I fattori decisivi per la scelta di una cassa amplificata
1. Tipologia
Le casse amplificate sono più generalmente chiamate casse attive (anche se come vedremo c’è una differenza importante tra questi due termini), distinte da quelle passive proprio per la presenza di un amplificatore integrato che non rende necessario né un investimento aggiuntivo per l’acquisto di un dispositivo in più, né un ingombro importante, richiesto dall’utilizzo di più componenti e dai relativi cavi. Anche se sono di norma considerate meno adatte alla realizzazione di un impianto audio di alta qualità, vista la limitazione comportata da un amplificatore integrato privo di numerose impostazioni personalizzabili, le casse amplificate sono particolarmente utili per diversi scopi. Sono infatti molto diffuse per la realizzazione di sistemi PA (Public Address), ovvero impianti utilizzati per eventi pubblici, manifestazioni o semplicemente per amplificare voci o suoni così da renderli udibili a un largo pubblico. Un impianto completo può essere formato da microfoni, amplificatori e casse separate, ma esistono anche opzioni meno costose e più compatte che prevedono l’uso di una cassa amplificata, che talvolta viene venduta direttamente con un microfono incluso. Questa soluzione è ideale per piccoli locali, scuole, musicisti che praticano la professione a livello amatoriale, o in tutti quei casi in cui non è possibile investire cifre molto elevate o in cui la praticità è uno dei fattori più importanti da prendere in considerazione. Ovviamente non tutte le casse amplificate sono uguali ed esistono diversi parametri da considerare prima di procedere all’acquisto di un particolare modello. Vediamo quali sono i fattori a cui prestare maggiore attenzione.
Cassa attiva e amplificata: che differenze ci sono?
Se tutte le casse attive sono amplificate, non si può invece dire che tutte le casse amplificate siano attive. La differenza principale riguarda la configurazione dei circuiti interni tramite cui il segnale elettrico viene portato agli altoparlanti: si tratta dunque di un dettaglio tecnico che un utente poco esperto difficilmente è in grado di riconoscere senza una ricerca approfondita.
- Cassa attiva: nelle casse attive il segnale passa dalla fonte al preamplificatore, poi viene trasmesso a un crossover (un elemento che divide il segnale seguendo intervalli predefiniti all’interno dell’intero spettro di frequenze riproducibili), agli amplificatori di potenza e infine agli altoparlanti;
- Cassa amplificata: anche se il segnale deve compiere praticamente lo stesso percorso, il crossover in questo caso avviene dopo l’amplificazione, dove è richiesto un voltaggio molto più alto. Segue dunque una configurazione identica a quella di una cassa passiva, con la differenza che gli amplificatori non sono esterni, ma sono invece posizionati all’interno della scocca degli speaker stessi.
La configurazione delle casse amplificate è in realtà una delle più diffuse in assoluto, soprattutto tra i modelli di fascia medio-bassa, ma va detto che non porta particolari vantaggi dal punto di vista tecnico o della qualità del suono.
Cablata o wireless?
Un’ulteriore distinzione va fatta tra le casse che necessitano di una connessione cablata e quelle che invece dispongono di tecnologie wireless, solitamente limitate al Bluetooth e, talvolta, all’NFC. Chi cerca un apparecchio da utilizzare in mobilità, o semplicemente in spazi aperti dove la connessione con un dispositivo esterno risulterebbe poco pratica, dovrà sicuramente orientarsi su un modello wireless, più pratico e facilmente utilizzabile anche con smartphone e tablet. Ricordiamo inoltre che esistono anche casse amplificate dotate di porte USB, in grado di leggere alcuni tipi di file senza necessità di collegare alcun dispositivo, né via cavo né via Bluetooth.
2. Prestazioni
Potenza
La potenza delle casse è uno dei dati più importanti a cui prestare attenzione, sia perché questa determina l’effettivo volume massimo, sia perché esistono diverse diciture utilizzate dai produttori, alcune delle quali vanno ignorate perché sfruttate come semplici strumenti di marketing.
-
- Potenza continua: è il valore più importante in assoluto da prendere in considerazione, e indica la potenza massima che può essere assorbita dalle casse in modo continuativo nel tempo, senza subire alcuna variazione. Viene espressa dal valore RMS (o RMS Watt, o Watt RMS) e non è purtroppo sempre indicata in modo chiaro dai produttori. Questo valore è infatti solitamente più basso se comparato ad altri parametri, che ovviamente danno all’utente inesperto la falsa impressione di acquistare un dispositivo più potente. Va anche considerato che non sempre un volume più alto è necessariamente un punto a favore, dato che soprattutto nei prodotti di fascia economica sono possibili distorsioni anche molto forti, che rendono l’ascolto decisamente poco piacevole;
- Picco di potenza o PMPO (Peak Music Power Output): indica la potenza massima che può essere assorbita dalle casse in un brevissimo istante, la cui durata effettiva non è praticamente mai presente nelle schede tecniche delle case produttrici. È un dato che di norma aumenta proporzionalmente alla potenza continua, ma che può risultare anche molto più alto rispetto a quest’ultima. Proprio per questo viene spesso indicata a grandi caratteri sulle confezioni dei prodotti di fascia economica, anche se si tratta di un dato fuorviante. Un ulteriore problema con il picco di potenza è il fatto che non esiste un sistema regolamentato per calcolarlo, facendo sì che ogni produttore utilizzi un metodo diverso e diminuendo ulteriormente la credibilità di un valore utile per lo più a fini commerciali;
- Potenza massima: questo valore indica semplicemente l’energia totale consumata dalla cassa e non è dunque correlato alle sue prestazioni effettive. Spesso si tratta di un valore più alto rispetto ai precedenti e, proprio come il picco di potenza, viene usato impropriamente per attirare l’attenzione degli utenti meno esperti.
Impedenza
L’impedenza indica la resistenza che la cassa esercita sul suono e viene misurata in Ohm (Ω). In generale, più basso è il valore dell’impedenza, maggiore sarà il segnale audio in grado di essere trasportato fino agli altoparlanti. Va però considerato che un’impedenza maggiore indica un suono più nitido e pulito, anche se il volume massimo potrebbe risentirne. È dunque importante cercare un modello che rispetti le proprie esigenze e che sia adatto all’uso che se ne vuole fare: per esempio, se la cassa è utilizzata a un piccolo evento dove va amplificata solo la voce di un presentatore, può essere sufficiente un prodotto con bassa impedenza, mentre se è necessario amplificare una performance musicale è consigliabile orientarsi su un modello ad alta impedenza. La maggior parte dei modelli di fascia medio-bassa spazia comunque dai 4 agli 8 Ohm.
3. Design
Nel caso delle casse amplificate il design riveste un ruolo molto importante. Non si tratta infatti di un fattore puramente estetico, ma di una caratteristica da prendere in seria considerazione prima dell’acquisto. Le casse amplificate sono infatti solitamente utilizzate in mobilità, proprio per evitare l’utilizzo di impianti composti da più componenti, molto ingombranti e pesanti, come vedremo più in dettaglio nel prossimo paragrafo. Un ulteriore elemento da valutare riguarda le dimensioni della stanza o della sala in cui si utilizzerà la cassa, che ha bisogno di uno spazio ben definito per poter offrire prestazioni ottimali. Anche se da un lato è vero che la qualità del prodotto in sé non cambia, il risultato finale può subire variazioni importanti. È dunque inutile dotarsi di una cassa di grandi dimensioni e molto potente se si ha a disposizione una piccola stanza, così come un modello molto compatto e dalla potenza limitata non sarà adeguato per uno spazio particolarmente ampio.
Dimensioni e peso
Come anticipato, le dimensioni e il peso della cassa giocano un ruolo importante soprattutto per chi intende utilizzare le casse in mobilità. Considerando che per uso domestico sono generalmente preferite soluzioni pensate appositamente per l’home theatre o impianti audio composti da più componenti, le casse amplificate sono particolarmente diffuse tra gli utenti che le sfruttano in luoghi pubblici o, in generale, in ambienti esterni, più che all’interno delle mura domestiche. La facilità di trasporto diventa dunque un parametro indispensabile da considerare, dato che in parte questo tipo di prodotto mira ad offrire una soluzione compatta e pratica senza necessità di equipaggiarsi con molti apparecchi diversi. Sul mercato si possono trovare molte soluzioni diverse: il peso si aggira mediamente tra i 3 e i 20 kg, mentre le dimensioni possono variare a seconda del design del prodotto. Alcuni sono molto compatti e possono essere facilmente posizionati su uno scaffale, mentre altri sono più voluminosi e sono pensati per essere poggiati a terra. Va anche notato che esistono prodotti dotati di ruote e di un manico estraibile, molto simili a un trolley, spesso dotati anche di microfono e ideali per chi è spesso in viaggio.
Protezioni
Una breve nota a parte va fatta riguardo alle protezioni utilizzate per salvaguardare gli altoparlanti. È bene verificare che la cassa sia dotata di una semplice rete in plastica o di qualche altro sistema di protezione che impedisca l’inserimento oggetti all’interno degli speaker, in particolare se il prodotto viene spesso utilizzato in ambienti aperti o in presenza di bambini.
4. Alimentazione
Un ultimo elemento da prendere in considerazione quando si intende acquistare una cassa amplificata riguarda il sistema di alimentazione di cui è dotata. Esistono infatti due diverse opzioni tra cui è possibile scegliere:
- Alimentazione elettrica: la maggior parte delle casse amplificate, anche se pensate per un facile trasporto, richiedono di essere connesse a una presa della corrente tramite apposito cavo per poter funzionare correttamente. In questo caso, se il prodotto va utilizzato in ambienti esterni, bisogna verificare la presenza di una prolunga apposita che lo possa alimentare;
- Batteria integrata: esistono anche casse amplificate dotate di una batteria ricaricabile, che permette di utilizzarle agevolmente anche in spazi esterni senza bisogno di una connessione cablata con una presa della corrente. La durata della batteria non supera generalmente le sei ore, anche se l’autonomia è sempre variabile, a seconda per esempio di quanto alto viene mantenuto il volume. Va detto che i modelli dotati di batteria ricaricabile sono generalmente orientati a un uso amatoriale e non offrono prestazioni particolarmente elevate dal punto di vista della qualità del suono. Possono tuttavia rivelarsi utili nel caso in cui non si abbiano particolari pretese e si cerchi semplicemente uno strumento di amplificazione pratico ed efficiente.
Altri fattori da tenere a mente per la scelta di una cassa amplificata
I materiali sono importanti?
I materiali più facilmente valutabili in una cassa amplificata sono quelli utilizzati per la realizzazione del box, dunque quelli visibili dall’utente. I più diffusi sono ovviamente la plastica, l’alluminio e talvolta il legno, di cui vanno comunque valutati anche lo spessore e la robustezza. Se si opta per un modello molto potente, inoltre, è bene assicurarsi che la cassa non sia facilmente soggetta a vibrazioni, dato che queste potrebbero sia peggiorare la qualità del suono, sia potenzialmente danneggiare il prodotto.
La marca è importante?
Anche se esistono alcune casse amplificate realizzate da grandi marchi molto noti nel settore degli impianti audio, come Sony e JBL, la grande maggioranza dei prodotti reperibili sul mercato sono realizzati da case meno blasonate e poco conosciute. Anche in questo caso la scelta deve essere modellata secondo le esigenze del singolo, che può decidere se orientarsi verso un modello di marca, più costoso e spesso più performante, o su un dispositivo meno noto che però può offrire un buon rapporto tra qualità e prezzo.
Il prezzo è importante?
Le casse amplificate non sono tra i dispositivi più costosi in assoluto nel campo dei dispositivi audio, anche se ne deriva una qualità mediamente inferiore rispetto agli impianti più complessi. Si spazia da modelli molto economici, che possono essere acquistati per circa 40 €, a prodotti che raggiungono i 300 €. Va però detto che la differenza non è sempre dovuta alla qualità del prodotto stesso, ma anche alla presenza o meno di una serie di accessori aggiuntivi, come microfoni, cavi e mixer, talvolta venduti in kit completi pensati per soddisfare un numero più ampio di utenti.
Quali sono le migliori casse amplificate del 2023?
Copyright Klikkapromo srl – È vietato ogni sfruttamento non autorizzato
Cassa Trevi XFEST XF 450
QUAL’È LA POTENZA CONTINUA?
Questo dato non è stato reso noto dal produttore.