Le migliori acque minerali del 2024

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Dati tecnici

Tipo

Acqua minimamente mineralizzata

Acqua oligominerale

Acqua minerale

Acqua ricca di sali minerali

Acqua minerale gassata

Fonte

Vinadio, Cuneo

Gualdo Tadino, Perugia

Uliveto Terme, Pisa

Terme di Boario, Brescia

San Pellegrino Terme, Bergamo

pH alla sorgente

6,8

7,61

5,8

7,0

n.d.

Residuo fisso a 180°

22 mg/l

181,6 mg/l

741 mg/l

2550 mg/l

854 mg/l

Ricca di

-

-

Calcio

Calcio, magnesio, solfati

Calcio, magnesio, solfati

Povera di sodio

Adatta all'alimentazione dei neonati

Punti forti

Bassissimo livello di sodio

Stimola la diuresi

Favorisce la digestione

Favorisce la regolarità intestinale

Scelta da chef e sommelier per accompagnare cibi saporiti e vini strutturati

Stimola la diuresi

Povera di sali minerali

Ideale per chi fa sport perché favorisce il recupero muscolare e l'equilibrio idrico-minerale

Depura il fegato

Gusto leggermente sapido e rinfrescante

Povera di sali minerali

Può essere usata nell'alimentazione dei neonati

Indicata per le diete povere di sodio

Particolarmente indicata per l'alimentazione dei neonati

Ricca di magnesio e solfati

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Come scegliere l’acqua minerale

Secondo il Decreto Legislativo 25 gennaio 1992 n.105, sono considerate “acque minerali naturali le acque che, avendo origine da una falda o giacimento sotterraneo, provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e che hanno caratteristiche igieniche particolari e proprietà favorevoli alla salute”. Quindi per legge l’acqua minerale deve avere dei valori costanti come temperatura, composizione e quantità di sali minerali.

L’acqua in generale è un elemento fondamentale per la nostra salute, poiché più del 50% di un organismo adulto è costituito appunto da acqua, mentre nei bambini appena nati questa percentuale aumenta fino all’80%. Questa sostanza così portentosa infatti ha innumerevoli funzioni all’interno del nostro corpo tra cui quella di favorire la digestione, di aiutare l’eliminazione delle sostanze di scarto, di proteggere e lubrificare le articolazioni e il cervello e di trasportare le sostanze nutritive. Per poter assolvere a tutti questi compiti è quindi indispensabile che un adulto beva almeno tra 1,5 l e 2 l di acqua al giorno.

acqua minerale naturale

Prima di addentrarci tra gli aspetti più tecnici dell’acqua minerale occorre fare una piccola distinzione con l’acqua potabile, ovvero quella che esce dal rubinetto, intesa invece come acqua ordinaria che, prima di arrivare nelle nostre case, deve subire alcuni trattamenti per essere purificata. Le acque minerali, invece, come visto nel decreto provengono da giacimenti e non sono sottoposte a processi di disinfezione.

Come già accennato l’acqua minerale deve essere caratterizzata da alcuni aspetti indispensabili. In questa guida osserveremo da vicino le specifiche indicate sull’etichetta e quali sono i parametri principali da seguire, senza dimenticarci delle tipologie di acque minerali, confezioni e formati.

Tipologia

Non tutti sanno che l’acqua minerale a sua volta può distinguersi in altre categorie, ognuna con degli aspetti molto diversi e con degli effetti e conseguenze sull’organismo che possono variare da soggetto a soggetto. Vedremo qui di seguito che il fattore principale che trasforma un’acqua minerale in altre categorie, come per esempio in minimamente mineralizzata, è il residuo fisso, ovvero la quantità di sali minerali rimasta dopo che l’acqua è stata sottoposta a evaporazione. Capiamo di cosa si tratta.

Minimamente mineralizzata

L’acqua minimamente mineralizzata è un’acqua molto leggera che spesso viene utilizzata in combinazione con il latte in polvere per i neonati sotto raccomandazione del pediatra. Il residuo fisso di questo tipo di acqua è inferiore a 50 mg/l, ecco perché è perfetta per stimolare la diuresi senza affaticare i reni; si tratta inoltre, di un’acqua che favorisce la depurazione da sostanze di scarto quindi molto efficace per prevenire i fastidiosi inestetismi provocati dalla cellulite.

Oligominerale

L’acqua oligominerale invece presenta un residuo fisso più alto rispetto alla tipologia appena vista, che è inferiore a 500 mg/l. Anche in questo caso si può parlare di contenuto ridotto di sali minerali, quindi si tratta di un tipo di acqua con numerosi effetti benefici, soprattutto per chi soffre di calcoli renali o per bambini e neonati. In ogni caso si tratta della tipologia più raccomandata e consumata dagli utenti.

acqua minerale oligominerale

Minerale

L’acqua minerale invece si distingue dalle altre perché contiene un residuo fisso compreso tra 500 e 1500 mg/l. Presentando una maggiore quantità di sali minerali è consigliabile bere questa tipologia di acqua nei mesi più caldi dell’anno o durante le attività sportive, in cui si suda maggiormente. L’acqua minerale infatti è in grado di riequilibrare il livello di sali perduti attraverso l’eccessiva sudorazione.

Ricca di sali minerali

Esistono poi le acque ricche di sali minerali in cui il residuo fisso è superiore ai 1500 mg/l. Anche in questo caso si tratta di acque minerali adatte ai periodi molto caldi dell’anno o durante attività sportive estremamente intense. In generale però, essendo molto ricche di sali minerali è sconsigliata la consumazione se non sotto consiglio medico a fini curativi.

Minerale con gas

L’acqua minerale con gas è un’ulteriore tipologia presente in natura e in commercio. Quelle prive di gas sono comunemente dette naturali o lisce, mentre quelle con gas sono definite gassate ed effervescenti naturali. Vediamo in cosa differiscono le ultime due tipologie:

  • Acqua gassata: questa categoria di acqua minerale contiene anidride carbonica aggiunta attraverso un processo definito carbonazione, in grado di alterare il valore del pH che sarà più acido rispetto a un’acqua minerale naturale;
  • Acqua effervescente naturale: in quest’altra tipologia invece l’anidride carbonica e il biossido di carbonio sono già presenti naturalmente, quindi non sono acque addizionate.

acqua minerale effervescente naturale

Etichetta

Nella maggior parte dei casi, quando si parla di acqua minerale ci si riferisce a quella imbottigliata. Per capire quale tra le moltissime marche a disposizione scegliere, è opportuno soffermarsi qualche minuto sull’etichetta, riportata su tutte le confezioni. Sull’etichetta infatti vengono riportate le tabelle con i parametri analitici, in modo da aiutarci a capire cosa stiamo realmente bevendo e se si tratta di un prodotto benefico per il nostro organismo.

Tabella dei parametri analitici

Le sostanze contenute nell’acqua minerale sono davvero molteplici, ecco perché è necessario dedicare una breve sezione a ognuna; in questo modo sarà certamente più semplice giungere a una scelta finale mirata e consapevole. Di seguito i principali elementi:

  • Residuo fisso: del residuo fisso abbiamo già parlato nella distinzione tra le varie tipologie di acque minerali presenti in natura. Si tratta di un risultato ottenuto dopo un processo di evaporazione dell’acqua a 180º, i sali rimanenti che non evaporano a quella temperatura rappresentano il residuo fisso;
  • pH: con il pH si indica l’acidità dell’acqua che solitamente presenta un valore medio compreso tra 6,5 e 8, tenendo conto che la scala dei valori va da 1, livello più alto di acidità a 14, il più basso. In generale, le acque più acide favoriscono la formazioni di calcoli a differenza di quelle meno acide;
  • Sali minerali: nelle acque minerali i sali sono tra le sostanze più presenti però non tutte possono apportare gli stessi benefici che invece dipendono dall’organismo di ognuno ed eventuali problemi preesistenti. Le acque clorurate per esempio sono molto adatte per azioni purgative, mentre quelle fluorate per prevenire carie e rinforzare i denti; ancora, le acque ricche di ferro danno supporto in caso di anemia, quelle calciche invece sono consigliate per la crescita e in gravidanza, e infine quelle povere di sodio sono raccomandate per diete destinate a combattere la pressione bassa.

acqua minerale parametri analitici

Sostanze da evitare

Insieme alle sostanze importanti e benefiche per il nostro organismo, nelle acque minerali possono esserne presenti altre che invece a lungo andare potrebbero risultare dannose. Per questo motivo è opportuno che i loro valori siano minimi. Vediamo quali sono quindi le sostanze da evitare:

  • Nitrati: i nitrati sono considerati pericolosi se presenti in grosse quantità. Nelle acque minerali dovrebbero essere presenti in quantità minime di 45 mg/l nelle acque per adulti e 10 mg/l nelle acque minerali per neonati;
  • Metalli pesanti: i metalli pesanti non dovrebbero essere contenuti o almeno, se presenti, in quantità minime. Recentemente è stato effettuato uno studio su differenti marche in commercio sulla presenza di arsenico, un metalloide presente in natura, e i risultati sono stati abbastanza preoccupanti poiché molte delle più note marche contenevano valori che superavano i 5 mg/l. I limiti consentiti sono 10 mg/l.

acqua minerale materiali

Materiale della confezione

L’acqua minerale in commercio può essere venduta in confezioni con diverso materiale. Generalmente si tratta di due elementi, plastica (PET) e vetro. Vediamo insieme quali sono i vantaggi e gli svantaggi di ogni tipologia affinché possiate compiere una scelta più consapevole:

  • PET: la plastica è diventata il principale materiale per la confezione di bottiglie di acqua minerale negli ultimi 20 anni. Uno degli aspetti da considerare ai fini qualitativi e di una buona conservazione è lo spessore, spesso troppo sottile. L’acqua minerale in bottiglia di plastica, nonostante la sua indiscussa comodità e praticità, oggi è anche al centro di un forte dibattito per la produzione sempre crescente di rifiuti. Ogni anno in Italia vengono messe in commercio circa 11 miliardi di bottiglie di plastica contenenti acqua minerale e di queste più del 60% non vengono riciclate, diventando una grande fonte di inquinamento per l’ambiente;
  • Vetro: una soluzione più sostenibile è certamente il vetro, oltre ad offrire anche una prestazione di maggiore qualità rispetto alla plastica, soprattutto durante la conservazione. Certamente si tratta di una materiale più fragile e pesante, quindi meno adatto in determinate occasioni.

acqua minerale vetro

Formato

La forma della bottiglia di acqua minerale è ergonomica in modo da facilitare l’impugnatura della mano ed è disponibile in diversi formati, più piccoli come le bottiglie da 0,25, 0,33 o 0,50 l o più grandi da 1, 1,5 o 2 l. I formati più piccoli sono generalmente utilizzati da bar e distributori automatici, mentre quelle più grandi sono tra i diffusi per uso casalingo. Esistono anche dei formati speciali, meno popolari in Italia rispetto ad altri paesi, come i contenitori da 5, 6 e 8 l.

acqua minerale formato

Conservazione e scadenza

L’acqua minerale, per poter mantenere inalterate tutte le sostanze contenute, deve essere conservata in modo corretto, soprattutto se imbottigliata in plastica. È importante quindi non esporla alla luce diretta del sole o a fonti di calore e assicurarsi di aver chiuso bene il tappo una volta aperta. Un consiglio per verificare che la composizione non abbia subito alterazione è di agitare la bottiglia e verificare che non si formi schiuma sospetta. Inoltre, è sconsigliato utilizzare del ghiaccio che potrebbe modificarne il gusto e alterarne di conseguenza il sapore. Se ben conservata l’acqua minerale ha una scadenza di un anno, se contenuta in bottiglie realizzate in PET, e di 2 anni per quelle in vetro.

acqua minerale scadenza

Le domande più frequenti sull’acqua minerale

Quanto costa l’acqua minerale?

L’acqua minerale può presentare un diverso costo a seconda del tipo di confezione, se in plastica o in vetro, in base alla marca e al grado di mineralizzazione. Solitamente il prezzo varia da 0,20 € a 0,50 € al litro, ciò significa che una confezione da 6 unità di bottiglie di acqua minerale da 1,5 l ha un costo compreso tra i 2 € e i 4 €. Le acque in vetro potrebbero avere un prezzo leggermente superiore, fino a 0,80 € per litro.

Quali sono le migliori acque minerali?

Tra le acque minerali più conosciute in Italia troviamo marchi come Uliveto, Lete, Fiuggi, Sant’Anna, Levissima o Ferrarelle. Ma come abbiamo ripetuto più volte in questa guida, per stabilire quale sia la migliore è importante leggere attentamente l’etichetta riportata su ogni bottiglia. Per questo motivo, vi invitiamo a leggere questo approfondimento dedicato all’acqua in bottiglia, in cui gli esperti di Qualescegliere.it hanno confrontato i prodotti dei maggiori marchi in commercio soffermandosi sulle informazioni riportate sull’etichetta e sulle loro qualità salienti.

acqua minerale gravidanza

Quale acqua minerale bere in gravidanza?

Se già nella vita di tutti i giorni l’acqua minerale svolge un ruolo fondamentale, diventa ancora più indispensabile durante i 9 mesi di gravidanza. Durante questo periodo infatti bisogna mantenere il corretto equilibrio idrico in modo da favorire il livello ideale di liquido amniotico al feto e il suo sviluppo. Inoltre, è importante compensare il livello di sali minerali nella madre che durante la gestazione li rilascia al piccolo in grembo. Altro motivo per bere acqua in gravidanza è l’effetto benefico sulla digestione e sulla ritenzione idrica. L’acqua minerale in gravidanza quindi deve avere determinati requisiti che sono:

  • Oligominerale o minerale: è importante compensare i minerali ma senza affaticare i reni;
  • pH tra 5 e 7,5: il pH dell’acqua può essere leggermente acidulo o neutro, fattore che aiuterà a stimolare la corretta digestione;
  • Calcio: durante la gravidanza è possibile una perdita di calcio nell’apparato scheletrico della madre, ecco perché è consigliato consumare un’acqua minerale calcica;
  • Nitrati: come già accennato è importante che il livello di nitrati sia minimo;
  • Sodio: per quanto riguarda i livelli di sodio la quantità ideale è inferiore ai 20 mg/l in modo da contrastare la ritenzione idrica.

Questi sono soltanto alcuni parametri ideali. Come sempre in caso di di gravidanza consigliamo di rivolgersi al proprio ginecologo che saprà consigliarvi l’acqua minerale migliore per la vostra salute e per quella del vostro bambino, tenendo conto anche della storia clinica personale.


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