I migliori monitor touchscreen del 2024

Confronta i migliori monitor touchscreen del 2024 e leggi la nostra guida all'acquisto.

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Dati tecnici

Dimensioni schermo

32 ''

23,8 ''

27 ''

22 ''

15,6 ''

Risoluzione

3840 x 2160 px

1.920 x 1.080 px

1920 x 1080 px

1.920 x 1.080 px

1366 x 768 px

Tecnologia schermo

LCD Mini IPS

LCD IPS

LCD IPS

LCD IPS

LED TFT

Refresh rate massimo

60 Hz

75 Hz

144 Hz

76 Hz

60 Hz

Input lag

5 ms

5 ms

1 ms

5 ms

12 ms

Tipologia

Pivot

Touchscreen

Normale

Touchscreen

Touchscreen

Porte HDMI

3x2.0

1x1.4

2x2.0

1

n.d.

Porte analogiche

Mini-jack 3,5 mm

Mini-jack 3,5 mm

Mini-jack 3,5 mm

VGA, Mini-jack 3,5 mm

VGA

Porte digitali

Display Port 1.2, Thunderbolt 2

Display Port 1.4

Display Port 1.4

Display Port 1.2, HDMI

n.d.

Porte USB

3x3.0

1x3.1 Gen 1

n.d.

2x3.0

n.d.

Caratteristiche

HDR 10, Riduzione luce blu, Flicker-free

Riduzione luce blu, Flicker-free

HDR, FreeSync, Riduzione luce blu

Riduzione luce blu, Flicker-free

n.d.

Potenza altoparlanti

6 W

2 W

5 W

n.d.

2 W

Classe energetica

G

n.d.

F

n.d.

B

Punti forti

Eccellente qualità video

Ottimo per uso prolungato

Compatibile con PS5/Xbox X

Ottimo piccolo pannello

Design pratico

Ideale per photo/video editing

Buona fluidità

Qualità dei colori e delle immagini eccellente

Inclinabile 20-70°

Prezzo conveniente

HDR10, HLG e Dolby Vision

Certificato Energy Star

2 HDMI

Appoggiabile sulla scrivania come un foglio

Certificazioni TÜV Flicker-free e Low Blue Light

Sensore luce ambientale

Punti deboli

Refresh rate e input lag inadatti al gaming

Non idoneo al gaming

No thunderbolt

Angolo di visuale verticale limitato

Manca supporto contenuti HDR

No HDR

Inadatto al gaming

HDMI standard non avanzato

Scarsa ergonomia

Risoluzione limitata

Recensione completa
Recensione completa
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Recensione completa

I nostri consigli per la scelta di un monitor touchscreen

Cosa sono i monitor touchscreen?

Ormai la quasi totalità degli utenti ha una grande familiarità con diversi tipi di display sensibili al tocco, grazie soprattutto alla grande diffusione di dispositivi digitali come smartphone e tablet. Da molti anni le stesse tecnologie utilizzate per questi schermi vengono anche sfruttate per la produzione di monitor che possono essere collegati a computer o altri apparecchi diffusi sia per uso privato che lavorativo. Monitor touchscreen cosa sonoIn questa pagina vedremo in modo più approfondito quali sono le caratteristiche principali di questi monitor e a quali dettagli tecnici è bene prestare attenzione prima dell’acquisto.

Come funziona un monitor touchscreen?

Esistono due principali tipologie di monitor touchscreen, che vengono differenziate a seconda della tecnologia impiegata nella loro costruzione. Ognuna di queste presenta vantaggi e svantaggi particolari, che vanno tenuti in particolare considerazione a seconda dell’uso che si intende fare del monitor e di dove andrà posizionato.

  • Schermo resistivo: in questo caso sullo schermo vengono applicate due pellicole trasparenti, che però rimangono leggermente separate l’una dell’altra. Quando viene applicata una pressione allo schermo stesso, per esempio utilizzando un pennino o semplicemente un dito, viene attivato un circuito elettrico che permette al dispositivo di tradurre il tocco in un’azione ben precisa. Questa tecnologia viene spesso impiegata, per esempio, nei monitor di bancomat, nelle biglietterie elettroniche che si trovano in molte stazioni o in altri apparecchi utilizzati per esercizi pubblici. Ha il vantaggio di essere più economico rispetto ai modelli capacitivi, di resistere a temperature più rigide e di non richiedere un contatto diretto con le dita per essere attivato (si può infatti usare anche indossando i guanti, oppure usando un qualunque strumento possa fare pressione sulla sua superficie), ma è meno preciso e meno duraturo, oltre a offrire una qualità dell’immagine inferiore a causa del doppio strato di pellicole da cui è rivestito;Monitor touchscreen resistivo
  • Schermo capacitivo: sono i modelli più moderni, a cui il grande pubblico è ormai ampiamente abituato. Questi display sono realizzati in vetro, la cui superficie esterna viene poi ricoperta da un sottilissimo strato di ossido metallico, in grado di rilevare il tocco di qualunque materiale che conduce elettricità. Normalmente vengono usate le dita, ma esistono anche altri dispositivi (che, per esempio, simulano la funzione di penne e matite) che permettono di utilizzare con precisione questi schermi. Mediamente hanno un costo più alto, ma sono più sensibili, più duraturi e più igienici (possono infatti essere puliti con molta più facilità). Inoltre possono anche offrire una migliore qualità delle immagini e vengono oggi preferiti per la costruzione di smartphone, tablet, smartwatch e molti altri prodotti.Monitor touchscreen capacitivo

Oltre a questa principale differenziazione, va fatta un’ulteriore importante distinzione:

  • Schermi mono-touch: possono rilevare un solo tocco per volta, in genere sono schermi resistivi o comunque abbastanza datati;
  • Schermi multi-touch: sono in grado di rilevare più tocchi nello stesso momento. Ormai praticamente tutti gli schermi capacitivi utilizzati nei dispositivi di ultima generazione appartengono a questa categoria, che permette l’uso di più combinazioni e di gesti ormai sempre più intuitivi (come per esempio per ingrandire o rimpicciolire una foto).Monitor touchscreen multi-touch

Come è facile intuire, sono gli schermi capacitivi ad aver conquistato il mercato negli ultimi anni e a rappresentare una soluzione ideale per molti utilizzi diversi. Anche se sempre più spesso tablet e smartphone sostituiscono quelli che un tempo erano sistemi complessi costituiti da computer e monitor, in alcune situazioni un monitor touchscreen di grandi dimensioni può rivelarsi molto utile.

Gli utilizzi più diffusi

Abbiamo già accennato al fatto che generalmente i monitor touchscreen, in particolare resistivi, sono impiegati in dispositivi pensati per un uso pubblico, come bancomat o altri sportelli digitali. Tuttavia, esistono diverse applicazioni anche in ambiti privati, in particolare lavorativi. Per esempio, oggi i monitor touchscreen possono essere utilizzati per facilitare presentazioni e meeting (evitando così i più datati puntatori laser e telecomandi), ma possono essere anche uno strumento di inclusione importante nel settore dell’educazione. Monitor touchscreen utilizziL’utilizzo di gesti di base è infatti molto più semplice di quello di un mouse o di altre periferiche, che richiedono maggiore coordinazione e precisione. Alcuni potrebbero anche apprezzare l’uso di monitor touchscreen per la realizzazione di lavori di grafica, ma in questo caso è altamente consigliabile orientarsi su una tavoletta grafica vera e propria, dato che questa può offrire funzioni pensate appositamente per il disegno.

Cosa considerare prima dell’acquisto?

I fattori più importanti da valutare prima dell’acquisto di un monitor touchscreen sono molto simili a quelli che si devono considerare per un qualunque schermo. Tuttavia, esistono alcune differenze importanti tra i modelli sensibili al tocco e quelli tradizionali, che ovviamente sono presenti in modo molto più significativo sul mercato. Cerchiamo di analizzare più in dettaglio le caratteristiche principali di un monitor touchscreen:

  • Struttura e dimensioni: la scelta in questo caso risulta piuttosto ristretta. Mediamente le dimensioni di un monitor touchscreen sono abbastanza limitate, attestandosi tra i 15 e i 27 pollici. Come vedremo nei paragrafi successivi, esistono anche pannelli touchscreen di dimensioni molto più ampie, ma si tratta di prodotti difficilmente accessibili da parte del grande pubblico, sia per il fatto che vengono venduti unicamente da negozi specializzati, sia per i costi veramente proibitivi. Per quanto riguarda invece la struttura, è bene verificare che sia possibile regolare il monitor in altezza ed eventualmente che disponga di un attacco VESA per fissarlo al muro, a seconda dell’utilizzo che si vorrà fare dello schermo stesso;Monitor touchscreen struttura
  • Pannello: dal punto di vista delle tecnologie utilizzate per la realizzazione del pannello dei monitor, non ci sono particolari differenze rispetto agli schermi non sensibili al tocco. È infatti possibile trovare modelli LCD TN (Twisted Nematic), IPS oppure VA (Vertical Alignment). Nel primo caso si può godere di contrasto e luminosità elevati, oltre che di un bassissimo tempo di risposta, ma l’angolo di visione è ristretto e può rendere meno colori. I monitor IPS, invece, hanno un prezzo più alto e un tempo di risposta più lungo, ma offrono una gamma di colori molto più completa e un angolo di visione piuttosto ampio. I modelli VA, invece, sono molto simili agli IPS, ma offrono un contrasto decisamente migliore a tutti gli altri e sono più adatti alla visione di film e serie;
  • Risoluzione: i monitor touchscreen in genere supportano una risoluzione massima di 1920 x 1080 px (Full HD), ma moltissimi modelli non raggiungono questo standard. Essendo ormai entrati nell’era dell’altissima definizione, utilizzare modelli in bassa risoluzione può rappresentare un limite piuttosto importante, per cui è bene valutare questo aspetto con attenzione, soprattutto se il monitor verrà utilizzato per la visione di contenuti multimediali oppure per il gaming;Monitor touchscreen risoluzione
  • Porte audio/video: anche in questo caso le differenze con i monitor tradizionali sono molto limitate. Come qualunque altro schermo, anche i monitor touchscreen necessitano di connettori audio e video per poter essere collegati ad altri dispositivi e utilizzati dunque in un impianto più ampio. Le porte più comunemente utilizzate sono l’HDMI, VGA, DVI, DisplayPort e, ovviamente, semplici jack per l’audio;Monitor touchscreen connessioni
  • Controlli e impostazioni: in genere è sempre possibile regolare manualmente alcune impostazioni di base dei monitor, come per esempio il livello di luminosità e contrasto, così come alcune opzioni di base per il risparmio energetico (stand-by automatico o spegnimento programmato). In alcuni casi è anche possibile sfruttare tecnologie che riducono l’affaticamento della vista, per esempio limitando l’emissione di luci blu ed eliminando lo sfarfallio talvolta percepibile nei monitor di fascia più economica. Per i modelli touchscreen va considerato anche il numero di input massimo supportato, che indica la complessità dei gesti che possono essere utilizzati sullo schermo stesso e la sua precisione. Si possono infatti trovare monitor a soli due punti, così come modelli che supportano ben dieci punti in contemporanea.

Quali sono i maggiori produttori?

I monitor touchscreen per il grande pubblico non hanno una diffusione particolarmente ampia, per cui sono relativamente pochi i modelli di qualità realizzati da produttori specializzati in questo settore. In particolare, vanno menzionati HP, Acer e ASUS, che offrono alcune soluzioni ideali anche per un uso domestico. Sono poi innumerevoli i produttori di monitor touchscreen, sempre più spesso portatili, che però non hanno una posizione altrettanto solida nel mercato dell’elettronica e risultano sconosciuti alla grande maggioranza degli utenti. Monitor touchscreen produttoriQuesto non rende necessariamente scarsi i loro prodotti, ma è bene informarsi con attenzione sulla casa produttrice prima di effettuare un acquisto, dato che da questa dipende il servizio post vendita e di assistenza clienti.

Fasce di prezzo

I monitor touchscreen tendono ad essere più costosi rispetto alla maggior parte degli altri monitor sul mercato, probabilmente anche perché non hanno una diffusione altrettanto ampia. Non è semplice individuare fasce di prezzo precise, ma per un modello realizzato dai migliori marchi sul mercato bisogna aspettarsi di investire cifre che vanno dai 150 ai 300 € circa. Anche i modelli portatili dotati di touchscreen possono richiedere una spesa molto simile, nonostante siano prodotti da case molto meno blasonate. Monitor touchscreen prezzoIn generale, dove è richiesta una tecnologia più avanzata, è sempre bene investire cifre adeguate, dato che sono sempre più numerosi i difetti a cui il monitor potrebbe essere soggetto.

Le domande più frequenti sui monitor touchscreen

Come si collega un monitor touchscreen?

Un monitor touchscreen può essere connesso a un computer o un qualunque altro dispositivo sorgente tramite una porta in grado di trasmettere il segnale video. Come vale per qualunque altro schermo, la soluzione preferita oggi è l’HDMI, vista la migliore qualità di trasmissione che è in grado di garantire. Tuttavia, sono ancora diffusi anche tipi più datati di connettori video, come per esempio il VGA e il DVI. Monitor touchscreen come collegarloMolti modelli portatili sono dotati di porte Mini HDMI oppure di USB-C, che permettono di collegarli anche a tablet e altri dispositivi mobili.

Esistono monitor touchscreen senza fili?

Anche se esistono monitor in grado di sfruttare una connessione wireless, in genere si tratta di modelli pensati unicamente per le aziende: non sono infatti facilmente reperibili per il grande pubblico e presentano caratteristiche tecniche che non sono adatte alla maggior parte degli utenti di base (per esempio, hanno normalmente dimensioni che superano i 65″). Possono in genere sfruttare software per condividere presentazioni e per lavorare in team di dimensioni più o meno ampie, permettendo la connessione a diversi dispositivi tramite Wi-Fi, purché su questi vengano installati appositi programmi. Monitor touchscreen senza filiOltre a essere commercializzati solo da negozi altamente specializzati, hanno costi molto importanti (si parla di cifre che vanno dai 4000 € in su), per cui non sono certo consigliabili a chi cerca semplicemente un monitor per un uso domestico o per un’attività di piccole o medie dimensioni.

Esistono monitor touchscreen per esterno?

Se si escludono i monitor touchscreen resistivi che vengono ancora utilizzati per dispositivi di uso pubblico, normalmente gli schermi capacitivi non sono adatti a un utilizzo costante all’esterno. Anche se sono in genere abbastanza resistenti a graffi e piccoli urti, rimangono comunque piuttosto suscettibili all’umidità e alle temperature esterne, per cui non è consigliabile utilizzarli in ambienti aperti. Ovviamente esistono monitor particolari dotati delle protezioni necessarie per resistere anche a condizioni più estreme, ma in genere sono realizzati per scopi molto specifici, come per esempio per macchine fotografiche o per navigatori satellitari.


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