Le migliori cappe da cucina del 2024

Confronta le migliori cappe da cucina del 2024 e leggi la nostra guida all'acquisto.

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Dati tecnici

Fissaggio

A parete

A parete

A parete

A parete

A incasso

Capacità di aspirazione

720 m³/h

600 m³/h

757 m³/h

430 m³/h

295 m³/h

Classe di efficienza fluidodinamica

A

C

B

E

E

Consumo medio annuo

57 kWh

59 kWh

82 kWh

90 kWh

64 kWh

Funzioni

Timer, Boost, Regolazione velocità, Connessione piano cottura, Allarme filtro

Timer, Spegnimento automatico, Regolazione velocità

Boost, Regolazione velocità, Allarme filtro

Regolazione velocità

Regolazione velocità

Classe energetica

A

B

B

D

D

Classe filtrazione grassi

D

D

D

C

D

Classe di efficienza luminosa

A

A

B

D

E

Rumorosità massima

68 dB

71 dB

65 dB

67 dB

69 dB

Larghezza

89,8 cm

90 cm

59,8 cm

89,8 cm

59,8 cm

Profondità

45 cm

33 cm

35,5 cm

47,1 cm

52,5 cm

Punti forti

Notifica sostituzione filtro

Buona capacità di aspirazione

Ottima capacità aspirante

Design e finiture eleganti

Prezzo contenuto

Possibilità di connetterla al piano cottura

Facile da usare e aprire

Facile da installare

Può essere usata in modalità filtrante o aspirante

Funzione breeze temporizzata

Design moderno ed elegante

Filtro di lunga durata

Ottima illuminazione a LED

Punti deboli

Consumi un po' elevati

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Come scegliere la cappa da cucina

La cappa da cucina è un elemento fondamentale di ogni abitazione, che oltre a limitare odori e fumi prodotti durante la preparazione dei cibi rappresenta in molti casi un vero e proprio elemento d’arredo. Quando si acquista una nuova cappa gli aspetti da tenere i considerazione sono tanti: se da una parte si deve necessariamente scegliere in base al prezzo della cappa da cucina e alle dimensioni del proprio piano cottura, dall’altra ci sono alcuni aspetti tecnici da non sottovalutare, come l’efficienza energetica, le funzioni e il sistema di funzionamento.
Proprio per questo, prima di procedere con la nostra guida all’acquisto, dobbiamo precisare di che tipo di cappe ci occuperemo in questa sede. Abbiamo scelto di dedicarci qui all’esame delle cappe aspiranti, quelle cioè collegabili a un tubo di scarico che convoglia l’aria aspirata dalla cucina verso l’esterno. cappa da cucinaPrivilegiamo questo tipo di cappe per la loro maggiore diffusione e soprattutto efficienza. Sottolineiamo comunque che, in moltissimi casi, una cappa aspirante può anche essere usata in versione filtrante grazie all’acquisto degli appositi filtri ai carboni attivi (a volte già presenti in dotazione), e che una cappa filtrante può diventare aspirante installando una canna fumaria.

Cappa da cucina aspirante o filtrante?

Le principali differenze da tenere presenti nell’operare una scelta tra cappa aspirante o filtrante sono due: l’efficienza e l’installazione.
La cappa aspirante ha la funzione di catturare gli odori e i vapori prodotti durante la cottura, filtrarli tramite i filtri antigrasso ed espellerli all’esterno tramite la canna fumaria. La cappa filtrante, invece, può essere installata nelle cucine sprovviste di canna fumaria e serve semplicemente a trattenere e purificare odori, fumi e grassi della cucina. Questo avviene tramite filtri antiodore e filtri ai carboni attivi, che devono essere sostituiti periodicamente e, perché la cucina sia a norma, abbinati a sistemi di ventilazione ausiliaria come gli elettroventilatori.
Dal punto di vista dell’efficienza è abbastanza evidente come una cappa aspirante offra risultati migliori, soprattutto per quanto riguarda l’eliminazione degli odori: per quanto buoni possano essere i filtri ai carboni attivi di una cappa filtrante, questi non riescono ad eliminare completamente qualunque effluvio residuo.cappa da cucina aspiranteDi contro, l’installazione di una cappa filtrante è molto più semplice, perché non richiede la prossimità di una canna fumaria e l’intervento di un tecnico specializzato. Vi sono senz’altro situazioni in cui la scelta di una cappa da cucina senza tubo sia obbligata o quasi: quando il percorso della canna fumaria sia eccessivamente tortuoso, quando si voglia posizionare il piano cottura liberamente senza dover tenere conto di dove sia l’accesso alla canna fumaria o quando il locale che si sta adibendo a cucina sia totalmente privo di tale accesso. Le cappe da cucina senza scarico sono la soluzione migliore in tutte queste situazioni.

Posizionamento della cappa

Come abbiamo visto, oltre a distinguersi per il tipo di funzionamento, le cappe da cucina si differenziano anche per la modalità di fissaggio all’interno della stanza. Ecco le principali soluzioni al momento disponibili per chi voglia acquistare una nuova cappa da cucina.

Cappa da incasso

Questa soluzione permette di integrare totalmente o parzialmente la cappa nell’arredo delle cucine componibili. Nel primo caso la cappa rimane nascosta dietro un’anta, nel secondo la base aspirante è più sporgente e visibile.cappa da cucina integrata

Cappa a muro

Si tratta delle cappe più diffuse, posizionate contro il muro direttamente sopra al piano cottura. Il condotto di aspirazione può essere nascosto nel muro o visibile sopra la cappa, spesso trasformandosi in un elemento di arredo che va ad abbellire la cucina. Sono disponibili anche modelli da parete ad angolo, da fissare sopra a questa particolare tipologia di piano cottura.

Cappa a isola

La diffusione di queste cappe si deve alla popolarità crescente delle cucine a isola, cioè i piani cottura e di lavoro posizionati al centro della stanza. Dal momento che queste cappe sono molto più in vista dei modelli precedenti, si può scegliere se inserirle all’interno di un mobile, di un supporto in muratura o del soffitto stesso, oppure se optare per un modello che penda dal soffitto come un lampadario.

A scomparsa

I modelli di ultima generazione sono pensati per essere nascosti all’interno del piano cottura. Premendo un tasto, infatti, il pannello aspirante posizionato dietro ai fornelli scompare magicamente dopo l’uso.cappa da cucina a scomparsaDopo queste considerazioni iniziali sulle tipologie di cappa da cucina esistenti, andiamo dunque ad analizzare i criteri a nostro avviso più importanti per scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze.

1. Capacità di aspirazione

Le prime considerazioni che dovrete fare nello scegliere una cappa da cucina aspirante dovranno aiutarvi a individuare un modello adatto alla vostra cucina, e non stiamo in questo caso facendo riferimento allo stile dell’arredamento. Le caratteristiche cui fare attenzione sono naturalmente in primo luogo le dimensioni della cappa, che devono essere commisurate sia al piano cottura, sia al restante mobilio.
In secondo luogo dovrete badare alla capacità di aspirazione della cappa, dato che maggiore è la capacità aspirante, maggiori possono essere le dimensioni della cucina in cui essa andrà installata. Infine, a seconda delle caratteristiche del condotto di scarico, dovrete scegliere la cappa anche sulla base della pressione generata dal motore, altrimenti rischiate che la cappa non riesca a scaricare efficacemente all’esterno.

Dimensioni

Cominciamo considerando la larghezza della cappa: questa deve essere pari o comunque non inferiore alla larghezza del piano cottura, così da avere la sicurezza che possa intercettare ed aspirare i fumi prodotti da qualunque fuoco sia in uso. Potrete trovare cappe larghe poco meno di 60 cm fino a modelli “extra large” da 120 cm. Indicativamente lo stesso principio vale anche per la profondità della cappa, almeno qualora si tratti di un modello dal design piuttosto tradizionale, che sovrasta e copre esattamente la stessa area del piano cottura. I più recenti sviluppi nella progettazione hanno però portato un’ulteriore evoluzione: stanno infatti diffondendosi nuovi modelli slim che, nonostante una profondità esigua, riescono comunque ad aspirare efficacemente i fumi prodotti dai fornelli. cappa da cucina slimLe cappe attuali possono avere una profondità addirittura di 5 cm appena e arrivare fino a 50-60 cm, la misura standard di un piano cottura.
Infine, anche nell’altezza è possibile riscontrare una certa variabilità: essa può andare dai 60 fino a oltre 150 cm, e in molti casi il camino è estensibile per potersi adattare a qualunque cucina.
Precisiamo che le dimensioni, per quanto importanti da valutare, non permettono di stabilire che un modello sia meglio di un altro, dal momento che dipendono interamente dalle dimensioni del piano cottura e della cucina.

Aspirazione

Abbiamo detto che la capacità aspirante di una cappa deve essere commisurata alle dimensioni della vostra cucina per garantirvi un efficace ricambio dell’aria. I produttori indicano la capacità di aspirazione di una cappa da cucina in m³/h, e per calcolare quale sia il corretto valore di aspirazione per la vostra cucina esiste una semplice formula. Poiché una cappa si considera efficiente se è in grado di ricambiare l’aria nell’ambiente cucina almeno 10 volte nel giro di un’ora, è sufficiente moltiplicare per 10 il volume della cucina. Facciamo un esempio: se la vostra cucina ha una superficie di 20 m² con un soffitto alto 2,70 m, il suo volume sarà di 54 m³. Moltiplicate per 10 e ottenete 540 m³: la cappa giusta per questa cucina deve avere una capacità aspirante di almeno 540 m³/h.
Per darvi un’idea di cosa offra il mercato, tenete presente che la potenza di una cappa da cucina compatta e adatta ad una piccola cucina può avere una capacità aspirante massima di poco meno di 300 m³/h, mentre una cappa da cucina potente, adatta a grandi locali cucina, può arrivare a superare gli 800 m³/h.cappa da cucina aspirazioneNaturalmente tantissime cappe da cucina offrono diverse velocità di aspirazione, e troverete quindi indicato un valore minimo ed uno massimo di m³/h, oppure solo il valore massimo. Poiché naturalmente le velocità minori consumano meno energia rispetto a quelle più elevate, la nostra raccomandazione è di scegliere una cappa già idonea alla vostra cucina a velocità di aspirazione medio-basse.

Pressione

Vale poi la pena considerare la pressione della cappa da cucina, espressa in Pascal (Pa). Questa è importante perché vi può dare un’idea di quanto possa essere efficace la cappa nello scaricare i fumi all’esterno, in particolare se il condotto d’aerazione è particolarmente lungo, tortuoso e ricco di piccoli ostacoli e variazioni. Il flusso d’aria nel condotto infatti rallenta e perde pressione non solo all’aumentare della distanza che deve percorrere, ma anche ad ogni ostacolo che incontra. Ogni curva nella condotta comporta quindi una perdita di pressione, e anche il materiale stesso di cui la condotta è fatta gioca un ruolo importante: una canalina in acciaio rallenta il flusso d’aria molto meno rispetto ad una vecchia canalina realizzata in muratura.cappa da cucina pressioneNegli edifici di più recente costruzione solitamente il percorso del condotto d’aerazione è già ottimizzato per essere il più breve, “liscio” e lineare possibile, ma se state acquistando una cappa per una vecchia abitazione, magari anche un po’ rustica, allora dovrete ispezionare con cura il condotto ed eventualmente scegliere una cappa con un elevato valore di pressione creata.
In assenza del dato sulla pressione vi può venire in aiuto l’etichetta energetica, poiché su di essa viene indicata la classe di efficienza fluidodinamica della cappa da cucina: questa viene calcolata prendendo in considerazione la portata, la pressione e anche la potenza assorbita dalla cappa. La scala di valutazione va da A a G, con A come migliore classe di efficienza e G come peggiore. Una cappa in fascia di efficienza alta è in grado di convogliare molto efficacemente i fumi all’esterno, mantenendo consumi energetici moderati.

2. Altre prestazioni

Una volta individuata la cappa giusta per la vostra cucina in termini di dimensioni e capacità aspirante, dovrete considerare anche altri fattori riguardanti la performance della vostra nuova cappa. Nello specifico, dovrete considerare il numero e tipo dei filtri insieme alla loro efficienza di filtrazione, il tipo e la qualità dell’illuminazione del piano cottura e infine il livello di emissioni acustiche prodotte dalla cappa in funzione.

Filtrazione

Tutte le cappe da cucina hanno un numero di filtri antigrasso variabile a seconda della dimensione: si va da un minimo di un pannello filtrante a un massimo di quattro nelle cappe più grandi. La funzione di questi filtri è quella di catturare i grassi che salgono verso la cappa risucchiati insieme ai fumi ed evitare che possano andare ad accumularsi sulle parti interne, in particolare quelle elettriche come il motore, danneggiandole. Vi sono diversi tipi di filtri, alcuni deperibili, altri permanenti: tra i primi ricordiamo i filtri in acrilico, che si trovano solitamente sulle cappe di fascia più bassa e vanno sostituiti periodicamente. I filtri permanenti sono invece in metallo, alluminio o acciaio, e presentano il grosso vantaggio di poter venire lavati semplicemente in lavastoviglie, senza perdita di efficacia nel tempo.cappa da cucina filtri Per valutare l’efficacia dei filtri della cappa potete fare riferimento nuovamente all’etichetta energetica: qui viene indicata la classe di efficienza di filtraggio dei grassi, come di consueto su una scala da A a G. Le cappe in classe di efficienza A riescono a bloccare oltre il 90% dei grassi e possono quindi garantire più a lungo il corretto funzionamento del motore.

Illuminazione

La cappa da cucina assolve anche alla funzione di illuminare il piano cottura, con efficacia anche molto variabile da modello a modello. Le cappe della precedente generazione montavano piccole lampadine a resistenza, risultanti in un’illuminazione dalle tonalità calde, ma non particolarmente intensa. Le cappe da cucina moderne (anche grazie alla normativa europea), sono passate a lampadine prive di resistenza elettrica, alogene o a LED. Entrambi questi tipi di lampadina consentono un notevole risparmio energetico rispetto alle lampadine del vecchio tipo, con i sistemi di illuminazione a LED imbattuti in quanto ad efficienza energetica. Vi sono sensibili differenze anche nella qualità dell’illuminazione: le lampadine alogene e i LED offrono infatti una luce dalle tonalità più fredde e in generale più intensa rispetto alle lampadine a resistenza. cappa da cucina illuminazioneSull’etichetta energetica trovate informazioni utili anche per valutare l’efficienza dell’illuminazione: la classe di efficienza luminosa è anch’essa espressa su una scala da A a G, ed illustra il rapporto tra illuminazione e potenza assorbita. Una cappa in classe di efficienza luminosa alta illumina efficacemente il piano cottura con un consumo ridotto rispetto alle cappe in fascia più bassa. Attenzione, quindi: la fascia di efficienza luminosa non indica quanta luce le lampadine della cappa possano produrre, ma soltanto i consumi derivanti dall’uso della luce integrata nella cappa!

Rumorosità

La cappa da cucina è in generale un elettrodomestico piuttosto rumoroso, come tutte le macchine che prevedano la movimentazione dell’aria. L’emissione sonora è naturalmente tanto più forte quanto più potente è l’aspirazione della cappa, e nei modelli con più velocità troverete normalmente indicati sul libretto i livelli minimi e massimi di rumorosità espressi in dB. Indicativamente, le emissioni sonore medie di una cappa da cucina possono andare dai 60 ai 70 dB, mentre ai livelli di aspirazione minimi il rumore può scendere fino a soli 40 dB. Inoltre negli ultimi anni i modelli in commercio (soprattutto se appartenenti a una fascia di prezzo più alta) sfruttano tecnologie in grado di ridurre ancora di più la rumorosità della cappa.
Il livello di rumorosità è un’altra informazione reperibile sull’etichetta energetica: il valore che vi vedrete espresso rappresenta la potenza sonora rilevata quando la cappa è azionata al massimo livello.

3. Comandi e funzioni

La cappa da cucina presenta un numero più o meno esiguo di comandi integrati. Nei modelli più semplici troverete soltanto due pulsanti o interruttori: uno per accendere e spegnere la luce della cappa, l’altro per accendere e spegnere la ventola, senza la possibilità di regolarne la velocità. Nei modelli via via più avanzati sono presenti anche comandi per regolare la velocità di aspirazione della cappa e/o l’intensità dell’illuminazione. I modelli migliori, poi, offrono anche un tasto “boost” che permette di azionare la ventola ad una velocità particolarmente alta, solitamente per un periodo limitato di tempo.
Un’ulteriore variabile è poi la tipologia dei comandi, che denota anch’essa il livello di sofisticazione della cappa. Sono sostanzialmente tre i tipi di pulsantiera che potete trovare sulla cappa da cucina:

  • Pulsanti elettromeccanici: classici interruttori a scatto o a scorrimento, sono la tipologia più economica;
  • Pulsanti elettrici: si tratta di tasti a pressione che è sufficiente pigiare una o più volte per ottenere l’effetto desiderato;
  • Pulsanti a sfioramento: i più moderni comandi touch, in cui non c’è un tasto fisico ed è sufficiente appoggiare il dito sui simboli.

Di solito il tipo di pulsantiera va di pari passo con la qualità complessiva della cappa, e di conseguenza con il suo prezzo: i modelli più economici possono ancora montare semplici pulsantiere elettromeccaniche, mentre le cappe più sofisticate e dal design curato presentano ormai quasi sempre una pulsantiera a sfioramento.
In alcuni casi, una cappa può anche essere dotata di controllo remoto tramite app. Può essere il caso, ad esempio, di quelle cappe che prevedono l’installazione del motore nel muro o all’esterno della parete, o semplicemente dei modelli più recenti e appartenenti a una fascia di prezzo più alta.cappa da cucina comandiOltre all’illuminazione a alla ventilazione, una cappa da cucina può presentare anche altre funzioni. Le due più diffuse sono l’autospegnimento e il timer integrato.

Autospegnimento

La funzione di autospegnimento è perlopiù automatizzata: associata normalmente al massimo livello di potenza aspirante, questa spegne o abbassa il livello in automatico trascorso un determinato periodo di tempo. Comprensibilmente si tratta di una funzione caratteristica delle cappe da cucina di fascia medio-alta, in particolare di quei modelli maggiormente improntati al risparmio energetico.

Timer

Il timer integrato invece è un tocco gradito a chi cucina molto o a chi ha la tendenza a dimenticarsi di tenere traccia del tempo di cottura di una pietanza. Le cappe con timer integrato presentano naturalmente un maggior numero di comandi, e in alcuni casi può essere presente anche un piccolo display LCD per la programmazione e la visualizzazione del tempo trascorso. Oltre al timer, le cappe con display LCD permettono anche di programmare e visualizzare l’ora.

Connessione al piano cottura

Nelle cappe di ultima generazione appartenenti a una fascia di prezzo medio-alta è possibile trovare anche la funzione di connessione al piano cottura, purché questo appartenga alla stessa marca o gruppo e sia ovviamente dotato della stessa tecnologia. Tale funzione permette alla cappa di accendersi alla giusta potenza non appena si attiva il piano cottura. Ne è un esempio la tecnologia Hob2Hood, di cui sono dotate le cappe da cucina e i piani cottura Electrolux e AEG.cappa da cucina piano cotturaPer finire, esistono altre funzioni ancora più di nicchia di quelle viste finora, come ad esempio l’indicazione dello stato del filtro antigrasso: questa può essere una semplice spia oppure un’icona che compare sul display e indica quando è il momento di pulire i filtri.

4. Consumi

Infine, la valutazione dei consumi di una cappa da cucina è un argomento sensibile: sia perché i consumi elettrici comportano una spesa, sia per l’attenzione crescente al risparmio energetico come comportamento che ha un impatto positivo sull’ambiente. Volendo quindi parlare di consumi, le considerazioni da fare riguardano la potenza del motore, il consumo annuo stimato e la fascia di efficienza energetica.

Potenza

Naturalmente, più un motore elettrico è potente, maggiori sono i suoi consumi. Indicativamente, i motori delle cappe da cucina possono avere una potenza che va dai 140 ai 400 W: la potenza del motore gioca ovviamente un ruolo nel determinare la capacità aspirante di una cappa. Un motore più potente è infatti in grado di generare più aspirazione, e si trova quindi su cappe adatte ad ambienti più grandi, mentre un motore più debole genera un’aspirazione bastante per un locale cucina molto piccolo. Dovrete quindi accettare in primo luogo l’idea che se avete una cucina molto grande la vostra cappa avrà bisogno di un motore potente, con qualche conseguenza sui consumi elettrici.

Consumo annuo

Nel calcolare quanto vi possa costare l’uso della cappa potete fare riferimento all’etichetta energetica: su di essa trovate riportata la stima dei kWh per un anno di utilizzo. Il calcolo avviene considerando un’ora di utilizzo della cappa e due ore di accensione dell’illuminazione al giorno: il consumo effettivo dipende quindi dalla vostra frequenza e modalità di utilizzo. Se volete fare un calcolo di quanto vi possa costare all’anno l’uso della cappa, moltiplicate i kWh/anno indicati in etichetta per la tariffa al kWh applicata dal vostro fornitore di energia.cappa da cucina etichetta energetica

Classe di efficienza energetica

Infine, la classe di efficienza energetica vi aiuterà a capire se la cappa da cucina che state considerando abbia un buon rapporto consumi/prestazioni. Non necessariamente, infatti, alte prestazioni di aspirazione richiedono un maggiore dispendio energetico, anzi gli sviluppi tecnologici si stanno muovendo nella direzione opposta. Dal 2020 la scala va da A+++ a D. La classe A+++ indica i consumi energetici minori, che potete verificare guardando il riquadro del consumo annuo di cui abbiamo appena parlato. Se associata a un’elevata classe di efficienza fluidodinamica, la classe di efficienza energetica A+++ rivela una cappa da cucina di ottima qualità, performante a bassi consumi. Sono però più frequenti i casi, soprattutto nelle fasce di prezzo medie e basse, di cappe da cucina o molto efficienti dal punto di vista dei consumi, ma non dell’aspirazione, o dell’aspirazione, ma non dei consumi.
A questo proposito, tenete presente che acquistando online troverete modelli la cui etichetta energetica è stata emessa prima del cambio del 2020, cioè quando si usava ancora la scala da A a G.

Le domande più frequenti sulla cappa da cucina

Come aspirare i fumi senza la cappa?

Partiamo dal presupposto che l’uso della cappa è raccomandato in tutte le cucine, in particolare in quelle con piano cottura a gas, in cui è addirittura obbligatorio nel momento in cui esista già una canna fumaria. Non esiste infatti alcuno strumento in grado di replicare la funzione aspirante di una cappa con la stessa efficacia. Se volete limitare gli odori durante la cottura, potete però prendere in considerazione queste alternative:

  • Ventilatore da finestra: più economico e facile da montare, spesso è anche dotato della funzione di scarico verso l’esterno;
  • Ventilatore + finestra aperta: posizionate un ventilatore in una stanza vicina alla cucina e lasciate la finestra della cucina aperta per far circolare meglio l’aria;
  • Purificatore d’aria: se avete una cucina con impianto a gas, ma senza finestra, vi consigliamo vivamente di acquistare un purificatore d’aria per gli odori e anche un rilevatore di monossido di carbonio.

Ricordate che, a differenza di una vera cappa da cucina, tutti questi strumenti non sono in grado di trattenere i grassi.

Quali sono le migliori cappe da cucina?

Nel caso delle cappe da cucina il mercato è dominato da un numero piuttosto esiguo di marche, tutte italiane. Elica, Faber, Best, Falmec e Tecnowind rappresentano infatti l’eccellenza nel settore e sono tutti tra i più avanzati produttori di cappe da cucina. La gamma di prodotti offerta è molto ampia e comprende sia modelli economici alla portata di tutti, sia cappe di alto design dal prezzo molto elevato. Possiamo quindi raccomandare questi quattro brand non solo per la qualità delle loro cappe, ma anche per la semplicità di interazione con l’assistenza clienti, fornita in italiano e ben distribuita sul territorio nazionale.
Vi sono poi altre grandi marche produttrici di elettrodomestici, come Bosch, Electrolux, AEG e Whirlpool, che offrono anche alcune cappe da cucina, spesso con la possibilità di connetterle ai piani cottura della stessa marca. Non si tratta di produttori specializzati unicamente nella produzione di cappe da cucina, ma la buona qualità viene comunque sempre garantita.

Quanto costa una cappa da cucina?

La progressione dei prezzi è per le cappe da cucina piuttosto lineare: i diversi modelli costano via via di più al crescere della qualità e sofisticazione della cappa. Anche le dimensioni, naturalmente, hanno un peso sul prezzo finale, e lo stesso modello di cappa costa tanto di più quanto più è grande. In molti casi, va detto, le cappe più economiche sono anche quelle meno efficienti, sia sotto il profilo energetico, sia in termini di qualità dell’aspirazione e della filtrazione, ma è comunque possibile trovare felici eccezioni. Può quindi valere la pena, soprattutto se cucinate molto e spesso, di investire un po’ di più all’acquisto per assicurarvi una cappa che vi permetta nel tempo di ammortizzare la spesa, piuttosto che puntare su una cappa economica che però comporta anche un costo sostenuto nel tempo. Proviamo a darvi qui di seguito uno spaccato delle varie fasce di prezzo e relative caratteristiche:

  • Fascia di prezzo bassa: < 200 €, efficienza fluidodinamica E/F, efficienza filtraggio C/D, comandi elettromeccanici, classe energetica > B;
  • Fascia di prezzo media: 200-400 €, efficienza fluidodinamica B/C, efficienza filtraggio B/C, comandi elettronici, possibilità di timer integrato, classe energetica A/B;
  • Fascia di prezzo alta: > 400 €, efficienza fluidodinamica A, efficienza filtraggio A/B, comandi a sfioramento/app, timer integrato, classe energetica A/A+++.

Dove comprare la cappa da cucina?

Acquistare una cappa da cucina non è certo difficile. Se state acquistando l’intera cucina da un rivenditore specializzato sarà quest’ultimo ad offrirvi una selezione di elettrodomestici a corredo dei mobili, anche se va detto che in questi casi le opzioni sono piuttosto limitate e, nella maggioranza dei casi, poco convenienti. Una selezione più ampia di cappe la potete trovare presso le grandi catene di elettrodomestici: qui è spesso possibile risparmiare un po’ all’acquisto e concordare la consegna a domicilio comprensiva di installazione.
L’opzione in assoluto più conveniente è però probabilmente l’acquisto online con montaggio fai-da-te: i vari rivenditori virtuali offrono una sconfinata selezione di modelli, a prezzi normalmente più bassi rispetto ai negozi, senza però offrire anche l’installazione.

Come montare la cappa da cucina?

Montare la cappa da cucina non è un’operazione troppo semplice, infatti normalmente andrebbe eseguita da un tecnico. Se però avete dimestichezza con questo tipo di lavori e avete deciso di eseguirlo voi stessi, vi consigliamo di farlo in due per maggiore comodità e sicurezza.
Per prima cosa è necessario segnare sul muro i punti dove trapanare per montare i tasselli che reggeranno la cappa: a questo scopo bisogna prendere con cura le misure. Posizionate temporaneamente la cappa nella sua posizione finale (ecco perché vi serve l’aiuto di un’altra persona), badando che:

  • Sia perfettamente allineata al piano cottura;
  • Sia ben allineata orizzontalmente;
  • Sia ad una distanza di minimo 65, massimo 90 cm dal piano cottura.

Dopodiché, con una matita, fate un segno sul muro in corrispondenza dei fori per i tasselli. A questo punto potete procedere a trapanare il muro e montare i tasselli, per poi appendere la cappa al suo posto, collegando il tubo allo sfiato nel muro.
L’ultimo passaggio è quello dei collegamenti elettrici, che consigliamo ovviamente di fare con la corrente staccata. I fili bianchi e neri della ventola e della luce vanno collegati con i cavi dello stesso colore provenienti dall’impianto elettrico. Il cavo verde, quello della messa a terra, va invece fissato con l’apposita vite che trovate all’interno della cappa.

Come smontare la cappa da cucina?

Per smontare la vecchia cappa da cucina dovrete anche slacciare i cavi elettrici che alimentano la ventola e la luce, pertanto la primissima cosa da fare è assolutamente staccare la corrente. Fatto questo, individuate le viti che fermano il piano aspirante (quello che ospita i filtri e la luce, per intenderci): svitatele e asportate il piano. A questo punto potete scollegare i cavi bianchi e neri di alimentazione della ventola e della luce, mettendo da parte il piano aspirante.
Facendovi aiutare da un’altra persona che sorregga la cappa mentre lavorate, allentate tutte le viti che tengono bloccata la struttura. Sollevandola leggermente potrete a questo punto sfilarla dai tasselli e poggiarla a terra. Dovrete verosimilmente sfilare i tasselli stessi e stuccare i fori lasciati nel muro: anche qualora doveste installare una nuova cappa, difficilmente questa presenterà i fori di fissaggio esattamente negli stessi punti della precedente.

Chi monta le cappe da cucina?

Come detto, il montaggio della cappa da cucina non è particolarmente complesso e può essere fatto da sé, se ci si sente abbastanza sicuri delle proprie competenze di bricolage. Altrimenti, se si acquista la cappa da cucina in negozio è solitamente possibile concordare, oltre alla consegna a domicilio, anche il servizio di installazione, anche se questo può comportare un piccolo sovrapprezzo.
Se però avete acquistato autonomamente la vostra nuova cappa e non vi sentite in grado di installarla da soli, potete rivolgervi al vostro idraulico di fiducia o, in alternativa, ad un fumista.

Come pulire la cappa da cucina?

Insieme al forno e al piano cottura, la cappa è la componente della cucina che maggiormente è esposta all’accumulo di sporcizia, peraltro ad elevata percentuale di grasso e unto. Al contrario di forno e fornelli, però, la pulizia della cappa viene in molti casi trascurata: in realtà, sarebbe opportuno pulire la parte esterna della cappa ogni settimana e la parte interna tutti i mesi.
In questo modo è possibile contrastare un eccessivo accumulo di sporco unto, che col tempo diventa sempre più difficile da eliminare. Una volta al mese è bene anche lavare i filtri (se permanenti) o comunque sostituirli agli intervalli consigliati (se in acrilico deperibile). Vediamo come procedere per la pulizia di tutte le parti della cappa da cucina.

Parte esterna

Per la pulizia della parte esterna della cappa potete fare ricorso a diversi metodi. La soluzione probabilmente più rapida e pratica è quella di utilizzare uno sgrassatore universale (si trovano in tutti i supermercati), da spruzzare e strofinare con una spugna morbida. Vi sono però altri tre metodi “casalinghi” che potete provare se preferite risparmiare e usare prodotti più naturali:

  • Soluzione di acqua tiepida e aceto di vino bianco;
  • Soluzione di acqua calda e bicarbonato di sodio;
  • Soluzione di acqua tiepida e sapone di Marsiglia o neutro.

Tutte queste soluzioni si possono applicare a spruzzo oppure con una spugnetta imbevuta. Quale che sia il metodo che scegliete, dovete in tutti i casi, dopo l’applicazione, risciacquare la cappa con un panno umido ed asciugarla con una pezzuola morbida.

Parte interna

Per pulire la parte interna dovete asportare il coperchio (non il piano aspirante per intero, che comprende anche elementi elettrici!): questo può essere semplicemente sfilato o, in alcuni casi, svitato. Pulirlo è molto semplice, basta infatti immergerlo per circa 20 minuti in una soluzione di acqua calda e aceto, così che l’unto accumulato si sciolga. Trascorso questo tempo è sufficiente risciacquare sotto acqua corrente, agendo con una spugnetta su eventuali incrostazioni, ed asciugare con una pezzuola.

Filtri

Come già detto, i filtri antigrasso permanenti sono realizzati in metallo e si possono tranquillamente lavare in lavastoviglie, meglio ad alte temperature e con un detergente che comprenda espressamente degli agenti sgrassanti. In assenza di lavastoviglie dovete però procedere a mano, ma non si tratta di un’operazione particolarmente faticosa. Ecco i passaggi da seguire:

  • Portate ad ebollizione una pentola d’acqua sufficientemente grande da accogliere i filtri;
  • Spegnete il fuoco e sciogliete nell’acqua due cucchiai generosi di bicarbonato di sodio;
  • Immergete i filtri sporchi, lasciandoli a mollo per un’ora;
  • Togliete i filtri dalla pentola e sciacquateli con cura sotto acqua corrente;
  • Asciugateli con un panno o lasciateli ad asciugare su un ripiano.

Come verniciare una cappa da cucina?

Con il tempo, anche una cappa in acciaio inox può presentare segni di usura: opacizzarsi, rigarsi o formare piccole quantità di ruggine. La verniciatura è un modo semplice e rapido non solo per nascondere queste imperfezioni, ma anche per dare una rinnovata all’arredo della cucina. Che la cappa sia già verniciata o in metallo “nudo”, il procedimento per la riverniciatura è lo stesso. Procedete secondo questi step:

  • Smontate la cappa: il lavoro è decisamente più facile ed ordinato se rimuovete del tutto la cappa e lavorate all’aperto o in un locale dove abbiate sufficiente spazio a disposizione;
  • Pulite a fondo la cappa: dovete eliminare con cura tutte le tracce di unto per far sì che la vernice “prenda” bene sul fondo;
  • Preparate il fondo: per un risultato ottimale consigliamo di scartavetrare le superfici con cartavetro grana 150;
  • Pulite dai residui: con un aspirapolvere ed un panno assicuratevi di rimuovere tutti i residui della scartavetratura;
  • Applicate il primer: potete applicare due o più mani di primer apposito per metalli, che sia in bomboletta o liquido (con un rullo). Applicate tante mani quante sono necessarie a nascondere il colore di fondo. Tra una mano e l’altra il primer deve essere lasciato asciugare;
  • Preparate il primer: passate leggermente il primer steso con una cartavetro grana 220, rendendo lo strato di primer ruvido, ma senza rimuoverlo;
  • Pulite dai residui: come sopra, potete passare l’aspirapolvere con una bocchetta a pennello e poi un panno morbido per togliere tutte le particelle residue della scartavetratura;
  • Applicate la vernice: come per il primer, potete scegliere tra vernice spray o liquida a seconda del risultato finale che desiderate ottenere (superficie più liscia oppure con una leggera texture). Si deve trattare naturalmente di vernice per metalli.

Ovviamente, dovunque vi piazziate per lavorare, dovete badare sia a proteggere il pavimento con un telo di plastica come quelli da imbiancatura, sia a proteggere voi stessi indossando occhiali protettivi, guanti e una mascherina o respiratore.


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Domande e risposte su Cappa da cucina

  1. Domanda di alida brugali | 09.10.2019 18:48

    cerco cappa aspirante ad incasso larghezza 54,5 cm profondità cm 34,5 quale mi consigliate? grazie

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 15.10.2019 14:03

      Purtroppo i modelli che abbiamo recensito hanno una larghezza standard di 60 cm.

  2. Domanda di tommaso | 10.02.2019 00:57

    Quali sono i modelli di cappe a incasso nel pensile migliori per:
    – top 70 cm
    – piano a induzione 80×52 cm (interno 75×49)
    – pensili profondi 40 cm

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 11.02.2019 10:45

      Non abbiamo ancora avuto opportunità di recensire cappe da incasso, soltanto modelli a libera installazione.

  3. Domanda di Debora | 02.11.2018 15:29

    Dovrei acquistare una cappa da parete,in vetro bianco da 90 cm per una cucina da 50 metri cubi (500m3/h) di fascia alta.

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 05.11.2018 08:59

      Date le tue esigenze ti consigliamo l’acquisto della Faber Veil

  4. Domanda di Paola | 21.10.2018 12:05

    Devo sostituire la vecchia cappa da cucina tecnowind con tubo di scarico da muro di cm 60, con una nuova senza tubo di scarico, aspirante,

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 22.10.2018 10:02

      date le tue esigenze ti consigliamo l’acquisto della Faber Veil

  5. Domanda di Vittorio | 10.10.2018 06:00

    Buongiorno, mi consigliate una buona cappa filtrante e aspirante da cucina per grigliate quindi per aspirare abbondanti quantitá di fumo

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 10.10.2018 09:31

      date le tue esigenze ti consigliamo l’acquisto della Best Fluttua HF Touch

  6. Domanda di Giancarlo | 05.06.2018 16:53

    Quale cappa sotto pensile conviene. Hi visto la tch07ss16f della faber e mi sembra buona così come la elica krea anche se di dimensioni più elevate

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 08.06.2018 08:38

      Ti consigliamo l’acquisto della Elica Spot Plus da noi giudicata il miglior prodotto rispetto al rapporto qualità/prezzo.

  7. Domanda di FILIPPA ARCURI | 28.05.2018 16:18

    Ho notato una elevatissima competenza Vs. avere un consiglio per una cappa aspirante per sottopensile E P.C. da 90, m3 cucina 20 valuta silenziosità.

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 29.05.2018 09:40

      Date le tue esigenze ti consigliamo l’acquisto della Faber Veil

  8. Domanda di Stefano | 27.04.2018 14:34

    Buonasera, devo comprare una cappa di fascia alta. Cerco cappa da parete per un piano cottura 75 cm e mi hanno consigliato una di potenza da 700/800

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 07.05.2018 10:33

      Date le tue esigenze ti consigliamo l’acquisto della Best Fluttua HF Touch

  9. Domanda di Rita | 19.03.2018 20:49

    Buongiorno potete consigliarmi? Cerca cappa aspirante sottopensile con scarico fumi all’esterno cm 60. Cucina m cubi 60. Grazie cordiali saluti

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 20.03.2018 09:16

      date le tue esigenze ti consigliamo l’acquisto della Elica Spot Plus

  10. Domanda di paola0710 | 02.03.2018 21:43

    posso installare una cappa da 60 cm su un piano cottura di 70 cm a 5 fuochi? La mia cucina è di 60 mc, quale cappa filtrante di design è consigliabile

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 05.03.2018 09:00

      Date le tue esigenze ti consigliamo l’acquisto della Elica Spot Plus