I migliori gin per fare il gin tonic

I migliori gin per fare il gin tonic

Inventato oltre due secoli fa e popolarissimo nei bar inglesi, il gin tonic da qualche anno ha saputo conquistare anche il pubblico italiano. Rinfrescante e aromatico, è un drink che mette tutti d’accordo e può essere consumato nei momenti più disparati della giornata: con l’aperitivo, nel dopocena e persino durante i pasti.
Il G&T è inoltre una bevanda molto facile da preparare in casa perché di fatto, a parte il ghiaccio e la guarnizione, contiene solo due ingredienti: il gin e l’acqua tonica. È quindi molto importante scegliere i prodotti giusti soprattutto nel caso del gin, che è il vero protagonista del drink in virtù di un profilo aromatico molto complesso dato dalle botaniche con cui viene distillato.
In questa pagina vi consiglieremo alcuni dei migliori gin per fare il gin tonic, dai classici a quelli più sperimentali, passando per gli analcolici. Qui sotto trovate invece linkata la nostra guida dedicata alla produzione del gin, alle diverse tipologie esistenti e all’uso delle botaniche.

Migliori gin classici per gin tonic

Per gin classico si intende il London dry gin, ovvero un distillato in cui le note di ginepro sono predominanti. Il gusto di ginepro è infatti la caratteristica più peculiare del gin e, se ve ne siete innamorati per questo motivo, non potete che indirizzarvi verso un London dry. Vediamo quali sono i migliori per gin tonic.

Bombay Sapphire London Dry Gin

Questo gin dall’iconica bottiglia azzurra è decisamente “juniper-forward”, ovvero ha uno spiccato sentore di ginepro ed è un perfetto esempio dello stile London dry. Si distingue per il finale leggermente agrumato e per la sua versatilità, che lo rende ideale tanto per il gin tonic quanto per il Martini dry. Il Bombay Sapphire è una bottiglia che non può mancare in nessun bar né nella vostra dispensa.

Tanqueray London Dry Gin

Altro gin famosissimo e dall’inconfondibile bottiglia verde, Tanqueray London Dry Gin si riconosce facilmente anche per il gusto distintivo delle botaniche di base: ginepro, angelica, coriandolo e liquirizia. È un gin fresco e senza tempo che continua a brillare in un’epoca in cui i gin artigianali e contemporanei la fanno da padrone.

Sipsmith London Dry Gin

Saliamo leggermente di prezzo con questo gin che viene direttamente da Londra. Sipsmith London Dry Gin propone un’armoniosa miscela di ginepro e agrumi, base perfetta per creare diversi tipi di cocktail.
Se il gusto del ginepro e un leggero sentore di marmellata di arance sono più facili da percepire, le note floreali vengono fuori quando lo si mischia con la tonica e permettono di creare diversi stili di G&T.

Migliori gin contemporanei per gin tonic

I gin contemporanei, o distilled gin, si distinguono dai London dry perché il ginepro è presente, ma molto meno pronunciato. Gli aromi usati durante la distillazione non sono soltanto quelli classici, ma trovano spazio ingredienti innovativi e originali che sono in grado di conquistare anche i detrattori del London dry. Queste sono le etichette che consigliamo per il gin tonic.

Hendrick’s Gin

L’Hendrick’s è uno dei gin più bevuti al mondo e innegabilmente anche uno dei più buoni. È una bevanda delicata e floreale, con sottili note di cetriolo che in un gin tonic vengono ulteriormente esaltate se si aggiungono una o due fette di vero cetriolo anziché di lime o limone.

Gin Mare Mediterranean Gin

Tra le etichette più popolari degli ultimi anni, questo gin mediterraneo viene dalla Spagna ed è distillato a partire da una ricetta davvero fuori dal comune fatta con agrumi, rosmarino, timo, basilico e olive Arbequina. È perfetto per il gin tonic, soprattutto nei mesi estivi.

Portofino Dry Gin

Un altro gin contemporaneo dal gusto davvero singolare viene proprio dall’Italia. Si tratta di un gin artigianale che, oltre ad avere una bellissima bottiglia decorata con il lungomare di Portofino, regala un’esplosione di sapori mediterranei grazie alla lavanda, al rosmarino e alla maggiorana. Per un gin tonic diverso dal solito.

Migliori gin analcolici per gin tonic

Perché rinunciare al piacere di un buon gin tonic solo perché non si può o non si vuole bere alcol? Ecco per voi un paio di ottime alternative completamente alcohol-free.

Tanqueray Alcohol Free 0.0%

Tanqueray ha fatto la storia del gin e non stupisce che sia stato tra i primi marchi a creare anche una versione analcolica. Tanqueray Alcohol Free 0.0% è realizzato con le stesse botaniche del Tanqueray London Dry Gin, però senza alcool. Se lo usate per il gin tonic, scegliete un’acqua tonica dal gusto intenso per compensare la mancanza del “vero gin”.

The Illusionist Masquerade

Il gin tedesco The Illusionist Dry Gin si è fatto conoscere negli ultimi anni per due motivi: l’ottima ricetta a base di 16 botaniche e il fatto che, una volta aggiunta l’acqua tonica, il suo colore cambia dal blu al viola. Lo stesso vale per la versione senza alcool, che vi permetterà di preparare un gin tonic buono da gustare e bello da vedere.

Quale tonica usare nel gin tonic?

Il gin tonic si prepara con una parte di gin e tre parti di acqua tonica, quindi quest’ultima può fare una differenza importante tra un buon gin tonic e uno mediocre. Negli ultimi anni l’offerta di acque toniche è aumentata di pari passo con la popolarità del G&T e sugli scaffali è possibile trovarne diversi tipi a seconda del contenuto di zuccheri, chinino e altri aromi naturali. Nel caso dei gin classici in stile London dry, il ginepro è molto pronunciato, quindi è importante scegliere un’acqua tonica tradizionale che rispetti questo carattere del gin.

I gin con un blend di botaniche più variegato, invece, invitano a sperimentare toniche più floreali o agrumate per accentuare la ricca varietà di aromi.


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