Ogni casa ha il suo odore peculiare che, per quanto sottile o appena percettibile, la rende unica e diversa da tutte le altre. Esattamente come l’odore della pelle è una miscela unica e individuale che identifica ciascuno di noi, l’odore di un’abitazione è in grado di dirci molto sulle persone che ci vivono. Così come uomini e donne spesso amano indossare qualche goccia di profumo che racconti di più sui propri gusti e sul proprio carattere, un’essenza profumata può arredare la casa proprio come un quadro.
Se siete interessati ad acquistare un diffusore di essenze per personalizzare la vostra casa, ma non sapete quale scegliere, in questa guida all’acquisto cercheremo di chiarirvi le idee a riguardo.
I migliori diffusori di oli essenziali
Tipologie di diffusori di essenze
Innanzitutto chiariamo che esistono fondamentalmente due famiglie di diffusori di essenze: quella dei diffusori elettrici e quella dei diffusori per così dire “analogici”. All’interno di ciascuna famiglia esistono diverse tipologie di diffusori che si basano su principi diversi per ottenere lo stesso effetto di profumazione dell’ambiente. Vediamo dunque con ordine entrambe le famiglie e tutte le tipologie di diffusori ad esse facenti capo.
Diffusori di oli essenziali elettrici
Questi diffusori alimentati a energia elettrica possono funzionare tramite batterie usa e getta, batterie ricaricabili o tramite cavo della corrente. La modalità di alimentazione non è però l’aspetto più interessante di questi apparecchi, quanto piuttosto il principio di funzionamento che permette loro di profumare la casa.
Diffusori a ultrasuoni
Il principio di funzionamento di questo tipo di diffusore è del tutto analogo a quello di un umidificatore ad ultrasuoni, solo riprodotto molto più in piccolo. In un piccolo serbatoio, solitamente da 200 ml al massimo, viene inserita l’acqua insieme a poche gocce dell’olio essenziale scelto. Una volta acceso il diffusore, la membrana inserita nel serbatoio inizia a vibrare a velocità elevatissime, producendo una nebulizzazione che fuoriesce poi dall’alto e si diffonde nell’ambiente.

Diffusori ad atomizzazione
La tecnologia di questo tipo di diffusore è molto simile a quella ultrasonica, infatti anche in questo caso la nebulizzazione avviene tramite la vibrazione ad alta velocità di una membrana. La differenza è che in questi apparecchi non è necessario inserire acqua, ma solamente avvitare direttamente la boccetta di olio essenziale alla filettatura apposita.

Diffusori spray
Anche questo tipo di diffusore nebulizza l’essenza profumata nell’aria ma, a differenza dei modelli a ultrasuoni, lo fanno attingendo a boccette o fiale premiscelate (di solito di acqua e profumo, solo in alcuni casi di acqua e oli essenziali) acquistabili nei normali supermercati.

Diffusori a piastra
Questo tipo di diffusore riproduce il funzionamento dei modelli alimentati a fiamma, che vedremo più avanti. In questo caso l’olio essenziale viene versato puro in una piccola concavità (spesso metallica) nella faccia superiore dell’apparecchio.

Diffusori di oli essenziali analogici
Chiamiamo “analogici” tutti i diffusori di aromi ed essenze non alimentati ad energia elettrica. Le principali tipologie ricomprese in questa famiglia sono due: i diffusori a fiammella e quelli a bastoncini.
Diffusori a fiamma
Anche questo tipo di diffusore, come quelli a piastra, funziona per riscaldamento dell’olio essenziale versato in una coppetta metallica o ceramica. In questo caso, però, il riscaldamento è ottenuto attraverso l’uso di un lumino (una tea light) collocato al di sotto della coppetta.

Diffusori a bastoncino
Questo tipo di diffusore si può considerare più sicuro di quello a fiamma poiché non utilizza alcun elemento riscaldante. La miscela di acqua ed essenza, contenuta in una boccetta di vetro, ceramica o plastica, viene dispersa nell’ambiente per evaporazione naturale dopo essere stata assorbita da dei bastoncini di bambù in essa immersi.

Diffusori di oli essenziali e aromaterapia
Secondo la teoria dell’aromaterapia, un diffusore di oli essenziali non ha solo la funzione di rendere piacevole l’aroma della casa, ma è uno strumento che permette anche di sperimentare benefici psicofisici. Ci teniamo a sottolineare che l’aromaterapia è una pratica terapeutica alternativa non riconosciuta dalla comunità scientifica: prendetene pertanto i dettami con il beneficio del dubbio. Qui di seguito ne esponiamo solo a grandi linee i principi.
Aromaterapia: effetti delle essenze sull’organismo
L’aromaterapia rientra nell’ambito della fitoterapia, una branca della medicina che studia l’azione farmacologica sull’organismo delle piante medicinali. Nello specifico, l’aromaterapia studia gli effetti sull’organismo degli oli essenziali delle piante non solo attraverso l’inalazione, ma anche sotto forma di impacchi, massaggi profumati e altre applicazioni a livello locale.
Pur non essendo una terapia scientificamente riconosciuta, non sono pochi coloro che ne riconoscono l’efficacia.

- Limone: aiuta a combattere l’emicrania e a regolarizzare la pressione sanguigna. Inoltre favorisce la concentrazione e il buonumore;
- Eucalipto: aiuta a combattere le infezioni ed i sintomi influenzali;
- Lavanda: ha proprietà calmanti e rilassanti, oltre ad aiutare a combattere le nausee mattutine durante la gravidanza;
- Menta: ha proprietà antibatteriche ed energizzanti utili contro l’affaticamento, lo stress e l’insonnia;
- Salvia: influisce sul sistema riproduttivo ripristinando l’equilibrio ormonale;
- Bergamotto: ha effetti sull’apparato digerente, stimola l’appetito e favorisce la digestione.
Delle proprietà delle essenze vegetali ci siamo occupati però più nello specifico in una guida all’acquisto dedicata proprio agli oli essenziali: vi invitiamo a leggerla, soprattutto se dovete decidere quale profumo donare alla vostra casa.
Meglio un diffusore di oli essenziali o un umidificatore?
La risposta a questa domanda dipende interamente dalle vostre necessità e dalla condizione della vostra casa. Se la vostra abitazione è molto umida non è infatti assolutamente il caso di attivarvi anche uno strumento come l’umidificatore che innalza ulteriormente il tasso di umidità, e anche nella scelta del diffusore di oli essenziali sarebbe meglio orientarvi verso modelli diversi da quelli a ultrasuoni che, come abbiamo visto, in minima parte emettono anche umidità.
Al contrario, se dovete anche rimediare ad una situazione di eccessiva secchezza dell’aria, allora fareste bene a cercare sì un umidificatore, ma che abbia anche un’apposita vaschetta o spugnetta per la diffusione di aromi, così assolverete ad entrambe le funzioni con un unico apparecchio.
In condizioni di umidità nella norma potete invece dimenticarvi dell’umidificatore e scegliere tranquillamente il tipo di diffusore che meglio risponda ai vostri desideri.
Il diffusore di oli essenziali fa male?
Come per molte altre cose, anche l’abuso di un diffusore di essenze può portare a conseguenze spiacevoli. Sul lungo periodo, infatti, l’inalazione costante di profumi e nebulizzazioni di oli vari possono portare ad irritazioni del tratto respiratorio. Cercate di usare il vostro diffusore con parsimonia, in modo da evitare che da gradevole profumazione si trasformi a tutti gli effetti in un elemento inquinante.
Come fare un diffusore di oli essenziali fai da te?
Il più semplice da creare con le proprie mani (e anche l’unico che si possa provare a fare senza incorrere in qualche rischio) è il diffusore a bastoncini. Per farlo vi dovrete procurare soltanto:
- Bastoncini di legno: lunghezza e dimensioni sono quelle degli spiedini, per intenderci, ma il legno deve essere preferibilmente di bambù;
- Boccetta di vetro: la capienza sta a voi deciderla, l’importante è che la bocca sia sufficientemente larga da lasciar passare diversi bastoncini, ma non tanto larga da favorire l’evaporazione del liquido;
- Olio essenziale: scegliete in base al vostro gusto il profumo che preferite per la vostra casa. Potete anche mescolare essenze diverse;
- Acqua: va benissimo anche quella del rubinetto;
- Alcol: preferibilmente bianco (è però un componente opzionale).
Il procedimento è elementare: all’interno della boccetta dovete mescolare tre parti di acqua e una di alcol (se avete scelto di utilizzarlo), successivamente dovete aggiungere gocce degli oli essenziali da voi selezionati. La quantità dipende da quanto intensa volete che sia la profumazione e da quanta acqua (e alcol) avete usato: indicativamente per una boccetta da 250 ml dovrebbero bastare 20 gocce di olio essenziale.
Una volta preparata la miscela, dovrete solo inserire i bastoncini di bambù: il nostro consiglio è di cominciare con uno o due al massimo e stare a “sentire” quanto intenso sia il profumo sprigionato. Se vi sembra troppo debole potete aggiungere gradualmente altri bastoncini fino a raggiungere l’intensità desiderata.