Il mondo degli styler per capelli si è negli ultimi anni ampliato moltissimo grazie all’introduzione di nuovi dispositivi per asciugare e mettere in piega la chioma. Basti pensare alle spazzole rotanti, a quelle riscaldate, alle spazzole liscianti e ai nuovissimi apparecchi multifunzione per modellare i capelli, che consentono di asciugare e ottenere diversi styling, il tutto con un unico dispositivo. Le piastre per capelli rimangono tuttavia il dispositivo più semplice e pratico per lisciare, modellare e arricciare le ciocche a piacimento e per questo è, ancora oggi e nonostante tutte le novità del settore, l’apparecchio per la cura dei capelli più diffuso nelle nostre case dopo l’asciugacapelli.
Le migliori piastre per capelli
Sul mercato vengono ogni anno lanciati nuovi modelli. Come capire le differenze e acquistare il modello di piastra più adatto alle proprie esigenze? Tante sono le caratteristiche tecniche e strutturali da tenere in considerazione. In questa guida all’acquisto vi illustreremo quali siano i fattori più importanti per valutare una piastra per capelli, in modo da acquistare quella più efficace, adatta ad ottenere i risultati voluti e sicura per la propria chioma.

Quale rivestimento può avere una piastra per capelli?
Si sente spesso parlare di “tecnologia ceramica” o di “piastra in ceramica”: queste indicazioni si riferiscono al rivestimento delle due piastre riscaldate, dette anche “placche“, che si trovano nelle due parti richiudibili che compongono una piastra per capelli.
In passato, la tendenza era quella di non rivestire le piastre con materiali particolari, mentre negli ultimi anni si preferisce rivestirle con materiali utili ad evitare che la chioma subisca stress termico, ed esercitare quindi un’azione più delicata.
Ecco in breve le caratteristiche di tutti i materiali con cui può essere rivestita la placca interna di una piastra per capelli. Sotto la tabella trovate una spiegazione dettagliata.
Materiale | Caratteristiche |
---|---|
Ceramica | Distribuzione uniforme del calore Non causa stress termico Scorrevole sulla chioma |
Titanio | Leggero Robusto Ipoallergenico Spesso associato alla ceramica |
Tormalina | Più scorrevole sui capelli Robusta Azione ionizzante contro l’effetto crespo |
Lega di rame | Placche più flessibili Più aderenza e presa sulla ciocca Messa in piega più precisa e veloce |
Cheratina, olio di Argan, proteine della seta, perla |
Abbinate solitamente alla ceramica Idratano i capelli |
Vediamo nello specifico le caratteristiche dei singoli materiali solitamente utilizzati per le piastre.
Ceramica
È il materiale più diffuso perché è in grado di distribuire uniformemente il calore, in modo da non provocare stress termico ai capelli e rendere il movimento più fluido e scorrevole. La qualità e quantità della ceramica utilizzata può variare e nei prodotti più sofisticati e costosi troviamo rivestimenti di ultima generazione ad alto contenuto di ceramica ultraresistente.

Tormalina
Questo materiale viene di solito associato al rivestimento in ceramica, visto che ne aumenta la capacità di scorrere in maniera fluida sulla chioma. La tormalina conferisce inoltre una robustezza maggiore alla struttura e, per sua natura, ha un effetto ionizzante sulla chioma.
Titanio
Anche questo materiale tende ad essere associato alla ceramica (ma può anche essere utilizzato da solo) e si caratterizza per una maggiore leggerezza rispetto alla tormalina e alla ceramica. Il titanio è inoltre ipoallergenico e ancor più robusto.

Cheratina, olio di Argan, proteine della seta, perla
Molte piastre in commercio abbinano alla ceramica (o ad un altro dei materiali) altre sostanze con effetti benefici sui capelli, in modo da arricchire ancor di più il prodotto e aumentarne la delicatezza sulla chioma. Alcune di queste sostanze sono, ad esempio, l’olio di Argan, la cheratina, le proteine della seta e rivestimenti in perla: tutti elementi in grado di rendere i capelli più morbidi, brillanti, idratati e protetti.
Lega di rame
Questo materiale è stato introdotto più recentemente in alcuni modelli di piastra (prima tra tutte l’ambitissima Corrale di Dyson) perché molto più flessibile rispetto ai materiali elencati sopra. Una piastra con placche troppo rigide causa infatti una tensione non omogenea dei capelli e spesso non riesce a “contenere” tutti i capelli della ciocca fino alla fine della passata. Con l’uso del rame le placche della piastra avvolgono e si plasmano sulla ciocca, evitano una tensione disomogenea dei capelli e permettono una presa migliore. Il risultato è una stiratura più veloce e soprattutto più precisa, anche a temperature inferiori, con la conseguente riduzione dei danni alla superficie dei capelli.
Quali tecnologie usa una piastra per capelli?
La più semplice tecnologia di funzionamento di una piastra per capelli è quella che sfrutta soltanto il calore emesso dalle due piastre riscaldate: questo, da solo, è in grado di lisciare i capelli e dare loro la piega desiderata.
Nel tempo le piastre si sono evolute e, al semplice calore, vengono affiancati altri sistemi più tecnologici, che sfruttano, ad esempio, i raggi infrarossi, il vapore o un sistema di emissione di aria calda che permette di utilizzare la piastra per asciugare e modellare le ciocche contemporaneamente.
Sempre più piastre, come quella in foto qui sotto, sono poi dotate di ionizzatore, un dispositivo che si è affermato inizialmente nel campo degli asciugacapelli, ma si sta diffondendo sempre di più tra gli altri prodotti per la cura dei capelli.

Piastra per asciugare e modellare i capelli bagnati
Una delle ultime novità nel mondo delle piastre sono quelle che permettono contemporaneamente di asciugare e di lisciare i capelli. A differenza delle meno recenti piastre utilizzabili anche su capelli bagnati, che non hanno una funzione “ad aria calda”, le nuove piastre 2 in 1 presentano una tecnologia del tutto nuova all’interno del motore della piastra stessa. La piastra non funziona più, dunque, solo attraverso il calore delle due placche riscaldate, ma presenta anche un sistema di emissione di aria che fuoriesce attraverso fori laterali o centrali posizionati sulle lamelle. Dalla piastra esce quindi un getto d’aria calda la cui funzione è quella di asciugare le ciocche senza rovinarle, un aspetto negativo che invece accomuna tutte le piastre tradizionali se usate direttamente su ciocche umide o bagnate. Si tratta, dunque, di uno strumento pensato per far risparmiare tempo all’utente, che non dovrà necessariamente prima asciugare la chioma con il phon e poi modellarla con la piastra, e potrà farlo con un unico strumento.

Al momento sono due le piastre asciugacapelli liscianti più conosciute sul mercato: una è quella proposta da ghd, la piastra ghd Duet Style, e l’altra è la Dyson Airstrait, in uscita anche sul mercato italiano.
In base alla nostra analisi dei modelli al momento presenti in commercio, possiamo affermare che si tratta di uno strumento che fa risparmiare tempo, ma che, viste le dimensioni necessariamente più grandi rispetto ad una piastra normale, non risulta essere molto versatile dal punto di vista dello styling, non permettendo di realizzare molte acconciature oltre a quella liscia.
Piastra a vapore
Questo genere di piastra prevede un funzionamento diverso rispetto agli apparecchi tradizionali. La piastra a vapore è infatti composta da una “mini caldaia” in cui viene inserita e scaldata dell’acqua. Tramite appositi fori erogatori, la piastra eroga quindi vapore, in modo simile a un ferro da stiro. La piastra a vapore è la più delicata sui capelli, visto che il vapore, invece di rovinarli o seccarli come le piastre a caldo, ha il vantaggio di idratare, ammorbidire e lisciare a fondo la chioma.
La messa in piega ottenuta con una piastra a vapore dura molto più a lungo rispetto a quella effettuata con piastre tradizionali. La piastra a vapore è attualmente molto utilizzata nei saloni di bellezza e negli ultimi anni si è diffusa anche in ambito domestico, anche perché è attualmente disponibile in commercio ad un prezzo più conveniente rispetto al passato. Potete approfondire le caratteristiche dei diversi modelli di piastra a vapore presenti sul mercato nella nostra guida all’acquisto dedicata alle piastre a vapore.
Tutto sulle piastre a vapore
Piastra a infrarossi
Senza dilungarci in complesse spiegazioni scientifiche, possiamo dirvi che la piastra per capelli a raggi infrarossi prevede un principio di riscaldamento differente rispetto alle piastre standard e, di conseguenza, una diversa modalità di stiratura della chioma: in questo genere di apparecchi, infatti, i capelli vengono riscaldati, tramite luce infrarossa, dall’interno verso l’esterno, in modo da evitare un’eccessiva esposizione della superficie del capello al calore.
Questa tecnologia offre il vantaggio di effettuare una messa in piega e una stiratura che durino più a lungo, senza rovinare troppo la superficie esterna dei capelli. Il prezzo di questo genere di piastra per capelli è medio-alto o alto.

Tecnologia agli ioni
Alcune piastre per capelli sono dotate di uno ionizzatore, un dispositivo che è in grado di emettere delle particelle cariche negativamente, la cui azione sulla chioma è quella di renderla meno carica elettricamente, contrastando l’effetto crespo ed elettrostatico comune dopo l’uso della piastra. Le piastre che includono all’interno della propria struttura un generatore di ioni sono sempre più diffuse poiché in grado di lisciare i capelli conferendo loro una maggiore lucentezza e morbidezza.
Quali misure devono avere le placche di una piastra?
La maggior parte delle placche nelle piastre per capelli in commercio ha misure standard, adatte a capelli medi e medio-lunghi. Tuttavia, se avete i capelli particolarmente corti (ma anche la frangetta o ciuffi scalati molto corti), dovreste cercare una piastra con placche larghe 2,5 cm circa mentre, al contrario, per chiome molto lunghe torneranno utili placche larghe circa 5 cm, in modo da risparmiare tempo e lisciare i capelli in maniera più efficiente.
Anche per i capelli molto spessi sono consigliabili placche più grandi, mentre per quelli sottili sono meglio più piccole per ottenere una presa migliore. La lunghezza delle piastre è tendenzialmente standard, ma in alcuni modelli è maggiore (si arriva anche a 11-12 cm di lunghezza), velocizzando il processo di stiratura.
Oltre al discorso relativo alle misure e alla qualità dei capelli, anche gusti e abitudini personali possono influenzare questa scelta e rendere un tipo di piastra preferibile rispetto ad un altro. Questi sono comunque dettagli che, con un po’ di esperienza, saprete sicuramente valutare meglio.
In questo video potete vedere la differenza tra tre tipi di piastre con placche che vanno dai 2,5 ai 3,5 cm di larghezza:
Che forma possono avere le placche di una piastra?
In base alla forma che la piastra possiede è possibile ottenere diverse tipologie di acconciature, che sono le seguenti:
- Capelli lisci: questo genere di piastra ha una forma squadrata, ed è dedicata esclusivamente alla stiratura della chioma;
- Capelli sia lisci che mossi: il design delle estremità della piastra è arrotondato e la larghezza consente di attorcigliare una ciocca intorno alla parte riscaldata;
- Frisé: queste piastre hanno una forma particolare con delle onde che ricordano una linea a zig zag, e sono specifiche per ottenere l’effetto frisé; nel caso in cui la superficie presenti onde ampie e arrotondate, la piastra è pensata per creare le cosiddette beach waves, onde più morbide e naturali.
Ricordiamo, inoltre, che esistono in commercio delle piastre multistyler con delle placche smontabili e sostituibili con altri pezzi, in modo da avere un unico prodotto che permette di realizzare una molteplicità di acconciature.
Il video che segue vi mostra le differenze tra una piastra dal design arrotondato e un’altra che, invece, ha un design squadrato.
Temperatura della piastra: cosa considerare?
La temperatura è tra i fattori decisivi per la scelta della piastra per capelli: il calore emesso dall’apparecchio è infatti importante per ottenere l’acconciatura desiderata e per preservare la salute della chioma. Se non si impostano le adeguate temperature di lavorazione si rischia di rovinare i capelli, oltre che di non ottenere l’effetto di stiratura o la messa in piega desiderata. In commercio è possibile optare per piastre che offrono la possibilità di scegliere tra un range più o meno ampio di temperature per scegliere quella più adeguata alla propria chioma e al tipo di acconciatura che si vuole ottenere; ci sono poi piastre che sono invece dotate di temperatura automatica che, come vedremo, può essere una temperatura ideale già preimpostata o variare automaticamente in base al tipo di capelli su cui viene utilizzata la piastra.
Selezione manuale della temperatura
Le piastre che presentano una serie di opzioni di calore tra cui scegliere sono quelle più comuni e le più classiche. Scegliere la temperatura manualmente permette di variarla in base alle proprie necessità, come il tipo di capelli (sottili o spessi, crespi, rovinati) o il tipo di messa in piega da realizzare. La possibilità di selezionare la temperatura è utile poi quando si fa un utilizzo condiviso della piastra: due persone con capelli diversi (magari una mamma con i capelli tinti e un’adolescente con i capelli lunghi e folti) devono necessariamente variare il calore con cui si stirano i capelli.
Oppure, ancora, la selezione del calore è importante per tutti coloro che hanno capelli particolarmente spessi o ricci e difficili da stirare.

Di seguito, una piccola guida per selezionare l’impostazione della temperatura più adatta ai diversi tipi di capelli:
Tipo di capelli | Temperatura consigliata |
---|---|
Capelli sottili, deboli e/o molto trattati | 140 – 150 °C |
Capelli normali e/o mediamente trattati | 160 – 180 °C |
Capelli mossi e/o leggermente trattati | 200 °C |
Capelli spessi, difficili da trattare e ricci | 230 °C |
Temperatura automatica
Non sempre l’assenza di selezione di temperatura è indice di un prodotto meno sofisticato o poco attento alla salute dei capelli: alcune delle piastre di tipo professionale, ad esempio, hanno una temperatura standard ritenuta ottimale per la maggior parte dei capelli normali o misti e, per tale motivo, non includono la possibilità di variazione da parte dell’utilizzatore. Questa temperatura è, secondo alcuni studi, pari a 185° C, un punto di calore tale da consentire di modellare i capelli senza rovinarli. Un marchio molto noto, ghd, ha adottato questa come la temperatura ottimale standard su tutte le sue piastre che, infatti, non consentono di modificare il livello di calore.
Sensori di controllo e mantenimento della temperatura
Alcuni modelli recenti prevedono particolari sensori che consentono di monitorare la temperatura e mantenerla costante, in modo che non vi siano picchi di calore lungo la superficie delle placche. A rovinare il capello è proprio il fatto che a volte la temperatura non viene mantenuta costante, causando eccessi di calore che rendono disomogeneo lo styling e soprattutto rischiano di rovinare i capelli.

Quali funzioni hanno le piastre per capelli?
Le funzioni che una piastra per capelli può avere sono un fattore che influenza la scelta d’acquisto perché ampliano la comodità nell’usare il prodotto e la sua versatilità. Tra l’altro alcune funzioni, quali ad esempio la possibilità di utilizzare la piastra su capelli bagnati, sono specificamente ricercate da utenti con esigenze particolari. Di seguito, un elenco di tutte le possibili funzioni che potete trovare in una piastra per capelli.
Autospegnimento
Alcuni modelli prevedono la possibilità di spegnersi da soli dopo un periodo di inutilizzo, che può andare dai 20 ai 60 minuti. Tale possibilità appare particolarmente utile per evitare di sprecare la corrente elettrica, ma anche per non lasciare la piastra in funzione e rischiare di provocare incidenti.
Blocco delle funzioni
Una funzione interessante è il blocco delle funzioni: una volta selezionata la temperatura desiderata è possibile bloccare le impostazioni scelte in modo tale che rimangano invariate anche durante l’uso delle piastra e non vengano, per esempio, modificate accidentalmente mentre si impugna l’apparecchio. In alcuni modelli questa funzione di blocco si attiva in automatico e per modificare nuovamente le impostazioni basterà tenere premuto il pulsante indicato per alcuni secondi.
Blocco delle piastre
Consiste in un piccolo pulsante che blocca le piastre in posizione chiusa, per evitare che queste restino aperte e possano rovinarsi (magari in borsa, oppure in un mobile o cassetto dove si ripone abitualmente la piastra) e, in generale, per fare in modo che la struttura sia più compatta e meno ingombrante. A svolgere la funzione di blocco e protezione della piastra a volte può essere anche un accessorio in plastica o gomma da applicare sulle piastre per mantenerle chiuse o lo stesso tappetino isolante incluso che può essere avvolto e bloccato attorno alla piastra stessa.
La differenza tra una piastra dotata di questo blocco e una che, invece, ne è sprovvista, è visibile in questo video.
Riscaldamento veloce
Questa funzione si trova su diverse piastre per capelli, a partire da quelle di livello medio, e consiste nel raggiungimento veloce (o, in alcuni casi, super-veloce!) della temperatura desiderata, in modo da ridurre in maniera consistente i tempi d’attesa per l’utilizzo del prodotto. Questo periodo di riscaldamento può essere di un paio di minuti, ridotti ad uno nei modelli un po’ più avanzati e a 30 o 15 secondi nei modelli top di gamma.
Visualizzazione e selezione impostazioni
Anche se non rappresenta una vera e propria funzione, la presenza di un piccolo schermo, che in alcuni casi è anche a colori e retroilluminato, rende sicuramente l’utilizzo della piastra e la selezione e visualizzazione delle impostazioni di temperatura molto comoda e chiara.

Funzionamento su capelli bagnati
A differenza delle piastre per asciugare e modellare i capelli di cui abbiamo trattato nella sezione dedicata alle tecnologie, le piastre per capelli tradizionali ma utilizzabili anche su capelli umidi o bagnati esistono da più tempo. Non sono però piastre capaci di emettere aria calda, ma semplicemente piastre che, grazie ad alcuni dettagli strutturali, come la presenza di fori di ventilazione per far evaporare l’acqua in eccesso, possono essere utilizzate anche su ciocche umide, asciugandole attraverso il calore emesso dalla superficie della piastra. Queste piastre, dunque, consentono di iniziare la messa in piega già sui capelli umidi, senza necessità di asciugarli dopo lo shampoo. In ogni caso, invitiamo a controllare che questa funzione sia presente (è sempre indicata solitamente anche nel nome della piastra), perché normalmente le piastre tradizionali sprovviste di tale possibilità non possono assolutamente essere utilizzate sui capelli bagnati.
Alimentazione della piastra per capelli
Oggi una piastra per capelli può essere alimentata anche a batteria e non soltanto, come un tempo, tramite cavo elettrico. Vediamo le differenze tra gli uni e gli altri modelli.
Piastre senza fili
L’ultima novità quando parliamo di piastre da un punto di vista della praticità d’uso è la possibilità di utilizzarle senza doverle connettere alla presa di corrente. Si tratta quindi di piastre cordless alimentate da una batteria ricaricabile al litio capace di durare almeno 30 minuti, il tempo minimo necessario per una messa in piega. Presentando una base di ricarica, la piastra può essere anche messa in carica ogniqualvolta la si debba appoggiare per procedere con la messa in piega, in modo da prolungare il tempo di carica. L’unico aspetto da tener presente è il peso, spesso leggermente maggiore rispetto a quello di una piastra normale. Una delle piastre cordless più di successo è senza dubbio la Dyson Corrale, da noi recensita qui.
Piastre con cavo
La maggior parte delle piastre in commercio è alimentata da corrente elettrica. In questo caso uno degli aspetti importanti per rendere la piastra più facile da maneggiare è la lunghezza del cavo e il fatto che sia girevole, due caratteristiche che ampliano la libertà di movimento. Un cavo con una buona lunghezza (ad esempio di almeno 2 m) rende più semplice l’utilizzo della piastra dove si preferisce, anche non troppo vicino ad una presa di corrente. Un cavo lungo rende anche la piastra più maneggevole durante la messa in piega. Il fatto che sia girevole, invece, evita che il cavo si attorcigli su se stesso mentre si gira la piastra soprattutto per creare boccoli e onde. In mancanza di una custodia, può essere utile un anello per appendere la piastra a un gancio a parete, come quello in foto qui sotto.

Voltaggio universale
Dal punto di vista dell’alimentazione, molto utile è anche il voltaggio universale, che rende possibile l’utilizzo della piastra all’estero, dove il voltaggio è differente. Alcuni brand prevedono inoltre la possibilità di trasportare la piastra in aereo nel bagaglio a mano. Se siete quindi grandi viaggiatori e viaggiatrici e non volete separarvi dalla vostra piastra, acquistarne una con tale caratteristica è sicuramente un’ottima soluzione. Se siete interessati a questa funzione, potete dare un’occhiata ai modelli di piastre ghd: la maggioranza delle ghd presenta infatti la possibilità di essere utilizzata anche all’estero, nei paesi con voltaggio diverso, semplicemente usando un apposto riduttore che permetta di agganciare la spina alla presa di corrente.
Le piastre ghd
Struttura della piastra per capelli
Le piastre per capelli dalle dimensioni standard non hanno quasi mai un peso eccessivo, ma si mantengono quasi sempre intorno ad un range che va dai 500 g ad 1 kg circa, e dunque difficilmente la loro stazza stancherà l’utilizzatore durante la messa in piega. Ciò che invece bisogna analizzare è la grandezza della piastra, soprattutto qualora si avessero esigenze particolari, come per esempio poco spazio a disposizione per riporla o il bisogno di trasportare la piastra con sé in viaggio o in palestra: per rispondere a tali necessità, sarà opportuno optare per i modelli in versione “mini”, studiati proprio per garantire il massimo della leggerezza e una struttura compatta e portatile.
Punte isolate termicamente
Ad agevolare la presa della piastra intervengono anche i rivestimenti esterni in materiale atermico, che resta cioè sempre freddo ed evita scottature involontarie anche quando la piastra raggiunge temperature molto elevate. Alcuni modelli però sono dotati anche di estremità leggermente più allungate, anch’esse isolate termicamente, che permettono di maneggiare la piastra comodamente e serenamente, senza la paura o il pericolo di bruciarsi le dita.
Piastre basculanti
Un’ultima caratteristica che agevola la stiratura è la presenza di piastre basculanti, ovvero che si muovono sul piano orizzontale per meglio adattarsi alla ciocca durante la passata. Questo rende la presa della ciocca più salda, garantendo una lisciatura più precisa.

Quali accessori sono inclusi con la piastra?
Da ultimo, ma non per importanza, anche il pacchetto accessori che accompagna una piastra per capelli può aumentarne sensibilmente la praticità. Vediamo allora quali sono gli accessori più comuni.
Custodia
La presenza di questo accessorio è un extra che può rivelarsi comodo in diverse situazioni. Innanzitutto, è particolarmente pratico poter disporre di un astuccio da viaggio qualora si trasportasse spesso la piastra per capelli con sé. Inoltre, la custodia può essere anche un utile modo per riporre in maniera più adeguata e sicura la piastra anche in casa propria. Alcune custodie sono inoltre isolanti e consentono di riporre la piastra ancora calda.
Coprilamelle
In alcuni casi non è presente una custodia, bensì due coprilamelle da applicare su ciascuna delle due piastre al fine di proteggerle quando non in uso. Se sono termoresistenti, consentono anche di appoggiare la piastra su di un ripiano anche quando ancora calda.
Tappetino termico
Alcuni modelli prevedono questo accessorio da adagiare sulla superficie di lavoro, in modo da poter poggiare la piastra, anche quando è molto calda, su un mobile senza rovinarlo.
È necessario pulire la piastra per capelli?
Mantenere la propria piastra per capelli in buono stato è essenziale: se non ci prendiamo adeguatamente cura di questo strumento, infatti, finiremo non solo per compromettere il suo funzionamento, ma anche per danneggiare i nostri capelli.
Passando la piastra sulle ciocche, parte della cheratina e degli oli del capello si depositano sulle placche riscaldate; a questi si aggiungono i residui di prodotti per lo styling (gel, spume, spray e lacche), che con il passare del tempo creano una sottile pellicola sulla piastra, ostacolando la normale distribuzione del calore.
Per questo motivo, la piastra per capelli andrebbe pulita almeno una volta al mese, soprattutto se utilizzata quotidianamente. In questo approfondimento vi spieghiamo più nel dettaglio tutti i passaggi. Se invece volete sapere quanti anni dura una piastra per capelli e quando andrebbe cambiata, vi consigliamo di dare un’occhiata a questa rubrica.
È possibile fare le onde e i boccoli con la piastra per capelli?
Con la tecnica corretta è sicuramente possibile creare onde e boccoli anche con una piastra per capelli lisciante. Ci sono piastre più adatte a questo scopo e sono quelle non eccessivamente larghe (circa 3,5 cm) e con una struttura arrotondata che permetta di attorcigliare la ciocca attorno alle due “braccia” del dispositivo. Se volete conoscere più da vicino la migliore tecnica da usare per creare onde e boccoli, potete dare un’occhiata al nostro approfondimento dedicato a come ondulare i capelli con la piastra.