I nostri consigli per la scelta di uno smartwatch Android
Da Android Wear a Wear OS
Gli smartwatch hanno conosciuto una notevole diffusione negli anni passati, soprattutto dopo il 2015, quando le innovazioni tecnologiche hanno iniziato a rendere sempre più interessanti le caratteristiche di questi orologi elettronici. Come qualunque altro dispositivo mobile, anche gli smartwatch necessitano di un sistema operativo per poter offrire funzioni aggiuntive rispetto agli orologi analogici, in particolare per permettere l’installazione di applicazioni pensate appositamente per assicurare la massima praticità nonostante i display di piccole dimensioni di questi prodotti. Ancora prima che Apple lanciasse i suoi Watch, Google aveva già annunciato lo sviluppo di Android Wear, una versione del sistema operativo più diffuso al mondo per la gestione degli smartphone dedicata solo ai dispositivi indossabili, detti anche wearable. Già nel 2014 sono stati molti i marchi ad annunciare collaborazioni con Google per lo sviluppo di diverse linee di smartwatch, permettendo agli utenti una discreta possibilità di scelta già dai primissimi modelli. Android Wear è stato aggiornato in contemporanea alla versione per smartphone fino alla 8.0 Oreo (2018): a partire dalla successiva è stato rinominato Wear OS by Google ed attualmente si attende l’edizione 9 Pie. Ricordiamo comunque che tutti i dispositivi dotati di questo sistema operativo sono compatibili sia con smartphone che montano Android 4.4 e successivi, sia con iPhone aggiornati almeno alla versione 9.3 di iOS.
Come funziona uno smartwatch Android?
Come qualunque altro smartwatch, anche i modelli che sfruttano il sistema operativo Wear OS devono necessariamente essere connessi a uno smartphone per poter funzionare correttamente. Avere uno smartwatch senza poterlo collegare al proprio telefono sarebbe un investimento del tutto inutile: anche se alcune funzioni molto basilari sono sempre e comunque disponibili (si potrà, per esempio, controllare l’ora o attivare un cronometro senza necessità di effettuare alcuna operazione particolare), la grande maggioranza delle caratteristiche che rendono questo strumento utile e interessante non sarebbero disponibili. Spesso, infatti, anche solo per una prima configurazione viene richiesto di scaricare un’applicazione sul proprio smartphone, dalla quale sarà possibile stabilire una connessione via Bluetooth e gestire tutte le impostazioni dello smartwatch. Sarà poi possibile sfruttare al massimo la sincronizzazione tra i due dispositivi, monitorando notifiche, chiamate e messaggi senza dover accedere costantemente allo smartphone.
A chi può servire uno smartwatch Wear OS?
Lo smartwatch è un articolo interessante sotto molti aspetti: permette infatti di integrare moltissime funzioni in uno strumento di piccole dimensioni, comodissimo da portare con sé e sempre a portata di mano. Fin dai primi modelli le caratteristiche che hanno suscitato maggiore interesse tra gli utenti sono quelle legate al monitoraggio dell’attività fisica: anche se è vero che per questo esistono gli activity tracker, pensati esclusivamente per tenere traccia dei propri allenamenti, uno smartwatch include anche molte altre applicazioni, spesso per un prezzo molto simile. Per i professionisti che sono spesso in viaggio e devono costantemente monitorare messaggi, e-mail e notifiche, inoltre, può essere pratico non dover guardare costantemente lo smartphone, ricevendo aggiornamenti costanti direttamente sul proprio orologio. Ricordiamo anche che lo smartwatch è un dispositivo estremamente versatile, che permette un altissimo livello di personalizzazione non solo del display, ma anche del cinturino (spesso realizzato anche da marchi di alta moda con materiali pregiati), ideale per chi ama cambiare frequentemente i propri accessori.
Le caratteristiche degli smartwatch Android
Attualmente esistono oltre quaranta modelli di smartwatch che sfruttano Android Wear o il nuovo Wear OS, molti dei quali presentano caratteristiche simili, almeno dal punto di vista delle funzioni. Tuttavia esistono differenze spesso notevoli nel design, nelle dimensioni e nella qualità del display, e nei componenti hardware.
Funzioni
Escludendo eventuali applicazioni proprietarie che variano a seconda del marchio, la maggior parte degli smartwatch presenta una serie piuttosto ampia di funzioni standard. Vediamole più nel dettaglio:
- Notifiche: si ha semplicemente la possibilità di visualizzare sul proprio orologio le notifiche che arrivano sullo smartphone. Si potrà dunque rimanere sempre aggiornati sulle chiamate in arrivo, sui messaggi ricevuti e sugli impegni imminenti presenti in agenda;
- Controlli vocali: la possibilità di sfruttare l’assistente vocale di Google è fondamentale per il funzionamento dello smartwatch. I controlli vocali compensano infatti le dimensioni estremamente ridotte del display, dove sarebbe impossibile digitare testi o eseguire operazioni complesse;
- Mail e messaggi: gli smartwatch Wear OS sono in grado di supportare le applicazioni di messaggistica istantanea più comuni, come WhatsApp e Facebook Messenger, così come la gestione di account di posta (in particolare Gmail). Proprio grazie alla dettatura e al riconoscimento vocale è possibile comporre messaggi di qualunque tipo, anche se va notato che se ci si trova in ambienti molto affollati e rumorosi riuscire a dettare correttamente poche righe potrebbe richiedere alcuni tentativi;
- Calendario: tutte gli impegni salvati sul proprio calendario possono essere visualizzati e gestiti facilmente dallo smartwatch. Anche in questo caso è consigliabile usare applicazioni che vengano costantemente sincronizzate sia con il proprio smartphone che con un eventuale servizio online;
- Musica: anche se molti smartwatch hanno sufficiente memoria interna per mantenere una copia di alcune playlist, i produttori puntano molto sulla possibilità di utilizzare i servizi di streaming più diffusi in assoluto, come Spotify o Play Music. Questo permette di non occupare spazio di archiviazione, avendo comunque a disposizione qualunque brano;
- Annotazioni: si tratta semplicemente di annotazioni vocali, che possono essere registrate come file audio oppure essere convertite in testo grazie all’aiuto della funzione di dettatura;
- Mappe: alcuni modelli di smartwatch Android sono dotati di GPS integrato, mentre altri si appoggiano allo smartphone, permettendo in ogni caso di visualizzare una mappa con la propria posizione, o il percorso selezionato per raggiungere una particolare destinazione;
- Pagamenti: grazie alla tecnologia NFC i pagamenti wireless sono diventati sempre più popolari. Gli smartwatch Wear OS di fascia alta sono generalmente dotati dell’applicazione Google Pay, che permette di pagare semplicemente avvicinando l’orologio a un particolare sensore, purché ovviamente il negozio sia in grado di supportare questa tecnologia;
- Activity tracker: come anticipato, la possibilità di monitorare la propria attività fisica è uno degli elementi che ha suscitato maggiore interesse in questi anni. Molti smartwatch sono dotati di cardiofrequenzimetro e possono tenere traccia del nostro battito cardiaco in qualunque momento della giornata. È inoltre possibile scaricare applicazioni popolari come Strava o Runtastic, aggiornandole direttamente con i propri progressi giornalieri;
- Monitoraggio del sonno e sveglia: indossando lo smartwatch anche di notte è generalmente possibile monitorare la qualità del sonno. Il dispositivo utilizza sensori che rilevano la frequenza e l’entità dei movimenti che si compiono di notte, oltre al battito cardiaco, combinando i dati per dare un quadro generale delle ore di riposo. È anche possibile impostare diverse sveglie, talvolta silenziose, che permettono di svegliarsi con una leggera vibrazione invece che con suoni fastidiosi;
- News: è possibile controllare le notizie sia su applicazioni generiche che le raccolgono per area tematica, sia su canali più specifici legati a singole testate giornalistiche o agenzie di stampa;
- Meteo: si tratta di un’ulteriore funzione di base, che permette di visualizzare le previsioni meteo per qualunque località selezionata;
- Benessere: insieme alle molte applicazioni che sono state sviluppate per valutare il livello di fitness dell’utente e la qualità del suo riposo si trovano anche software che incoraggiano a rilassarsi tramite sessioni di meditazione o di respirazione controllata.
Display
Ogni produttore adotta parametri diversi nella costruzione del display dei propri smartwatch. I quadranti sono prevalentemente tondi, con un diametro che generalmente va dai 40 ai 43 mm e uno spessore molto variabile a seconda del modello prescelto. Talvolta è possibile scegliere tra diverse varianti dello stesso smartwatch, un accorgimento importante soprattutto per chi ha un polso di piccole dimensioni, dove un orologio troppo grande e pesante risulterebbe fastidioso. Il pannello può essere realizzato con varie tecnologie, ma quella più diffusa è l’AMOLED, perfetta per i dispositivi indossabili non solo per l’ottima luminosità, ma anche per la grande efficienza energetica. Considerando che le batterie degli smartwatch non possono avere una grande capienza e che la ricarica richiede praticamente sempre l’utilizzo di un cavo proprietario (dunque difficilmente reperibile se ci si trova in viaggio), questo è un vantaggio che può fare la differenza per moltissimi utenti.
Connettività
Gli smartwatch Android sono generalmente dotati di diverse tecnologie wireless, fondamentali vista la mancanza di connessioni fisiche. È immancabile il Bluetooth, utilizzato per sincronizzare il proprio dispositivo mantenendolo sempre collegato allo smartphone, da cui, come abbiamo visto, dipendono molte funzioni dello smartwatch stesso. Ormai è quasi sempre presente anche la connettività Wi-Fi, di solito limitata allo standard Single Band, più che sufficiente per le operazioni online che si possono effettuare con Wear OS. Inoltre grazie alla connettività NFC, solitamente equipaggiata solo in modelli di fascia alta, sono possibili i pagamenti wireless, anche se è necessario configurare un’apposita applicazione e trovare un negozio predisposto per questo tipo di tecnologia.
Batteria
La batteria è una delle caratteristiche più importanti in assoluto quando si sceglie un qualunque smartwatch. A differenza degli smartphone, che possono essere caricati con cavi USB facilmente reperibili dovunque, ogni modello di smartwatch necessita di un cavo proprietario, il che rende molto più complesso effettuare una ricarica in caso d’emergenza. L’effettiva autonomia di uno smartwatch può andare da uno a quattro giorni circa, a seconda delle funzioni che vengono utilizzate o semplicemente mantenute attive. Alcune attività che consumano molta energia sono, per esempio, la navigazione tramite GPS, una costante connessione a Internet o la ricezione di un grande numero di notifiche dal proprio smartphone. Nel caso si faccia un uso intensivo dello smartwatch, dunque, potrebbe essere necessario effettuare una ricarica ogni giorno.
Design
Se inizialmente gli smartwatch Android presentavano un design molto ingombrante e orientato più a un utilizzo sportivo, i produttori hanno presto iniziato ad aumentare le possibilità di personalizzazione, non solo grazie alla possibilità di cambiare l’aspetto del quadrante, ma anche sostituendo con la massima facilità il cinturino. Per tutti gli smartwatch più diffusi sono di fatto presenti moltissime variazioni, che permettono di adattare l’orologio a qualunque situazione: si spazia da cinturini in vera pelle da utilizzare con un abito elegante, a quelli in silicone morbido, estremamente resistenti e facilissimi da pulire dopo un allenamento. Più un prodotto è popolare, più sarà facile trovare soluzioni anche economiche per poter rendere il proprio smartwatch più versatile.
Quali marchi producono smartwatch Android?
Se i primi dispositivi dotati di Android Wear sono stati sviluppati da grandi produttori di smartphone e altri prodotti di elettronica, come Huawei e LG, negli ultimi anni sono entrati in questo mercato anche molti altri concorrenti conosciuti in settori completamente diversi. Hanno rilasciato smartwatch proprietari Armani, Diesel e Montblanc, così come Marc Jacobs, Tommy Hilfiger, Fossil e Casio. In questi casi si nota spesso una particolare attenzione alla qualità dei materiali e al design, pensati per rendere questi oggetti degli accessori versatili che possono adattarsi a ogni situazione, dalla serata elegante all’allenamento in palestra.n
Quanto costa uno smartwatch Android?
I prezzi degli smartwatch dotati di Wear OS si attestano generalmente su una fascia medio-alta. È importante non confondere i modelli che effettivamente sono dotati di questo sistema operativo (di cui si può trovare una lista sul sito ufficiale di Google) con gli smartwatch economici compatibili con smartphone Android. Questi ultimi si attestano infatti su cifre molto basse, non superiori ai 50 €, mentre i prodotti Wear OS costano generalmente dai 150 € in su. Il prezzo può aumentare a seconda di eventuali funzioni o sensori aggiuntivi, dei materiali utilizzati non solo per la scocca, ma anche per il cinturino, e ovviamente del marchio (i modelli Montblanc, per esempio, arrivano a costare circa 1000 €).
Quali sono i migliori smartwatch Android del 2023?
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