Le migliori stufe a legna del 2024

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Dati tecnici

Tipo

A irraggiamento

Irraggiamento

A irraggiamento

Irraggiamento

A irraggiamento

Potenza termica

8,5 kW

10,0 kW

7,5 kW

12 kW

5,0 kW

Volume riscaldabile

244 m³

108 m³

215 m³

220 m³

143 m³

Classe energetica

A+

A

A+

n.d.

A

Materiale

Ghisa

Ghisa

Ghisa, acciaio

Acciaio, ghisa, mattone refrattario

Ghisa

Scarico

Superiore

Superiore

Superiore

Superiore

Superiore

Piastra cucina

Forno

Dimensioni

1.074 x 66,9 x 86,1 cm

75 x 45 x 80 cm

96,4 x 84,8 x 64,1 cm

75 x 46 x 38 cm

36 x 41,9 x 77,1 cm

Punti forti

Con forno e piastra cottura

Alto potere calorico

Ampio piano cottura

Elevata resa termica

Consumo di legna molto basso

Certificazione ambientale 4 stelle

Forno con termometro

Certificazione ambientale a 4 stelle

Dimensioni compatte

Con piastra per cottura

Consuma 23 kg/h

Vano portalegna

Made in EU

Ampio cassetto raccoglicenere

Tiraggio regolabile

Punti deboli

Calore poco omogeneo

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Come scegliere la stufa a legna

La schiacciante maggioranza delle abitazioni italiane ottiene il proprio riscaldamento invernale dalle classiche caldaie alimentate a gas metano o GPL. Può però capitare che questa fonte termica non sia sufficiente, ad esempio in caso di temperature molto rigide o abitazioni molto grandi, che tradizionalmente sono più difficili da riscaldare bene. Ancora, all’opposto, alcune famiglie preferiscono optare per sistemi di riscaldamento alternativi, ad esempio ricorrendo all’installazione di una stufa a pellet o a legna.

Stufa a legna
Proprio di queste ultime vogliamo qui occuparci, illustrando i vantaggi insiti nell’adozione di questo tipo di stufa e le differenze rispetto ad altri sistemi.

Che differenza c’è tra pellet e legna da ardere?

Il pellet è un tipo di combustibile derivato dalla legna, pertanto può essere legittimo pensare che, rispetto a quest’ultima, non vi siano sostanziali differenze. Questo non è però del tutto vero: nonostante vi siano indubbiamente moltissime similitudini, vi sono anche differenze che è bene conoscere. In particolare:

  • Ingombro: la differenza più macroscopica sta proprio nel volume di questi due combustibili. Mentre i ciocchi di legna richiedono infatti molto spazio per lo stoccaggio, il pellet risulta molto più concentrato a parità di potere termico e si può immagazzinare in uno spazio notevolmente minore;
  • Costo: tanto il pellet quanto la legna sono notevolmente più economici rispetto ai combustibili gassosi (metano e GPL), ma tra i due la corona del combustibile in assoluto più economico spetta proprio alla legna da ardere;
  • Qualità del calore: mentre il pellet asciuga di molto l’aria nell’ambiente, la legna tende a mantenere un grado di umidità più adeguato al benessere delle vie respiratorie. Inoltre il calore generato dal pellet tende ad essere meno omogeneo nell’ambiente (più intenso vicino alla stufa, meno lontano da essa), mentre il calore da legna si diffonde in maniera più regolare.

Stufa a legna catasta
In entrambi i casi, lo ricordiamo, si tratta di fonti energetiche di origine naturale, rinnovabili ed ecologiche.

Tipo di stufa

Se, anche alla luce di quanto detto poco sopra, avete deciso di installare una stufa a legna, allora il primo aspetto da determinare è quale tipo di stufa sia più idoneo alla vostra casa. Esistono infatti diverse tipologie di stufa a legna, ognuna con caratteristiche più adatte a case su più livelli oppure a livello singolo.

Stufa a legna ad aria canalizzata

Questo tipo di stufa permette di distribuire in maniera omogenea il calore in tutta l’abitazione tramite la realizzazione di apposite canaline per il convogliamento dell’aria calda. Questo comporta naturalmente tempi e costi di installazione più sostanziosi, ma permette di sostituire efficacemente la caldaia a gas.

Stufa a legna ad aria canalizzata
Date le sue caratteristiche, una stufa ad aria canalizzata è l’ideale per le abitazioni molto grandi, siano esse disposte su un livello unico o su più piani.

Stufa a legna a convezione

Le stufe a convezione emanano il calore semplicemente dal proprio corpo, senza canaline di sorta che lo trasportino in altri locali e su altri piani. Una caratteristica delle stufe a legna di questo tipo è quella di movimentare l’aria nell’ambiente: si alimenta “dal basso” con l’aria più fredda ed emette dall’alto aria calda, alimentando un circolo convettivo “virtuoso” capace di generare una distribuzione piuttosto omogenea del calore, ma rimane il fatto che, per una migliore distribuzione, sia necessario lasciare le porte aperte tra i locali.

Stufa a legna a convezione
Per questi motivi le stufe a convezione sono ideali per riscaldare un loft e in generale le abitazioni di piccole o medie dimensioni disposte di preferenza su un’unico piano.

Stufa a legna ad irraggiamento

La stufa di tipo ad irraggiamento è il tipo di stufa più antico: si tratta di una tipologia che irraggia semplicemente il calore dal proprio corpo, pertanto non è dotata di alcun accorgimento che ne migliori la distribuzione nell’ambiente. La differenza termica è pertanto molto marcata tra le vicinanze della stufa e le pareti più lontane da essa. Non essendo un tipo di stufa a legna particolarmente tecnologico, ne consegue anche che il prezzo all’acquisto sia il più basso tra le varie tipologie.

Stufa a legna ad irraggiamento
Una stufa di tipo radiante è indicata per il riscaldamento di monolocali, piccoli bilocali o per singoli ambienti della casa.

Stufa a legna ad accumulo

Una nota a parte va fatta per le stufe ad accumulo di calore: queste stufe si caratterizzano, come il nome suggerisce, per la loro capacità di accumulare il calore generato dalla combustione, rilasciandolo gradualmente nell’ambiente in maniera omogenea e costante, riscaldando non solamente l’aria (a differenza delle tradizionali stufe a convezione e dei classici termosifoni), ma anche pareti, mobili e le persone stesse.

Stufa a legna ad accumulo
Il grande vantaggio offerto dalle stufe a legna ad accumulo, al di là della migliore qualità del calore prodotto, è soprattutto quello di non richiedere la ricarica continua della legna da ardere: bastano due carichi nella giornata (anziché uno ogni 2-3 ore) per generare calore da utilizzare durante tutto il giorno.

Potere termico

Stabilito quale tipo di stufa a legna sia più adeguata alla vostra casa, dovrete assicurarvi di sceglierne una dal potere termico adeguato alle sue dimensioni. Il potere termico di una stufa è espresso in kW: maggiore il numero di kW, maggiore la quantità di calore prodotta dalla stufa. Di conseguenza, abitazioni grandi avranno bisogno di maggiore potere termico rispetto alle case di dimensioni più contenute.
In base, come dicevamo, alla superficie, ma anche all’età e alle caratteristiche costruttive della casa, è possibile calcolare con facilità il fabbisogno termico della propria abitazione, ossia il numero di kW necessari a riscaldarla adeguatamente.
Prima di fare i conti dobbiamo stabilire che tipo di casa sia la nostra: più o meno datata, coibentata a regola d’arte o meno, progettata secondo gli ultimi dettami della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico oppure no. A seconda di queste caratteristiche, assegneremo alla casa un coefficiente in Watt che ci servirà successivamente nel calcolo del fabbisogno termico.
A grandi linee, i coefficienti sono i seguenti:

  • Casa passiva (a basso consumo): 10-20 W
  • Casa a risparmio energetico: 30 W
  • Casa nuova ben coibentata: 50 W
  • Casa datata: 100-150 W

A questo punto possiamo moltiplicare il coefficiente assegnato alla casa per la sua superficie, dividendo il risultato ottenuto per mille.

Facciamo un esempio pratico: ipotizziamo di voler calcolare il fabbisogno termico di un’abitazione da 75 m² degli anni ’70, quindi di base non particolarmente ben coibentata, alla quale abbiamo però sostituito gli infissi originali con esemplari più moderni e meglio isolanti. Diciamo che il suo coefficiente sia pertanto di 110 W. Il suo fabbisogno termico sarà:

  • 110 x 75 = 8250
  • 8250 / 1000 = 8,25

La stufa a legna che installeremo dovrà pertanto avere un potere termico di almeno 8,25 kW.

Etichetta energetica

Dal 2018 è obbligatoria l’etichettatura energetica anche per le stufe a legna e a pellet. Come nel caso di tutti gli altri elettrodomestici, l’indicazione dell’efficienza energetica indica il rapporto tra i consumi energetici e la prestazione: nel caso delle stufe a legna, tra la quantità di legna consumata e il potere termico realmente prodotto. Le etichette energetiche delle stufe a legna sono molto facili da interpretare: su di esse si trova infatti solamente la scala delle classi di efficienza (da G ad A++), con relativa indicazione di quale sia la classe di appartenenza del modello in questione, e la potenza termica in kW.

Stufa a legna etichetta energetica
Grazie all’etichetta energetica vi sarà semplice paragonare diversi modelli e scegliere, a parità di potere termico, quello che risulterà consumare meno legna.

Costruzione

Quale che sia il potere termico e il tipo di stufa che avete decretato essere il migliore per la vostra casa, vi sono ancora diversi dettagli che vi consigliamo di valutare prima di decidere per l’uno o l’altro modello. A seconda, ad esempio, che in casa vostra vi siano anche bambini, vorrete optare per una stufa che non si surriscaldi troppo e sia sempre sicura al tocco, oppure, a seconda di dove corra la canna fumaria, dovrete decidere se volete il tubo di scarico dei fumi a vista o no.

Materiali e rispettive proprietà

Una stufa a legna può essere realizzata in materiali diversi, ciascuno con caratteristiche particolari per quanto riguarda la diffusione del calore e la sicurezza domestica. I principali in cui vi imbatterete nella vostra ricerca sono i seguenti:

  • La ghisa o altri metalli: la ghisa è il più tradizionale dei materiali di realizzazione di una stufa a legna. Ha il vantaggio di scaldarsi molto rapidamente e di rimanere ben calda a lungo, ma l’altra faccia della medaglia è proprio che il calore raggiunto può essere eccessivo e risultare spiacevole al tatto;
    Stufa a legna in ghisa
  • La pietra ollare: come la ghisa, la pietra ollare ha la capacità di immagazzinare e rilasciare grandi quantità di calore nell’arco della giornata ma, al contrario della ghisa, non raggiunge temperature eccessive che rendano sgradevole il tocco della pietra;
    Stufa a legna in pietra ollare
  • La maiolica: le stufe in maiolica hanno un caratteristico aspetto “piastrellato” che offre all’ambiente un elemento decorativo in più. Si scaldano un po’ più lentamente rispetto alle stufe in ghisa, ma hanno l’indubbio vantaggio di non raggiungere mai temperature tali da renderle intoccabili.
    Stufa a legna in maiolica

Quale che sia il materiale costruttivo, ricordiamo che le stufe ad accumulo sono comunque sempre assolutamente sicure al tocco.

Scarico dei fumi

Come per tutte le stufe e caldaie a combustione, anche le stufe a legna devono tassativamente essere collegate alla canna fumaria per convogliare all’esterno dell’abitazione i fumi di scarico della combustione. Se per qualunque motivo l’allaccio alla canna fumaria non fosse possibile, vi ricordiamo che ci sono svariate soluzioni per il riscaldamento ad energia elettrica che non producono gas di scarico (termosifoni elettrici, pannelli radianti, termoconvettori ecc.).

Stufa a legna scarico superiore
Le possibilità per quanto riguarda la collocazione del tubo di scarico dei fumi sono due: un tubo superiore, che fuoriesce dalla parte alta della stufa e sale in verticale o a 45° fino all’attacco con la canna fumaria, rimanendo così a vista; oppure un tubo posteriore, che esce dalle spalle della caldaia e si innesta al muro e alla canna fumaria rimanendo nascosto alla vista.
Stufa a legna scarico posteriore
La scelta tra l’una e l’altra possibilità dipende sia dalla preferenza estetica, sia dal percorso della canna fumaria all’interno del muro.

Le domande più frequenti sulla stufa a legna

Quanto costa la stufa a legna?

Il costo complessivo della stufa a legna non comprende soltanto il prezzo all’acquisto, ma anche i costi legati all’installazione e l’eventuale fruizione di sgravi fiscali.
Il ventaglio dei prezzi è ampissimo e va dai 600 agli oltre 3.500 € per la sola stufa, e dai 300 agli oltre 7.000 € per l’installazione, a seconda delle condizioni di partenza.
Tutti i dettagli, anche sugli sgravi fiscali attualmente applicabili, nel nostro approfondimento su quanto costa la stufa a legna.

Quanto costa riscaldare a legna?

Abbiamo detto che la legna è il più economico tra i combustili per riscaldamento, ma i costi effettivi del riscaldamento a legna dipendono da una serie di fattori che non permettono una risposta univoca. Tra il rendimento della vostra stufa, quello della legna e la coibentazione della vostra abitazione le variabili sono davvero tante. Facciamo un po’ di chiarezza nel nostro approfondimento dedicato ai costi del riscaldamento a legna.

Come si accende la stufa a legna?

Per accendere la stufa a legna avete bisogno di ciocchi di legna di varie dimensioni, legnetti accendifuoco e di matassine cerate di paglia di legno: disponendo i ciocchi più grandi sul fondo e quelli più sottili in alto massimizzerete la resa termica della vostra stufa. Scoprite esattamente come fare nel nostro approfondimento su come accendere la stufa a legna.

Come si pulisce la stufa a legna?

Le parti da pulire a fine stagione sono la camera di combustione, il vetro e la canna fumaria. Ognuna necessita di strumenti e procedure diverse, tutte abbastanza semplici, con l’esclusione della pulizia della canna fumaria, per la quale sarebbe preferibile rivolgersi a uno spazzacamino. Maggiori spiegazioni nel nostro approfondimento dedicato a come pulire la stufa a legna.