con minor dispendio di acqua;
- Programma silenzioso: lavaggio idoneo a piatti mediamente sporchi, si serve di un getto d’acqua meno potente per ridurre al minimo il rumore;
- Programma prelavaggio: si può anteporre agli altri cicli per pretrattare stoviglie particolarmente sporche.
Vi sono poi altri programmi meno comuni, quali il ciclo delicato per dare una veloce pulita alle stoviglie rimaste a lungo inutilizzate, oppure programmi speciali a vapore particolarmente efficaci per il trattamento delle incrostazioni, oppure ancora vi sono lavastoviglie con sensori del carico e dello sporco capaci di impostare da sole il ciclo di lavaggio ideale per le condizioni rilevate. L’elenco potrebbe proseguire ancora: ogni marca offre le proprie varianti sui programmi e vale la pena riflettere sulle proprie necessità per scegliere una macchina che abbia tutti i programmi che possano effettivamente servire.
Opzioni di lavaggio
Lo stesso discorso vale per le ulteriori funzioni e opzioni di lavaggio. Il ventaglio di modifiche che è possibile attivare per ogni lavaggio è variabile, e molto in generale si può affermare che è tanto più ampio quanto più sofisticata (e quindi costosa) è la lavastoviglie. Bisogna comunque precisare che gli ultimi sviluppi nell’automazione stanno portando a una progressiva semplificazione dell’uso della lavastoviglie: i sensori cui accennavamo poco fa permettono alla macchina di regolarsi da sola, con un intervento ridotto dell’utilizzatore.Queste sono alcune delle funzioni che più facilmente troverete su una lavastoviglie moderna:
- Mezzo carico: questa opzione regola durata e consumo idrico, riducendoli quando il carico è solo parziale;
- Risparmio tempo: accorcia i tempi di un programma senza penalizzarne i risultati;
- Funzione igienizzante: aggiunge una lunga fase ad alte temperature, è ideale per igienizzare a fondo (ad esempio i biberon);
- Risparmio energetico: ottimizza il consumo elettrico e idrico del ciclo di lavaggio, ma comporta un allungamento dei tempi;
- Doppia zona: permette di gestire diversamente i cestelli, ad esempio intensificando il lavaggio su quello più carico di stoviglie particolarmente sporche;
- Asciugatura brillante: include nel lavaggio un ciclo di asciugatura “lucidante”;
- Avvio ritardato: permette di programmare l’avvio del ciclo di lavaggio all’orario desiderato;
Anche in questo caso i diversi produttori offrono varie altre funzioni. In alcuni casi, i modelli più avanzati integrano anche tecnologie wireless che permettono di controllare, monitorare ed effettuare la diagnostica della lavastoviglie tramite il proprio smartphone, anche quando si è fuori casa.
Le domande più frequenti sulla lavastoviglie
Quali sono le migliori marche di lavastoviglie?
La marca di una lavastoviglie merita considerazione, in particolare se avete bisogni piuttosto sofisticati o volete avere una macchina garantita più di due anni. Le migliori marche di lavastoviglie, quali Bosch, Siemens e Miele, sono quelle che più si impegnano nella ricerca e nel continuo raffinamento dei loro prodotti, e normalmente sono le prime ad offrire modelli dai minori consumi e con le tecnologie più avanzate. Il rovescio della medaglia, come è lecito aspettarsi, è che normalmente i prodotti di questi brand sono più costosi rispetto alle macchine meno tecnologiche offerte dai marchi minori, come Beko, Whirlpool, Indesit o Candy.
Quanto costa una lavastoviglie?
Non vi sorprenderà a questo punto che il prezzo di una lavastoviglie salga di pari passo al suo livello di sofisticazione tecnologica.
Il prezzo per una lavastoviglie dalle dimensioni standard può infatti andare da 250 € circa fino a oltre 1.800 €: quello che cambia al salire del prezzo è la maggiore capacità di carico, il minore consumo energetico e idrico, la presenza di funzioni sofisticate e, in generale, un maggiore livello di automazione del funzionamento.
Indicativamente, sono queste le fasce di prezzo che potete trovare sul mercato e le caratteristiche generiche che corrispondono a ognuna:
- Fascia di prezzo bassa: < 420 €, 12-14 coperti, classe energetica D-F, 13-9,5 l/lavaggio, 5-7 programmi;
- Fascia di prezzo media: 500-800 €, 12-15 coperti, classe energetica E-C, 12-8,5 l/lavaggio, 8 programmi incluso ciclo automatico;
- Fascia di prezzo alta: > 800 €, 14-16 coperti, classe energetica D-A, 9,5-8,5 l/lavaggio, fino a 9 programmi incluso ciclo automatico, app mobile.
Dove comprare la lavastoviglie?
Per comprare una nuova lavastoviglie avete diverse possibilità a disposizione. Innanzitutto, se state acquistando una nuova cucina, il mobiliere vostro fornitore vi suggerirà una selezione di elettrodomestici a corredo: questa opzione è molto comoda poiché riceverete gli elettrodomestici insieme alla cucina e verranno installati congiuntamente al montaggio, ma di solito li pagherete qualcosa in più rispetto alle altre possibilità.
In alternativa, potete andare in un negozio di elettrodomestici e scegliere autonomamente la lavastoviglie di vostra preferenza: potrete così scegliere un modello maggiormente rispondente alle vostre necessità oggettive, pagare un prezzo inferiore rispetto all’acquisto dal mobiliere e richiedere al negozio, se desiderate, l’installazione a casa della macchina.
L’opzione più economica è però il più delle volte l’acquisto online: questo vi dà accesso ad una selezione molto maggiore di modelli e a prezzi quasi sempre inferiori a quelli dei negozi. Vero, dovrete provvedere da soli all’installazione e, in molti casi, anche a trasportare la macchina dal piano strada al vostro appartamento.
Dove e come installare la lavastoviglie?
La lavastoviglie va posizionata per forza di cose in prossimità di un rubinetto e di uno scarico dell’acqua, dunque nel locale cucina e non troppo distante da questi due elementi. Vediamo le possibilità e le eventuali controindicazioni:
- Lavastoviglie vicino al lavello: è la collocazione ideale, quella in cui il collegamento al rubinetto e allo scarico sono più brevi;
- Lavastoviglie vicino al forno: nessuna controindicazione legata al calore del forno, ma è bene considerare la praticità di questa soluzione;
- Lavastoviglie vicino al frigo: nessuna controindicazione;
- Lavastoviglie vicino al termosifone: nessuna controindicazione;
- Lavastoviglie vicino al muro: nessuna controindicazione, tenete però presente che potreste sporcare il muro caricando i piatti sporchi.
Chi installa la lavastoviglie?
I collegamenti di una lavastoviglie non sono particolarmente difficili da fare, anzi l’operazione è molto semplice soprattutto perché nelle moderne abitazioni si trovano già tutti gli attacchi predisposti, sia quelli per il carico, sia quelli per lo scarico dell’acqua.
Se però preferite lasciare l’onere dell’installazione a mani esperte potete rivolgervi al vostro idraulico di fiducia.
Dove si mettono detersivo, sale e brillantante?
In una lavastoviglie c’è uno scomparto apposito per i detersivi, il sale e il brillantante. In particolare:
- Il detersivo va nella vaschetta integrata nel portellone;
- Il brillantante va nella vaschetta adiacente, sempre integrata nel portellone;
- Il sale va nel serbatoio sul fondo della vasca.
Tutti i dettagli su come caricare la macchina con tutti e tre questi additivi fondamentali li trovate nella nostra guida all’uso di detersivo, sale e brillantante.
Come si carica la lavastoviglie?
In breve, possiamo dire che le stoviglie vanno così caricate nella lavastoviglie:
- Piatti, pentole e pirofile nel cestello inferiore;
- Tazze, bicchieri e ciotole nel cestello superiore;
- Posate nell’apposito cestino o nel terzo cestello, a seconda del modello.
Non tutte le stoviglie sono però idonee al lavaggio in lavastoviglie: maggiori dettagli a questo proposito nel nostro approfondimento su come caricare la lavastoviglie.
Quando aprire la lavastoviglie?
A seconda del metodo di asciugatura impiegato dalla lavastoviglie e del programma selezionato potrebbe non essere chiaro quando divenga possibile aprire la lavastoviglie.
La maggior parte delle macchine, va detto, emettono un segnale acustico a fine ciclo o hanno un “conto alla rovescia” che aiutano a capire se i piatti sono pronti. In generale possiamo dire che, se si sceglie un programma di lavaggio comprensivo di asciugatura, la macchina potrebbe rimanere apparentemente inattiva per lungo tempo mentre all’interno si realizza l’asciugatura. Aprire la lavastoviglie mentre questa è ancora in corso comporta trovare le stoviglie ancora bagnate.
Come si pulisce la lavastoviglie?
Mantenere la lavastoviglie in buono stato è decisamente semplice, basta ricordarsi di effettuare periodicamente le seguenti operazioni:
- Pulizia del filtro;
- Pulizia della vasca;
- Pulizia di pareti e cestello (solo se necessaria).
Per capire come fare ciascuno di questi step vi consigliamo la lettura della nostra guida alla pulizia della lavastoviglie.
Perché la lavastoviglie funziona male?
In molti casi, il malfunzionamento della lavastoviglie può essere risolto con piccoli interventi e senza chiamare un tecnico. In molti casi, è sufficiente verificare la corretta chiusura del portellone o l’assenza di blocchi nel tubo di carico o scarico dell’acqua. In parecchi casi il colpevole è il calcare, e basta allora pulire regolarmente la macchina per scongiurare tutta una serie di problemi. Potete trovare tutte le soluzioni semplici ai problemi più comuni nella nostra guida alla risoluzione dei guasti della lavastoviglie.
Dove buttare la lavastoviglie?
Lo smaltimento di una lavastoviglie ormai vecchia o irreparabile deve seguire un iter ben preciso, dato che questo tipo di grandi rifiuti possono essere molto inquinanti se abbandonati nell’ambiente e non possono venire ritirati dai normali servizi di raccolta poiché questi non sono attrezzati per il trattamento di questo tipo di rifiuto.
I grandi elettrodomestici dismessi devono tassativamente venire conferiti presso un centro di raccolta apposito, le cosiddette “isole ecologiche”: queste sono ormai molto diffuse sul territorio italiano, si trovano infatti in tutte le città e i paesi, anche di dimensioni medio-piccole. Potete comodamente cercare online il centro di raccolta più vicino a voi consultando la pagina ufficiale dei Centri di Raccolta RAEE. In alternativa, potete informarvi presso il vostro Comune e capire se è attivo un servizio di raccolta a domicilio su appuntamento.
Quali sono le migliori lavastoviglie del 2023?
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lavastoviglie bosch si rompono dopo meno di 3 anni? Scheda= € 200 (pagate); pompa di calore € 300..Non la riparo più. Ne ho comprata un’altra.
vorrei una lavastoviglie di fascia media, efficiente e silenziosa, con tasto pausa x aggiungere stoviglie durante il lavaggio. solo ariston?
Ariston sicuramente è un brand che garantisce efficienza e qualità, ti consigliamo di valutare anche i modelli Bosch che trovi nella nostra tabella comparativa.
Buongiorno.
Il modello Bosh SMS68MI04E È possibile usarla come sottopiano?
potreste consigliarmi un modello diverso per uso sottopiano? Grazie
Per questo tipo di prodotti devi orientarti su una lavastoviglie da incasso, ti consigliamo di consultare la nostra guida all’acquisto dedicata.
Devo cambiare la mia lavastoviglie. Vorrei una buona lavastoviglie che duri almeno 5 anni ad un buon prezzo.
ti consigliamo di dare uno sguardo ai modelli che abbiamo recensito: puoi anche confrontare le loro caratteristiche tecniche così da individuare il prodotto più adatto a te. https://www.qualescegliere.it/confronto/?pids=109,32063,32011
Buona sera, siamo una famiglia di 6 persone, la usiamo moltissimo, consiglio ?
Date le tue esigenze ti consigliamo l’acquisto della Bosch SMS54N08II
Quali marche e modelli di lavastoviglie piu’ duratue nel tempo che rusuktano piu’ affidabili. Grazie attendo
Dipende dai modelli: in generale è possibile dire che diversi marchi risultano affidabili: Candy, Electrolux, Bosh, Samsung, LG, Smeg, Wirpool, Hotpoint Ariston o Beko.
Buonasera, sarei orientata sulla BOSH SMS25AWO1J ma sono molto perplessa sull’interno in plastica anzichè in acciaio, potreste darmi indicazioni
Non abbiamo ancora avuto opportunità di recensire il prodotto da te indicato.
gentilmente cerco lavast. con partenza rit.,cestelli reg.,seg.tempo residuo, doppia zona,1/2 carico,lavaggi non troppo lunghi, ottima marca, €.500/800
Date le tue esigenze ti consigliamo l’acquisto della Bosch SMS54N08II
Salve, vorrei acquistare lavastoviglie che sopporti i piatti pizza (32-35 cm) nessun vincolo per misure. Sapreste indicarmi alcune?
Grazie . Lina
Date le tue esigenze possiamo consigliarti la Bosch Serie 6 SMS68MI04E
ma se ha il carico d’acqua calda, si può usare anche con l’acqua fredda, e che differenza fa ?
grazie,
davide
L’acqua calda è adatta a rimuovere lo sporco più ostinato, mentre il lavaggio con acqua fredda è consigliato per lo sporco ordinario.