I migliori pannelli radianti del 2024

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Dati tecnici

Potenza

350 W

425 W

800 W

900 W

360 W

Dimensioni

60 x 60 cm

60 x 60 x 10 cm

60 x 120 cm

120,5 x 75,5 cm

60 x 60 cm

Superficie

Cristalli di carbonio

Cristalli di carbonio

Alluminio

n.d.

Cristalli di carbonio

Installazione

Parete

Parete, a pavimento

Parete

Parete, a pavimento

Parete, soffitto

Isolamento

IP44

n.d.

IP44

IP54

n.d.

Termostato

Timer

Centralizzabile

Punti forti

Grafica artistica decorativa

Con protezione antisurriscaldamento

Adatto anche al bagno

Adatto anche al bagno

Spina programmabile e telecomando opzionali

Timer programmabile settimanalmente

Si può dipingere

Adatto a stanze di medie dimensioni

Adatto a stanze di medie dimensioni

Piedini per installazione libera opzionali

Gestione da remoto tramite app

Rileva l'apertura delle finestre

Installabile anche senza forare

Installabile anche in bagno

Punti deboli

Senza timer

Senza termostato

Senza timer

Recensione completa
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Come scegliere i pannelli radianti

Quando parliamo di pannelli radianti facciamo riferimento ai pannelli a infrarossi che da qualche anno hanno fatto la loro comparsa nelle case italiane. Si tratta di un’interessantissima soluzione alternativa al tradizionale riscaldamento a combustibile (metano, GPL o legna che sia) ed ecosostenibile poiché non genera gas di scarico e, nelle giuste condizioni, può essere almeno in parte autoalimentata.

Una camera da letto matrimoniale con un grande pannello radiante installato sopra la testiera del letto.
Non bisogna dunque confondersi con i termoconvettori, che funzionano secondo tutt’altro principio fisico e sono assimilabili per molti versi ai radiatori tradizionali. Consultate la nostra guida all’acquisto del termoconvettore per capire le differenze.

Come funzionano i pannelli radianti

Il principio di funzionamento è completamente diverso dal tradizionale riscaldamento domestico. Laddove i caloriferi e i radiatori di vario tipo funzionano per convezione, generando cioè un circolo d’aria calda e meno calda nell’ambiente, i pannelli radianti a infrarossi non scaldano l’aria.

Uno schema illustra come funziona un pannello radiante: tre frecce arancioni ondulate indicano la radiazione che emana dal pannello e svariate frecce arancioni dritte sparse in tutto l'ambiente illustrano la diffusione del calore nella stanza.
Questi pannelli emettono infatti un’invisibile radiazione infrarossa analoga a quella emessa dal Sole, che scalda tutto quello che si trova nell’ambiente in maniera sia diretta, sia indiretta. Questo significa che, ad esempio, scalda per irradiazione diretta un divano, ma il divano scaldato emetterà a sua volta calore.
Il pannello in sé non raggiunge temperature superiori ai 60-80 °C e la tecnologia a infrarossi permette di sprecare pochissima energia: il 90% circa dell’elettricità usata viene infatti convertita in radiazione infrarossa, con un livello di efficienza di molto superiore agli altri sistemi di riscaldamento.

Quando conviene installare i pannelli radianti

È doveroso precisare che l’installazione di pannelli a infrarossi non è consigliabile in tutte le case. Viste le caratteristiche di questo sistema di riscaldamento, infatti, se ne trae il maggior vantaggio solo nelle case molto ben coibentate, dove cioè l’isolamento termico sia di ottima qualità. Per avere un riferimento, possiamo dire che il pannello a infrarossi renda bene solamente nelle abitazioni in classe di efficienza energetica D o superiore.

Illustrazione delle classi di efficienza energetica delle case.
Bisogna poi tenere presente che, per riscaldare una superficie di 5 m², è necessaria una potenza di circa 300 W. Facendo due rapidi calcoli, per riscaldare una stanza di 20 m² serve un pannello o più pannelli per un wattaggio totale di 1.200 W. Aggiungiamo che, come il riscaldamento tradizionale, il pannello deve rimanere acceso negli orari in cui si è in casa e svegli: se non volete dover rinunciare a tenere accesi altri elettrodomestici (come il forno, se dovete cucinare), dovrete alzare la potenza installata del vostro contatore domestico (di default nelle case italiane la potenza installata è di 3 kW).
Se, viste le condizioni, non poteste o voleste installare pannelli radianti in tutta la casa, potete considerarne l’uso in sostituzione di altri apparecchi riscaldanti meno efficienti, quali termoventilatori, stufette alogene e termosifoni elettrici.
Fatte tutte queste necessarie premesse, vediamo qui di seguito a cosa prestare attenzione nell’acquistare un pannello radiante.

Potenza

Come abbiamo detto, la potenza complessiva dei pannelli a infrarossi che andrete a installare deve essere proporzionata alla superficie degli ambienti da riscaldare. Il fabbisogno indicativo è di 300 W ogni 5 m², per cui, se intendete riscaldare dei locali esclusivamente con i pannelli radianti, il conto da fare è semplice.

Superficie Potenza
10 m² 600 W
15 m² 900 W
25 m² 1.500 W
30 m² 1.800 W
35 m² 2.100 W
40 m² 2.400 W
50 m² 3.000 W

I valori riportati in tabella devono comunque ritenersi indicativi: se volete usare i pannelli radianti in aggiunta al riscaldamento tradizionale, potete tranquillamente rimanere al di sotto delle stime summenzionate.

Funzioni

Rispetto al riscaldamento tradizionale, l’installazione di un pannello radiante è molto semplice: si fissa il pannello al muro con dei banali tasselli e lo si collega alla rete elettrica, che sia per mezzo di una semplice spina o realizzando un collegamento intramurario.
Naturalmente, essendo un elemento riscaldante, è opportuno che il pannello a infrarossi offra almeno alcune funzionalità di base che riteniamo indispensabili.

Termostato ambiente

Il termostato permette di regolare la temperatura nel locale. Non solamente rileva la temperatura presente nell’ambiente, ma permette anche di impostare una temperatura desiderata da raggiungere. Il pannello radiante funzionerà quindi fino al raggiungimento di questo obiettivo termico.

Il termostato sulla spina di un pannello radiante.
Il termostato, quando presente, può essere o integrato sul pannello, nascosto su un lato della piastra, oppure integrato nella spina, come nella foto qui sopra.

Timer di funzionamento

Come con il riscaldamento tradizionale, anche i pannelli a infrarossi vanno tenuti accesi solo per una porzione del giorno: quando ci si trova in casa e si è attivi (non cioè durante le ore di riposo notturno).
Il timer consente precisamente di stabilire gli orari di attivazione del pannello a infrarossi, così da non sprecare energia elettrica quando non c’è nessuno in casa o quantomeno di programmare lo spegnimento automatico, funzione utile soprattutto se si vuole usare un pannello radiante come scaldabagno.

Integrazione col termostato centralizzato

Le due funzioni che abbiamo appena descritto sono normalmente svolte, in case con riscaldamento tradizionale, dal termostato. I migliori pannelli radianti possono essere integrati, anche con connessione Wi-Fi, con il termostato centralizzato: questa funzione è particolarmente utile nel caso in cui adottiate una soluzione riscaldante mista, parte tradizionale e parte a pannelli infrarossi, oppure se scegliete di adottare interamente la soluzione a pannelli.

Collocazione

Dato il suo spessore veramente minimale, un pannello radiante si presta all’installazione in diversi punti della casa. Si possono allora trovare pannelli radianti da parete e altri da soffitto, che si differenziano sostanzialmente per la modalità di attacco alla parete e di controllo: è chiaro che un pannello a soffitto richiederà tasselli più robusti e più numerosi, oltre a un collegamento elettrico per il controllo da termostato o da pulsantiera elettrica.

Un pannello radiante installato a muro in una sala da pranzo.
Alcuni modelli, inoltre, si possono installare a pavimento: si reggono in piedi tramite un piedistallo e possono quindi venire spostati a piacere. È necessaria una nota per chi cercasse in particolare un pannello a infrarossi da installare nel bagno: in questo caso bisogna accertarsi che il pannello abbia un grado di isolamento sufficiente a garantirne la sicurezza in un ambiente umido e con potenziali schizzi d’acqua come il bagno. Indicativamente, il pannello è idoneo all’installazione nel bagno se il grado di isolamento è IP21 o superiore, con i migliori modelli che arrivano anche a IP44.

Stile

È ovvio che, dovendo venire installati a parete, i pannelli radianti divengano automaticamente anche degli elementi d’arredo. Le dimensioni dei singoli pannelli sono correlate al loro wattaggio, per cui più potente il pannello, più grandi le sue misure. La forma dei pannelli è solitamente rettangolare e si può scegliere piuttosto liberamente l’orientamento dell’installazione, se a sviluppo orizzontale o verticale.

Un pannello radiante decorato con un motivo fotografico: una foto in bianco e nero di una via di Londra con due dettagli in rosso: una coppia di cabine telefoniche tipiche e un bus a due piani.
Solitamente la superficie è di colore bianco e perfettamente liscia, ma non mancano i casi di pannelli dalla superficie decorata, in particolare nel caso dei pannelli con superficie in vetro o cristallo, che permettono così di aggiungere un’ulteriore nota colorata alla casa.

Le domande più frequenti sui pannelli radianti

Che vantaggi offre l’installazione di pannelli radianti?

Alcuni dei vantaggi offerti da questa soluzione di riscaldamento abbiamo già potuto vederli: abbiamo detto che è una fonte di calore “green”, dato che non produce gas di scarico dannosi per l’atmosfera. Ve ne sono però altri, ad esempio:

  • Non spostando l’aria è una soluzione ottima per chi soffre di allergie: gli allergeni non vengono sollevati e portati a fluttuare nell’atmosfera;
  • Se inserita in un progetto di ristrutturazione, l’installazione dei pannelli a infrarossi può usufruire di sgravi fiscali;
  • Se si è scelto di autoprodurre una parte dell’energia elettrica utilizzata (con il fotovoltaico) si riducono i costi in bolletta;
  • L’effetto di riscaldamento è immediato all’accensione;
  • I pannelli radianti si possono asportare e portare via nel momento in cui si cambia casa.

Quali sono gli svantaggi dei pannelli radianti?

A fronte di tanti vantaggi è pressoché inevitabile che vi siano anche alcuni svantaggi. Tra quelli che abbiamo già menzionato ricordiamo che, per riscaldare un’intera abitazione solamente con dei pannelli a infrarossi, è necessario innalzare (se non la si ha già più alta rispetto all’utenza media) la potenza installata, che di default nelle case italiane è di 3 kW.
Aggiungiamo a questo che per la fornitura di acqua calda si deve comunque prevedere una soluzione integrativa, quale una piccola caldaia o un boiler, dato che un sistema di pannelli a infrarossi non può produrre acqua sanitaria.
Ricordiamo infine che, per loro natura, i pannelli radianti a infrarossi sono una soluzione di riscaldamento valida nelle abitazioni ben coibentate, indicativamente dalla fascia di efficienza energetica D in su: non vale dunque la pena di prenderli in considerazione in case meno efficienti, come lo sono purtroppo molte di quelle più datate.

Qual è un buon pannello radiante per il bagno?

Come abbiamo detto, per l’installazione in bagno è necessario un pannello a infrarossi con isolamento certificato almeno IP21, meglio se IP44. Un modello che possiamo raccomandare è quello qui sotto, certificato addirittura IP54:

Qual è un buon pannello radiante a pavimento?

Diversi pannelli a infrarossi hanno in dotazione il piedistallo per installarli semplicemente a pavimento anziché fissati al muro. Un esempio è il modello qui sotto:

Meglio un pannello radiante o un termoconvettore?

Rispetto a un termoconvettore un pannello a infrarossi offre diversi vantaggi:

  • Consuma meno a parità di metratura coperta;
  • È più efficiente nel convertire l’energia in calore;
  • Riscalda immediatamente;
  • Ingombra meno perché più sottile;
  • Esteticamente più gradevole.

L’unico vero svantaggio è il prezzo: un termoconvettore anche di buona qualità difficilmente costa più di 100 €, mentre i pannelli radianti partono da circa 70 € e superano facilmente i 150.

Di cosa sono fatti i pannelli radianti?

I pannelli radianti possono essere realizzati in diversi materiali, almeno se facciamo riferimento alla superficie radiante vera e propria. Vetro, alluminio, acciaio e cristalli di carbonio sono tutte possibilità che si possono trovare e che danno risultati diversi innanzitutto dal punto di vista estetico. Una superficie in vetro, ad esempio, può essere anche decorata o a specchio, mentre alluminio, acciaio e carbonio vengono normalmente verniciati in bianco opaco, offrendo una soluzione neutra e adattabile a tutti gli ambienti.
In alcuni casi cambiano i cavi resistori: se in molti casi si tratta ancora di classici cavi elettrici in rame, una soluzione più moderna sono i cavi in fibra di carbonio, più efficienti dal punto di vista energetico e dallo smaltimento più facile.

Quanto costa un pannello radiante?

Il prezzo del singolo pannello radiante dipende in buona parte dalla sua potenza. Si va indicativamente dai 50-60 € dei pannelli più piccoli, da 300 W circa e senza fronzoli, ai circa 700 € dei pannelli più potenti, da 800 W o più, con funzioni più avanzate e superficie decorata.
Non è difficile calcolare il costo approssimativo di un’installazione fai da te per tutta la casa. Se ipotizziamo ad esempio un’abitazione da 70 m² abbiamo un fabbisogno di 4.200 W installati: si va dunque da un minimo di 700 €, installando solo pannelli di piccole dimensioni, a un potenziale massimo di circa 3.600 € scegliendo pannelli potenti.

Quali sono le migliori marche di pannelli radianti?

In Italia si trovano almeno due marche di alta qualità che vale la pena prendere in considerazione: ThermoJoy e Celsiuspanel. Entrambe offrono soluzioni Made in Italy dal design curato e originale, oltre a diverse “taglie” di pannello adattabili a tutte le necessità, incluse le applicazioni a soffitto e nel bagno.
Chi ha in mente l’installazione di pochi pannelli con l’intenzione di farlo da sé può trovare pannelli singoli venduti anche online da brand stranieri. Si tratta in molti casi di pannelli estremamente semplici, senza fronzoli e dalle funzionalità di base, a un prezzo generalmente abbordabile e facili da installare. I più accessibili sono i modelli proposti da Klarstein, Viesta e Trotec.