Come scegliere la soundbar
Le soundbar sono oggetto d’interesse da parte di chi desideri in genere un ascolto di alta qualità da schermo piatto, dunque dagli amanti dell’home cinema, del gaming o della musica. Infatti, la tendenza a progettare schermi sempre più sottili e compatti ha fatto sì che venisse sacrificato lo spazio fisico dedicato agli altoparlanti, con il conseguente declino della potenza nella diffusione audio da parte dei nostri TV e monitor.
Ecco che per godere di uno spettacolo audiovisivo di alto livello oggi è necessario pensare ad un sistema di amplificazione audio di qualità, e la soundbar interviene quando si abbia anche l’esigenza che questo abbia dimensioni contenute. Il mercato offre diverse tipologie di soundbar ai prezzi più disparati, ma vediamo come valutare questo prodotto prima di acquistarlo.Com’è fatta una soundbar
La soundbar è una scatola contenente al suo interno due o più altoparlanti, componenti che hanno la funzione di convertire il segnale elettrico in onde sonore. Come vedremo nel corso della nostra guida, a seconda del prezzo possono essere presenti anche un amplificatore (soundbar attiva) e un chip per l’intelligenza artificiale, il quale provvede a manipolare il suono per migliorarlo. Iniziamo parlando dell’involucro che racchiude questa tecnologia audio.
1. Struttura
Analizziamo il profilo strutturale delle soundbar in virtù del fatto che le dimensioni ridotte e la praticità d’installazione all’interno di un ambiente domestico sono il principale motivo per cui vengono preferite ai ben più ingombranti sistemi Hi Fi o casse per PC. Considereremo le dimensioni, il peso e la versatilità nella collocazione, cioè se sono anche fissabili alla parete.
Dimensioni
Le dimensioni della soundbar possono variare profondamente da modello a modello e considerarle attentamente può essere cruciale per scegliere il modello che si confà maggiormente alle vostre esigenze.
Un prodotto con una profondità ridotta, per esempio, è più semplice da incassare al di sotto dello schermo, mentre una soundbar eccessivamente larga potrebbe essere difficilmente collocabile.
Peso
Valutare il peso di una soundbar può essere molto importante se, ad esempio, intendete installarla in posizione elevata. In questo caso bisogna verificare, oltre al peso, la presenza di supporti in grado di reggere in modo stabile la barra ovunque decidiate di installarla.
Se invece decideste di posizionarla sopra una superficie, è necessario controllare che sulla base siano presenti dei supporti predisposti a reggere il corpo della soundbar.
In generale, per avere una resa migliore è sempre preferibile posizionare la soundbar in posizione elevata, così da diffondere il suono in modo più uniforme all’interno dell’ambiente.
In conclusione, va sottolineato come nel valutare questi aspetti si debba tenere presente che un prodotto più sofisticato, cioè che offra una potenza e una complessità audio maggiori, tenda a pesare maggiormente.
Numero delle casse
Per quanto riguarda il numero di elementi disponibili, in alcune confezioni è possibile trovare con la soundbar degli speaker attivi in aggiunta al corpo principale per creare un home theatre in modo semplice con un unico acquisto.
La dotazione di bocche sonore ulteriori può essere molto utile per rendere più omogenea la diffusione del suono all’interno dello spazio e soprattutto a differenziare l’origine delle frequenze alte da quelle basse. Queste considerazioni, oltre a influire sulla struttura, hanno un impatto sulle prestazioni audio, che vedremo nella prossima sezione.
2. Prestazioni
Premettiamo che, nel momento in cui avrete una selezione di modelli papabili, il consiglio è di procedere con una prova di ascolto pratica e, nel caso siate insoddisfatti, effettuare il reso del prodotto. Detto ciò, per stringere il cerchio in un mercato tanto vasto bisogna valutare alcuni dati relativi alle prestazioni che potete facilmente reperire tramite la scheda tecnica offerta dal produttore. Andiamo a vedere questi elementi nel dettaglio.
Tipologia
Se vi interessa molto la qualità audio potete prendere in considerazione l’acquisto di una soundbar passiva, che è per la verità un prodotto di nicchia rispetto alle soundbar attive. Riassumiamo nella tabella che segue quali sono le differenze, per poi spiegarle meglio.
Attiva | Passiva | |
---|---|---|
Installazione | Più facile | Più difficile |
Integrabilità in un sistema audio | Minore | Maggiore |
Idoneità home theatre | Minore | Maggiore |
Qualità del suono | Minore | Maggiore |
Amplificatore | Presente | Assente |
Prezzo | Minore | Maggiore |
Acquisti extra | Non necessari | Necessari |
Quelle attive sono ormai le soundbar più comuni e diffuse, dal momento che basta collegarle al dispositivo che desiderate amplificare perché queste funzionino correttamente. In sostanza, le soundbar passive sono casse audio dalla forma “a barra” che per funzionare hanno bisogno di essere collegate a un amplificatore esterno, non incluso nell’acquisto. Tipicamente sono la scelta prediletta di chi vuole un audio di alto livello, con più casse disposte nell’ambiente, ciascuna scelta con cura e regolabile indipendentemente. Va da sé che per questo tipo di configurazioni sono necessari un certo grado di sensibilità acustica, esperienza pratica per l’installazione e budget elevato.
La soundbar attiva comporta un esborso unico e il collegamento di uno o due cavi al massimo alla sorgente audio, perché integra già altoparlanti e amplificatore. Inoltre, vedremo più avanti come sofisticati algoritmi oggi consentano di dar vita a una diffusione ottimizzata, per cui la maggior parte dei consumatori sarà pienamente soddisfatta con un’unica cassa attiva.
Configurazione
Il minimo che si possa pretendere da una soundbar è che essa riproduca tracce audio in formato stereo con almeno due altoparlanti amplificati nascosti al suo interno. Questa configurazione viene espressa con un valore numerico che solitamente potete leggere tra i dati tecnici della soundbar, ovvero il 2.0: il 2 indica la presenza di una coppia di altoparlanti, mentre lo 0 indica l’assenza di un subwoofer. Vediamo prima quali sono le combinazioni alternative, mentre nel paragrafo successivo diremo qualcosa di più sul subwoofer.
Come dicevamo, sul mercato potete trovare dispositivi contraddistinti da uno dei seguenti valori:Configurazione | Altoparlanti | Subwoofer |
---|---|---|
2.0 | 2 | No |
2.1 | 2 | Sì |
3.1 | 3 | Sì |
5.1 | 5 | Sì |
7.1 | 7 | Sì |
A differenza degli impianti Hi-Fi, le varie sorgenti cui questi valori numerici fanno riferimento sono tutte riunite all’interno di un unico prodotto, la soundbar per l’appunto.
Tipicamente, nei modelli 3.1 il terzo altoparlante (quello centrale) è specializzato nella riproduzione dei dialoghi, il che le rende buone per contenere la spesa nel caso si debba dare audio alla smart TV.
Nella configurazione 5.1 si aggiungono due altoparlanti posteriori Hi-Fi, per l’effetto surround molto amato nella proiezione cinematografica casalinga.
Infine, in un sistema 7.1 i due altoparlanti extra sono laterali e notevolmente più cari, rispetto ad altri che dispongono più semplicemente di due altoparlanti. Se foste interessati ad un’esperienza audiovisiva estremamente immersiva, allora una soundbar 7.1 farebbe certamente al caso vostro, ma non è detto che vi sia necessaria.
Le soundbar più care e ingombranti a volte indicano la configurazione con tre numeri, perché introducono i cosiddetti “up-firing speaker“, cioè gli altoparlanti verso il soffitto. In questo caso il numero indicante gli altoparlanti frontali e posteriori include anche quelli di eventuali casse esterne extra incluse nel pacchetto. Ecco alcuni esempi:
Configurazione | Altoparlanti surround | Subwoofer | Altoparlanti up-firing |
---|---|---|---|
5.0.2 | 2 | No | 2 |
5.1.2 | 2 | Sì | 2 |
11.1.4 | 11 | Sì | 4 |
Sono più voluminose e più care perché progettate per la riproduzione di un audio avvolgente, simile al vecchio Dolby Surround che si poteva in passato generare esclusivamente con tante casse disseminate nella stanza, insieme ai loro fastidiosi cavi di interconnessione. Oggi può capitare che ci siano delle casse extra e che il collegamento sia effettuato esclusivamente tramite Bluetooth, nel qual caso è bene che leggiate la parte in cui approfondiamo la connettività. In caso di casse extra, la prima ad essere inclusa è almeno quella subwoofer, ecco perché ne approfondiremo il ruolo.
Subwoofer
Disporre del subwoofer è sempre consigliabile perché permette di riprodurre le frequenze medio-basse e basse con una qualità che difficilmente una soundbar che ne è sprovvista sarebbe in grado di assicurare.
Quando presente, il subwoofer può essere integrato oppure esterno, certamente più comune in questo tipo di prodotto. Nel caso si tratti di un subwoofer esterno, la soundbar avrà delle dimensioni sensibilmente minori e avrete la possibilità di posizionare la cassa extra (a volte da oltre 100 W) dove preferite, ottenendo la massima resa dal vostro impianto in relazione all’ambiente in cui è posta la barra.
Software
Oggi non si può prescindere dal considerare l’anima software della soundbar, che è strettamente collegata alle prestazioni del prodotto. Vediamo insieme come giudicarne la qualità, iniziando dai codec.
Codec
I codec sono algoritmi che decifrano determinate tipologie di audio digitale. Possono essere più o meno avanzati, capaci cioè di rendere più o meno la complessità acustica di un film o di un videogame. I codec operano sia attraverso i cavi, sia attraverso la connessione radio, perciò, se si vuole una riproduzione musicale di alto livello sia in cuffie Bluetooth sia dagli altoparlanti, bisogna controllare: i codec integrati nella soundbar e quelli del profilo Bluetooth che essa offre, come vedremo nel paragrafo dedicato. Perlopiù nei modelli sotto i 500 € l’unica possibilità di ascoltare in alta risoluzione potrebbe essere quella via cavo.
Elenchiamo i codec più diffusi:
- MP3 e SBC: supportati da praticamente tutte le soundbar. Applicano una compressione per far sì che non sia necessaria molta memoria per trasferirli, né la banda larga nel caso di trasferimento wireless. Comportano la perdita di alcune sfumature nella resa audio, ma non tutti se ne rendono conto;
- WAV e AAC: spesso presenti nelle soundbar di fascia media. Garantiscono maggiore qualità a fronte del bisogno di più spazio sui supporti fisici (CD, pennette USB) e di banda wireless;
- WMA, FLAC e LDAC: sono formati non compressi che possono offrire maggiore qualità audio. Per questo necessitano di una maggiore dotazione fisica e sono presenti nel profilo Bluetooth esclusivamente dei modelli di fascia alta;
- ALAC: formato privato di Apple simile ai due precedenti sopra citati. Immancabile per gli utenti dell’ecosistema Apple amanti della qualità audio.
Senza addentrarci troppo nel mondo di nicchia dell’acustica, gli audiofili sanno che la risoluzione in campo sonoro è espressa nelle specifiche tecniche della soundbar dalla sigla indicata accanto ai singoli codec, in bit e in hertz. Con i multipli dell’hertz è indicata la frequenza di campionamento e in bit il livello di profondità dello stesso, per cui, ad esempio, i file ad alta risoluzione audio sono campionati con codec che lavorano dai 4-bit/48k Hz ai 24-bit/192 kHz, dove i valori più alti offrono file più pesanti e di qualità migliore.
Intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale, lavorando con i sensori integrati nella soundbar, contribuisce a migliorare l’esperienza di ascolto. Questa tecnologia è introdotta nei singoli processori, per cui da una generazione all’altra possono esserci passi da gigante, tanto che le aziende leader ci tengono a mostrare il chip integrato nelle specifiche dei propri prodotti. Vediamo alcuni esempi di AI presente nelle soundbar:
- Equalizzazione automatica: analisi della tipologia di contenuto audio riprodotto (es. notiziario, film o riproduzione musicale classica/rock) per regalare all’utente un suono ottimale;
- Calibrazione automatica: mappatura degli spazi e controllo delle dinamiche di rimbalzo e ritorno delle onde audio nell’ambiente, allo scopo di effettuare una configurazione ottimale delle varie equalizzazioni offerte;
- Dolby Digital+ e Dolby Atmos: tecnologie avanzate per il digital surround che offrono un’avvolgente esperienza tridimensionale. Il processore audio coordina le tracce audio e seleziona da quale altoparlante far provenire il suono. Nelle soundbar più costose Dolby Digital+ e Dolby Atmos sono attivi anche in modalità wireless.
Potenza
Le case produttrici, in genere, specificano le performance delle soundbar in watt, indicanti la potenza massima di un prodotto. Tenete in considerazione che, nel valutare la potenza di una soundbar, bisogna avere ben presente la metratura dell’ambiente in cui si vuole installare il dispositivo e, soprattutto, l’uso che se ne vuole fare: se ad esempio intendete utilizzarlo per l’ascolto della radio, per amplificare la vostra TV o invece per animare una festa.
In generale, quali che siano le vostre necessità, dovreste acquistare modelli con un potenza che si aggiri intorno ai 200-300 W: è sempre consigliabile, infatti, disporre di potenza ulteriore anche se non avete in mente di usare volumi eccessivi, dal momento che un dispositivo di riproduzione musicale portato costantemente ai propri limiti per qualsiasi tipo di ascolto potrebbe dare risultati non proprio soddisfacenti.
4. Connettività
La soundbar è per definizione un dispositivo sottile e facilmente associabile a qualsiasi schermo, ecco perché un fattore decisivo ai fini della valutazione del prodotto è la connettività, ovvero l’insieme delle varie porte di collegamento di cui dispone un prodotto. Questa caratteristica svolge un ruolo essenziale nel determinare le possibilità di utilizzo di una soundbar.
Gli ingressi e le possibili connessioni comunemente presenti in una soundbar sono quelli che seguono.
HDMI
Si tratta dell’ingresso divenuto più comune che può essere usato per collegare la soundbar a display, computer, console e lettori DVD o Blu-ray per veicolare un segnale audio e video di alta qualità, fino all’8K. Oggi è la tecnologia dominante per la connettività via cavo, ma perché dia il suo massimo bisogna che l’HDMI sia di standard 2.0 o 2.1, che entrambi i dispositivi lo supportino e che il cavo HDMI che li collega sia anch’esso certificato. In particolare, ecco le differenze essenziali tra gli standard HDMI più diffusi:
- 1.4 (ARC): supporta risoluzioni Ultra HD 4K a massimo 3.840 x 2.160 px a 24 Hz. Supporta anche il 3D e consente di fare a meno di cavi audio extra tra schermo e soundbar per l’invio di input, grazie alla doppia corsia audio input e output;
- 2.0: lato audio i canali diventano 32 grazie alla banda da 18 Gbps;
- 2.1: la banda tocca i 48 Gbps. Abbiamo l’eARC, cioè il supporto dell’audio a oggetti fino a 7.1 canali, come ad esempio il già citato Dolby Atmos e il DTS:X.
Ingresso jack 3,5 mm
Si tratta di un tipo di connessione storica comune e semplice da utilizzare, ed essendo tramite cavo è stabile e affidabile. Con questo tipo di connessione è possibile collegare PC e smartphone economici dotati della stessa porta, ma nei telefoni sopra i 300 € la tendenza da parte dei produttori è quella di eliminarla. Quando associata ad altre porte può essere utile per l’ascolto in cuffia.
USB
Questa dotazione è molto importante se avete in mente di utilizzare la vostra soundbar per riprodurre direttamente i vostri brani e file audio o di collegarla al computer portatile, dal momento che le porte USB sono diffusissime in questo tipo di dispositivi. La connessione tramite ingresso USB può essere utilizzata per tanti scopi: tra questi, la riproduzione di file audio direttamente dalla soundbar inserendo all’interno dell’ingresso USB un’apposita penna USB o per collegare la soundbar al notebook per migliorarne la qualità audio.
Ottica
Questo tipo di connessione audio avviene tramite cavi in fibra ottica, attraverso cui viaggiano i segnali nella forma di impulsi laser generati da LED. Il segnale è quindi trasmesso digitalmente e viene in seguito separato analogicamente nei vari canali degli altoparlanti. Tramite questo tipo di connessione si può ottenere una gestione del comparto audio assai efficiente, in grado di eliminare ronzii fastidiosi e di garantire una qualità audio di alto livello. Questo ingresso veniva sfruttato molto in ambito audio prima dell’arrivo degli standard più aggiornati di HDMI.
Coassiale
Si tratta di un cavo piuttosto spesso utilizzato nei sistemi di trasmissione del segnale video analogico o per le trasmissioni digitali. Questo tipo di cavo è molto importante se decidete di utilizzare la soundbar insieme ad una televisione, per esempio. In questo caso dovrete collegare la soundbar al decoder in vostro possesso per amplificare il segnale audio delle vostre trasmissioni preferite. Allo stesso modo, nel caso in cui voleste collegare la nostra soundbar ad un lettore DVD dovrete verificare che questo abbia un output coassiale.
Bluetooth
La connessione Bluetooth non necessita forse di alcuna introduzione: molto comune e nota, questo tipo di connessione fa del tutto a meno di cavi o di connessioni fisiche. La maggior parte dei dispositivi mobili (smartphone, tablet, lettori mp3, ecc.) dispongono di questo tipo di connessione, così come alcuni schermi TV di ultima generazione. Tramite la connessione Bluetooth non soltanto è possibile collegare la soundbar a qualsiasi dispositivo mobile o fisso per amplificarlo, ma in alcuni casi tramite questa connessione è possibile controllare la soundbar da remoto. Tuttavia, se state decidendo quale soundbar comprare, sappiate che dal 2022 nel mondo audio è esplosa la diffusione dello standard 5.0 (uscito nel 2016) e superiori, che nell’elettronica di fascia alta arriva a 5.2. Il motivo è semplice: i nuovi standard assicurano la migliore resa sonora in formato wireless, battendo altre tecnologie radio che stanno cadendo in disuso. Infatti, con la versione 5.0 la banda è arrivata a una portata di 2 Mbps (il doppio del 4.2) ed è possibile ad esempio connettere due dispositivi regolandone il volume in modo indipendente; il lag si è ridotto e le interferenze sul segnale sono diminuite drasticamente. Dalla versione 5.1 nuovi codec audio hanno migliorato notevolmente la resa sonora e ridotto il consumo energetico, progresso ancora più marcato nell’ultimissima versione, la 5.2.
Altre connessioni radio
La connessione NFC (Near Field Communication) è un tipo di tecnologia per la trasmissione dati un po’ sorpassata, che veniva usata fino al boom del Bluetooth per collegare i dispositivi elettronici abilitati con la soundbar mettendoli in contatto ultra ravvicinato. Oggi è poco sfruttato, perché una volta collegati i due dispositivi devono rimanere a breve distanza l’uno dall’altro.
Anche la connessione WLAN (Wireless Local Area Network) è una connessione wireless che veniva usata fino all’arrivo dei più recenti standard Bluetooth. Consente di collegare tutti i dispositivi in vostro possesso che dispongano anch’essi di connessione WLAN.
5. Funzioni
Come si è appena visto, la connettività e gli ingressi a disposizione svolgono un ruolo molto importante nel determinare la qualità di una soundbar. Andiamo ora a vedere le funzioni aggiuntive che caratterizzano e rendono unici i vari modelli che potete trovare in commercio.
App
Alcune case produttrici di soundbar, come LG e Samsung, si preoccupano anche di sviluppare delle app per il controllo e l’impostazione del prodotto. Il consiglio è di guardare in ogni caso il voto dell’app nello store, perché avere con la propria soundbar un’app ben sviluppata, utile e aggiornata non è scontato.
Ecco alcune funzioni eseguibili via app:
- Attivazione e configurazione dell’assistente vocale, se presente;
- Controllo remoto della riproduzione (play, pausa, volume, ecc.);
- Controllo dei dispositivi collegati via wireless;
- Controllo delle memorie esterne (smartphone, NAS, ecc.);
- Equalizzazione, più o meno personalizzata.
Telecomando
La possibilità di avere un telecomando appositamente pensato per controllare a distanza la soundbar è un elemento ancora utile per controllare la soundbar stando comodamente seduti sul divano, ma senza dover affaticare gli occhi su uno schermo. Attenzione, perché non tutti i produttori includono le batterie per alimentarlo.
Display
In alcuni modelli è presente un comodo display LED a segmenti, posto di solito in posizione frontale, che permette di visualizzare alcune informazioni utili come per esempio il canale da cui si sta riproducendo l’audio o il livello del volume.
Il display frontale potrebbe rivelarsi utile e semplificare molto l’utilizzo della soundbar.Riproduzione diretta
Alcune soundbar funzionano come veri e propri stereo completamente autonomi, offrendo la possibilità di riprodurre i brani senza la mediazione di altri dispositivi. In dispositivi di questo tipo è importante verificare gli ingressi presenti e naturalmente la compatibilità con i vari file digitali. Infatti, dovreste assolutamente controllare che la vostra soundbar sia in grado di leggerli e riprodurli.
Tra i vari formati che potreste trovare a vostra disposizione tenete presenti MP3, WMA, AAC, WAV e FLAC.
Altre funzioni utili
I vari produttori sono attenti a dotare le soundbar di particolari funzioni in grado di offrire il massimo della qualità audio all’ascoltatore: la sfida, infatti, è quella di competere con i sistemi Hi-Fi.
Per questa ragione sono molto apprezzate le funzioni extra che solitamente potete trovare nei prodotti di buona qualità, come ad esempio sistemi per l’isolamento delle tracce vocali o altre funzioni specificamente pensate per migliorare la resa delle frequenze basse e medio-basse.
Le domande più frequenti sulla soundbar
Quali sono le maggiori marche di soundbar?
Il brand è una prima traccia da seguire per garantirvi un acquisto che sia di qualità e in grado di soddisfare le vostre aspettative. Affidarsi a brand poco conosciuti può certamente farvi risparmiare ma, ad ogni modo, una casa poco nota potrebbe non solamente offrire prodotti di qualità bassa, ma anche mancare completamente dal punto di vista dell’assistenza tecnica. Per questa ragione è bene optare per i marchi più noti e prestigiosi: tra questi citiamo Pioneer, Sharp, Panasonic, Blaupunkt, Auvisio, JBL, Bose, Canton, Sony, Yamaha, Philips, Samsung e LG.
Quanto costa una soundbar?
Nel mercato d’oggi si trovano soundbar con prezzi che variano dai 70 € circa fino a toccare vette di 1.500/2.000 €. Si tratta, infatti, di prodotti assai particolari e sofisticati, in grado di offrire varie soluzioni, livelli di prestazione elevati e funzioni particolari. A questo proposito è possibile suddividere le offerte presenti sul mercato in tre fasce di prezzo:
- Fascia bassa: tra 70 e 140 €, la cosiddetta spesa d’ingresso. Modelli di buona qualità con una potenza limitata (50-100 W) e una configurazione tipo 2.1;
- Fascia media: dai 150 ai 400 €. Modelli molto performanti in grado di arricchire esponenzialmente l’esperienza audiovisiva;
- Fascia alta: superiore ai 500 €, può arrivare a toccare i 2.000 €. Modelli particolarmente sofisticati con configurazioni tipo 5.1 o 7.1 con una potenza che arriva anche al di sopra dei 300 W.
Buonasera,
io ho una smart tv della sony 43 pollici…vorrei acquistare un soundbar tra 200 e 500 euro.
Meglio rimanere su una sony?se si quale?
Non devi necessariamente orientarti su un modello Sony, devi verificare quali porte audio sono compatibili con la tua smart TV. Un modello molto buono per esempio è il Bose Solo 5 TV.
Buongiorno, io amo i bassi profondi e pieni. Consigli x soundbar con subwoofer magari non integrato ma bluetooth/con filo sotto 250€? Gaming e sport
Puoi orientarti su un sistema completo come il Sony HT-RT3.
Vorrei la soundbar LG da collegare al tv LG col cavo ottico. Ma detto cavo dev’essere di 7 metri per mettere la soundbar vicino all’utente. C’é di 7m?
Certo, ne trovi un esempio qui.
E’ possibile utilizzare il telecomando della tv per regolare il volume di una sound bar? Se si qual’è il collegamento necessario? Hdmi arc? wifi/bt?
Puoi farlo con un telecomando universale compatibile con tutti i tuoi dispositivi.
POTETE INDICARMI DELLE SOUNDBAR CON LETTORE BLU RAY INCORPORATO?
Non ci risulta siano presenti prodotti simili sul mercato, ma è possibile acquistare un sistema home theatre completo come per esempio il Sony BDV-E2100.
Buonasera, per capire in maniera chiara i dialoghi dei film , una sounbar sarebbe indicata ?
L’ottimizzazione dei dialoghi non richiede un modello particolare, puoi orientarti su un modello molto popolare come la Yamaha YAS-105.
Il mio tv ha solo il Coassiale, tutti gli ingressi HDMI sono occupati. le soundbar dotate solo di collegamento ottico non posso proprio usarle?
Tramite cavo ottico dovresti poterle collegare senza problemi.
Buon giorno, sto cercando una soundbar che abbia anche la funziona di lettore DVD; magari con tecnologia Wireless e/o Bluetooth. Esistono ancora?
No, ormai gli impianti di questo tipo vengono composti con diversi dispositivi dedicati. I lettori DVD, inoltre, iniziano ad essere datati vista la diffusione dei Blu-Ray.
Ciao, quale soundbar per tv e per eliminare il mio stereo? vorrei un dispositivo che crei dei bei bassi ed un suono dinamico, prezzo entro i 500 €
La Samsung HW-MS651/ZF potrebbe essere una buona soluzione. Se vuoi un vero impianto home theatre puoi in futuro dotarti del Wireless Surround Kit.
Salve. Una soundbar utilizzabile con Google Home? Preferibilmente Samsung oppure cosa guardare. Il Google Home non ha Bluetooth…
Grazie
Da un paio di mesi i dispositivi Google Home e Home Mini hanno ricevuto un aggiornamento che li rende compatibili con speaker Bluetooth esterni. Suggeriamo di verificare che il tuo dispositivo sia aggiornato all’ultima versione disponibile ed eventualmente orientarsi su un modello come il Samsung HW-J250.