I nostri voti sui fattori decisivi per la scelta del ferro da stiro
1. Struttura: Voto 8 su 10
Può sembrare superfluo o quantomeno secondario, ma quando scegliamo un ferro da stiro conviene fare attenzione ad alcuni
aspetti strutturali. Il peso, ad esempio, non va trascurato: dovremo maneggiare il ferro anche, a volte, per periodi prolungati.

L’
Imetec Zerocalc Z3 3700 è decisamente leggero, pesa infatti solo
1,22 kg a vuoto. Aggiungendo circa 200 g di acqua arriviamo a 1,4 kg a pieno: un peso “piuma” per un ferro con serbatoio integrato.
Un secondo aspetto strutturale molto importante è l’
impugnatura: quella dell’Imetec Zerocalc Z3 3700 è sì comoda, ma non presenta un vero e proprio rivestimento antiscivolo. La parte superiore reca un
rivestimento in plastica ruvida, non sufficiente però ad assorbire il sudore.

Infine dobbiamo fare attenzione all’
attacco del cavo di alimentazione al corpo del ferro da stiro: tanto più questo è mobile, quanto più maneggevole sarà il ferro. Nel caso dell’Imetec Zerocalc Z3 3700 abbiamo un attacco
tiltante lungo l’asse longitudinale, una soluzione intermedia tra il cavo fisso dei modelli più economici e l’attacco pivotante a 360° dei ferri più avanzati.
2. Vapore: Voto 8.5 su 10
A determinare le prestazioni di un ferro da stiro è però la
quantità di vapore che questo eroga, pertanto i dati sull’emissione non vanno assolutamente trascurati, in particolare se il nostro bucato vede parecchi capi “difficili”, in tessuti spessi e pesanti (è il caso del jeans, ad esempio).

Un dato importante da considerare è quello riguardante l’
erogazione continua del vapore, dato che essa ha un ruolo nel determinare sia la scorrevolezza del ferro sui tessuti, sia l’incisività della sua azione sulle pieghe più profonde. Il produttore non indica però questo dato per l’Imetec Zerocalc Z3 3700, pertanto vi rimandiamo al nostro parere risultante dalla prova pratica del ferro che trovate più giù nella pagina.
Per quanto riguarda invece il
colpo di vapore, utile per stirare i capi particolarmente stropicciati o per ammorbidire le pieghe più profonde, l’emissione dell’Imetec Zerocalc Z3 3700 è di
160 g/min, un buon valore per un ferro a vapore come questo, sebbene esistano modelli di alta gamma dal supervapore ancora più potente.

Segnaliamo anche la possibilità di erogare
vapore anche in verticale: questa funzione è particolarmente utile per stirare o rinfrescare ad esempio le tende appese al loro bastone, oppure i capi appesi in gruccia nell’armadio, che dopo un po’ di tempo al chiuso possono beneficiare di una svaporata per rimuovere l’odore di stantio.
3. Acqua: Voto 7.5 su 10
Alla base della produzione del vapore si trova però l’
acqua, pertanto è molto importante considerare tutte quelle caratteristiche di un ferro da stiro legate alla sua gestione.

Cominciamo col dire che l’Imetec Zerocalc Z3 3700 ha un
serbatoio di medie dimensioni dalla capacità di
300 ml. Imetec ha messo particolare cura nell’equipaggiare questo modello con numerosi sistemi per la
prevenzione e rimozione del calcare: non soltanto nel serbatoio sono installati ben
tre filtri anticalcare permanenti in resina, ma abbiamo a disposizione anche la funzione “
calc clean” per la pulizia periodica dei fori della piastra da eventuali accumuli di residui calcarei.

Nonostante tutti questi accorgimenti il produttore raccomanda comunque l’utilizzo di
acqua demineralizzata apposita per ferri da stiro o in alternativa acqua minerale in bottiglia a basso residuo fisso. Raccomandiamo di seguire queste indicazioni per garantire una lunga durata del ferro da stiro, in modo particolare se l’acqua fornita dall’acquedotto locale fosse particolarmente dura.
4. Potenza e consumi: Voto 8 su 10
La
potenza del ferro da stiro è un dato importante nella misura in cui influenza la velocità di preparazione del vapore e di riscaldamento della piastra, così come la temperatura che quest’ultima può raggiungere.
L’Imetec Zerocalc Z3 3700 assorbe ben
2400 W, un valore molto alto che si traduce in un tempo di preparazione del ferro molto ridotto: lo abbiamo cronometrato alla massima temperatura e a serbatoio pieno, totalizzando un tempo di
45 secondi.

Dato l’elevato prelievo energetico possiamo avere il timore che l’uso intensivo del ferro incida sulla bolletta: a disposizione c’è però la
funzione “Eco”, ormai diffusa su quasi tutti i ferri da stiro, che permette la produzione di vapore (sebbene meno intenso) anche a temperature più moderate.

La gestione della potenza è abbastanza intuitiva: la
ghiera per la selezione della temperatura è quella classica con la
marcatura a pallini, non accompagnata dall’indicazione dei tessuti che si possono stirare a ciascun livello di calore che, a nostro avviso, rende veramente semplice la stiratura anche per chi è alle prime armi.
5. Piastra: Voto 7.5 su 10
Lasciamo per ultime le considerazioni sulla
piastra del ferro da stiro, anche se certamente questa non è un dettaglio di poco conto, anzi: è la parte a diretto contatto con i nostri panni, quindi merita la massima attenzione.

La piastra dell’Imetec Zerocalc Z3 3700 è in
ceramica, un materiale che presenta diversi vantaggi rispetto al più classico acciaio: è più
leggera, distribuisce il calore in maniera più rapida e uniforme, scorre altrettanto bene sui capi. Lo svantaggio è invece una maggiore fragilità, vale a dire che le piastre in ceramica si rigano più facilmente rispetto a quelle in acciaio.

Il profilo della piastra è quello classico a goccia, con una punta appena svasata per favorire la stiratura dei dettagli più minuti (come può essere ad esempio un colletto o un polsino). I
fori sono
piuttosto numerosi e distribuiti uniformemente lungo i lati della piastra e nella punta del ferro: questo garantisce una buona distribuzione del vapore che agevola lo scorrimento della piastra sui tessuti.
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