Nikon D5300 Nikkor 18-105 VR
I nostri voti sui fattori decisivi per la scelta della fotocamera reflex
1. Sensore: Voto 8 su 10
Le caratteristiche del sensore sono tra le cose più importanti da considerare quando si sceglie una fotocamera reflex, dato che la resa della macchina dipende in larga parte proprio da questo elemento. Nel caso della Nikon D5300 possiamo dirci molto soddisfatti dalle pregevoli caratteristiche del sensore APS-C da ben 24 Mp, che valutiamo con un buon 8 su 10.Il processore d’immagine è un Expeed 4, appartenente all’ultima generazione di processori per fotocamere reflex di Nikon.
A proposito di risoluzione, quella massima di output per le fotografie è di 6000 x 4000 pixel, naturalmente con la possibilità di scattare anche in formato raw. Le immagini a seguire esemplificano l’eccellente livello di dettaglio di questa macchina. La prima è uno scatto che abbiamo ridimensionato a un terso delle dimensioni originali (6000 x 4000 p), il secondo è un dettaglio dello scatto originale da 2000 p di larghezza.È possibile girare anche filmati in formato non compresso. I codec sono MPEG-4/H.264, e la risoluzione massima è 1080/60p, dunque Full HD con un frame rate elevato adeguato alla ripresa di scene anche molto movimentate. Vedremo meglio parlando di messa a fuoco come questa macchina sia una buona scelta proprio per chi si interessa anche di riprese video.
2. Obiettivo: Voto 8 su 10
In fotografia un altro elemento determinante per la realizzazione dello scatto è naturalmente l’obiettivo: cambiare lenti a seconda della scena, del soggetto o dell’effetto che si vuole ottenere è una possibilità offerta solo dalle fotocamere reflex e mirrorless. Fermo restando che l’intercambiabilità dell’obiettivo permette di acquistare quante lenti si vogliano, noi valutiamo unicamente la lente offerta in bundle con il corpo di una fotocamera, che in questo caso possiamo valutare di nuovo con un 8 su 10.Ciò che non entusiasma particolarmente è invece l’apertura massima del diaframma, che non va oltre f/3.5: questa è in realtà una caratteristica comune alle lenti più economiche come sono quelle tipicamente vendute in bundle, per cui non possiamo dirci stupiti. Si tenga però presente che se si è interessati a realizzare scatti particolari, come ritratti o soggetti in primo piano con sfondo molto sfocato (come nell’esempio qui sopra, scattato con questo obiettivo), si otterranno risultati migliori e con sfocatura molto più accentuata acquistando un altro obiettivo con apertura più ampia.
3. Messa a fuoco: Voto 9 su 10
A un principiante totale può facilmente sfuggire l’importanza del sistema di messa a fuoco di una fotocamera reflex, per questo è importante parlarne e sottolineare le differenze da un modello all’altro: la messa a fuoco può infatti costituire un aiuto indispensabile nella fotografia di soggetti in movimento e nella realizzazione di filmati. Il sistema di messa a fuoco della Nikon D5300 è davvero ottimo e si vede assegnare pertanto un 9 su 10: l’area di messa a fuoco è infatti molto ampia e conta 39 punti di fuoco, un numero molto elevato per una macchina considerata ancora “per principianti”. Di questi, i nove punti centrali sono del tipo a croce, capaci cioè di rilevare contrasto e fase su un’area più ampia rispetto ai classici sensori a linea verticale, offrendo dunque una maggiore precisione. Il diagramma qui sotto illustra la distribuzione dei punti di fuoco sul mirino. Chi pensasse che 39 punti siano troppi non si deve preoccupare: è possibile ridurre il conto a solo 11, così da semplificare la selezione dei punti stessi.Mentre le modalità di messa a fuoco sono quelle classiche che accomunano tutte le reflex – ovvero una modalità per soggetti statici, una per soggetti in movimento e una automatica per la selezione automatizzata del fuoco – vi sono svariate possibilità per quanto riguarda la selezione dell’area di fuoco. Possiamo scegliere tra:
- Punto singolo: il fotografo seleziona un punto di messa a fuoco e la macchina mette a fuoco soltanto il soggetto in quel punto. Indicata per i soggetti statici
- Area dinamica a 9 punti: il fotografo seleziona un’area di fuoco coperta da 9 punti, che la macchina riconosce e “segue” anche in caso di movimento. Indicata per i soggetti in movimento
- Area dinamica a 21 punti: possiamo selezionare un’area di fuoco più ampia. Modalità adatta a seguire soggetti dal movimento imprevedibile
- Area dinamica a 39 punti: selezione di un’area di fuoco che sfrutta tutti i punti a disposizione, adatta a soggetti in movimento rapido e imprevedibile, come gli uccelli
- 3D-Tracking: il fotografo seleziona un punto di messa a fuoco sul soggetto e la macchina lo segue nei suoi movimenti. Indicata per soggetti in movimento imprevedibile, ad esempio i giocatori di tennis
- Auto: la macchina mette a fuoco da sola la scena, tipicamente privilegiando i soggetti in primo piano
Come è evidente, tanto i principianti quanto i più esperti hanno a disposizione con questa macchina strumenti indispensabili per la realizzazione degli scatti più difficili.
Aggiungiamo un’ulteriore piccola nota per la messa a fuoco in modalità live view, ovvero servendosi del display per inquadrare la scena anziché il mirino. Questa modalità è particolarmente comoda per le riprese video, e infatti anche visualizzando l’inquadratura dal display possiamo comunque usufruire di modalità di fuoco intelligenti, che rilevano in automatico il viso dei soggetti inquadrati oppure che seguono un soggetto a scelta anche in movimento, come esemplificato dal video qui sopra.
4. Luce: Voto 7 su 10
La gestione della luce è evidentemente il fattore determinante in fotografia, e finora abbiamo visto due dei tre aspetti di una fotocamera reflex che riguardano proprio la luce, ovvero la sensibilità del sensore e l’apertura del diaframma.Esposizione
Come tutte le reflex, anche la Nikon D5300 è dotata delle classiche quattro modalità di gestione dell’esposizione:
- P: il programma automatico decide da solo tempo di esposizione ed apertura per ottenere un’esposizione bilanciata
- A: in questa modalità il fotografo decide quale apertura tenere e la macchina bilancia di conseguenza il tempo di esposizione
- S: al contrario, il fotografo può decidere il tempo di esposizione e lasciare alla macchina il controllo sull’apertura
- M: modalità manuale in cui il fotografo decide autonomamente apertura e velocità dell’otturatore. Per esperti
A queste si affianca poi una modalità interamente automatica in cui la macchina controlla tutto da sola, e al fotografo rimane solo da comporre lo scatto. Vi è poi una modalità “scena” piuttosto ricca: vi sono infatti 16 “scene” preimpostate. Per ciascuno dei tipi di scatto disponibili, ad esempio “Tramonto”, “Ritratto”, “Panorama notturno” o “Sport”, la macchina preimposta da sola i settaggi ideali per quel tipo di scena.
Flash
A proposito di luce, non possiamo non menzionare brevemente anche le caratteristiche del flash. Si tratta di una lampada integrata a scatto con un portata nella media, 12 m a 100 ISO, che possiamo volendo sostituire con un flash esterno più potente. Nella foto qui sotto lo vedete estratto.A disposizione però abbiamo modalità di utilizzo interessanti, al di là di quella automatica che fa scattare il flash quando la luce ambientale è troppo poca:
- On (fill flash): flash attivo ad ogni scatto, per illuminare le ombre in scatti altrimenti ben illuminati
- Off: flash spento a tutti gli scatti, anche quelli buii
- Slow synch: per i ritratti con paesaggio notturno. Il flash illumina il soggetto in primo piano, all’inizio di un’esposizione lunga
- Rear curtain: come sopra, ma il flash scatta alla fine dell’esposizione. L’effetto finale è diverso dal precedente
- Red-eye: una serie di piccoli flash prima dello scatto forza il restringimento delle pupille del soggetto, riducendo l’effetto occhi rossi
5. Composizione scena: Voto 8,5 su 10
Per comporre lo scatto ci si può servire, come abbiamo visto, sia del mirino sia del display. Anche questi elementi di una fotocamera reflex non sono tutti uguali, anzi dobbiamo dire che quelli che troviamo sulla Nikon D5300 sono di buona qualità e meritano pertanto un 8,5 su 10. Vediamo allora le caratteristiche di ciascuno.Mirino
Il mirino della Nikon D5300 è di tipo “reflex“, ovvero si serve di superfici specchiate per riprodurre le riflessioni solitamente ottenute con l’impiego di un prisma ottico. Questo accorgimento permette da un lato di contenere costo e peso della fotocamera, dall’altro di ottenere una buona qualità dell’immagine nel mirino. Gli ingrandimenti sono .82, dunque osservando nel mirino vedremo un’immagine di circa il 20% più piccola rispetto all’osservazione naturale ad occhio nudo: si tratta di un buon valore che permette di comporre lo scatto agevolmente. La copertura invece è del 95%, il che significa che non include perfettamente i bordi dell’immagine scattata: sarà possibile dunque avere qualche “sorpresa” al momento del download delle foto.
Display
Il display della Nikon D5300, che potete vedere qui sotto, è di buona qualità: diciamo subito che l’unica cosa di cui si sente la mancanza, soprattutto quando si scatta in live view, sono le funzioni touch. Per il resto, il monitor è ampio (3,2″) e ad alta risoluzione, con oltre un milione di punti. L’aspetto più interessante è però la snodabilità completa: il monitor si inclina e ruota completamente, facilitando riprese e scatti a qualunque altezza e da qualunque angolazione.
Batteria
L’uso del display si traduce però in un rapido consumo della batteria, per cui raccomandiamo di usare piuttosto il mirino ogni volta che vi è possibile. A proposito di batteria, la ricaricabile in dotazione ha una buona autonomia di 600 scatti in modalità mirino. Raccomandiamo come sempre di acquistare almeno una seconda batteria di ricambio in modo da non doversi interrompere all’esaurimento della prima.
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nikon D5300 ha lo stabilizzatore di immagini ?
Anal. andam. prezzo ; dove di puo acquistare la Nikon D5300 + 18-105 VR al prezzo indicato (407-430 €)
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