I fattori decisivi per la scelta del cuscino allattamento
Perché acquistare un cuscino per allattamento?
Spesso il desiderio di offrire al proprio piccolo ogni comfort possibile porta le future mamme ad acquistare una miriade di oggetti, che in molti casi finiscono per rivelarsi superflui se non totalmente inutili dopo la nascita del bambino. Non è questo il caso del cuscino per allattamento, uno strumento davvero indispensabile che semplifica il lavoro delle neo mamme e, per questo, non dovrebbe mai mancare nella lista degli acquisti utili.
Questo particolare cuscino è infatti pensato per sorreggere il peso del bambino durante l’allattamento e contribuisce non solo a rendere questo momento meno faticoso per la mamma, ma anche ad assicurare che entrambi assumano la posizione più corretta e confortevole.
L’allattamento rappresenta una tappa fondamentale sia per il neonato che per la mamma: si tratta di un momento speciale di interazione, durante il quale si instaura e si rafforza tra le due parti quel rapporto unico che le unirà per tutta la vita. Non dobbiamo tuttavia dimenticare che il bambino ha bisogno di tempo per apprendere i movimenti ottimali per la suzione del latte, motivo per cui, durante le sue prime settimane di vita, una poppata potrebbe richiedere fino a 60 minuti. Il piccolo, dunque, deve vivere questo momento con tranquillità e senza traumi di alcun tipo. D’altra parte, la mamma può approfittare dell’allattamento per rilassarsi e recuperare le forze sottratte dalla stanchezza post-parto e dalla mancanza di sonno.Il divano, la poltrona o il letto di casa propria, per quanto comodi, non sono di per sé pensati per risultare ottimali ed ergonomici durante la poppata. Il cuscino per allattamento, invece, assicura il giusto sostegno al bambino, che può concentrarsi sulla poppata in pieno relax, e alla mamma, che eviterà di affaticare braccia, collo e schiena. Inoltre, questo strumento garantisce una maggiore libertà di movimento, dal momento che chi allatta non ha più bisogno di sostenere il piccolo con entrambe le braccia e può utilizzare il braccio libero per rispondere al telefono, leggere o utilizzare il computer.
A seconda della forma, poi, questo cuscino può rivelarsi molto utile anche in fase di gestazione. Alcuni modelli, difatti, possono essere utilizzati anche durante la gravidanza: con l’avanzare della gestazione la pancia cresce, il peso sulla schiena aumenta, la circolazione è affaticata e trovare una posizione comoda per dormire diventa un’impresa titanica. Questi cuscini, però, possono procurare un po’ di sollievo, sorreggendo collo, schiena e gambe della futura mamma e aiutandola a dormire sul fianco sinistro, posizione ideale perché garantisce una maggiore irrorazione sanguigna del feto.
Grazie alla loro imbottitura, i cuscini per allattamento sono anche ottimi alleati per una buona digestione del neonato, che vi può essere adagiato subito dopo la poppata in modo da mantenere la sua schiena in posizione rialzata e ridurre il rischio di reflusso e rigurgiti. Questa posizione è ideale anche quanto il piccolo ha la tosse o il naso chiuso: in questi casi, infatti, il cuscino può essere posizionato nella culla o nel lettino per aiutare il bimbo a respirare meglio e dormire tranquillo.
Infine, il cuscino per l’allattamento può essere utile anche quando la mamma (o un altro membro della famiglia) soffre di dolori lombari o cervicali, aiutandola ad assumere la posizione più corretta per rilassare i muscoli e alleviare il fastidio.
Vediamo ora più nel dettaglio quali sono le caratteristiche a cui si dovrebbe fare attenzione nel momento in cui si desidera acquistare un cuscino per l’allattamento.
Forma e dimensioni
Un buon cuscino per allattamento deve essere comodo ed ergonomico ed assicurare che sia il neonato che la mamma assumano una postura e dei movimenti corretti; per questo motivo, forma e dimensioni sono tra le prime caratteristiche che dovremo valutare al momento della scelta.
I cuscini per allattamento più diffusi in commercio si presentano principalmente in due forme:
- Forma a U: questi cuscini si distinguono per una forma che ricorda una ciambella. Per essere usati, vanno appoggiati sulle gambe e attorno alla vita, così da creare un supporto per il neonato all’altezza del seno durante l’allattamento; eventualmente li si può utilizzare anche come supporto per la schiena in gravidanza, per rendere più comoda la posizione da seduta. La loro lunghezza complessiva oscilla solitamente tra i 70 e i 150 cm;
- Forma allungata (detti comunemente “a serpentone”): si tratta di lunghi cuscini di forma cilindrica, che, come i cuscini a U, vanno posizionati sulle gambe e intorno alla vita per l’allattamento, oppure “abbracciati” durante la notte, poggiandovi la testa e facendoli passare tra le gambe, per un sonno confortevole in gravidanza. Essendo pensati per dare supporto al corpo della futura mamma durante il sonno, questi cuscini hanno un ingombro maggiore rispetto ai modelli a U: la loro lunghezza, infatti, è generalmente compresa tra i 130 e i 190 cm.
Funzioni
La forma del cuscino per allattamento è strettamente collegata alle funzioni di questo oggetto, poiché è da essa che dipendono i possibili utilizzi del cuscino. In particolare, la forma determina se si tratta di un cuscino adattabile sia per dormire in gravidanza che per allattare, oppure se il cuscino è pensato per essere utilizzato prevalentemente durante l’allattamento.
Come già sottolineato, i cuscini dalla forma allungata sono pensati per svolgere entrambe le funzioni: questi lunghi cilindri, infatti, risultano molto utili anche prima del parto, quando le future mamme faticano a trovare la giusta posizione per il riposo. Se invece li si vuole utilizzare durante l’allattamento, basterà avvolgerli attorno alla vita conformandoli a U. Proprio per questo motivo, molti modelli dalla forma allungata presentano dei laccetti di sicurezza alle due estremità, che permettono alla mamma di assicurare perfettamente il cuscino al ventre mantenendo un’aderenza più salda. Di conseguenza, i cuscini a “serpentone” risultano più flessibili e meno imbottiti, dovendo essere adattabili ad entrambe le situazioni.
I cuscini a U, invece, sono più rigidi e dotati di una buona imbottitura: questi modelli sono dunque pensati per essere utilizzati prevalentemente per l’allattamento, mentre risultano più scomodi se usati durante la notte. D’altra parte, proprio grazie alla loro struttura meno flessibile, i cuscini a U sono ideali anche per il sonnellino pomeridiano del neonato, che vi può essere adagiato in tutta sicurezza dopo la poppata, senza il pericolo che si sposti a pancia in giù. Dai sei mesi in poi, questi cuscini rigidi possono essere appoggiati sul pavimento, preferibilmente su un materassino, in modo che il bambino possa sperimentare in modo indipendente i primi movimenti e rinforzare la muscolatura del collo e della schiena. Infine, dopo i nove mesi, il cuscino a U aiuta il piccolo ad imparare a stare seduto, fungendo da supporto per mantenere l’equilibrio.
In questo caso, dunque, la scelta tra un modello o l’altro dipenderà dalle esigenze personali e dall’utilizzo che si desidera fare del cuscino. I modelli dalla forma allungata sono ideali per chi cerca un cuscino da utilizzare sia durante la gravidanza che per l’allattamento, anche se la loro struttura flessibile li rende meno adatti come sostegno su cui sistemare il bambino per il sonnellino post-poppata. D’altra parte, questi cuscini possono essere utilizzati con più facilità in caso di gemelli: in effetti, le dimensioni maggiori li rendono adatti ad appoggiare comodamente i due neonati durante le poppate.
I cuscini a U, invece, sono consigliabili a chi è interessato a un modello da utilizzare prevalentemente come supporto durante l’allattamento, che possa eventualmente accompagnare il bambino anche nelle fasi immediatamente successive della crescita, permettendogli di muoversi e giocare anche in modo autonomo in tutta sicurezza.
Imbottitura
Proprio perché pensato per garantire il massimo supporto, il cuscino per allattamento deve essere sufficientemente rigido da sostenere il piccolo nella maniera più adeguata, mantenendo nel tempo la sua forma ergonomica senza deformarsi. Allo stesso tempo, però, la sua struttura deve essere anche abbastanza soffice, in modo da non risultare scomoda per il bebè e per la mamma.
Per questo motivo, un altro importante fattore da valutare quando si acquista un cuscino per allattamento è la sua imbottitura. Relativamente ai cuscini attualmente in commercio, questa può essere di due tipi: sintetica o naturale. All’interno di questi due gruppi, possiamo trovare diversi materiali:
- Imbottitura in granuli di polistirene: questi modelli hanno una forma compatta e risultano morbidi e leggeri. Il polistirene, inoltre, rende i cuscini completamente lavabili in lavatrice senza il rischio che si deformino. Questo materiale sintetico risulta perfetto per l’inverno, dal momento che ha la capacità di trattenere il calore. Di contro, però, c’è il rischio che il polistirene possa far sudare il bambino durante l’estate;
- Imbottitura in fibra di poliestere: anche in questo caso si tratta di un’imbottitura sintetica, che risulta leggera e morbida e può essere lavata in lavatrice. Come il polistirene, però, il poliestere non risulta particolarmente fresco durante l’estate;
- Imbottitura in pula di farro: la pula di farro non è altro che la membrana che ricopre i chicchi di farro, derivata dallo scarto della loro lavorazione. Si tratta ovviamente di un materiale naturale, molto apprezzato per le sue proprietà antiacaro, traspiranti e termoregolatrici. Grazie alle sue caratteristiche, infatti, riesce a trattenere il calore durante l’inverno, mentre si mantiene fresco durante l’estate, evitando così la sudorazione eccessiva del piccolo. Questa imbottitura, però, risulta un po’ più pesante rispetto a quelle sintetiche. Inoltre, la pula di farro non può assolutamente essere lavata: ci si dovrà dunque limitare ad areare il cuscino di tanto in tanto. Nei cuscini per allattamento diffusi in commercio, la pula di farro è accoppiata spesso a fiori di camomilla o di lavanda, noti per le loro proprietà rilassanti e calmanti;
- Imbottitura in pula di miglio: in questo caso, si tratta della membrana che ricopre i chicchi di miglio. Questo materiale, anch’esso naturale, ha proprietà molto simili a quelle della pula di farro: durante l’estate, l’imbottitura risulta rinfrescante, mentre conserva il calore durante le stagioni più fredde. Anche in questo caso, però, l’imbottitura non sarà lavabile in lavatrice e renderà il cuscino leggermente più pesante.
Fodera
Non bisogna dimenticare che il cuscino per allattamento starà per molto tempo a stretto contatto con la pelle delicata del bambino, motivo per cui il materiale con cui è rivestito risulta estremamente importante. Prima dell’acquisto, dunque, occorre valutare con attenzione anche il tipo di fodera di cui il cuscino è dotato, che va scelta con molta cura.
In questo caso, le fibre sintetiche non risultano l’ideale: per quanto facilmente lavabili, infatti, queste superfici sono meno traspiranti e rischiano di far sudare eccessivamente il piccolo, con il rischio di provocare fastidiose irritazioni cutanee. Si consiglia dunque di optare per materiali naturali (come la fibra di cotone o di bambù), che sono freschi, morbidi al tatto e più delicati sulla pelle sensibile dei bebè.
Ricordiamo che il cuscino per l’allattamento si sporcherà molto facilmente durante l’utilizzo e andrà quindi lavato con una certa frequenza, in modo da essere sempre pulito e igienizzato. Per questo, è importante verificare che la fodera sia lavabile in lavatrice ed eventualmente compatibile con l’uso dell’asciugatrice.
Quali sono i migliori cuscini allattamento del 2024?
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