Come usare il tiralatte?

Come usare il tiralatte?

Come forse avrete avuto modo di leggere nella nostra guida all’acquisto, il tiralatte è un ausilio che le madri possono utilizzare per diverse ragioni per estrarre il latte dal proprio seno, ad esempio quando devono per svariati motivi allontanarsi da casa oppure quando il bambino non riesce ad alimentarsi in maniera adeguata. Non esiste un tiralatte migliore di per sé, piuttosto è possibile scegliere tra le varie tipologie in commercio, ovvero elettrico, manuale, singolo o doppio, quello che più si adatta alle esigenze della madre e del suo bambino.
Ma come si utilizza il tiralatte? In questa pagina vi spieghiamo quali sono i passaggi da seguire per utilizzarlo in maniera semplice, efficace e corretta.

Tiralatte singolo struttura

Come usare il tiralatte: tutti i passaggi

I dispositivi per tirare il latte, siano essi di tipo manuale o elettrico, si caratterizzano per un funzionamento molto semplice e non richiedono troppo impegno da parte dell’utilizzatrice.
Ci sono però alcune pratiche che è meglio seguire per fare in modo che l’estrazione sia rapida ed efficace e faccia sì che il latte ottenuto sia in quantità sufficiente per nutrire il proprio piccolo e non contaminato da eventuali batteri o sporcizia.
Ecco qui di seguito l’elenco dei passaggi ideali da seguire per utilizzare il tiralatte in modo corretto e indolore:

  • Lavare sempre bene le mani prima dell’utilizzo: è molto importante evitare di toccare il tiralatte o il latte estratto con mani sporche
  • Il tiralatte dev’essere pulito e ben asciutto: ricordate di prestare attenzione alla pulizia di tutti i componenti dopo ogni utilizzo e, prima di iniziare una nuova sessione di tiraggio, fate caso che i vari componenti siano completamente asciutti
  • Pulire il seno con una salvietta tiepida e fare un impacco caldo: questi passi sono utili sia per assicurarsi che la pelle sia ben pulita, sia soprattutto per stimolare un po’ il seno ed aiutare il latte a fluire verso l’esterno. Fare un impacco o una doccia calda, infatti, aiuta a rilassare i muscoli del petto e a dilatare i condotti mammari, semplificando e velocizzando di conseguenza la fuoriuscita del latte
  • Posizionare la coppetta aderente all’areola: prima di iniziare a pompare bisognerà sincerarsi che il capezzolo sia perfettamente al centro del condotto e che non urti o strusci contro la coppetta stessa
  • Scegliere un ambiente tranquillo e rilassarsi: sia per non avvertire fastidio o dolore che per estrarre il latte in maniera adeguata, è importante sentirsi ben disposti e calmi prima di iniziare ad utilizzare il tiralatte, idealmente mettendosi in una posizione comoda e che aiuti a rilassarsi
  • Massaggiare e/o avviare la fase di stimolazione: se si dispone di un modello manuale è utile massaggiare il seno dall’attaccatura verso il capezzolo in modo da facilitare la fuoriuscita del latte. Se invece si utilizzano i modelli elettrici, questa fase di stimolazione del seno partirà in automatico e verrà poi seguita dalla fase di tiraggio
  • Effettuare sessioni brevi: l’ideale è di non eccedere i 15 minuti circa per non stimolare eccessivamente il seno tirando troppo latte tutto insieme. Di nuovo, se si dispone di un modello manuale si dovrà far caso personalmente a rispettare tali tempistiche, mentre i modelli elettrici sono solitamente molto rapidi ed efficaci perché più potenti
  • Fare una piccola pausa: tra un tiraggio e l’altro, può essere utile fermarsi un attimo e scuotere o massaggiare un po’ il seno, soprattutto se questo appare troppo pieno, teso o indolenzito

 

Quando e ogni quanto tirare il latte?

La frequenza con cui tirare il latte, così come la sua produzione, dipendono da diversi fattori e cambiano di persona in persona, sia per motivi fisiologici della madre che per le necessità e caratteristiche del bambino. Esistono però alcune regole generali su quando sia più opportuno utilizzare il tiralatte, in base a quanto a lungo madre e figlio saranno separati.
Se bisogna allontanarsi dal proprio bambino per motivi di salute, ovvero perché il piccolo è nato prematuro oppure è stato ricoverato per altre ragioni, sarà necessario utilizzare il tiralatte in modo molto frequente per fare in modo che si possa produrre una abbondante quantità di latte prima di separarsi dal piccolo. In questi casi, comunque, sarà il personale medico esperto a fornirvi tutte le indicazioni del caso.
Generalmente, è a discrezione personale utilizzare il tiralatte se ci si assenta per 4 ore o meno, e di solito lo si fa quando si manifesta una fastidiosa sensazione di tensione o eccessiva sensibilità del seno o dei capezzoli. L’utilizzo del tiralatte si rende invece necessario quando la madre si allontana dal bambino per 5-6 ore o più, non solo perché il bambino vorrà probabilmente mangiare durante quest’arco di tempo, ma anche perché non tirare il latte per più di 4-5 ore può favorire l’ostruzione dei dotti lattiferi. In questi casi, è bene tirare il latte dopo un paio d’ore dall’ultima poppata.
Se invece l’assenza si prolunga per 8 o più ore, è preferibile fare una scorta di latte per nutrire il bambino e/o portare il tiralatte con sé quando necessario.

In quali casi è preferibile utilizzarlo

Non tutte le donne devono necessariamente adoperare un tiralatte e, anzi, molte riescono ad allattare al seno il proprio bambino senza alcun problema e senza aver bisogno di utilizzare questo dispositivo perché, ad esempio, sono sempre presenti nei primi mesi di vita del neonato.
Ci sono però alcuni casi in cui è consigliabile o addirittura obbligatorio ricorrere a questi dispositivi per tirare il latte. Ecco i principali elencati qui di seguito:

  • Necessità di aumentare la produzione di latte
  • Dolore quando il bambino si attacca al seno
  • Capezzoli rientrati
  • Bambino ricoverato, prematuro o con problemi nella suzione
  • Rientro al lavoro della madre o assenza per altri motivi

Manuale oppure elettrico? Le differenze

La modalità di utilizzo di un tiralatte cambia in base alla sua tipologia: la principale differenza risiede tra i modelli elettrici e quelli che invece funzionano solo con una pompetta manuale, ma vi ricordiamo che anche la conformazione dell’apparecchio può variare, ed infatti in commercio esistono modelli singoli ed altri invece utilizzabili su entrambi i seni contemporaneamente. Nei due paragrafi successivi riassumiamo i vantaggi e svantaggi dei modelli manuali e di quelli elettrici.

Il tiralatte manuale: pro e contro

Il tiralatte manuale è la soluzione più pratica per quelle mamme che debbano usarlo in maniera non molto frequente e che siano interessate ad avere un prodotto che sia anche semplice da trasportare, in caso si renda necessario tirare il latte quando non si è in casa propria.
Questi prodotti hanno il vantaggio di essere molto silenziosi ed economici, ma sono indubbiamente più lenti dei modelli elettrici in cui invece l’estrazione è attivata da un motore che la rende senz’altro più energica e rapida.

Il tiralatte elettrico: pro e contro

Tra i vantaggi del tiralatte elettrico spiccano la rapidità e semplicità d’uso, visto che è possibile ottenere in maniera rapida il latte senza dover fare altro che fissare bene la coppetta al seno e premere il pulsante d’avvio dell’apparecchio.
Come aspetto positivo di questi modelli segnaliamo anche il fatto che questi permettono quasi sempre di selezionare il livello di vuoto, ovvero la velocità con cui il latte viene tirato, il che permette di adattare il lavoro alle proprie esigenze di tempo e alla soglia di dolore/sensibilità alla stimolazione. Tra i punti negativi, invece, vi ricordiamo che questi tiralatte hanno un costo e un ingombro maggiori.

Tiralatte elettrico


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