Come scegliere l’estrattore di succo
L’estrattore di succo è uno degli elettrodomestici più acquistati degli ultimi anni perché consente di ottenere succhi di frutta e verdura (ma anche latte vegetale e sorbetti) privi di zuccheri aggiunti e altri additivi, preservando le proprietà nutritive degli alimenti. La nostra guida all’acquisto raccoglie per voi tutte le informazioni più importanti su questo popolare apparecchio: oltre agli elementi da valutare per scegliere il miglior estrattore per le vostre necessità abbiamo provato a sciogliere i dubbi più rilevanti sull’argomento, a cominciare dalla domanda che sembra confondere più di tutte gli utenti.
Qual è la differenza tra estrattore e centrifuga?
Per trovare l’estrattore di succo migliore per le proprie esigenze per prima cosa bisogna approfondire le caratteristiche di questo piccolo elettrodomestico, partendo dalle differenze con un altro popolare accessorio da cucina: la centrifuga. Se siete interessati a conoscere più dettagliatamente le caratteristiche principali della centrifuga potete dare un’occhiata alla nostra guida all’acquisto dedicata. Qui invece abbiamo confrontato le caratteristiche principali dei due apparecchi, che trovate riassunte nell’infografica qui sotto e successivamente spiegate nel dettaglio.
Funzionamento
Con la centrifuga, i succhi di frutta e verdura vengono estratti grazie alla forza centrifuga generata da lame rotanti ad alta velocità. Il processo si svolge in maniera rapida e non può essere prolungato per più di 5 minuti. Inserire i cibi all’interno della centrifuga è molto semplice e spesso non c’è bisogno di pretagliarli.
Con l’estrattore, i succhi vengono estratti attraverso una coclea, una sorta di vite che spreme lentamente i cibi. Il processo è lento e permette anche sessioni prolungate fino 30 minuti. È quasi sempre necessario pretagliare gli alimenti prima di inserirli.
Ingombro
L’estrattore di succo ha una struttura che si sviluppa in maniera orizzontale, diversamente dalla centrifuga che, invece, tende a svilupparsi in altezza. In realtà per entrambi i prodotti esistono diversi modelli che variano in dimensioni e design ma, in generale, la centrifuga sembra un po’ più compatta dell’estrattore.
Prezzo
L’estrattore di succo è più costoso della centrifuga: in commercio troviamo modelli che partono da circa 100 € fino a superare i 500 € mentre, nel caso della centrifuga, il costo è più abbordabile e va dai circa 30 € ai 250 € massimi.
Rumorosità
Se avete intenzione di prepararvi un succo di frutta o verdura al mattino presto o di sera tardi, dovreste allora optare per un estrattore di succo, che risulta essere parecchio più silenzioso di una centrifuga e può essere usato in qualsiasi momento senza fare troppo baccano.
Per vedere i due apparecchi in funzione e osservare la qualità e quantità dei succhi ottenuti da vari ingredienti, nel video qui sotto potrete trovare il confronto tra centrifuga ed estrattore effettuato nei nostri studi. Se invece vi interessa sapere quali ingredienti sia possibile lavorare con i due elettrodomestici e quale possa essere considerato lo strumento migliore, vi rimandiamo alle domande frequenti a fondo pagina.
Passiamo quindi ad esaminare gli elementi più importanti da considerare quando si acquista un estrattore di succo.
1. Struttura
La struttura è il primo fattore da considerare nella scelta del vostro estrattore di succo e si riferisce a diversi aspetti del prodotto, che sono la forma vera e propria e il suo relativo ingombro, ma anche l’ampiezza del tubo d’inserimento degli alimenti e la capienza del contenitore esterno per la raccolta degli scarti. Questi aspetti strutturali influenzano l’uso pratico dell’estrattore di succo.
Tipologia
Sul mercato attualmente potete trovare estrattori di succo di tipo verticale, che si sviluppano in altezza, o di tipo orizzontale, che invece hanno una struttura più larga che alta. I primi sono decisamente più diffusi, soprattutto per motivi logistici: occupano meno spazio e sono più semplici da pulire e da utilizzare.
Gli estrattori di succo orizzontali hanno infatti un design un po’ meno accattivante degli estrattori di succo verticali e risultano sicuramente più ingombranti, ma non hanno niente da invidiare in termini funzionali alla tipologia verticale. Esistono anche dei modelli recenti che possono considerarsi “ibridi“: sono infatti sviluppati in altezza, ma più larghi dei modelli precedenti perché dotati di una coclea stretta e lunga, e non più larga e tondeggiante come quelle montate nei modelli verticali tradizionali.
Dimensioni e maneggevolezza
Oltre alla forma stessa dell’estrattore di succo, bisogna valutare alcuni parametri relativi alle sue dimensioni, in modo da assicurarsi l’acquisto di un prodotto che sia adatto allo spazio in cucina di cui si dispone, sia in termini di superficie di lavoro, sia di spazio all’interno dei mobili dove si andrà eventualmente a riporre l’apparecchio.
Un altro elemento da considerare è il peso (che in genere oscilla tra i 3 e i 6 kg): se, ad esempio, non avete intenzione di lasciare l’estrattore sul bancone della cucina e dovrete ogni volta prenderlo e riporlo, è importante scegliere un modello abbastanza leggero che si lasci maneggiare con facilità.
Attenzione, infine, alle misure del tubo d’inserimento dei cibi e del “vassoio” che di solito è montato all’imboccatura di tale tubo: dimensioni più strette rendono necessario pretagliare i frutti o la verdura da cui si vuole estrarre il succo. Nella foto qui sopra potete vedere invece un tubo di dimensioni extra large, adatto ad ospitare anche frutta intera (arance, mandarini, piccole mele).
Capacità di estrazione
Con “capacità di estrazione” ci si riferisce alla quantità massima di scarto che il contenitore in dotazione all’estrattore di succo può raccogliere: una volta terminato lo spazio a disposizione per gli scarti, dovrete interrompere il lavoro per liberarvi dei rifiuti. Un contenitore grande vi permette dunque di produrre una maggiore quantità di succo senza interrompere il funzionamento della macchina.
Materiali
I materiali sono uno degli elementi che contribuiscono alla differenziazione tra estrattori di succo di fascia di prezzo economica e costosa: le prestazioni della coclea e del filtro sono infatti influenzate dalla qualità dei materiali impiegati nel produrli. Il materiale utilizzato per il filtro e per la coclea nella maggior parte dei modelli è l’acciaio inox, un’opzione allo stesso tempo economica ed efficace, mentre altri estrattori utilizzano l’ultem, che è una resina molto resistente che in molti preferiscono all’acciaio. Per quanto riguarda invece i contenitori, questi possono essere in plastica, che rischia inevitabilmente con il tempo di opacizzarsi e che è più soggetta all’usura, oppure in vetro, un’opzione di qualità sicuramente superiore, ma anche molto più costosa. Qualunque sia il vostro budget per questo acquisto, vi consigliamo di orientarvi sempre verso modelli il cui produttore specifichi che i materiali utilizzati sono privi di BPA, una sostanza considerata dannosa per la salute e che non dovrebbe mai venire a contatto con gli alimenti.
2. Prestazioni
Gli elementi che influenzano la performance dell’estrattore di succo sono importanti da considerare perché si riflettono sul tipo di succo prodotto, sulla facilità di lavorazione di determinati alimenti e sulla durata massima di ogni sessione di estrazione di succo. Per comprendere e poter valutare meglio questi aspetti è però necessario capire come funzioni un estrattore di succo.
Come funziona un estrattore di succo?
Bisogna premettere che, a differenza di altri apparecchi da cucina, quali ad esempio la centrifuga e il frullatore, l’estrattore di succo non sfrutta l’alta velocità per sminuzzare o frullare la frutta e la verdura, ma piuttosto “mastica” gli alimenti grazie ad un componente chiamato coclea e posizionato all’interno della struttura, la cui forma ricorda quella di una vite. Proprio per questo motivo in molti articoli dedicati si sente parlare di estrattore di succo a freddo: il movimento lento infatti impedisce che durante la lavorazione gli ingredienti si surriscaldino. Ciò risulta utile sia per rallentare l’ossidazione degli ingredienti, sia per evitare che schiuma e liquido si separino subito.
La frutta o la verdura inserita all’interno del tubo verrà spinta mediante un apposito accessorio detto pressino all’interno della macchina. La coclea, ruotando su se stessa, mastica la frutta in parti sempre più piccole estraendone il succo, che passa attraverso le maglie del filtro. Il succo confluisce quindi in un apposito contenitore di dimensioni variabili (alcuni modelli di fascia bassa non sono dotati di contenitori e in quel caso si dovrà usare un bicchiere), mentre gli scarti vengono espulsi all’interno di un altro recipiente. Il succo ottenuto con l’estrattore di succo avrà quindi una consistenza densa e corposa, risultando brillante e delicato nel gusto.
La coclea può essere di differenti forme e dimensioni, il che influenza la struttura vera e propria dell’estrattore di succo, come abbiamo già spiegato. Ma i dati a cui fare attenzione quando si valutano le prestazioni di un estrattore di succo sono la velocità della coclea, la sua capacità di ruotare in uno o due versi e il tempo continuo di lavorazione. Nei prossimi paragrafi andiamo a vedere ognuno di questi elementi nel dettaglio.
Velocità della coclea
Abbiamo visto che, per funzionare in modo corretto, l’estrattore di succo deve essere abbastanza lento. La velocità di rotazione della coclea viene espressa in giri al minuto. In base a questo dato è possibile distinguere tre macrogruppi di estrattori: i modelli di fascia alta hanno solitamente una velocità di rotazione che va dai 40 ai 60 giri al minuto, i prodotti di fascia media tra i 60 e gli 80 giri al minuto, mentre i prodotti di fascia bassa dagli 80 ai 100 giri al minuto.
Riguardo a questa distinzione è comunque necessario sottolineare che anche i prodotti di fascia medio-bassa con una velocità di rotazione uguale o superiore agli 80 giri al minuto sono decisamente efficienti e permettono di effettuare l’estrazione a freddo. La differenza tra i diversi modelli riguarda la possibilità di lavorare diversi tipi di ingredienti, ma non l’efficacia del meccanismo di estrazione.
Proprio per lavorare al meglio sia gli ingredienti fibrosi, sia gli ingredienti più morbidi, i modelli di fascia alta consentono di selezionare diverse velocità di rotazione. Per alimenti più duri, come ad esempio zenzero o carote, sarà consigliabile una velocità maggiore, mentre per ingredienti più succosi, come ad esempio le arance, sarà adatta la velocità più bassa.
Segnaliamo comunque che gli estrattori di succo, anche se di fascia alta, non sono in grado di lavorare ingredienti dalla consistenza particolare, come ad esempio le banane, ma sarà possibile trattare ingredienti molto duri come ad esempio mandorle, soia o frutta congelata per ottenere sorbetti o latte vegetale.
Un’altra cosa che bisogna specificare è che non è vero che più lento è l’estrattore, maggiore è la quantità di sostanze nutritive che saranno mantenute nel succo, mentre è vero che la lentezza di produzione del succo lo espone ad un rischio di ossidazione minore. Il processo, infatti, non crea molta schiuma (o non la produce affatto) e il succo estratto si mantiene più a lungo senza perdere colore come invece accade a quello prodotto da apparecchi che sfruttano elevate velocità, come, ad esempio, le centrifughe. Ad oggi però non esistono degli studi che dimostrino che la quantità di nutrienti presenti in succhi estratti velocemente sia significativamente inferiore, anzi per alcuni la differenza sarebbe inesistente o minima.
Rotazione della coclea
Sempre riguardo al meccanismo di funzionamento del motore dell’estrattore, questo di solito ha una sola velocità di lavorazione, mentre è selezionabile il verso di rotazione della coclea. Nello specifico, si può azionare la rotazione in una direzione, che è quella standard per lavorare gli alimenti e, in caso si rendesse necessario, è possibile interromperla e variare la direzione di rotazione in senso inverso. Questa funzione risulta molto comoda, ad esempio, qualora si incastrassero dei pezzi di frutta o di verdura nella coclea.
Tempi di lavoro
In commercio troverete estrattori di succo dotati di motori altamente performanti, che rendono l’estrattore di succo in grado di lavorare per oltre 30 minuti consecutivamente. Questo è possibile grazie ad una generale robustezza dell’apparecchio, ma soprattutto alla potenza del motore. Per risultati ottimali vi consigliamo di orientarvi verso modelli da circa 200 W, ma se volete acquistare un estrattore principalmente per lavorare verdure a foglia, allora sarà meglio un modello da 400 W.
Gli estrattori di succo più economici e semplici hanno un’autonomia di lavoro che arriva massimo a 10 minuti e che rendono necessari altri 20 minuti circa di riposo tra una ripresa e l’altra. Per questo motivo questi modelli sono decisamente sconsigliati a chi voglia produrre abbondanti quantità di succo, come magari potrebbe accadere in un nucleo familiare numeroso o a coloro che consumano abitualmente molti succhi di frutta e verdura e producono regolarmente il latte vegetale in casa. Per tutti questi utilizzi è meglio orientarsi su modelli più costosi e potenti.
3. Praticità d’uso
La praticità d’uso è un fattore decisivo nella scelta di un estrattore di succo perché condiziona la comodità d’utilizzo concreto e quotidiano del prodotto, nonché i tempi di lavorazione e le attenzioni che è necessario prestare quando l’apparecchio è in funzione.
Ci sono, infatti, alcuni elementi che influiscono in maniera anche notevole sulla maggiore o minore praticità d’uso di un estrattore di succo: Vediamoli qui di seguito.
Facilità di assemblaggio
La semplicità con cui l’estrattore può essere montato e smontato incide sulla sua praticità d’uso. Pezzi dall’assemblaggio oscuro e/o difficili da impilare o inserire uno nell’altro sono sicuramente un ostacolo alla velocità e comodità di utilizzo. Ammettiamo però che questo elemento è difficile da valutare a scatola chiusa.
Sistema antigoccia
La possibilità di chiudere l’estremità da cui esce il succo estratto è utile per evitare che le gocce fuoriescano dall’apparecchio dopo che il succo è stato versato, aiutandovi a mantenere superfici e abiti puliti, oppure per conservarlo al suo interno prima di berlo. A seconda del produttore, si potrà interrompere la fuoriuscita di liquido ruotando il beccuccio verso l’alto, premendo un tasto oppure chiudendo un tappo in gomma ermetico.
Rumorosità
Se paragonato ad un frullatore o ad una centrifuga, l’estrattore di succo è sicuramente un apparecchio dalla rumorosità ridotta, ma alcuni lo sono più di altri. Spesso i produttori però si limitano a indicare che il prodotto è silenzioso senza specificarne i decibel. Questo è un aspetto da tenere in considerazione nella scelta perché i modelli più silenziosi permettono l’utilizzo anche nelle ore notturne e nelle prime ore del mattino.
Tubo XL
Ne abbiamo già parlato nel fattore relativo alla struttura, perché questo elemento contribuisce enormemente alla praticità dell’apparecchio, permettendoci spesso di inserire la frutta senza doverla tagliare in pezzi più piccoli.
Vango avvolgicavo
Per riporre più facilmente e rapidamente l’estrattore, la possibilità di avvolgere il cavo di alimentazione in un apposito vano è sicuramente un elemento utile.
Pulizia
Visto che l’estrattore di succo viene utilizzato con una frequenza abbastanza elevata o anche su base quotidiana, riteniamo che anche questo elemento contribuisca alla praticità dell’apparecchio.
In generale, possiamo affermare che non sono necessari degli interventi di manutenzione troppo impegnativi per un estrattore di succo, ma bisogna dedicarsi accuratamente all’operazione di lavaggio di tutti i suoi componenti dopo ogni uso, per avere un apparecchio sempre in condizioni ottimali per ogni nuovo utilizzo (anche per non mischiare i sapori o gli eventuali residui di alimenti).
Una caratteristica che rende semplice e veloce la pulizia dell’estrattore è la possibilità di estrarre facilmente e lavare in lavastoviglie tutti i componenti.
Inoltre, sappiate che alcuni modelli sono strutturati in modo da evitare quanto più possibile che grandi quantità di residui di frutta e di verdura si incastrino all’interno del filtro e della coclea, così da ridurre al minimo ogni intervento di pulizia manuale ed evitare di perdere tempo a rimuovere eventuali accumuli di polpa.
Una funzione interessante, di cui non tutti gli estrattori di succo dispongono, è quella di risciacquo o prelavaggio, ovvero un funzionamento “a vuoto” dell’apparecchio solo con acqua, in modo da sciacquarlo prima di iniziare a lavorare la frutta e la verdura, utile soprattutto per non mischiare i sapori quando vogliate preparare succhi a base di alimenti diversi uno dopo l’altro.
4. Accessori
Nonostante gli accessori non siano sicuramente il primo dei fattori da considerare nella scelta dell’estrattore di succo, questi rappresentano comunque un comodo extra che impreziosisce l’apparecchio, ne rende l’uso pratico più agevole e, in alcuni casi, anche più semplice.
La gamma degli accessori di un estrattore di succo non è enorme. Vediamo qui di seguito tutti gli accessori che possono essere inclusi nella confezione di un estrattore.
Tappo antigoccia
Come anticipato nel paragrafo dedicato al fattore praticità d’uso, alcuni modelli prevedono la presenza di un tappo ermetico da attaccare all’estremità da cui fuoriescono i succhi, per evitare di sporcare il piano di lavoro.
Contenitori
Sono di solito due, ovvero quello per la raccolta degli scarti e quello per la raccolta del liquido estratto, e possono avere una capienza variabile da meno di 1 l fino a circa 2 l. I contenitori più comodi sono senz’altro quelli lavabili in lavastoviglie e dotati di coperchio ermetico per riporli in frigorifero.
Filtri
Rappresentano l’accessorio più importante per un estrattore, visto che dalla qualità e tipologia di filtro dipende anche il succo che verrà prodotto. Questi possono essere a maglia fine (cioè con fori molto piccoli, ideali per succhi più liquidi), a maglia grossa (con fori più ampi, in grado di produrre succhi più densi e smoothie) o specifici per sorbetti.
Ricettario
Libretti che raccolgono ricette di succhi di frutta e di verdura possono essere inclusi nella confezione dell’estrattore. I modelli dotati di filtri specifici per i sorbetti possono ovviamente contenere anche ricettari per questo genere di prodotti.
Spazzolino
Può essere incluso anche uno spazzolino per velocizzare il processo di pulizia manuale della macchina.
Le domande più frequenti sull’estrattore di succo
Quali sono i migliori estrattori di succo?
Oggigiorno sono numerosi i brand che si occupano della produzione di estrattori di succo di diverse fasce di prezzo, che si differenziano per lo stile, per gli accessori in dotazione e per le prestazioni del motore. Sul mercato attuale spicca la Hurom, che è stata tra le prime aziende a produrre estrattori di succo di alta qualità e i cui modelli sono ancora oggi molto richiesti. Oltre a questa consigliamo Kenwood, Bosch e Philips, che offrono una buona varietà di modelli in diverse fasce di prezzo. A prescindere dal vostro budget e dalle preferenze per un brand in particolare, il nostro consiglio è quello di rivolgervi a marche conosciute in quanto questa è una garanzia di affidabilità del prodotto, ma soprattutto di sicurezza e qualità dei materiali impiegati.
Quanto costa un estrattore di succo?
Gli estrattori di succo sono dei piccoli elettrodomestici venduti tendenzialmente ad un prezzo parecchio elevato: in commercio troviamo infatti modelli che partono da circa 100 € (sconsigliamo di spendere meno di questa cifra) fino a superare i 500 €, facendo di questo strumento un prodotto abbastanza d’élite. Se avete delle particolari esigenze di budget da rispettare, non temete: non necessariamente i prodotti più economici sono poco validi e scadenti ma, piuttosto, possono essere ideali per un utilizzo saltuario, richiedendo magari qualche accortezza in più per non sovraccaricare la macchina. I modelli di fascia di prezzo medio-alta e alta, invece, sono l’opzione ideale e, anzi, necessaria, per tutti coloro che vogliano produrre succhi freschi su base quotidiana o con una certa frequenza e che non vogliano limitazioni nel lavorare semi, verdura a foglie, frutti duri oppure nel preparare sorbetti e simili. Tenete inoltre presente che anche i materiali impiegati influiscono in maniera considerevole sul costo finale: l’acciaio per la struttura esterna e l’ultem per la coclea, ad esempio, rientrano tra i materiali più pregiati, longevi e costosi.
Come si usa l’estrattore di succo?
Il primo passo potrebbe sembrare scontato, ma è invece essenziale per il corretto funzionamento della macchina ed è quello di montare tutti i componenti in maniera corretta.
Ogni estrattore in commercio prevede infatti un contenitore che dev’essere opportunamente incastrato sul corpo motore. All’interno di tale contenitore vanno poi montati gli artefici veri e propri della produzione del succo, ovvero il filtro e, successivamente, la coclea. L’ultimo passaggio, invece, è la chiusura del contenitore di lavorazione, che avviene sempre tramite un coperchio ad incastro che può prevedere un vassoio più o meno largo nella parte superiore e che è ovviamente sempre provvisto del tubo per l’inserimento dei cibi.
Come anticipato nei paragrafi precedenti, in base al tipo di estrattore di succo che possedete vi troverete ad avere a che fare con un diverso diametro del tubo di inserimento degli alimenti.
Con gli estrattori con dimensioni del tubo standard sarà necessario pretagliare la frutta o la verdura in pezzi piccoli prima di lavorarla, mentre con un tubo XL potrete tagliare in pezzi più grossolani oppure non tagliare affatto. Attenzione, però, a non inserire alimenti con noccioli interni o altre parti troppo dure che potrebbero danneggiare il vostro estrattore.
A questo punto è possibile dare il via alla preparazione vera e propria del succo, che si rivela un’operazione veramente semplice. Vi basterà infatti accendere il vostro estrattore ed iniziare ad infilare via via i pezzi di verdura o di frutta che volete lavorare, facendo attenzione a non tenere l’apparecchio in funzione troppo a lungo (i libretti di istruzioni indicano sempre qual è il tempo massimo di utilizzo per sessione che, ad oggi, è di 30 minuti nei modelli più potenti in commercio).
Quali ingredienti non si possono lavorare con l’estrattore di succo?
Non tutta la frutta o la verdura può essere lavorata con l’estrattore di succo. Nella maggior parte dei casi perché si tratta di cibi dalla consistenza troppo dura e, quindi, dannosa per la coclea e il motore dell’apparecchio, che può bloccarsi e rompersi.
Qui di seguito trovate un elenco di questi alimenti che, oltre a poter danneggiare l’apparecchio, non consentono, tra l’altro, di ottenere un succo di quantità o consistenza adeguate per essere bevuto:
- Agrumi, ananas o melagrana con buccia;
- Frutta secca o semi non precedentemente messi in ammollo;
- Ciliegie, albicocche o altri alimenti con nocciolo;
- Legumi, riso e altri cereali;
- Banana, avocado, mango o altri alimenti poco succosi, ma ricchi di amido (da lavorare piuttosto con un frullatore).
Come fare il latte di mandorle con l’estrattore di succo?
Preparare il latte di mandorle con l’estrattore di succo non è complicato: ecco gli step da seguire.
Mettere le mandorle in ammollo
Il primo step per realizzare in casa il latte di mandorle è molto semplice. Si tratta di mettere le mandorle a bagno in acqua fredda, così da ammorbidirle e renderle idonee alla spremitura. Il tempo di riposo delle mandorle nell’acqua può variare tra le 12 e le 24 ore: un maggiore o minore tempo di posa dipende soprattutto dalla quantità di mandorle che volete trattare. Per realizzare il latte di mandorle si possono utilizzare sia mandorle sbucciate, sia mandorle con la buccia: la scelta dipende dai vostri gusti in quanto il latte di mandorle realizzato con mandorle con la buccia risulterà più scuro ed intenso. Dopo l’ammollo rimuovere la buccia dai frutti sarà molto semplice: basterà esercitare una leggera pressione su ogni mandorla.
Inserire mandorle e acqua nell’estrattore di succo
Trascorso il tempo di posa delle mandorle potete procedere con l’estrazione del succo. Per ottenere il latte di mandorle sarà necessario aggiungere ai frutti anche dell’acqua: soltanto in questo modo sarà possibile ottenere la tipica consistenza del latte di mandorle. La proporzione da seguire per regolarsi sul quantitativo di acqua va da 1:3 a 1:5. Ciò significa che per 100 g di mandorle potranno essere aggiunti dai 300 ai 500 ml di acqua a seconda delle preferenze, tenendo presente che a un minore quantitativo di acqua corrisponde una consistenza più densa.
Ripassare il latte ottenuto nell’estrattore
Questo passaggio è molto importante poiché permette di eliminare completamente i residui di polpa e ottenere una consistenza liscia e cremosa. La sua realizzazione è molto semplice: basterà inserire nuovamente il liquido realizzato all’interno dell’estrattore. La quantità di volte in cui è necessario ripassare il latte di mandorle varia in base all’efficienza del vostro estrattore di succo: in genere sono necessarie tre passate per eliminare tutti i residui. Una volta raggiunta la consistenza desiderata potrete scegliere se dolcificare il vostro latte di mandorle con qualche cucchiaio di zucchero o se lasciarlo al naturale. Per i più golosi consigliamo l’aggiunta di qualche goccia di sciroppo di glucosio. Adesso il vostro latte di mandorle è davvero pronto: non vi resta che trasferirlo in una bottiglia in vetro e gustarlo!
Conservare il latte di mandorle
Il latte di mandorle preparato in casa si conserva tranquillamente in frigorifero per un massimo di due giorni. Trascorso questo tempo la bevanda tende a perdere le sue proprietà nutritive. Il nostro consiglio è comunque quello di bere il latte di mandorle appena preparato: avrà un sapore fresco ed intenso davvero irresistibile. Con il latte di mandorle fatto in casa è poi possibile preparare gustose ricette. Le preparazioni possono essere realizzate sia con la bevanda, sia con gli scarti di polpa.
Come fare i sorbetti con l’estrattore di succo?
Anche nel caso dei sorbetti la realizzazione non è complicata, a condizione che l’estrattore di succo sia dotato dell’apposito filtro, condizione imprescindibile per la realizzazione dei sorbetti. Vediamo allora come procedere.
Congelare la frutta
Il primo e fondamentale step per realizzare i sorbetti in casa utilizzando l’estrattore di succo è quello di congelare la frutta. Nonostante per alcuni questo passaggio possa sembrare banale, è bene ricordare che questo elettrodomestico non è in grado di lavorare ghiaccio e frutta separatamente, come avviene invece nelle macchine professionali. Per ottenere i sorbetti sarà quindi necessario lavare la frutta, tagliarla (se si tratta di frutta di grandi dimensioni) e tenerla in congelatore per un minimo di 8 ore. In questo modo si otterrà la consistenza perfetta per la realizzazione dei sorbetti.
Estrarre la frutta dal congelatore e farla riposare
Prima di procedere con la realizzazione vera e propria del sorbetto è necessario svolgere un altro passaggio preliminare: la frutta congelata deve infatti essere estratta dal congelatore e lasciata a riposare a temperatura ambiente per circa 1 ora. Questo step serve ad ammorbidire l’involucro di ghiaccio che si è creato attorno ai singoli pezzi di frutta, altrimenti lavorare gli ingredienti senza prima averli fatti riposare potrebbe non portare a un risultato omogeneo. I frammenti di ghiaccio inoltre potrebbero incastrarsi nel filtro, specialmente se l’estrattore non permette la selezione della velocità di rotazione, danneggiando il motore interno.
Montare il filtro per sorbetti
Questo passaggio è decisamente importante poiché ricordiamo che, in assenza di questo componente aggiuntivo, non sarà possibile realizzare i sorbetti con l’estrattore di succo. Il filtro per sorbetti si differenzia dai filtri normali perché, al contrario di questo, non presenta una maglia forata, ma delle pareti in alluminio, le quali servono proprio per la lavorazione di ingredienti particolarmente duri come la frutta ghiacciata. Mentre il filtro classico serve a separare la polpa dal succo, il filtro per sorbetti agisce sugli ingredienti in modo diverso: i singoli pezzi di frutta saranno lavorati interamente e non avverrà la separazione della polpa. L’inserimento di questo componente aggiuntivo è uguale all’inserimento del filtro classico: basterà posizionare il filtro per sorbetti all’interno del contenitore di spremitura.
Passare la frutta nell’estrattore
L’ultimo passaggio riguarda la preparazione vera e propria del sorbetto. Come avviene nella normale estrazione di succo, la frutta congelata dovrà essere inserita all’interno del contenitore di spremitura sfruttando il tubo d’inserimento ingredienti ed il pressino per spingere gli alimenti sulla coclea. Per ottenere risultati ottimali è consigliabile impostare la velocità di rotazione massima che solitamente è il secondo o il terzo livello selezionabile. Se il vostro estrattore non consente la selezione della velocità di rotazione, ma è comunque dotato di un filtro per sorbetti, non c’è da preoccuparsi: evidentemente la velocità base sarà adeguata ai diversi gradi di fibrosità degli ingredienti. Se vi sembra che il risultato ottenuto sia troppo grossolano provate a ripassare una seconda volta il sorbetto ottenuto nell’estrattore: solitamente la consistenza ottimale si ottiene con una sola spremitura, ma con alcuni modelli potrebbe essere necessario il secondo ripasso.
Quali ingredienti si possono lavorare con centrifuga ed estrattore?
Centrifuga
Con la centrifuga si possono lavorare frutta e verdura dalla consistenza dura e morbida. Non si possono invece preparare passate di pomodoro, sorbetti o latte di soia. La centrifuga sembra adattarsi bene anche alle verdure a foglia, che necessitano di una rotazione più veloce.
Estrattore di succo
Con l’estrattore si possono lavorare i semi e frutta dalla consistenza più dura ed è possibile preparare sorbetti e latte vegetale. Anche con l’estrattore si possono lavorare le verdure a foglia, ma viene ottenuta una quantità minore di succo rispetto a quella che si ottiene con la centrifuga.
Meglio centrifuga o estrattore di succo?
La scelta tra i due prodotti in base alle proprietà nutrizionali è sicuramente l’aspetto che è stato più discusso e sul quale, a tutt’oggi, c’è una certa discordanza di opinioni: molti, infatti, sostengono che la centrifuga, a causa del suo funzionamento veloce, sia aggressiva, generando un calore tale da distruggere le proprietà benefiche di frutta e verdura, al contrario dell’estrattore di succo che, invece, è lento e riesce a preservare tali elementi nutritivi. In realtà questa credenza è scorretta in quanto chi ha esaminato sia i succhi prodotti con una centrifuga, sia quelli prodotti con un estrattore, non ha rilevato differenze tali da far pensare che un tipo di succo sia più ricco e salutare dell’altro.
I succhi prodotti da questi due apparecchi hanno una diversa durata, terminata la quale le proprietà benefiche della frutta e della verdura diminuiscono.
Sia con la centrifuga, sia con l’estrattore si verifica un processo di deterioramento delle sostanze nutritive: a contatto con l’aria, gradualmente, i livelli di vitamine ed altri nutrienti vanno riducendosi. L’ideale sarebbe bere i centrifugati subito dopo la preparazione, o conservarli per un massimo di mezza giornata. I succhi prodotti con l’estrattore, invece, possono essere conservati senza perdere le loro proprietà nutrizionali fino ad un paio di giorni.
Esiste un estrattore di succo per planetaria?
Se possedete o avete intenzione di acquistare una planetaria, potreste essere interessati alla possibilità di coniugare l’uso di questa macchina con le funzioni di un estrattore di succo, risparmiando così su spesa e ingombro. Kenwood e KitchenAid offrono sempre le planetarie più accessoriate e non deludono neanche per quanto riguarda l’accessorio estrattore di succo, disponibile per entrambi i brand e compatibile con diversi modelli di planetaria. Se volete acquistarlo, consultate il sito dei due produttori o cercatelo sui siti di elettrodomestici e sulle piattaforme di e-commerce. Tenete conto però che il prezzo è solo leggermente più basso rispetto a un estrattore di fascia media: circa 160 € per Kenwood e 210 € per KitchenAid.
Quali sono i migliori estrattori di succo del 2023?
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Cosa ne pensate della marca BIOCHEF? Ho letto buone caratteristiche . Il prodotto è di marca australiana, potrebbero verificarsi problemi di assisten
purtroppo non abbiamo ancora avuto occasione di recensire prodotti di questo brand.
Buongiorno,l’articolo è molto chiaro, ma ho un’offerta per MOULINEX JUICE & CLEAN ZU420 a 90€ e mi sembrava il caso di approfittarne,cosa ne pensate?
purtroppo non abbiamo ancora avuto opportunità di recensire il modello da te indicato.
Volevo chiedervi consiglio per l’acquisto dell’estrattore. Cosa ne pensate di SIQURI , ce ne sono di 3 tipi. Quale scegliere?
Ti consigliamo di leggere le nostre recensioni di due dei tre modelli che trovi a questo link.
Sono interessato ad un estrattore semiprofessionale per estrarre il succo da diversi frutti ma in particolare della fragola. Quale mi consigliate? GRZ
Date le tue esigenze ti consigliamo l’acquisto del Imetec Succovivo Pro 2000
prezzo medio alto per eliminare i semini dei kiwi
date le tue esigenze ti consigliamo l’acquisto del Kenwood PureJuice JMP601SI
Sto cercando un estrattore idoneo a spremere il melograno
ti consigliamo di consultare la nostra recensione del Imetec Succovivo Pro 2000: potrebbe essere il modello adatto alle tue esigenze.
Quale estrattore consigliate tra Kenwood Estrattore JMP601SI Purejuice e Panasonic MJ-L500?
Si tratta di due ottimi modelli: ti consigliamo di leggere le nostre recensioni e valutare in base alle caratteristiche che più ti interessano.
Buona sera.Vi scrivo perchè ho dei seri dubbi: Molti estrattori sono identici e rimarchiati vero? Questo imetec è identico a Estraggo Pro. Vero??
molti estrattori sono simili tra loro in quanto i materiali utilizzati in questo tipo di prodotti ed il tipo di motore sono abbastanza standard. Ti consigliamo di valutare i vari modelli in base all’efficienza delle prestazioni, alla versatilità ed alla presenza di accessori aggiuntivi che potrebbero o meno esserti utili.
Negozio Kasanova mia città pratica sconti, e mette in vendita estrattore marca Kasanova a 49,90 euro. Mi sembra poco. E’ un prodotto scadente?
Non conosciamo il prodotto in questione purtroppo.
Buongiorno, vi ho seguito molto in sto periodo dovendo acquistare un estrattore di frutta. Volevo chiedervi secondo voi qual è il migliore. Si seguito
Il miglior modello attualmente in commercio è secondo noi il Kenwood PureJuice Pro JMP800SI un prodotto versatile e molto efficiente. Ti consigliamo comunque di dare un’occhiata alle nostre recensioni per trovare il modello che più si adatta alle tue esigenze.