Corona Cero

Lo dico subito: può essere scambiata per una birra normale, ma non per una corona normale.
Mi spiego: se la bevessi ad occhi chiusi senza sapere che è la versione analcolica, potrei credere che si trattasse di una birra come tante altre, ma se mi chiedessero di distinguerla da una birra corona classica, beh allora la differenza si sente, eccome se si sente.
Detto questo, passiamo ai pregi del prodotto in questione: in primis bisogna dire che in bocca è gradevole. Il sapore è morbido e senza note predominanti. La frizzantezza c'è e non risulta essere eccessivamente forte, né scialba.
L'estetica della bottiglia e del tappo è gradevole e appaga l'occhio grazie allo stile trasparente e al colore azzurro chiaro che si unisce al bianco, richiamando la birra corona, per così direi, classica.
Passando ai difetti, invece, bisogna elencarne almeno due: in primo luogo il cappello di schiuma perdura assai poco nel bicchiere, e può anche considerarsi un difetto lieve, visto che in questa birra la schiuma non serve a proteggere i lieviti dall'ossidazione, visto che si tratta di una birra analcolica.
In secondo luogo, la birra un bocca, pur essendo piacevole e bilanciata, termina lasciando un gusto troppo rotondo e dolciastro che ricorda in maniera molto forte quello del miele. Questo non si rende a notarlo al primo sorso, ma, verso la fine del bicchiere, diventa impossibile non notarlo. Preciso che non è un cattivo sapore, ma rischia di diventare un po' stucchevole, appesantendo l'apprezzamento della birra