Per molti consumatori mantenere i pavimenti puliti e igienizzati è una delle priorità nella pulizia della casa. Per questo motivo nel nostro Paese gli elettrodomestici per la pulizia a vapore rimangono da decenni tra gli strumenti per la pulizia più amati in assoluto.
Dedichiamo questa guida all’acquisto proprio alla scopa a vapore, uno tra i più versatili tra questi strumenti.
Le migliori scope a vapore
Cos’è una scopa a vapore e a cosa serve?
Si tratta di un generatore di vapore pensato principalmente per l’igienizzazione e la pulizia dei pavimenti. L’aspetto ricorda quello di una scopa elettrica: un bastone con il serbatoio/caldaia montato sopra e terminante in un’ampia testa per l’erogazione del vapore, sulla quale si applica un panno in microfibra per la rimozione dello sporco. La scopa a vapore è leggera, maneggevole e si regge in piedi da sola.

In aggiunta alla funzione pulente, il vapore ha anche una ben nota funzione igienizzante: aiuta pertanto a eliminare batteri e virus, contribuendo a creare un ambiente più salubre.
Molti modelli di scopa a vapore hanno inoltre il serbatoio/caldaia staccabile e collegabile direttamente a diversi accessori per le più diverse superfici: si tratta in questi casi a tutti gli effetti di modelli 2 in 1, che integrano scopa a vapore e pulitore portatile.

Prestazioni
Sono diversi gli aspetti da considerare per capire quali possano essere le prestazioni di una scopa a vapore: vediamoli con ordine qui di seguito.
Potenza
La potenza assorbita da una scopa a vapore è importante per un motivo fondamentale: da essa dipende la rapidità con cui l’acqua all’interno del serbatoio raggiunge la temperatura necessaria all’erogazione del vapore e quindi determina i tempi di attesa necessari prima di poter iniziare a utilizzare la scopa.

Emissione
Anche la possibilità di regolare l’intensità dell’emissione del vapore non va sottovalutata, perché da questa può dipendere la possibilità di trattare o meno anche le superfici delicate, come il parquet. Di solito i modelli con erogazione fissa sono infatti ideali solo per i pavimenti duri, in pietra o ceramica, e per tappeti e moquette.

Acqua
Un secondo fattore importante da valutare riguarda la gestione dell’acqua. Facciamo riferimento innanzitutto alla capacità del serbatoio, che è direttamente correlata all’autonomia della scopa a vapore, e alla presenza o meno di filtri o altri sistemi che, limitando la formazioni di incrostazioni di calcare, contribuiscano alla buona manutenzione della scopa a vapore.
Capacità del serbatoio
Da questa dipende quanto a lungo sia possibile utilizzare la scopa a vapore senza necessità di interrompersi per il rabbocco. Sottolineiamo che, in generale, tutte le moderne scope a vapore consentono il rabbocco immediato, senza cioè dover attendere che il serbatoio si raffreddi e perda pressione, come era necessario per molti modelli della generazione precedente.

Sistemi anticalcare
La presenza di sistemi anticalcare è importante per semplificare la manutenzione della scopa a vapore e per garantirne la lunga durata nel tempo. Infatti, gli accumuli di calcare possono progressivamente ostacolare la corretta fuoriuscita del vapore, fino a impedirla del tutto. Gli eventuali filtri possono essere permanenti, e necessitare a loro volta di una semplice pulizia periodica per ripristinarne la piena efficacia, oppure deperibili, da sostituire cioè regolarmente.

Accessori
Anche gli accessori in dotazione a una scopa a vapore sono molto importanti, in particolare qualora voleste usarla non soltanto per pulire i pavimenti, ma anche tappeti, moquette, tende, finestre, fornelli e altre superfici. Alcuni modelli particolarmente versatili, come detto, permettono di separare il serbatoio dalla scopa e di adattarlo per l’uso con tubo flessibile o bocchetta apposita per la pulizia di altre superfici.

- Panni di ricambio: praticamente tutte le scope a vapore in commercio vengono fornite con almeno due panni in microfibra in dotazione, riutilizzabili e lavabili in lavatrice;
- Soletta per tappeti e moquette: altro accessorio molto comune è questa soletta in plastica che permette alla scopa a vapore di scorrere bene anche su tappeti e moquette;
- Dosatore per rabbocco: anche questo è un accessorio molto frequente, soprattutto per quelle scope a vapore che non hanno un serbatoio staccabile.
Oltre a questi si possono trovare altri accessori, quali bocchette aggiuntive che permettono di trattare superfici diverse e tubi rigidi o flessibili che consentono di ampliare il raggio d’azione della scopa e di raggiungere con più facilità vetri o ripiani.

- Concentratore di vapore: una bocchetta lunga e sottile che permette di agire con particolare incisività sulle fughe tra le piastrelle o in passaggi particolarmente stretti;
- Spazzola tonda: una piccola spazzola tonda con setole che permette un’azione localizzata su macchie molto incrostate o resistenti;
- Spazzola vetri: una spazzola speciale per la pulizia dei vetri;
- Panno ravvivatessuti: a volte fornito con un suo supporto in plastica, è utile per ravvivare e “stirare” panni rimasti appesi e inutilizzati molto a lungo, oppure per pulire poltrone e divani;
- Tubo flessibile: permette di manovrare agevolmente le bocchette accessorie, in particolare per pulire i vetri o ravvivare i panni appesi;
- Tubo telescopico: permette di raggiungere anche superfici in alto come le finestre, anche se si tratta di una soluzione meno pratica rispetto al tubo flessibile.
L’elenco dei possibili accessori in dotazione non si ferma qui: esistono scope a vapore con una dotazione di più di 10 spazzole e bocchette accessorie, noi abbiamo elencato solamente le più comuni. Chiaramente, maggiore il numero delle bocchette accessorie, maggiore la versatilità della scopa a vapore.
Come si usa la scopa a vapore?
Usare la scopa a vapore è davvero molto semplice. È opportuno passare prima l’aspirapolvere per massimizzare la resa della pulizia a vapore. Se avete optato per un modello con funzione aspirante potete evitare questa fase preliminare. Successivamente:
- Applicare il panno: i panni in microfibra vanno applicati alla testa della scopa prima dell’accensione;
- Riempire il serbatoio: anche questo da fare a scopa spenta;
- Accendere la scopa: di solito l’interruttore ha una lucina che segnala l’accensione;
- Attendere la preparazione del vapore: trascorso un lasso di tempo, la scopa sarà pronta all’erogazione;
- Passare la scopa: si passa sul pavimento esattamente come una scopa elettrica. Se la si passa su un tappeto o moquette è necessario usare la soletta in plastica solitamente inclusa nella fornitura.
La scopa a vapore va bene per i tappeti?
È possibile pulire i tappeti con la scopa a vapore, ma senza aspettarsi risultati eccezionali. È comunque positiva l’azione igienizzante del vapore sui tappeti.
La scopa a vapore va bene per i divani?
Sì, ma solo se la scopa a vapore è un modello 2 in 1 con serbatoio staccabile, tubo flessibile e gli appositi accessori per il trattamento dei mobili imbottiti (una bocchetta in plastica dedicata con relativo panno).
La scopa a vapore va bene per il marmo?
Sì, il marmo è una superficie ideale su cui usare la scopa a vapore. Non c’è pericolo di rovinare il pavimento e il panno scorre agevolmente.
La scopa a vapore va bene per il cotto?
Anche sui pavimenti in cotto la scopa a vapore si può usare senza correre rischi di rovinare la superficie.
La scopa a vapore va bene per il parquet?
Tendenzialmente sì, si può usare il vapore anche sui pavimenti in legno. È però importante che questi siano stati trattati con un apposito sigillante che ne migliori la tenuta e prevenga l’assorbimento dell’umidità (inclusa quella del vapore). In caso di dubbio consigliamo di testare preventivamente la reazione del pavimento trattando con la scopa a vapore una piccola porzione di parquet. Sempre meglio, in questi casi, optare per una scopa a vapore con l’erogazione regolabile in base alle superfici.
Si può usare la scopa a vapore per pulire le fughe tra le piastrelle?
Sì, in particolare se avete scelto un modello 2 in 1 con apposita bocchetta per le fughe. In caso contrario, la pulizia non risulta particolarmente approfondita. Se vi interessa uno strumento dedicato esclusivamente a questo tipo di interventi orientatevi piuttosto su un pulitore a vapore.
Come scegliere un pulitore a vapore
Si possono pulire i vetri con la scopa a vapore?
Anche in questo caso, questo tipo di intervento è possibile solo con un modello 2 in 1 che abbia in dotazione la bocchetta e il panno specifici per la pulizia del vetro. Non è altrimenti consigliabile pulire i vetri con la scopa a vapore.
Come profumare la casa con la scopa a vapore?
Per profumare la casa durante la pulizia al vapore ci sono due possibilità, entrambe basate sull’uso di oli essenziali e/o di aceto:
- Profumi nel serbatoio: si possono versare nel serbatoio alcune gocce di aceto o olio essenziale mischiato ad alcol denaturato, scuotendo poi la scopa per mescolare bene;
- Profumi sul pavimento: si possono miscelare acqua e aceto o acqua e olio essenziale a parte, procedendo poi a spruzzare la miscela direttamente sul pavimento con uno spruzzino.
Se si opta per l’olio essenziale si può scegliere tranquillamente il profumo preferito, poiché dal punto di vista pratico non fa alcuna differenza.
Ricordiamo infine che vi sono scope a vapore di fascia alta che hanno un apposito serbatoio dedicato proprio al profumo, anche se in questo caso è necessario acquistare le essenze commercializzate dal produttore.
Come decalcificare la scopa a vapore?
Decalcificare il serbatoio della scopa a vapore è molto semplice. La manutenzione va effettuata regolarmente, con una frequenza variabile a seconda della durezza dell’acqua utilizzata; indicativamente dopo 50 utilizzi se l’acqua è piuttosto dolce, dopo 25 se l’acqua è molto calcarea.
È necessario preparare una soluzione di due parti di acqua e una di aceto bianco con la quale riempire il serbatoio. Badando a posizionare la testa della scopa in modo che non tocchi i pavimenti o i tappeti (ad esempio nella doccia o nella vasca da bagno), bisogna accendere l’apparecchio e lasciare che produca vapore fino all’esaurimento completo della miscela.
Se un trattamento non fosse sufficiente a ripristinare il normale flusso di vapore, bisogna ripeterlo per tutte le volte necessarie. Una volta ottenuto il risultato, per pulire i residui di aceto si deve riempire il serbatoio di acqua pulita e sciacquarlo con molta cura, dopodiché, nuovamente, dovete riempire il serbatoio di acqua, accendere e lasciare svaporare fino all’esaurimento della scorta d’acqua.
Lo stesso procedimento si può fare con i comuni liquidi decalcificanti reperibili nei supermercati e nei negozi online.
Esiste una scopa a vapore a batteria?
No, al momento anche le migliori batterie al litio non sono in grado di erogare per un periodo sufficientemente prolungato l’energia necessaria a generare il vapore. Le scope a vapore senza fili non diventeranno una realtà a breve.