Recensione MOMO Design Venezia

MOMO Design Venezia in breve

La Momo Design Venezia è una city bike elettrica il cui prezzo si aggira intorno ai 700 €. La bici ha una batteria al litio da 36 V che consente un’autonomia massima di 45 km, dopo 6 ore di ricarica. Il computer di bordo ha un display a LED con indicazioni sul livello della batteria e sul tipo di assistenza alla pedalata. Il motore è brushless da 250 W a trazione posteriore, mentre il sistema frenante è del tipo V-brake. Il telaio è in acciaio con ruote da 26″ e pneumatici spessi 44 mm. Sono disponibili 3 livelli di assistenza alla pedalata: walk, normal e sport che supportano un andamento pari a 6, 15 e 25 km/h. Il cambio Shimano Tourney è a 6 velocità per differenziare al massimo la modalità di guida.

Voto finale: 7.9

La nostra recensione

In questa recensione approfondiremo da vicino le caratteristiche tecniche della bicicletta elettrica Momo Design Venezia, una city bike del brand Momo Design, azienda italiana specializzata nel settore della urban mobility, degli accessori e dell’abbigliamento. Per far emergere pregi e difetti di questo modello faremo una comparazione con un’altra bicicletta a pedalata assistita di origini italiane: la Nilox J5.

Nelle prossime righe metteremo a confronto gli elementi più importanti di queste e-bike, a partire dal motore, dalla batteria e dall’assistenza alla pedalata, fino alla struttura fisica e al computer di bordo.

Motore: voto 8

In linea generale le due biciclette hanno molti aspetti in comune, a cominciare dal motore brushless da 250 W, posizionato nella parte posteriore del telaio per assicurare una maggiore stabilità durante la guida. In questo modo infatti la partenza è molto più scattante, soprattutto in presenza di salite, anche se, come recita la normativa vigente, la velocità massima non può essere superiore ai 25 km/h.

La trazione posteriore è una caratteristica che accomuna molte city bike di ultima generazione, sia per godere di una certa facilità di manovra nei grovigli di traffico e sia per assicurare una migliore tenuta di strada nel variegato contesto cittadino. L’obiettivo è quello di fornire una valida alternativa all’utilizzo dello scooter, tenendo conto dei limiti di velocità e dell’autonomia.

Batteria: voto 7,5

Come la maggior parte delle e-bike presenti in commercio, anche la Momo Design Venezia monta una batteria da 36 V, collocata sotto il portapacchi posteriore e dotata in questo caso di un chiave di sicurezza per scongiurarne il furto. La batteria quindi è removibile e può essere ricaricata anche da casa tramite il caricatore in dotazione. Dopo 6 ore di ricarica l’autonomia del mezzo si spinge fino a 45 km.

La Nilox J5 riesce a superare questo parametro, assicurando fino a 55 km di autonomia, con un tempo di ricarica addirittura più basso: 4 ore. Indipendentemente dai 10 km di differenza le batterie agli ioni di litio di entrambi i modelli sono dotate di celle Samsung e garantiscono alti standard di efficienza e durabilità.

Assistenza alla pedalata: voto 8

Anche in questo caso sono disponibili tre livelli di guida per adattarsi ai differenti percorsi. La modalità “walk” viene utilizzata per facilitare il trasporto della bici, in qualità di pedoni, oppure per raggiungere la velocità massima, pari a 6 km/h, senza l’ausilio dei pedali. La funzione “normal” invece è programmata per un’andatura standard di 15 km/h, senza compromettere le stime sull’autonomia. Quest’ultima sarà ridotta leggermente selezionando la modalità “sport”, da utilizzare soprattutto in presenza di salite, con la possibilità di raggiungere la velocità massima consentita per legge. Sia la Momo Design Venezia che la Nilox J5 hanno un cambio Shimano a 6 velocità che permette di differenziare il più possibile lo stile di guida.

Struttura: voto 8,5

Generalmente le city bike elettriche hanno una struttura molto solida che permette di supportare un carico massimo superiore ai 100 kg, con la possibilità di trasportare anche i piccoli passeggeri utilizzando un seggiolino. I due modelli hanno un telaio in acciaio, con ruote da 26″ e pneumatici spessi 44 mm. La Momo Design Venezia viene assemblata totalmente in Italia e necessita solo del montaggio dei pedali per poter essere subito utilizzata.

Destinate soprattutto a una guida sull’asfalto, entrambe le biciclette elettriche sono sprovviste di ammortizzatori e montano freni V-brake. La Momo Design Venezia ha un peso di 22 kg, inferiore solo di due chili rispetto alla Nilox J5. La e-bike ispirata al design del Made in Italy presenta un manubrio completamente regolabile, una sella con sgancio rapido e dei parafanghi in metallo.

Computer di bordo e accessori: voto 7,5

Questa bicicletta elettrica espone un computer di bordo minimale con le indicazioni sullo stato della batteria e la possibilità di selezionare i tre diversi livelli di guida. Dal display a LED inoltre è possibile disattivare l’opzione di pedalata assistita ed utilizzare la bici in maniera tradizionale.

La Momo Design Venezia ha una struttura del portapacchi in acciaio, che circonda il vano batteria e può supportare un peso fino a 25 kg. Come la Nilox J5, è dotata di luci a LED anteriori e posteriori, per facilitare la visibilità e garantire la massima sicurezza.

Meglio la Momo Design Venezia o la Nilox J5?

Entrambi i modelli occupano una fascia medio-alta e son accumunati da una cura particolare nei confronti dell’estetica e del design. Inoltre le caratteristiche tecniche sono molto simili, sia per quanto riguarda la struttura che per gli accessori e il computer di bordo. Le uniche differenze sostanziali risiedono nell’autonomia e nei tempi di ricarica. La Nilox J5 infatti assicura fino a 55 km con una ricarica di 4 ore. La Momo Design Venezia invece non va oltre i 45 km in modalità “normal”, con un processo di ricarica superiore di due ore.

Quanto costa la Momo Design Venezia?

La Momo Design Venezia costa intorno ai 700 €. Il prezzo è leggermente più basso rispetto a quello della Nilox J5, che è pari a 750 €. Una differenza tutto sommato accettabile considerando il dato sulla minore autonomia. Le due bici elettriche infatti presentano caratteristiche speculari, a partire dal computer di bordo e dal sistema frenante. Anche l’assenza di ammortizzatori è un ulteriore elemento da sottolineare.