Dyson Spot+Scrub Ai in breve
Dyson Spot+Scrub AI è il primo robot aspirapolvere e lavapavimenti di Dyson e porta nel settore tutto ciò che contraddistingue il brand: potenza, attenzione all’igiene e design. Grazie alla combinazione di LiDAR, telecamera con AI e oltre 20 sensori, mappa la casa in modo preciso, riconosce oggetti e adatta potenza e quantità d’acqua in base allo sporco. È anche in grado di riconoscere macchie ostinate e passare più volte sullo stesso punto. L’aspirazione fino a 18.000 Pa e il rullo in microfibra autopulente garantiscono ottimi risultati in ogni situazione. Perfetto il riconoscimento dei tappeti: il robot li evita sollevando il rullo. Anche la base è un punto di forza: svuota, lava e asciuga automaticamente, e soprattutto non usa sacchetti, con vantaggi economici non indifferenti. Bisogna però accettare uno svuotamento manuale più frequente. A 999 euro resta un robot premium, ma completo per chi vuole pulizie automatiche con il minimo sforzo.
Voto finale: 9
Dyson Spot+Scrub AI rappresenta l’entrata di Dyson nel settore dei robot aspirapolvere lavapavimenti. E lo fa in pieno stile Dyson: stile, potenza e praticità. L’idea è quella di portare l’esperienza Dyson (aspirazione potente e attenzione all’igiene) nella forma di un robot che sappia riconoscere lo sporco, decidere quante passate servono e occuparsi della manutenzione quasi in autonomia. I rivali in questo ambito sono tanti, con brand – come Ecovacs o Nerwal – che si sono specializzati proprio sui robot aspirapolvere. Tuttavia, l’ultimo arrivato in casa Dyson non ha dalla sua solo la forza del brand, ma anche una caratteristica invidiabile: l’assenza di un sacchetto raccogli polvere. I vantaggi sono sia economici che igienici. E lo vedremo nel corso di questa recensione.
Presentato a IFA 2025, arriva sul mercato con un prezzo di 999 euro (rispetto a un prezzo di listino iniziale superiore), posizionandosi come proposta premium in un segmento in cui trovano spazio i migliori robot aspirapolvere.
I migliori robot aspirapolvere
Sistema di mappatura
Il cuore del comportamento smart di questo robot è la sensoristica. Dyson Spot+Scrub AI combina 24 sensori, un sistema LiDAR a doppio laser, telecamera HD alimentata dall’intelligenza artificiale e un sistema laser a doppia linea. Una combinazione che permette al robot di costruire mappe precise degli ambienti, riconoscere quasi 200 tipi di oggetti e distinguere tipi di superficie. Tramite l’app MyDyson poi è possibile etichettare le stanze per facilitare la pulizia delle zone. Qui le planimetrie possono essere visualizzate in 2D. Tutti questi dati si traducono in percorsi di pulizia precisi e non causali e permettono al robot di prendere decisioni in base allo sporco che si ritrova davanti. Ad esempio, può decidere di passare più volte su uno stesso punto finché non è soddisfatto del risultato.
Caratteristiche
In questa sezione, snoccioliamo i dettagli tecnici di Dyson Spot+Scrub AI, mentre successivamente parleremo delle prestazioni reali nell’utilizzo quotidiano che – già lo anticipiamo – sono state molto soddisfacenti.
Il nuovo robot Dyson si presenta con una scheda tecnica di tutto rispetto e con tante funzioni, che lo rendono uno dei migliori robot sul mercato:
- Potenza di aspirazione fino a 18.000 Pa: il robot regola in automatico la potenza in base allo sporco e al tipo di superficie. Il sistema di filtrazione è a doppio stadio con capacità di trattenere particelle fino a 0,1 micron
- Autonomia fino a 140 minuti, variabile a seconda delle modalità di pulizia e della superficie
- Rullo in microfibra autopulente che gestisce acqua e sporco: il rullo ha enormi vantaggi rispetto ai moci rotanti, in quanto raccoglie meglio lo sporco. Il rullo si autopulisce a ogni rotazione, poiché viene lavato automaticamente con acqua a 60 gradi e poi asciugato a 45 gradi. È estensibile fino a 40 mm, per raggiungere anche i bordi, che spesso vengono tralasciati dai robot più basilari, e si solleva di 10 mm per evitare tappeti. Una delle funzioni più interessanti è il riconoscimento visivo delle macchie con passate iterative finché la macchia non viene considerata rimossa
- Base ciclonica senza sacchetto che raccoglie i detriti secchi e con capacità fino a 100 giorni
- Il serbatoio dell’acqua pulita è di 2,3 litri mentre quello dell’acqua sporca è di 2,1 litri
- Tutto è gestibile e controllabile dall’app MyDyson, dove è possibile consultare la “Mappa pulita” che mostra dove sono stati rilevati oggetti, dove è stata effettuata la pulizia e il punto in cui ha ripetuto la passata per rimuovere lo sporco più ostinato.

Struttura
Il robot ha una forma rotonda e compatta, anche se non è tra i più bassi in circolazione. Ha un’altezza di circa 11 cm, ma passa sotto la maggior parte dei mobili. È però tra i più leggeri (6,6 kg). Certo, facendo tutto in autonomia, poco conta il peso per chi lo utilizza ma è un dato da sottolineare. Le dimensioni della base, invece, sono nella media (44 x 58 x 45 cm). Serve un po’ di spazio per posizionarla, ma è abbastanza compatta rispetto ad altri modelli. Qui, ci sono i tre contenitori: sporco secco, acqua pulita, acqua sporca. Le linee sono belle e pulite, in pieno stile Dyson. Il robot ospita la telecamera con intelligenza artificiale, il rullo per il lavaggio e il sistema di aspirazione, mentre la base funziona come un vero centro di manutenzione completamente automatico. Ovviamente è qui che il robot si ricarica, quando rientra dopo il ciclo di pulizia.
Voto finale: 9
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