Il tagliaerba è un attrezzo da giardinaggio utilizzato sia in ambito domestico che professionale per prendersi cura di piccoli e grandi spazi verdi, tagliando via le erbacce e regolando la lunghezza del prato come si preferisce.
Chi ha un giardino deve però prestare una certa attenzione alla scelta del modello di tagliaerba giusto: in base alla pezzatura del terreno, alla qualità dell’erba o degli arbusti che vi crescono e alla frequenza con cui il taglio si rende necessario, avrete bisogno di un modello rispetto a un altro. In questa guida all’acquisto vi spiegheremo quali sono le principali caratteristiche cui prestare attenzione e come scegliere il tagliaerba giusto per il vostro giardino.
I migliori tagliaerba
Taglio
Il fattore primario da tenere in considerazione nella scelta del prodotto da acquistare sono le caratteristiche del taglio. Dovremo considerare l’altezza dell’erba del proprio prato, della superficie che le lame riescono a coprire ad ogni passaggio e, di conseguenza, della velocità di lavoro. Il sistema di taglio di un tagliaerba è infatti composto solitamente da due lame rotanti che possono avere diverse misure, ognuna adeguata per una specifica metratura di terreno. Esistono anche dei modelli a lama singola, che sono sempre più in disuso e non sempre consigliati per la loro minore efficacia. Vediamo di seguito gli elementi relativi alle capacità di taglio che caratterizzano un tagliaerba.
Ampiezza di taglio
Espressa in centimetri, l’ampiezza di taglio descrive il diametro della circonferenza che le lame rotanti coprono quando sono in azione. Da questa misura dipende la grandezza della superficie che il tagliaerba è in grado di coprire, poiché ad una maggiore ampiezza di taglio corrisponde un minor numero di passate e minor tempo di utilizzo.

Altezza di taglio
Questa misura si riferisce invece alla personalizzazione dell’altezza che si desidera dare ai fili d’erba del proprio appezzamento di terra o piccolo giardino. In base alle funzioni presenti nel tagliaerba, sarà possibile avere un minore o maggiore numero di impostazioni tra cui scegliere. La regolazione dell’altezza è più importante di quanto si possa pensare. Gli esperti raccomandano di non tagliare mai l’erba troppo corta. Facciamo un esempio concreto: se l’erba da tagliare è alta 15 cm, l’altezza di taglio dovrà essere impostata a un livello non inferiore ai 5 cm. Il motivo di questa proporzione è semplice: tagliare l’erba a meno di un terzo della sua altezza potrebbe danneggiarla in modo significativo rendendola più suscettibile alle malattie e alle ondate di caldo secco.

Pettini
Alcuni modelli più sofisticati si caratterizzano per la presenza di speciali pettini per erba, ovvero degli inserti-guida per direzionare i fili d’erba direttamente verso la lama. In questo modo è possibile ottenere un taglio molto accurato ed efficace e si consente al tagliaerba di rimuovere efficacemente anche l’erba lungo i muri e nelle aiuole.
Potenza
Il fattore potenza si riferisce alle prestazioni del tagliaerba, ovvero alla sua capacità di affrontare tipi di erba differenti tra loro, incluse erbe stoppose, difficili da tagliare o secche. Per questo motivo, in base al tipo di prato o giardino su cui dovrete lavorare, avrete bisogno di selezionare la potenza del modello da acquistare. Anzitutto, i tagliaerba possono essere essenzialmente di tre tipologie, a seconda che abbiano un motore a scoppio, uno elettrico o a batteria.
Tagliaerba a scoppio
I primi, che possiamo considerare modelli professionali, sono degli attrezzi la cui potenza viene espressa in cavalli, indicati sia con la sigla “CV” che “HP“, ovvero “Horse Power”. La cilindrata vera e propria del motore viene anche tenuta in considerazione, con un minimo di 100 cc e un massimo di 160 cc. Questi tagliaerba vengono alimentati attraverso carburante liquido, sia benzina che miscela, in base al tipo di motore.
- 2.4 CV, 100 cc: consigliati per appezzamenti di circa 1.000 m²;
- 3 CV, 150 cc: per appezzamenti di circa 1.500 m²;
- 3,5 CV, 160 cc: ideali per 2.000 m² e oltre.
Tagliaerba elettrici
I tagliaerba elettrici, invece, come vedremo meglio più avanti, possono essere alimentati a rete o a batteria e la loro potenza viene misurata in base al wattaggio. I tagliaerba elettrici possono infatti avere la potenza, sempre espressa in watt, che va da un minimo di 1.000 W ad un massimo di 1.800-2.000 W nei modelli top di gamma.
Tagliaerba a batteria
I tagliaerba che funzionano con batteria ricaricabile, invece, esprimono la loro potenza in volt, il cosiddetto voltaggio. I numeri vanno dai 18 V dei modelli più semplici e meno potenti, indicati per bordature e piccole porzioni d’erba, fino ai 36-40 V negli attrezzi adatti anche a lavori impegnativi e che vi consentiranno un buon rapporto tra autonomia e ricarica, oltre a delle buone prestazioni. I modelli più recenti, anche grazie alla potenza delle nuove generazioni di batterie al litio, arrivano a ben 80 V. Volendo ricapitolare le prestazioni, abbiamo:
- 18 V di batteria: per terreni sui 150-200 m²;
- 36-40 V di batteria: per appezzamenti di circa 300-400 m²;
- 80 V di batteria: modelli potenti con autonomia d’azione fino a 800 m² circa.
Considerate che un modello da circa 18 V ha una potenza simile a quella di un trapano o di un avvitatore di livello medio-alto. Mentre i modelli a 80 V hanno delle batterie di livello superiore sotto ogni profilo, ma che necessitano però anche di diverso tempo per poter concludere la ricarica ed essere operativi.
Alimentazione
Il fattore alimentazione influenza, come dicevamo, l’uso pratico del tagliaerba e delinea le situazioni per cui un particolare modello è più o meno adatto. Come detto, le tipologie di tagliaerba sono tre: modelli alimentati a rete, modelli con batteria interna ricaricabile oppure modelli professionali e semiprofessionali con motore a scoppio. Ognuna di queste tipologie ha delle peculiarità ed è più indicata per delle situazioni d’uso piuttosto che per altre. Nei due paragrafi seguenti, vi spieghiamo le principali differenze, e i pro e i contro di ognuno di questi tre sistemi di alimentazione di cui un tagliaerba può essere dotato.
Tagliaerba elettrico
Rientrano in questa categoria la maggioranza dei tagliaerba attualmente più diffusi, ovvero quelli che funzionano alimentati tramite corrente elettrica, dotati di un cavo da inserire nella presa ogni volta che si desideri utilizzare l’attrezzo. Tra i vantaggi dei tagliaerba elettrici abbiamo senza dubbio la potenza: questo tipo di prodotto, infatti, è in grado di erogare in maniera continua e costante la quantità di potenza necessaria visto che, non avendo una batteria ricaricabile, non si incorre in problematiche quali l’effetto memoria e l’inevitabile riduzione delle prestazioni con l’utilizzo a lungo termine.

Tagliaerba a batteria
Il vantaggio di possedere un tagliaerba alimentato a batteria è sicuramente la libertà di movimento che questo offre: non dovrete infatti preoccuparvi della distanza tra la presa della corrente e gli angoli più remoti del vostro giardino, visto che il raggio d’azione in cui potrete tagliare l’erba sarà praticamente illimitato. Tra gli svantaggi, invece, ritroviamo sicuramente la dipendenza dai tempi di ricarica e di autonomia della batteria, oltre alla potenza erogata dalla batteria che può avere voltaggi diversi a seconda del modello: una buona potenza da prendere in considerazione per prestazioni efficaci anche su erbe e superfici difficili si aggira intorno ai 36 V.

Tagliaerba a scoppio
Di tutte le tipologie di tagliaerba, quella a scoppio è senza dubbio la più performante in termini di potenza di taglio e, di conseguenza, meglio in grado di affrontare anche le erbacce più difficili da trattare, nonché i prati umidi o bagnati. Se da un lato è vero che anche l’autonomia di queste macchine è soggetta alla presenza di carburante nel serbatoio, e che in molti casi è necessario preparare a mano la corretta miscela necessaria, d’altro canto l’autonomia di un pieno è significativamente più estesa rispetto a quella di qualunque batteria.

Struttura
Veniamo al fattore struttura, ovvero alla descrizione di tutte quelle caratteristiche fisiche del tagliaerba, come il peso e l’ergonomia, che influenzano la sua maneggevolezza durante l’uso e il trasporto. Il primo elemento da valutare è il design dell’impugnatura, che dovrebbe essere ergonomico in modo da offrire una presa salda e comoda e permettere di direzionare il tagliaerba in azione in maniera precisa e soprattutto senza stancarsi troppo. Idealmente, l’impugnatura dovrebbe avere un morbido rivestimento in gomma antiscivolo che, oltre ad assicurare una presa salda, renda anche più comodo spingere e manovrare il tagliaerba.

Materiali
Oltre alla robustezza della struttura del proprio tagliaerba, è importante verificare la fattura dei componenti più importanti di questo attrezzo da giardino, ovvero le lame rotanti. L’acciaio inox è la scelta migliore per assicurarsi un modello che duri nel tempo e che sia in grado di offrire prestazioni ottimali in qualsiasi condizione di lavoro. Bisogna inoltre verificare la qualità dei materiali utilizzati per le ruote o per la copertura del cavo elettrico nel caso dei modelli alimentati a rete, due elementi importanti per spostare ed utilizzare il tagliaerba in sicurezza e comodità. Va detto che i migliori brand del settore del fai da te, una volta usciti dai prodotti entry-level, offrono sempre delle plastiche e ABS decisamente solide. Lo stesso non può quasi mai dirsi per i prodotti di marche minori che promettono alte prestazioni a prezzi fin troppo abbordabili. Questi prodotti hanno spesso plastiche, ma soprattutto componentistica di livello fin troppo basso, la cui longevità è limitata.
Praticità d’uso
La praticità d’uso è tra i fattori decisivi nell’individuazione del tagliaerba più adatto alle proprie esigenze, in quanto indicativo della semplicità e comodità d’utilizzo di un attrezzo da giardino. Qui di seguito trovate alcuni aspetti che bisogna necessariamente valutare nella scelta di un prodotto e che vanno ad incidere sulla praticità d’uso di un tagliaerba.
Caratteristiche del serbatoio
È davvero importante badare alla capienza del serbatoio, perché più grande sarà la tanica di raccolta dell’erba tagliata, meno frequente sarà il suo svuotamento, offrendo quindi all’utilizzatore la comodità di un’autonomia di lavoro più estesa. I modelli più grossi attualmente in commercio hanno un serbatoio dalla capacità che va dai 45 ai 50 l, mentre i modelli di stazza medio-piccola e media hanno invece dei cesti di raccolta di circa 30-35 l. Un altro aspetto del serbatoio cui badare è se questo consenta di monitorare il livello di riempimento (tramite una finestrella o attraverso le pareti traforate), in modo da potersi rendere conto di quanto si possa proseguire il lavoro prima di dover svuotare la tanica.

Mulching
Alcuni tagliarba sono dotati di lame specifiche e serbatoio particolarmente capiente per effettuare il “mulching“. Nel mulching, tradotto “pacciamatura“, l’erba tagliata viene tagliata molto finemente e ridistribuita direttamente sul terreno. Questa pratica dovrebbe aiutare il prato a crescere in modo più rigoglioso. Si tratta di una tecnologia presente su molti tagliaerba di generazione più recente, circa dagli anni ’90 in poi. La compostazione dell’erba avviene in modo automatico all’interno del serbatoio. L’erba quindi, tagliata così finemente, arriva in modo molto più veloce al suo naturale ciclo di decomposizione e composting. Il mulching, o appunto, l’utilizzo di diversi tipi di pacciame, è effettivamente una prerogativa delle coltivazioni con vocazione organica già dai tempi antichi, visto che sfrutta il riutilizzo di materiale biologico. Il mulching andrebbe fatto nei periodi di clima temperato, in base alla vostra posizione geografica sulla penisola, evitando i periodi freddi e ricordando di passare con il tagliaerba anche una volta a settimana. La pacciamatura ha sicuramente degli effetti positivi a livello organico e di crescita del prato, ma non sempre è facile da mettere in pratica in modo corretto.

Impugnature pieghevoli
Verificare se le impugnature siano pieghevoli e/o smontabili serve ad assicurarsi un tagliaerba che possa ridurre di parecchio l’ingombro quando riposto in garage, in cantina o lasciato in giardino. I modelli con manici fissi, infatti, rendono necessario molto più spazio per stazionare il tagliaerba, mentre gli attrezzi con maniglioni pieghevoli hanno un ingombro effettivo che corrisponde solo al corpo macchina e non si sviluppa anche in verticale.
Rumorosità
Il livello di decibel emessi da un tagliaerba è un dato che non sempre viene indicato dai produttori, probabilmente perché in generale, per sua stessa natura, il tagliaerba è un apparecchio abbastanza rumoroso e non ci si aspetta, dunque, che lavori in silenzio assoluto. Sicuramente possiamo specificare che i tagliaerba elettrici (a batteria o con cavo), sono decisamente meno rumorosi di quelli a scoppio e, nello specifico, quelli alimentati a rete sono un po’ più chiassosi di quelli a batteria (questo perché sono dotati di motori più potenti). In linea di massima, un modello elettrico con wattaggio elevato avrà una rumorosità di circa 94-95 dB, mentre i modelli con batteria ricaricabile e potenza media hanno un’emissione sonora che si attesta intorno agli 86 dB. I modelli a scoppio, invece, difficilmente scendono al di sotto dei 100 dB.
Cos’è un tagliaerba trattorino?
Si tratta semplicemente di un tagliaerba a scoppio dotato di sedile per l’operatore. Ovviamente si tratta di tagliaerba destinati a pezzature molto grandi di prato, con metrature che si contano in ettari. Questi trattorini hanno oltre 200 cc di potenza e serbatoi di anche 150 l. Si tratta di prodotti professionali, il cui prezzo è tra i 1.500 € e i 2.000 €.