Dopo il freddo e la pioggia dei mesi invernali, non c’è nulla di più piacevole dell’esporsi al calore del sole: oltre a regalare alla pelle una tinta dorata, infatti, i raggi solari migliorano l’umore e aiutano il corpo a produrre la preziosa vitamina D. Troppo spesso, però, dimentichiamo che l’esposizione al sole può comportare anche grossi rischi, soprattutto se questa è troppo prolungata o effettuata senza le protezioni adeguate. In questi casi, infatti, l’azione dei raggi solari rappresenta un rischio non solo in termini estetici, provocando la comparsa precoce di rughe, macchie cutanee e altri segni di invecchiamento, ma anche e soprattutto per la salute, arrivando a causare patologie gravi come melanomi e tumori della pelle.
Le migliori creme solari
Uno dei metodi più comuni ed efficaci per proteggersi dagli effetti nocivi del sole e abbronzarsi in modo sicuro e sano è utilizzare una buona crema solare. Come abbiamo accennato anche nella pagina dedicata ai prodotti per realizzare la propria skincare routine, la crema solare diventa indispensabile non solo durante i mesi estivi, ma ogniqualvolta usciamo all’aperto e ci esponiamo ai raggi solari. È per questo che una buona crema solare andrebbe applicata sempre su tutte le parti non coperte dagli indumenti e, in particolare sul viso, una delle aree del nostro copro esposta quotidianamente, sia d’inverno che d’estate, ai raggi solari. È per questo buona abitudine applicarla ogni giorno prima del trucco oppure scegliere una crema viso da giorno con fattore di protezione solare.
Ad oggi, le aziende cosmetiche che propongono creme solari sia per il corpo che per il viso sono moltissime e l’offerta delle migliori creme solari disponibili online è davvero ampia. Come capire, quindi, quale prodotto faccia davvero al caso nostro? In questa guida all’acquisto faremo un po’ di chiarezza in proposito, esaminando i principali fattori a cui fare attenzione per individuare la crema solare più adatta alle vostre esigenze e, soprattutto, a quelle della vostra pelle.
Le tipologie di creme solari sono così tante che abbiamo dedicato due guide all’acquisto specifiche alle creme solari per il viso e a quelle formulate appositamente per i più piccoli.
Tipologie di filtri solari
Facendo riferimento alla lunghezza d’onda, possiamo distinguere tre tipi di radiazioni emesse dal sole: luce visibile, infrarossi e raggi ultravioletti (UV), ed è proprio contro questi ultimi che agiscono le creme solari. Penetrando nella pelle, infatti, i raggi UV stimolano l’abbronzatura e la produzione di vitamina D, ma possono rivelarsi anche estremamente nocivi.
Per la precisione, esistono tre tipi di raggi ultravioletti, anch’essi distinguibili per la loro lunghezza d’onda: UVA, UVB e UVC. Questi ultimi vengono in gran parte schermati dallo strato di ozono che avvolge la Terra; i raggi UVA, invece, possono penetrare negli strati profondi della pelle, invecchiando i tessuti e indebolendo il sistema immunitario, mentre un’esposizione eccessiva ai raggi UVB, che si fermano al primo strato della cute, può causare scottature, eritemi solari e, nel peggiore dei casi, tumori cutanei.
Le creme solari contengono particolari sostanze, dette filtri solari, che proteggono la pelle assorbendo, riflettendo o diffondendo i raggi UV. A seconda del principio attivo che contengono, i filtri solari vengono comunemente suddivisi in due gruppi:
- Filtri solari chimici: si tratta di sostanze come il Benzophenone-3, l’Octyldimethyl-PABA e l’Octyl-Methoxycinnamate, che proteggono la pelle catturando l’energia dei raggi UV e trasformandola in calore;
- Filtri solari fisici/minerali: i più utilizzati sono l’ossido di zinco e il biossido di titanio che, quando spalmati sulla pelle, agiscono come un vero e proprio scudo, riflettendo i raggi UV in modo che non possano penetrare nella cute.
Filtri solari chimici o fisici: quali preferire
Ciascuna tipologia di filtro solare ha i suoi pro e i suoi contro e per scegliere la formula più adatta alle proprie esigenze, è utile conoscerne le differenze.
I filtri solari fisici o minerali creano una vera e propria barriera tra la pelle e i raggi solari: si depositano sulla superficie dell’epidermide e per questo hanno una consistenza meno fluida, si assorbono più lentamente e tendono a lasciare un alone bianco sulla pelle. Le creme solari con filtri minerali sono, ad esempio, meno indicate a chi possiede una carnagione scura, soprattutto se si desidera utilizzarle sul viso. Viceversa, molti esperti consigliano di optare per creme solari con filtri minerali se si possiede una pelle mista, grassa, molto sensibile: gli ingredienti contenuti nei solari con filtri fisici hanno meno probabilità di causare irritazioni o sfoghi cutanei e sono, di norma, molto sicuri per la pelle e per l’organismo anche perché, a differenza dei filtri chimici, quelli minerali si depositano sulla superficie dell’epidermide senza venire assorbiti dal nostro corpo.
I filtri solari chimici sono, secondo diversi studi, più efficaci nel proteggere dai raggi UV, hanno una consistenza leggera e tendono dunque ad essere più piacevoli da utilizzare, assorbendosi rapidamente senza lasciare aloni. Tuttavia, la loro formulazione può causare sfoghi e arrossamenti sulle pelli più sensibili. Infine, come vedremo parlando di ingredienti, alcuni filtri solari chimici sono considerati poco salutari per l’organismo, potendo influire sul corretto funzionamento del nostro sistema endocrino.
Il fattore di protezione solare o SPF
Una delle più importanti caratteristiche della crema solare riguarda il suo fattore di protezione, conosciuto anche come SPF (dall’inglese Sun Protection Factor); si tratta di un valore numerico che esprime quanto può essere aumentato il tempo di esposizione al sole prima che si verifichi una scottatura; questo significa, per esempio, che una crema solare con un fattore di protezione pari a 50 dovrebbe permettere di esporsi ai raggi solari per un tempo 50 volte più lungo di quello normalmente previsto per scottarsi in assenza di protezione.

- SPF 6-10: protezione molto bassa;
- SPF 15-20-25: protezione bassa;
- SPF 30-50: protezione medio-alta;
- SPF 50+: protezione alta.
Va però specificato che la capacità di protezione di una crema non aumenta in modo lineare all’aumentare del fattore di protezione: acquistando una crema con un SPF pari a 30, quindi, non dovremo aspettarci una protezione doppia rispetto a quella offerta dai solari con un SPF 15. Una crema con un SPF 15, per esempio, blocca il 93% dei raggi UV, valore che si alza al 97% con un SPF 30; una crema solare con SPF 50, infine, arriva a schermare il 98% delle radiazioni. Le creme solari con un elevato fattore di protezione, dunque, proteggono effettivamente di più, ma la differenza reale non è poi così rilevante: per questo motivo, una volta scelto il fattore di protezione più adatto alle proprie necessità, è altrettanto importante assicurarsi di utilizzare la protezione in modo corretto.
Spettro di protezione
Segnaliamo infine che il fattore di protezione si riferisce esclusivamente ai raggi UVB. Non esiste, infatti, un metodo standard per il calcolo del fattore di protezione nei confronti dei raggi UV-A: ciò è dovuto al fatto che le radiazioni di questo tipo, penetrando in profondità nella pelle, non provocano arrossamento cutaneo, uno dei principali parametri utilizzati nel calcolo dell’SPF. Per questo motivo, consigliamo di puntare sui protettivi solari che schermano sia raggi UVB che raggi UVA; per riconoscerli, è sufficiente verificare che sulla confezione compaia la dicitura “UVA” oppure “ad ampio spettro“. In alcune creme solari pensate per agire anche contro l’invecchiamento cutaneo troviamo inoltre una protezione combinata, ovvero in grado di schermare non solo i raggi UVA e UVB ma anche i raggi infrarossi (IR).

Fototipo
Uno dei fattori più importanti da tenere in considerazione prima dell’acquisto di una crema solare è il proprio fototipo; si tratta di una classificazione utilizzata in dermatologia che tiene conto di caratteristiche fisiche individuali come etnia, colore degli occhi, colore dei capelli e tipo di reazione all’esposizione ai raggi ultravioletti. La classificazione Fitzpatrick, su cui convenzionalmente ci si basa per distinguere i diversi fototipi, ne identifica sei:
- Fototipo I: capelli biondo chiaro o rossi, occhi chiari, carnagione molto chiara che tende a sviluppare eritemi se esposta al sole;
- Fototipo II: capelli biondi o castano chiaro, occhi chiari, carnagione chiara che tende a scottarsi con facilità;
- Fototipo III: capelli scuri, carnagione media che si scotta di tanto in tanto;
- Fototipo IV: capelli scuri, carnagione tendente allo scuro che si scotta raramente;
- Fototipo V: capelli e occhi scuri, carnagione olivastra che si scotta molto raramente;
- Fototipo VI: capelli e occhi scuri, carnagione molto scura/nera che non si scotta mai.
Più il fototipo è alto, più elevata sarà la quantità di melanina presente nella pelle e la protezione fisiologica dai raggi solari: per questo motivo, si potrà scegliere tranquillamente una fascia di protezione bassa; se, invece, il fototipo è basso, la pelle contiene una bassa quantità di melanina e, di conseguenza, il rischio di reazione ai raggi solari sarà più elevato: in questo caso, dunque, occorre optare per una protezione alta. Indicativamente, quindi, la scelta della crema solare in base al fototipo può basarsi sulle seguenti linee guida:
- Fototipo I: protezione molto alta;
- Fototipo II: protezione molto alta/alta;
- Fototipo III: protezione alta/media;
- Fototipo IV: protezione alta/media;
- Fototipo V: protezione media;
- Fototipo VI: protezione media/bassa.

Formule e tipo di pelle
Al giorno d’oggi è possibile reperire in commercio protettivi solari dalle formule e consistenze più svariate. Un fattore da tenere in considerazione quando si desidera acquistare una crema solare, dunque, è il proprio tipo di pelle: in base a una pelle normale, secca, grassa o mista, infatti, dovremo preferire una formula piuttosto che un’altra.
Vediamo nel dettaglio qui di seguito quali sono le principali tipologie di prodotti per la protezione solare attualmente sul mercato.
Crema solare
Si tratta probabilmente del protettivo solare più classico e diffuso. È caratterizzata da una consistenza densa e corposa che la rende un po’ più difficile da spalmare, motivo per cui va massaggiata a lungo con le mani durante l’applicazione; d’altra parte, proprio perché molto densa, la crema solare si distingue per una buona adesività e resistenza sul corpo. Alcuni solari di questo tipo risultano un po’ untuosi e potrebbero non essere l’ideale su pelli particolarmente grasse o tendenti al lucido, mentre in generale le creme solari sono perfette per chi ha la pelle che si secca facilmente.
Latte solare
Il latte si differenzia dalla crema unicamente in termini di consistenza. Si tratta infatti di un protettivo solare che contiene un’elevata percentuale di acqua, motivo per cui la sua texture risulta più liquida e facile da spalmare. D’altra parte, il latte solare non è particolarmente resistente e va riapplicato più spesso durante il giorno.
Spray solare
Anche lo spray, come il latte solare, risulta piuttosto liquido. La sua applicazione, però, è ancora più semplice e veloce, poiché lo si può nebulizzare sulla pelle raggiungendo anche i punti più difficili. Per questo motivo, lo spray solare è ideale per la protezione del corpo.
Gel solare
Rispetto alla crema solare, il gel solare ha una consistenza leggera e fresca, che si assorbe velocemente ma tende a seccare un po’ la pelle. Per questo motivo, i gel solari sono particolarmente indicati a chi ha la pelle grassa o tendente al lucido.
Olio solare
Se in passato gli oli solari erano utilizzati per accelerare l’abbronzatura ed erano privi di filtri contro i raggi UV, oggigiorno la questione è decisamente cambiata. Molte aziende cosmetiche, infatti, hanno iniziato a proporre oli solari dotati di SPF molto elevati, la cui protezione risulta efficace quanto quella delle classiche creme. In particolare, gli oli sono consigliabili in caso di pelle secca o che tende a disidratarsi quando esposta alla luce del sole: la loro consistenza grassa e nutriente, infatti, permette di proteggere la pelle rendendola allo stesso tempo morbida e liscia.
Stick solare
Questi filtri solari hanno una consistenza molto densa e cremosa. La loro conformazione li rende particolarmente indicati per zone di precisione come le labbra e il contorno occhi, e possono essere utilizzati su tutti i tipi di pelle.

Ingredienti
Come per tutti i prodotti cosmetici che vengono assorbiti dal nostro corpo, anche per le creme solari la composizione del prodotto è importante, sia nel caso si voglia acquistare un prodotto sicuro, sia se si desidera avere azioni specifiche ulteriori rispetto alla semplice protezione solare. Oltre ai filtri chimici e fisici, nella composizione delle creme solari, soprattutto in quelle specifiche per il viso, possiamo trovare anche aloe vera, antiossidanti e vitamine. Tra queste ultime, la vitamina E è un ottimo aiuto contro l’invecchiamento dei tessuti e contrasta l’azione dei radicali liberi. Vi possiamo trovare poi oli, come quello di cocco o il burro di karité, che sono ingredienti idratanti e nutritivi, estratti di piante e, infine, acqua termale, che possiede un’azione lenitiva.
Quali ingredienti delle creme solari sono da evitare?
Come in molti altri prodotti cosmetici, anche le creme solari non sono prive di ingredienti che potrebbero nuocere alla nostra salute. Sceglierne una che non contenga sostanze potenzialmente dannose è dunque importante, anche se non sempre facile. Vi sono infatti in commercio tantissimi prodotti contenenti sostanze e filtri solari la cui sicurezza è ancora controversa.
Il primo consiglio, a prescindere dalla marca a cui vi state affidando e dal prezzo, è quello di dare un’occhiata alla lista di ingredienti contenuti nella formula, o meglio all’INCI. Tra i filtri chimici la cui sicurezza viene messa in discussione ci sono il Butyl Methoxydibenzoylmethane, l’Ethylhexyl Triazone, l’Ethylhexyl Salycilate e l’Octocrylene: questi possono venire assorbiti dalla pelle, entrare in circolo nel sangue e, in alcuni casi, interferire con il nostro sistema endocrino. Altre sostanze presenti nel preparato possono invece essere allergeniche o causare irritazioni. Tra queste è meglio evitare parabeni, siliconi (come il Dimethicone, spesso presente nelle creme), petrolati, sali d’alluminio e in generale fragranze e profumazioni, spesso allergizzanti.

Luogo e durata dell’esposizione al sole
Al di là del fototipo e del tipo di pelle, quando si desidera acquistare una crema solare occorre tenere in considerazione anche il luogo e la durata dell’esposizione al sole.
Se per esempio stiamo pianificando una gita in montagna, dovremo considerare che ogni 1000 metri di altezza l’intensità dei raggi ultravioletti aumenta del 10% circa; in base all’altitudine del luogo in cui ci troviamo, dunque, dovremo optare per un fattore di protezione più o meno alto. La stessa considerazione vale per la latitudine: più ci si avvicina all’equatore, infatti, più l’intensità dei raggi UV sarà elevata, quindi anche in questo caso occorre munirsi di un solare con un fattore di protezione alto.
Molto importante è anche la questione del cosiddetto riverbero: superfici chiare e molto estese come sabbia, neve o cemento, infatti, agiscono esattamente come uno specchio, riflettendo i raggi UV e intensificando il loro effetto; anche questa eventualità, dunque, va valutata nel momento in cui si sceglie il fattore di protezione.
Non dimentichiamo, infine, che anche l’orario in cui avviene l’esposizione al sole è fondamentale: dalle 11 alle 15, infatti, i raggi UV sono particolarmente intensi. Se si pianifica di trovarsi al sole in questa fascia oraria, quindi, bisognerà optare per una protezione solare più elevata.
Come utilizzare la crema solare al meglio?
Individuare il fattore di protezione e la formula più idonei al proprio fototipo e tipo di pelle non garantisce di per sé l’efficacia di una crema solare; anche attenersi a una modalità di utilizzo corretta, infatti, è fondamentale. Ecco le principali regole da seguire per utilizzare la protezione solare al meglio e senza rischi:
- Applicare la protezione circa 20 minuti prima di esporsi al sole se si tratta di crema solare con filtri chimici;
- Riapplicare la protezione ogni due ore circa, dal momento che la luce solare, il calore e il sudore degradano i filtri. Se vi trovate al mare, poi, la protezione dovrà essere riapplicata dopo ogni bagno, soprattutto se state utilizzando una crema solare con filtri minerali;
- Evitare di esporsi alla luce diretta del sole durante le ore più calde della giornata, dalle 12 alle 16;
- Evitare in ogni caso esposizioni troppo prolungate: la protezione solare, infatti, è un valido aiuto, ma non elimina completamente i rischi collegati all’esposizione ai raggi UV.
Come smaltire le creme solari scadute?
Come spieghiamo qui di seguito, è opportuno non utilizzare una crema solare quando è passato il PAO, ovvero il periodo massimo di utilizzo dopo l’apertura. Cosa fare quindi quando la crema solare non è più utilizzabile? Trattandosi di un prodotto cosmetico paragonabile ad un medicinale proprio per gli ingredienti contenuti, è opportuno non gettare mai il contenuto né nel lavandino né nel WC in quanto potrebbe contaminare le falde acquifere. Si raccomanda invece di smaltire le creme solari scadute negli appositi contenitori per la raccolta di farmaci scaduti, spesso presenti presso le farmacie.
Le creme solari hanno una scadenza?
Sì, tutte le creme solari hanno una scadenza e questa avviene solitamente a 12 mesi dall’apertura. Ricordiamo infatti che gli ingredienti attivi presenti nelle creme solari perdono di efficacia con il passare del tempo. Ecco perché il PAO (Period After Opening) è particolarmente importante nel caso delle creme con filtri solari e pertanto si consiglia di non utilizzare il prodotto oltre il periodo indicato dopo la prima apertura.