Le casse Bluetooth sono nate per rendere senza fili ed efficiente l’ascolto della musica, inizialmente spinte dalla necessità di avere casse portatili per ascoltare la musica per strada, durante il trekking o per una festa al mare o in piscina. Oggi la tecnologia ha riportato le casse Bluetooth anche in casa, dove si possono prendere in considerazione anche le casse home assistant, pensate per la gestione della smart home, e le soundbar, quando servono diffusori Bluetooth per la TV.
In questa guida all’acquisto analizzeremo invece le caratteristiche comuni delle singole casse Bluetooth per aiutarvi a scegliere il miglior prodotto per le vostre esigenze.
Le migliori casse Bluetooth
Vedremo che praticamente in tutti i casi comprandone due si può creare un sistema hi-fi (per il PC o per l’ascolto della musica) e che tante volte la cassa Bluetooth può costituire il primissimo pezzo di un complesso sistema audio di qualità.
Qualità del suono
La qualità del suono delle casse Bluetooth andrebbe sempre privilegiata nella scelta del prodotto da acquistare. In particolare bisogna assicurarsi che l’impianto acustico sia soddisfacente e adeguato alle proprie esigenze e aspettative.
Per valutare la qualità del suono bisogna considerare alcuni elementi che, sommati, esprimono le prestazioni audio di una cassa Bluetooth, ovvero:
- La potenza, espressa in Watt;
- La distorsione armonica;
- Il rapporto segnale/rumore;
- Il numero di altoparlanti;
- La loro tipologia, ovvero quante vie posseggono e che frequenze coprono;
- I codec wireless;
Bisogna premettere che tendenzialmente le casse Bluetooth o Wi-Fi offrono prestazioni inferiori a quelle delle tradizionali casse amplificate, anche se i parametri di giudizio sono gli stessi, batteria e connettività wireless a parte.
Vediamo nel dettaglio le caratteristiche che contribuiscono alla qualità del suono delle casse Bluetooth.
Potenza
La potenza sonora di un diffusore audio viene espressa in Watt e indica la forza con cui le casse possono suonare la musica scelta. In generale, in una stanza di piccole-medie dimensioni sarebbe ideale usare casse Bluetooth con due altoparlanti da circa 6-7 W ognuno, per una potenza complessiva di circa 12 W. Queste sono modelli di un certo costo, adatti a chi ha pretese più elevate.
Un wattaggio più alto corrisponde a casse potenzialmente in grado di riprodurre l’audio in maniera più forte in modo che questo possa, ad esempio, essere fruito in maniera ottimale anche da due stanze diverse o in presenza di interferenze di altri suoni, ad esempio in caso di rumori provenienti dalla strada, da un televisore acceso o da qualcuno che parli nello stesso ambiente. Non bisogna però fare l’errore di pensare che a maggiore potenza corrisponda maggiore ricchezza o accuratezza del suono: a maggiore potenza corrisponde solo maggiore forza nella riproduzione.
Di solito si comprano apparecchi con capacità maggiori rispetto alle proprie esigenze per poter evitare di spingere al massimo il volume, con il rischio di distorcere il suono. Apparecchi con un unico altoparlante e una potenza di 3 W, altrimenti, sarebbero già in grado di riprodurre tracce audio in maniera soddisfacente.
Distorsione armonica
Un fattore da considerare è la distorsione armonica totale (THD), indicante il livello di distorsione a cui i suoni sono sottoposti. Questo è un inconveniente inevitabile anche con casse di altissima qualità, ma per essere a norma un dispositivo deve essere caratterizzato da un TDH inferiore all’1%. Le casse per l’alta fedeltà, che si posizionano in fasce di prezzo molto alte, possono presentare valori anche 100 volte inferiori a questo limite.
Bose, ad esempio, è rinomata tra gli audiofili sia per l’elevata qualità reale del suono regalata a chi compra le casse di questa marca, sia perché, per policy aziendale, non inserisce nessuna delle informazioni tecniche da noi elencate utili a rendere l’idea della qualità potenzialmente offerta dal prodotto. Un ottimo esempio di casse Bose sono le SoundLink Revolve+.
Rapporto segnale/rumore
Il rapporto segnale/rumore (SNR o S/N) indica invece il rapporto tra il segnale audio e il rumore, inteso come insieme di elementi indesiderati che si sovrappongono al segnale, provocandone un’alterazione o una perdita di qualità. Misurato in dB (decibel), maggiore è il valore, migliore è la qualità della riproduzione. Per esempio, se un dispositivo ha un SNR pari a 100 dB, significa che il segnale audio è di 100 dB più alto rispetto a quello del rumore ed è dunque decisamente predominante. Purtroppo non tutti i produttori rendono noto questo valore, che rappresenta uno degli elementi fondamentali per definire la qualità del suono. Ultimate Ears di Logitech si distingue in questo ambito: una delle casse più prestanti è l’Hyperboom, che raggiunge i 100 dB.
Vie e frequenze degli altoparlanti
Le frequenze udibili dall’orecchio umano si estendono dai 20 ai 20.000 Hz circa. Per riprodurre in maniera ottimale il segnale acustico gli altoparlanti si avvalgono di un meccanismo che prevede la divisione delle frequenze in tre diversi canali, chiamati vie, ognuno dedicato alla riproduzione di uno specifico ventaglio di frequenze audio. I canali costituiscono veri e propri componenti dell’altoparlante, ovvero:
- Subwoofer: frequenze bassissime, solitamente al di sotto dei 50 Hz;
- Woofer: frequenze basse, da 50 a 500 Hz;
- Midrange: frequenze medie, fino a 0,5-8 KHz;
- Tweeter: frequenze alte, fino a 8-18 KHz;
- Super tweeter: frequenze altissime, oltre 18 KHz.
Le casse Bluetooth tendono a includere solo tweeter, woofer e a volte anche midrange.
Di solito, i modelli di fascia medio-bassa hanno sempre un unico altoparlante che molto spesso è costituito da una sola via, il che significa un suono di qualità più bassa; quelli di fascia di prezzo medio-alta, invece, hanno solitamente due vie, e quindi un suono più nitido e di qualità discreta, oppure tre vie, che corrispondono a una qualità del suono migliore. Lo stesso altoparlante può anche includere più di una via, anche se questo non è molto comune e, solitamente, le casse Bluetooth migliori hanno due altoparlanti e due o tre vie, mentre quelle più economiche e con una resa del suono inferiore hanno un altoparlante e una sola via.
Connettività
Andrebbe valutata anche la tipologia di collegamento che le casse Bluetooth sfruttano, la sua ampiezza e la coesistenza di diversi tipi di connessione. Nello specifico bisognerà verificare le seguenti caratteristiche.
Standard Bluetooth
La tecnologia Bluetooth più recente e aggiornata è la versione 5.3. Le versioni più moderne sono retrocompatibili, cioè riescono comunque a comunicare anche con dispositivi Bluetooth rimasti a versioni precedenti.

Codec
Il segnale acustico viene trasmesso tramite Wi-Fi oppure Bluetooth, ma prima che venga emesso entrano in campo i codec, cioè gli algoritmi che lo decomprimono. Se una cassa integra il codec Bluetooth SBC la qualità non sarà eccelsa, mentre se integra codec che effettuano la decompressione senza perdita di qualità, anche detti lossless (FLAC, LDAC, ALAC Apple o AptX HD), il risultato sarà un ascolto di qualità più elevata.

Raggio di copertura
Generalmente la gittata-base del Bluetooth è di circa 10 m, il che significa che può esserci una distanza parecchio grande tra le casse Bluetooth e il dispositivo a esse collegato, sia esso un tablet oppure uno smartphone. In base anche alla versione Bluetooth supportata il raggio di copertura può variare leggermente.
Ulteriori possibilità di collegamento
La connettività Wi-Fi ha una portata maggiore di quella Bluetooth, per cui, se lo standard Bluetooth della cassa di vostro interesse non è aggiornato, l’importante è che ci sia il Wi-Fi. Sonos, ad esempio, predilige questa tecnologia, ma questa scelta rende le sue casse meno convenienti da trasportare fuori dal campo d’azione del router.
La tecnologia NFC (Near Field Communication) offre un’alternativa di connessione molto più veloce dei vecchi standard Bluetooth, ma può coprire una distanza tra i due dispositivi collegati di gran lunga inferiore. Alcune casse Bluetooth in commercio (obsolete) consentono la doppia modalità di connessione che, oltre al Bluetooth di standard inferiore al 5.0, si avvale anche del sistema NFC.
Alcune casse consentono di essere utilizzate anche con dispositivi che non sono wireless come, ad esempio, un lettore CD, attraverso un cavo AUX tradizionale (il classico jack da 3,5 mm).
Che autonomia hanno le casse Bluetooth?
L’autonomia oscilla dalle circa 6 alle 12 ore, tempi ovviamente variabili in base alla frequenza e intensità di utilizzo dell’apparecchio. Un volume più elevato, ad esempio, fa “faticare” di più le casse Bluetooth che, di conseguenza, tendono a scaricarsi più velocemente se questo è mantenuto al massimo.


Struttura
La struttura è un fattore da non sottovalutare nella scelta delle casse Bluetooth poiché ne condiziona la praticità d’uso, rendendole più o meno trasportabili.

Vediamo ora nel dettaglio quali sono gli elementi caratterizzanti della struttura delle casse Bluetooth.
Dimensioni e peso
L’ingombro è un elemento ambivalente:
- Le casse portatili sono piccole, compatte e leggere;
- Le casse Bluetooth per la casa, più potenti, pesano anche oltre 2 kg, sono più ingombranti e difficili da portare con sé.

Design
La struttura vera e propria delle casse Bluetooth ne condiziona anche l’uso concreto. Alcune, infatti, hanno una forma studiata per fungere da base per smartphone o tablet, mentre molte altre non possono alloggiare i dispositivi ad esse collegati. Se dunque oltre ad amplificare il suono desiderate visionare anche video o altri file multimediali con il vostro smartphone o tablet, orientate il vostro acquisto verso modelli ideati per sostenere questi apparecchi.
Accessori inclusi
Può essere importante verificare la presenza o meno di una custodia da viaggio per trasportare la cassa in maniera più sicura e ordinata, oppure la presenza di cavi per la ricarica.
Quali funzioni hanno le casse Bluetooth?
Le funzioni sono un aspetto da considerare prima dell’acquisto, visto che impreziosiscono l’apparecchio e lo rendono anche più versatile rispetto ai modelli basic privi di funzioni extra.
Microfono
Un microfono integrato permette agli altoparlanti Bluetooth di:
- Esercitare il controllo da remoto per regolare il volume e cambiare le impostazioni senza dover ricorrere all’app oppure ai bottoni;
- Gestire le telefonate in vivavoce dalla cassa senza dover prendere il cellulare, ma rispondendo e parlando direttamente dalla cassa Bluetooth;
- Comandare dispositivi tecnologici ulteriori, ad esempio se si ha una smart home gestita da Alexa, Google Assistant o Siri. Le migliori sono le casse home assistant.
Certi modelli collegati allo smartphone interrompono automaticamente la riproduzione per ricevere una chiamata e, in base alla qualità delle casse, varia anche la nitidezza della conversazione telefonica. Nelle mini casse economiche la chiamata in vivavoce è una funzione solo teorica, non realmente fruibile.

Resistenza all’acqua
Alcune casse Bluetooth sono waterproof, il che significa che la superficie esterna è studiata per resistere all’acqua e, dunque, possono essere utilizzate sotto la doccia, durante un bagno caldo o sdraiati comodamente su un materassino in piscina, senza il rischio di rovinare l’apparecchio bagnandolo. Sul mercato è attualmente possibile trovare dei modelli pensati appositamente per l’utilizzo sotto la doccia che sono provvisti anche di una ventosa per appiccicarle sulla parete stessa della doccia. Alcuni sono indicati come resistenti alla caduta in acqua, ma raccomandiamo di “ripescarli” con prontezza perché non è detto che siano galleggianti.
Autospegnimento
Orami tutte le casse Bluettoth si spengono da sole, per risparmiare energia, dopo qualche minuti che non viene riprodotto alcun suono.

Orologio
Certi altoparlanti Bluetooth hanno un orologio digitale integrato sulla parte frontale, molto utile soprattutto a chi decidono di collocare in maniera stabile i propri altoparlanti in un ambiente ottenendo, così, il vantaggio di avere due strumenti in uno.
Meglio casse Bluetooth o Wi-Fi?
Meglio le casse Bluetooth se lo standard supportato è uno dei più recenti (5.0, 5.1, 5.2), che garantisce ottimizzazione dell’uso della batteria e alta qualità acustica; in caso di standard obsoleti meglio preferire una cassa con connettività anche Wi-Fi.