Le migliori saldatrici del 2024

Confronta le migliori saldatrici del 2024 e leggi la nostra guida all'acquisto.

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Dati tecnici

Tipologia di saldatura

MMA

MMA e TIG

MMA

MMA

MMA

Amperaggio min. e max.

25 - 200 A

30 - 130 A

10 - 150 A

10 - 80 A

20 - 250 A

Peso

6,2 kg

3,5 kg

4,3 kg

3,1 kg

4,8 kg

Tipologia metallo di apporto

Elettrodo rivestito

Elettrodo rivestito

Elettrodo

Elettrodo

Elettrodo rivestito

Ciclo di lavoro

100% - 120 A, 60% - 160 A, 40% - 200 A

60% - 130 A

N.D.

50% - 80 A

60% - 250 A

Componenti inclusi

Cavo di massa, cavo dotato di pinza porta elettrodo, maschera di protezione, spazzola/martelletto

Cavo di massa, cavo dotato di porta elettrodo, maschera di protezione, spazzola/martelletto

Maschera, cavo pinza, cavo massa, spazzola

Cavo di massa, pinza portaelettrodo, spazzola/martelletto

Cavo di massa, cavo e-hand dotato di portaelettrodo

Punti forti

Dotata di una turboelica per il raffreddamento

Molto leggera

Facile utilizzo

Facile da usare

Funzione hot start

Ottimo amperaggio

Compatta e leggera

Ampia selezione di amperaggio

Utilizzabile con diversi tipi di elettrodo

Ottimo ciclo di lavoro

Permette di scegliere tra un buon range di elettrodi di diametri diversi

Cavi in dotazione molto lunghi

Il cavo e-hand permette di lavorare all'esterno

Punti deboli

Scelta di amperaggio piuttosto limitata

Recensione completa
Recensione completa
Recensione completa
Recensione completa
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I fattori decisivi per la scelta della saldatrice

La saldatrice è uno strumento che permette di unire tra loro due pezzi di metallo tramite la fusione degli stessi o tramite l’utilizzo di un materiale d’apporto. In commercio esistono molti tipi di saldatrice, che si differenziano in base alle tecnologie e ai materiali impiegati, oltre che per elementi come potenza, peso e dimensioni. Per scegliere lo strumento giusto bisogna tenere conto di diversi elementi, tra cui il tipo di lavoro da svolgere e la propria esperienza nell’usare una saldatrice. Principalmente le saldatrici si dividono in due grandi categorie:

  • Ossiacetilenica, in cui il calore necessario alla saldatura è prodotto dalla combustione di ossigeno mischiato ad acetilene;
  • Ad arco, in cui il metallo fonde grazie al calore prodotto da un arco elettrico.

Dato che le saldatrici ossiacetileniche sono diffuse principalmente in ambito industriale, abbiamo deciso di inserire in questa guida all’acquisto solo le saldatrici ad arco. 

Saldatrice struttura obliqua

Tipologie di saldatrici ad arco

Con le saldatrici ad arco la saldatura avviene avvicinando un elettrodo, chiamato anche materiale d’apporto, ai due pezzi di metallo da saldare, detti materiale di base. L’elettrodo è un componente realizzato in un materiale altamente conduttore e quando viene avvicinato al materiale da saldare forma l’arco elettrico. Il calore prodotto dall’arco elettrico fonde il materiale d’apporto, che viene poi depositato sulla linea di giuntura, e, solidificandosi, porta a termine la saldatura. Come vedremo più avanti, nel caso delle saldatrici TIG il materiale d’apporto e l’elettrodo sono due elementi separati. Nelle saldatrici MMA (anche dette SMAW) è presente una pinza portaelettrodo, mentre nelle saldatrici MIG/MAG e TIG è installata la torcia portaelettrodo, una speciale maniglia con innesco da cui fuoriesce l’elettrodo. Il materiale d’apporto fuso è chiamato bagno di saldatura e non deve entrare in contatto con l’aria perché l’ossigeno comprometterebbe la qualità della saldatura. Per evitare che questo accada, vengono utilizzati dei gas che isolano il bagno di saldatura dall’atmosfera. Il materiale d’apporto può presentarsi in forma di elettrodo, una sorta di bacchetta metallica, o di filo continuo, ovvero un filo metallico raccolto in un rocchetto, che viene installato all’interno della saldatrice e rilascia il materiale d’apporto man mano che viene utilizzato per la saldatura.

Saldatrice filo continuo

Ora che abbiamo chiarito il processo base comune a tutte le saldatrici ad arco, vediamo insieme le principali tipologie presenti in commercio.

GMAW Gas Metal Arc Welding

Questa tipologia di saldatrice si divide ulteriormente in MIG (Metal Inert Gas) e MAG (Metal Active Gas) in base al tipo di gas utilizzato per proteggere il bagno di saldatura. Usando questi macchinari la saldatura avviene impugnando la torcia portaelettrodo e avvicinandola al metallo da saldare. Il gas di protezione fluisce da una bombola attraverso un tubo che termina con una torcia MIG/MAG, in cui è adagiato anche il filo continuo.

Saldatrice pinza di massa e torcia
Il gas e il materiale d’apporto fuoriescono insieme dalla torcia, isolando perfettamente il bagno di saldatura dall’atmosfera; tuttavia questo metodo non è adatto agli spazi aperti, dove il gas potrebbe disperdersi compromettendo così la qualità della saldatura. L’utilizzo di filo continuo assicura un’alta produttività, in quanto permette di lavorare a lungo senza doversi fermare per sostituire l’elettrodo. Inoltre la presenza di gas limita al minimo le scorie, caratteristiche che assicurano una saldatura di ottima qualità. La necessità di collegare la macchina ad una bombola del gas ne riduce la praticità, tuttavia esistono alcune saldatrici MIG/MAG che, grazie all’utilizzo di uno speciale materiale d’apporto, chiamato filo animato (di cui parleremo più avanti) non necessitano del gas di protezione. Infine, ricordiamo che quelle di questo tipo sono tra le saldatrici più facili da utilizzare e per questa ragione si adattano sia ad un uso amatoriale che a quello semi-professionale.

FCAW Flux-cored Arc Welding

Questa tipologia di saldatrice può essere vista come una sottocategoria delle MIG/MAG e in italiano è chiamata saldatura a filo animato. In questo caso il materiale d’apporto contiene al suo interno alcune sostanze che bruciano durante la saldatura, producendo dei gas che proteggono il bagno di saldatura. Per questo motivo è possibile utilizzare la saldatrice a filo continuo senza l’ausilio di bombole del gas, sebbene la fusione del filo animato lasci un maggior quantitativo di scorie.

SMAW Shielded Metal Arc Welding

Questo tipo di saldatura viene chiamato anche MMAW, ovvero Manual Metal Arc Welding. Con un’apposita pinza viene impugnato un elettrodo rivestito e la saldatura avviene avvicinandolo al materiale da saldare. Il bagno di saldatura è protetto dai gas rilasciati dalla fusione dell’elettrodo. In base ai materiali di base e ad altre variabili possono essere usati diversi tipi di elettrodi, che si differenziano in base al materiale di rivestimento (di cui parleremo nei prossimi paragrafi). L’utilizzo degli elettrodi è al tempo stesso un vantaggio e uno svantaggio, infatti la possibilità di usare materiali d’apporto diversi rende questo metodo di saldatura molto versatile, sebbene la necessità di cambiare gli elettrodi ne riduca l’utilizzo a sessioni di lavoro più brevi. Ricordiamo anche che la saldatrice SMAW è tra le più adatte per un uso all’aperto, ma resta comunque sconsigliata in caso di vento forte. Questo tipo di saldatrice non è molto facile da usare per i principianti, ma resta uno strumento valido per chi abbia un minimo di esperienza.

saldatrice struttura obliqua con cavi

GTAW Gas Tungsten Arc Welding

In questo tipo di saldatura l’arco elettrico si forma tra un elettrodo di tungsteno e il materiale di base, poi avvicinando una bacchetta di materiale d’apporto; dato che non fonde, il tungsteno funge solo da conduttore. Con questi macchinari è necessario l’utilizzo di un gas per proteggere il bagno di saldatura, inoltre è uno tra i metodi di saldatura di qualità migliore, infatti la TIG è precisa e lascia poche scorie, può essere utilizzata a bassi amperaggi e permette quindi di saldare lamiere sottili e lamine. Tuttavia è molto difficile da usare, in quanto allo stesso tempo è necessario controllare la torcia, il materiale d’apporto e il pedale regolacorrente. Inoltre ne è sconsigliato l’uso all’aperto poiché anche brezze leggere potrebbero compromettere l’isolamento del bagno di saldatura.

SAW Submerged Arc Welding

Quelle di questo tipo sono saldatrici automatiche molto potenti e adatte ad un uso industriale. In questo tipo di attrezzi il processo di saldatura è del tutto automatizzato, basta impostare la saldatrice, posizionare il materiale da saldare e aspettare che il macchinario finisca il proprio lavoro. L’intera zona di saldatura è ricoperta da una sorta di ghiaia fine chiamata flusso, che isola l’arco e il bagno di saldatura; questo metodo permette di lavorare all’esterno e di raggiungere temperature di saldatura molto elevate. Dopo la saldatura la parte esterna interna del flusso, solidificatasi a causa del calore, va rimossa manualmente. Le saldatrici ad arco sommerso lavorano con amperaggi che raggiungono anche i 3000 A e per questo permettono di saldare metalli molto spessi. Questo macchinario è molto veloce e permette di ottenere saldature di ottima qualità, inolte non è necessaria la maschera di protezione in quanto l’arco elettrico è completamente ricoperto dal materiale isolante. A causa dell’elevata potenza non sono saldatrici adatte a lamiere o metalli poco spessi, inoltre sono ingombranti e molto costose.

Denominazione italianaDenominazione AWSSigla
MIG/MAGGas Metal Arc WeldingGMAW
Filo animatoFlux Cored Arc WeldingFCAW
Elettrodo rivestito (MMA)Shielded Metal Arc WeldingSMAW
TIGGas Tungsten Arc WeldingGTAW
Arco sommersoSubmerged Arc WeldingSAW

Amperaggio e ciclo di lavoro

Gli ampere (A) misurano l’intensità della corrente elettrica, che determina la temperatura raggiunta dall’arco elettrico. Di solito sono indirizzate ad un uso domestico le saldatrici che raggiungono gli 80 A, sono invece indicate per un uso semiprofessionale quelle che arrivano fino a 125 A e infine quelle con amperaggi maggiori sono ritenute adatte ad un uso professionale. Tutte le saldatrici moderne permettono di regolare gli ampere, questa possibilità rende la saldatrice più versatile, infatti un amperaggio elevato è adatto solo a metalli più spessi e può arrivare a bucare lamine particolarmente sottili, per cui sono più adatti amperaggi bassi. Ora parliamo del ciclo di lavoro, un’indicazione espressa in tabella che indica per quanto tempo è possibile lavorare con determinati amperaggi. Nella prima riga della tabella sono espressi il diametro dell’elettrodo e l’amperaggio, nella seconda il numero di elettrodi consumati in 10 minuti e nell’ultima riga, indicato in percentuale, il tempo effettivo di lavoro della saldatrice ogni 10 minuti di accensione. Quindi, seguendo l’esempio della tabella in basso, la quarta colonna indica la possibilità di lavorare con un elettrodo da 3,2 mm di diametro a 125 A, per 6 minuti (il 60% di 10 minuti), consumando quasi 5 elettrodi, i restanti 4 minuti serviranno per far raffreddare la saldatrice; è importante non spegnere mai la saldatrice durante le pause, per far sì che il sistema di raffreddamento della macchina entri in funzione e ne abbassi la temperatura.

Diametro1,6 mm
(40 A)
2 mm
(55 A)
2,5 mm
(80 A)
3,2
(125 A)
Elettrodi consumati ogni 10 minuti10,38,37,34,7
Percentuale utilizzo100%100%93%60%

Struttura

Le varie tipologie di saldatrici variano molto in base al peso e alle dimensioni. Le saldatrici MMA e TIG sono tra le più leggere in commercio e di solito pesano tra i 5 e i 10 kg, questo le rende adatte ad essere spostate senza sforzo, invece le saldatrici MIG/MAG solitamente pesano più di 15 kg. Per quanto riguarda la praticità di trasporto bisogna tenere conto del metodo usato per isolare il bagno di saldatura, infatti per le saldatrici MIG/MAG e TIG è necessario l’utilizzo di una bombola del gas. Ricordiamo però, che alcune saldatrici permettono di utilizzare delle cartucce usa e getta contenenti piccole quantità di gas. Inoltre alcune saldatrici possono essere alimentate da un generatore di corrente.

saldatrice struttura laterale con tracolla

Tipologia del metallo d’apporto

In questo paragrafo parleremo degli elettrodi utilizzati dalle saldatrici MMA, che possono essere costituito da metalli di diverso tipo, ognuno adatto a differenti tipi di saldatura. In base al tipo di rivestimento gli elettrodi possono essere suddivisi in:

  • Rivestimenti acidi: sono noti anche come elettrodi ad alto rendimento, producono un arco elettrico stabile e una scoria facilmente rimovibile. Sono molto facili da usare, ma purtroppo favoriscono la formazione di cricche, delle fratture del metallo nella zona di saldatura;
  • Rivestimenti rutili: questi elettrodi permettono di ottenere un cordone di saldatura esteticamente privo di imperfezioni. Sono elettrodi versatili, ma il loro bagno di saldatura risulta molto liquido, inoltre anche questi elettrodi favoriscono la formazione di cricche nell’area saldata;
  • Rivestimenti cellulosici: questi elettrodi producono poca scoria e sono quindi indicati per le saldature verticali discendenti, dato che lavorano bene anche in ambienti umidi sono una scelta ottima per lavorare tubature di ogni genere;
  • Rivestimenti basici: questi rivestimenti contengono un minerale detto fluorite, che ostacola la stabilità dell’arco, per questo motivo vanno utilizzati con la corrente continua e la pinza portaelettrodo collegata al polo positivo. Sono elettrodi che assicurano una saldatura di bell’aspetto e di alta qualità.

Nella tabella trovate riassunte le caratteristiche dei diversi rivestimenti.

Tipo di rivestimentoVantaggiSvantaggiApplicazioni
Acido- Arco stabile
- Scoria facilmente removibile
- Facile da usare
- Basso costo
- Bagno di saldatura molto fluido
- Favoriscono la formazione di cricche
- Saldatura in orizzontale
Rutile- Arco stabile
- Facile innesco
- Cordone di saldatura di bell'aspetto
- Basso costo
- Bagno di saldatura molto fluido
- Favoriscono la formazione di cricche
- Saldatura in orizzontale
- Saldatura in verticale e ad angolo per piccoli spessori
Cellulosico- Molto maneggevoli
- Permettono un'elevata penetrazione
- Producono poca scoria
- Adatti a lavorare in ambienti umidi
- Necessitano di corrente continua ad elevata tensione
- Cordone di saldatura irregolare
- Favoriscono la formazione di cricche
- Saldatura in tutte le posizioni
Basico- Formazione di cricche meno probabile
- Cordone di saldatura di bell'aspetto
- Arco poco stabile
- Scoria di difficile rimozione
- Innesco difficile
- Di difficile conservazione
- Saldatura in tutte le posizioni

Funzioni aggiuntive

Alcuni modelli sono dotati di funzioni aggiuntive che facilitano il lavoro del saldatore, ecco le più comuni:

  • Arc force, che nelle saldatrici MMA facilita il trasferimento delle gocce di materiale fuso dall’elettrodo al materiale da saldare;
  • Hot start, che tramite una sovracorrente facilità l’innesco dell’arco elettrico ad ogni ripartenza;
  • Anti stick, ovvero un dispositivo che spegne automaticamente l’alimentazione elettrica quando l’elettrodo si incolla al materiale da saldare, permettendone la rimozione manuale.

Il prezzo è importante?

Il prezzo permette già di farsi un’idea della qualità del prodotto che stiamo pensando di acquistare. Un prezzo alto di solito indica che sono stati utilizzati materiali di qualità e tecnologie all’avanguardia, tuttavia bisogna anche tenere conto delle proprie esigenze, infatti per un uso domestico e amatoriale è inutile spendere grandi cifre per l’acquisto di macchine professionali. Di contro, se si cerca una saldatrice da usare regolarmente in sessioni di lavoro lunghe, si deve pensare di spendere anche cifre consistenti.

La marca è importante?

Tra i marchi di saldatrici più diffusi figurano nomi come Telwin, Stanley, Deca e Awelco. I marchi più importanti e noti producono soprattutto saldatrici professionali, mentre a livello semiprofessionale e amatoriale esistono molte piccole case produttrici che mettono in commercio prodotti meno noti, ma ugualmente validi.

I materiali sono importanti?

Per macchinari di questo genere la qualità dei materiali è fondamentale. La saldatrice deve essere costruita con materiali capaci di sopportare le sollecitazioni date da calore e corrente elettrica. Una saldatrice costruita con materiali di bassa qualità, è una saldatrice non utilizzabile in sicurezza e quindi da evitare assolutamente.