Le migliori marche di latte vegetale del 2024

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Dati tecnici

Origine

Riso

Avena

Soia

Riso

Riso

Bio

Calorie / 100 g

58 kcal

45 kcal

33 kcal

50 kcal

68 kcal

Grassi / 100 g

0,6 g

1,2 g

1,8 g

1,3 g

1,2 g

Zuccheri / 100 g

6,6 g

7 g

4,3 g

6,9 g

Fibre / 100 g

n.d.

<0,5 g

0,6 g

0,3 g

0,2 g

Proteine / 100 g

0,2 g

0,5 g

3,3 g

0,1 g

0,3 g

Punti forti

Senza zuccheri aggiunti

Da agricoltura biologica

Non contiene zuccheri

100% riso italiano

Solo zuccheri naturali

Da agricoltura biologica

Senza zuccheri aggiunti

Confezione 89% di origine vegetale

Solo zuccheri naturali

Con calcio e vitamine B2, B12 e D

Pochi grassi

Poche calorie

Punti deboli

Elevato contenuto di zuccheri

Molte calorie

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Come scegliere il latte vegetale

Il latte vegetale è una bevanda che si ottiene attraverso la lavorazione di alcune piante o parti di esse ed è destinato a uso alimentare. In realtà nel 2017 la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha emesso una sentenza che vieta l’utilizzo del termine “latte” poiché per latte s’intende, come cita la stessa sentenza, esclusivamente il prodotto della secrezione mammaria normale, ottenuto mediante una o più mungiture, senza alcuna aggiunta o sottrazione. Ecco spiegato perché negli ultimi anni sulle confezioni non compare più la scritta “latte vegetale” che è stata sostituita da “bevanda vegetale“, fatta eccezione in Italia per il latte di mandorle e di cocco, la cui natura esatta è chiara per uso tradizionale.
latte vegetale bevanda
Ad ogni modo il latte vegetale ad oggi si è largamente diffuso come valida alternativa al latte di origine animale come quello vaccino, di capra o di pecora. Sono diversi i motivi che spingono i consumatori ad adottare questo tipo di bevanda nella propria dieta, tra cui ragioni etiche, soprattutto nel caso di animalisti e ambientalisti, per intolleranze o allergie ad alcuni ingredienti presenti nei prodotti caseari o anche per altri motivi di salute.
Di latte vegetale però non ne esiste una sola tipologia, infatti basta fare una veloce ricerca per individuarne innumerevoli categorie. In questa guida vi aiuteremo a conoscerne più da vicino le diverse qualità, insieme alle loro proprietà specifiche, i valori nutrizionali e altre caratteristiche, tutte determinanti durante la fase di scelta.

Tipologie di latte vegetale

Come abbiamo appena accennato, sugli scaffali di un supermercato sono disponibili moltissime varietà di latte vegetale che molto spesso si distinguono per l’alimento o pianta di origine, a seconda del quale si potranno ottenere alcuni benefici piuttosto che altri. Vediamo insieme quali sono queste categorie per poter capire quale sia quella più adatta alle vostre necessità alimentari.

Frutta a guscio

Il latte vegetale derivante dalla frutta a guscio è forse tra quelli in commercio più apprezzati, ideale per qualsiasi momento della giornata. A seconda del tipo di frutta, può inoltre essere utilizzato in determinate ricette. Scopriamo le caratteristiche principali per ogni tipologia:

  • Latte di mandorla: questa bevanda vegetale si ottiene dalla frantumazione delle mandorle, successivamente lasciate in ammollo e infine filtrate. Il latte di mandorla è ricco di micronutrienti, sali minerali come potassio, calcio, ferro, zinco e magnesio, e di vitamina E. Ha anche la caratteristica di essere ipercalorico, quindi ne andrebbe evitato l’eccessivo consumo;
  • Latte di nocciole: il latte di nocciole oltre a essere ricco di sali minerali contiene vitamina D ed E. Il suo sapore è molto gradevole, per questo motivo è molto apprezzato anche dai più piccoli. Come quasi la maggior parte delle bevande vegetali, anche il latte di nocciole è adatto a una dieta vegana, vegetariana o crudista;
  • Latte di castagna: questo variante, anche se meno diffusa rispetto alle altre, è altrettanto benefica. Si tratta di un latte molto digeribile, in grado di rafforzare il sistema immunitario, che aiuta a combattere la stitichezza perché ricco di fibre;
  • Latte di cocco: altra bevanda vegetale derivante dalla frutta a guscio è il latte di cocco, da non confondere con l’acqua di cocco, che invece si presenta meno densa e meno bianca. Questa tipologia è ricca di grassi saturi, quindi non è indicata per il consumo giornaliero, ma viene utilizzata come ingrediente per la preparazione di alcune ottime ricette orientali;
  • Latte di chufa: la chufa (in italiano zigolo) non è un frutto a guscio bensì un tubero, il cui sapore ricorda tuttavia quello delle nocciole o mandorle. È molto conosciuto in Spagna, soprattutto nella provincia di Valencia, con il nome di Horchata de chufa. Ha un sapore molto dolce ed è ricco di vitamina E, sali minerali e grassi insaturi.

latte vegetale nocciola

Latte vegetale di cereali

Altra tipologia di latte vegetale è quella ricavata dai cereali e pseudocereali, ovvero un altro tipo di alimenti che molto spesso si associano alla famiglia dei cereali ma che in realtà non lo sono. Scopriamo tutte le varietà disponibili in commercio:

  • Latte di avena: dal sapore dolce e delicato, il latte d’avena si posiziona tra le bevande vegetali con il più alto contenuto di fibre. Inoltre, è ricco di vitamine del gruppo B ed E ed ha un contenuto calorico molto basso;
  • Latte di riso: questa bevanda vegetale è l’alternativa più diffusa al latte vaccino per la presenza di vitamina A, B, D, e sali minerali. Inoltre, il latte di riso non contiene glutine ma è ricco di zuccheri, quindi poco adatto a coloro che soffrono di diabete;
  • Latte di quinoa: la quinoa è una pianta erbacea che viene spesso associata ai cereali. Si tratta invece di un piccolissimo seme contenente minerali come calcio, magnesio, ferro e acidi grassi. Il latte viene impiegato soprattutto per la preparazione di dolci;
  • Latte di farro: una bevanda perfetta per chi desidera perdere peso, si digerisce facilmente e aiuta a ridurre il colesterolo cattivo. Il latte di farro si ottiene dalla miscela di acqua, grano di farro, sale e olio di girasole;
  • Latte di miglio: è ottimo per il sistema nervoso, molto nutriente e privo di glutine. Inoltre, è ricco di vitamine del gruppo B, proteine, lecitina (per contrastare il colesterolo) e sali minerali;
  • Latte di grano saraceno: dal sapore amaro e con retrogusto alla nocciola, il latte di grano saraceno è ricco di zinco, ferro, selenio, proteine e amminoacidi essenziali. Anche in questo caso siamo dinanzi a uno pseudocereale, poiché il grano saraceno è una pianta erbacea annuale;
  • Latte di amaranto: molto ricco di calcio e ferro, il latte di amaranto è ideale anche per celiaci e intolleranti al lattosio. Inoltre, facilita i processi di digestione e riduce la pressione arteriosa.

latte vegetale avena

Da semi oleosi

Il latte vegetale ricavato dai semi oleosi è difficile da trovare in commercio: si tratta di particolari varianti che però è possibile preparare a casa impiegando piccolissimi semi. Tra le tipologie più diffuse e apprezzate abbiamo il latte di sesamo, per ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, e il latte di canapa, con un alto valore nutrizionale soprattutto ricco di vitamine, proteine e sali minerali.

Latte vegetale da legumi (soia)

La soia è una leguminosa e ad oggi è uno degli alimenti più utilizzati per realizzare una bevanda vegetale. Il latte di soia infatti viene adottato per il suo alto contenuto di proteine e per la sua ricchezza di acidi grassi Omega-3, mentre il basso contenuto di zuccheri lo rende la bevanda ideale nelle diete a controllo glicemico.
latte vegetale soia

Ingredienti del latte vegetale

Nello scegliere una bevanda vegetale è importante verificare l’ordine degli ingredienti contenuti affinché il prodotto scelto contenga effettivamente i valori nutrizionali suggeriti dall’etichetta. Molte marche infatti pur nominando alcuni ingredienti principali sulla confezione, offrono prodotti che spesso contengono in gran parte soltanto acqua e zucchero. Solitamente una bevanda vegetale dovrebbe contenere acqua e il cereale, legume o frutta secca, con l’aggiunta o meno di zuccheri. Inoltre, per essere sicuri di acquistare un prodotto di qualità potrete ricorrere a latte vegetale con certificazione biologica, ovvero realizzato con ingredienti provenienti da agricoltura biologica certificata.
latte vegetale ingredienti

Valori nutrizionali e proprietà

Nella descrizione delle principali tipologie di latte vegetale presenti in commercio abbiamo anche visto quali sono i valori nutrizionali contenuti per ogni tipologia. Nella maggior parte dei casi abbiamo una grande presenza di sali minerali, proteine e fibre (per queste ultime il latte di avena ne presenta un valore ben 4 volte superiore rispetto ad altre bevande vegetali). Per quanto riguarda gli zuccheri alcune tipologie ne sono più ricche rispetto ad altre mentre per i grassi saturi abbiamo notato come quasi tutte le varietà ne contengano in basse quantità. Tutti questi valori rendono il latte vegetale una bevanda ottima per la salute, in grado di combattere il colesterolo, di facilitare la digestione o anche di migliorare il sistema nervoso e il funzionamento del fegato. Altro aspetto che rappresenta un vantaggio del latte vegetale è il minor impatto ambientale rispetto al latte vaccino.
latte vegetale valori nutrizionali

Altre caratteristiche del latte vegetale

Il latte vegetale presenta anche altre caratteristiche altrettanto importanti da non trascurare durante l’acquisto. Vedremo di seguito come fare per conservarlo in maniera corretta, quali sono le eventuali controindicazioni e quante tipologie di confezioni sono presenti in commercio.

Conservazione del latte vegetale

Il latte vegetale, affinché conservi tutte le sue proprietà e i suoi nutrienti, è importante che venga conservato in maniera corretta. Solitamente, questo tipo di bevande, una volta aperte, devono essere conservate nel frigorifero e consumate entro 3-4 giorni, in alcuni casi è possibile conservarle anche per una settimana. Il nostro consiglio è di verificare sempre che l’odore e il colore siano inalterati, in caso contrario ne è sconsigliato il consumo. Prima di essere aperto invece, il latte vegetale può essere conservato in un luogo asciutto e fresco, lontano da fonti di calore o luce diretta.
latte vegetale conservazione

Controindicazioni

Per alcune tipologie di latte vegetale negli ultimi anni sono nati alcuni dibattiti riguardo la possibile nocività, soprattutto per quanto riguarda la soia. Questo legume infatti è ricco di fitoestrogeni, ossia degli ormoni di tipo vegetale che potrebbero influenzare e intaccare il buon funzionamento della tiroide, infatti ne è sconsigliato il consumo a persone ipotiroidee. Per altre tipologie, come per esempio quelle ricche di zuccheri come il latte di cocco o di riso, ne è sconsigliato l’impiego giornaliero soprattutto per persone affette da diabete.

Confezione

La confezione più diffusa sul mercato di latte vegetale è il tetrapak da 1 l, solo per pochissime eccezioni è possibile acquistare altro formato come la bottiglia in plastica, per una capacità di 750 ml. In entrambi i casi si tratta di confezioni molto comode e pratiche che offrono la giusta quantità che potrà essere consumata in massimo 3 giorni da un nucleo familiare di 2-3 persone.
latte vegetale confezione

Le domande più frequenti sul latte vegetale

Quanto costa il latte vegetale?

Il prezzo di una qualsiasi tipologia di latte vegetale è più caro rispetto al latte vaccino. Il costo minimo è di circa 1,30€ per un litro di bevanda, ma può aumentare fino a 2,50€ a seconda della marca e della tipologia di latte. Per poter risparmiare sul prezzo finale, è possibile acquistare confezioni contenenti più unità, trattandosi di prodotti a lunga conservazione infatti non ci sarà bisogno di consumarli a breve termine.

Quali sono i migliori marchi di latte vegetale?

I migliori marchi di latte vegetale presenti sul mercato sono Alpro, Valsoia, Granarolo, Scotti, Matt e Adez. Il nostro consiglio ad ogni modo è di verificare sempre gli ingredienti nel loro ordine di classificazione, in modo da essere sicuri di acquistare un prodotto di qualità e che contenga realmente gli ingredienti riportati sulla confezione.
latte vegetale come consumarlo

Come consumare il latte vegetale?

Il latte vegetale, a seconda della tipologia scelta può essere utilizzato in differenti momenti della giornata. Per la prima colazione sono indicati soprattutto latte d’avena o di riso, mentre le altre tipologie come per esempio quelle derivanti da frutta a guscio si adattano maggiormente a essere bevute come snack o merenda pomeridiana. Altro modo per introdurre queste bevande nella propria dieta è attraverso la preparazione di dolci, frullati o altro tipo di dessert. Alcune varietà, come quella di cocco, vengono spesso utilizzate per la preparazione di ricette di origine orientale come la salsa Thai e il pollo al curry o alcuni dolci come la panna cotta. Ad ogni modo essendoci numerose categorie presenti in commercio, il nostro suggerimento è di scegliere quella che più si avvicini a soddisfare le proprie esigenze sia di gusto che di valori nutrizionali.


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