In questa guida all’acquisto faremo una panoramica su tutti gli aspetti da considerare per scegliere quale pulitore a vapore comprare. Prima di addentrarci in questa carrellata, però, facciamo una necessaria premessa su cosa sia e come funzioni un pulitore a vapore.
I migliori pulitori a vapore
Che cos’è un pulitore a vapore
Con pulitore a vapore, detto anche pulitore a vapore portatile o pulitore a vapore a mano, si intende un piccolo elettrodomestico impugnabile, trasportabile e utlizzabile con una mano sola, caratterizzato da un serbatoio per l’acqua e dotato di un erogatore di vapore a pistola, grazie al quale è possibile sciogliere con precisione le incrostazioni di sporco.

Come scegliere il lavapavimenti a vapore
Come funziona il pulitore a vapore?
Il funzionamento di un pulitore a vapore è elementare. Il serbatoio dell’acqua fa infatti anche da caldaia e, una volta chiuso bene il tappo ermetico, si può accendere l’apparecchio e attendere che la resistenza o il piatto riscaldante interni alla caldaia portino l’acqua alla temperatura di evaporazione.

Chiarito di che cosa si parli esattamente in questa pagina, vediamo quali sono le caratteristiche a cui fare attenzione per scegliere il miglior pulitore a vapore per la vostra casa.
Prestazioni e sicurezza
Per prima cosa bisogna valutare le caratteristiche di un pulitore a vapore portatile più strettamente correlate alle prestazioni e alla sicurezza dell’apparecchio: la primissima valutazione deve riguardare pertanto la potenza assorbita dal pulitore.
Potenza
Per quanto oggetti di piccole dimensioni, i pulitori a vapore hanno generalmente una potenza piuttosto elevata, intorno ai 1.100 W, ma non è difficile trovare modelli dalla potenza anche decisamente più alta.

Il wattaggio da solo tuttavia non è sufficiente a valutare la qualità delle prestazioni offerte, ma deve essere messo in relazione anche alla pressione del vapore erogato.
Pressione del vapore
La pressione che il vapore raggiunge all’interno della caldaia si misura in bar. A differenza dei lavapavimenti a vapore (i quali spesso hanno anche delle bocchette per le piccole applicazioni), la pressione dei pulitori a vapore non è particolarmente alta e si aggira solitamente intorno ai 3 bar.
Tuttavia, maggiore è la pressione, più fine è il vapore, dunque più facilmente si riescono a rimuovere le incrostazioni. Se si vogliono ottenere risultati efficaci è meglio dunque optare sempre per il modello nel quale il vapore raggiunga la pressione maggiore. Ricordiamo che la pressione non ha nulla a che vedere con la quantità di vapore erogato, che invece si misura in g/min (grammi al minuto): capita raramente che questo dato sia specificato nella scheda tecnica, ma per ovviare a questo problema si può optare per modelli che prevedano la possibilità di regolare l’intensità dell’erogazione, in modo da poter utilizzare il pulitore a vapore anche sulle superfici più delicate senza rovinarle.
Sistemi di sicurezza
È importante verificare che il modello preso in considerazione abbia sistemi di sicurezza adeguati: sia l’acqua all’interno del serbatoio, sia il vapore erogato raggiungono una temperatura di 100 °C almeno (se non addirittura superiore, intorno ai 120 °C), temperatura che può causare anche ustioni gravi.

Per chi ha bambini in casa è inoltre consigliabile optare per un modello con blocco di sicurezza: trattandosi infatti di un oggetto maneggevole e con una forma a pistola, non è escluso che i bambini lo scambino per un giocattolo rischiando di scottarsi e farsi male.
Gestione dell’acqua
L’acqua è la “benzina” del pulitore a vapore portatile e dunque è opportuno domandarsi prima di procedere all’acquisto non solo quanta ne sia necessaria, ma anche per quanto tempo sia possibile lavorare con un “pieno” e quanto tempo questa impieghi a bollire e trasformarsi in vapore. Analizziamo nel dettaglio ciascuno di questi punti.
Capacità del serbatoio e autonomia
La maggior parte dei modelli in commercio hanno serbatoi dalla capacità compresa fra i 200 e i 400 ml. Come regola generale si può affermare che maggiore è la capacità del serbatoio, maggiore è anche l’autonomia. Tuttavia bisogna tener presente che al peso del pulitore a vapore va aggiunto anche quello del serbatoio pieno.

Tempo di riscaldamento
Prima di poter utilizzare il pulitore a vapore è necessario aspettare che l’acqua all’interno della caldaia abbia raggiunto la temperatura di ebollizione: quanto tempo serva dipende molto dalla potenza assorbita, ma per avere un’idea più precisa si può controllare la scheda tecnica fornita dal produttore dove viene spesso indicato il tempo di preparazione del vapore, che varia generalmente da 1 a 5 minuti.
Decalcificazione
Con una certa regolarità è necessario decalcificare il serbatoio e gli accessori per evitare accumuli di calcare che possano danneggiare il prodotto.
Esistono appositi liquidi decalcificanti acquistabili facilmente online, ma la manutenzione dell’apparecchio si può effettuare anche con “ingredienti” di uso comune, primo fra tutti l’aceto di vino bianco.
In ogni caso le informazioni relative alla pulizia dovrebbero essere adeguatamente riportate sul libretto di istruzioni, per cui potrebbe rivelarsi utile scaricarlo prima dell’acquisto dal sito del produttore per farsi un’idea delle operazioni che saranno richieste.
Spazzole e bocchette
Il numero di bocchette e spazzole fornite insieme al pulitore a vapore ne determina la versatilità sulle diverse superfici.

- Ugello dritto: bocchetta dalla forma allungata che serve a concentrare l’emissione del vapore in un punto specifico, utile per esempio per rimuovere lo sporco dalle fughe delle piastrelle;
- Ugello a 90°: da utilizzare per esempio per pulire i fornelli o laddove non si riesca ad indirizzare correttamente il getto di vapore sul punto desiderato;
- Tubo di prolunga: rigido o flessibile, serve a raggiungere anche gli angoli più alti della casa o a rimuovere la polvere dal termosifone;
- Spazzolino rotondo: indicato per situazioni in cui è necessario rimuovere le incrostazioni utilizzando oltre alla forza del vapore anche una leggera azione abrasiva, ad esempio per pulire i fornelli;
- Tergivetri: per la pulizia di vetri e specchi;
- Cuffia in cotone: da applicare sulla bocchetta tergivetri, consente di rinfrescare anche il divano e gli imbottiti;
- Spatola: utile per grattare lo sporco più ostinato dalle superfici più resistenti, come la piastra di cottura o il grill.
Accessori
Oltre alle diverse bocchette, talvolta anche altri accessori accompagnano il pulitore a vapore, alcuni dei quali sono piuttosto comuni.

Meno comune è invece la presenza di una tracolla a cui legare il vaporetto e di una borsa dove riporre le bocchette.
Come si usa il pulitore a vapore?
Prima dell’uso è necessario scegliere con cura la bocchetta o l’ugello indicati per la pulizia che si desidera fare: vi sono, come abbiamo visto, accessori diversi a seconda che si vogliano pulire i vetri, i fornelli, le fughe ecc.

Esiste un pulitore a vapore a batteria?
La risposta a questa domanda per il momento è ancora no, almeno per quanto riguarda i pulitori per uso domestico. Hanno fatto la loro comparsa di recente degli strumenti per uso professionale, da indossare come uno zaino, alimentati a batteria. Probabilmente in futuro questa innovazione arriverà anche nelle case dei privati, ma per il momento non esiste un pulitore a vapore portatile senza fili.
Esiste un pulitore a vapore con aspirazione?
Per coniugare pulizia a vapore e aspirazione un pulitore a vapore a mano non è sufficiente: questi strumenti sono infatti pensati per interventi piccoli e localizzati, pertanto l’aggiunta di un serbatoio di raccolta dell’aspirato e di un motore aspirante non sarebbe funzionale alla maneggevolezza che li contraddistingue.
L’unione di vapore e aspirazione si realizza in un macchinario diverso e di ben altro calibro, ovvero il lavapavimenti a vapore: come è chiaro fin dal nome, si tratta di uno strumento concepito principalmente per la pulizia dei pavimenti, ma ricco di accessori che permettono di pulire tutte le superfici domestiche.
Le migliori scope a vapore
Un’altra opzione più “snella” che ha fatto la sua comparsa negli ultimi anni è poi quella della scopa a vapore con funzione aspirante: ve ne sono ormai diversi modelli, alcuni dei quali anche convertibili in pulitore a mano, che possono rappresentare una soluzione multifunzionale per la pulizia di tutta la casa.
Quale pulitore a vapore usare su superfici diverse?
Il pulitore a vapore portatile è l’ideale per pulire fornelli, forni, sanitari, vetri, piastrelle e anche sedili e mobili imbottiti: come spieghiamo meglio nel nostro approfondimento sui migliori pulitori a vapore per tutte le superfici, non è tanto importante l’uno o l’altro modello, quanto l’uso delle bocchette e ugelli appropriati.