Come scegliere il robot da piscina
Chi è tanto fortunato da potersi permettere una piscina, sia essa interrata o fuori terra, sa bene che il piacere di fare il bagno a casa propria ha un costo non solo in termini economici, ma anche in tempo e impegno necessari a mantenere l’acqua e la piscina stessa in buone condizioni igieniche. Per tutto il periodo di tempo in cui si tiene in uso la piscina (che possono essere i soli mesi estivi, ma anche tutto l’anno in caso di piscine interrate e indoor) si devono infatti effettuare delle operazioni di manutenzione quotidiane. Un grandissimo aiuto in queste operazioni è costituito dal robot da piscina, un piccolo aiutante motorizzato e indipendente capace di mantenere ben puliti il fondo e le pareti della piscina, così come di raccogliere foglie e sporcizia galleggianti nell’acqua. La scelta di un robot da piscina deve essere però ben ponderata: a seconda del tipo di piscina (fuori terra o interrata), delle sue dimensioni e della sua struttura (forma e tipo di fondo) ci sarà bisogno di un determinato tipo di robot da piscina.
Come funziona il robot da piscina
Un robot da piscina è in sostanza un piccolo aspiratore e raccoglitore di detriti subacqueo. È in grado di deambulare autonomamente sul fondale e spesso sulle pareti della piscina, aspirando quanto incontra sul suo percorso. È dotato di spazzole morbide rotanti per la rimozione delle formazioni organiche dalle superfici e di un filtro per la raccolta dello sporco. Il movimento del robot in piscina, a seconda del modello, può essere completamente casuale oppure, all’opposto, seguire uno schema di navigazione preciso formulato appositamente per coprire l’intera superficie. Sono solitamente disponibili almeno un paio di programmi di pulizia dalla durata variabile.
Tipi di robot da piscina
Esistono diversi tipi di robot da piscina, ognuno caratterizzato da un diverso principio di funzionamento, una diversa efficacia e diverse capacità. Non si tratta solo di dimensioni e forme delle piscine, ma anche del tipo (fuori terra o interrate, con pareti rigide o flessibili), del rivestimento delle pareti, delle caratteristiche del fondale ecc.
Le tre tipologie sono: robot idraulici, elettrici e a pressione.
Robot idraulici
Per il loro funzionamento, i robot da piscina idraulici necessitano del collegamento diretto alla pompa filtrante della piscina. Questo avviene attraverso un lungo tubo flessibile: grazie alla suzione generata dalla pompa il robot si muove lungo il pavimento della piscina e, in certa misura, sulle pareti, aspirando e filtrando lo sporco. La velocità è di solito intorno ai 6-8 m/min, dunque piuttosto lenta rispetto alle altre soluzioni, ma è anche la più economica delle possibilità attualmente disponibili.
Robot elettrici
La soluzione forse più efficiente per la pulizia della piscina è rappresentata dai robot da piscina elettrici. Si tratta di robottini, appunto, con motorizzazione elettrica solitamente doppia: montano cioè un motore dedicato all’aspirazione e uno dedicato alla deambulazione. La motorizzazione elettrica permette una velocità superiore rispetto ai robot idraulici e una maggiore versatilità: i robot da piscina elettrici se la cavano infatti meglio su tutti i tipi di fondo e i modelli più avanzati sono spesso in grado di arrampicarsi sulle pareti. Da ricordare che sono presenti in commercio anche modelli elettrici a batteria: in questi casi quindi il motore è alimentato da una batteria ricaricabile e non da corrente elettrica.
Robot a pressione
I robot da piscina a pressione sono adatti solo alle piscine interrate, poiché per il loro funzionamento richiedono l’installazione di una pompa aggiuntiva in prossimità dell’unità filtrante. Il robot è alimentato dal flusso di acqua ad alta pressione generato da questa pompa, la quale mantiene altresì attivi i filtri della piscina, assicurando così una pulizia costante dell’acqua. I robot da piscina a pressione garantiscono tra tutti le migliori e più veloci (fino a 15 m/min) prestazioni aspiranti.
Caratteristiche della piscina e robot indicati
Come abbiamo detto, il criterio-guida per la scelta di un robot da piscina non può essere altro che la piscina stessa. A seconda del tipo di robot e delle caratteristiche tecniche, infatti, i vari modelli possono essere adatti a tutti i tipi di piscine o meno. L’importante è ovviamente scegliere un robot adatto alle caratteristiche della propria piscina. Ecco un breve elenco con le caratteristiche della piscina da considerare quando si cerca il robot più adatto.
Dimensioni
Ovviamente il primo parametro devono essere le dimensioni della piscina: troverete sempre indicato su ogni modello di robot da piscina le dimensioni massime (lunghezza e/o larghezza) per le quali la macchina è indicata. Questa indicazione risulta sia dalla lunghezza del cavo o tubo di alimentazione, sia dalla velocità di deambulazione del robot.
Forma
Non bisogna affatto dare per scontato che tutti i robot da piscina vadano bene per qualunque tipo di vasca: alcuni modelli sono infatti in grado di funzionare solamente in vasche dalla forma regolare (quadrangolare o ovale), mentre altri sono adatti anche alle piscine dalle forme più irregolari o fantasiose.
Fondale
Anche il fondale di una piscina non è un aspetto banale da considerare. Tutti i robot da piscina sono infatti in grado di pulire un fondale perfettamente piano o in leggera pendenza, ma la questione è diversa per quei fondali che presentano gradini o vasche a diversa profondità. Se la vostra piscina è piuttosto “articolata” avete bisogno di un robot capace di fare i conti con i fondali più complicati.
Rivestimento
Come è noto, fondale e pareti di una piscina possono essere rivestiti in materiali diversi. È allora ovvio che non tutti i robot da piscina siano in grado di muoversi o arrampicarsi su tutti i materiali possibili: ruote e cingoli possono infatti non ottenere una buona aderenza su tutti i materiali. Una vasca può essere rivestita in PVC armato, piastrelle, cemento verniciato o liner da piscina: quale che sia il vostro rivestimento, assicuratevi di scegliere un robot compatibile con esso.
Prestazioni dei robot da piscina
Una volta certi di aver individuato i modelli di robot da piscina più adatti alla vostra vasca, dovrete capire che cosa questi siano in grado di fare e in quanto tempo.È importante innanzitutto verificare quali parti della piscina il robot sia in grado di pulire: tutti, ovviamente, puliscono senza problemi i fondali, ma se parliamo di pareti il discorso cambia. I migliori modelli sono capaci infatti di arrampicarsi lungo le pareti rigide e semirigide (non importa quanto queste siano alte), mentre altri sono in grado di arrampicarsi solamente per i primi 30-40 cm di altezza. I modelli più semplici, invece, sono completamente privi di questa abilità. Un’ulteriore abilità, per la verità piuttosto avanzata, è poi quella di pulire la linea di galleggiamento o linea d’acqua che dir si voglia: si tratta della capacità di seguire e pulire la linea di livello dell’acqua, lungo la quale tipicamente tendono ad accumularsi detriti.
Velocità
La velocità di deambulazione di un robot da piscina dipende principalmente dal tipo di robot di cui si tratta. I più lenti sono i robot idraulici, i più veloci quelli a pressione, mentre i robot elettrici rappresentano una via di mezzo. La velocità, misurata in m/min (metri al minuto), può andare da appena 6 m/min fino a 15 m/min. È chiaro che maggiore è la velocità, più rapidi sono i cicli di pulizia (ovviamente in relazione alle dimensioni della vasca).
Volume di filtrazione
Un dato che va a braccetto con la velocità di deambulazione del robot da piscina è il suo volume di filtrazione, ovvero la quantità d’acqua che è in grado di filtrare in un’unità di tempo (tipicamente l’ora). Il volume di filtrazione viene espresso in m³/h (metri cubi l’ora): maggiore è il volume di filtrazione, più rapido è il robot nel ripulire completamente la piscina, detto in parole povere. Un robot ad alto volume di filtrazione è più idoneo alle vasche grandi, mentre un volume di filtrazione più basso è adatto alle piscine più piccole.
Funzioni del robot da piscina
Il robot da piscina è utile appunto perché pulisce la piscina al posto vostro: è lecito dunque aspettarsi che abbia una serie di funzionalità volte a personalizzare il lavoro di pulitura.La quantità e qualità delle funzioni automatiche, però, dipende molto dalla tipologia del robot: gli unici completamente indipendenti dal sistema-piscina e totalmente programmabili sono i robot da piscina elettrici. Essendo dotati di motori autonomi e non dipendendo da pompe idrauliche della piscina per il loro funzionamento, possono avere una maggiore libertà nell’autogestirsi. Sono solitamente solo i robot elettrici, ad esempio, a poter essere programmati per entrare in funzione ad un determinato orario, oppure ad essere equipaggiati con un sistema di mappatura della vasca che li aiuta ad effettuare una pulizia organica e accurata di fondale e pareti, o ancora a prevedere la possibilità di controllare la macchina da remoto attraverso un telecomando o un’applicazione per smartphone.
Cicli di pulizia
Un tratto invece comune a tutti i robot da piscina è la presenza di due o più cicli di pulizia predefiniti. Per ciclo di pulizia si intende un periodo di tempo prestabilito durante il quale il robot opera nella vasca. Solitamente i cicli disponibili sono uno per la sola pulizia del fondale e uno per fondale e pareti.
Percorso
Il percorso seguito da un robot da piscina durante il lavoro è controllabile solo fino a un certo punto. Abbiamo già detto che solo i modelli elettrici, peraltro di fascia alta, sono dotati di funzionalità di mappatura della vasca per una pulizia veramente accurata. I modelli idraulici e a pressione, di solito, possono offrire o solamente un moto casuale lungo la vasca, oppure uno schema ripetitivo (ad esempio un percorso a X) che, con minime variazioni, permette di pulire con una certa cura tutta la superficie.
Manutenzione
È ovvio che un robot da piscina sia progettato specificamente per durare nel tempo, nonostante il suo utilizzo avvenga in immersione. Ciononostante, alcune operazioni di manutenzione si rendono periodicamente necessarie per mantenere inalterate le prestazioni della macchina.
Pulizia filtri
Non tutti i robot da piscina sono equipaggiati con filtri: come abbiamo visto, i modelli idraulici aspirano e convogliano i detriti direttamente verso la pompa di filtrazione, pertanto non vi è un sistema filtrante a bordo del robot. I robot elettrici sono invece dotati di un filtro a cassetta, che man mano si riempie dei detriti raccolti. Allo stesso modo, i robot a pressione accumulano lo sporco in appositi sacchi morbidi. Tanto i filtri rigidi quanto i sacchetti raccoglitori vanno svuotati regolarmente e mai devono essere lasciati riempire: questo renderebbe impossibile la raccolta di ulteriori detriti. Idealmente, la pulizia dei filtri andrebbe fatta dopo ogni pulizia o al massimo dopo due. L’operazione è di solito molto semplice: il filtro o il sacco si estraggono con facilità (il contenuto si può rovesciare direttamente nel bidone) e si sciacquano semplicemente con la canna dell’acqua prima di essere rimontati.
Parcheggio
Anche se il robot da piscina può stare tranquillamente in immersione, non si può pensare di lasciarlo parcheggiato in piscina anche quando non è in funzione.Per evitare la formazione di alghe e altre incrostazioni è infatti opportuno estrarre il robot quando non è in uso e lasciarlo asciugare. I modelli più pesanti (quelli elettrici) hanno di solito un carrello destinato proprio ad alloggiare il robot e a spostarlo facilmente da e verso la vasca. In mancanza di un carrello, lasciar asciugare il robot sul pavimento asciutto va comunque bene, così come riporlo quantomeno sotto una tettoia.
Le domande più frequenti sui robot da piscina
Dove si attacca il robot da piscina?
Il robot da piscina, in base alla tipologia, può necessitare di attacco idraulico o elettrico. Nel primo caso bisogna attaccare il robot direttamente alla pompa filtrante della piscina e non è necessario un collegamento alla rete elettrica. Spesso i robot idraulici, proprio per questo tipo di collegamento, sono compatibili specificamente con piscine (e quindi con pompe filtranti) dello stesso brand. In tutti i casi, nelle schede tecniche dei modelli idraulici viene specificata la portata d’acqua della pompa compatibile con il robot. Per quanto riguarda i robot elettrici, invece, è necessario il collegamento alla rete elettrica: non c’è però da preoccuparsi della sicurezza, poiché questi prodotti sono dotati di specifiche protezioni che rendono sicuro il collegamento al 100%.
Quanto costa un robot da piscina?
Il prezzo di un robot da piscina dipende in buona misura dal tipo di robot di cui si tratta, se idraulico, elettrico o a pressione, e in secondo luogo dalle prestazioni: un robot per piscine di grandi dimensioni costa naturalmente di più rispetto a un modello per vasche più piccole.
Possiamo indicare il ventaglio dei prezzi a seconda del tipo di robot:
- Robot idraulici: da circa 50 a circa 200 €;
- Robot elettrici: da circa 200 a oltre 1.000 €;
- Robot a pressione: a partire da circa 900 €.
Quali sono le migliori marche di robot da piscina?
I migliori brand sono marchi molto specializzati, che vantano una loro tradizione nel settore delle piscine.
Non possiamo ad esempio non menzionare Zodiac, probabilmente il più importante tra i marchi specializzati nella manutenzione delle piscine, oppure l’altrettanto specializzata Maytronics che si focalizza sulla produzione di soli modelli elettrici.
Un brand economico molto popolare è poi Intex, che non è specializzato esattamente nei robot da piscina, ma in attrezzature per piscina in generale, oltre che nella produzione di piscine fuori terra. Lo stesso discorso vale per Bestway: entrambi i brand producono robot dal prezzo medio/basso, ideali per piscine fuori terra.
Quali sono i migliori robot da piscina del 2023?
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