Mantenere un buon livello di umidità nella vostra casa e soprattutto nella camera dei vostri bambini può aiutare a prevenire ed alleviare i sintomi del raffreddore e dell’influenza. Nelle giornate invernali, inoltre, l’uso prolungato del riscaldamento può portare a diversi fastidi respiratori (come congestione nasale, irritazione al naso, tosse secca), nonché problemi più seri come mal di testa e di gola. L’aria umida, dunque, può aiutarvi a respirare più facilmente e ottenere abbastanza sollievo per dormire sonni tranquilli.Per ottenere un livello di umidità adeguato si possono adottare alcuni stratagemmi, e soltanto uno di questi è l’uso dell’umidificatore.
Moderare il riscaldamento
Una possibile soluzione all’eccessiva secchezza dell’aria è abbassare la temperatura di qualche grado: temperature più basse seccano di meno l’aria. Date inoltre un’occhiata alla stanza e controllate che non ci siano apparecchi che emanano calore, i quali potrebbero contribuire ad abbassare il tasso di umidità. Sui radiatori potete provare ad appendere uno o due classici umidificatori in terracotta: dei piccoli recipienti da riempire d’acqua, che lentamente evapora e contribuisce a mantenere un buon livello di umidità.
Se volete fare una prova, vi consigliamo questo set da 4 umidificatori per termosifone dal design moderno e minimale adatto a tutti gli ambienti. Potete da subito provarli in stanze diverse della casa e valutare l’effetto che fanno.
Tenere piante d’appartamento
Se avete il pollice verde, un metodo semplice per elevare il tasso d’umidità nell’aria è quello di tenere piante in vaso: oltre ad assolvere a questa utile funzione, esse contribuiscono anche a tenere l’aria pulita e soprattutto abbelliscono la casa, conferendole un tocco di personalità in più. Le felci di Boston, in particolare, sono molto raccomandate a questo scopo per le loro proprietà idratanti e purificanti dell’aria.
Badare al ricambio d’aria
D’inverno non si è certo particolarmente invogliati a spalancare porte e finestre, eppure in questa stagione è ancora più importante cambiare l’aria alle stanze. In particolare dopo la notte è importante arieggiare le camere da letto per almeno una decina di minuti, ma anche gli altri ambienti della casa (e il loro tasso d’umidità) traggono vantaggio da un ricambio regolare.
L’aria nuova è più umida perché non è ancora entrata a contatto con il riscaldamento, inoltre è priva di quel caratteristico odore di “chiuso” risultante dall’accumulo di anidride carbonica. Noterete che ricambiando regolarmente l’aria anche d’inverno respirerete meglio e andrete meno incontro ai classici mal di testa di stagione.
Usare l’umidificatore
Se siete particolarmente sensibili alla secchezza dell’aria, con frequenti problemi respiratori, o se nonostante tutti gli accorgimenti elencati l’umidità nella vostra casa dovesse risultare sempre troppo poca, allora potete passare alle “armi pesanti”: acquistate un umidificatore e mettetelo in funzione.
Il modello che vi consigliamo in questo caso è il Levoit Classic 300S: adatto ad ambienti fino a un massimo di 47 m², è comodo da usare grazie al serbatoio a ricarica dall’alto e all’app coordinata veSync, con la quale è possibile programmare il funzionamento dell’apparecchio, impostare un livello di umidità da raggiungere e monitorare anche da remoto l’andamento del tasso di umidità. L’app offre anche una sezione dedicata alla cura delle piante, con reminder per l’innaffiatura e informazioni sull’umidità ideale per ogni tipo di pianta. È presente una modalità notturna a disturbo ridotto (basso rumore e luci spente) e la tanica da 6 l assicura un’autonomia massima di ben 60 ore.
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