Come scegliere l'elettrostimolatore: guida 2025

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Come scegliere l'elettrostimolatore: guida 2025

Strumenti come l’elettrostimolatore e l’apparecchio per la magnetoterapia trovano sempre maggior utilizzo, grazie ai loro numerosi ambiti d’impiego. Con l’aumentare infatti degli studi effettuati su questi strumenti, sulle tecnologie che vi sono alla base e sui benefici che essi sembrano apportare, un numero crescente di persone decide di acquistarne uno in modo da poter effettuare trattamenti personalizzati nella comodità di casa propria. Con questa guida ci occuperemo nello specifico dell’elettrostimolatore e delle sue funzioni e caratteristiche.

Cos’è l’elettrostimolazione e a cosa serve

L’elettrostimolazione, anche detta elettroterapia, consiste, appunto, in un trattamento con il quale si sfrutta l’emissione di un impulso elettrico per indurre una contrazione muscolare in una o più zone del corpo, simile a quella che il sistema muscolare umano realizza naturalmente.
Il nostro corpo, infatti, riesce a far contrarre i muscoli a partire da una corrente che gli viene fornita dal sistema nervoso centrale e che, attraversando le vie nervose motorie, giunge ai recettori situati nei muscoli.
Questo processo naturale può essere riprodotto artificialmente attraverso un apposito apparecchio chiamato elettrostimolatore, formato da un’unità centrale che invia i segnali elettrici a un numero variabile di elettrodi, i quali vanno applicati sull’epidermide delle zone che si desidera trattare, come per esempio addome, ginocchia, schiena o braccia.
L’elettrostimolazione può essere effettuata su molte aree del corpo e soprattutto con scopi differenti:

  • Per allenare i muscoli sottoposti al trattamento;
  • Per lenire il dolore;
  • Per effettuare riabilitazione in caso di infortuni;
  • Per effettuare un massaggio rilassante;
  • Come tecnica di defaticamento dopo aver fatto sport;
  • Per realizzare una tonificazione muscolare per motivi estetici;
  • Per prevenire infortuni.

Dettaglio di quattro elettrodi disposti nell'area lombare

Attenzione: ci teniamo a sottolineare che l’elettrostimolatore è uno strumento che va utilizzato in maniera coscienziosa e invitiamo dunque a consultare un medico o il proprio allenatore per qualsiasi dubbio prima di iniziare a sottoporsi a trattamenti di elettrostimolazione.

Quali tipi di elettrostimolatore esistono?

Vista la modalità di funzionamento di questo dispositivo, possiamo affermare che l’elemento più importante da considerare in un elettrostimolatore è senza dubbio la regolazione della corrente elettrica prodotta dato che, a seconda dell’intensità, del tipo e della durata dell’impulso, è possibile realizzare differenti tipi di trattamenti. Gli ambiti di utilizzo sono principalmente due, quello terapeutico/riabilitativo e quello estetico.
Le correnti utilizzate sono chiamate EMS e TENS e si distinguono l’una dall’altra in base alla frequenza con cui vengono emesse: la EMS ha una frequenza più alta adatta a sviluppare la massa muscolare, la TENS invece più bassa per massaggiare o lenire il dolore.
La tabella qui di seguito riassume le loro caratteristiche e applicazioni principali.

  EMS TENS
Caratteristiche – Induce la contrazione dei muscoli
– Lavora ad alte frequenze
– Lavora sui nervi motori
– Ha un’azione analgesica
– Lavora a basse frequenze
– Lavora sui nervi sensori
Benefici – Contrasta l’atrofia dei muscoli non utilizzati
– Rieduca i muscoli al movimento
– Tonifica e rinforza il tessuto muscolare
– Tratta condizioni dolorose croniche
– Aiuta ad alleviare il dolore dopo traumi o incidenti

Vediamo adesso invece più dettagliatamente quali sono gli elementi che differenziano queste due tipologie di corrente e per quali scopi vengono utilizzate principalmente.

Elettrostimolatori a corrente EMS

EMS sta per Electro Muscle Stimulation, ovvero stimolazione elettrica muscolare.
Si tratta dell’induzione di una contrazione muscolare simile a quella che il corpo realizzerebbe naturalmente sfruttando gli impulsi elettrici generati dagli elettrodi.
Lo scopo principale per cui viene utilizzato questo tipo di corrente è la riabilitazione e/o per restituire tonicità e resistenza a quei gruppi muscolari che, ad esempio a causa di infortuni o di altri impedimenti allo svolgimento dell’attività fisica, rischierebbero di atrofizzarsi o perdere di tono. In tempi relativamente recenti si è diffuso l’utilizzo di tali elettrostimolatori a corrente EMS per motivi estetici, per rafforzare o mantenere la tonicità muscolare e bruciare le riserve di grasso localizzato.

Sulla sinistra ragazzo con otto elettrodi disposti sugli addominali, sulla destra dettaglio di quattro elettrodi disposti sul bicipite sinistro di un ragazzo

Elettrostimolatori a corrente TENS

TENS indica la Transcutaneous Eletrical Nerve Stimulation, che in italiano corrisponde alla stimolazione elettrica nervosa transcutanea. Questo tipo di terapia realizza un effetto antalgico, ovvero gli impulsi elettrici vengono utilizzati (a basse frequenze e solitamente attraverso 2-4 elettrodi) allo scopo di stimolare i nervi dei muscoli e alleviare il dolore.
In base poi all’intensità della frequenza emessa, questa tecnica di elettrostimolazione viene suddivisa in tre sottogruppi detti TENS rapida, TENS ritardata e TENS ai valori massimi.

Dettaglio delle gambe di una donna con quattro elettrodi applicati sul ginocchio sinistro

Elettrostimolatori combinati

È possibile trovare in commercio dei dispositivi dedicati solo al trattamento del dolore e altri che, invece, coniugano a questa terapia anche trattamenti per la stimolazione muscolare. Si tratta quindi di modelli più versatili e adatti soprattutto agli sportivi che potrebbero necessitare di un elettrostimolatore sia per allenare i muscoli che per effettuare riabilitazione in seguito a eventuali infortuni.

Come è fatto un elettrostimolatore?

Un altro aspetto che differenzia in maniera considerevole gli elettrostimolatori in commercio è la loro struttura, poiché essa è strettamente legata all’utilizzo che se ne andrà a fare.
Per questo motivo e al fine di scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze, bisognerà innanzitutto chiarire quante persone utilizzeranno il dispositivo e per quali tipologie di trattamenti si necessita l’elettrostimolatore.

Elettrostimolatore a fascia Beurer

Gli aspetti cruciali legati alla struttura di un elettrostimolatore sono la sua conformazione, il numero di elettrodi di cui è composto e, per alcuni modelli, anche il numero di canali disponibili: nei paragrafi seguenti analizzeremo tutte queste componenti nel dettaglio.

Conformazione

Per conformazione ci si riferisce alla forma vera e propria dell’elettrostimolatore, le cui tipologie principali e le rispettive caratteristiche sono descritte nella seguente tabella.

  STRUTTURA APPLICAZIONE E CORRENTE
Elettrostimolatore con schermo acceso e con otto elettrodi adesivi collegati
Elettrostimolatore con elettrodi adesivi: si tratta della tipologia più diffusa e può essere utilizzata su qualsiasi parte del corpo. Gli elettrodi possono variare per numero e forma Trattamenti EMS e TENS, per motivi sia estetici che terapeutici
Confezione dell'elettrostimolatore lombare, con a fianco l'elettrostimolatore
Elettrostimolatore lombare: ha una struttura a cintura e gli elettrodi sono collocati nella parte posteriore della fascia per trattare la zona lombare in maniera mirata e specifica. Il limite di questo modello è che non può essere utilizzato per il trattamento di altre zone del corpo Trattamenti EMS e TENS, per motivi prevalentemente terapeutici, come ad esempio per curare i dolori di schiena
L'elettrostimolatore addominale a cintura
Elettrostimolatore addominale a cintura: simile al modello lombare ma speculare, ovvero con gli elettrodi posizionati nella parte anteriore della fascia per stimolare i muscoli addominali Prevalentemente trattamenti EMS per motivi estetici
L'elettrostimolatore addominale six pack
Elettrostimolatore addominale “six pack”: la sua struttura è ideata appositamente per agire sulla zona addominale ed è spesso prediletta dagli uomini Trattamenti EMS per motivi estetici
L'elettrostimolatore per ginocchia e gomiti, costituito dall'apparecchietto e dalla fascia
Elettrostimolatore ginocchia/gomiti: la struttura di questo modello prevede un manicotto per trattare le aree interessate. Possono essere utilizzati anche da persone con corporatura differente tra loro (si tratta infatti di materiali elastici e regolabili grazie alle chiusure a strappo) Trattamenti EMS e TENS per motivi terapeutici
L'elettrostimolatore a pannello o mini
Elettrostimolatore mini: si tratta di un vero e proprio pannello per il trattamento di un’area specifica del corpo, come ad esempio il collo. Questi modelli sono molto pratici da utilizzare perché maneggevoli e di piccole dimensioni e possono avere forme differenti in base all’area del corpo da trattare Trattamenti EMS e TENS soprattutto per motivi terapeutici

Com’è possibile vedere, dunque, quello che cambia è non solo l’utilizzo principale del prodotto (ad esempio, se utilizzabile per scopi estetici e/o terapeutici), ma anche la sua versatilità e la predisposizione a un utilizzo condiviso.
Si consideri il caso di un elettrostimolatore lombare o addominale: questi due modelli non sono senz’altro indicati per chi voglia condividere l’elettrostimolatore anche con altri membri del nucleo familiare visto che, se questi avessero necessità differenti tra loro (ad esempio, se una persona volesse stimolare la zona lombare e un’altra, invece, preferisse concentrarsi su bicipiti e gambe) non potrebbero soddisfarle contemporaneamente con lo stesso apparecchio.

Elettrodi

La quantità di elettrodi di cui un elettrostimolatore è dotato può variare da un minimo di 2 a un massimo teoricamente infinito, ma che di solito non supera gli 8-10 elettrodi (i modelli di fascia più alta potrebbero averne fino a 20).
Nei modelli con struttura formata da un’unità centrale ed elettrodi adesivi, questi ultimi sono chiaramente visibili perché esterni, ma ci teniamo a sottolineare che gli elettrodi sono presenti anche negli altri tipi di apparecchi, visto che sono un elemento indispensabile per l’emissione degli impulsi elettrici.

Dettaglio di quattro elettrodi a bottone dalla forma rettangolare

È particolarmente importante badare al numero di elettrodi di cui è composto un elettrostimolatore in particolare in relazione alla zona che si desidera trattare: un uomo interessato alla sollecitazione dei muscoli addominali, ad esempio, potrebbe preferire un modello con più elettrodi, in modo da poterli posizionare più accuratamente sulle zone interessate e realizzare quindi un trattamento più mirato.
Gli elettrodi possono poi variare per forma: in passato si trovavano elettrodi “a spugnetta” o a bottone, ma ormai da anni quelli più diffusi sono quelli a cavetto quadrati. In base poi alle fasce muscolari sui cui si andrà ad applicarli, è possibile anche scegliere degli adesivi rettangolari, come quelli mostrati nell’immagine qui in alto.
Va poi tenuto presente che, a prescindere dalla quantità e tipologia di elettrodi presenti già in dotazione, si potrà sempre sostituirli in un secondo momento.

Canali

Gli elettrostimolatori dotati di un’unità centrale a cui sono collegati gli elettrodi adesivi possono avere un numero variabile di canali: ciò significa che, ad esempio, in un elettrostimolatore dotato di 8 elettrodi questi potranno essere programmati separatamente per coppia per un totale di 4 canali, il che consente di trattare zone che necessitino di intensità o programmi differenti con un’unica sessione di utilizzo dell’ettrostimolatore. Nella maggior parte dei modelli più diffusi in commercio i canali possono variare da 1 a 4.
Tutte le altre tipologie di elettrostimolatori sono invece sprovviste di questa possibilità perché prevedono che gli elettrodi siano tutti applicati sulla stessa fascia muscolare, rendendo quindi superflua una programmazione differente per canali.

Quali programmi e funzioni ha un elettrostimolatore?

Ulteriori caratteristiche da considerare quando si sceglie un elettrostimolatore riguardano i programmi d’allenamento e le varie funzioni di cui il dispositivo è provvisto. Si tratta di elementi che rendono l’utilizzo dell’apparecchio più semplice e comodo e che, quando presenti, vanno chiaramente a influire su aspetti quali la versatilità e il prezzo di vendita.

un elettrostimolatore con display acceso che mostra le funzioni disponibili
Iniziamo da un elenco dei possibili programmi disponibili, i quali sono preimpostati e suddivisi per tre grandi aree funzionali. A questi si aggiungono poi i quelli personalizzati, per un totale che spesso può raggiungere anche 60 programmi diversi.

  • Programmi EMS: all’interno di questo gruppo sono inclusi tutti quei programmi dedicati alla sollecitazione muscolare, divisi per aree da trattare e per funzione. Troviamo, ad esempio, il programma di riscaldamento, quello di recupero muscolare, quello per il rafforzamento della muscolatura (del braccio, avambraccio, addominale, coscia etc), quello di massimizzazione della potenza (sempre diviso per aree di trattamento), il programma “lipolisi” per agire sugli accumuli di grasso e il programma “capillarizzazione” che aumenta la circolazione nell’area trattata;
  • Programmi TENS: questo gruppo racchiude tutti i programmi dedicati alle terapie per la riduzione del dolore, divisi soprattutto per area da trattare. Sono infatti disponibili programmi come quello dedicato ai dolori lombari, alle caviglie, agli arti superiori o inferiori, alla cervicale, o persino ai dolori mestruali;
  • Programmi massaggianti: non sono inclusi in tutti i modelli e, quando presenti, possono variare per numero e tipologia (massaggio a impulso, a pressione, rilassante, decontratturante, combinato, ecc.);
  • Programmi personalizzabili: si tratta di programmi in cui è l’utente a stabilire alcuni parametri, come la durata del trattamento e l’intensità dell’impulso.

Ecco riportate qui di seguito, invece, le varie funzioni di cui un elettrostimolatore può essere dotato:

  • Timer: questa funzione permette di impostare la durata del trattamento da realizzare. Quando presente, consente di personalizzare i programmi in base alle proprie esigenze;
  • Regolazione dell’intensità: ovvero la possibilità di selezionare l’intensità dell’impulso emesso dagli elettrodi tra un certo numero di livelli, in modo da adattarla alle proprie esigenze e al proprio stato di allenamento muscolare;
  • Arresto di sicurezza: in alucni modelli si attiva un arresto aumatico se non si utilizza l’apparecchio per oltre un minuto circa;
  • Altre: alcuni modelli prevedono delle funzioni extra come, ad esempio, il blocco tasti o la possibilità di memorizzare le impostazioni preferite in modo da attivare subito il programma che si svolge abitudinariamente. Gli elettrostimolatori più moderni, inoltre, possono essere collegati tramite Wireless o via Bluetooth al proprio cellulare, consentendo di regolarne i programmi dallo smartphone.

Come è alimentato l’elettrostimolatore?

L’alimentazione è l’ultimo dei fattori da considerare nella scelta dell’elettrostimolatore ma è in realtà molto importante se si pratica regolarmente attività sportiva, anche a livello agonistico. Questi dispositivi possono essere essenzialmente alimentati in due modi: con un numero variabile di pile oppure con una batteria interna ricaricabile.
Nel caso di discipline sportive a livello amatoriale, senza quindi particolari esigenze di riabilitazione, o se si pensa in generale di ricorrere saltuariamente all’elettrostimolazione, sarà sufficiente un modello in cui è prevista un’alimentazione tramite pile, che invece non rappresenta la soluzione ideale per coloro che pensano di utilizzare l’apparecchio con frequenza regolare.
Per gli usi intensi è ideale orientarsi verso elettrostimolatori con batteria interna che, oltre a consentire di dover cambiare spesso le pile, offrono anche delle prestazioni maggiori in termini di frequenza della corrente generata e funzioni disponibili.

Quando non usare l’elettrostimolatore?

Come già detto in precedenza, consigliamo di affidarsi al parere di personale medico e sportivo esperto prima di improvvisare l’utilizzo, soprattutto se frequente, dell’elettrostimolatore. Ricordiamo inoltre che l’elettrostimolazione non è una pratica da considerarsi come sostitutiva di una corretta e regolare attività fisica, ma come un ausilio per mantenere o riguadagnare una certa tonicità muscolare. Per quanto riguarda poi il suo effetto lipo-riducente, è bene sottolineare che si tratta di un’azione lieve e applicabile su piccole adiposità localizzate, ma non ci si deve illudere di poter bruciare una significativa quantità di calorie utilizzando l’elettrostimolatore che, di fatto, non ha come scopo principale quello del dimagrimento.
In stato di gravidanza o nel caso in cui si soffrisse di una delle patologie elencate di seguito è senza dubbio assolutamente sconsigliato sottoporsi a questo tipo di trattamento, perché potrebbe avere controindicazioni ed effetti collaterali anche gravi:

  • Patologie cardiache;
  • Diabete;
  • Epilessia o problemi neurologici;
  • Ipertensione arteriosa;
  • Trombosi o altri problemi legati all’apparato circolatorio.

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Dati tecnici

Frequenze

EMS + TENS

EMS + TENS

EMS + TENS

EMS + TENS

EMS + TENS

Struttura

Unità centrale con elettrodi adesivi

Unità centrale con elettrodi adesivi

Unità centrale con elettrodi adesivi

Unità centrale con elettrodi adesivi

Unità centrale con elettrodi adesivi

Numero di elettrodi

8

4

4

4

4

Numero di programmi

115

70

20

64+6

8

Programmi per il massaggio

34

Timer

Arresto di sicurezza

Canali

4

2

4

2

2

Intensità regolabile

Alimentazione

Batteria ricaricabile

A pile

Batteria ricaricabile

Batteria ricaricabile

A pile

Punti forti

Elevato numero di programmi

Ampia gamma di programmi e funzioni

Adatta automaticamente i parametri di stimolazione

Dotato di funzione calore

Prezzo molto basso

20 programmi sono personalizzabili

Dotato anche di programmi individuali

Sia per scopi terapeutici che per l'allenamento

6 programmi personalizzabili

Custodia inclusa

Dotato di gancio per la cintura

Dotato anche di funzione massaggiante

Dotato anche di funzione massaggiante

Perfetto contro dolori e contratture

Sia per scopi terapeutici che per l'allenamento

20 elettrodi in dotazione

Funzione blocco tasti

Molte intensità selezionabili

Sia per scopi terapeutici che per l'allenamento

Punti deboli

Funzionamento solo a pile

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