Come scegliere l’integratore di D-mannosio
Al giorno d’oggi c’è la tendenza sempre maggiore a cercare rimedi il più naturali possibile per risolvere disturbi di ogni tipo: non fa eccezione la cistite, una condizione che affligge moltissimi uomini e donne e che porta con sé un notevole malessere sia fisico che, sul lungo periodo, psicologico. Una valida alternativa ai farmaci veri e propri, o agli antibiotici che vengono solitamente somministrati in questa circostanza, è rappresentata dall’integratore di D-mannosio, una sostanza naturale che grazie alle sue proprietà sembra poter davvero aiutare chi soffre di questo disturbo.
Con questa guida all’acquisto vogliamo fornire tutte le informazioni necessarie a conoscere questa sostanza e i supplementi che la contengono, e dare i mezzi quindi per poter acquistare consapevolmente il prodotto più adatto al proprio caso.Cistite: cos’è, sintomi e cause
La cistite è un’infiammazione della vescica nella maggior parte dei casi dovuta a infezioni batteriche; tale infiammazione può essere acuta (cistite comune), ovvero manifestarsi all’improvviso, o cronica (cistite interstiziale), dunque costante nel tempo o a comparsa ciclica regolare. Entrambe le condizioni portano con sé disturbi molto fastidiosi e, nei casi peggiori, dolorosi, che possono minare notevolmente il benessere dell’individuo, causando persino ansia e depressione. La cistite può colpire individui di entrambi i sessi, ma possiamo affermare con certezza che sono le donne a esserne maggiormente affette. La terapia farmacologica consigliata nella maggior parte dei casi di cistite è costituita da antibiotici e, spesso, fermenti lattici, i quali possono aiutare a ristabilire una flora batterica intestinale adeguata e risolvere alcune tipologie di infezioni batteriche (spesso proprio causa della cistite). Negli ultimi anni si è aggiunto a questi due prodotti l’integratore di D-mannosio, un’alternativa naturale e senza gli effetti collaterali che possono invece portare con sé gli antibiotici.
Sintomi
I sintomi della cistite sono molti, e sono gli stessi sia che si tratti di cistite comune, sia di quella interstiziale, con la differenza che il carico psicologico che la cistite cronica si porta dietro è ovviamente maggiore, in quanto responsabile di lunghi periodi di fastidi e dolori, che possono essere davvero debilitanti nella vita di tutti i giorni. Ecco di seguito i sintomi principali:
- Frequente bisogno di urinare, che si manifesta con disuria – vera e propria difficoltà nell’espellere l’urina, accompagnata da una minzione dal flusso esiguo e lento – e con pollachiuria – aumento del numero delle minzioni, caratterizzate da un ridotto volume di urina a ogni atto minzionale;
- Bruciore e/o dolore all’atto della minzione;
- Dolore e sensazione di pressione nel basso ventre, in corrispondenza della vescica;
- Ematuria, ovvero presenza di sangue nelle urine;
- Dolore lombare generale che si manifesta solitamente quando l’infiammazione o l’infezione si è estesa anche ai reni;
- Incontinenza urinaria;
- Urine torbide, a volte maleodoranti e molto concentrate.
Cause
Le cause di questo disturbo sono diverse, soprattutto quando si va a distinguere fra cistite comune e cistite interstiziale, ed è importante ricordarsene quando si rende necessario affrontarle e risolverle; inoltre, se la prima è più facilmente curabile, la seconda, quella cronica, è più complessa, in quanto i fattori che possono determinarla sono molti, di diversa natura, e a volte ereditari. Ecco qui di seguito nel dettaglio le possibili cause di entrambe.
Cistite comune
- Infezioni batteriche: solitamente queste sono causate dal batterio Escherichia Coli, proveniente dall’intestino;
- Rapporti sessuali: essi possono essere responsabili del passaggio e dell’entrata di batteri dal canale vaginale nella vescica;
- Scarsa igiene intima;
- Uso di contraccettivi che possono irritare la vescica, su tutti il diaframma, e di spermicidi, che possono ridurre l’acidità vaginale;
- Uso del catetere, specialmente se per un tempo prolungato;
- Ritenzione dell’urina troppo a lungo;
- Colpi di freddo che interessino soprattutto il basso ventre;
- Debilitazione del sistema immunitario, più vulnerabile quindi a infezioni di vario genere, incluse quelle batteriche;
- Utilizzo di assorbenti interni;
- Alti livelli di stress e malessere psicofisico;
- Il diabete, comportando un’alta concentrazione di glucosio nelle urine, può essere un altro fattore di rischio per la cistite;
- Gravidanza e menopausa.
Cistite interstiziale
- Ereditarietà del disturbo;
- Pregresse o ricorrenti infezioni del tratto urinario o della vescica;
- Interventi chirurgici;
- Malattie e disordini autoimmuni;
- Malattie sessualmente trasmissibili;
- Negli uomini: ipertrofia prostatica e prostatite batterica cronica.
Cos’è il D-mannosio e a cosa serve
Ora che abbiamo visto che cos’è la cistite, possiamo finalmente andare a parlare nel dettaglio dell’integratore di D-mannosio e delle sue caratteristiche: il D-mannosio è uno zucchero semplice che viene scarsamente introdotto e assorbito nell’organismo umano attraverso la dieta. Negli ultimi anni sono stati effettuati numerosi studi su questo monosaccaride, i quali hanno mostrato risultati che hanno portato a ritenerlo un valido sostituto naturale a tutti quei farmaci, solitamente antibiotici, utilizzati per combattere la cistite e alleviare i disturbi da essa causati. Gli integratori di D-mannosio, contenendone quantità concentrate che vanno in media da 500 mg a 2000 mg, sembrano essere in grado, sfruttando le proprietà di questo zucchero, di aiutare a eliminare, principalmente attraverso le urine, quei batteri responsabili della cistite. Questo, senza entrare troppo nel dettaglio di spiegazioni scientifiche, sembra avvenire grazie alla conformazione del D-mannosio, la quale gli permette di legarsi alle fimbrie dei batteri, su tutti l’Escherichia Coli, e di eliminarli quindi attraverso urine e feci.
Ecco le principali funzioni attribuite al D-mannosio:
- Aiuta a prevenire e alleviare le infezioni del tratto urinario, una su tutte, come già detto, la cistite, sia nelle donne che negli uomini;
- Contribuisce a mantenere sani la vescica e il sistema urinario;
- Sembra aiutare a ridurre le infiammazioni del tratto urinario;
- Pare possa fare da supporto nel rinforzo del sistema immunitario.
In quali alimenti è contenuto il D-mannosio
Il D-mannosio è contenuto in pochi alimenti, e comunque in quantità molto limitate, tali da non consentirne un sufficiente apporto attraverso la dieta; il nostro organismo, inoltre, non sembra essere in grado di assorbirlo in maniera efficace, in quanto viene quasi totalmente espulso attraverso urine e feci. Ecco perché, in caso di necessità come durante un attacco di cistite, è utile sapere di poter contare su un integratore di D-mannosio che ne contenga un’alta concentrazione, la quale può contribuire a legare un elevato numero di batteri, eliminandoli poi dall’organismo. Gli alimenti che contengono tale zucchero sono principalmente frutti: pere, mele, mirtillo rosso e arance; anche broccoli e fagioli sembrano contenerne una piccolissima quantità.
Tipologie di integratore di D-mannosio
Esistono diverse tipologie di integratori di D-mannosio, sia in termini di forme farmaceutiche sia di composizione; per quanto riguarda le prime, si può dire che una valga l’altra, si tratta solo di basare la scelta sulla propria preferenza personale. Per quanto riguarda la composizione, l’efficacia della sostanza in sé non cambia, ciò che può influenzare la decisione è la quantità di D-mannosio all’interno delle singole unità, e il voler o meno assumere altre sostanze o vitamine contemporaneamente allo zucchero in questione.
Formati
- Capsule: spesso si tratta di unità da 2000 mg l’una da assumere a stomaco vuoto con un bicchiere d’acqua. Come sempre il nostro consiglio è di preferirle alle compresse, in quanto di origine totalmente naturale e prive di addensanti artificiali;
- Compresse: meno naturali delle capsule, ma ugualmente efficaci, vanno anch’esse assunte con acqua e lontano dai pasti;
- Polvere: da sciogliere in acqua o altra bevanda lontano dai pasti;
- Liquido: di solito in forma di sciroppo, va assunto nelle modalità e quantità riportate sulla confezione.
Composizione
- Integratore di D-mannosio puro;
- Integratore di D-mannosio, mirtillo rosso e semi di pompelmo o altre sostanze naturali;
- Integratore di D-mannosio e fermenti lattici;
- Integratore di D-mannosio, sostanze naturali, acido ialuronico e vitamina C.
Modalità di assunzione e posologia
Esistono molti studi sull’integratore di D-mannosio, ma i numeri non sembrano ancora aver messo d’accordo in merito alle quantità giornaliere massime concesse di tale tipologia di prodotto. In generale, però, i risultati sembrano parlare di dosi quotidiane ideali che vanno da 1 g a 2,5-3 g. La maggior parte degli integratori di D-mannosio sono costituiti da unità da 2000 mg (ovvero 2 g): ecco perché, a seconda del prodotto che si è deciso di assumere, sarà fondamentale leggere le relative indicazioni sul foglietto illustrativo e, in caso di ulteriori dubbi, chiedere consiglio al proprio medico. Quando poi le unità, solitamente capsule in questi casi, fossero da 500 mg o 1000 mg, sarà con tutta probabilità necessario assumerne diverse durante l’arco della giornata, a distanza di 4-6 ore, anche a seconda della gravità e dell’intensità dei disturbi associati alla cistite. In ogni caso, indipendentemente da formato, composizione e quantità per unità, è sempre preferibile assumere l’integratore di D-mannosio lontano dai pasti per una maggiore efficacia.
Controindicazioni e possibili effetti collaterali
L’integratore di D-mannosio sembra poter essere considerato pressoché sicuro, in quanto di origine naturale e contenuto anche, come detto più sopra, in alcuni alimenti; va anche detto però che gli studi in merito a questo zucchero sono ancora in corso, e sebbene fino a oggi non siano stati riscontrati particolari effetti collaterali o controindicazioni, il condizionale in questi casi è d’obbligo. I pochi casi di effetti indesiderati si sono manifestati in forma di disturbi gastrointestinali quali diarrea, stitichezza o meteorismo, in soggetti che hanno assunto grosse quantità di integratore di D-mannosio, o particolarmente sensibili a elevate dosi di questo zucchero.
Le domande più frequenti sull’integratore di D-mannosio
Quali sono le principali marche di integratore di D-mannosio?
I brand che possiedono nel proprio catalogo l’integratore di D-mannosio sono molti, e potrebbe risultare difficile a volte decidere a quale affidarsi. Il nostro consiglio è di decidere innanzitutto che tipologia di supplemento si desidera acquistare, sulla base della composizione e del formato dello stesso, in modo da ridurre già di molto le possibilità di scelta. Una volta fatto questo, è sempre bene fidarsi di marche conosciute e stabilitesi sul mercato da tempo; fra queste suggeriamo Matt, LongLife e Bandini.
Quanto costa un integratore di D-mannosio?
Il costo dell’integratore di D-mannosio non è mai eccessivo, e dipende principalmente dal formato, dalla composizione e dalla concentrazione dello stesso nelle singole unità. In generale, ha un costo che può andare da 8 € per 60 capsule/compresse, per i prodotti più economici, a circa 20-25 € per quelli un po’ più costosi. Leggermente meno economici sono i supplementi in polvere, che possono costare 8-10 € per 12 bustine. In ogni caso, noi di Qualescegliere.it ci teniamo sempre a raccomandare di non scegliere solo sulla base del prezzo, ma di tenere in considerazione tutti i fattori analizzati in questa guida all’acquisto.
Dove acquistare l’integratore di D-mannosio?
Come per altri tipi di prodotto di questo genere, anche l’integratore di D-mannosio può facilmente essere acquistato in farmacia, in supermercati che vendano farmaci da banco, in alcune erboristerie e soprattutto online: è nei negozi di e-commerce infatti che si ha la maggior scelta tra marchi, formati e composizioni diverse. Online è inoltre anche più probabile trovare offerte vantaggiose e prezzi convenienti.