I fattori decisivi per la scelta del fondotinta
Sia che siate amanti di make up elaborati o che preferiate un trucco naturale, una base perfetta è il primo passo per un risultato impeccabile; per questo motivo, è fondamentale utilizzare un fondotinta che possa dare alla pelle un aspetto levigato, luminoso e uniforme, valorizzando al meglio il vostro viso.
Quante volte, però, ci siamo ritrovati con un fondotinta inutilizzabile perché troppo scuro o troppo chiaro? Quante altre volte, invece, pur avendo azzeccato la sfumatura esatta, ci siamo resi conto che la consistenza del prodotto accentuava i piccoli difetti della nostra pelle invece di correggerli? Trovare il prodotto più adatto alle proprie esigenze può diventare una vera e propria impresa. Da vari anni a questa parte, infatti, possiamo reperire in commercio fondotinta di tutte le sfumature e consistenze e dai prezzi più svariati; inoltre, ogni marchio sembra utilizzare la propria, personalissima gamma di colorazioni e tonalità.
In questa guida cercheremo quindi di fare un po’ di chiarezza sulla questione, analizzando nel dettaglio tutti i fattori che vanno presi in considerazione per una scelta mirata e attenta del proprio fondotinta. Grazie a questi piccoli accorgimenti, trovare il fondotinta perfetto non sarà più un problema!
Errori da evitare
Partiamo con qualche mito da sfatare: molti scelgono appositamente un fondotinta più chiaro o più scuro del proprio incarnato, con l’intento, nel primo caso, di ottenere una pelle di porcellana e, nel secondo, di apparire più abbronzati. Niente di più sbagliato: il fondotinta non è pensato per alterare o correggere il colore della nostra pelle, bensì per uniformarla in modo naturale. Per questo è necessario scegliere un prodotto che si fonda perfettamente con la carnagione, avvicinandosi il più possibile alla sua tonalità.
Scegliere un fondotinta troppo chiaro darà al nostro volto un colorito grigio e spento, mentre un prodotto troppo scuro non farà altro che evidenziare le imperfezioni della nostra pelle, accentuando eventuali macchie, pori dilatati e rughe. Inoltre, una tonalità sbagliata andrebbe a creare un antiestetico stacco tra il colorito del viso e quello del collo. Per schiarire o scurire il volto, quindi, non dobbiamo affidarci al fondotinta ma piuttosto a prodotti specifici, come sieri schiarenti, ciprie o terre abbronzanti; se invece proprio non riusciamo a trovare un fondotinta della nostra tonalità, meglio acquistarne uno leggermente più chiaro.
Un altro fra gli errori più comuni quando scegliamo la colorazione del fondotinta è testare una piccola quantità di prodotto sul dorso di una mano, pensando che questa parte del corpo abbia la stessa tonalità della pelle del viso; il fondotinta, invece, andrebbe provato sulla mandibola, più precisamente sulla porzione di pelle che si trova tra orecchio e collo: è questa zona, infatti, che presenta la pigmentazione più neutrale.
Conoscere la propria pelle, insomma, è il primo, fondamentale passo per un acquisto consapevole del fondotinta: questo ci aiuterà infatti a scegliere non soltanto la tonalità più giusta per noi, ma anche la consistenza più adatta a valorizzare al massimo il nostro viso.
Scegliere il colore: tono e sottotono
Il primo fattore da valutare quando si acquista un fondotinta è sicuramente la tonalità che, come sottolineato, deve avvicinarsi il più possibile a quella naturale del nostro incarnato.
Soffermarsi sulla propria carnagione, però, non basta: pensiamo a tutte le volte che abbiamo comprato un fondotinta che si avvicinava al colore della nostra pelle ma, una volta applicato, conferiva una sfumatura troppo giallastra o troppo rosa. Le variabili da considerare, infatti, sono due, ovvero il tono e il sottotono:
- Tono: è quello che comunemente indichiamo come “carnagione”, per cui distinguiamo tra pelli chiare, scure o dal tono intermedio. Si tratta della caratteristica più intuitiva e semplice da individuare, risultando evidente dall’aspetto esteriore di una persona;
- Sottotono: parliamo in questo caso di una sfumatura di fondo, meno evidente, che fa riferimento alla tonalità della pelle in termini di temperatura. Se consideriamo il sottotono, dunque, possiamo distinguere tra pelli dalla tonalità calda, fredda oppure neutra.
Non necessariamente, però, una persona dai colori più scuri è caratterizzata da un sottotono caldo e una persona dai colori chiari da un sottotono freddo, al contrario di quanto potremmo pensare. Come possiamo stabilire, quindi, se la nostra pelle ha un sottotono caldo, freddo o neutrale?
Il sottotono può essere individuato usando una serie di metodi molto semplici: il più conosciuto è probabilmente quello delle vene, che consiste nel posizionarsi vicino a una fonte di luce naturale e osservare il colore delle vene all’altezza del polso o dell’incavo del gomito. Se il loro colore tende al verde, il nostro sottotono sarà giallo e dunque caldo, se invece le vene tendono al blu, il nostro sottotono sarà rosato e quindi freddo. Se non notiamo una prevalenza, avremo probabilmente un sottotono neutro.
Possiamo in alternativa effettuare anche il cosiddetto “test dei tessuti“: basta procurarsi un tessuto grigio ghiaccio e un tessuto bianco panna, poi avvolgerli attorno alla testa, con il viso completamente struccato. A questo punto, possiamo guardarci allo specchio per capire quale dei due colori dia più luce al nostro volto: il grigio esalterà un sottotono freddo, il panna invece un sottotono caldo.
Anche il colore delle labbra e delle orecchie spesso, è un buon indizio: chi ha un sottotono freddo ha spesso labbra tendenti al viola e orecchie rosate; le labbra e le orecchie di chi ha colori caldi, invece, tendono piuttosto al pesca e al giallastro.
Il fondotinta più adatto, dunque, è quello che si armonizza perfettamente con il sottotono: utilizzarne un altro, infatti, andrebbe a creare contrasto e quindi a evidenziare tutte le nostre piccole imperfezioni. Un prodotto compatibile con il nostro sottotono, invece, assicura una pelle dall’aspetto luminoso e sano: in breve, chi ha un sottotono freddo dovrebbe puntare su tonalità come il rosa, il sabbia o il cacao; i sottotoni caldi, invece, si sposano con fondotinta color caramello, dorato, beige o nocciola. Infine, a chi ha un sottotono neutro si consiglia un fondotinta color avorio o nude.
Anche i produttori di cosmetici, comunque, vengono in nostro aiuto: molti marchi, in effetti, utilizzano un codice specifico per classificare i loro fondotinta in termini di tono (indicato solitamente con una numerazione) e sottotono; quest’ultimo è segnalato con la sigla W (warm, ovvero caldo), C (cold, ovvero freddo), o N per neutral, neutro.
Formule e tipo di pelle
Un altro elemento che distingue i fondotinta attualmente in commercio è la formula, ovvero la consistenza (spesso definita anche con il termine inglese texture). Anche nel caso di questo fattore, sarà la nostra pelle a giocare un ruolo determinante nella scelta: in base a una pelle normale, secca, grassa o mista, quindi, dovremo preferire una formula piuttosto che un’altra.
Vediamo nel dettaglio quali sono le principali formule reperibili sul mercato e i tipi di pelle corrispondenti:
- Fluido: questa consistenza è forse la più comune e diffusa. Leggeri ma idratanti, questi fondotinta uniformano la pelle senza appesantirla: per questo, sono indicati soprattutto per chi ha una pelle normale o tendente al secco. Questa formula, inoltre, è la più adatta a contenere molti principi attivi come vitamine oppure oli: per questo motivo, molti fondotinta fluidi possono offrire diversi tipi di trattamento. Sottolineiamo comunque che esistono anche fondotinta fluidi pensati per pelli grasse, le cui componenti vanno a regolare il sebo prodotto dalla pelle, evitando l’antiestetico effetto lucido;
- Compatto: questa formula, disponibile sia in crema che in polvere, ha una consistenza corposa ed è pensata per conferire un effetto opaco, simile a quello ottenibile con una cipria. Il fondotinta opaco in crema è più idratante, dunque ideali per le pelli secche o tendenti al secco; quello compatto in polvere, invece, asciuga il sebo in eccesso ed è quindi indicato per pelli grasse. Per applicarlo al meglio e ottenere un risultato naturale, bisognerebbe utilizzare una spugnetta in lattice nel caso della versione in crema o un pennello kabuki per la versione in polvere (se volete saperne di più sui pennelli make up, consultate la nostra guida in proposito);
- In crema: più solido di quello fluido, questo fondotinta risulta un po’ più pesante e nutriente; per questo motivo, occorre lavorarlo più vigorosamente per ottenere un risultato uniforme. Questa consistenza non è indicata per pelli grasse o miste, dal momento che tenderebbe a renderle lucide; è invece consigliata per pelli normali o secche e con imperfezioni più marcate da correggere;
- Mousse: questa consistenza è, come suggerisce il nome, spumosa e leggera ed è adatta a chi ha una pelle grassa o tendente al lucido; non è invece consigliata a chi ha una pelle secca o con imperfezioni marcate, dal momento che questa formula non copre gli inestetismi cutanei, bensì tende ad evidenziare eventuali screpolature o pori dilatati;
- Minerale o in polvere libera: è solitamente composto da polveri finissime di origine naturale, senza aggiunta di conservanti, motivo per cui questi fondotinta sono in genere ipoallergenici. Il suo vantaggio principale è quello di creare un effetto molto naturale. Grazie alle proprietà sebo-assorbenti delle polveri minerali, questa formula è ideale per pelli miste e grasse, mentre non è indicata per pelli tendenti al secco.
Coprenza
Quando scegliamo un fondotinta, dobbiamo considerare anche la sua coprenza, ovvero lo spessore dello strato che questo prodotto andrà a creare sulla pelle; questa variabile, che può essere alta, media o leggera, dipende ovviamente dalla formula del fondotinta. In questo caso, la scelta si basa, oltre che sulle esigenze della pelle, anche sulle proprie preferenze personali: se amiamo un effetto più naturale e meno pesante, quindi, dovremo orientarci su fondotinta fluidi, minerali o in mousse, che hanno una coprenza piuttosto leggera. Se invece preferiamo l’effetto “viso di porcellana” o vogliamo coprire imperfezioni marcate, dovremo scegliere un fondotinta dalla coprenza alta, come quelli in crema o compatti.
Finitura o effetto finale
La finitura non è altro che il risultato o l’effetto finale che vorremmo ottenere sul nostro viso: questa caratteristica, legata alla coprenza, viene spesso indicata con il termine inglese finish. In generale, possiamo distinguere tra tre tipi di finiture:
- Opaca o matte: un po’ più coprente, questa finitura è ideale per le pelli grasse o tendenti al lucido, poiché controlla il sebo in eccesso, ma su pelli secche andrebbe a evidenziare le screpolature;
- Luminosa, detta anche glowy o dewy: questi prodotti conferiscono alla pelle un effetto radioso e sono consigliati per le pelli secche in quanto idratanti. Non sono invece ideali per pelli grasse;
- Satinata o satin: è una via di mezzo tra le due finiture e, per questo, si adatta a tutte le tipologie di pelle.
Il prezzo e la marca sono importanti?
Come per tutti i prodotti cosmetici, possiamo attualmente trovare in commercio fondotinta di tutte le fasce di prezzo, prodotti da case molto celebri oppure quasi sconosciute. L’efficacia di questi prodotti, a nostro parere, non dipende tanto dal produttore o dal costo, ma piuttosto dal proprio tipo di pelle e dalle preferenze personali, esigenze che, nella maggior parte dei casi, sono del tutto soggettive.
A prescindere da marchio e prezzo, però, è importante prestare attenzione all’INCI, ovvero alla lista di ingredienti cosmetici: infatti, molti fondotinta contengono siliconi, petrolati e parabeni che, pur avendo sulla pelle un effetto setoso e levigante, possono a lungo andare finire con occludere i pori del viso; e, quindi, incrementare il rischio di imperfezioni e irritazioni cutanee. Chi utilizza il fondotinta tutti i giorni, quindi, dovrebbe preferire prodotti naturali e per quanto possibile privi di sostanze sintetiche.
Quali sono i migliori fondotinta del 2023?
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Salve, vorrei un consiglio su fondotinta senza nichel ne profumo, pelle mista, portabile in estate. Grazie
Date le tue esigenze, puoi provare il Bionike Defence Color Second Skin, un fondotinta compatto, cremoso, dall’effetto opaco e adatto a tutti i tipi di pelle. Questo prodotto è inoltre testato per il nichel e privo di profumo. La scelta del colore dipende poi dal tuo tono e sottotono.
Pelle secca-Matura con macchie Quale fondotinta usare Grazie
Dato il tuo tipo di pelle, ti consigliamo un fondotinta fluido o in crema con una coprenza medio-alta: potresti valutare ad esempio il Vichy Dermablend Fluido, se preferisci l’effetto luminoso, o il Max Factor Facefinity All Day Flawless, se invece cerchi un prodotto dall’effetto opaco.
Salve, io ho una pelle brutta, grassa e affetta da couperose, e diventa veramente un lavoro trovare un fondotinta adatto a me, se gentilmente mi aiuta
Viste le caratteristiche della tua pelle, ti consigliamo di orientarti verso un fondotinta minerale (in polvere) con una coprenza medio-alta: puoi valutare ad esempio il L’Oréal True Match Minerals, pensato per nascondere le imperfezioni senza appesantire eccessivamente la cute. Il prodotto è disponibile in svariate tonalità, potrai quindi scegliere quella più adatta a te in base al tuo tono e sottotono.