Le migliori macchine da caffè Bialetti del 2024

Confronta le migliori macchine da caffè Bialetti del 2024 e leggi la nostra guida all'acquisto.

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Dati tecnici

Capienza serbatoio acqua

1,5 l

0,5 l

0,7 l

0,5 l

0,4 l

Pressione

20 bar

20 bar

20 bar

20 bar

20 bar

Polvere

Grani

Cialde

Capsule

Tipo di capsule

Bialetti

Bialetti

Bialetti

Bialetti

Bialetti

Cappuccinatore

Manuale

Assente

Assente

Assente

Assente

Bevande a base di caffè

Espresso

Espresso, Caffè lungo

Espresso, Caffè lungo

Espresso, Caffè lungo

Espresso, Caffè lungo

Bevande a base di latte

Solo schiuma

Nessuna

Nessuna

Nessuna

Nessuna

Capienza contenitore scarti

non applicabile

8

8

9

8-9

Regolazioni

Lunghezza caffè

n.d.

n.d.

Lunghezza caffè

n.d.

Funzioni

Autospegnimento

Autospegnimento

Autospegnimento

Autospegnimento

Autospegnimento

Accessori

Filtro cialde E.S.E. 44, Filtro polvere 1-2 tazze, Misurino

n.d.

n.d.

Nessuno

n.d.

Dimensioni (A x L x P)

41 x 32 x 22 cm

22,1 x 9,3 x 34 cm

23,1 x 12 x 32 cm

38 x 11,6 x 22,1 cm

29,5 x 19 x 23,3 cm

Punti forti

Design originale

Pressione della pompa elevata

Design compatto e moderno

Molto compatta

Dimensioni molto compatte

Serbatoio capiente

Buon rapporto qualità-prezzo

Buon livello di pressione

Adatta per single

Utilizza anche caffè in capsule

Lunghezza caffè personalizzabile

Punti deboli

Funziona esclusivamente con le capsule Bialetti

Recensione completa
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Le macchine da caffè Bialetti

La ricerca di una macchina da caffè può essere molto complicata: oltre a dover scegliere quale tipologia di apparecchio si voglia acquistare (argomento che abbiamo approfondito nella nostra guida dedicata alle macchine da caffè), bisogna anche capire quale marca sia in grado di offrire le migliori prestazioni a un prezzo ritenuto accettabile.
In questa pagina ci occupiamo di uno dei brand storici legati alla produzione delle macchine da caffè, ovvero Bialetti.
macchina da caffè bialettiOltre a essere famoso in tutto il mondo per le sue iconiche moka, inventate da Alfonso Bialetti nel 1933, da qualche anno il marchio ha fatto il suo ingresso nel mercato delle macchine da caffè elettriche, prima con Tazzona, una macchina da caffè macinato ormai fuori produzione, e poi con Mokona, un modello per caffè macinato che però funziona anche con le capsule.
La Mokona ha fatto da apripista a tutta una serie di macchine a capsule con cui di recente Bialetti sta tentando di insidiare il primato di Nespresso e Lavazza, i leader di questa nicchia di mercato nel nostro Paese.
Scopriamo uno per uno i modelli di macchine da caffè che si trovano attualmente sul catalogo Bialetti.

Le migliori macchine da caffè Bialetti

Prima di andare a osservare le caratteristiche delle macchine Bialetti è necessario premettere che il marchio piemontese ha brevettato anche un sistema di capsule in alluminio da utilizzare con le sue macchine. Normalmente con le macchine a capsule non si è vincolati ad acquistare solo capsule originali, ma molti riferiscono che, in alcuni casi, le capsule compatibili con sistema Bialetti e vendute da altri marchi non vengano riconosciute dalle loro Bialetti oppure non garantiscano risultati soddisfacenti.

Bialetti Mokona

La Mokona ha un design davvero originale, che riprende quello delle piccole moka Bialetti, ma lo ripropone con un corpo macchina in plastica anziché in alluminio. Può piacere o non piacere, ma di certo si distingue da tutti gli altri modelli in circolazione. Un altro aspetto che la differenzia dalle altre macchine da caffè è il fatto che si tratti di un modello ibrido: può infatti essere usata con il caffè macinato, con le cialde E.S.E. e anche con le capsule in alluminio. I modelli ibridi attualmente in commercio sono pochi e perlopiù prodotti da marchi poco affermati, oltre ad avere prestazioni non proprio eccellenti: la Mokona è probabilmente il migliore in circolazione.
È una macchina che consigliamo ai nuclei familiari di medio-grandi dimensioni, visto che il serbatoio dell’acqua ha una capienza di 1,3 litri e che la possibilità di usare diversi tipi di caffè può accontentare sia chi preferisce la rapidità del caffè in capsule, sia chi ama la ritualità di riempire il filtro come nella moka. Inoltre, grazie alla presenza del pannarello manuale, si può montare la schiuma di latte caldo e aggiungerla a qualsiasi tipo di caffè si voglia preparare.

La Mokona è in tre colori: silver, nero e rosso. La parte superiore è quella in cui va inserita l’acqua, mentre il pomello della moka è in realtà una manopola che serve per controllare l’erogazione del vapore.
A differenza delle macchine che funzionano esclusivamente a capsule, il contenitore monodose non viene espulso automaticamente, ma va rimosso manualmente. È buono il livello di pressione pari a 20 bar (caratteristica comune a tutte le macchine che vedremo più avanti), mentre i tempi di autospegnimento sono un po’ troppo lunghi, visto che lo stand-by si attiva dopo ben 15 minuti. Tutto sommato, questo è però un difetto trascurabile.

Bialetti Gioia

Proseguiamo con il modello più popolare tra le macchine Bialetti a capsule. Anche per quanto riguarda Gioia il brand ha puntato molto sul design: questo modello è infatti disponibile, almeno al momento, in 12 colorazioni diverse, dalle più classiche a quelle più audaci, come ottanio, verde menta e rosa pastello.
La Bialetti Gioia fa della struttura compatta il suo punto di forza, con una larghezza di soli 9,3 cm grazie alla quale occupa davvero poco spazio sul piano di lavoro. Di conseguenza, anche il serbatoio è molto piccolo e raggiunge solo i 500 ml, capienza ideale per single e coppie.

L’utilizzo è semplice e immediato: dopo aver inserito la capsula, si deve solo scegliere se erogare un espresso standard (25 ml) o un lungo (40 ml). Tuttavia, la macchina permette di cambiare in entrambi i casi la quantità di caffè erogato, scegliendo da un minimo di 20 ml a un massimo di 180.
La capsula viene espulsa automaticamente e il cassetto può contenere massimo 7-8 scarti. L’autospegnimento scatta dopo 9 minuti e ritroviamo anche qui la pressione di 20 bar, in grado di produrre un caffè aromatico e cremoso. Naturalmente, la qualità dell’espresso dipende anche dalla capsula che avete scelto.
Concludiamo dicendo che, se vi hanno convinto le caratteristiche della Bialetti Gioia, avete la possibilità di acquistare la versione più rispettosa dell’ambiente, ovvero la Gioia Responsible, realizzata con il 50% di plastica riciclata.

Bialetti Break

Un altro modello molto popolare è la Bialetti Break, che è quella con il serbatoio meno capiente di tutto il catalogo (400 ml). Le dimensioni sono molto ridotte (23,3 x 19 x 29,5 cm) e, ancora più del modello precedente, la riteniamo adatta ai single, alle coppie o in generale a chi non abbia molto spazio in cucina.
La Break viene venduta nelle colorazioni nera, bianca e rossa e ha un design un po’ più elegante rispetto alla Gioia per via dei dettagli argentati. Nonostante il serbatoio sia più piccolo, il cassetto per le capsule esauste è leggermente più capiente e può contenerne massimo 9.

La Break e la Super, che vedremo a breve, sono gli unici modelli per cui il produttore specifichi espressamente che il funzionamento sia “monosystem”: ciò vuol dire che possono funzionare solo con capsule originali, sebbene chi abbia comunque provato a usarla con capsule di altre marche abbia opinioni discordanti. Spetta quindi a voi decidere se usare solo capsule originali o arrischiarvi a provare delle capsule compatibili.
Nella Break ritroviamo le stesse caratteristiche della Gioia in termini di pressione e minuti di autospegnimento, ma mancano le funzioni più avanzate, ovvero la possibilità di erogare un caffè lungo (è presente un solo tasto di erogazione) e di impostare la quantità d’acqua da utilizzare.

Bialetti Super

Al contrario della Break, la Super è il modello a capsule più capiente, con un serbatoio che raggiunge 700 mli di volume; tuttavia le dimensioni non la rendono inadatta alle cucine di piccole dimensioni.
Il design è moderno ed elegante, all’apparenza più solido e duraturo rispetto ai modelli precedenti. La Bialetti Super è inoltre stata “impreziosita” dall’aggiunta di un tasto di accensione e spegnimento sul pannello di controllo, elemento che troviamo molto utile nelle macchine da caffè, anche quando queste siano dotate, come la Super, della funzione di autospegnimento.

Sul pannello principale troviamo anche i due tasti per erogare l’espresso singolo e quello lungo: premendoli una seconda volta si può interrompere l’erogazione al livello desiderato, ma anche in questo caso è possibile preimpostare la quantità d’acqua erogata in un ventaglio che va da 15 a 250 ml, quindi più ampio rispetto a quello riscontrato nella Gioia.

Bialetti Mignon

L’ultima arrivata di casa Bialetti è la Mignon, che, nonostante il nome, non rappresenta il modello meno capiente del catalogo. Ha infatti un serbatoio da 500 ml, proprio come la Gioia; probabilmente il nome si riferisce al fatto che si tratti della versione in piccolo della Super, almeno dal punto di vista estetico.
La Mignon è attualmente la macchina a capsule più costosa tra quelle prodotte da Bialetti, perlomeno stando ai prezzi del sito ufficiale. Il prezzo elevato è in parte dovuto al fatto che si tratti del modello più recente e in parte al design esclusivo studiato dal LABialetti. Disponibile in nero, bianco e rosso scuro, le sue prestazioni sono in linea con quelle delle macchine a capsule osservate finora: una pressione di 20 bar, lo spegnimento automatico e la lunghezza personalizzabile di espresso e lungo, questa volta compresa solo tra 20 e 110 ml.

Le domande più frequenti sulle macchine da caffè Bialetti

Quali capsule sono compatibili con le macchine Bialetti?

Bialetti ha brevettato il proprio sistema di capsule monodose in alluminio. Negli anni si sono diffuse anche diverse capsule compatibili prodotte da grandi nomi, come Caffè Borbone, Caffè Toraldo, Yespresso e Pop Caffè.
Nonostante si tratti di alternative più economiche, Bialetti sconsiglia l’uso di capsule non originali e molti si sono lamentati del fatto che queste non vengano riconosciute dalla macchina oppure producano un caffè “che sa di bruciato”. D’altra parte, molti si sono dimostrati contenti dell’acquisto e di aver risparmiato diversi Euro. Vi invitiamo quindi a leggere le recensioni delle varie capsule e di valutare se valga la pena di acquistare una macchina Bialetti.

Meglio le macchine da caffè Bialetti o Lavazza?

Le macchine Bialetti sono arrivate più tardi sul mercato rispetto a quelle Lavazza. Entrambe funzionano con un sistema di capsule proprietario, il che vuol dire che si possono usare sia con le capsule originali, sia con quelle compatibili. Le Lavazza sembrano però avere una compatibilità migliore rispetto alle Bialetti.
Le differenze principali riguardano i prezzi, il livello di pressione e le bevande realizzabili:

  1. le Bialetti sono mediamente meno costose delle Lavazza, mentre le capsule originali costano di più;
  2. la pressione delle Bialetti è superiore, ma questo non incide sulla qualità del caffè;
  3. alcuni modelli Lavazza hanno il montalatte automatico e permettono di preparare il cappuccino.


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