Recensione Philips HR2200/81 Viva Collection

Philips HR2200/81 Viva Collection in breve

La nostra valutazione finale del Philips HR2200/81 Viva Collection è di 7,4 su 10, un voto intermedio per questo soup maker che non possiamo davvero categorizzare come un semplice frullatore. Le specifiche tecniche riferite alla sola frullatura non sono infatti esaltanti, con un motore da 120 W e solo due lame piuttosto corte, ma queste caratteristiche acquistano un senso integrando le informazioni con i dati relativi alla cottura. Grazie a una resistenza elettrica da 990 W, infatti, il soup maker è in grado di cuocere rapidamente gli ingredienti posti al suo interno, e si occupa in automatico, grazie ai programmi preimpostati, di frullarli a fine cottura. Le funzioni consentono di preparare zuppe passate o in pezzi, composte di frutta e frullati, ma è anche possibile frullare a piacere grazie all’apposita quinta funzione. Facilissimo da usare, il Philips HR2200/81 Viva Collection prepara zuppe calde in non più di 23 minuti. Possiamo consigliarlo a chi apprezza le zuppe ma non ama spendere molto tempo ai fornelli.

Voto finale: 7.4

I nostri voti sui fattori decisivi per la scelta del frullatore

1. Potenza e tipo motore: Voto 7,5 su 10

La nostra valutazione in merito alle caratteristiche del motore di questo peculiare frullatore è di 7,5 punti su 10. Prima di tutto diciamo che il Philips HR2200/81 Viva Collection, più che un classico frullatore, è un “soup maker”, un frullatore cioè in grado di preparare autonomamente zuppe e altre pietanze cotte.

La potenza assorbita viene quindi ripartita tra il motore responsabile dell’azionamento delle lame, che assorbe appena 120 W, e la resistenza elettrica, responsabile del riscaldamento e della cottura degli ingredienti introdotti all’interno della caraffa, che invece assorbe 990 W.
Difficile fare un paragone obiettivo con i normali frullatori: questo elettrodomestico non è chiaramente pensato per fare triti o granella di alimenti duri, e la potenza del motore è commisurata di conseguenza e bastante a lavorare le pietanze ben cotte per cui questo frullatore è pensato.

2. Caratteristiche lame e caraffa: Voto 7 su 10

Possiamo assegnare un 7 su 10, poi, alle caratteristiche delle lame e della caraffa di questo apparecchio. La solida caraffa ha una buona capacità sopra la media, di 1,2 l, ed è realizzata in acciaio inox per resistere alle sollecitazioni termiche della cottura.

Dobbiamo dire che durante la preparazione delle zuppe essa diventa molto calda, e bisogna perciò fare attenzione al contatto accidentale.
Nel coperchio è invece alloggiato il motore del frullatore, da cui discende nella caraffa l’albero delle lame, che sono due, piuttosto corte e con un profilo seghettato. Se su un frullatore classico queste sembrerebbero sottodimensionate, su questo tipo di apparecchio risultano invece idonee allo scopo di ridurre in vellutata le verdure ben cotte per cui sono progettate.

3. Modalità di erogazione: Voto 6 su 10

Possiamo invece assegnare soltanto una sufficienza alle modalità di erogazione della potenza, riferendoci unicamente all’azionamento delle lame e non alla funzione di cottura. È infatti possibile utilizzare il soup maker anche solo come frullatore, ma questo può avvenire ad una velocità soltanto, che viene azionata attraverso i tasti del pannello comandi posto sul coperchio, in un modo meno intuitivo e semplice rispetto alla classica manopola dei frullatori “puri”.
Azionare le lame in modalità pulsata è possibile, ma richiede appunto pressioni consecutive del tasto di attivazione.

4. Funzioni: Voto 9 su 10

Un ottimo 9 su 10 lo assegniamo invece alle funzioni presenti sul soup maker. Abbiamo appena accennato come l’uso da frullatore semplice sia una delle possibilità offerte da questo elettrodomestico: ad essa si aggiungono quattro programmi automatici che permettono di realizzare vellutate, zuppe a pezzi, composte e frullati.

La preparazione è molto rapida: inserite le verdure o la frutta a pezzi, l’acqua e gli eventuali aromi e condimenti nel frullatore, dopodiché bastano 23 minuti per ottenere una vellutata e 20 minuti per una zuppa non frullata. Le composte sono pronte in 13 minuti e i frullati in 3.
Un buon ricettario in dotazione illustra molto bene le potenzialità del soup maker, guidando l’utilizzatore nella familiarizzazione con il prodotto.

Praticità d’uso

Come abbiamo appena accennato è estremamente semplice usare il soup maker con i programmi preimpostati, e solo un po’ più macchinoso servirsi della funzione frullatura libera.
Alcuni dettagli invitano però a prestare una certa attenzione durante l’accensione: abbiamo già rilevato come la caraffa si scaldi durante i cicli di cottura, aggiungiamo che il coperchio non è bloccato su di essa e potrebbe quindi aprirsi in caso di urti e ribaltamenti accidentali, nonostante i tre piedini antiscivolo posti sotto la base.
Il cavo di alimentazione è poi piuttosto corto, solo 80 cm, e non è presente un avvolgitore per arrotolarlo in buon ordine durante i periodi di inutilizzo.

Molto meno pratica rispetto ai frullatori classici è poi la pulizia, poiché le parti elettriche si trovano sia nel coperchio sia alla base della caraffa: le lame e l’interno della brocca si possono sì lavare con acqua e sapone, ma non è possibile immergere né il coperchio né la caraffa, né tantomeno è possibile lavare alcuna parte in lavastoviglie.