I fattori decisivi per la scelta del pannello radiante
Quando parliamo di pannelli radianti facciamo riferimento agli innovativi pannelli ad infrarossi che lentamente stanno cominciando a fare la loro comparsa nelle case italiane. Si tratta di un’interessantissima soluzione alternativa al tradizionale riscaldamento a combustibile (metano o GPL) ed ecosostenibile poiché non genera gas di scarico e, nelle giuste condizioni, può essere almeno in parte autoalimentata.Non bisogna dunque confondersi con i termoconvettori, che funzionano secondo tutt’altro principio fisico e sono assimilabili per molti versi ai radiatori tradizionali.
Come funzionano i pannelli radianti?
Prima di illustrare quali siano le caratteristiche più rilevanti da considerare prima di acquistare un pannello radiante, è opportuno spiegare come funzionino questi dispositivi di riscaldamento.
Il principio di funzionamento è completamente diverso dal tradizionale riscaldamento domestico. Laddove i caloriferi e i radiatori di vario tipo funzionano per convezione, generando cioè un circolo d’aria calda e meno calda nell’ambiente, i pannelli radianti a infrarossi non scaldano l’aria.Questi pannelli emettono infatti un’invisibile radiazione infrarossa analoga a quella emessa dal Sole, che scalda tutto quello che si trova nell’ambiente in maniera sia diretta, sia indiretta. Questo significa che, ad esempio, scalda per irradiazione diretta un divano, ma il divano scaldato emetterà a sua volta calore.
Il pannello in sé non raggiunge temperature superiori ai 60-80 °C e la tecnologia ad infrarossi permette di sprecare pochissima energia: il 90% circa dell’elettricità usata viene infatti convertita in radiazione infrarossa, con un livello di efficienza di molto superiore agli altri sistemi di riscaldamento.
Quando conviene installare i pannelli radianti?
È doveroso precisare che l’installazione di pannelli radianti non è consigliabile in tutte le case. Viste le caratteristiche di questo sistema di riscaldamento, infatti, se ne trae il maggior vantaggio solo nelle case molto ben coibentate, dove cioè l’isolamento termico sia di ottima qualità. Per avere un riferimento, possiamo dire che il pannello radiante rende bene solamente nelle abitazioni in classe di efficienza energetica D o superiore.Bisogna poi tenere presente che, per riscaldare una superficie di 5 m², è necessaria una potenza di circa 300 W. Facendo due rapidi calcoli, per riscaldare una stanza di 20 m² serve un pannello o più pannelli per un wattaggio totale di 1200 W. Aggiungiamo che, come il riscaldamento tradizionale, il pannello deve rimanere acceso negli orari in cui siamo in casa e svegli: se non vogliamo dover rinunciare a tenere accesi altri elettrodomestici (come il forno, se dobbiamo cucinare), dovremo alzare la potenza installata del nostro contatore domestico (di default nelle case italiane la potenza installata è di 3 kW).
Se, viste le condizioni, non si potesse o volesse installare pannelli radianti in tutta la casa, si può considerarne l’uso in sostituzione di altri apparecchi riscaldanti meno efficienti, quali termoventilatori, stufette alogene e termosifoni elettrici.
Potenza
Come abbiamo detto, la potenza complessiva dei pannelli radianti che andremo ad installare deve essere proporzionata alla superficie degli ambienti da riscaldare. Il fabbisogno indicativo è di 300 W ogni 5 m², per cui, se intendiamo riscaldare dei locali esclusivamente con dei pannelli radianti, il conto da fare è semplice.
I valori riportati in tabella devono comunque ritenersi indicativi: se vogliamo usare i pannelli radianti in aggiunta al riscaldamento tradizionale, possiamo tranquillamente rimanere al di sotto delle stime summenzionate.
Funzioni
Rispetto al riscaldamento tradizionale, l’installazione di un pannello radiante è molto semplice: si fissa il pannello al muro con dei banali tasselli e lo si collega alla rete elettrica, che sia per mezzo di una semplice spina o realizzando un collegamento intramurario.
Naturalmente, essendo un elemento riscaldante, è opportuno che il pannello radiante offra almeno alcune funzionalità di base che riteniamo indispensabili.
Termostato ambiente
Il termostato permette di regolare la temperatura del locale da riscaldare. Non solamente rileva la temperatura presente nell’ambiente, ma permette anche di impostare una temperatura desiderata da raggiungere. Il pannello radiante funzionerà quindi fino al raggiungimento di questo obiettivo termico.Il termostato, quando presente, può essere o integrato sul pannello, nascosto su un lato della piastra, oppure integrato nella spina, come nella foto qui sopra.
Timer di funzionamento
Come facciamo con il riscaldamento tradizionale, anche quando usiamo dei pannelli infrarossi dovremo tenerli accesi solo per una porzione del giorno: quando ci troviamo in casa e siamo attivi (non cioè durante le ore di riposo notturno).
Il timer consente precisamente di stabilire gli orari di attivazione del pannello radiante, così da non sprecare energia elettrica quando non c’è nessuno in casa, o quantomeno di programmare lo spegnimento automatico, funzione utile soprattutto se si vuole usare un pannello radiante come scaldabagno.
Integrazione con cronotermostato centralizzato
Le due funzioni che abbiamo appena descritto sono normalmente svolte, in case con riscaldamento tradizionale, dal cronotermostato. I migliori pannelli radianti possono essere integrati, anche con connessione Wi-Fi, con il termostato centralizzato: questa funzione è particolarmente utile nel caso in cui adottiamo una soluzione riscaldante mista, parte tradizionale e parte a pannelli infrarossi, oppure se scegliamo di adottare interamente la soluzione a pannelli.
Collocazione
Dato il suo spessore veramente minimale, un pannello radiante si presta all’installazione in diversi punti della casa. Si possono allora trovare pannelli radianti da parete ed altri da soffitto, che si differenziano sostanzialmente per la modalità di attacco alla parete e di controllo: è chiaro che un pannello a soffitto richiederà tasselli più robusti e più numerosi, oltre a un collegamento elettrico per il controllo da termostato o da pulsantiera elettrica.È necessaria una nota per chi cercasse in particolare un pannello radiante da installare nel bagno: in questo caso bisogna accertarsi che il pannello abbia un grado di isolamento sufficiente a garantirne la sicurezza in un ambiente umido e con potenziali schizzi d’acqua come il bagno. Indicativamente il pannello è idoneo all’installazione nel bagno se il grado di isolamento è IP21 o superiore, con i migliori modelli che arrivano anche a IP44.
Stile
È ovvio che, dovendo venire installati a parete, i pannelli radianti divengano automaticamente anche degli elementi di arredo. Le dimensioni dei singoli pannelli sono correlate al loro wattaggio, per cui più potente il pannello, più grandi le sue misure. La forma dei pannelli è solitamente rettangolare e possiamo scegliere piuttosto liberamente l’orientamento dell’installazione, se a sviluppo orizzontale o verticale. Solitamente la superficie è di colore bianco e perfettamente liscia, ma non mancano i casi di pannelli dalla superficie decorata, in particolare nel caso dei pannelli con superficie di vetro o cristallo, che permettono così di aggiungere una ulteriore nota colorata alla casa.
Domande frequenti
Che vantaggi offre l’installazione di pannelli radianti?
Alcuni dei vantaggi offerti da questa soluzione di riscaldamento abbiamo già potuto vederli: abbiamo detto che è una fonte di calore “green”, dato che non produce gas di scarico dannosi per l’atmosfera. Ve ne sono però altri, ad esempio:
- Non spostando l’aria è una soluzione ottima per chi soffre di allergie: gli allergeni non vengono sollevati e portati a fluttuare nell’atmosfera;
- Se inserita in un progetto di ristrutturazione, l’installazione dei pannelli radianti può usufruire dello sconto fiscale del 50%;
- Se si è scelto di autoprodurre una parte dell’energia elettrica utilizzata (con il fotovoltaico) si riducono i costi in bolletta;
- L’effetto di riscaldamento è immediato all’accensione;
- I pannelli radianti si possono asportare e portare via nel momento in cui si cambia casa.
Quali sono gli svantaggi dei pannelli radianti?
A fronte di tanti vantaggi è pressoché inevitabile che vi siano anche alcuni svantaggi. Tra quelli che abbiamo già menzionato ricordiamo che, per riscaldare un’intera abitazione solamente con dei pannelli a infrarossi, è necessario innalzare (se non la si ha già più alta rispetto all’utenza media) la potenza installata, che di default nelle case italiane è di 3 kW.
Aggiungiamo a questo che per la fornitura di acqua calda si deve comunque prevedere una soluzione integrativa, quale una piccola caldaia o un boiler, dato che un sistema di pannelli radianti non si può sostituire a una caldaia o a un boiler.
Ricordiamo infine che, per loro natura, i pannelli radianti a infrarossi sono una soluzione di riscaldamento valida nelle abitazioni ben coibentate, indicativamente dalla fascia D di efficienza energetica in su: non vale dunque la pena di prenderli in considerazione in case meno efficienti, come lo sono purtroppo molte di quelle più datate.
Quanto costa un pannello radiante?
Il prezzo all’acquisto di un singolo pannello radiante dipende in buona parte dalla sua potenza. Si va indicativamente dai 120 € dei pannelli più piccoli, da 300 W circa, ai circa 350 € dei pannelli più potenti, da 800 W o più.
Alla luce di quanto detto più sopra non è difficile calcolare il costo approssimativo di un’installazione fai da te per tutta la casa, a totale sostituzione dell’impianto tradizionale. Se ipotizziamo ad esempio un’abitazione da 70 m² abbiamo un fabbisogno di 4200 watt installati: si va dunque da un minimo di 1620 € installando solo pannelli di piccole dimensioni ad un massimo di circa 3000 € scegliendo pannelli potenti.
Questi costi sono inevitabilmente destinati a lievitare qualora ci si rivolga ad un installatore: il prezzo della manodopera cambia naturalmente da professionista a professionista, ma potete calcolare un ulteriore margine tra i 1000 e i 2000 € per l’installazione dei pannelli in tutta la casa.
La marca è importante?
Non bisogna stupirsi se, per una tecnologia relativamente nuova come quella dei pannelli radianti ad infrarossi, la marca abbia una certa importanza.
Diciamo subito che in Italia si trovano almeno tre produttori di alta qualità che vale la pena prendere in considerazione: questi sono Thermal Technology, ThermoJoy e Celsiuspanel. Tutti e tre questi marchi offrono soluzioni Made in Italy dal design curato e originale, oltre a diverse “taglie” di pannello adattabili a tutte le necessità, inclusa l’applicazione a soffitto e nel bagno.
Chi ha in mente l’installazione di pochi pannelli, con l’intenzione di farlo da sé, può trovare pannelli singoli venduti anche online da brand stranieri. Si tratta in molti casi di pannelli estremamente semplici, senza fronzoli e dalle funzionalità di base, ad un prezzo generalmente abbordabile e facili da installare. I più accessibili sono i modelli proposti da Klarstein, Trotec e TecTake.
I materiali sono importanti?
I pannelli radianti possono essere realizzati in diversi materiali, almeno se facciamo riferimento alla superficie radiante vera e propria. Vetro, alluminio, acciaio, cristalli di carbonio sono tutte possibilità che si possono trovare e che danno risultati diversi innanzitutto dal punto di vista estetico. Una superficie in vetro, ad esempio, può essere anche decorata o a specchio, mentre alluminio, acciaio e carbonio vengono normalmente verniciati in bianco opaco, offrendo una soluzione neutra ed adattabile a tutti gli ambienti.
In alcuni casi cambiano i cavi resistori: se nella maggior parte dei casi sono classici cavi elettrici in rame, in almeno un caso (quello di Thermal Technology) troviamo cavi in fibra di carbonio più efficienti dal punto di vista energetico e dallo smaltimento più facile.
Un altro caso particolare è poi quello di Celsiuspanel, che monta sui propri pannelli radianti un piccolo radiatore aggiuntivo in alluminio per coadiuvare l’azione del riscaldamento a infrarossi.
Quali sono i migliori pannelli radianti del 2023?
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