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Come scegliere l'integratore carnitina: guida 2025

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Come scegliere l'integratore carnitina: guida 2025

Gli integratori di carnitina sono tra i più richiesti sul mercato proprio perché la loro composizione garantisce un apporto dall’alto valore nutrizionale per l’organismo e una lunga serie di effetti positivi a vari livelli. Ogni tipologia di integratori ha un campo di applicazione specifico e conoscerne a fondo tutte le proprietà è il primo passo verso una scelta consapevole ed un acquisto oculato. In questa guida all’acquisto ci occuperemo di una sola tipologia di integratori, quelli a base di carnitina, ma se volete saperne di più sugli altri integratori più popolari potete consultare le nostre pagine dedicate a proteina Whey, integratore multivitaminico, integratore di vitamina D, Omega-3, lattoferrina, spirulina, integratore di mela annurca e glucosamina.

Che cos’è la carnitina e come funziona?

La carnitina, chiamata anche L-carnitina, è un derivato amminoacidico sintetizzato in maniera autonoma dal nostro corpo a partire da due amminoacidi (lisina e metionina) e da altre molecole presenti nell’organismo: niacina, vitamina B6, vitamina C e ferro.

carnitina
In parole più semplici, la carnitina è una molecola che il nostro corpo produce autonomamente in assenza di carenze o patologie particolari. La sua principale funzione fisiologica è trasformare in energia i grassi accumulati a causa di cattive abitudini alimentari e di una vita sedentaria. La carnitina contribuisce all’ossidazione dei tessuti adiposi in eccesso con un effetto dimagrante e, allo stesso tempo, energetico. Ma non solo: alcuni studi medici confermerebbero anche la sua funzione di cardioprotettore, in grado di abbassare il livello di trigliceridi, contenere il colesterolo e prevenire l’insorgere delle placche nelle vie arteriose. Si ipotizza, inoltre, che questo amminoacido possa in alcuni casi svolgere una funzione di antiossidante e neuroprotettore nelle patologie della demenza senile, l’Alzheimer tra tutte, e limitare l’accumulo di acido lattico nei muscoli durante le attività sportive di qualunque livello e intensità. Gli integratori alimentari come quelli a base di carnitina hanno un ruolo importante in una dieta equilibrata e sono un punto fermo per atleti, sportivi e coloro che fanno del benessere uno stile di vita.

Effetti collaterali e controindicazioni

Prima di elencare i potenziali vantaggi derivanti da un’assunzione controllata di carnitina è necessario fare una doverosa premessa sui possibili effetti negativi che quest’amminoacido rischia di causare nell’organismo. La comunità scientifica, in linea di massima, concorda nel classificare la L-carnitina come un prodotto sicuro solo nel caso di un utilizzo clinicamente monitorato, che vada però ad aggiungersi ad un regime alimentare sano e controllato. I test effettuati dimostrerebbero che, con l’assunzione delle dosi prescritte e attenendosi alle indicazioni del medico, i soggetti interessati non sembrano mostrare effetti collaterali rilevanti dal punto di vista medico. Anche in questo caso, come per la maggior parte degli altri integratori alimentari, il buonsenso riveste un ruolo di primaria importanza in una corretta posologia e per una effettiva utilità del prodotto. Come è facile immaginare e come molti studi clinici hanno precedentemente dimostrato, un sovradosaggio di carnitina provoca effetti deleteri al benessere fisico e psichico della persona.

carnitina effetti collaterali
Un’assunzione giornaliera superiore ai 10 g può causare in gran parte dei casi nausea, diarrea ed altre intolleranze circoscritte all’apparato digerente, come conati di vomito e crampi addominali in genere. In rari casi, potrebbero acutizzarsi patologie psichiatriche già presenti, come stati ansiosi o disturbi comportamentali. Per quanto riguarda le controindicazioni, l’assunzione di carnitina è severamente proibita ai soggetti ipersensibili o intolleranti al principio attivo della molecola. Ad eccezione di situazioni patologiche di competenza clinica specialistica, inoltre, l’utilizzo di carnitina è assolutamente controindicato nel periodo della gravidanza e nella fase di allattamento al seno.

In quali alimenti si trova la carnitina?

La carnitina, oltre ad essere sintetizzata autonomamente dal corpo umano, viene assunta anche tramite alcuni alimenti, che ne presentano concentrazioni più o meno variabili.
Si trova principalmente in cibi proteici di origine animale, latticini e uova: sono soprattutto la carne e i derivati del latte quindi ad aiutare la produzione di carnitina nell’organismo, ma troviamo anche alcune fonti vegetali nell’elenco degli alimenti più ricchi di carnitina, che abbiamo raccolto nella tabella sottostante.

Alimenti Concentrazione di carnitina (100 g)
Manzo 90 – 140 mg
Maiale 20 – 30 mg
Latte 8 – 9 mg
Salmone 5 mg
Pollo 34 mg
Formaggio fresco 14 – 28 mg
Funghi champignon 30 mg
Avocado 1,72 mg
Carota 3,73 mg
Yogurt 40 mg

Quali sono i benefici dell’integratore di carnitina?

La salute è uno dei punti fermi del nostro benessere quotidiano e di una qualità della vita adeguata alle nostre aspettative. Intervenire in maniera logica, ragionata e oculata con l’assunzione di sostanze naturali utili al nostro organismo (sempre e comunque dietro prescrizione medica) è il minimo che possiamo fare per migliorare il nostro stato di salute e permettere un corretto funzionamento degli organi. Abbiamo anticipato nei paragrafi precedenti quali sono gli effetti benefici della carnitina; andiamo ora ad approfondirli più nel dettaglio.

Miglioramento della funzione cardiovascolare

L’efficacia dell’integrazione alimentare con carnitina sarebbe confermata da alcuni recenti studi clinici, secondo i quali l’apparato cardiovascolare potrebbe essere il principale beneficiario dei suoi effetti positivi. La carnitina contribuirebbe alla prevenzione delle patologie cardiache, sia centrali che periferiche, e al recupero fisico dopo il manifestarsi delle stesse. Si tratta in ogni caso di eventi di un’elevata rilevanza clinica, come l’infarto del miocardio, l’angina pectoris, le insufficienze cardiache e le aritmie. Tra le ultime, la tachicardia sarebbe una di quelle più facilmente trattabili grazie all’assunzione controllata di carnitina.

carnitina funzione cardiovascolare
L’effetto della molecola in ambito cardiaco e cardiovascolare deriva dal fatto che essa agirebbe direttamente sul colesterolo LDL (quello cattivo) e sui trigliceridi nel sangue combattendone la proliferazione, mentre favorirebbe allo stesso tempo l’innalzamento dei valori del colesterolo HDL (quello considerato buono). L’esito tangibile di tali effetti è costituito dalla riduzione dei depositi di colesterolo cattivo nell’apparato circolatorio, principale causa degli infarti al miocardio. Non meno importanti sono i contributi che la carnitina apporterebbe all’ossigenazione di tutte le cellule, all’inibizione di patologie vascolari a livello periferico (come la zoppia, ad esempio) e alla diminuzione del rischio aterosclerotico, responsabile in età avanzata di problemi vascolari come coronaropatie, aneurismi e ischemie.
In ogni caso vi consigliamo, prima dell’acquisto, di consultare preventivamente un medico di fiducia allo scopo di individuare il trattamento più indicato al vostro stato di salute.

Azione brucia grassi

Negli ultimi decenni, la carnitina di tipo L è stata identificata, a torto o a ragione, con l’appellativo di “molecola brucia grassi“. I motivi sono tanti e in parte confermati dal punto di vista scientifico, dato che, soprattutto nei soggetti che praticano le più disparate discipline sportive, la carnitina avrebbe la facoltà di aumentare la massa muscolare e di ridurre la massa grassa.

carnitina azione brucia grassi
Ecco perché, al giorno d’oggi, sempre più persone che seguono una dieta dimagrante, o che comunque manifestano una spiccata sensibilità al benessere psicofisico, si affidano sotto controllo medico agli effetti di questo prodotto per ridurre i tessuti adiposi e perdere peso. Per capire quali siano le cause dell’efficacia della carnitina nello scioglimento dei grassi in accumulo occorre analizzarne il ruolo biologico. Come abbiamo detto nei paragrafi precedenti, il corpo umano produce solo in parte l’apporto di carnitina necessario al fabbisogno giornaliero. Dopo la sintetizzazione della molecola da parte dell’organismo, il suo raggio di azione si concentra nei tessuti muscolari, dove ha la funzione di vettore di acidi grassi destinati alle cellule per essere smaltiti. Il segreto del successo per un dimagrimento sano ed intelligente si può ottenere incrementando l’apporto di carnitina nel nostro organismo; il binomio vincente è un connubio di dieta proteica bilanciata e integrazione alimentare specifica, possibilmente associato ad un’attività fisica regolare. In linea di massima, i medici consigliano l’assunzione di 2 g di carnitina al giorno per un periodo minimo di 4 settimane, il periodo di tempo stimato per ottenere buoni risultati. Nel caso di regimi alimentari vegetariani o vegani la posologia, sempre dietro prescrizione medica, può arrivare anche a 6 g al giorno.

Miglioramento delle prestazioni sportive

La carnitina è un buon alleato per lo sportivo perché migliora le prestazioni fisiche in varie discipline. In alcuni test condotti su atleti che assumono quotidianamente L-carnitina è stata riscontrata una diminuzione del 25% dell’affaticamento muscolare, oltre a una riduzione dell’acido lattico prodotto ed un calo delle pulsazioni.
L’apporto energetico dato dalla molecola è un dato spesso comprovato, in particolar modo quando l’assunzione avviene poco tempo prima della prestazione sportiva o dell’allenamento. In questo caso, l’energia disponibile è direttamente proporzionale alla quantità di carnitina presente nell’organismo e la sua fruibilità rimane inalterata anche senza l’apporto dei carboidrati durante gli allenamenti di resistenza.

carnitina miglioramento prestazioni sportive
Gli studi condotti hanno dimostrato che il momento migliore per l’assunzione di carnitina dietro prescrizione medica è appena svegli e a stomaco vuoto. Se l’allenamento è di tipo dimagrante, invece, il momento più proficuo per la somministrazione è immediatamente prima della seduta. In ogni caso, i dosaggi indicati per un risultato sensibile e soddisfacente saranno sempre e comunque valutati dal vostro medico nutrizionista di fiducia.
Un altro effetto da tenere nella dovuta considerazione è la capacità rigenerante della molecola. Per la gioia di tutti gli sportivi, gli studi condotti hanno evidenziato che dopo le sedute di allenamento incentrate sullo squat intenso in un periodo di tre settimane, i consumatori avrebbero mostrato una diminuzione del 45% di microstrappi muscolari alle gambe. Sul lungo periodo, inoltre, la carnitina lenirebbe l’indolenzimento muscolare da allenamento intenso e il senso di affaticamento da esso derivante.

Quando assumere la carnitina?

Andiamo a riassumere brevemente i casi in cui è consigliabile assumere un integratore di carnitina: ricordiamo che si tratta di indicazioni generiche e che prima di iniziare un trattamento a base di carnitina è fondamentale chiedere un riscontro medico e assicurarsi che non ci siano interazioni con farmaci o patologie esistenti.

  • Ridurre l’affaticamento fisico e mentale frequente;
  • Lenire problemi con le funzionalità cardiache;
  • Incrementare la tolleranza allo sforzo fisico;
  • Integrare carenze legate ad una dieta vegana o vegetariana;
  • Supportare una dieta ipocalorica e accelerare la perdita di peso;
  • Riequilibrare carenze di carnitina generate da un eccessivo stress psicofisico.

Quali sono i formati degli integratori di carnitina?

Questo è un aspetto importante da prendere in considerazione perché, in prima battuta, ogni organismo è geneticamente predisposto a certe tipologie di assunzioni. In secondo luogo, i gusti personali e le abitudini consolidate sono dei fattori che, se rispettati, implicano un livello di gradimento ancora maggiore.

carnitina formati
Gli integratori di carnitina tra cui potete scegliere sono disponibili in forme diverse. Vi sono quelli in cui la molecola è allo stato puro, quelli in cui è aggiunta ad altri amminoacidi oppure in combinazioni omeopatiche a base vegetale. Le preparazioni disponibili sono le seguenti.

Bevande

Particolarmente indicate per gli sportivi in quanto pratiche e maneggevoli anche durante gli spostamenti. In termini di biodisponibilità, sono le preparazioni migliori specialmente durante l’allenamento aerobico mirato all’effetto brucia grassi. Le confezioni sono delle comode bottigliette da 500 ml disponibili in vari gusti e aromi.

Fiale

Anche le fiale contengono il prodotto in forma liquida e sono di facile somministrazione, sia allo stato puro che in soluzione con acqua. Ideali per monitorare accuratamente il dosaggio concordato con il medico, sono una valida alternativa alle preparazioni solide per chi non ne gradisce la formulazione. Il dosaggio è di 25 ml in confezioni da 20 unità.

Compresse o capsule

Garantiscono una più ampia varietà di scelta poiché le confezioni acquistabili contengono dalle 30 alle 120 unità. Il dosaggio è normalmente di 500 mg per compressa.

Polvere

Per chi ama preparare il proprio integratore da sé, la carnitina in polvere ha il vantaggio di poter essere gustata nella soluzione che più aggrada. Acqua e latte nelle loro innumerevoli varianti sono tra le opzioni più gettonate, ma le combinazioni non hanno limiti. Le confezioni vanno dai 200 ai 500 g e sono dotate di misurino.

Barrette

È un formato pratico ed innovativo in quanto coniuga in un unico prodotto la doppia funzionalità dello snack a quella dell’integratore brucia grassi. Lo preferisce chi è solito consumarlo lontano da casa e nei momenti liberi della giornata lavorativa o nelle pause dell’allenamento. Le barrette contengono normalmente 35 g di prodotto.

Qual è il dosaggio di carnitina consigliato?

Il quantitativo di carnitina da assumere tramite gli integratori varia caso per caso; è difficile quindi sostenere che ci sia un dosaggio adatto a tutti, anche perché la somministrazione di integratori a base di carnitina deve essere consigliata da un medico.
In generale i dosaggi consigliati nei casi di deficit di carnitina legati alla dieta o allo stress (e nei casi in cui la carnitina debba essere usata come supporto per diete ipocaloriche o attività sportive) vanno dai 500 ai 2000 mg al giorno, solitamente suddivisi nell’arco della giornata. In casi di patologie più serie come problemi cardiocircolatori il dosaggio può aumentare, fino a raggiungere anche i 15 g di carnitina giornalieri: si tratta tuttavia di casi limite nei quali l’assunzione viene effettuata sotto stretto controllo medico.

Quando assumere la carnitina?

Andiamo a riassumere brevemente i casi in cui è consigliabile assumere un integratore di carnitina: ricordiamo che si tratta di indicazioni generiche e che prima di iniziare un trattamento a base di carnitina è fondamentale chiedere un riscontro medico e assicurarsi che non ci siano interazioni con farmaci o patologie esistenti.

  • Ridurre l’affaticamento fisico e mentale frequente;
  • Lenire problemi con le funzionalità cardiache;
  • Incrementare la tolleranza allo sforzo fisico;
  • Integrare carenze legate ad una dieta vegana o vegetariana;
  • Supportare una dieta ipocalorica e accelerare la perdita di peso;
  • Riequilibrare carenze di carnitina generate da un eccessivo stress psicofisico.

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Dati tecnici

Formula

Capsule

Capsule

Fiale

Pastiglie

Bustine

Quantità di carnitina per unità

1000 mg

1000 mg

4000 mg

125 mg

150 mg

Ingredienti

Acetil L-Carnitina HCl; gelatina, cellulosa microcristallina, magnesio stearato, biossido di silicio, biossido di titanio

Acetyl L-Carnitina

Acetil-L-carnitina, vitamina B6, tiamina, vitamina B12

Acetil (L-)carnitina HCl o cloridrato, calcio fosfato bibasico, cellulosa microcristallina, gomma arabica, vitamina C, ferro gluconato, magnesio ossido, magnesio glicerofosfato, silicio biossido, vitamina B3, magnesio

Acetil-L-carnitina taurinato, creatina, carnosina, aspartato, asparagina, acido pantotenico, vitamina E e sali minerali

Vegetariano

Vegano

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Dose giornaliera 1/3 di fiala

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