4 Fattori decisivi per la scelta del proiettore portatile
1. Lampada
Prima di addentrarci nella spiegazione di quali siano le caratteristiche fondamentali da considerare nell’acquisto di un proiettore portatile, dobbiamo spendere qualche parola per spiegare la differenza tra questo tipo di proiettori e i normali proiettori “full size”. Non c’è in realtà molto da dire al proposito: i proiettori portatili sono analoghi a quelli “regolari” per le tecnologie adottate e per prestazioni, ma si tratta di proiettori pensati per l’home video e per l’ufficio, mai concepiti per l’home theater che giustamente richiede un proiettore adeguato e ad installazione fissa.Ricordiamo infatti che per l’home theatre sono necessari proiettori ad altissimo rapporto di contrasto (anche oltre 100000:1), relativamente poco luminosi e senza altoparlanti integrati, pensati cioè per l’integrazione ad un impianto home cinema perfettamente oscurato e con impianto stereo/Dolby dedicato. In poche parole, non ci si può aspettare di ottenere prestazioni da sala cinematografica scegliendo un proiettore portatile.
Chi sceglie un proiettore portatile lo fa perché ha bisogno di un apparecchio per la proiezione che sia facile da spostare da un locale all’altro, che si tratti delle stanze di casa oppure degli uffici della propria azienda. Per questo le dimensioni di questo tipo di proiettore sono più contenute rispetto ai modelli “normali” e anche il peso è inferiore, solitamente compreso tra 1,5 e 3 kg. Fatta questa premessa e individuata quindi la necessità che un proiettore portatile va a soddisfare, prendiamo in esame la prima caratteristica da considerare nella scelta di un proiettore portatile: come per tutti gli apparecchi di proiezione, dobbiamo badare in primo luogo alle caratteristiche della sorgente luminosa, o lampada, ovvero alla sua luminosità e durata.
I proiettori portatili montano lo stesso tipo di lampada dei proiettori normali: non si parla dunque di proiettori LED, che annoveriamo tra i mini proiettori. Si tratta invece di apposite lampade a incandescenza, che emettono luce bianca e generano per forza di cose molto calore durante l’uso. Vanno soggette a un calo delle prestazioni con l’uso, ovvero la luminosità va progressivamente calando fino a che si rende necessaria la sostituzione della lampada. Per questo è importante valutare la luminosità di partenza della lampada e la sua durata, espressa in ore di proiezione.
Luminosità
La luminosità della lampada di un proiettore portatile è importante poiché da essa dipendono le buone prestazioni dell’apparecchio anche in presenza di luce ambientale. In generale i proiettori portatili hanno una buona luminosità, compresa tra i 2000 e i 4000 ANSI lumen: più elevato è il numero dei lumen, migliore sarà la qualità e visibilità della proiezione in locali illuminati parzialmente o anche a giorno. Per questo raccomandiamo la scelta di un proiettore portatile molto luminoso a chi ha bisogno di un apparecchio per proiettare in ambienti che non è possibile oscurare neanche in parte, come può essere il caso di aule scolastiche o universitarie, uffici, sale riunioni ecc.
Durata
Una lampada per proiettori ha solitamente una durata variabile compresa tra le 2000 e le 6000 ore di proiezione: si tratta di una stima calcolata su un uso a piena potenza, dunque al massimo della luminosità. Bisogna però tenere presente che in tante situazioni, ad esempio quando si proietta in ambienti ben oscurati, è consigliato diminuire l’output luminoso della lampada attivando la funzione “Eco” o di risparmio energetico: questa permette non solo di abbattere i consumi energetici del proiettore, ma anche di prolungare la vita della lampada, la quale, ipotizzando un uso esclusivamente in modalità di risparmio energetico, può infatti raggiungere anche le 10.000 ore di proiezione.
2. Qualità immagine
Naturalmente, trattandosi di un apparecchio per la visione di video e foto, non potremo prescindere dal considerare la qualità dell’immagine proiettata, soprattutto se vogliamo un proiettore portatile versatile, adatto tanto all’uso “da ufficio” quanto all’intrattenimento.
Vale allora la pena di informarsi su quale sia la risoluzione nativa del nostro nuovo proiettore portatile, quale il rapporto di contrasto e se supporti o meno i formati in 3D. Tutti questi elementi verranno presi in considerazione nei paragrafi successivi.
Risoluzione
Quando parliamo di risoluzione intendiamo la definizione dell’immagine proiettata dal proiettore portatile. Questa può essere espressa in diversi modi, tutti indicanti il numero di pixel riprodotti sull’asse orizzontale e su quello verticale dell’immagine. Maggiore è il numero di pixel, più dettagliata e dunque meglio definita sarà l’immagine. La tabella sottostante offre una breve guida delle varie diciture che si possono incontrare sulla scheda tecnica di un proiettore portatile:
Sigla | Pixel | Risoluzione | Formato |
---|---|---|---|
Full HD | 1080p | 1920x1080 p | 16:9 |
WXGA | 800p | 1280x800 p | 8:5 |
XGA | 768p | 1024x768 p | 4:3 |
HD | 720p | 1280x720 p | 16:9 |
SVGA | 600p | 800x600 p | 4:3 |
VGA | 480p | 640x480 p | 4:3 |
Come si evince dalla tabella, dal numero di pixel riprodotti sui due assi non dipende solamente il livello di dettaglio dell’immagine, ma anche il suo formato. Non pensate però che un proiettore portatile sia vincolato a proiettare contenuti solo ed esclusivamente alla sua risoluzione e formato nativi: il formato si può infatti variare e i contenuti a risoluzioni inferiori e, con alcuni limiti, superiori possono comunque venire riprodotti. Il limite nel caso dei formati a risoluzione superiore a quella nativa è che questa naturalmente viene riscalata al ribasso, perdendo il suo livello di dettaglio originario.
Contrasto
Il rapporto di contrasto è un ulteriore aspetto interessante da valutare poiché da esso dipende in buona parte la profondità dell’immagine. Un buon rapporto di contrasto si traduce infatti in una gamma cromatica più ricca, sfumature più delicate, neri e colori scuri più profondi e accenti luminosi più brillanti. L’immagine sottostante mostra bene la differenza tra un contrasto elevato (a sinistra) e uno basso (a destra):Un buon rapporto di contrasto è dunque importante sia per la visione di film e video, sia per la proiezione di slide e presentazioni, in particolare se l’ambiente circostante non è bene oscurato.
In generale il rapporto di contrasto offerto da un proiettore portatile non è mai particolarmente elevato: se un buon proiettore da home theater raggiunge infatti un rapporto di 100000:1, un proiettore portatile difficilmente va oltre 20000:1, più vicino quindi a valori da proiettore “da ufficio”.
3D
Le tecnologie di visualizzazione tridimensionale si stanno ormai diffondendo anche nel mercato destinato ai consumatori: svariati proiettori di fascia alta sono in grado di proiettare film in 3D, mentre tra i proiettori portatili questa possibilità non è ancora molto diffusa.
Per capire se un proiettore portatile sia adatto anche alla visione di film tridimensionali, e non soltanto alla proiezione 3D di altri tipi di contenuti, dobbiamo fare caso a due dettagli:
- Indicazioni su scatola e scheda tecnica: solo i proiettori contrassegnati come “Full HD 3D” oppure “Full 3D” possono proiettare film in tre dimensioni. La dicitura “3D Ready” è indice di possibilità limitate unicamente ad alcuni formati tridimensionali, che non includono quelli utilizzati per i film
- Tipo di HDMI: per avere la certezza di vedere i nostri film in 3D attraverso il proiettore portatile dobbiamo assicurarci che questo sia equipaggiato con almeno una porta HDMI 1.4, le uniche che garantiscano il supporto pieno a tutti i formati 3D
Al di là di queste caratteristiche, vale sempre la pena di soffermarsi a considerare la distanza di proiezione consigliata per ciascun proiettore portatile, la distanza minima, quella massima e le rispettive dimensioni dello schermo proiettato. Questo è particolarmente rilevante se negli ambienti in cui andremo a usare il proiettore saremo vincolati a supporti, ripiani o piedistalli in posizione fissa.Indicativamente, possiamo affermare che un proiettore portatile può essere usato da una distanza minima di circa 1 m dalla parete o schermo fino ad una distanza massima di 8 m o meno. Chiaramente al crescere della distanza crescono anche le dimensioni dell’immagine proiettata, che può andare da circa 70 cm di diagonale fino a un massimo di 8 m. Si tenga però presente che la distanza di proiezione ideale è quella intermedia, dato che la luminosità è molto intensa a distanze ravvicinate e sempre più fioca alle distanze maggiori.
3. Connettività
Un altro aspetto degno di considerazione è quello dei connettori, ingressi e uscite presenti sul corpo macchina di un proiettore. A seconda di quali e quanti dispositivi desideriamo collegare, infatti, avremo bisogno di un ventaglio più o meno “moderno” di porte, ed eventualmente anche di connettività wireless. Vediamo allora quali e quante possibilità un proiettore portatile può offrire.
Connessioni fisiche
Tutti i proiettori portatili sono oggi equipaggiati con una o due porte HDMI, divenute ormai lo standard per la trasmissione digitale di dati video e audio. Vi sono però versioni più o meno recenti di questo tipo di porte, che dobbiamo considerare non solamente per la proiezione in 3D, come abbiamo più sopra accennato, ma anche per avere a disposizione altre possibilità. Ad esempio, può interessarci che le porte HDMI del proiettore siano abilitate alla tecnologia MHL (Mobile High-Definition link), che permette di collegare il proiettore a un dispositivo mobile (smartphone o tablet) e di usarlo in screen mirroring, ovvero proiettando esattamente il display del dispositivo collegato.Altre porte disponibili sono quelle USB, anche in questo caso una o al massimo due, ma dobbiamo verificare quali siano le funzionalità cui queste sono abilitate: in molti casi infatti queste sono utili solamente per la ricarica di dispositivi collegati o per l’aggiornamento del firmware del proiettore. Se desideriamo proiettare contenuti direttamente da una chiavetta USB o hard disk esterno, dobbiamo assicurarci che le porte USB a disposizione siano abilitate alla lettura dei dati.
Possiamo poi trovare un numero variabile di altri ingressi e uscite, sia digitali sia analogiche, che permettono il collegamento anche di dispositivi meno moderni. Tra queste ricordiamo le principali:
- VGA: le schede video della generazione precedente montano questo tipo di uscita, dunque con un cavo VGA possiamo collegare al proiettore portatile un computer ormai piuttosto datato
- S-Video: un altro ingresso video appartenente alla vecchia generazione, a bassa risoluzione, adatto al collegamento di lettori ormai datati
- Composito: un altro standard di trasmissione ormai datato, che si trova spesso in alternativa all’ingresso S-Video
- RS-232: un altro tipo di connettore analogico simile nell’aspetto e nell’uso al VGA
- RJ 45: in alcuni rari casi si trova anche una porta LAN per la condivisione del proiettore in rete
Completa il panorama delle connessioni fisiche l’ingresso/uscita audio: questa è utile per collegare al proiettore un set di casse, un impianto stereo o un paio di cuffie, da usare in alternativa agli altoparlanti integrati di cui tutti questi apparecchi sono dotati.
Connessioni wireless
La connettività senza fili non è disponibile su tutti i modelli di proiettore portatile, pertanto chi ne avesse espresso bisogno dovrà fare molta attenzione al modello scelto. Le possibilità sono diverse e possono andare dall’assenza totale di connettività wireless fino al supporto per le tecnologie WiFi e Bluetooth. La tabella sottostante esplica le varie possibilità presenti in commercio e i rispettivi usi.
Connettività | Uso |
---|---|
Nessuna | Solo connessione fisica ai dispositivi |
WiFi opzionale | Un'antenna accessoria acquistata a parte consente la connessione WiFi ai dispositivi |
Bluetooth | Consente il collegamento wireless di casse o cuffie |
WiFi | Consente il collegamento wireless ai dispositivi |
WiFi e Bluetooth | Consente il collegamento wireless ai dispositivi e l'accoppiamento di casse o cuffie contemporaneamente |
4. Controllo remoto
Da ultimo, spendiamo qualche parola anche a proposito delle caratteristiche del comando remoto di un proiettore portatile e di quali possibilità abbiamo per il puntamento a schermo.
Comando remoto
In generale, il telecomando di un proiettore portatile è piuttosto piccolo e presenta un numero esiguo di tasti per le principali funzioni di riproduzione, come Avvio, Pausa, Stop, selezione sorgente e controllo luminosità. Non vi sono grosse differenze tra i vari modelli in questo senso, quello che può cambiare è la presenza o meno di un puntatore laser integrato che può tornare utile durante le presentazioni. Se il principale uso che faremo del proiettore sarà proprio la proiezione di slide e presentazioni, sarà opportuno fare caso a questo dettaglio del telecomando.
Mouse
Un altro spetto interessante da considerare per l’uso professionale di un proiettore portatile è la possibilità di collegare un mouse all’apparecchio. Se è vero che possiamo sempre collegare il proiettore ad un computer in sostituzione o mirroring dello schermo, non è sempre prevista la possibilità di connettere un mouse direttamente al proiettore. Questa permette di usare questo strumento per il puntamento in alternativa a un puntatore laser, anche in assenza di un computer collegato, oppure di usare il mouse in alternativa al comando remoto per il controllo del proiettore.
Altri fattori da tenere in mente per la scelta del proiettore portatile
I materiali sono importanti?
I materiali costruttivi di un proiettore portatile non sono un fattore dirimente ai fini dell’acquisto. Questo è dovuto al fatto che si tratta di materiali molto standardizzati: l’involucro esterno è sempre in plastica robusta, la lente è in vetro e le lampade adottano tutte le stesse tecnologie. Possiamo suggerirvi di fare attenzione semmai alla tecnologia del chip: chi è molto sensibile agli sfarfallii e al cosiddetto “effetto arcobaleno” dovrà preferire un proiettore con chip LCD, che non va soggetto a questi problemi caratteristici dei proiettori con chip DLP.
La marca è importante?
Quando si parla di proiettori portatili, da non confondere con i mini proiettori, la marca è molto importante: i principali produttori di questo tipo di apparecchio sono Optoma, il marchio americano specializzato nella proiezione, ed Epson. Un altro marchio minore e pressoché sconosciuto in Italia è InFocus, che in quanto a qualità dei prodotti è un valido contendente per gli altri due brand menzionati. Come per tutti i prodotti di elettronica, consigliamo vivamente di circoscrivere la scelta a modelli appartenenti a questi tre grandi nomi: la loro presenza capillare sul mercato italiano e la facilità di ricevere assistenza in lingua italiana rappresentano una garanzia ulteriore di durabilità del proiettore portatile.
Il prezzo è importante?
Come spesso accade per i prodotti di elettronica, il prezzo è un buon indice delle prestazioni e della qualità di un proiettore portatile. Proprio come i proiettori “normali”, anche quelli portatili costano svariate centinaia di Euro: si va dai modelli più economici che costano poco meno di 300 €, e che hanno una risoluzione piuttosto bassa e poche possibilità per quanto riguarda le connessioni, a quelli più costosi che superano i 1000 €, hanno una eccellente risoluzione e sono aggiornatissimi anche per quanto riguarda la connettività. Entro questa escursione si possono trovare buoni modelli dal prezzo intermedio, tra i 400 e i 500 €, con una risoluzione medio-alta e un discreto ventaglio di porte a disposizione.
Quali sono i migliori proiettori portatili del 2023?
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