Come scegliere una bicicletta
La bicicletta è uno di quei prodotti che non ha bisogno di presentazioni: amata da grandi e piccini, pratica ed ecologica, è sempre più utilizzata come vero e proprio mezzo di trasporto urbano anche in Italia. La scelta della bicicletta più adatta alle proprie esigenze però non è semplice: ci sono numerosi fattori da tenere in considerazione per assicurarsi di acquistare una bici che abbia tutte le caratteristiche richieste.
In questa guida all’acquisto della bicicletta andremo ad osservare tutti gli aspetti da valutare per trovare la bici che meglio risponde alle proprie necessità. Prima di entrare nel dettaglio però è bene specificare che questa guida è dedicata alle biciclette da città, una categoria abbastanza ampia di prodotti che comprende le city bike e le bici da trekking. Prenderemo in considerazione sia i modelli indicati per donna che quelli per uomo, poiché in realtà tutte le bici possono essere utilizzate da entrambi i sessi.
Non ci occuperemo invece di Mountain Bike, BMX e bici da corsa: queste tipologie di bici sono pensate appositamente per lo sport ed hanno quindi delle caratteristiche specifiche che non possono essere confrontate con quelle delle bici da città.
Se invece state cercando informazioni sulle biciclette elettriche consigliamo di consultare la nostra guida dedicata, ricca di informazioni e approfondimenti sui diversi tipi di bici elettrica.
1. Struttura
Il primo fattore da tenere in considerazione nella scelta della bicicletta riguarda le caratteristiche struttrali, che comprendono soprattutto il telaio e le ruote.
Telaio
In una bicicletta il telaio è la componente principale: il termine infatti si riferisce alla struttura di base, sulla quale verranno poi montati tutti gli altri componenti.Il telaio della bicicletta può avere diverse configurazioni, che variano in base alla destinazione d’uso della bici. Per identificare quale tipo di telaio corrisponde meglio alle necessità dell’utilizzatore è necessario guardare essenzialmente a tre aspetti: l’altezza del telaio, il peso e i materiali utilizzati.
Altezza del telaio
Scegliere un telaio che abbia un’altezza proporzionata alla statura dell’utilizzatore è fondamentale: una bici con un telaio troppo grande o troppo piccolo infatti risulterebbe scomoda e più faticosa da usare. Il telaio sproporzionato inoltre potrebbe essere causa di problemi come dolori articolari o mal di schiena.
L’altezza del telaio di una bici si misura prendendo in considerazione la distanza che va dall’asse del pedale al tubo della sella, come mostrato nell’immagine sottostante.
La dimensione da scegliere varia in base all’altezza dell’utilizzatore; non è quindi possibile identificare una misura che vada bene per tutti.
Anche quando si conosce l’altezza del telaio adatta alla propria corporatura però possono sorgere dei dubbi in fase di acquisto: sul mercato sono presenti diversi prodotti che non riportano l’altezza del telaio in centimetri ma raggruppano i modelli per taglie (S, M, L). In questi casi è necessario approfondire le informazioni fornite, assicurandosi di identificare l’altezza del telaio espressa in centimetri. Le taglie infatti sono un’indicazione molto approssimativa e le dimensioni potrebbero variare molto in base a marca e modello.
Come identificare l’altezza giusta del telaio?
Per identificare le dimensioni del telaio più adatte al proprio corpo gli esperti consigliano di fare un piccolo calcolo: sottrarre 10 centimetri alla propria statura e dividere il risultato per tre. Se ad esempio l’utilizzatore è alto 1,80 m allora il calcolo sarà il seguente: 180 – 10 = 170; 170 : 3 = 57 cm. Nel nostro esempio quindi l’altezza del telaio giusta sarà approssimativamente di 57 cm.
Questo calcolo è un punto di partenza che può orientare la selezione del modello; in alternativa è possibile utilizzare degli appositi calcolatori online che, in base all’altezza del cavallo dell’utente, forniscono l’altezza ideale del telaio, considerando anche il tipo di bici che si desidera acquistare.
Materiali e peso del telaio
I materiali in cui è realizzato il telaio sono una parte importante nella valutazione, poiché influiscono direttamente su tre aspetti: peso, elasticità e resistenza.
In commercio possiamo trovare bici con telai realizzati principalmente in tre materiali: acciaio, alluminio e carbonio. Vediamo quali sono le caratteristiche di ognuno di questi materiali nello specifico.
Acciaio
L’acciaio è il materiale “originale” per i telai delle biciclette: fino agli anni ’80 infatti quasi tutte le bici erano realizzate in questo materiale. Le sue caratteristiche principali sono elasticità elevata, buona robustezza e buona durata; essendo inoltre un materiale facilmente lavorabile le bici in acciaio possono spesso essere realizzate su misura, assemblando e saldando i tubi in modo personalizzato.
Il principale svantaggio di questo materiale è il peso: le bici in acciaio sono infatti più pesanti rispetto a quelle realizzate con altri materiali.
Alluminio
L’alluminio utilizzato per la realizzazione di telai da bici è perlopiù utilizzato in lega con altri minerali e si caratterizza per una maggiore leggerezza rispetto all’acciaio ma una minore flessibilità e resistenza. L’alluminio infatti si deteriora più facilmente rispetto agli altri materiali; inoltre spesso i tubi hanno un diametro più largo che serve a migliorare la resistenza.
Le bici con telaio in alluminio hanno comunque un ottimo rapporto qualità/prezzo e sono adatte a chi fa un utilizzo standard del prodotto.
Carbonio
Il carbonio è il materiale più leggero tra quelli citati ed è considerato anche quello più performante, anche se non bisogna pensare che il telaio in carbonio permetta di diminuire la fatica della pedalata. Si tratta del materiale utilizzato nelle bici da corsa professionistiche per via della sua resistenza, circa 10 volte superiore a quella dell’acciaio, e del suo peso ridotto.
Nonostante queste caratteristiche possano far pensare che la scelta di un telaio in carbonio sia la migliore, in realtà questo materiale non si adatta a tutte le esigenze. Rispetto ad acciaio ed alluminio infatti i telai in carbonio sono molto più costosi e hanno una minore resistenza agli urti. I telai in carbonio, inoltre, se danneggiati, non possono essere riparati e questo ne diminuisce molto la praticità.
Dimensioni della ruota
Le caratteristiche delle ruote sono il secondo elemento da valutare: oltre all’altezza del telaio, infatti, anche la grandezza delle ruote dev’essere scelta in base alla propria altezza e alle proprie preferenze rispetto al tipo di bici da acquistare e al tipo di andatura che si preferisce. Possiamo identificare due elementi da misurare nella ruota della bici: la grandezza della ruota vera e propria, ovvero il diametro, e la larghezza degli pneumatici.
Diametro della ruota
La misura del diametro della ruota indica la sua grandezza. La prima cosa da sottolineare rispetto a questo valore è che può essere espresso in modi diversi, esistono infatti diversi sistemi di misurazione.
In Europa e in Italia quasi sempre il diametro della ruota è indicato in pollici o in millimetri: il sistema in pollici in realtà è originario dei Paesi anglofoni, mentre la misurazione in millimetri è lo standard di misurazione europeo. Questo sistema di misurazione è chiamato sistema ETRTO o ISO.
Troviamo infine il sistema chiamato “marcatura francese“, che fornisce la misura del diametro esterno in millimetriseguita da lettera compresa tra A e D che indica invece il diametro interno.
La presenza di diversi sistemi di misurazione potrebbe rendere complicato recepire le informazioni fornite dai produttori, ma spesso per fortuna sono presenti tabelle comparative che aiutano a comprendere i valori indicati. Esistono dei criteri più o meno standard per identificare la misura della ruota più adatta: nella tabella potete osservare la dimensione consigliata in base all’altezza dell’utilizzatore.
Altezza ciclista in cm | Diametro ruota in pollici |
---|---|
tra 130 e 155 cm | 24'' |
tra 155 e 170 cm | 26'' |
tra 170 e 180 cm | 28'' |
tra 180 e 195 cm | 29'' |
Larghezza degli pneumatici
Oltre al diametro è possibile trovare diverse opzioni anche per quanto riguarda la larghezza degli pneumatici. Le bici con gli pneumatici più larghi sono particolarmente adatte a chi deve percorrere strade accidentate, con ciottoli o sanpietrini, a chi vuole fare escursioni extraurbane e a chi utilizza frequentemente percorsi con binari o altri ostacoli.
La larghezza standard degli pneumatici per le city bike è di circa 23 millimetri (o 0,9 pollici), ma questo valore può variare in base al tipo di bici. Sul mercato infatti sono sempre più diffuse le cosiddette “fat bike“, bici che hanno pneumatici decisamente più grandi che superano anche i 4 pollici (circa 100 mm).
La dimensione degli pneumatici è solitamente indicata sul lato della ruota ed è espressa in pollici o in centimetri.
2. Sistema di frenata
Il sistema di frenata varia in base al modello di bicicletta. Sul mercato esistono diverse tipologie di freni per bici, che possiamo raggruppare in due macro-categorie: i freni che agiscono sulla rotazione dei cerchi della bici e i freni che agiscono sul mozzo. Ognuna di queste macro-categorie comprende al suo interno sistemi di frenata diversi: lo scenario quindi potrebbe essere un po’ confuso per chi non è particolarmente esperto. Vediamo una breve carrellata dei principali sistemi di frenata per bici e le loro specifiche.
Sistemi di frenata che agiscono sui cerchi
Lo scopo di questa tipologia di freni è quello di bloccare la rotazione della ruota. Da un punto di vista tecnico e strutturale questo sistema è composto da due leve che, quando premute, attivano la trazione dei pattini (dei cuscinetti a diretto contatto con il cerchio) che bloccano la rotazione della ruota.
I vantaggi di questa tipologia di freni sono: semplicità costruttiva, prezzo contenuto, leggerezza, minore tensione su telaio, forcella e ruota. Gli svantaggi invece sono: possibile surriscaldamento che può causare una foratura, usura del cerchio e frenata influenzata dalla presenza di sporco sulla ruota.
All’interno di questo macro-gruppo troviamo:
- Freni caliper: detti anche freni stradali, hanno un meccanismo che comprende due leve di primo livello che vengono installate su un perno e gestite tramite una sola molla;
- Freno Cantilever: dispongono di due leve ma a differenza dei Caliper vengono installate su due perni separati;
- Freni a V: dispongono di due leve poste su due perni e vengono azionati da un cavo sdoppiato.
Sistemi di frenata che agiscono sul mozzo
Questa tipologia di sistema frenante agisce sul mozzo della ruota e non sul cerchione. Sono dotati di un braccio esterno, chiamato braccio di reazione, che è attaccato alle forcelle della bicicletta o ai foderi del carro posteriore. I vantaggi di questa tipologia di sistema di frenata sono: prestazioni ottimali anche in caso di condizioni imperfette della ruota, adattabilità a ruote di diverse dimensioni e necessità di poca manutenzione. Gli svantaggi invece sono: una maggiore sollecitazione della forcella, peso maggiore e costo elevato.
A questa categoria appartengono:
- freni a disco: originariamente nati per le mountain bike, sono oggi molto diffusi anche sulle bici da strada e sulle city bike. Sono composti da un rotatore e da una pinza con due pastiglie che, quando attivate, premono sui lati del rotatore e provocano l’arresto della ruota. Possono essere meccanici o ad azionamento idraulico;
- freni a tamburo: Sono poco diffusi perché più pesanti degli altri tipi. Troviamo in questo caso due pattini contenuti in un tamburo; possono essere integrati alla ruota o esterni;
- freno contropedale: si tratta di un freno particolare che funziona senza bisogno di leve né di cavi ed è integrato nei mozzi a ruota libera. Quando si spingono i pedali nel senso di marcia i dischi vengono allargati, mentre quando si pedala nel senso opposto i dischi si stringono e provocano la frenata.
3. Sistema di cambio
Il sistema di cambio di velocità nelle biciclette permette di adattare il rapporto tra velocità e forza necessaria alla pedalata tipo di percorso, per far sì che lo sforzo del ciclista sia il minore possibile. La modifica del rapporto avviene tramite manopole posizionate sul manubrio che permettono di muovere la catena tra le diverse ruote dentate che corrispondono alle velocità selezionabili.
Questo meccanismo di cambio è definito cambio a deragliatore: il numero di velocità (o ingranaggi) varia sensibilmente in base al modello, dalle 6 velocità nelle city bike alle 50 velocità delle mountain bike.
Attualmente sul mercato esistono anche biciclette con cambio elettronico, nelle quali la trasmissione avviene tramite cavi elettrici, tuttavia non si tratta di modelli molto diffusi.
La presenza del cambio è un elemento che facilita la pedalata non solo nei contesti sportivi, ma anche in quelli urbani. Ciò significa che, anche se cercate una bici per la città, è sempre meglio optare per un modello che abbia un cambio con almeno 6 velocità. Allo stesso tempo però bisogna considerare che chi non ha particolari esigenze sportive non ha effettivamente bisogno di bici con sistemi di cambio a 50 velocità: scegliere il modello giusto quindi in questo caso vuol dire considerare come primo elemento il tipo di uso che si intende fare della bici.
4. Accessori
Nonostante anche la valutazione di questo fattore dipenda dalle proprie esigenze, nelle biciclette è importante considerare la presenza di alcuni utili accessori che ne aumentano la praticità.
Un accessorio molto diffuso nelle city bike è il cestino: può essere montato anteriormente o posteriormente e può avere forma tronco conica o rettangolare. Nei modelli vintage è spesso realizzato in vimini, mentre nelle bici più moderne è in metallo. Può inoltre essere fisso o staccabile come quello mostrato nell’immagine sottostante.
Nel pool degli accessori da bici troviamo poi la luce dinamo: questo sistema di illuminazione, che può essere anche acquistato ed installato separatamente, si attiva con il movimento dei pedali ed è ideale per chi fa un utilizzo intensivo della bici. Spesso al posto della dinamo vengono fornite luci che funzionano a batteria: nonostante queste siano meno pratiche perché è necessario sostituire le pile periodicamente, si tratta sempre di un vantaggio rispetto all’assenza di sistema di illuminazione.
Altri accessori che possono essere inclusi nelle biciclette sono il portaborraccia, il portapacchi posteriore, la guarnizione per la pompa, il campanello e le luci a batteria.
Le domande più frequenti sulla bicicletta
Dove smaltire la bicicletta?
Una vecchia bicicletta può essere smaltita in vari modi. Il modo più ecologico è quello di rivolgersi ad una ciclo-officina o ad un rivenditore di biciclette usate: spesso infatti le vecchie bici, anche se non possono essere riparate, possono essere utilizzate per ricavarne pezzi di ricambio. In alternativa potete portare la vostra bicicletta all’isola ecologica più vicina a voi. La bicicletta infatti fa parte della categoria dei rifiuti ingombranti e non può essere smaltita con la comune raccolta differenziata comunale.
Come pulire la bicicletta?
Il modo più efficace per pulire la bicicletta è utilizzare un accessorio a getto d’acqua come ad esempio una idropulitrice o uno spruzzatore a pressione. Grazie alla pressione, con questi apparecchi sarà possibile pulire la bici in modo molto semplice e non sarà necessario utilizzare detergenti appositi.
In alternativa è possibile scegliere di acquistare appunto detergenti specifici per le varie componenti: in commercio sono molto diffusi gli sgrassanti per catena, i detergenti per freni a disco, per la forcella e i detergenti per il telaio.
I pedali della bicicletta sono universali?
In commercio esistano diverse tipologie di pedale da bicicletta che possono essere utilizzate su qualsiasi tipo di bici. Nonostante le differenze tra le tipologie, infatti, il componente che funge da raccordo tra il pedale e la bici è universale. Si tratta di un perno con un’estremità filettata: la filettatura è diversa tra il pedale destro e quello sinistro, quindi bisognerà fare attenzione a seguire le indicazioni che si trovano sul pedale. Sul pedale destro è presente la lettera R mentre su quello sinistro la lettera L. Nel montaggio la differenza principale sarà che il pedale destro si avviterà in senso orario, mentre il pedale sinistro in senso antiorario.
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