I motivi per cui si ricorre all’utilizzo di un tiralatte sono numerosi e, tra tutti, il più diffuso è sempre più spesso l’allontanamento della madre dal neonato per un numero di ore variabili. Sebbene l’ideale sarebbe quella di nutrire nell’immediato il bambino o al massimo a poche ore a partire dall’estrazione, per moltissimi motivi si rende necessario prolungare quest’attesa e, di conseguenza, conservare il latte più o meno a lungo prima della poppata.
Ma come si fa a conservare il latte materno in modo adeguato? Ci sono diversi elementi a cui badare, tra cui la temperatura e il contenitore in cui il latte viene riposto.In questa rubrica ci occupiamo proprio di spiegarvi tutto quello che c’è da sapere per fare in modo che, una volta tirato, il latte venga conservato in uno stato ottimale per poi essere dato al neonato senza correre il rischio di nutrirlo con del latte andato a male oppure non sicuro.
Quali contenitori utilizzare
L’aspetto più importante quando si desidera conservare il latte materno è la scelta del contenitore in cui collocarlo perché questo dev’essere accuratamente pulito e, soprattutto, adatto a mantenere inalterato il colore, il gusto e le proprietà della bevanda.
Il latte materno può essere conservato esclusivamente in due tipologie di contenitori: quelli di plastica ideati appositamente per latte e/o pappe e dei classici contenitori di vetro, purché abbiano una chiusura ermetica che assicuri un mantenimento ottimale del liquido e ne eviti il contatto con l’aria.
Vi ricordiamo inoltre che, se preferito, tra i contenitori ad hoc disponibili in commercio, ce ne sono anche di tipo usa e getta: ad ogni modo, è bene segnare la data di estrazione sul contenitore che utilizzerete.
Tiralatte e contenitori per alimenti
Guzzini Store&More Set 3 contenitori alti
Medela Swing Maxi Hands-free
GoMaihe Contenitori ermetici per alimenti
Chicco Natural Feeling manuale
Medela Solo
Tupperware Ventsmart A21
Bormioli Frigoverre 388840-SK5
Philips Avent SCF395/11
Medela Harmony
Joseph Joseph Nest Lock set da 5
Medela Swing Maxi Flex
Philips Avent SCF332/31
Medela Swing
Medela Swing Maxi
Una volta estratto e conservato, quanto dura?
Il latte materno può essere conservato più o meno a lungo, in base al luogo di conservazione e al fatto che il latte sia stato appena estratto oppure sia stato invece precedentemente congelato. Vediamo nell’elenco che segue qual è la durata ideale per conservare il latte in ciascuno di questi casi:
- Latte estratto conservato in frigorifero: se appena estratto, può durare in frigorifero fino a 24 ore, chiaramente in un apposito contenitore e preferibilmente sul ripiano del frigo e non nei vari cassetti o vani di chiusi di cui dispone
- Latte estratto conservato in freezer: se subito dopo aver tirato il latte si decide di congelarlo, questo può restare in freezer anche fino a tre mesi senza che vada a male
- Latte congelato conservato in frigorifero: una volta congelato e scongelato il latte, questo può essere conservato solo fino ad un massimo di 12 ore, anche se l’opzione ideale è consumarlo subito dopo averlo scongelato
La temperatura ideale per conservare il latte
Il latte può essere conservato anche semplicemente a temperatura ambiente se ci si trova in un ambiente con una temperatura tra i 25 e i 37 C°, ma non per più di 4-5 ore circa. Se invece l’ambiente non è particolarmente caldo e presenta una situazione climatica di circa 15-25 C°, allora potrete conservare il latte estratto anche fino a 8 ore senza bisogno di spostarlo in frigorifero.
Questo spostamento è invece fondamentale quando avete bisogno di conservare il latte anche per un’intera giornata, lasso di tempo che rende indispensabile una temperatura inferiore ai 15 C°.
A partire da 3 giorni circa dopo l’estrazione, il latte dovrebbe essere poi conservato nel congelatore se non si prevede di consumarlo nelle 24 ore successive.
Nel classico congelatore verticale (ovvero quello che si trova integrato al frigorifero) le temperature arrivano a circa -12 C°, adatti a mantenere in buono stato il latte per circa 3 mesi. Se, infine, avete in casa uno di quei congelatori a pozzetto (che, per intenderci, sono quelli esterni al frigo ed orizzontali, ovvero che si aprono dall’alto) la temperatura arriverà in quel caso anche fino a -20 C°, dandovi un intervallo di conservazione del latte materno che potrà arrivare anche fino agli oltre 6 mesi.
Come scongelarlo e riscaldarlo?
La procedura migliore è quella di spostare il latte congelato dal freezer al frigorifero 24 ore circa prima dell’utilizzo, in modo che questo abbia il tempo di scongelarsi naturalmente mantenendo comunque una temperatura che ne eviti il deterioramento.
È estremamente importante non utilizzare mai il microonde o il fuoco diretto per scongelare il latte materno perché il calore può facilmente indurre delle alterazioni nelle proprietà nutritive e nel gusto del latte e può inoltre favorire la produzione di batteri dannosi per il bambino. Per scaldarlo potete utilizzare uno scaldabiberon (a tal proposito, vi ricordiamo che esistono anche dei modelli dotati di opzione scongelamento) oppure semplicemente immergere la bottiglietta del biberon in acqua calda o tiepida per qualche minuto, assicurandovi però che questa non tocchi l’apertura del contenitore.
Infine, ricordate che non è possibile conservare il latte avanzato da un poppata e che, come in realtà è buona prassi con qualsiasi alimento, non bisogna mai congelare nuovamente il latte che avete già scongelato.