I fattori decisivi nella scelta dell’elettrostimolatore
1. Cos’è l’elettrostimolazione e a cosa serve
L’elettrostimolazione è anche detta elettroterapia perché consiste, appunto, in una terapia in cui si sfrutta l’emissione di un impulso elettrico per indurre una contrazione muscolare in una o più zone del corpo, simile a quella che il sistema muscolare umano realizza naturalmente.
Il nostro corpo, infatti, riesce a far contrarre i muscoli a partire da una corrente che gli viene fornita dal sistema nervoso centrale e che, attraversando le vie nervose motorie, giunge ai recettori situati nei muscoli.
Questo processo naturale può essere riprodotto artificialmente attraverso un apposito apparecchio chiamato elettrostimolatore, formato da un’unità centrale che invia i segnali elettrici ad un numero variabile di elettrodi, i quali vanno applicati sull’epidermide delle zone che si desidera trattare, come ad esempio addome, ginocchia, schiena o braccia.
L’elettrostimolazione può essere realizzata su molte aree del corpo e con scopi differenti: per allenare i muscoli sottoposti al trattamento, per lenire il dolore, per effettuare riabilitazione in caso di infortuni, per effettuare un massaggio rilassante e anche per realizzare una tonificazione muscolare per motivi estetici.
Attenzione: vi ricordiamo che l’elettrostimolatore è uno strumento che va utilizzato in maniera coscienziosa e vi invitiamo a consultare un medico o il vostro allenatore per qualsiasi dubbio prima di iniziare a sottoporvi ai trattamenti di elettrostimolazione. In fondo a questa pagina troverete un elenco dei casi in cui è non è indicato utilizzare questo dispositivo.
2. Tipologia: EMS e TENS
Vista la natura di funzionamento di questo dispositivo, possiamo affermare che l’elemento più importante da considerare in un elettrostimolatore è senza dubbio la regolazione della corrente elettrica prodotta dato che, a seconda dell’intensità, del tipo e della durata dell’impulso, è possibile realizzare differenti tipi di trattamenti. Gli ambiti di utilizzo sono principalmente due, quello terapeutico/riabilitativo e quello estetico.
Le correnti utilizzate sono chiamate EMS e TENS e si distinguono l’una dall’altra in base alla frequenza con cui vengono emesse: la EMS ha una frequenza più alta adatta a sviluppare la massa muscolare, la TENS invece più bassa per massaggiare o lenire il dolore.
La tabella che trovate qui di seguito riassume le loro caratteristiche ed applicazioni principali.
Caratteristiche | - Induce la contrazione dei muscoli - Lavora ad alte frequenze - Lavora sui nervi motori | - Ha un'azione analgesica - Lavora a basse frequenze - Lavora sui nervi sensori |
Benefici | - Contrasta l'atrofia dei muscoli non utilizzati - Rieduca i muscoli al movimento - Tonifica e rinforza il tessuto muscolare | - Tratta condizioni dolorose croniche - Aiuta ad alleviare il dolore dopo traumi o incidenti |
Vediamo adesso invece più dettagliatamente quali sono gli elementi che differenziano queste due tipologie di correnti e per quali scopi vengono utilizzate principalmente.
Elettrostimolatori a corrente EMS
EMS sta per Electro Muscle Stimulation, ovvero stimolazione elettrica muscolare.
Si tratta dell’induzione di una contrazione muscolare simile a quella che il corpo realizzerebbe naturalmente sfruttando gli impulsi elettrici generati dagli elettrodi.
Lo scopo principale per cui viene utilizzato questo tipo di corrente è la riabilitazione e/o per restituire tonicità e resistenza a quei gruppi muscolari che, ad esempio a causa di infortuni o di altri impedimenti allo svolgimento dell’attività fisica, rischierebbero di atrofizzarsi o perdere di tono. In tempi relativamente recenti si è diffuso l’utilizzo di tali elettrostimolatori a corrente EMS per motivi estetici, per rafforzare o mantenere la tonicità muscolare e bruciare le riserve di grasso localizzato.
Elettrostimolatori a corrente TENS
TENS indica la Transcutaneous Eletrical Nerve Stimulation, che in italiano corrisponde alla stimolazione elettrica nervosa transcutanea. Questo tipo di terapia realizza un effetto antalgico, ovvero gli impulsi elettrici vengono utilizzati (a basse frequenze e solitamente attraverso 2-4 elettrodi) allo scopo di stimolare i nervi dei muscoli e alleviare il dolore.
In base poi all’intensità della frequenza emessa, questa tecnica di elettrostimolazione viene suddivisa in tre sottogruppi detti TENS rapida, TENS ritardata e TENS ai valori massimi.
Elettrostimolatori combinati
È possibile trovare in commercio dei dispositivi dedicati solo al trattamento del dolore ed altri che, invece, coniugano a questa terapia anche trattamenti per la stimolazione muscolare. Si tratta quindi di modelli più versatili ed adatti soprattutto agli sportivi che potrebbero necessitare di un elettrostimolatore sia per allenare i muscoli che per effettuare riabilitazione in seguito ad eventuali infortuni.
3. La struttura
Un altro aspetto che differenzia in maniera considerevole gli elettrostimolatori in commercio è la loro struttura, poiché essa è strettamente legata all’utilizzo che ne si andrà a fare.
Per questo motivo e al fine di scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze, bisognerà innanzitutto chiarire quante persone andranno ad utilizzare il dispositivo e per quali tipologie di trattamenti.
Gli aspetti cruciali legati alla struttura di un elettrostimolatore sono la sua conformazione, il numero di elettrodi di cui è composto e, per alcuni modelli, anche il numero di canali disponibili: nei paragrafi seguenti analizzeremo tutte queste componenti nel dettaglio.
Conformazione
Per conformazione ci si riferisce alla forma vera e propria dell’elettrostimolatore, le cui tipologie principali e le rispettive caratteristiche sono descritte nella seguente tabella. I prodotti sono ordinati per popolarità, dai modelli più conosciuti e diffusi a quelli più di nicchia.
Com’è possibile vedere, dunque, quello che cambia è non solo l’utilizzo principale del prodotto (ad esempio, se utilizzabile per scopi estetici e/o terapeutici), ma anche la sua versatilità e la predisposizione ad un utilizzo condiviso.
Si consideri il caso di un elettrostimolatore lombare o addominale: questi due modelli non sono senz’altro indicati per chi voglia condividere l’elettrostimolatore anche con altri membri del nucleo familiare visto che, se questi avessero necessità differenti tra loro (ad esempio, se una persona voglia stimolare la zona lombare ed un’altra, invece, voglia concentrarsi su bicipiti e gambe) non potrebbero soddisfarle con lo stesso apparecchio.
Elettrodi
La quantità di elettrodi di cui un elettrostimolatore è dotato può variare da un minimo di 2 ad un massimo teoricamente infinito, ma che di solito non supera gli 8-10 elettrodi.
Nei modelli con struttura formata da un’unità centrale ed elettrodi adesivi, questi ultimi sono chiaramente visibili perché esterni, ma vi ricordiamo che gli elettrodi sono presenti anche negli altri tipi di apparecchi, visto che sono un elemento indispensabile per l’emissione degli impulsi elettrici.
È particolarmente importante badare al numero di elettrodi di cui è composto un elettrosimolatore in particolare in relazione alla zona che si desidera trattare: un uomo interessato alla sollecitazione dei muscoli addominali, ad esempio, potrebbe preferire un modello con più elettrodi, in modo da poterli posizionare più accuratamente sulle zone interessate e realizzare quindi un trattamento più mirato.
Gli elettrodi possono poi variare per forma: quelli più diffusi sono quadrati ma, sempre in base alle fasce muscolari sui cui si andrà ad applicarli, è possibile anche scegliere degli adesivi rettangolari, come quelli mostrati nell’immagine qui in alto.
Considerate poi che, a prescindere dalla quantità e tipologia di elettrodi presenti già in dotazione, potete sempre sostituirli in un secondo momento.
Canali
Gli elettrostimolatori dotati di un’unità centrale a cui sono collegati gli elettrodi adesivi possono avere un numero variabile di canali: ciò significa che, ad esempio, in un elettrostimolatore dotato di 8 elettrodi questi potranno essere programmati separatamente per coppia per un totale di 4 canali, il che consente di trattare zone che necessitino di intensità o programmi differenti con un’unica sessione di utilizzo dell’ettrostimolatore. Nella maggior parte dei modelli più diffusi in commercio i canali possono variare da 1 a 4.
Tutte le altre tipologie di elettrostimolatori sono invece sprovviste di questa possibilità perché prevedono che gli elettrodi siano tutti applicati sulla stessa fascia muscolare, rendendo quindi superflua una programmazione differente per canali.
4. Programmi e funzioni
Ulteriori caratteristiche da tener presenti quando si sceglie un elettrostimolatore riguardano i programmi d’allenamento e le varie funzioni di cui il dispositivo è provvisto. Si tratta di elementi che rendono l’utilizzo dell’apparecchio più semplice e comodo e che, quando presenti, vanno chiaramente ad influire su aspetti quali la versatilità ed il prezzo di vendita.
Iniziamo da un elenco dei possibili programmi disponibili, i quali sono preimpostati e suddivisi per tre grandi aree funzionali. A questi si aggiungono poi i programmi personalizzati.
- Programmi EMS: all’interno di questo gruppo sono inclusi tutti quei programmi dedicati alla sollecitazione muscolare, divisi per aree da trattare e per funzione. Troviamo, ad esempio, il programma di riscaldamento, quello di recupero muscolare, quello per il rafforzamento della muscolatura (del braccio, avambraccio, addominale, coscia etc.), quello di massimizzazione della potenza (sempre diviso per aree di trattamento), il programma lipolisi per agire sugli accumuli di grasso e il programma capillarizzazione che aumenta la circolazione nell’area trattata
- Programmi TENS: questo gruppo racchiude tutti i programmi dedicati alla terapia del dolore, divisi soprattutto per area da trattare. Sono infatti disponibili programmi come quello dedicato ai dolori lombari, alle caviglie, agli arti superiori o inferiori, alla cervicale, oppure ai dolori mestruali
- Programmi massaggianti: non sono inclusi in tutti i modelli e, quando presenti, possono variare per numero e tipologia (massaggio a impulso, a pressione, rilassante, decontratturante, combinato, ecc.)
- Programmi personalizzabili: si tratta di programmi in cui è l’utente a stabilire alcuni parametri, come, ad esempio, la durata del trattamento e l’intensità dell’impulso
Qui di seguito, invece, trovate le varie funzioni di cui un elettrostimolatore può essere dotato:
- Timer: questa funzione vi permette di impostare la durata del trattamento da realizzare. Quando presente, permette dunque di personalizzare i programmi in base alle proprie esigenze
- Regolazione dell’intensità: ovvero la possibilità di selezionare l’intensità dell’impulso emesso dagli elettrodi tra un certo numero di livelli, in modo da adattarla alle proprie esigenze e al proprio stato di allenamento muscolare
- Arresto di sicurezza: in alucni modelli si attiva un arresto aumatico se non si utilizza l’apparecchio per oltre un minuto circa
- Altre: alcuni modelli prevedono delle funzioni extra come, ad esempio, il blocco tasti o la possibilità di memorizzare le impostazioni preferite in modo da attivare subito il programma che si svolge abitudinariamente
5. Alimentazione
L’alimentazione è l’ultimo dei fattori da considerare nella scelta dell’elettrostimolatore ma è in realtà molto importante se praticate regolarmente attività sportiva, anche a livello agonistico. Questi dispositivi possono essere essenzialmente alimentati in due modi: con un numero variabile di pile oppure con una batteria interna ricaricabile.
Se praticate discipline sportive a livello amatoriale, non avete particolari esigenze di riabilitazione, oppure pensate, in generale, di ricorrere saltuariamente all’elettrostimolazione, sarà sufficiente un modello in cui è prevista un’alimentazione tramite pile che invece non rappresenta la soluzione ideale per coloro che utilizzino l’apparecchio con una certa frequenza.
Per gli usi intensi è ideale orientarsi verso elettrostimolatori con batteria interna che, oltre ad evitarvi di dover cambiare spesso le pile, vi offrono anche delle prestazioni maggiori in termini di frequenza della corrente generata e funzioni disponibili.
6. Elettrostimolatore: quando non usarlo
Come anticipato, vi consigliamo di consultare il parere di personale medico e sportivo esperto prima di improvvisare l’utilizzo, soprattutto se frequente, dell’elettrostimolatore. Vi ricordiamo inoltre che l’elettrostimolazione non è una pratica da considerarsi come sostitutiva di una corretta e regolare attività fisica, ma come un ausilio per mantenere o riottenere una certa tonicità muscolare. Per quanto riguarda poi il suo effetto lipo-riducente, è bene sottolineare che si tratta di un’azione lieve ed applicabile su piccole adiposità localizzate, ma non si deve credere di poter bruciare una significativa quantità di calorie utilizzando l’elettrostimolatore che, di fatto, non ha come scopo principale quello del dimagrimento.
In stato di gravidanza o nel caso in cui si soffrisse di una delle patologie elencate di seguito è senza dubbio assolutamente sconsigliato sottoporsi a questo tipo di trattamento, perché potrebbe avere controindicazioni ed effetti collaterali anche gravi:
- Patologie cardiache
- Diabete
- Epilessia o problemi neurologici
- Ipertensione arteriosa
- Trombosi o altri problemi legati all’apparato circolatorio
Quali sono i migliori elettrostimolatori del 2023?
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Salve,
per l’elettrostimolazione dei glutei cosa consigliate? ho 20 anni
Ti possiamo consigliare un modello versatile ma abbastanza economico come il Prorelax TENS e EMS Duo.
sono portatore di stent e ho avuto fibrillazione atriale, posso usare un elettrostimolatore?
Nel tuo caso specifico, prima di acquistare un elettrostimolatore, ti consigliamo di consultare il tuo medico di fiducia o uno specialista.
43enne, regolare attività fisica funzionale (ipercifotico). Operato 1 anno 1/2 fa al polso.Quale stimolatore addome per tonificare e ridurre adipe
Ti consigliamo il Beurer EM 37, ideato appositamente per tonificare gli addominali. Prima di utilizzare l’elettrostimolatore ti suggeriamo di verificare con il tuo medico di fiducia che questo tipo di trattamento non abbia controindicazioni nel tuo caso specifico.
Vorrei rassodare le braccia, quale Elettrostimolatore mi consigliate?
Per una tonificazione delle braccia ti consigliamo di optare per un apparecchio a elettrodi adesivi. A nostro parere il Compex Fit 3.0 è un modello ottimo, soprattutto per un utilizzo intensivo. Anche il Beurer EM 49 potrebbe essere un’alternativa più economica e adatta alle tue esigenze. In entrambi i modelli sono previsti programmi specifici per il modellamento e la tonicità della muscolatura del braccio.
Buongiorno soffro di artrosi alle ginocchia.posso usare l’elettrosimolatore co Per? Grazie aj
Ti consigliamo di consultare il tuo medico di fiducia prima di utilizzare un elettrostimolatore, per essere sicura che possa essere di beneficio e che non ci siano controindicazioni.
Salve mia nipote di 13 anni vorrebbe utilizzarlo per fini estetici è consigliabile?
Nonostante in molti modelli non sia precisata un’età minima per l’utilizzo dell’elettrostimolatore, data la giovane di età sua nipote, consigliamo di consultare prima un fisioterapista o un medico specializzato per utilizzare al meglio questo tipo di apparecchio che, in una fase di sviluppo muscolare come quella adolescenziale, potrebbe avere delle controindicazioni.
Ho subito intervento triplice bypass 7 anni fa. Posso usare un elettro-stimolatore
Ti consigliamo di consultare un medico per avere la certezza di poter effettuare questo tipo di trattamenti in tutta sicurezza.
Per la cura antalgica del ” COLPO DELLA STREGA ” e’ indicata l’elettrostimolazione e quale stimolatore e’ piu’ indicato al caso ?
Per il tuo caso specifico, ti consigliamo di consultare il tuo medico di fiducia o il tuo fisioterapista prima di utilizzare un elettrostimolatore, per essere sicuro che possa essere di beneficio e che non ci siano controindicazioni.
Quale Elettrostimolatore consigliate per la muscolatura della parte inferiore del tallone che manifesta lieve ma fastidioso dolore all’appoggio
Ciao Salvatore,
per consigli personalizzati in caso di patologie o problemi specifici, ti invitiamo a consultare il parere di personale medico e sportivo esperto.
Salve vorrei tonificare le gambe cosa mi consigliate?
Per una tonificazione delle gambe ti consigliamo di optare per un apparecchio a elettrodi adesivi. Ti suggeriamo ad esempio questo modello. Nella nostra pagina dedicata puoi trovare tutte le caratteristiche tecniche e i programmi di cui è dotato.