Le migliori cucine a libera installazione del 2024

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Dati tecnici

Piano cottura

Induzione

Gas

Induzione

Gas

Gas

Fuochi

4

5

4

5

4

Potenza bruciatore rapido

2100 W

3300

2000 W

4000 W

n.d.

Limitatore potenza

n.d.

n.a.

2800 W

n.a.

n.a.

Forno

Elettrico ventilato

Elettrico ventilato

Elettrico ventilato

Elettrico ventilato

Elettrico statico

Capacità

78 l

111 l

57 l

83 l

56 l

Funzioni

Timer, Scongelamento, Pulizia rapida

Timer, Scongelamento

Timer

Timer, Scongelamento

n.d.

Accessori

Griglia forno, Teglia, Teglia profonda

Griglia forno, Teglia, Griglie in ghisa

Griglia forno, Teglia

Griglia forno, Teglia

Griglia forno, Teglia

Classe energetica

A

A

A

A

A

Dimensioni (A x L x P)

85 x 60 x 60 cm

90 x 90 x 60 cm

87/89,8 x 60 x 60 cm

89/91 x 90 x 60 cm

86,2 x 50 x 60,3 cm

Punti forti

Piano cottura a induzione

Camera di cottura molto capiente

Zone cottura con 9 livelli di potenza e booster

Bruciatore a tripla corona molto potente

Porta fredda

Forno ventilato con vapore

Bruciatore wok a doppia corona

Indicatore di calore residuo

Cassetto inferiore utilizzabile sia come portaoggetti che scaldavivande

Buon rapporto qualità-prezzo

Pulizia idrolitica

Forno ventilato

Rilevatore presenza pentola

Funzione ECO

Cottura multilivello

Bruciatori ad alta efficienza

Funzione ECO

Piedini regolabili

Cavità forno extra large

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Come scegliere la cucina a libera installazione

Nonostante negli ultimi anni stiano spopolando le cucine componibili con elettrodomestici da incasso, molti preferiscono ancora o hanno la necessità di acquistare piuttosto degli elettrodomestici a libera installazione. Tra questi, la cucina (intesa come combinazione di forno e piano cottura) è sicuramente l’elemento principale. Ma proprio come avviene per le due categorie di prodotto appena menzionate, la scelta del modello di cucina non è più così ovvia come un tempo, quando si avevano a disposizione solo modelli a gas e l’unica differenza la faceva il numero di fuochi. L’evolversi delle tecnologie ha infatti permesso che aumentassero anche le modalità di cottura, le funzioni integrate e le caratteristiche strutturali di questo elettrodomestico. Ecco allora che l’acquisto di una cucina deve essere fatto tenendo in considerazione alcuni parametri essenziali.cucina a libera installazione
Per aiutarvi in questa decisione abbiamo fatto una panoramica dei principali fattori da valutare, a cominciare dal tipo di alimentazione dei due elementi che compongono le cucine, ovvero il piano cottura e il forno. Le principali considerazioni da fare quando si sceglie tra una cucina a gas e una elettrica riguardano infatti la cottura e i consumi. Nell’ultimo periodo si è tornato a parlare molto del peso in bolletta di forni e piani cottura perché il gas, fino a poco tempo fa più economico, ha subito un aumento esponenziale dei prezzi. Questo aumento dei prezzi ha però riguardato anche l’elettricità, perciò nei prossimi paragrafi cercheremo di esaminare i vantaggi dei diversi tipi di alimentazione a prescindere dal caro bollette.

1. Piano cottura

Vediamo quali sono le opzioni a disposizione per i piani cottura delle cucine a libera installazione per provare a capire come combinarli al meglio con il forno. Rispetto al passato, infatti, è ora possibile acquistare cucine a gas con forno a gas, cucine elettriche con forno elettrico oppure cucine a gas con forno elettrico. Facciamo quindi un po’ di chiarezza sulle diverse alternative per quanto riguarda i piani cottura.

Piano cottura a gas

Le cucine a gas sono ancora le più diffuse in Italia. Si possono alimentare sfruttando l’allaccio alla rete del metano o, più raramente, le bombole di GPL (scomode perché rischiano di lasciarci a secco mentre cuciniamo). È risaputo che i cuochi professionisti preferiscono i bruciatori a gas perché permettono il raggiungimento immediato della temperatura desiderata senza dover aspettare che il fornello si riscaldi o raffreddi. cucina a libera installazione piano cottura a gasIl piano cottura a gas consente anche un migliore controllo della temperatura, che può essere diminuita o aumentata in un istante attraverso la manopola. Oltretutto, i fornelli a gas permettono di realizzare preparazioni “avanzate” che utilizzano la fiamma viva, come ad esempio la cottura flambé. Il calore diretto della fiamma tende però a surriscaldare i manici di pentole e padelle. 
Per quanto riguarda i consumi, quale che sia il prezzo del gas potrete perlomeno stare tranquilli che, rispetto al passato, i bruciatori a gas siano molto più efficienti, dal momento che disperdono meno calore e quindi sprecano meno energia. Se perciò non volete rinunciare ai vantaggi della cottura su gas ma possedete una cucina un po’ datata, vi consigliamo di passare a un modello più recente per limitare i costi a lungo termine.

Piano cottura elettrico

Il piano cottura elettrico può essere di due tipi: con piastre in acciaio o, più di recente, in vetroceramica. I primi modelli sono generalmente più economici e funzionano tramite il riscaldamento di una resistenza, posizionata sotto ogni piastra. I secondi sono coperti da uno strato termoresistente in vetroceramica e presentano delle piastre alogene posizionate in corrispondenza di ciascun fuoco, che colorandosi di rosso ci aiutano a capire meglio quando sono in funzione.cucina a libera installazione piastre elettriche
Un aspetto fondamentale da considerare prima di optare per questo tipo di cucina è la potenza aggregata di tutti i fuochi rispetto a quella supportata dal classico impianto di utenza. In assenza di un limitatore di potenza, potrebbe infatti non essere possibile usare la cucina senza che si attivi il salvavita del contatore, soprattutto quando sono in uso altri elettrodomestici. Proprio per questo motivo non è possibile trovare in commercio cucine con piano elettrico che abbiano più di 4 fuochi.
Durante la cottura, la dispersione di calore è inferiore rispetto ai piani a gas, perché la quantità di energia trasferita dal fornello al cibo è maggiore, ma come abbiamo detto i tempi di risposta dei fuochi comportano una gestione delle temperature più difficile. A fornelli spenti, inoltre, si verifica una dispersione del calore residuo che non si ha con i modelli a gas.cucina a libera installazione piano elettrico
Un vantaggio dei modelli elettrici rispetto a quelli a gas è sicuramente la pulizia: non dovendo infatti smontare le diverse parti dei bruciatori a gas e la griglia posizionata sopra di essi, le operazioni di pulizia saranno molto più rapide.

Piano cottura a induzione

Anche se alimentati dalla rete elettrica, i piani a induzione elettromagnetica vengono considerati a parte perché sfruttano una tecnologia più innovativa rispetto a quella delle piastre viste in precedenza. Questi fornelli sono di gran lunga i più efficienti dal punto di vista energetico, infatti sono sicuramente l’opzione più in voga tra i piani cottura da incasso, dove stanno rapidamente soppiantando i modelli a gas o con piastre elettriche. Per quanto riguarda le cucine a libera installazione la situazione cambia, perché i modelli disponibili sono ancora pochi e, a parità di dimensioni, mediamente più costosi.
I piani a induzione combinano alcuni dei vantaggi di ciascuna delle tipologie appena analizzate: sono facili da pulire, riscaldano velocemente gli alimenti, hanno comandi con tempi di risposta rapidi e limitano al minimo la dispersione di calore. Infatti rispetto alle piastre elettriche, che vengono riscaldate per poi trasferire calore alla pentola, la tecnologia a induzione riscalda direttamente il fondo della pentola e adatta la quantità di calore emesso alla dimensione di questo.cucina a libera installazione piano a induzione
Rimane comunque il fatto che l’energia richiesta per utilizzare queste cucine possa essere molto elevata; anche in questo caso bisogna controllare la potenza nominale e confrontarla con quella erogata dal proprio impianto. Un’ultima considerazione va fatta sul costo di questo prodotto: oltre a dover spendere di più per assicurarvi questa tecnologia, dovrete tenere in conto anche l’acquisto di apposite pentole, che dovranno essere realizzate in un materiale compatibile con l’induzione.
Se siete indecisi tra i diversi tipi di piano cottura e il vostro budget ve lo permette, potete anche combinare i vantaggi dei diversi tipi di cucina scegliendone una con piano ibrido, che solitamente avrà 4 fornelli a gas e una piastra elettrica, come quella nella foto sottostante.cucina a libera installazione ibrida

2. Forno

Per quanto riguarda il forno, la scelta si riduce fondamentalmente a due possibilità: elettrico o a gas. Le cucine con piano a gas possono avere entrambi i tipi di forno, mentre quelle elettriche possono avere solo il forno elettrico. Vediamo quindi i pro e i contro dei due tipi di forno, che di fatto valgono anche per i modelli da incasso.

Forno a gas

Tra i vantaggi principali del forno a gas c’è sicuramente il fatto che si riscalda più rapidamente di un forno elettrico.  Chi usa il forno sa bene quanto sia importante preriscaldare la camera di cottura, ma spesso questo comporta tempi di attesa piuttosto lunghi: il forno a gas è quindi preferibile sotto questo punto di vista, dal momento che raggiunge i 200 °C in meno di 10 minuti.
Per quanto riguarda le temperature, i forni a gas possono superare i 250 °C, necessari ad esempio per cuocere la pizza, ma non riescono a gestire le temperature molto basse. Il termostato, infatti, non può essere impostato a meno di 150 °C. Se volete realizzare delle preparazioni che richiedano una cottura lenta e a temperature basse, questa non è l’opzione che fa al caso vostro.cucina a libera installazione forno a gas
Un altro aspetto che alcuni trovano scomodo è il fatto che non sia possibile impostare correttamente la temperatura, infatti la manopola presenta solitamente una scala da 0 a 8, ma non i gradi precisi. Questo richiede perciò un po’ di dimestichezza con lo strumento o l’utilizzo di un termometro da forno.
Il calore è generato nella parte bassa del forno, perciò la distribuzione non è esattamente uniforme, a meno che non si acquisti un modello di cucina con forno a gas ventilato, in cui la ventola permetterà risultati di cottura più omogenei. Per finire, ricordiamo che il livello di umidità dei forni a gas è più alto rispetto ai forni elettrici: se questa caratteristica è utile per alcune preparazioni, rende però difficile ottenere una crosta croccante e dorata, a meno che non si usi il grill.

Forno elettrico

I forni elettrici sono più complessi dei forni a gas perché presentano più funzioni e modalità di cottura, come vedremo nella sezione dedicata, tra cui la possibilità di combinare il calore statico e ventilato. Quando questa funzione è presente, il calore è distribuito in maniera più omogenea, perciò non si corre il rischio che la parte inferiore dei cibi si cuocia più velocemente rispetto alla superficie o addirittura si bruci.
Per quanto riguarda l’energia consumata, quello che abbiamo detto sui piani cottura vale anche per il forno: bisogna fare attenzione al limite imposto dal proprio contratto, soprattutto quando si usano allo stesso tempo la cucina e altre apparecchiature notoriamente energivore (microonde, asciugacapelli etc.).cucina a libera installazione forno elettrico
In generale, la presenza di più funzioni aumenta la versatilità e la praticità d’uso di questo forno rispetto ai modelli a gas, rendendolo di fatto la soluzione migliore a meno che non si abbiano, appunto, problemi con il limite di potenza o non si sia già abituati a cucinare con il forno a gas.
Le cucine con forno elettrico di ultima generazione e collocate nelle fasce di prezzo più alte possono anche sfruttare tecnologie di distribuzione del calore ancora più all’avanguardia rispetto a quelle di un semplice forno ventilato: si parla in questi casi di forno termoventilato, in cui una resistenza circolare, posta a livello della ventola, permette una distribuzione ancora più uniforme e la cottura su più livelli.

3. Prestazioni e consumi

Valutare la potenza di una cucina non è solo importante per evitare, nel caso di quelle elettriche, che si raggiunga il limite ammesso dal proprio contratto. Questo dato è infatti legato anche ai consumi e alle prestazioni.
Naturalmente, un modello più potente consumerà anche più energia, ma produrrà anche una maggiore quantità di calore. Il dato relativo alla potenza dei fornelli, espresso in W o kW, va però interpretato diversamente nei piani a gas rispetto a quelli elettrici. In questi ultimi, fa riferimento all’energia assorbita dalla singola zona di cottura, mentre nei piani a gas si riferisce alla potenza generata, da cui dipendono tempi di cottura e dimensioni dei tegami utilizzabili.
Il dato forse più interessante per le cucine a gas riguarda il bruciatore rapido, cioè il fornello più potente della cucina che deve essere in grado di generare la massima quantità di calore possibile per le cotture che lo richiedano. Questo valore può superare i 3000 W, ma in alcuni casi raggiunge anche i 4000 W: tenetelo a mente se volete limitare i consumi.
Le zone cottura dei piani elettrici destinate a ospitare i tegami più grandi, invece, assorbono circa 2000 W di energia, a meno che non si usi la funzione turbo per aumentare temporaneamente il calore prodotto, che potrebbe assorbire fino a 3000 W. A questo proposito, consigliamo nuovamente di acquistare un modello con limitatore di potenza se optate per una cucina con piastra elettrica.cucina a libera installazione etichetta energetica
Guardare all’efficienza energetica (consultando quindi l’etichetta fornita dal produttore) permette invece di verificare il risparmio energetico che si può avere con un modello di cucina, confrontandolo con altri che magari, pur avendo lo stesso funzionamento e le stesse dimensioni, utilizzano tecnologie che lo rendono più o meno vantaggioso. La maggior parte delle cucine si colloca in fascia A, mentre i modelli migliori possono anche raggiungere la classe A+.
Un altro dato molto utile riportato sull’etichetta energetica è infine quello relativo ai consumi per ciclo del forno in modalità statica e ventilata (se presente), ovvero la quantità di energia utilizzata durante un singolo utilizzo dell’apparecchio. Nonostante la durata di un ciclo non venga specificata nelle linee guida europee, questo valore aiuta a confrontare i diversi modelli e andrebbe tenuto d’occhio sia che scegliate una cucina alimentata a gas, sia a corrente elettrica, soprattutto se avete intenzione di utilizzare frequentemente il vostro forno.
A questo proposito è opportuno ricordare che all’aumentare del volume del forno aumenterà anche il consumo: un forno da 90 litri richiederà più energia di un forno da 60, e il costo stimato per ciclo sarà necessariamente superiore. Se invece cercate una cucina di grandi dimensioni solo per avere 5 zone di cottura anziché 4, vi consigliamo di optare per un modello largo 80 cm anziché 90: in questo modo avrete un forno meno capiente e che consumerà di meno.

4. Struttura

Quando si acquista una cucina sono diversi gli aspetti strutturali da considerare. Se la scelta del design è puramente soggettiva e va effettuata in base ai propri gusti e all’ambiente in cui si va ad inserire l’elettrodomestico, altri elementi contribuiscono a rendere la cucina oggettivamente più pratica ed efficiente. Li abbiamo analizzati per voi.

Fuochi

Il numero di bruciatori varia a seconda del tipo di cucina: quelle elettriche e a induzione ne hanno solitamente 4 (solo in rari casi 5), mentre quelle a gas sono molto diffuse sia nella versione con 4 sia con 5 bruciatori. Le uniche cucine con 6 fuochi possono essere quelle con piano ibrido, che presentano 4 fuochi a gas e occasionalmente 2 piastre elettriche.cucina a libera installazione 5 fuochi
I migliori modelli a gas avranno un bruciatore a tripla corona, o wok, diffusosi negli anni ’90 per migliorare la distribuzione della fiamma e rendere la cottura dei cibi più uniforme all’interno di pentole e padelle dal fondo più ampio. Più recentemente si sono diffusi anche i bruciatori a quadrupla corona.
I modelli con piani a induzione ed elettrici sono invece piuttosto essenziali e non permettono quasi mai di ampliare la zona di cottura, come invece avviene nei modelli da incasso con la funzione bridge.cucina a libera installazione bruciatore rapido
Nonostante non si possa affermare che una cucina con 5 fuochi sia migliore di una con 4 a livello di prestazioni, resta tuttavia uno strumento più versatile che meglio si adatta alle esigenze dei nuclei famigliari medio-grandi.

Dimensioni

Le dimensioni di una cucina sono quasi sempre direttamente proporzionali al numero dei fuochi: se sono più di 4, la larghezza sarà necessariamente maggiore. Ad esempio, se una cucina a 4 fuochi ha una larghezza compresa tra i 50 e i 60 cm, una a 5 fuochi sarà larga tra gli 80 e i 90 cm. Tutto questo si traduce anche in un forno più capiente: i modelli più piccoli hanno un volume di circa 60 litri, mentre quelli più grandi hanno una cavità extra large che può raggiungere anche i 100 litri. Fanno eccezione alcuni modelli di cucine con piano a induzione che, pur avendo solo 4 fuochi, presentano una struttura più larga e quindi un forno più capiente, come il modello nella foto in basso.cucina a libera installazione induzione con forno xl
Anche l’altezza può variare di qualche centimetro grazie alla presenza, nei migliori modelli, di piedi regolabili. Questa caratteristica permette inoltre di adattare la cucina ad eventuali dislivelli del pavimento.

Materiali

Le finiture cromate e la robustezza dei materiali sono solitamente un indice di qualità nelle cucine a libera installazione. I modelli di fascia più bassa presentano invece linee molto semplici e nessuna delle caratteristiche che contribuiscono a rendere questo elettrodomestico non solo più durevole, ma anche più pratico da utilizzare. Vediamo quali sono le principali:

  • Coperchio in cristallo: sostituisce il classico coperchio in metallo, oggettivamente poco bello da vedere, nella sua funzione di proteggere sia il piano cottura che la parete posteriore;
  • Griglie in ghisa: in ogni cucina a gas si trovano delle griglie posizionate sopra i bruciatori, su cui appoggiare le pentole. I migliori modelli presentano delle griglie in ghisa, più solide, robuste e resistenti alle alte temperature;
  • Doppio vetro isolante: la porta del forno può essere protetta da un doppio o persino triplo strato in vetro che trattiene il calore all’interno e la rende fredda al tatto;
  • Vetro estraibile: alcuni modelli di cucina permettono di estrarre il vetro interno del forno senza l’uso di utensili per facilitare le operazioni di pulizia;
  • Smalto a bassa porosità: sempre a proposito di pulizia, i modelli di fascia alta possono essere rivestiti da uno speciale strato che assorbe l’unto durante la cottura in forno.

Accessori

Gli accessori di una cucina possono essere considerati una parte integrante della sua struttura e sono necessari per il suo utilizzo. Se la griglia e la teglia del forno sono fornite con tutti i modelli di cucina, la differenza la può fare la presenza di una seconda leccarda dai bordi più alti oppure di guide telescopiche per accedere più facilmente ai tegami nel forno. Alcuni brand offrono persino, nei modelli di punta, una pietra refrattaria per sfruttare al meglio la funzione specifica per la cottura della pizza.cucina a libera installazione accessori
Per finire, una caratteristica presente in quasi tutti i modelli è il cassetto scaldavivande, posizionato sotto al forno. Questo permette di inserire teglie e tegami di cibo appena cotto per tenerlo in caldo grazie al calore del forno, oppure di riporre le teglie tra un uso e l’altro.

5. Funzioni

Concludiamo la nostra panoramica parlando delle funzioni integrate in una cucina a libera installazione. I modelli più essenziali sono rimasti molto simili nel tempo, offrendo solo la possibilità di avere una luce interna al forno per monitorare la cottura. Queste sono invece le funzioni extra che potrete trovare soprattutto nei forni elettrici, molte delle quali riguardano le modalità di cottura disponibili:

  • Timer: in alcuni modelli è presente sotto forma di manopola, attraverso la quale si può impostare il tempo necessario per la cottura. Si tratta in realtà di un conto alla rovescia, allo scadere del quale si sentirà un segnale acustico;
  • Schermo LCD: da qui si può impostare l’ora, la durata della cottura, il timer o eventuali programmi automatici;
  • Booster/turbo: questa funzione, presente sui piani di tipo elettrico, permette di convogliare la massima potenza su una zona di cottura per un periodo limitato, ad esempio per far bollire l’acqua o rosolare la carne;
  • Pulizia rapida: alcuni forni dispongono di un programma specifico di pulizia che, dopo aver inserito dell’acqua nella cavità del forno, elimina lo sporco generando vapore;
  • Scongelamento: per assicurare uno scongelamento ottimale dei cibi, questa funzione attiva la ventola senza azionare la resistenza;
  • Pane/pizza: questa modalità cerca di riprodurre la cottura dei forni a legna, riscaldando il forno velocemente ed emettendo una grande quantità di calore dal basso per raggiungere i 300 °C;
  • Lievitazione: sfruttando la luce interna del forno, questa funzione crea le condizioni di umidità e temperatura (40 °C) ideali per la lievitazione degli impasti;
  • Gratin: l’attivazione di un doppio grill superiore permette la doratura finale dei piatti che la richiedano;
  • Cottura lenta: questa funzione sfrutta la ventola e il calore proveniente dal basso per cuocere i cibi a basse temperature per molte ore.

Le domande più frequenti sulla cucina a libera installazione

Quanto costa una cucina a libera installazione?

I modelli più economici di cucina con forno sono quelli con piano cottura a gas con 4 bruciatori, che possono costare tra i 200 e i 250 € sia che abbiano il forno a gas, sia elettrico. Si tratta di cucine dalle linee molto semplici e che non presentano finiture o funzioni particolari. In presenza di queste, il prezzo può superare anche i 500 € per i modelli a 4 fuochi e 700 € per i modelli a 5 fuochi o di design. Questo prezzo può aumentare ulteriormente e superare i 1000 € se, su una cucina di design, si vuole un piano elettrico in vetroceramica o a induzione.

Quali sono le migliori cucine a libera installazione?

In una fascia di prezzo medio-bassa, quindi se non si cercano modelli particolarmente avanzati o esteticamente accattivanti, marche come Beko, Indesit e Candy offrono cucine di buona qualità. Se volete un modello con funzioni e aspetto più moderni, e soprattutto se siete disposti a investire cifre ben più importanti, consigliamo invece di orientarvi verso il Made in Italy dei prodotti De’Longhi, Glem e La Germania (le ultime due producono solo cucine a gas) e, in una fascia di prezzo ancora più alta per via del design ricercato, Smeg.


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